Indicibile dolore
Attendite a
fermento pharisaeorum, quod est hypocrisis (Guardatevi dal lievito dei farisei,
che è l’ipocrisia; Lc 12, 1).
C’è una pletora di associazioni, fondazioni, confederazioni,
osservatori, bussole e quant’altro che si contendono il compito di orientare
l’ambiente cattolico di tendenza conservatrice o tradizionalista. Nella lingua
inglese, oggi così di moda, sono globalmente designati con il termine influencer.
Essi possono pure, eventualmente, trovarsi in disaccordo su singole questioni
etico-politiche (come, per esempio, la cosiddetta vaccinazione); in tal guisa
raccolgono consensi e adesioni sia da parte di chi la pensa in un modo sia da
parte di chi la pensa nel modo opposto, così da poter catturare il maggior
numero possibile di persone schierate in un senso o nell’altro, oppure
persuadere i perplessi a uscire dalle loro incertezze per seguire una direzione
prestabilita. Qui poco interessa la verità delle cose o l’evidenza del reale,
bensì il perseguimento dell’agenda dettata dai finanziatori occulti.
Cadono le maschere
Riguardo a problematiche particolari, ci siamo a volte trovati in
sintonia con l’una o l’altra di quelle entità, approvandone (a partire da
disposizioni interiori del tutto scevre da passioni o pregiudizi, ma animate
dalla volontà di obbedire incondizionatamente alla verità) quei contributi che
si facevano apprezzare per serietà e fondatezza. Viene tuttavia l’ora in cui
ognuno, per effetto di circostanze particolarmente gravi, è costretto a gettare
la maschera, lasciando così vedere il suo vero volto. Tale è il caso del
conflitto in Terra Santa, dove uno Stato usurpatore, dopo aver organizzato, per
mezzo dei propri servizi segreti, un inverosimile quanto raccapricciante
attacco contro i suoi stessi cittadini, bombarda per rappresaglia una
popolazione inerme, ammassata in uno dei luoghi più densamente abitati al
mondo, col sadico piacere di annientare masse di individui considerati
subumani.
A seconda dell’ordine di scuderia pervenuto a ciascuno, i vari influenzatori
han reagito ognuno a modo suo, ma tutti in maniera insopportabilmente ipocrita.
C’è chi difende apertamente quello Stato razzista e assassino, che a suo dire
si sarebbe fatto sorprendere a causa della sua benevolenza verso
l’aggressore; c’è chi si sforza di mantenere una posizione “equilibrata”,
che in sostanza giustifica la ritorsione sproporzionata in ragione
dell’efferatezza dell’attacco; c’è perfino chi ritiene più urgente celebrare
l’anniversario della decapitazione di una regina popolarmente nota per le brioches…
In generale, si rimane sgomenti di fronte all’evidente mancanza di onestà
intellettuale nonché di cristiana franchezza, di cui, fra gli altri, soffrono
anche (ex-)fascisti votatisi alla lotta contro il sistema, i quali, non essendo
ancora guariti dalle magagne di gioventù, ricorrono ai preti solo se sposano
senza riserve le loro idee, ma son pronti a farli a pezzi non appena se ne
discostino un pochino.
Una matrice comune?
Cos’hanno in comune queste agenzie di influenza, al di là delle
accidentali divergenze su singoli punti? Da diversi indizi siamo spinti a
ritenere che, dietro le diverse sigle, ci sia la medesima forza politica
americana, sinteticamente designata con l’abbreviazione teocon: è quel
conservatorismo, tinto di religione, che inganna le masse con la sua
(apparente) lotta per le libertà individuali e per la difesa dei valori,
mirante a rassicurare quanti si sentono minacciati dall’avanzare del
“comunismo”, del “terrorismo islamico”, della “sovversione sociale”… in una
parola, della rivoluzione. Come tutte le ideologie elaborate per
assoggettare le menti e gli animi, anche questa presenta un impianto di base
tipicamente manicheo: il mondo è diviso in buoni e cattivi, tutti già santi o
già dannati in virtù della sola appartenenza ad uno schieramento o a quello
opposto. Inutile dire quale sia quello giusto e a chi si debba dar credito e
fiducia.
Ora, a voler grattare un po’ la superficie (anziché limitarsi a
individuare i soggetti intermedi dello Stato profondo per accontentare i
lettori e chiudere il discorso), si rischia di scoprire che i cosiddetti teoconservatori
sono sfegatati filosionisti, cosa che spiega agevolmente le varie posizioni
assunte dai loro agenti in campo cattolico a proposito del conflitto in corso
nel Medio Oriente. Dal silenzio all’equilibrismo e allo sfacciato sostegno, le
diverse reazioni concordano, di fatto, nel legittimare o nel non contestare gli
orrori che Isnaele continua a perpetrare da ben settantacinque anni; le
differenze di approccio servono soltanto a intercettare le diverse sensibilità,
così da poter influenzare il maggior numero possibile di individui di
orientamento destrorso. A quelli di orientamento sinistrorso provvede il buon
vecchio vestito di bianco con i suoi accoliti, tutti intenti a esecrare
l’antisemitismo e a tener vivo il ricordo dell’olocausto, casomai non
bastasse il 27 Gennaio.
Il vero conflitto è altrove
Strane convergenze… in nome della difesa di un popolo che non è più
un popolo, ma il cui nome designa in realtà una cospirazione mondiale ordita
dall’alta finanza. Se un conflitto esiste, esso si svolge tra correnti contrapposte
di quel mondo che si ispirano a fonti diverse, benché non del tutto separate:
il Talmud e la Qabbalah. Se, grosso modo, la galassia dei
Rothschild e dei Rockefeller si ispira al primo nel suo progetto di dominio
globalista apolide, fondato sul pensiero unico e sull’unica religione mondiale,
quella dei Lubavitcher ricorre alle visioni “mistiche” dei maestri cassidici
per giustificare la tirannia di una pretesa etnia su tutte le altre mediante un
piccolo Stato artificiale che tiene in scacco la maggiore potenza planetaria e,
per mezzo di essa, anche l’Europa. Tale rivalità è però coordinata da un più
alto livello di potere, quello dei superiori incogniti, del quale si
discute se sia composto di esseri umani o di creature angeliche (decadute).
Se c’è chi finanzia le manifestazioni di solidarietà con i palestinesi
contro il governo isnaeliano, son tutti d’accordo, in compenso,
sull’intangibilità della legge che ha legittimato l’aborto. La proposta
legislativa di iniziativa popolare intitolata Un cuore che batte,
sebbene sia perfettamente conforme al Magistero cattolico, ha ricevuto una
pioggia di critiche, all’interno della Chiesa, sia da parte dei progressisti
che da parte dei conservatori. Fra questi ultimi, le voci più benevole si sono spese
per pronosticarne il fallimento e l’inutilità, pur cogliendo l’opportunità di riaprire
il dibattito in vista della completa abrogazione… e così continua il valzer
delle chiacchiere inconcludenti e paludate disquisizioni che lasciano tutto
com’è, mentre prosegue indisturbato lo sterminio di esseri umani non ancora
nati, come a Gaza il massacro di una popolazione composta per la metà di
giovani e bambini. Il dolore di chi ha una coscienza ancora desta è
semplicemente indicibile.
Indicibile è parimenti il dolore di assistere al volgare oltraggio rivolto a Dio, verità assoluta, da quel verminaio di mistificatori prezzolati che abusano del Suo santissimo Nome. Indicibile è ugualmente il dolore di vedere tanti cattolici in buona fede fidarsi ancora di quella gente, malgrado la sua fetida ipocrisia. Indicibile è altresì il dolore provocato dal pensiero del rischio di dannarsi che corrono gli ipocriti per qualche miserabile vantaggio in questa vita terrena, ottenuto con una palata di sterco del diavolo. Tuttavia non dobbiamo assolutamente scoraggiarci né lasciarci confondere, se abbiamo una fede viva. Un inaspettato raggio di luce ci raggiunge tramite il commento di una lettrice, che andrebbe incorniciato: «Che tempi davvero duri sono questi! Occorre un gran discernimento, ma sto imparando a domandare tutto a Dio… ed Egli non manca mai di rispondere, se la domanda è per il bene della nostra anima». Chapeau.
Per comprendere meglio
il conflitto in Terra Santa (e anche il pensiero bergogliano):
https://lascuredielia.blogspot.com/p/lidea-messianica-nella-qabbalah-il-xix.html
Una piccola nota: sono rimasto basito nel vedere il quotidiano "La Verità" (che ora non acquisto più) difendere a spada tratta Israele, ignorando completamente le origini ed i finanziatori di Hamas. Che dispiacere (per non dire: che orrore). E sulla prima pagina dello stesso, vedere la dottoressa Silvana De Mari (che stimavo) postulare l'uguaglianza "antisionismo = antisemitismo". Non ci volevo credere.
RispondiEliminaEppure è proprio così: i fatti sono fatti. Sì, è doloroso veder cadere le maschere, ma è pure provvidenziale. Ringraziamo sempre il Signore per ogni cosa.
EliminaChe il giornale "La Verità" fosse della cricca si era già visto quando, all'alba dell'operazione russa, difendeva a spada altrettanto tratta l'Ucraina e la NATO.
EliminaGrazie di cuore, reverendo don Elia, per questo su prezioso articolo.
RispondiEliminaMi scusi padre Elia ma i conservatori sono coloro che rallentano l'uscita della Chiesa dalla crisi.
RispondiEliminaForse sarebbe meglio riprendere in mano San Pio X, e cominciare a prendere posizione perché i lamenti o stare da una parte o dall 'altra non aiutano anzi peggiorano le cose . E ci dimentichiamo che Dio ha il controllo su tutto persino di quanto accade in quella terra che non è mai stata santa ,e fu resa santa solo perché Gesù è partito da li
Certo, Dio ha il pieno controllo su tutto; perciò dobbiamo preoccuparci unicamente di stare dalla Sua parte, piuttosto che appoggiare questa o quella fazione umana.
EliminaGrazie Padre per la riflessione. C'è da dire che il problema dei cristiano-sionisti , atei devoti , neocon ecc. è stato affrontato ormai oltre vent'anni fa da diversi autori appartenenti all'area tradizionalista e in parte anche conservatrice, all'indomani dell'attentato alle torri gemelle e alle successive guerre preventive nel Medio Oriente.
RispondiEliminaSono note quindi sia le radici storiche , sia quelle culturali e religiose del fenomeno. Quello cui assistiamo oggi è una sorta di revival che, nella sua pressochè identica ripetizione, somiglia più alla classica farsa. La questione ebraica resta una questione teologica per il cattolico non asservito a questo o quello schieramento. Sappiamo che essa avrà la sua conclusione definitiva poco prima della Fine dei Tempi. Questo per quanto riguarda l'antica promessa. Nel mezzo le vicissitudini dell'ebraismo post bliblico con tutte le sue sfumature , illusioni , falsi profeti ecc. L'atteggiamento degli 'influencer' è comprensibile anche se non giustificabile. Dire la verità tutta comporterebbe l'esclusione automatica dal consesso civile con l'impossibilità di portare avanti altre battaglie (aborto , vaccini , ecc.)
Reverendo don Elia, premetto che non ho alcuna preparazione sulla questione del sionismo. Volevo chiederle, se secondo lei, fosse possibile che il sostegno o la mancata critica nei confronti di quanto avvenuto in Terra Santa sia riconducibile ad una cultura indotta sin da bambini, come ad esempio la mentalità illuminista che involontariamente respiriamo sin da piccoli? Inoltre, è possibile che anche a livello così basso (italiano)possa intervenire un gruppo di potere americano? I numeri dei rispettivi lettori sono così esigui che stento a vederci una mano così potente. Probabilmente sono ingenuo sull'argomento, oltre che ignorante? La ringrazio per i suoi scritti.
RispondiEliminaLa mentalità illuministica, essendo stata promossa e diffusa dalla massoneria, gioca sicuramente il suo ruolo nella valutazione della questione ebraica: fu proprio la rivoluzione francese ad affrancare gli ebrei dalle restrizioni che gli Stati cristiani avevano adottato per proteggere la propria popolazione. Coloro che hanno scelto il concetto di "rivoluzione" come chiave interpretativa della storia contemporanea, però, si guardano bene dal notare questo nesso, proprio perché sono agenti del capitalismo americano. Il numero esiguo dei loro lettori non è per gli anglosionisti un motivo per trascurarli, dato che la menzogna, per imporsi, deve necessariamente occupare tutti gli spazi, anche i più piccoli, e soffocare o addomesticare ogni voce contraria.
EliminaPurtroppo la gente è anestetizzata dalla propaganda dominata da un potere anticristico. Hanno abbandonato la Verità e così credono alle loro menzogne. Ci tengo a segnalare il discorso che l'imprenditore ebreo (ex $i0ni$t@) fece al Willard Hotel nel 1961. Nel lungo discorso affermò che la Palestina sarà la loro base per un governo mondiale. Preghiamo moltissimo l'Immacolata con la Sua preghiera prediletta: il Santo Rosario. Cari saluti
RispondiEliminaIeri ascoltavo un'omelia edificante: l'etica è "La morale" e quindi "non uccidere" vale così cone Dio ce lo ha trasmesso. Poi ci sono le morali (di stato, israeliana, palestinese, etc...) e qui le vite assumono un valore diverso in base alla loro nazionalità, fede, cultura, etc... Dopo una vita di martellante lavaggio del cervello sulla shoha mi sono chiesto: "qual'è l'errore da non ripetere più?" l'errore da non ripetere più è quello di considerare una vita come non degna di essere vissuta, come subumana o peggio come neanche considerata vita umana. Il nazionalsocialismo si perpetua nell'aborto, nell'eugenetica (tra cui il cosiddetto aborto terapeutico), nell'eutanasia, dove una vita non solo è soppressa ma le è tolta la dignità di vita in quanto tale così che l'assassino/a possa giustificare il proprio gesto. Vista la nostra società io ne concludo che il "giorno della memoria" ha fallito nel suo scopo e oggi sembra solo un momento per instillare un senso di colpa per fatti che nessuno di noi ha mai commesso.
RispondiEliminaConcordo pienamente.
Elimina303 Le pillole di Angela Pellicciari | Perché i modernisti si fingono cattolici?
RispondiEliminahttps://gloria.tv/post/3UEWBwdWSpgfCx3Jxa4KXrD2g
Carissimo don Elia volevo chiederle cosa pensa di quanto accaduto in Terra Santa, ovvero, la trasudazione di olio e sangue dalla pietra del Santo Sepolcro? Ho visto il filmato e sono rimasta basita. La ringrazio.
RispondiEliminaLa Custodia di Terra Santa ha ufficialmente smentito; non sono in grado di dire se si tratta di un fenomeno soprannaturale o no. La lastra della Deposizione, in ogni caso, viene cosparsa ogni giorno di olio di nardo; le goccioline rosse che si vedono nel filmato, invece, andrebbero analizzate.
EliminaA 20 km al largo di Gaza hanno scoperto un giacimento di gas di 30 miliardi di metri cubi. Forse questo tipo di dettagli può aiutarci a spiegare le guerre.
RispondiEliminaPropongo la lettura illuminante del seguente articolo, dal blog: Don Curzio Nitoglia WordPress.com
RispondiEliminahttps://doncurzionitoglia.wordpress.com/2023/11/01/e-lecito-parlare-di-genocidio-dei-palestinesi/
Grazie mille!
EliminaPer motivi di giustizia, posto un commento del presidente di una nota "confederazione", che a torto, e superficialmente su questa piattaforma, è oggetti di critiche perché tradizionalisti, antirivoluzionari, e onta più grave: lefebvriani...
RispondiEliminaCom'era la cosa?
Migliaia di bambini massacrati.
Uomini e donne comuni trucidati, affamati, resi incurabili per impedimento di soccorso.
Ospedali, scuole e chiese bombardate.
Com'era la cosa? Chi erano i cattivi? I crociati?
Com'era?
E perché nessuno fa nulla contro il responsabile primo di tutto questo? Non è un nuovo Putin? O solo Putin deve avere il mandato di cattura internazionale?
Niente Aja?
Nessuna sanzione?
Se l'avesse fatto un qualsiasi altro governo al mondo, cosa sarebbe accaduto?
Facciamoci una domanda molto semplice: Perché, unici al mondo o quasi, costoro possono tutto impunemente?
E facciamocene anche un'altra: non è che per caso, visto quello che stanno facendo, era già tutto pronto e non aspettavano altro che un pretesto (sulle cui reali cause vengono fuori oscene ipotesi) per fare quello che stanno facendo?
Ma non si dovrebbe chiamare "pulizia etnica"? Cosa fecero di peggiore i serbi (e gli altri) in Jugoslavia?
Com'è che stavolta perfino importanti settori della popolazione israeliana ed ebrea nel mondo inizia a essere fortemente critica con il governo di Israele?
Com'era la cosa "intelligente"? Chi è antisionista è antisemita?
Com'era?
Domanda per intelletti non del tutto schiavi e proni.
Ma domande dalla facile risposta. Ma non sempre. (MV).