Lo spirito dell’Anticristo
Omnis spiritus
qui solvit Iesum, ex Deo non est, et hic est Antichristus, de quo audistis quoniam venit, et nunc iam in mundo est (1 Gv 4, 3).
Per decenni molti cattolici sono stati sedotti dall’illusione di
poter conciliare il Vangelo con l’utopismo sessantottino: si sono adoperati a
difendere la vita, la famiglia e l’educazione, sì, ma cercando di andare
d’accordo con tutti e di evitare lo scontro in nome del dialogo; hanno
operato e manifestato per la pace, sì, ma andando a braccetto con quelli che
propugnavano aborto, libertà di drogarsi e sesso libero di qualunque specie; si
sono impegnati per la salvaguardia del creato, sì, ma lasciandosi incantare dai
banditori delle varie dottrine new age con le loro pratiche alienanti. È
così che, a poco a poco, le verità e le esigenze morali della Rivelazione
cristiana hanno ceduto il posto, nelle menti, nei cuori e nella vita, alle
menzogne del pensiero dominante travestite da ideali evangelici.
«Ogni ispirazione che dissolve Gesù non è da Dio – e questo è l’Anticristo,
del quale avete udito che sta venendo ed è ormai nel mondo». Non possiamo
convincerci che tutti i problemi della Chiesa siano racchiusi negli ultimi
dodici anni come in una parentesi infelice da dimenticare per ripartire finalmente
nel verso giusto. Chi scrive, per grazia di Dio, non ha mai smesso di compiere
il suo dovere, come meglio poteva, neanche nei momenti più bui, dato che
neppure un cattivo papa ha potuto impedirglielo; con l’aiuto del Cielo,
continuerà a farlo anche in futuro a prescindere dal gradimento o meno del
nuovo regnante, visto che lavora per Gesù Cristo e non per lui. Egli non si
aspetta un’approvazione estrinseca, ma fonda la propria sicurezza sulla
testimonianza della coscienza (l’unica che tenga nella prospettiva del Giudizio
divino), conscio che le sue difficoltà non sono certo iniziate nel 2013.
Un processo dissolutivo
Per la Chiesa i problemi, in realtà, son cominciati sessant’anni
fa, quando si è deciso di aprirla al mondo e di deporre le armi nei suoi
riguardi, come se, fino a quel momento, ci si fosse completamente sbagliati
quanto al giusto modo di intendere e di vivere il Vangelo. In tal modo, però,
si è per così dire dissolto Cristo nell’intelletto e nella volontà dei
cattolici e lo si è sostituito con un ologramma che ne porta il nome, ma
non è altro che un’immagine artificiale: l’utopismo sessantottino, appunto, che
è nato in casa nostra prima ancora di contagiare tutta la società. Questo
processo è un fatto per sua natura anticristico; esso non è stato avviato
dall’elezione di Bergoglio, bensì dal Concilio Vaticano II e, nel frattempo, ha
prodotto una radicale e completa falsificazione del cristianesimo, realizzata
non soltanto nelle forme esterne, ma anche nell’identità e nell’esperienza dei
fedeli.
Tra il 2013 e il 2025 gli artefici di tale processo, avendo ormai
ottenuto un controllo sufficiente dopo aver tolto di mezzo colui che faceva da
ostacolo, si son semplicemente levati la maschera e manifestati per quello che
sono: una cricca di apostati, dediti all’affarismo e alla pederastia, che hanno
occupato i centri nevralgici della Chiesa militante al fine di portarne a
termine il processo di dissoluzione in base agli ordini dei poteri occulti che
li ricattano. Ciò, evidentemente, non è possibile in assoluto, dato che
l’essenza della Chiesa è soprannaturale, ma è possibile sul piano delle sue
istituzioni terrene, che sono state gradualmente svuotate del loro contenuto
proprio fino a lasciarne il solo guscio materiale, cioè un apparato di
influenza, di potere e di culto che ancora sussiste nelle forme visibili, ma
deviato verso altri scopi e con un significato estraneo.
Tale costatazione non implica l’idea, contraria alla fede, che la
promessa del Signore si sia vanificata, ma che la porzione del Corpo Mistico
che vive sulla terra deve riprodurre in sé la Passione dello Sposo e passare,
in un certo senso, per la morte. Del Verbo incarnato poté morire solo il corpo
fisico, mentre l’anima immortale scese vittoriosa agli inferi per liberarne i
giusti che attendevano la Redenzione; così, analogamente, la Chiesa terrena può
essere uccisa quanto al suo apparato visibile, ma non quanto alla sua essenza
soprannaturale. «La Chiesa è morta», ha sentenziato il demonio in un esorcismo:
come sempre, egli proferisce menzogne che racchiudono qualcosa di vero, ma
distorcendolo o esagerandolo. La fede ci assicura che tale affermazione è
falsa, se presa in senso assoluto, ma può contenere una parte di verità, sotto
un certo aspetto accidentale e transitorio.
La risposta della fede
Ciò non ci autorizza certo a disobbedire in ciò che è legittimo né
deve spingere nessuno a lasciare la Chiesa visibile, poiché la giurisdizione
ecclesiastica rimane intatta sul piano giuridico e le scialuppe che si staccano
dall’unica nave non garantiscono alcuna salvezza. La sola risposta vera e
giusta alla situazione abnorme in cui ci troviamo si colloca nel mezzo: né la
ribellione degli scismatici né la subdola persuasione che, finalmente, vada di
nuovo tutto bene. Testate, gruppi e associazioni che, durante il pontificato
precedente, hanno radunato e addomesticato i dissenzienti contestando derive e
falsità di per sé evidenti, ora si adoperano a consegnare al nuovo regime
quanti hanno loro dato credito, così che, ammaliati dall’apparenza esterna,
acconsentano a ciò che fino a un mese fa aborrivano: la sinodalità – si
sente ora dire – non è il male assoluto, basta intenderla bene…
Questa è la dissoluzione del cristianesimo: che (magari in cambio
di un po’ più di libertà per i cultori della Tradizione) si finisca con
l’accettare tutto e il contrario di tutto, in una coesistenza degli opposti
terribilmente dissonante, ma percepita come realizzazione di una “pace” e di
una “comunione” tra “legittime” diversità che, in realtà, annulla tutto
rendendo ogni cosa irrilevante e insignificante; ecco la morte della
Chiesa, seppur camuffata da un’apparente reviviscenza. Se ai funerali del Papa
si piazzano dei travestiti in prima fila, vuol dire che vogliono abituarci alla
“normalità” di una malattia mentale, così che, un passo dopo l’altro, ci
ritroviamo nei conventi uomini abbigliati da monache o, viceversa, donne in
talare e cotta intorno all’altare; suor Brambilla ne sarebbe sicuramente
entusiasta. Se alle udienze del Mercoledì non son più i sacerdoti a leggere il
Vangelo della catechesi, bensì laiche e suore in stragrande maggioranza, vuol
dire che intendono assuefarci al vederle preti o diaconi.
Perdonateci la volontà di non intrupparci nel coro del peana leonino: poiché farlo non sarebbe onesto, la coscienza ce lo vieta. Non vogliamo con ciò gettarvi nello smarrimento e nella costernazione: la nostra fede – lo ripetiamo – poggia su Gesù Cristo, non su chi Lo rappresenta; come, con l’aiuto di Dio, siamo andati avanti finora, così, con l’aiuto di Dio, continueremo ad andare avanti. L’anima della Chiesa vive in tutti i vescovi, sacerdoti e fedeli che tengono accesa la lampada della fede con l’olio dell’umiltà e dell’abnegazione, di cui nessuno al mondo può privarli, se non smettono di procurarselo con un’incessante preghiera e un’instancabile carità. La peggiore disgrazia, per un cattolico, è perdere la fede nella persuasione di averla ancora, quando invece non ha più se non una sua contraffazione che oltretutto, a forza di confonderlo con continue contraddizioni, gli ha offuscato pure la ragione. Questo è il frutto dello spirito dell’Anticristo.
Caro don Elia, se è vero che, sotto questo papa ci sarà una "convivenza degli opposti" è pur vero (e sarà sempre cosi) che solo ciò che è da Dio resiste e fiorisce mentre il resto, pian piano, muore. Quando Francesco costringeva il campo ai fedeli della Messa tridentina non lo faceva per una mal riposta buona fede, ma perché si rendeva conto che, potendo scegliere , alla fine quella realtà era molto più attraente di quella che propugnava lui. Per questo, forte della sua posizione, la ostacolava. Ma basta che ne venga lasciata la possibilità e vedremo se, alla fine, anche nella Chiesa del post concilio non si tornerà alla fede, alla dottrina e alla liturgia di sempre ! È inevitabile e solo questione di tempo e soprattutto è quando un regime diventa dispotico e paranoico che segna la sua imminente fine!
RispondiEliminaGrazie , condivido tutto quanto
RispondiEliminaEN DIRECT | MESSE DE LA PENTECÔTE DU PÈLERINAGE DE CHARTRES . 8 Giugno 2025 - Ore 12:00
RispondiEliminaNotre-Dame de Chrétienté
https://www.youtube.com/watch?v=5ZnSR39oOQc
Deo gratias!
Grazie per questo articolo che fa da bussola per noi semplici fedeli per orientarci in mezzo all'apparente stato di un ritorno alla restaurazione della fede. Io prego comunque ogni giorno per il Papa e per tutta la Santa Madre Chiesa.
RispondiEliminaLe pongo una domanda: dobbiamo sempre e comunque perdonare tutto e tutti anche quando arrivano delle cattiverie gratuite pure da chi ha in famiglia un sacerdote che non richiama i suoi familiari ma anzi sembra giustificarli e tollerarli con il suo silenzio?
Se sono arrabbiata per questo motivo, commetto peccato?
Purtroppo una grave pecca della formazione cattolica al Catechismo che ho frequentato dai Salesiani negli anni 80, è stata il non prepararci ad affrontare il mondo difendendoci in maniera giusta e santa. Così anch'io sono caduta nella trappola della tolleranza e del "lascio perdere per amor di pace e rispetto" e soffro per amore a Cristo. Ma è sempre giusto tollerare tutto e tutti? Davvero noi non dobbiamo mai difenderci anche quando veniamo toccati nella nostra vita personale fino a farci mettere in un angolo a "morire"?
La ringrazio anticipatamente per la risposta. Dio la benedica!
Sia lodato il Signore Gesù Cristo! Ave Maria!
Il perdono e la tolleranza sono due cose diverse. Perdonare significa non tener conto del male ricevuto e volere il bene del colpevole; ciò esige necessariamente la carità infusa da Dio nell'anima di chi è in stato di grazia. Tollerare significa invece non opporsi al male ed è possibile a chiunque, anche senza la grazia; tuttavia non è sempre lecito. Normalmente è doveroso difendersi, pur senza odio né desiderio di vendetta, sia per salvaguardare i legittimi interessi propri o delle persone su cui si ha responsabilità, sia per la correzione di chi è causa di ingiustizia. Sopportare rinunciando alla legittima difesa è un'espressione della carità eroica che il Signore insegna in vista della perfezione, ma non si può esigere comunque e da tutti. Tipico delle mistificazioni diaboliche è l'interpretare un precetto evangelico a prescindere dalla ragione, così da renderne la pratica impossibile o assurda. Purtroppo siamo tutti cresciuti in questo clima mistificatorio, ma con l'aiuto della Madonna ne stiamo venendo fuori.
EliminaMi permetto di esplicitare maggiormente ciò che scrive Don Elia, sperando di non sbagliare: la carità eroica va bene (se uno vuole) se il danno è solo il nostro. Non è lecita se ad essere danneggiate sono anche persone o beni sotto la nostra responsabilità. In quest'ultimo caso la decisione dipende da una prudente valutazione di quale sarebbe il danno maggiore.
EliminaEsatto, grazie.
Elimina🔴 EN DIRECT | CHARTRES T'APPELLE : L'ÉMISSION ET MESSE DE CLÔTURE DU PÈLERINAGE DE CHARTRES !
RispondiEliminaNotre-Dame de Chrétienté
https://www.youtube.com/watch?v=01HlFASGZE4
Il Tabernacolo e' NSGC ! Magnifica evangelizzazione.
Playlist eccellente su due testi classici che spiegano tutta la fenomenologia ascetica e mistica e i carismi relativi, sono di Don Tanquerey e Padre Rojo Marin, Don Curzio Nitoglia il relatore, dolce e garbata la ragazza che introduce i video
RispondiEliminahttps://www.totustuus.cloud/prodotto/p-a-tanquerey-p-s-s-compendio-di-teologia-ascetica-e-mistica/
"Dopo avere esposto i principii generali sulla natura della vita cristiana, sulla sua perfezione, sull’obbligo di tendervi e sui mezzi generali per raggiungerla, descriveremo successivamente le tre vie, purgativa, illuminativa e unitiva, per cui passano le anime generose, avide di progresso spirituale”
https://youtube.com/playlist?list=PLlEu1zh7lmBgB0qP1pK9js_wJqdX4kHKc&si=ZtEudXlCsZ3Rf2Ji
https://youtube.com/playlist?list=PLlEu1zh7lmBhx8-ceZsbsffjElOBzxTPt&si=N0W2ydu7FOsE7P_b
Disponibili in rete, il secondo in spagnolo
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/misticacristiana/tanquerey.pdfhttp://www.traditio-op.org/Teologia_Espiritual.html
Per i suoi contenuti è probabilmente la più compromettente apparizione mariana ad oggi riconosciuta dalla Chiesa, inaugura infatti con largo anticipo la stagione delle grandi rivelazioni mariane intercorse dal 1800 in poi, apparizione importante soprattutto per le rivelazioni profetiche che vertono sulla crisi e su una apostasia nella Chiesa Cattolica del XX secolo, con riferimento all’azione di una setta non precisamente identificata.
RispondiElimina(precisazioni intorno alla setta discusse in https://www.traditioninaction.org/Questions/F058_OLGS_Masonry.htm).
Credo che proprio per questo la vicenda sia rimasta in ombra e sottaciuta per tutto questo tempo, per evitare che il suo messaggio, qualora divulgato in anticipo, venisse alterato, smentito o contraffatto; sino a pochi anni fa in effetti la sua esistenza era circoscritta alla sola Chiesa locale.
Sotto i punti fondamentali e alcuni contributi.
- L’apparizione ebbe luogo in un convento di Concezioniste, ramo femminile dell’Ordine francescano, così dette perché già votate al dogma dell’Immacolata Concezione molto prima che venisse proclamato tale. Le Concezioniste si distinguono per la tonaca bianca, il caratteristico manto azzurro e una stella che recano in fronte. Furono fondate da Santa Beatrice da Silva (vedi http://it.arautos.org/view/show/4312-santa-beatrice-da-silva-la-stella-dell-immacolata).
- Madre Mariana Jesus de Torres morì tre volte, accettando di tornare in vita due volte per espiare le colpe che sarebbero state commesse nella Chiesa del XX secolo.
- L’apparizione sin dai primi anni fu dichiarata tale dalla Chiesa locale e, più di recente, la “statua viva” di Nostra Signora è stata riconosciuta oggetto di culto dal Vaticano.
- Sito autorevole che testimonia come l’apparizione figuri fra quelle riconosciute:
https://www.latheotokos.it/modules.php?name=Encyclopedia&op=content&tid=1342
- Analisi delle fonti che documentano l’approvazione ecclesiastica: https://www.traditioninaction.org/Questions/F074_Vatican.htm
- Le apparizioni furono subito divulgate dai cronisti contemporanei, ma soprattutto fu Mariana stessa che agì post-mortem su un militare del Settecento, Manuel de Sousa Pereira, inducendolo ad abbracciare il saio francescano, recarsi a Quito e scrivere infine un resoconto dettagliato della vicenda basato sulle fonti originali.
Qui la narrazione accurata della vocazione di Manuel Pereira: https://www.youtube.com/watch?v=hYWB97G9eiw
- Nel testo di Manuel Pereira, risalente alla fine del Settecento, si trovano alcune anticipazioni profetiche, come la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione e l’omicidio di Gabriel Garcia Moreno (Gabriel Garcia Moreno fu uno statista che portò l’Ecuador ad una posizione di eccellenza nell’America Latina verso la fine dell'Ottocento: il suo omicidio per mano della Massoneria è ammesso anche in Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Gabriel_Garc%C3%ADa_Moreno ).
CONTINUA
PROSEGUE
RispondiElimina- La statua di Nostra Signora fu scolpita dallo scultore Francisco del Castillo. Questi tuttavia, assentatosi temporaneamente, al ritorno scoprì che era stata già completata per intervento angelico: in proposito sottoscrisse un documento in cui si dichiarava estraneo al completamento della statua (sotto un rimando specifico sulla statua).
- La statua mosse visibilmente gli occhi nel 1941 richiamando i titoli dei giornali dell’epoca e nel 2019, per controversie legate alla gestione del convento, si rivelò quasi impossibile da spostare, manifestando la sua amarezza e contrarietà per tali screzi ( vicenda del 1941: https://www.traditioninaction.org/OLGS/A019olgsMiracle_1.htm )
- La salma di Madre Mariana fu trovata incorrotta a distanza di secoli e con essa anche quelle delle altre madri fondatrici del convento.
Ad oggi questo è il suo aspetto: https://radiocristiandad.org/2015/10/09/david-valdiviezo-madre-mariana-de-jesus-torres-cuerpo-incorrupto/
- L’apparizione annuncia fra l’altro il futuro avvento di un santo prelato che riporterà la Chiesa ad un vero splendore: in ciò collima con predizioni analoghe di altri carismatici (ad esempio "Apocalypsis Nova" del Beato Amedeo da Silva, fra l'altro fratello della fondatrice delle Concezioniste).
Contributi in forma di pdf:
- http://www.salpan.org/Allegati/ChiesaViva413.pdf (a pagina 19-21 dettagli sulla statua, i tre Arcangeli protagonisti nella VII apparizione, Madri incorrotte a pagina 30);
- https://devozioni.altervista.org/testi/opuscoli_vari/buon-successo.pdf (riassunto dell’opera di Manuel de Sousa Pereira).
Esiste in italiano un libretto economico che contiene anche una novena ( https://www.amazon.it/Storia-Nostra-Signora-Successo-Novena/dp/0988372371 ).
FINE
Buonasera padre.
RispondiElimina"Questo processo è un fatto per sua natura anticristico; esso non è stato avviato dall’elezione di Bergoglio, bensì dal Concilio Vaticano II e, nel frattempo, ha prodotto una radicale e completa falsificazione del cristianesimo".
Ammetto che non mi raccapezzo più.
Più e più volte ha scritto di non seguire una "certa fraternità".
Ora però esprime concetti più e più volte espressi dal fondatore di quella fraternità: monsignor Marcel Lefebvre.
Che tuttavia non sono concetti espressi dagli istituti di vita consacrata tradizionale come Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote o Fraternità Sacerdotale San Pietro o Istituto Buon Pastore (i primi due nati nel 1988 da fuoriusciti di "quella certa fraternità" con il Motu proprio Ecclesia Dei di Wojtyla e il terzo nel 2006 sotto Ratzinger), e tutti e tre riconoscono il Vaticano II (al massimo esprimendo critiche costruttive a quel Concilio come l'Istituto Buon Pastore).
Avere resa pubblica questa sua idea (un conto è pensarla in coscienza e tenerla per sé) la fa cadere in contraddizione e avanza dubbi sulla sua piena comunione con Roma.
Converrà con me che dire apertamente quanto sopra riportato è una affermazione piuttosto estrema e problematica che potrebbe far venire molti dubbi a chi la legge.
Non c'è contraddizione se uno ha due posizioni distinte rispetto al medesimo oggetto considerato sotto due aspetti diversi. Le valutazioni di monsignor Lefebvre sono in larga parte condivisibili, in quanto sono semplicemente vere; lo stesso non può dirsi riguardo alle sue decisioni pratiche, che lo portarono ad operare in totale indipendenza dal Papa e dai Vescovi ancor prima dell'ordinazione episcopale di quattro sacerdoti della Fraternità da lui fondata, atto che, compiuto contro il volere del Romano Pontefice, è per sua stessa natura un atto scismatico.
EliminaIl Concilio Vaticano II, non avendo carattere dogmatico ma solo "pastorale", non impegna la fede divina. Il religioso ossequio dell'intelletto e della volontà che è dovuto al Magistero ecclesiastico può essere prestato solo a ciò che è, senza ombra di dubbio, conforme alla dottrina immutabile della Chiesa, definita nei venti concili precedenti e costantemente insegnata dal Magistero ordinario universale. A ciò che se ne discosta non si può dare l'assenso; lo proibiscono la fede e la coscienza. Pertanto si può essere in comunione perfetta con la Chiesa e con il Papa (praticando l'obbedienza legittima alla legittima autorità) anche senza sentirsi vincolati in coscienza dalle ambiguità di un concilio che non ha voluto (grazie a Dio!) definire niente.
Mi scusi ma continuo a non capire.
EliminaIo ho letto più lettere di monsignor Lefebvre in cui si scagliava contro il Papa (Paolo VI) e contro Roma. E gli epiteti e concetti usati non erano valutazioni ma vere e proprie aspre critiche con epiteti che oggettivamente travalicavano il rispetto dovuto al Pontefice (ci sono anche le trascrizioni fatte da monsignor Macchi dell'ultimo incontro Montini-Lefebvre in cui il Papa gli chiede conto di quelle critiche ed epiteti). Quindi le valutazioni fatte da Lefebvre furono distruttive non costruttive come fanno invece quelli dell'Istituto Buon Pastore (un Papa lo puoi "aiutare" anche criticandolo costruttivamente, ma non "massacrarlo").
Venendo al Concilio Vaticano II e alla sua argomentazione. Io in passato ho letto tanti contributi: minimalisti (pastorale), massimalisti (in sintesi "E' Il CONCILIO! tutto quanto era prima non conta", insomma tutto dogmatico), via di mezzo (in sintesi "alcune parti sono dogmatiche come Lumen Gentium, altre pastorali come Nostra Aetate").
Lei mi pare aderire alla minimalista, il che potrebbe anche essere corretto. Tuttavia, poi, da Paolo VI sino diciamo a Benedetto XVI, il Magistero di questi Papi si è sviluppato anche (non solo) sul Vaticano II, applicando dove c'era da applicare, chiarendo dove c'era da chiarire, ecc. Tanto che lo stesso Ratzinger (e prima di lui Paolo VI) parlò di ermeneutica della continuità (con tutto quanto veniva prima). E tanto che ci fu poi pubblicato un nuovo Catechismo nel 1992 tuttora in essere.
E un semplice fedele o anche consacrato si dovrà pur attenere a ciò. Eventualmente potrebbe in coscienza non attenersi rigettando quanto alla sua coscienza appare non essere conforme al prima.
Ma se ci si mette a contestare apertamente e rigettare apertamente (critica distruttiva) si va a finire dove già finì monsignor Lefebvre.
Gli insulti non sono valutazioni, bensì azioni moralmente riprovevoli; in quanto tali non li si può approvare. Ritenere le valutazioni di monsignor Lefebvre "in larga parte condivisibili", inoltre, non significa sposarle "in toto", ma riconoscere che, in buona sostanza, egli colse la realtà del disastro avviato dal Vaticano II.
EliminaTuttavia, dato che si tratta di un concilio ecumenico regolarmente convocato da un papa e approvato dal successore, i papi successivi non hanno certo potuto ignorarlo; anzi, essendovi stati parte attiva, hanno cercato di interpretarlo nel senso della continuità. Pur senza mettere in dubbio la loro buona fede, però, dobbiamo costatare che ha prevalso la linea della rottura col passato, motivo per cui sta accelerando la corsa verso la dissoluzione del cattolicesimo. Per questo, piuttosto che esaurirmi in sforzi dialettici miranti a salvare capra e cavoli, in definitiva credo sia meglio fare come se non ci fosse stato e ritornare alle fonti genuine. Il Magistero, infatti, non deve costringere clero e fedeli ad acrobazie ermeneutiche, ma illuminare e rafforzare la loro fede con insegnamenti ineccepibili e comprensibili a tutti.
L'ottava di Pentecoste, un tesoro da restituire ai fedeli
RispondiEliminaD.ssa Luisella Scrosati
Ormai, dopo oltre cinquant’anni dalla riforma liturgica voluta da Paolo VI, da sempre più parti nella Chiesa si fa insistente la richiesta del ripristino dell’ottava di Pentecoste. In un tempo in cui tutto appare secolarizzato, persino la vita della Chiesa, il sensus fidei fidelium, stanco che gli venga offerta dell’acqua stantia e salmastra di vasi screpolati, esprime la sua sete dell’acqua viva che sgorga dal Signore Gesù, il suo Spirito «che è Signore e dà la vita».
https://lanuovabq.it/it/lottava-di-pentecoste-un-tesoro-da-restituire-ai-fedeli
In Europa e' appena terminato il Pellegrinaggio di Chartres, ora aspettiamo quello di Covadonga (Asturie) dal 26 al 28 Luglio, come
allora all'insegna della "Riconquista". Percio' i giovani italiani che
volessero partecipare all'impresa possono rivolgersi qui:
Per info ed iscrizioni:
I giovani interessati potranno avere informazioni rivolgendosi, dopo la S. Messa domenicale delle ore 16.00 in Sant’Anna al Laterano (Roma), a Giacomo o a Nicolò o lasciando una propria mail con nome cognome e recapito telefonico a info.catechesi@gmail.com
Percio', rivolto a me. a tutti noi e a tutte le suore : torniamo a piu' preghiera, adorazione e sacrifici. Così sìa!
Buongiorno padre, io, per la verità, mi chiedo: ma se ancora che viviamo, per così dire, in tempo di pace, c'è tutto questo caos e confusione che non si capisce niente, dentro e fuori la chiesa, per non parlare della malvagità che c'è nella vita quotidiana di ognuno di noi, che non sto qui a dirle i fatti, a dir poco, eclatanti che ci accadono personalmente e che tentando, a tutti i costi, di seguire il vangelo veniamo calpestati ed emarginati. Come faremo e come ci difenderemo quando veramente si manifesterà al mondo in modo visibile l'anticristo? In che modo difendersi? Come sfuggire alla sua persecuzione se già adesso veniamo schiacciati? Come essere preparati? Perché è vero che bisogna pregare e pregare ma bisogna capire come difendersi e agire . Ancora , vorrei chiederle un'ultima cosa: se cortesemente potesse piegare esattamente il significato dell'umiltà, non nel senso etimologico, del termine, ma come applicarla nella vita di ogni giorno quando ripetutamente e in modo veemente riceviamo offese e malvagità. Ci può spiegare come essere miti e umili di cuore come vuole il Signore? Perché guardi faccio molta molta fatica a comprendere come si può essere umili di fronte a persone che non aspettano altro che annientarci. Il Signore era ed è perfettissimo ma noi purtroppo per quanto ci sforziamo di essere come Lui ci chiede, a un certo punto alziamo la testa contro chi ci fa del male. E allora come essere veramente santi , in che modo essere umili di fronte al male? E come ci difenderemo dal marchio dell'anticristo. Perché è facile dire dobbiamo pregare, essere buoni, per carità tutto sacrosanto, ma all'atto pratico che fare? Tanto per dirle un episodio che è uno dei piu semplici: al lavoro, sono stata esclusa, emarginata a causa della questione passata che non sto qui a menzionare e per aver difeso strenuamente una persona a me carissima. Nonostante siano passati anni sto pagando per tutto questo. Ora ...io non mi pento assolutamente di quello che ho fatto soprattutto se da' gloria al Signore, ma come dare il meglio se veniamo isolati, come far fruttare i talenti che il Signore ci ha dato se veniamo esclusi? Purtroppo dobbiamo pur vivere in questo mondo, quindi che fare? Ma la cosa più preoccnte è se è cosi adesso, dopo che ne sarà? Spero in una sua esauriente risposta come solo lei sa fare. Grazie e mi scuso per il lungo sfogo, ma veramente non se ne può più.
RispondiEliminaCarissima, l'umiltà e la mitezza di cuore non sono acquiescenza al male, bensì disposizioni proprie di chi rinuncia a vendicarsi e, se necessario (soprattutto se deve tutelare le persone di cui è responsabile), si difende non per amor proprio o volontà di dominio, ma per dovere e obbedienza a Dio, conservando per quanto possibile la pace interiore ed evitando l'odio verso chi gli nuoce. Sii fiera di quel che ti è successo al lavoro e vedi la tua situazione attuale alla luce della Provvidenza, che ti ha collocata dove c'è bisogno della tua presenza.
EliminaTrovo molto confortante questo testo (se non leggi l'inglese, prova con la traduzione automatica):
https://bishopjosephstrickland.substack.com/p/the-hidden-christ-when-the-church
Don Elia, taluno nota che, essendo l'ayatollah Khameini la massima autorità spirituale dell'islam sciita, il suo assassinio, evocato da Trump, equivarrebbe non solo a un sacrilegio per l'islam sciita ma verrebbe visto come il compimento della loro profezia e l'avvio di un combattimento escatologico. Incendierebbe l'islam sciita e, con esso, il mondo intero
RispondiEliminaPurtroppo è probabile. Dobbiamo sperare che quella dichiarazione irresponsabile sia solo una sparata grossolana.
EliminaIl Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che con apposita disposizione dello scorso luglio 2024 aveva già vietato l’uso degli smartphone nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado, ha emanato una nuova circolare con la quale, a partire dal prossimo anno scolastico, estende tale divieto alle scuole superiori.
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/smartphone-vietato-a-scuola-da-valditara-segnali-alla-societa
Mi sembra una notizia degna di nota.