Credi o no nella Provvidenza?
Il lento declino dell’Impero Romano non rappresentò soltanto la
fine del mondo antico ma, come osservò il grande Agostino d’Ippona, fu anche
l’inizio di un mondo nuovo. Particolare impressione aveva causato, nel 410, il
sacco di Roma da parte di Alarico, re dei Goti già federati con Roma, che aveva
così inteso vendicarsi del trattamento riservatogli per i servizi militari resi
all’Impero, la cui debolezza strutturale si manifestava sempre più tramite
torbidi politici, rivalità tra la parte orientale e quella occidentale,
frequenti rivolte dell’esercito e divisioni procurate da vari usurpatori. Tre
anni dopo, il grande Dottore di Ippona inizia la stesura del monumentale De
civitate Dei, che terminerà nel 426, quattro anni prima della morte,
avvenuta nella città assediata dai Vandali.
La civitas non è tanto una città, quanto una cittadinanza: quella
della terra e quella del cielo. L’una si è posta al servizio del benessere
temporale e si logora nelle lotte di potere; l’altra mira all’eterna felicità e
avanza inesorabilmente verso un esito positivo, che imprime alla storia un
dinamismo di progresso lineare piuttosto che di ciclico ritorno su di sé, come
nella visione pagana. Alla potenza umana si contrappone la grazia divina, forza
invincibile e benefica che migliora la società con il suo segreto influsso
sulle anime. In questa visione organica della storia risulta ineludibile una
scelta di fondo: quella, in termini paolini, tra il vivere secondo la carne
e il vivere secondo lo spirito (cf. Gal 5, 16ss), tra l’amore di sé e
l’amore di Dio.
Due direzioni possibili
«L’amore di sé portato fino al disprezzo di Dio genera la città
terrena; l’amore di Dio portato fino al disprezzo di sé genera la città
celeste. Quella aspira alla gloria degli uomini, questa mette al di sopra di
tutto la gloria di Dio» (De civitate Dei, XIV, 28). Il disprezzo (contemptus)
va inteso come quella valutazione che porta a posporre una cosa o una persona
ad un’altra in considerazione del fine ultimo, il quale determina le scelte
concrete: «I cittadini della città terrena sono dominati da una stolta
cupidigia di predominio che li induce a soggiogare gli altri; i cittadini della
città celeste si offrono in servizio l’uno all’altro con spirito di carità e
rispettano docilmente i doveri della disciplina sociale». Le due prospettive
sono inconciliabili; solo una dà garanzia di vero progresso.
Era perciò falso che il declino dell’Impero fosse da imputare alla
diffusione del cristianesimo, con il conseguente abbandono dei culti
tradizionali; al contrario, proprio il superamento dell’idolatria era la
precondizione dell’instaurazione di un ordine sociale più giusto e rispettoso
della persona umana. Gli sconvolgimenti dell’epoca appaiono allora come
l’inevitabile castigo delle colpe commesse da uomini che ancora resistevano
alla grazia e persistevano nella logica perversa dell’insincerità, della
violenza e della sopraffazione. Quattro secoli dopo la morte redentrice del
Figlio di Dio e uno dopo la liberalizzazione della religione cristiana, era
troppo ampio il divario tra la cittadinanza rivolta alla terra e quella destinata
al cielo, seppure inestricabilmente intrecciate tra loro.
Che dire, oggi, dopo venti secoli di cristianesimo? Quali castighi
deve aspettarsi l’umanità nella sua colpevole opposizione al Cristo e nella sua
stolida acquiescenza alle leggi del mondo manovrato dai cultori di Lucifero?
Quali rivolgimenti ci aspettano nel prossimo futuro, visto come persino le
guide della Chiesa, in gran parte, tradiscono il Signore? È ormai prossima la
fine dell’epoca segnata dalle più spaventose e massicce violazioni della Legge
divina, le quali, nel Giudizio universale, faranno impallidire i pagani di un
tempo, che, se non altro, avevano un genuino senso del sacro e aborrivano i
sacrilegi come i peggiori misfatti. Finanche Alarico, nella sua furia
devastatrice, diede ordine alle sue truppe di risparmiare i consacrati e le
chiese cattoliche.
Capovolgimento della realtà
Oggi l’agonizzante impero anglosionista – non paragonabile alla
civiltà romana, fondata sul diritto – sta mettendo in atto ogni mezzo nel vano
tentativo di rallentare la propria decadenza e mantenere il dominio del mondo.
Sul versante politico-militare, dopo aver tratto il maggior profitto possibile
da una falsa emergenza sanitaria, servita altresì ad ottenere la completa
sottomissione di governi e popolazioni, sta facendo di tutto per innescare una
guerra che rimescoli le carte, ma che potrebbe avere conseguenze irreparabili.
Su quello socio-culturale, impone da decenni un pensiero unico che, mediante
una propaganda asfissiante, ha profondamente trasformato il modo comune di
vedere e di sentire, ribaltando l’ordine naturale a vantaggio di un’artificiale
gerarchia di valori.
I vertici degli Stati, degli organismi internazionali e delle
diverse Chiese, anche non cattoliche, sono occupati da pervertiti tenuti in
pugno con il ricatto per abitudini non ancora comunemente accettate, benché si
sforzino in ogni modo di renderle tali con la manipolazione mentale di bambini,
giovani e famiglie. È diventato impossibile, in un dibattito pubblico,
sostenere l’immoralità della sodomia, la quale rappresenta altresì una grave
patologia. Chi sta crescendo in una “cultura” del genere rischia di avere enormi difficoltà a
costruirsi un ordine morale, visto come gli avran confuso le idee a forza di
ripugnanti menzogne; per meglio dire, si fabbricherà un ordine morale
invertito, analogo alla sua sessualità e affettività disordinate.
Gran parte della gente di tutte le età, nel giro di pochissimi
anni, si è lasciata risucchiare dal mondo chiamato virtuale, perdendo
così di vista la realtà vera. Chi non è più capace di guardarsi attorno e di
ragionare con la propria testa ingoia qualunque sciocchezza come verità
indiscutibile; basta che sia scritta o affermata da qualcuno nella Rete. Il
senso critico è morto; chiunque si presenti assurge automaticamente al rango di
esperto o di influencer… e magari è una capra che non sa nemmeno di che
sta parlando. Troppi, anche nell’ambiente cattolico, sdottorano su qualsiasi
questione con una tale sicumera da far rabbrividire e – quel che è peggio –
vengono letti e seguiti con cieca obbedienza: lo stesso che avviene nell’ambito
profano. Dov’è la differenza?
Fede nella Provvidenza o nei blogger?
Il pur comprensibile bisogno di punti di riferimento sicuri non
giustifica questa rincorsa di “autorità” illegittime o improvvisate. A lungo
andare si rimane invischiati in un processo che distacca le menti dal reale e
ne altera il normale funzionamento; in tal modo ci si può ritrovare con i
medesimi difetti intellettuali e morali che si rimproverano agli avversari. Il
martirio di san Giovanni Battista, come acutamente rilevato da sant’Ambrogio, è
un esempio eclatante di capovolgimento dell’ordine: sono i colpevoli a
condannare il giudice, i peccatori a sopprimere il giusto; la lussuria prevale
sulla giustizia, il rispetto umano sul senso di civiltà. Se ciò appare in modo
lampante nei comportamenti dei nemici di Cristo, non rischiano di scivolarvi
anche tanti dei Suoi difensori?
Per opporci ad infamie ed errori, non scadiamo in condotte deplorevoli, inammissibili nei cittadini del cielo, dimenticando un serio esame di coscienza e un diuturno sforzo di autocorrezione. Prima di questo, però, domandiamoci a chi stiamo indirizzando la nostra fede: al primo che apre bocca o alla divina Sapienza, che tutto dispone e permette, fin nei minimi particolari, in vista del trionfo del bene? Chi strepita e s’agita dimostra di non credere nella Provvidenza, come se il superamento dell’attuale crisi dipendesse unicamente dalle forze umane. Per comprendere come meglio resistere e operare in modo efficace, ricerchiamo l’intimità con Dio e pratichiamo l’umiltà, che ci schiariranno gli occhi dell’anima rendendoci capaci di ricevere luce e forza dall’alto.
Cristus vincit Cristus regnat
RispondiEliminahttps://www.riviera24.it/2024/08/vescovo-suetta-oggi-azione-repressiva-che-criminalizza-chi-si-opponga-ai-nuovi-dogmi-come-limmigrazione-indiscriminata-880950/?share_from=whatsapp
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RispondiEliminaradicatinellafede rnf
XV Domenica dopo Pentecoste in rito tradizionale a Vocogno in Val Vigezzo (VB).
Omelia di don Alberto Secci: risorge i morti con la sua morte.
Domenica 1 Settembre 2024
https://www.youtube.com/watch?v=9Inctm0sxyo
Etichetta cattolica con padre Raul #1: come fare la genuflessione
RispondiEliminahttps://blog.messainlatino.it/2024/09/etichetta-cattolica-con-padre-raul-1.html#more
Ricominciamo, sempre.
https://www.radiospada.org/2024/09/video-su-visionetv-don-c-nitoglia-e-f-toscano-hanno-presentato-il-libro-buona-filosofia-e-contro-storia-filosofica/
RispondiEliminaRisposta alla domanda del titolo : Sì!
RispondiEliminaRev. Padre, mio figlio e mia nuora non hanno avuto figli e seguendo i canali ufficiali hanno cercato di adottare un/a bambino/a ma la burocrazia e' tale che nel frattempo la loro eta' si e' alzata per cui hanno ripiegato sull'affido familiare e dopo lunghi passaggi burocratici e con l'aiuto della Santa Famiglia, di S.Anna e S.Gioacchino, stanno per avere in affido una bambina (ragazza)di tredici anni e se Dio vuole ( Egli E' l'Eterno) faranno da famiglia supplente. La premessa per chiedere a Lei o ai lettori di indicare a noi familiari un libro di un onesto coscenzioso pediatra italiano che dia a due "genitori supplenti" come si può tornare ad essere genitori autorevoli. Grazie di cuore.
Sia lodato Gesu' Cristo!
Non ne conosco; forse qualche lettore può dare un'indicazione.
EliminaGrazie!
EliminaNon è il consiglio richiesto, ma lo dò lo stesso: se hanno una profonda vita mariana, con Rosario (completo) quotidiano e Consacrazione al Cuore Immacolato, chiedano e Maria dirà loro che missione avrà la ragazzina e come meglio prepararla. Maria farà loro trovare le informazioni giuste al momento giusto.
EliminaConosco genitori adottivi di due bimbe. Dio protegge particolarmente chi ha un cuore così grande.
Grazie, grazie di cuore. Dio la Benedica!
EliminaSintetico pro memoria su che cosa significa pregare secondo le "intenzioni del sommo pontefice". A cura di Mons.Nicola Bux:
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2019/11/11/quali-sono-le-intenzioni-del-sommo-pontefice/
La rivoluzione ? Padre Alessandro Maria Apollonio FFII
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/@TeleRadioKolbe/shorts
Spiegato in breve . Un altro fantastico predicatore FFII
Sembra che:
RispondiEliminaFinalmente una buona notizia....
https://gloria.tv/post/SFnjVKZwYeg62rNvorYWLazov
Scoperte sulla radioattività della Sindone.
RispondiEliminaRegina dell'Amore - Web TV
Première trasmessa il giorno 5 set 2024
Alla luce delle nuove scoperte sulla Sindone, il Prof. Giulio Fanti , Professore associato di Misure Meccaniche e Termiche dell’Università di Padova, ci parlerà dei suoi ultimi studi portati a termine su dei campioni di sangue. Questi studi mettono in evidenza le sofferenze, i grandi patimenti che il Signore Gesù affrontò per la redenzione del genere umano.
https://www.youtube.com/watch?v=Z9b0PNlH2iQ