Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 6 gennaio 2024

 

Tutto passa, Cristo resta

 

 

Prendi il Bambino e sua Madre e va’ in terra d’Israele; sono morti infatti coloro che insidiavano la vita del bambino (Mt 2, 20).

Tout finit par passer, risponde un sacerdote della Città Eterna ad una giovane mamma francese che sta visitando una chiesa con la sua famigliola e gli ha espresso il proprio sgomento rispetto a quanto sta accadendo in casa cattolica. La Domenica successiva, come un inaspettato raggio di sole, il testo del Communio riporta il comando che l’Angelo impartisce a san Giuseppe esiliato in Egitto: Tolle Puerum et Matrem eius, et vade in terram Israël: defuncti sunt enim qui quaerebant animam Pueri. L’Evangelista, curiosamente, usa il plurale nell’enunciare il soggetto della minaccia, subito dopo aver riferito, nel versetto precedente, la morte del solo Erode. Oltre all’abusivo tiranno roso dalla paura di esser detronizzato, la nascita del Messia aveva turbato tutta la capitale (cf. Mt 2, 3) e anche sacerdoti e scribi, evidentemente, avevano pensato di sbarazzarsi dell’importuno.

A cominciare dal sinedrio, molti avrebbero in seguito cercato di eliminare il Figlio di Dio, fino ad oggi. Visto che persecutori ed eretici di ogni risma, in duemila anni, non ci sono riusciti, il diavolo ha affinato le sue armi ed è riuscito a introdursi nella Cittadella, mediante i suoi cultori, allo scopo di corrompere tutto il Corpo a livello dottrinale e morale. Sebbene certi personaggi inadeguati abbian preso il controllo del centro nevralgico, tuttavia, la Chiesa non si esaurisce certo in quell’istituzione, la quale è di diritto divino quanto all’essenza e alle strutture essenziali, ma di diritto ecclesiastico quanto all’organizzazione. Se rimane valido l’adagio di san Cipriano (Ubi Petrus, ibi Ecclesia), non per questo bisogna pensare che il Papa condensi in sé l’intero Popolo di Dio; un cattivo pontefice, pertanto, non può impedirci affatto di continuare a credere e agire come ci è stato insegnato secondo la dottrina perenne trasmessa dagli Apostoli… anche perché sta per scomparire, come tutti gli altri nemici di Cristo.

La controfigura del vero Gesù

Le persecuzioni violente, fino a quelle del XX secolo, non hanno fatto altro che rinnovare e rafforzare la Chiesa; le eresie manifeste sono sempre state condannate dal Magistero e rigettate dai  fedeli. Il Corpo Mistico possiede un sistema immunitario soprannaturale che gli consente di individuare ed espellere i germi nocivi; ecco allora che i servi di Satana hanno escogitato il modo di infettarlo con un agente patogeno presentato come medicina. Non vi viene in mente nulla di analogo, nell’ambito politico ed ecclesiale? Un veleno spacciato per vaccino e forzatamente iniettato a popolazioni intere inebetite dalla propaganda, che le sta decimando silenziosamente, senza che se ne possa parlare… In fondo è proprio ciò che han fatto alla Chiesa Cattolica sessant’anni fa imponendole una mutazione radicale in tutti gli aspetti della sua vita nell’intento di alterarne, se possibile, lo stesso patrimonio genetico per mezzo di un preteso rimedio che, in realtà, ha causato una malattia gravissima.

A tal fine non hanno elaborato dottrine palesemente eterodosse, che sarebbero state subito respinte, bensì hanno sostituito il Cristo con una sua controfigura che ne avesse il nome e la sagoma, ma non fosse più lo stesso. Dando libero corso nelle facoltà teologiche all’esegesi storico-critica, fino allora condannata ed esclusa, han permesso ai biblisti di liquidare anche la Scrittura, oltre alla Tradizione, e di inventarsi ognuno un Gesù storico funzionale alla sua ideologia. Analogo procedimento, seppure in forme diverse, dalle più rozze alle più sofisticate, è stato seguito dai movimenti, i quali, riuscendo a passare addirittura per conservatori e ad imporsi così come soluzione allo svuotamento della fede, hanno in realtà contraffatto tutta la vita cristiana, dalla dottrina alla morale, all’ascetica, alla mistica. In tal modo tanti buoni fedeli si sono illusi di mantenersi saldi nella verità, quando invece stavano inconsapevolmente subendo una manipolazione mentale che l’ha rimpiazzata con qualcos’altro.

L’ultimo baluardo

La strategia dei servi di Satana è lenta e progressiva, attuata sul lungo periodo. Hanno impiegato gli ultimi decenni a spappolare il cervello dei cattolici con uno spiritualismo malato che li disponesse a ingoiare supinamente qualsiasi schifezza. Dopo più di quarant’anni spesi a commentare e diffondere i falsi messaggi della Gospa, il megafono di Medjugorje rimane impassibile di fronte all’ennesima oscenità vaticana; certo, la salvaguardia di un impero mediatico avrà pure il suo prezzo, ma ciò che rende possibile quella stoica atarassia non sarà forse l’adesione a un colossale inganno, la quale apre le porte a qualunque altra menzogna? Analogamente, i cattolici (clero e laici) riprogrammati dai vari fondatori non han dato neanche un colpo alla notizia che due uomini o due donne potranno far benedire la loro “unione” in chiesa; l’entità che li dirige, seppure sotto falso nome, li ha predisposti ad avallare tutto come espressione dello spirito, dell’unità, della parola, dell’evento

Bisognerà vedere su quali vetri sapranno arrampicarsi per legittimare la modifica delle parole della Consacrazione, di cui si vocifera da più parti che sarebbe in procinto di esser sancita dall’argentino. Come al solito, si procederà ad avallare una prassi già seguita in modo abusivo anziché sanzionarla, così come avvenuto per la comunione sulla mano. Nei Paesi di lingua tedesca, d’altronde, le Messe invalide si moltiplicano già da decenni grazie alla totale anarchia liturgica ivi vigente e alla probabile intenzione positiva di molti celebranti di non fare, nel pronunciare la forma del sacramento, ciò che fa la Chiesa. Da un certo punto di vista, anche questo è un male permesso dalla Provvidenza in vista di un bene maggiore: in questa maniera diminuiscono le comunioni sacrileghe e i veri cattolici sono spinti a cercare la Messa tradizionale, nonché a negare ogni appoggio economico ad apostati insigniti solo materialmente di giurisdizione canonica.

Che fare, intanto?

In attesa che muoiano quanti insidiano la vita del Bambino, manteniamo la posizione lasciando che, con la permissione divina, gli avversari stessi erigano uno spartiacque sempre più netto ed evidente, così da spingere gli ultimi indecisi a schierarsi da una parte o dall’altra. Ciò non significa certo che dobbiamo separarci dalla Chiesa gerarchica, visto oltretutto come sta reagendo una significativa parte di essa. Le varie formazioni scismatiche stanno ovviamente approfittando della situazione a proprio vantaggio dilaniando ancor più il martoriato corpo ecclesiale. Sull’onda delle emozioni, il momento è quanto mai propizio per fare nuovi adepti o procedere ad altre ordinazioni episcopali illegittime; le scomuniche, per certa gente, sono medaglie al valore. Non associamoci dunque agli avvoltoi, alle iene e agli sciacalli, ma testimoniamo il nostro amore al Signore con la sofferta fedeltà di chi non scende dalla croce per nessun motivo al mondo.

L’atteggiamento giusto è quello adottato da san Pietro interrogato dal sinedrio dopo la guarigione dello storpio che chiedeva l’elemosina alla porta del Tempio (cf. At 3, 1-10). Egli, pur costituendo la nuova autorità suprema in campo religioso, non contesta l’istituzione ormai decaduta, ma ancora materialmente dotata della giurisdizione, evitando così ogni comportamento rivoluzionario; con ciò non si esime però dal redarguirla in quanto colpevole dell’iniqua uccisione di Gesù, di cui proclama la dignità di Signore e Salvatore (cf. At 4, 8-12; 5, 29-32). Da un lato rifiuta l’obbedienza all’illegittimo divieto di parlare nel nome di Gesù; dall’altro accetta l’ingiusta punizione, alla quale si sarebbe potuto sottrarre con un miracolo (cf. At 4, 18-20; 5, 40-42). Con il medesimo spirito di fede e di fortezza non cessiamo neanche noi di rallegrarci per le contumelie che riceviamo da ogni parte per il nome di Gesù e continuiamo a portare a tutti il lieto annuncio che Egli è il Cristo.


39 commenti:

  1. Nicola Bux: "La Speranza del Natale e le Sfide della Fede"
    Fede & Cultura Universitas 2 gen 2024
    https://www.youtube.com/watch?v=ubCmGa6RY5Y&t=9s
    Da Mons. Nicola Bux si impara sempre qualcosa in piu' di quanto sapevamo anche se in questo video la sua voce risente dei postumi dell'influenza . Nella prima parte dell'intervento ci parla di Gesu' e della 'controversa' data di nascita ; nella seconda parte (dal minuto 43:11) risponde alle domande sull'attualita' della Chiesa cattolica . Tutto molto interessante.
    * Bisogna avere la pazienza di attendere, in modo che emerga sempre piu' dove e' la verita'. Non dimentichiamo cio' che ha detto Gesu': "Il grano deve crescere insieme alla zizzania , non bisogna avere fretta di fare la selezione prima del tempo del giudizio . Crediamo o no a Cristo?
    Buon ascolto e riflessione. Ave Maria!

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  2. Carissimo padre,
    chi è più o meno costretto ad andare a Messa nelle parrocchie ascolta da tempo delle spiegazioni che sono espressione di quella contraffazione di Cristo e della fede tutta che lei cita (anche se applicato a chi si fa passare per conservatore). Anche se l'omelia parte "bene", si trova sempre il modo di ricapitolare tutto sotto una misericordia e un amore vaghi, fumosi, che non richiedono impegno, anche se cinque minuti prima si è parlato di conversione. Da quello che si ascolta, da un lato, è come se una persona si dovesse aspettare un'illuminazione priva di sforzo personale, che tra l'altro viene condannato come espressione di superbia nel volersi salvare da soli. Dall'altro a me sembra di capire che ci sia una sorta di paura di far fuggire quei quattro superstiti che occupano i banchi, evitando di farli sentire "giudicati", perciò anche il Giudizio è diventato un giudizio di amore e misericordia non meglio precisati e il trovarsi svegli ad aspettare lo Sposo è diventato desiderarne ardentemente la venuta e basta (quest'ultima cosa ascoltata ieri sulla nota radio che prende anche nella bara zincata dentro al loculo, o tre metri sotto terra). Non so se i sacerdoti si sentano sotto ricatto nel non concedere i Sacramenti a chi oggettivamente non dovrebbe riceverli, nel non correggere i fedeli per paura che se ne vadano, oppure davvero siano convinti di quello che dicono o fanno. E' come se le anime fossero comunque salve: viene detto che bisogna amare, ma non viene spiegato che amare comporta delle rinunce, delle mortificazioni, quindi se si fa tutto quello che si ha voglia di fare, probabilmente non si ama. Viene detto che siamo amati per come siamo e pertanto non viene spiegato che siamo chiamati a molto di più di quello che siamo in quel momento e che quello che facciamo, da noi stessi, può non essere amore per l'altro, tutto il contrario. Se vado indietro di trent'anni con la memoria, ricordo benissimo che forse la metà dei presenti alla Messa si accostava alla Comunione, adesso lo fanno tutti -tranne quelli in palese situazione irregolare, forse-. Qualcuno con dei moti "sani" c'è, sia tra i fedeli che tra i sacerdoti, ma mi chiedo se riuscirà a resistere a tutto questo avvelenamento graduale, visto che le grandi aperture, anche solo proclamate, non portano dentro nuove persone, ma indeboliscono quelle che sono già dentro e perdono la motivazione per perseverare nella rettitudine. Da un lato spero che quelle voci siano false, dall'altro forse un cambiamento tanto palese sveglierebbe le coscienze di chi nelle ultime settimane ha mutato il sonno profondo in torpore, iniziando a capire che qualcosa non va. Scoccia, però lasciare tutto in mano a chi tutto sta distruggendo con questa dolce e letale medicina, anche perché in mezzo agli avvelenati abbiamo tutti parenti ed amici che sono troppo sedati per ascoltare. Oltre all'affetto "interessato", c'è il pensiero per giovani e bambini a cui non viene dato quello che, seppur in maniera parziale e sgangherata, abbiamo avuto noi trent'anni fa, pur in mezzo a feste, balletti e canti "allegri" (dai quali ho visto dissociarsi gli scout adolescenti, che esattamente come me si sono rifiutati di "svitare le lampadine").

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    1. Che il corpo ecclesiale sia stato lentamente avvelenato da falsi concetti di salvezza e di misericordia, illogici e contraddittori, è purtroppo un fatto evidente; le estreme conseguenze di quelle idee, tuttavia, stanno provocando un sussulto in tante anime che si erano assuefatte all'incoerenza intellettuale e morale. Dobbiamo sperare e pregare che sia l'inizio di un risveglio.

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  3. Lo scritto mi ha fatto venire in mente una considerazione su Mediugorje che talvolta si è affacciata alla mia mente. Non conosco la vicenda nei dettagli, ho letto un solo libro sui fatti, non ci sono mai stato, dunque non vale né come giudizio né come nota critica.
    Fra le apparizioni mariane di spicco è praticamente l'unica autoreferenziale, nel senso che contiene in sè il criterio di veridicità, ovvero il verificarsi o meno dei dieci segreti, chiamati a realizzarsi secondo modalità strette e prefissate. Ora, a prescindere dagli esiti anche notevoli e numerosi di grazie, conversioni e quant'altro che possono essere attestati, quale sarebbe il destino e la considerazione a livello mondiale della devozione mariana se i segreti non si manifestassero o si palesassero in modo incompleto e opinabile ???
    Probabilmente il contraccolpo su anime semplici e indifferenti ma più in generale sulla componente mariana del cattolicesimo sarebbe di portata notevole, tanto da far passare le rivelazioni mariane come espressioni di superstizione e credulità popolare, conseguenze più scontate. Credo dunque che a loro modo siano uno spartiacque non trascurabile sui tempi a venire.
    Mi viene anche in mente la parabola del vino nuovo e degli otri vecchi, cioè una piena rivelazione dall'Alto esige che il vaso spirituale, il veggente, sia realmente degno, in caso contrario la rivelazione, anziché colmarlo ed ispirarlo, andrà dispersa in mille rivoli inconcludenti e le sue opere e realizzazioni effimere e presto distrutte.
    Incarnazione, redenzione e santificazione del genere umano sono state possibili proprio perché Maria era un Vas spirituale adatto, gratia plena, Dominus tecum.
    Nelle litanie lauretane prima ricorre Mater, poi Virgo, dopo Vas, infine Regina, a denotare
    -lo stato edenico, la condizione naturale, non decaduta, Mater prima materia
    -la catarsi, il combattimento spirituale, Virgo vir vis, che esige forza incorrotta e purezza,
    -Vas, l'illuminazione che ricolma solo un vaso degno e puro,
    -Regina, la divinizzazione, la piena regalità, che corona il processo.
    Questo in modo approssimato per accennare al fatto che una catarsi imperfetta porta un veggente a rivelazioni parziali, erronee e confuse, anche se in buona fede.

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    1. Si tratta effettivamente di un fenomeno pseudomistico che deve per forza legittimarsi da sé, dopo che l'autorità ecclesiastica (il vescovo diocesano nel 1986 e la conferenza episcopale nel 1991) ha dichiarato l'assenza di elementi che ne possano certificare l'origine soprannaturale. Il danno che ne deriverà alla credibilità della Chiesa e alla devozione mariana sarà immenso, una volta svelato l'inganno.

      https://www.libreriadelsanto.it/libri/9788868795108/comprendere-medjugorje.html

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    2. Della Commissione Ruini non si tiene conto?

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    3. Delle conclusioni tratte dalla Commissione Ruini non si sa ufficialmente nulla, a parte le indiscrezioni affidate a un giornalista, le quali non possono costituire una base su cui discutere. Il loro contenuto, in ogni caso, è del tutto incoerente e fa pensare che non abbiano letto le trascrizioni degli interrogatori svolti nei primissimi giorni del fenomeno, i quali costituiscono la fonte più importante ai fini della sua valutazione.

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    4. In realtà le millantate apparizioni di Medjugorje sono un cocktail di apparizioni precedenti, riconosciute o meno, tra cui spiccano Fatima (visioni di inferno e Paradiso) e soprattutto Garabandal , che però può vantare almeno maggiori elementi di credibilità anche perché è accertato che la prima commissione scientifica che determinò il non constat non lavorò seriamente sul caso. Da notare anche il fatto che le bambine spagnole non lucrarono mai sulla loro esperienza e alla fine si ritirarono a vita privata anziché andare in giro a fare testimonianze nei palasport o presso comunità di seguaci

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  4. Sia lodato Gesù.
    Gentilissimo Elia, sto per recarmi nella città di Siracusa e se Dio vorrà, ci rimarrò per un bel po'. Per questo, se lei ha la possibilità di indicarmi una buona parrocchia ove appoggiarmi per la mia vita spirituale, spero che ciò
    possa tornarmi utile.

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    1. A Siracusa o nei dintorni non ne conosco. La parrocchia più vicina che posso raccomandare si trova a Randazzo (CT).

      https://www.icrss.it/randazzo/

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  5. Spero che non arriveranno sul serio a cambiare le parole della consacrazione: sarebbe un disastro. Guardo al mio piccolo e mi si prospetta un martirio bianco: nessuno in famiglia capirebbe. Forse, il patronato di un martire toccatomi per il 2024 non è un caso… onestamente don Elia, preferisco morire sotto una bomba che assistere a migliaia, se non milioni, di fedeli ignari andar a fare una comunione invalida.
    Speriamo nell’intervento di Dio…

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  6. Caro Don Elia, lei continua a dare un colpo al cerchio ed una alla botte.
    È lo stile di gridare al lupo, senza metterci la faccia e nascondendosi piuttosto dietro uno pseudo nome.
    Ecco che allora lei scrive di apostati che si sono infiltrati nel governo della Chiesa, insigniti solo materialmente di giurisdizione canonica, (senza contare che la scomunica da loro comminata non ha alcun valore), salvo poi condannare duramente coloro che cercano di trovare soluzioni e rimedi praticabili a tale situazione.
    Non si può porre sullo stesso piano Rivoluzione e Controrivoluzione.
    Siamo di fronte ad una drammatica questione spirituale e morale nella Chiesa Cattolica a tutti i livelli, partendo dall'alto.
    È vero che bisogna cercare l'unità anziché la divisione per poter meglio controbattere la deriva protestante, ma se le sue stesse parole sono vere, la situazione è molto grave e serve una mobilitazione davvero speciale, con strumenti non ordinari.

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    1. Le soluzioni e gli strumenti, come ho già scritto altre volte, devono essere leciti e pure benefici, anziché aggravare ancor più il male.

      P.S.: lo pseudonimo protegge non tanto me (la cui identità è ormai ben nota), quanto piuttosto i miei superiori (che a causa mia hanno già dovuto affrontare le belve del Vaticano).

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  7. Reverendo padre Elia, sia lodato Gesù Cristo.
    Mi sembra di capire, leggendo il suo pur pregevole articolo, che lei è contrario alle apparizioni di Medjugorje. Può cortesemente spiegare il perché? Glielo chiedo perché la ritengo una guida saggia, in questi tempi di forte confusione e quindi vorrei un chiarimento. Se ne ha già parlato, potrebbe pubblicare il rimando all' articolo?
    Grazie mille e che Dio la benedica!

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    1. Non ne ho ancora parlato, ma potrei farlo prossimamente. Intanto rimando a una pregevole pubblicazione, molto completa.

      https://www.libreriadelsanto.it/libri/9788868795108/comprendere-medjugorje.html

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  8. Buona Sera Don Elia, quindi al vertice della chiesa (rigorosamente minuscolo) abbiamo due banditi, due argentini ( non ce ne vogliano gli argentini ma i due e loro accoliti vanno pur indicati in qualche maniera).
    Lei si è sempre mostrato rispettoso e prudente e sempre condivisibile.
    Ricordo, a un mio commento del primo periodo dell'era, si fa per dire, Bergoglio, pose la distinzione tra ufficio e persona alla mia osservazione che se c'è Chiesa questa dovesse essere necessariamente Chiesa Invisibile. Un bandito non lega e non scioglie. Questa sciagura dovrà necessariamente finire e finirà in farsa. Tutta la teologia e la pastorale l'hanno ridotta a una questione di culattoni. Chiedere a Sgarbi per ogni delucidazione. Ecco don Elia, non di banditi si tratta ma di comici. Il Buon Dio voglia che si sia alle comiche finali e li seppellisca con una grande risata.

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    1. Spero anch'io che la farsa sia giunta all'ultimo atto.
      La Chiesa (con la maiuscola), per quanto violentata da cattive guide, rimane comunque una e indivisibile.

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  9. Buongiorno padre. Potrebbe spiegarmi il fatto qui riportato di questa coppia che conosco personalmente https://lanuovabq.it/it/cosi-la-madonna-e-mia-moglie-mi-hanno-salvato con Matteo 12,24-32? Grazie

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    1. Un presunto fenomeno mistico va analizzato anzitutto nelle sue caratteristiche interne, a prescindere dai fatti successivi. Gli interrogatori dei veggenti, eseguiti dal parroco durante la prima settimana delle "apparizioni", registrati, poi trascritti, tradotti e pubblicati, rivelano numerosi dettagli che non consentono di considerarle un fenomeno soprannaturale, ma fanno ipotizzare un inganno diabolico. Tutto, poi, è avvenuto in un contesto di gravissima e prolungata disobbedienza da parte dei frati al Vescovo e al Papa, disobbedienza che la "Gospa" ha incoraggiato e stabilizzato, cosa semplicemente impossibile da parte della Madonna.
      Le conversioni che avvengono a Medjugorje mostrano che il Signore, per intercessione della Madre, esaudisce le preghiere ferventi dettate da fede sincera, così come le ascolta ovunque. A tal proposito riporto qui la saggia osservazione di un anziano sacerdote che si interrogava sulla ragione ultima di tanta preghiera e tante conversioni: «Bisogna supporre che la Vergine entri nel gioco dell’avversario e lo beffi con lo stesso amo che lui ha maliziosamente gettato. Il metodo non è nuovo; è lo stesso metodo del suo divin Figlio, il quale ha riscattato il genere umano prendendo all’amo della sua propria morte l’autore della morte».

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  10. Non dobbiamo separarci dalla gerarchia anche se questa sta demolendo le Scritture e la dottrina?. E cosa dovrebbe fare la parte della gerarchia che reagisce e non vuole obbedire ? Essere sollevata da ogni incarico ed essere sostituita da soggetti compiacenti ? Dia una risposta chiara per favore. Leggendola certe volte mi viene da pensare che lei sia un occulto sostenitore di Bergoglio.

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    1. Si possono forse sollevare dall'incarico i membri di ben trenta conferenze episcopali che hanno rigettato la dichiarazione "Fiducia supplicans"? Grazie a Dio, la parte sana della gerarchia ha finalmente battuto un colpo e sappiamo con chi schierarci.

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  11. Dio la benedica e la protegga sempre, padre Elia

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  12. radicatinellafede rnf
    Omelia di don Alberto Secci. Natura e grazia: Gesù ha una famiglia.
    Domenica 7 Gennaio 2024
    https://www.youtube.com/watch?v=sZho_ixwjmk
    Robusta omelìa in cui Don Alberto ci suggerisce la lettura della Lettera Apostolica di Papa Leone XIII "Neminem fugit"

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  13. LEONE XIII – Lettera apostolica «Neminem fugit»
    Lettera apostolica sugli Statuti della Pia Associazione della Sacra Famiglia, 14 giugno 1892

    A nessuno sfugge che la felicità privata e pubblica dipende in modo particolarissimo dall’istituzione familiare. Quanto più profonde radici, infatti, avrà messo la virtù in casa, con quanta più cura saranno stati formati gli animi dei figli dalle parole e dall’esempio dei genitori all’osservazione dei precetti religiosi, tanto più ricchi saranno i frutti nella comunità. Perciò interessa sommamente che la società familiare non solo sia costituita santamente, ma anche sia retta da leggi sante, e sia in essa promosso diligentemente e costantemente lo spirito di pietà e il modo di vivere cristiano.

    È per questo certamente che Dio misericordioso, avendo decretato di compiere l’opera della riparazione umana aspettata a lungo da secoli, dispose il modo e l’ordinamento della stessa opera in maniera che gli stessi suoi primi inizi mostrassero al mondo l’augusto ideale della famiglia divinamente costituita, in cui tutti gli uomini vedessero un assolutissimo esemplare della società domestica e di ogni virtù e santità.
    Tale fu davvero quella Famiglia Nazaretana, nella quale era nascosto il Sole di giustizia prima che risplendesse in piena luce a tutte le genti: e cioè Cristo Dio Salvatore Nostro con la Vergine Madre e Giuseppe Sposo santissimo, che svolgeva il compito di padre verso Gesù. Nessun dubbio che fra tutte quelle lodi, che nella società e vita familiare provengono dalle mutue attenzioni della carità, dalla santità dei costumi, dall’esercizio della pietà, la più eccellente d’ogni altra sia rifulsa in quella Sacra Famiglia, che doveva essere di esempio in tutto questo alle altre. E perciò per benigna disposizione della Provvidenza è così costituita, che i singoli cristiani, di qualunque condizione e luogo, se le prestano attenzione, possono facilmente trovare sprone ed invito alla pratica di qualunque virtù.

    I padri di famiglia, infatti, hanno in Giuseppe una chiarissima norma della vigilanza e della provvidenza paterna; le madri hanno nella Santissima Vergine Madre di Dio un esempio insigne dell’amore, verecondia, sottomissione d’animo e perfetta fede; i figli poi hanno in Gesù, che «era sottomesso a loro», un divino esemplare di obbedienza da ammirare, venerare, imitare. Chi è nato nobile, imparerà dalla Famiglia di sangue regale come dominarsi nella buona fortuna e conservare la dignità nella cattiva; i ricchi impareranno da essa quanto si debbano posporre le ricchezze alle virtù.

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    Gli operai poi, e tutti quelli che specialmente ai nostri tempi si irritano tanto aspramente per le strettezze di famiglia e per l’umile condizione, se guarderanno i santissimi conviventi di quella società familiare, avranno motivo di compiacersi, più che di dolersi, della condizione toccata loro. Hanno, infatti, in comune con la Sacra Famiglia le fatiche, in comune le preoccupazioni della vita quotidiana; anche Giuseppe dovette provvedere col suo salario alle necessità della vita; che anzi le stesse mani divine attesero al lavoro del carpentiere. Non è quindi affatto da stupirci se uomini sapientissimi, ricolmi di ricchezze, abbiano voluto disfarsene e scegliersi la povertà in compagnia di Gesù, Maria e Giuseppe. Per tutto questo a buon diritto tra i cattolici il culto della Sacra Famiglia ben presto introdotto riceve sempre maggior incremento…

    E veramente non si può pensare nulla di più salutare o efficace per le famiglie cristiane dell’esempio della Sacra Famiglia, che racchiude la perfezione e il compimento di tutte le virtù familiari. Si procuri quindi che il maggior numero possibile di famiglie, specialmente di operai, alle quali è indirizzata con maggior violenza l’insidia, si iscrivano a questa pia Associazione.

    Bisogna però badare che l’Associazione non defletta dal suo proposito, né si muti lo spirito; ma si conservino integri gli esercizi di pietà e di preghiere quali e come sono stati decretati. Cosi invocati Gesù, Maria e Giuseppe, stiano propizi tra le pareti domestiche, nutrano la carità, dirigano i costumi, inducano alla virtù con la loro imitazione e rendano più tollerabili i dolori, che da ogni parte incombono sui mortali, lenendoli…

    Leone XIII
    https://cooperatores-veritatis.org/2017/08/01/1883-patriarca-di-venezia-profetizza-lapostasia-e-la-fine-della-famiglia/

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  15. Il grande scrittore cattolico John R.R. Tolkien, la cui opera è stata usata dalla Provvidenza per avvicinare tanti alla fede (me incluso), in merito agli scandali nella Chiesa, così scriveva al figlio. Quanto mai attuale se consideriamo, come riportato sopra, l'opera demoniaca delle fazioni e degli scismi pienamente in atto, presentati come soluzioni e rimedi, che sono solo altre fosse, più sofisticate, dove spingere i cattolici.

    «In ultima analisi, la fede è un atto di volontà, ispirato dall’amore. Il nostro amore può raffreddarsi e la nostra volontà può essere indebolita dallo spettacolo dei difetti, della follia e persino dei peccati della Chiesa e dei suoi ministri, ma non penso che chi una volta ha avuto fede la perda per questi motivi (meno che mai uno che possieda una conoscenza storica).

    Lo “scandalo” al massimo è occasione di tentazione – come l’indecenza lo è della brama, non la crea dal nulla, ma la fa manifestare. È comodo perché distoglie gli occhi da noi stessi e dalle nostre colpe e ci fornisce un capro espiatorio. Ma l’atto di volontà della fede non è l’unico momento di una decisione finale: è un atto permanente che si ripete, una situazione che deve durare – così noi preghiamo per la “perseveranza conclusiva”. [...]

    Penso di essere tanto sensibile quanto te (o qualsiasi altro cristiano) di fronte agli scandali, siano essi del clero che dei laici. Io ho sofferto dolorosamente nella mia vita a causa di preti stupidi, stanchi, ignoranti o persino cattivi; ma ora mi conosco abbastanza bene da sapere che non lascerò la Chiesa (che per me significherebbe lasciare l’alleanza con Nostro Signore) per una qualsiasi di queste ragioni: la lascerei se non credessi, e non crederei nemmeno se incontrassi qualche sacerdote saggio e santo. Negherei i Santi Sacramenti, cioè: definirei il Nostro Signore un imbroglio».
    (Lettera del 22 agosto 1944, La realtà in trasparenza)

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  16. LEONE XIII - Lettera apostolica «Neminem fugit»
    https://www.misafa.org/famiglia/leone-xiii-lettera-apostolica-neminem-fugit
    Lettera apostolica sugli Statuti della Pia Associazione della Sacra Famiglia, 14 giugno 1892

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  17. Reverendo don Elia, che ne pensa delle apparizioni della Madonna ad Anguera in Brasile? Grazie per il suo blog.

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    1. Che non danno alcuna garanzia di autenticità, piuttosto il contrario.

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    2. Piacciono tanto al candidato di Cionci al prossimo conclave.
      Gli piacevano anche quelle di Medjugorje fino a quando una delle "veggenti" ha pronunciato le presunte parole della gospa "francesco, mio amato Papa"

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  18. "..Il tentatore e' subdolo: non spinge direttamente verso il male ma verso un falso bene, facendo credere che le vere realta' sono il potere e cio' che soddisfa i bisogni primari. In questo modo, Dio diventa secondario, si riduce a un mezzo, in definitiva diventa irreale,non conta piu', svanisce. In ultima analisi, nelle tentazioni e' in gioco la fede,perche' e' in gioco Dio."
    (Benedetto XVI)

    Prece ad Beatissimam Virginem Mariam
    « Sancta Maria, succurre mìseris, iuva pusillanimes, refove flebiles, ora pro populo, interveni pro clero, intercede pro devoto femineo sexu: sentiant omnes tuum iuvamen, quicumque celebrant tuam sanctam commemorationem»

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  19. Ho appena letto l'editoriale de La Nuova Bq su mons. Viganò: sono veramente dispiaciuto per la linea di Mons. Viganò, che tende a portarlo fuori dalla Chiesa. Mi rendo conto che sul trono di Pietro siede una persona che ha il compito di distruggere la Chiesa Cattolica ed è certamente circondato da collaboratori venduti e corrotti; tuttavia la strada non è inseguire frange lefebvriane. Personalmente non demonizzo quanto viene affermato da queste persone, ma la battaglia andava fatta dall'interno. Come ha fatto la giudeomassoneria, in fondo. Già Mons. Lefebvre fece un gravissimo errore con le ordinazioni episcopali e non mi pare il caso di ripetere quella sciocchezza. Non so più che dire o sperare, umanamente parlando. Non avrei mai immaginato di leggere pagine da un libro come quello scritto da Mons. Fernandez e nemmeno una "cosa" come fiducia supplicans, evidentemente partorita ed approvata da sodomiti malati ed impenitenti. Mi sarei aspettato più prudenza e saggezza, però, anche da chi deve opporsi. E' tutto molto sconfortante

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  20. Se vogliamo glorificare Dio dobbiamo cercare di essere alberi di vita e non alberi di morte. Dobbiamo essere nella Chiesa gli " operai del pronto intervento", " gli idraulici " che cercano di riparare le falle. Se ci mettiamo a polemizzare, ad ironizzare, ecc. ecc.non facciamo altro che addolorare sempre piu' il Corpo Mistico (di cui Gesu' e' il Capo) e per osmosi la Sua SS.Madre Immacolata e non siamo di esempio ne' ai fuoriusciti ne' a tutti questi stranieri ospiti della nostra Patria. "Chi e' senza peccato..". Signora, aiutateci a riparare, ad avere compassione della nostra e altrui anima. Amen!

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  21. La benedizione della casa coi gessetti nel giorno dell’Epifania
    Cooperatores Veritatis -7 gen 2024
    https://www.youtube.com/watch?v=4rC-_4RFeEA
    Per quanti non fossero a conoscenza di questa tradizione che la Santa Chiesa offre ai fedeli. Naturalmente con il permesso di don Elìa!

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  22. Parlando di questa mistica inglese, Papa Benedetto XVI ricordò le parole di Giuliana di Norwich, riportate dal Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 313, in risposta a quella domanda che anche i santi si sono posti: "Se Dio è sommamente buono e sapiente, perché esistono il male e la sofferenza degli innocenti? "
    https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2010/documents/hf_ben-xvi_aud_20101201.html

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  23. Rivelazioni dell' amore divino
    https://gloria.tv/post/p8NifSqd2cg44pp2rdNm4D92h#15
    Giuliana, anacoreta a Norwich, ci fa sapere che queste Rivelazioni furono mostrate a una semplice creatura illetterata, nell'anno di nostro Signore 1373, il 13 Maggio. Incalzante, moderno, il testo lascia trasparire la più alta vibrazione del creato, cio' di cui è plasmato il nostro intero Universo, cio' che chiamiamo amore.

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  24. Non me ne vogliate vi prego, ma come una sorella maggiore trovo veramente stucchevole ed oltremodo noioso il ciclico ripetitivo voler conoscere l'identita' di don Elìa. Domando: ma non vi basta quel che dice conformemente alla Santa Religione Cattolica? Se lo leggete non notate nei Suoi scritti (per grazia di Dio) la prudente umile sicura guida delle anime? Che si chiami Samuele o Giovanni o David che differenza fa/farebbe? In questi tempi problematici in cui ci e' stato donato di vivere credo che la cosa piu' importante sia che riconosciamo in Lui un "uomo del Signore" , un leale Ministro di Dio sinceramente fedele che tiene dolcemente salde le briglie delle anime dei piccoli che a Lui si confidano in questo blog. Dunque, vi prego, proteggiamolo, sia con la preghiera che difendendo il suo pseudonimo.
    Dio vi benedica tutti e la Santa Vergine vi protegga!
    Elle

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