La vigna devastata
Perché hai abbattuto la sua cinta e la vendemmiano tutti quelli che
passan per la via? L’ha devastata il cinghiale dalla selva e un’eccezionale
bestia selvatica se n’è pasciuta
(Sal 79, 13-14).
Sono dieci anni abbondanti che gemiamo con queste parole, ma il
termine fissato dalla Provvidenza non sembra ancora giunto. L’invito a
coltivare il silenzio non è certo un incitamento a far finta che tutto vada
bene, quanto piuttosto una raccomandazione mirante a preservare la vita
interiore, che nulla al mondo deve mettere in crisi, pena l’esser travolti da
sentimenti cattivi e da tentazioni sottili. Chi vive unito a Dio non ignora
volutamente i fatti riguardanti la Chiesa; essi, tuttavia, non sono più capaci
di risvegliare in lui le passioni, bensì giungono al suo intelletto come una
lontana eco che non è causa di turbamento e lascia la volontà nella pace
sovrana dell’abbandono fiducioso. La signoria di Cristo non è per lui un
concetto astratto, ma una realtà sperimentale che ordina ogni cosa, persino il
male nelle sue forme più ripugnanti, in funzione del proprio trionfo.
L’onore della Sposa
Una domanda, nondimeno, gli sorge spontanea nel cuore: «Fino a che
punto, Signore, lascerai che la Tua santa Sposa sia tanto disonorata da coloro
che dovrebbero rappresentarti? Con la sua dignità è in gioco anche l’onore Tuo
e quello di tutta la Trinità. Come puoi tollerare che si abusi del Tuo santissimo
Nome per approvare il peccato contro natura, che grida vendetta al Tuo
cospetto?». In queste parole si cela un dolore acutissimo, ma scevro da ogni sdegno
e asprezza in virtù della diuturna mortificazione delle passioni proprie
dell’uomo carnale; esso è anzi accompagnato da un sentimento di invincibile bontà
e da un movimento di profonda compassione per gli sventurati che si espongono
alla dannazione eterna con l’incoraggiamento dei ministri di Dio, i quali
corrono a loro volta il rischio di una condanna ben peggiore.
Non è soltanto l’onore della Chiesa ad esser calpestato – specie di
fronte ai non cattolici, stupefatti delle vergogne esibite dal Vaticano,
anziché attirati dalla luce della verità – ma anche la sua unità ad esser
seriamente minacciata. Di fronte all’ultima oscenità partorita dal dicastero
della “dottrina” (vien da domandarsi quale) l’episcopato appare profondamente
spaccato: se buona parte dei presuli nordeuropei e nordamericani sono silenti,
non è certo questo il caso di quelli dell’Europa orientale e di quelli africani.
La divisione, malauguratamente, già sussisteva sotto diversi aspetti; quest’ultima
manifestazione della corruzione intellettuale e morale che connota i vertici
della Chiesa, nondimeno, può avere l’effetto di un detonatore: che cosa accadrà
a tutti i vescovi che si rifiuteranno di recepire l’ignominiosa dichiarazione Fiducia supplicans?
Un altro motivo di grave preoccupazione è la sorte cui vanno
incontro tanti sacerdoti in Paesi la cui legislazione prevede pene severissime
per il preteso reato di discriminazione o incitamento all’odio: quelli che
negheranno la “benedizione” a coppie di sodomiti rischiano il carcere, non
potendo più appellarsi, in tribunale, ai princìpi dell’organizzazione religiosa
di cui sono rappresentanti. Non c’è dubbio che la persecuzione sia inevitabile
in questi tempi anticristici, ma stavolta, come già successo ai cattolici
cinesi, si tratta di esser colpiti per mano del proprio stesso padre (o presunto
tale), cioè per effetto di una sua decisione. Ci si può sicuramente aggrappare
al fatto che un testo come quello in esame non ha alcun valore giuridico, ma è
difficile che giudici fieramente anticattolici si lascino impressionare da
questo pur decisivo dettaglio.
Mobilitazione delle membra sane
Dio solo può provvedere in modo radicale e definitivo alla
risoluzione del problema; nessun essere umano è in grado di operare un
risanamento della gerarchia corrotta. Il tumore, in sessant’anni, si è talmente
esteso che le sue metastasi sono ormai diffuse in tutto il corpo; molte membra
di esso sono a tal punto putrefatte dalla cancrena che l’unica possibilità
rimasta è l’amputazione. Da questo punto di vista, purtroppo, lo scisma sembra
inevitabile, anche se non dobbiamo essere noi a causarlo; fino a quando ci sarà
consentito, continueremo anzi a obbedire agli ordini legittimi e a resistere a
quelli illegittimi. Il Signore sa perfettamente come e quando intervenire;
perciò ci sottomettiamo alla Sua sapienza sovrana abbandonandoci alla
Provvidenza. I tentativi di superare con iniziative umane la disastrosa
situazione in cui ci troviamo non fanno altro che aggravarla.
Nel frattempo, tuttavia, non possiamo rimanere inerti. La
condizione in cui gli eterni decreti divini han voluto collocarci è anzitutto
una formidabile occasione di santificazione personale, per ognuno là dove Dio
l’ha posto; in ciò dobbiamo perseverare, se necessario, fino al martirio, o
quello bianco della coscienza o quello rosso del sangue. In particolare, lo
sviluppo delle tre virtù teologali ci deve spingere a prendere speciali impegni
di preghiera e penitenza volti a ottenere, se lo meritiamo, che chi attualmente
occupa il Soglio di Pietro si converta prima di morire, così da non dannarsi,
oppure, almeno, rimedi ai suoi errori più gravi finché ne ha il tempo. La fede,
la speranza e la carità, giunte a un alto grado, puntano a tentare
l’impossibile pur di evitare la perdita irreparabile di un’anima, nonché una
sciagura come lo scisma, che avrebbe conseguenze imprevedibili per tutta la Chiesa militante.
Per questo proponiamo a chiunque sia disposto ad impegnarsi
seriamente per il bene della Sposa di Cristo di sacrificare il veglione di
fine-anno per dedicare quella serata alla supplica e alla penitenza, limitando
il pasto serale a una frugale refezione e passando almeno parte della notte in
adorazione, se possibile davanti al Tabernacolo o al Santissimo Sacramento
esposto. L’intenzione dell’offerta sarà quella poc’anzi espressa, nella
certezza che Dio non trascura nulla di ciò che Gli doniamo con cuore puro e disinteressato,
ma lo fa concorrere nel modo più opportuno alla realizzazione dei Suoi disegni.
Offriremo questa rinuncia per le mani di Maria santissima, Madre della Chiesa,
e di san Giuseppe, suo celeste Patrono, che invochiamo ogni giorno con le
ispirate parole dettate da papa Leone XIII. Oltre a ciò, invieremo
singolarmente l’appello indicato in calce al fine di esprimere il nostro totale
dissenso rispetto alla dichiarazione Fiducia supplicans.
Per la preghiera
Prendiamo spunto dall’ardente implorazione di santa Teresa d’Avila:
«Cos’è questo, mio Signore e mio Dio? O date fine al mondo o ponete rimedio a
tanti mali! No, non vi è cuore che possa sopportare questo, neppure i nostri,
benché tanto miserabili! Perciò vi supplico, o Eterno Padre, di non indugiare
più oltre. Arrestate questo fuoco, Voi che volendolo lo potete! Ricordate che
vostro Figlio è ancora fra noi. Almeno per rispetto a Lui, cessino, vi prego,
tante ignominiose e orribili abominazioni! No, la sua purità e bellezza non
meritano che Egli rimanga quaggiù, dove si commettono tali cose. E se questo vi
chiediamo, non è per noi, o Signore, che ne siamo indegni, ma per lo stesso
vostro Figlio» (Cammino di perfezione, XXXV, 4).
Allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi
che ammorba il mondo [e oggi,
purtroppo, anche la Chiesa della terra]; «assistici propizio dal cielo in
questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo Protettore; e
come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così
ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità
(Leone XIII, A te, o beato Giuseppe).
INONDIAMO IL VATICANO DI QUESTO APPELLO:
Carissimo don Elia, accolgo volentieri il suo appello per la notte di capodanno. Personalmente resterò a casa e pregherò alcuni Salmi e il Rosario.
RispondiEliminaGrazie.
Dio la benedica!
Siano lodati i sacri cuori di Gesù, Giuseppe e Maria!
Anche io temo possa accadere uno scisma, ma credo sia probabile sotto un papato retto poiché, in quel momento, uscirebbe formalmente dalla Chiesa di Cristo chi già sostanzialmente se ne separa oggi per errate dottrine. Dopo essere usciti allo scoperto nel presente, potrebbero rientrarne solo a seguito di una sostanziale conversione del proprio pensiero. Ho fiducia che il prossimo papato sarà assegnato dalla Provvidenza divina ad un buon pastore
RispondiElimina"Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti" CCC 675
RispondiEliminaMai come ora, in questi momenti difficili, affidiamoci al Magistero immutabile della Santa Chiesa, nostra Madre.
L'ultima prova della Chiesa
675 Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale chescuoterà la fede di molti credenti. 637 La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra 638 svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla verità.
La massima impostura religiosa è quella dell'Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l'uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne.
676 Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può essere portata a compimento se
non al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del regno futuro sotto il nome di millenarismo, 640 soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato « intrinsecamente perverso ». 641
677 La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest'ultima pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e risurrezione. 642 Il Regno non si compirà dunque attraverso un trionfo storico della Chiesa 643 secondo un progresso ascendente, ma attraverso una vittoria di Dio sullo scatenarsi ultimo del male 644 che farà discendere dal cielo la sua Sposa. 645 Il trionfo di Dio sulla rivolta del male prenderà la forma dell'ultimo giudizio 646 dopo l'ultimo sommovimento cosmico di questo mondo che passa. 647
Note:
(639) Cf 2 Ts 2,4-12; 1 Ts 5,2-3; 2 Gv 7; 1 Gv 2,18.22.
(640) Cf Sant'Offizio, Decretum de millenarismo (19 luglio 1944): DS 3839.
(641) Cf Pio XI, Lett. enc. Divini Redemptoris (19 marzo 1937): AAS 29 (1937) 65-106, che condanna « il falso misticismo » di questa « contraffazione della redenzione degli umili » (p. 69); Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 20-21: AAS 58 (1966) 1040-1042.
(642) Cf Ap 19,1-9.
(643) Cf Ap 13,8.
(644) Cf Ap 20,7-10.
(645) Cf Ap 21,2-4.
(646) Cf Ap 20,12. (647) Cf 2 Pt 3,12-13.
Inondiamo il Vaticano con l'appello citato qui sopra. Inondiamo il Cielo di suppliche, fioretti per le anime del purgatorio, e il Rosario TUTTI i giorni. Preghiamo che dal male la Provvidenza tragga il bene: si aprano gli occhi sull'ultimo mezzo secolo senza l'antica liturgia. Dopo il sacco di Roma, inteso dalla cristianità come punizione divina per gli scandali della chiesa rinascimentale, lo Spirito divino suscitò decine e decine di grandi santi. E poi, non pensiamo che la Chiesa italiana sia il modello di altri. Grandi speranze vengono dall'Oriente e dall'Africa, e anche da parte degli Usa.
RispondiEliminaGrazie delle sue parole, Padre carissimo.
RispondiEliminaIl dolore è grande di fronte allo scempio che viene perpetrato, ma la fiducia nella divina Provvidenza è sicuramente maggiore e indefettibile.
Al termine dell'appello proposto si legge: ""Chiediamo altresì che venga fatta piena luce sul caso del Preseminario San Pio X". Cosa è avvenuto? Grazie ancora.
Affido lei e i lettori del Blog al Cuore Immacolato della Vergine Santa, Madre di Dio e della Chiesa.
Un caro saluto
Elsa
E' un gravissimo scandalo di abusi su minori che si è prolungato per decenni a pochi metri da Santa Marta ed è stato coperto con un processo-farsa, nonostante la denuncia televisiva del Novembre-Dicembre 2017.
EliminaPadre Elia che cosa si intende concretamente con „ ci riserviamo di procedere con un’inchiesta indipendente“?
EliminaProbabilmente intendono che hanno la possibilità di incaricare giornalisti e investigatori di far luce sullo scandalo in questione.
EliminaAtto di Consacrazione alla Santa Famiglia di Papa Leone XIII
RispondiEliminaOh Gesù, Redentore nostro amabilissimo che, venuto ad illuminare il mondo con la dottrina e con l’esempio, volesti passare la maggior parte della tua vita terrena umile e soggetto a Maria e a Giuseppe, nella povera Casa di Nazareth, santificando quella Famiglia che doveva essere l’esempio di tutte le famiglie cristiane, accogli benigno la nostra famiglia, che ora a te si affida e si consacra!
Difendila, custodiscila, stabilisci in essa il Tuo Santo Timore, la Pace e la Concordia della Carità Cristiana affinché, uniformandoci al divino modello della tua Famiglia, possiamo conseguire insieme, nessuno escluso, la Beatitudine Eterna.
Oh Maria, Madre amorosa di Gesù e Madre nostra, con la Tua Pietosa Intercessione, rendi accetta a Gesù questa umile offerta ed ottienici le Sue Grazie e Benedizioni!
Oh Giuseppe, custode santissimo di Gesù e di Maria, aiutaci con le tue preghiere in ogni necessità spirituale e materiale, affinché possiamo, con Maria e con Te, benedire eternamente il nostro Redentore Gesù!
Amen.
3 Pater 3 Ave 3 Gloria
Salve Regina
Signora mia, Madre di Gesu' e mia, aiutatemi, conducete i miei passi e la mia volonta'. Vorrei fare di piu' per aiutarVi a riparare per me e per tutte le anime redente..suggeritemi. Così sìa!
RispondiEliminaSanta Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
RispondiEliminadi don Alberto Strumia
https://www.sabinopaciolla.com/santa-famiglia-di-gesu-maria-e-giuseppe/
Caro "Don Elia", sperando che Le sia di conforto, seguendo la Sua indicazione adesso, dalle 21 del 31 dicembre, mentre il mondo pagano festeggia con i suoi botti e rumori mi accingo ad un'ora di preghiera nella solitudine della mia camera. Per favore, controlli la mail arrivata il giorno di s.Stefano
RispondiEliminaScaldiamo con pii abbracci
RispondiElimina(Lui che si è fatto) povero per noi e che giace sul fieno.
Chi non amerebbe a sua volta Colui che ama noi in tal modo?
Reverendo don Elia, santo anno nuovo! Volevo osservare che, da un punto di vista puramente umano, uno scisma de iure potrebbe avvenire solo nel caso in cui un futuro Pontefice tornasse realmente a custodire il depositum fidei. Allo stato attuale dovrebbero andarsene coloro che continuano ad essere ancora cattolici, e questo sarebbe un vero e proprio paradosso...
RispondiEliminaCerto, non sono i cattolici che devono andarsene, ma la divisione tra i vescovi appare in modo sempre più netto.
Eliminahttps://lanuovabq.it/it/una-risposta-a-fiducia-supplicans-la-soluzione-mariana
RispondiEliminaRingrazio e benedico tutti coloro che hanno accolto l'invito alla preghiera e alla penitenza per la Chiesa nell'ultima sera dell'anno.
RispondiEliminaDon Elia, conosce e sa eventualmente esprimere un suo giudizio su questi libri recenti ??? Grazie
RispondiEliminaHabemus antipapam?, opera di Don Fernando Maria Cornet.
Papa o non papa?, del medico e missionario "scomodo" Sandro Pomiato.
Non c’è un vero papa dalla morte di Benedetto XVI, scritto da un saggista, Carlo Maria Pace. Pace scrisse un libro simile già nel 2017.
Non conosco né i libri né gli autori, per cui non posso esprimere alcuna osservazione in merito. In ogni caso, ribadisco quanto già affermato in altre occasioni: non spetta a noi stabilire se il papa è valido o no; al di là dell'opinione (purché sia ben fondata) che ognuno può formarsi in coscienza, non ci è consentito emettere a questo proposito un giudizio pubblico.
Eliminahttps://www.lifesitenews.com/it/news/fulmine-san-pietro-statuto-papa-francesco/?utm_source=editions_menu&utm_campaign=usa
RispondiElimina"La liquefazione del papato.." da un articolo di Tommado Scandroglio (da la Nuova Bussola Q.)
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/il-papa-da-fazio-e-pop-ma-la-fede-e-controcorrente