Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 20 gennaio 2024

 

Non perdete la fede!

 

 

Deus, in adiutorium meum intende; Domine, ad adiuvandum me festina (Sal 69, 2).

«O Dio, intervieni in mio soccorso; Signore, affrettati ad aiutarmi». La Chiesa, soprattutto per bocca dei suoi ministri e consacrati, invoca ripetutamente lo Sposo, varie volte al giorno, con queste parole ispirate; nell’Ora Prima, all’inizio dell’Officium capituli, esse sono reiterate per ben tre volte, quasi a volerlo scuotere con un insistente, ma fiducioso grido. Dobbiamo farle nostre e rivolgerle al Signore continuamente, ogniqualvolta la nostra fede è scossa dai surreali avvenimenti cui assistiamo all’interno del corpo ecclesiale; non soltanto ognuno per sé, ma tutti per l’intera comunità militante. Respingiamo con vigore le tentazioni contro la fede e la speranza, che di questi tempi tanto materiale trovano negli atti e misfatti dei gerarchi; scuotiamo via dalla mente anche le suggestioni, contrarie alla carità, miranti a spezzare l’unità visibile.

Risorse per l’anima

«Beato l’uomo che non ha seguito la decisione degli empi, non si è fermato nella via dei peccatori e non si è assiso sulla cattedra pestifera» (Sal 1, 1): rendiamo anzitutto fervide grazie per l’immenso dono di aver riconosciuto l’inganno e di esserne stati preservati. La rabbia e il dolore naturali dovuti all’impunità degli uomini di Chiesa corrotti non devono soffocare la gratitudine e la fiducia, bensì esser trasformati in vigore e determinazione nel perseverare sulla strada buona. Non aggiungiamo alle sofferenze degli innocenti la nostra rovina spirituale: chi ci guadagnerebbe, se non il diavolo? Beati, beati noi di esser rimasti immuni dal contagio delle eresie contemporanee e dall’apostasia strisciante del nostro tempo! Se ci siamo convertiti dall’incredulità o dal modernismo, vorremmo vanificare l’opera della grazia gettando la spugna? Vorremmo proprio dar ragione agli avversari di Cristo con la nostra resa?

«Ha esaudito le mie preghiere: mi ha tratto dal lago di miseria e dal fango della feccia. Ha stabilito i miei piedi sulla roccia e ha raddrizzato i miei passi» (Sal 39, 3). Stai adeguatamente ringraziando il Signore per l’estrema benevolenza che ha usato con te? Non solo a parole, nella preghiera, ma pure con i fatti, nel sostenere con serena generosità i pesi della quotidianità vissuta nella fedele sequela di Gesù. Nelle situazioni difficili, sussurragli con intima familiarità: «Di’ all’anima mia: “Io sono la tua salvezza”» (Sal 34, 3). Procura di star sempre rivolto a Dio, rimanendo alla Sua presenza e sotto il Suo sguardo in ogni circostanza, come insegna fra’Lorenzo della Risurrezione; tutto ti diventerà allora leggero e soave, mentre gli avvenimenti ti passeranno davanti come un sogno, non lasciandoti certo indifferente, ma senza colpirti al punto da indurti a disperare.

Traditori che si tradiscono

Certo, si soffre nel costatare che qualunque grido di allarme e di protesta è assorbito da un muro di gomma e di ipocrisia. Un sacerdote può perfino evocare scandali spaventosi davanti all’occupante del Soglio, al consiglio episcopale al completo e al clero della sua diocesi senza che l’interpellato batta ciglio o tradisca la minima emozione. In tribunale, in realtà, questo equivarrebbe a un’implicita ammissione di colpevolezza, ma non per questo si rimane meno sgomenti di fronte all’impassibile insensibilità di chi più di ogni altri dovrebbe avere a cuore il bene delle anime e, invece, protegge stupratori seriali e adescatori di ragazzini. Solo una prezzolata ingenuità può domandarsi chi mai abbia revocato la scomunica al noto artista gesuita: quante persone ci sono sopra colui che gliel’ha comminata? Chi, inoltre, ha il potere di reintegrare preti ridotti allo stato laicale?

Ogni traditore, ad ogni modo, prima o poi finisce col tradirsi per la necessità di dissimulare i propri stessi sussulti. Ebbene no, certi fatti non vengon dimenticati, ma al momento fissato la Provvidenza fa sì che qualcuno li rievochi pubblicamente per spingere un’ultima volta al ravvedimento un’anima disgraziata, prima che sia troppo tardi. Quell’anima, ciononostante, non smette di cullarsi ottusamente nell’illusione che l’Inferno sia vuoto, perché le piace pensare che sia così, con buona pace dei Santi che l’hanno visto pieno; santa Veronica Giuliani osservò i poveri dannati che vi precipitavano come pioggia. La realtà oggettiva, evidentemente, non conta più nulla: ognuno può immaginarsela come preferisce per tranquillizzarsi la coscienza… o almeno tentare di ammansirla, quando proprio non riesce più a soffocarne la voce.

Altro saggio di relativismo assoluto, nel medesimo incontro del 13 Gennaio scorso: le difficoltà del clero africano a recepire la dichiarazione Fiducia supplicans son dovute alla sua particolare cultura (ancora troppo arretrata rispetto alla nostra, occorre concludere); così, oltre alle guerre e ai massacri provocati dalle multinazionali occidentali nel totale silenzio dell’informazione ed evocati in quella stessa occasione (sebbene con scarso successo) da un prete proveniente dal Kivu del Nord, i poveri abitanti del Continente Nero devono pure vedersi squalificati dal capo del Vaticano, il quale liquida il problema assicurando di averlo spiegato al presidente dei loro vescovi. A dir suo, chi rigetta quella dichiarazione (almeno trenta conferenze episcopali in tutto il mondo) o non l’ha capita o non l’ha neppure letta – quindi o è stupido o è in malafede… garantito da uno specchio di sincerità.

Tempo scaduto

Saremo forse inguaribili ottimisti, ma la fretta con cui è stato anticipato di un mese l’incontro col clero romano, che non si teneva più da anni, induce a ritenere che alla cricca di banditi e sodomiti che abusa della Chiesa sia rimasto poco spazio di manovra. L’immensa rivolta contro l’ultima evacuazione da parte di quello che fu il più importante dicastero della Santa Sede suona come il fischio dell’arbitro che dichiara terminata la partita. I cattolici non sono disposti a farsi violentare nell’anima oltre certi limiti: è ora che quei loschi figuri lo capiscano e lascino il campo. Il timido e stentato applauso con cui i sacerdoti della Città Eterna, come da protocollo, hanno accolto il loro Vescovo non è nemmeno paragonabile alle interminabili ovazioni spontaneamente tributate a Giovanni Paolo II o a Benedetto XVI: il segnale è chiarissimo e va raccolto.

Quest’ultima, surreale vicenda, in fin dei conti, è stata una salutare sferzata. Quando, nel corso di un intervento particolarmente delicato, il cuore del paziente smette di battere, lo si rimette in moto con una scossa elettrica; ebbene, l’ignominiosa Fiducia supplicans ha avuto un effetto analogo, quello di svegliare il corpo ecclesiale dal coma profondo. Se volete reagire agli assalti della depressione e alle tentazioni contro la fede, oltre a ricorrere in prima istanza alla preghiera con i testi sopra trascritti, stampate e inviate l’Appello indicato in calce, se ancora non lo avete fatto, chiedendo le dimissioni di Fernández e la rinuncia di Bergoglio. In tal modo non intendiamo affatto trattare la Chiesa Cattolica alla stregua di una democrazia, bensì aiutare quegli individui a rendersi conto che non sono seguiti se non da chi è come loro: impostori senza morale e senza vergogna. In certi casi, se si prende bene la mira, basta un solo sasso scagliato dal più piccolo ad abbattere un gigante.

– Esultino e si rallegrino in te tutti coloro che ti cercano; coloro che amano la tua salvezza dicano sempre: «Sia magnificato il Signore!». Io, in verità, sono povero e indigente: o Dio, aiutami! Il mio soccorritore e il mio liberatore sei tu: Signore, non indugiare (Sal 69, 5-6).

– Per l’afflizione dei deboli e il gemito dei poveri, ora sorgerò […]. Lo stabilirò nella salvezza; agirò liberamente in lui (Sal 11, 6).

 

Da stampare e inviare:

https://www.marcotosatti.com/2023/12/28/appello-da-stampare-firmare-e-inviare-per-la-revoca-di-fiducia-supplicans/

 

Da leggere e diffondere:

https://www.aldomariavalli.it/2024/01/12/omelia-della-domenica-fra-lottava-di-natale/


17 commenti:

  1. O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto.
    Io l'ho sempre sentito così.

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    1. E' la traduzione liturgica; è meno letterale, ma il senso è lo stesso.

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  2. Caro don Elia grazie di cuore per questa direzione spirituale cosi incisiva e di grande conforto per tutti noi. Volevo chiederle, se per l'orazione mentale, ci poteva suggerire alcuni salmi in particolare, sia per rafforzarci nella fede che per consolidare il dono della fortezza, visti i tempi oscuri.

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    1. Salmi 15 (16); 17 (18); 22 (23); 26 (27); 61 (62); 72 (73); 102 (103); 124 (125); 130 (131); 144 (145).

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  3. Caro don Elia, dopo le parole di Papa Francesco intervistato in TV da Fabio Fazio è in pieno svolgimento un dibattito se l'inferno
    Sia vuoto o abitato , ma questo non è l'argomento sul quale vorrei chiederle un chiarimento ad alcuni miei dubbi che sono i seguenti :

    1 da diversi anni sento affermare che "all'inferno ci va chi ci vuole andare".
    La mia perplessità su questo concetto viene dal fatto che non capisco su quali passaggi delle sacre scritture si fondi questa definizione, mentre mi sembra che, al contrario, ci siano vari passi dei vangeli che la contraddicono.

    La parabola delle vergini stolte, le quali, troppo tardi, bussano perché vorrebbero entrare, eccome se vorrebbero.

    Poi quando Gesù risponde a coloro che reclamano "...abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza..." "...ma io gli dirò.. "Via da me, operatori di iniquità..."

    Insomma, anche in questo caso abbiamo persone
    che pretenderebbe di entrare in Paradiso , anche se nei fatti non hanno vissuto da discepoli di Cristo.

    2 Recentemente sono venuto a conoscenza anche di una teoria che sostiene che l'inferno non è stato creato da Dio ma dal diavolo.
    Una fonte accertata di questa affermazione dovrebbe essere la confessione di uno spirito immondo a padre Amorth nel corso di un esorcismo. Ma nel libro dell' apocalisse, a proposito dello stagno di fuoco, non è scritto forse "preparato PER il diavolo e per i suoi.." e non ""preparato DAL diavolo"

    3 La terza perplessità è strettamente collegata alla seconda. In rete e su YouTube abbondano le "catechesi del diavolo" interrogato da esorcisti spesso (ma non sempre) ignoti.
    Ma a me risulta, forse erroneamente, che il "decalogo" degli esorcisti preveda si di fare domande allo spirito del posseduto, ma solo finalizzate alla liberazione dello stesso e non di carattere generale, con la temeraria certezza che lo spirito menzognero sia sempre costretto a dire la verità nonostante le atroci sofferenze che ciò gli provoca.

    Gesù scacciava i demoni e non permetteva loro di chiacchierare, soltanto chiese il nome a Legione.

    Personalmente trovo pericoloso prendere lezioni di catechismo dal padre della menzogna, e non per il fatto che puntualmente dice parole degne del più integralista fra i tradizionalisti.

    Lei, don Elia, cosa ne pensa ? Sbaglio a diffidare del fatto che il demonio dica sempre la verità per il semplice motivo che il sacerdote glielo ordina nel Nome di Cristo ?

    La ringrazio se avrà la bontà di aiutare me , e forse anche altri, a chiarirmi le idee su questi argomenti.

    Sia lodato Gesù Cristo

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    1. 1) All'Inferno va chi vuole andarci non nel senso che lo voglia positivamente, bensì nel senso che se lo merita per la sua condotta cattiva e per l'impenitenza finale.
      2) Dio ha preparato il luogo di tormento, nel quale la pena più terribile, tuttavia, è causata dalla presenza dei demoni.
      3) Effettivamente il Rituale ingiunge agli esorcisti di non porre al diavolo domande che non siano pertinenti alla liberazione dell'ossesso. Fai bene ad essere perplesso circa la pretesa di obbligare il demonio a dire sempre e comunque la verità; di conseguenza è più prudente diffidare delle dichiarazioni da lui fatte sotto esorcismo.

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    2. Grazie per le risposte chiare e concise

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  4. https://gloria.tv/post/ZwnyVCXnuvLp1ZbAj7qkwDkb8
    Beh, questo avviso un po' ingiallito mi sembra ancora degno di nota ...Iniziamo con un sorriso : Buona settimana!

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  5. Gentile Don Elia, secondo la sua esperienza e le sue conoscenze, quale preghiera è più efficace contro cali di umore e concentrazione, tendenza a non comunicare ed isolarsi, a lasciarsi vivere più che a vivere, differendo impegni e azioni, salvo poi piombare nell'ansia scomposta quando uno avverte le necessità che premono.
    Recito ogni giorno il Memorare e la preghiera breve di Leone XIII e non sempre il Rosario, comunque alcune volte alla settimana.
    Nel caso mio si tratta, più che perdere la fede, di ritrovarla matura e responsabile, non esitante, i dubbi in effetti non sono sull'eternità e i mondi invisibili, ma sulla debolezza e l'incertezza dei miei sforzi.
    Grazie

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    1. Non è tanto questione di preghiere efficaci, quanto di piccoli e costanti sforzi di vincere l'accidia con l'aiuto della grazia, che va chiesta ogni mattina, prima di iniziare la giornata.

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  6. "NON POSSIAMO ESSERE PROMOTORI DI DEVIANZE SESSUALI".
    "l'Occidente, poiché non ama i bambini, vuole attaccare la cellula fondamentale dell'umanità, che è la famiglia. Se si distrugge la famiglia, si distrugge la società".
    Il Cardinale osserva che la perdita dei valori cristiani in Occidente ha delle conseguenze:
    "Non amano i bambini, ma anche per rilanciare la loro economia sono costretti a cercare persone all'estero. A poco a poco, spariranno. Scompariranno. Auguriamo loro una buona fine".

    E avverte che ciò che l'Africa rifiuta:
    " Vogliono imporci le loro pratiche, che il presidente Putin chiama "costumi decadenti dell'Occidente". È una cultura decadente. È la decadenza culturale e morale di una società. Una società decadente. Ma loro vogliono imporci questo.
    "Non possiamo essere promotori di devianze sessuali. Che lo facciano nelle loro case, ma non nelle nostre". Perché l'omosessualità è condannata dalla Bibbia e dal magistero della Chiesa".
    https://blog.messainlatino.it/2024/01/il-card-ambongo-non-possiamo-essere.html

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  7. "Come dimostro riportando il dibattito plurisecolare, la gran parte degli esperti (almeno fino al XVII secolo) sostiene che un eretico manifesto e pervicace (ovvero sordo ai richiami) non fa più parte della Chiesa, anche se è un papa. Pertanto, non potendo essere papa chi si è colpevolmente e (fondamentale!) impenitentemente escluso dalla Chiesa, il papa eretico manifesto e pervicace può essere deposto. Non materialmente, perché nessuno può fisicamente giudicarlo e mandarlo via, ma di fatto con l’elezione di un nuovo pontefice legittimo da parte dei cardinali, che rende automaticamente antipapa il precedente papa eretico impenitente"... Cosa ne pensa di questo passaggio? https://www.aldomariavalli.it/2024/01/23/il-nuovo-libro-di-massimo-viglione-papa-eretico-rinuncia-sede-vacante-lo-scisma-di-fatto-e-lora-delle-scelte/amp/

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    1. L'elezione di un nuovo pontefice darebbe luogo a uno scisma, cioè alla peggiore delle sciagure possibili.

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    2. Il Codice di Diritto Canonico in vigore afferma "1404 - La prima Sede non è giudicata da nessuno".

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  8. https://www.ilmessaggero.it/en/appeal_court_overturns_initial_verdict_and_convicts_priest_for_sexual_abuse-7890009.html
    Sentenza del 23 gen 2024

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  9. I soldi raccolti per ospitare le monache di Pienza (che non verranno) permettono la ristrutturazione di un antico convento nel viterbese abitato dai sacerdoti ex Familia Christi, che rifiutano l'autorità ecclesiastica. Nasce nell'ambiguità la creatura voluta da monsignor Viganò
    https://lanuovabq.it/it/eremo-di-mons-vigano-storie-di-fondi-sospetti-e-preti-dubbi
    E' cio' che vorrebbe Nostro Signore?
    La coriandolizzazione della Chiesa?
    Signore, per i meriti di Quella Stella, perdonaci.

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  10. A volte mi vien da ridere (da sorridere, per non piangere) a leggere certi commenti in quei due/tre blog cattolici che passo in rassegna. Come siamo litigiosi e privi di amore e buon senso. e onesta' intellettuale a volte. Poiche' la D.ssa Scrosati , su richiesta di alcuni lettori, si e' documentata a norme di Leggi della Chiesa su una certa Comunita'..e' oramai la nemica numero uno di quel blog, tacciata di "spargere fango sulla Comunita'". Questo non e' onesto. Adesso, l'anatema di quel blog cattolico si ripropone nei confronti del Direttore de Lnbq a proposito del convento di Viterbo ecc.ecc..Premesso che non mettiamo la mano sul fuoco su nessuno, si ripete la stessa identica situazione della precedente : alcune persone sono intoccabili, incriticabili, qualunque cosa facciano purche' contro l'attuale situazione. Che il Corpo Mistico venga stracciato non interessa piu', si vuole un vincitore, uno "Spartacus" dei nostri giorni.

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