Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 10 luglio 2021

 

Morire al mondo

 

 

Sulla via dell’unione con Dio viene il momento della morte mistica. Il cristiano reso degno di lasciarsi sprofondare nell’abisso dell’amore divino tronca ogni legame con il vecchio io, con il mondo corrotto e con la vita stessa, tesa alla ricerca della propria riuscita. Attraverso ripetute morti interiori provocate da cocenti delusioni e disinganni, susseguitisi come colpi letali che pur non uccidono, lo Spirito Santo conduce il cuore docile al perfetto distacco da tutto, condizione indispensabile dell’abbandono totale alla grazia. Allora la piccola barca, tranciate le gomene che la tenevano fissa alla riva, comincia ad inoltrarsi nell’oceano del Bene infinito, mentre le cose della terra si rimpiccioliscono, perdendo ogni mordente, e gli affanni di quaggiù si smorzano come un’eco sempre più lontana.

«Per me non sia mai che mi vanti, se non della croce del Signore nostro Gesù Cristo, per cui mezzo il mondo è crocifisso per me e io lo sono per il mondo» (Gal 6, 14). «Chi ama l’anima sua la rovina; chi odia l’anima sua in questo mondo la custodirà per la vita eterna» (Gv 12, 25). «Che gioverà all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perderà l’anima sua?» (Mt 16, 26). Mai come ora le parole della Scrittura fan sentire la forza dell’eterna verità che contengono, suonando come ciò che di più certo e reale possa esserci. Nell’interiorità purificata la luce divina penetra ormai senza più trovare ostacoli e comunica la vita: «In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini» (Gv 1, 4). Un sentimento di sicurezza incrollabile si irradia allora nell’anima, pacificandola.

Raccogliamo dunque l’eredità dell’uomo che finora ha lottato con i mezzi offerti dalla preghiera e dalla meditazione, ma che ora lo Spirito sospinge nel deserto sotto l’effetto del desiderio di farsi egli stesso preghiera. C’è dapprima un’azione che nasce dall’orazione, ma c’è poi un’orazione che diventa azione, benché invisibile al mondo, tanto più potente quanto più è Dio stesso ad agire nell’anima e per mezzo dell’anima, in quell’economia di salvezza che non si apprezza con le misure del mondo. Non ci sentiremo per questo abbandonati, ma sperimenteremo un aiuto diverso. Abbiamo ben compreso quanto c’era da sapere per interpretare l’attuale epoca storica; ora è il momento di entrare in una nuova fase, in cui concentrare le forze nell’invocazione dell’intervento divino.

Le parole della nostra supplica saranno tanto più efficaci quanto più sgorgheranno da un cuore puro, esente da passioni e da moventi umani. Per questo dobbiamo placare l’io psichico, ancora esposto a ricadere nei vizi dell’io carnale, e tendere verso l’io spirituale, che va ritrovato sotto le incrostazioni dell’uomo vecchio e liberato da ciò che lo soffoca. A tal fine bisogna abituarsi a rientrare spesso in sé stessi, nel centro dell’essere: Accedet homo ad cor altum, et exaltabitur Deus (L’uomo avrà accesso al cuore profondo e Dio sarà esaltato; Sal 63, 7-8 Vulg.). Questo esercizio è inizialmente difficoltoso, ma con l’ausilio della grazia, se ci si sforza di creare un perfetto silenzio interiore, porta col tempo frutti sorprendenti, purché non ci si scoraggi troppo presto.

La tradizione monastica ha sviluppato tale principio a partire dall’insegnamento degli Apostoli. San Paolo ha pregato chiedendo per noi questo dono: «Piego le mie ginocchia verso il Padre, dal quale prende nome ogni paternità, nei cieli e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua grazia, di essere potentemente rafforzati, mediante il suo Spirito, nell’uomo interiore, così che Cristo abiti per la fede nei vostri cuori» (Ef 3, 16-17). Il testo originale suggerisce l’idea di un passaggio dall’esterno all’interno (eis tòn ésō ánthrōpon, in interiorem hominem): la potenza del Paraclito, invocata con fiducia incondizionata, ci fa penetrare nella regione più intima di noi stessi, dove, se siamo in stato di grazia, è presente la Trinità santissima e noi viviamo al Suo cospetto.

San Pietro precisa ulteriormente questa segreta identità del cristiano. Parlando alle donne, egli offre un’esortazione valida per tutti: «Il vostro ornamento sia non quello esteriore […], ma l’uomo nascosto del cuore, nell’incorruttibilità dello spirito mansueto e tranquillo, che è prezioso davanti a Dio» (1 Pt 3, 3-4). L’homo cordis absconditus è il nucleo sostanziale della persona umana, quella profondità del cuore su cui il Diletto ha posto il Suo sigillo, prima creandoci a Sua immagine, poi imprimendoci il carattere battesimale, che ci ha abilitati a realizzare, mediante l’attiva corrispondenza alla grazia, una somiglianza sempre maggiore, cioè la santità. Non c’è nulla al mondo che possa raggiungerci laggiù né ledere quel santuario inviolabile, al sicuro da qualsiasi attacco.

Per accedervi con facilità e trovarvi la pace, bisogna custodire la mente da ciò che la turba e il cuore da ciò che lo dissipa, coltivando la mitezza e la tranquillità di spirito, l’hesychía perseguita dai Padri del deserto. Per questo occorre evitare di esporsi continuamente a un bombardamento indiscriminato di notizie e di sollecitazioni emotive, disciplinando con fermezza l’uso delle reti sociali e dei mezzi di comunicazione. Il mondo moderno ci ha resi dipendenti da un apparecchio che in pochissimi anni è diventato quasi un prolungamento della mano, come se non potessimo farne a meno; ciò crea enormi difficoltà al santo sforzo del raccoglimento e della discesa nel cuore, fatto che esige da noi un severo impegno di regolazione, senza il quale la vita spirituale rimane soffocata.

Oltre a filtrare le fonti esterne di agitazione, va messo al bando ogni pensiero e sentimento di astio, orgoglio e vanità, cioè le sorgenti interiori di veleno e di disgregazione. Più si avanza nell’unione con Dio, più le tentazioni del maligno si fanno sottili, facendo leva sulla tendenza ad autogiustificarsi propria dell’io non ancora completamente purificato. Il far venire alla luce l’uomo nascosto del cuore è un parto delicato, ricco di pericoli e di insidie, ma il risultato è motivo di una gioia ineffabile: «La donna, quando partorisce, è triste, perché è giunta la sua ora; quando però ha partorito il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è nato nel mondo un uomo» (Gv 16, 21). Più le doglie saranno state dolorose, maggiore sarà l’intimo gaudio della rinascita.

Nulla può tanto aiutare tale laborioso parto quanto una frase della mirabile elevazione a Dio composta dalla carmelitana Elisabetta della Trinità: «Pacificate l’anima mia, fatene il vostro cielo, la vostra dimora amata e il luogo del vostro riposo». In vista di tale risultato, com’è evidente, bisogna imparare a non lasciarsi scuotere da sterili polemiche o impaurire da dichiarazioni che sembrano rese apposta per far crollare il morale della popolazione e annientare ogni resistenza. Se la tua pace interiore è minacciata, distogliti da ciò che la turba e rientra in te stesso alla ricerca del Diletto, il quale sopirà tutte le angosce e rinfrancherà il tuo cuore con il Suo sorriso. Non essere come un albero agitato dal vento; se avrai fede, sarai sempre stabile (cf. Is 7, 2.9).

Ricorda che non è il molto sapere che salva o protegge; al contrario, esso diventa facilmente fomite di superbia e arroganza: «La scienza gonfia, la carità edifica» (1 Cor 8, 1). Dedicare eccessivo impegno all’acquisizione di conoscenze, togliendo tempo ed energie all’adempimento dei propri doveri di stato e all’esercizio concreto dell’amore disinteressato, inaridisce l’anima e la estrania da Dio, il quale è carità per essenza. È utile e in certa misura doveroso tenersi al corrente di ciò che accade, onde poter efficacemente collaborare con il Cielo, ma senza dimenticare che tutto è nelle mani del Signore e che la Provvidenza dispone ogni cosa, fin nei minimi dettagli, a favore di coloro che vivono pienamente abbandonati ad essa: Diligentibus Deum omnia cooperantur in bonum (Rm 8, 28).

Dilectus meus mihi, et ego illi (Ct 2, 16).


14 commenti:

  1. Grazie padre Elia,perché queste parole oggi cadono proprio a fagiolo per me tanto che per farmi memoria che devo guardare di più in Alto, ho appeso una foto di San Pio in camera per ricordarmi di ciò che disse un tempo ad una sua figlia spirituale e cioè che quando sarebbero arrivati quei"tempi" ci sarebbe stato bisogno di far tacere in noi tutto quello che dall'esterno ci avrebbe impedito di camminare più speditamente verso Dio
    Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. proprio cosi..."i tempi "sono arrivati e noi siamo stati sommersi più che dalla pandemia da questa tempesta mediatica per toglierci ,con la paura, ogni Speranza e quindi la Fede. La tempesta è su di noi e noi pensiamo che il Signore dorma? Ha ben ragione da dirci "uomini di poca Fede" .Basta tv, basta social,tutto questo ci sta facendo perdere la certezza che Gesù non dorme, aspetta che noi lo chiamiamo e ci affidiamo a Lui che ha in mano le redini del mondo. Nella Sua infinita Misericordia ci ha dato Maria SS,Salvatrice pietosa che ci riconduce a Dio con la dolcezza del Suo amore.Fidiamoci...nella preghiera e nel silenzio ci indicherà la strada...giorno per giorno se ci abbandoniamo alla volontà di Dio.Grazie Don Elia

      Elimina
  2. Padre Damiano di Molokai, formalmente Jozef de Veuster, SS.CC. (Tremeloo, Belgio, 3 gennaio 1840 - Molokai, Hawaii, Stati Uniti, 15 aprile 1889) è stato un missionario cattolico belga della Congregazione dei Sacri Cuori, venerato soprattutto dagli abitanti delle Hawaii e da tutti i cristiani per aver dedicato la sua vita alla cura dei lebbrosi di Molokai nel regno delle Hawaii. Per i cattolici, padre Damien è il patrono spirituale dei lebbrosi, degli emarginati, compresi quelli malati di AIDS, e dello Stato delle Hawaii. La festa di Padre Damiano si celebra ogni anno il 15 aprile alle Hawaii. La festa in commemorazione di padre Damiano nella Chiesa cattolica si svolge il 10 maggio. È stato beatificato nel 1995 e canonizzato l'11 ottobre 2009. Il 1 ° dicembre 2005, padre Damiano è stato eletto dalla televisione fiamminga (VRT) il più grande belga di tutti i tempi.
    matteodamico
    https://gloria.tv/post/QxbZwT7TNwKt2PocyASzCJUjT

    RispondiElimina
  3. Grazie! C'è bisogno di ritrovarsi in un più intimo legame col Signore, solo Lui può darci la forza per superare questo tragico momento. La "barca" la conduce Lui e noi dobbiamo stare fiduciosi. Non è facile, soprattutto quando quelli che credevamo amici, incapaci di vedere oltre l'apparenza, ce li ritroviamo contro. Dio ci assista e Maria nostra Madre ci protegga

    RispondiElimina
  4. Messe conventuelle à l'Abbaye Sainte-Madeleine du Barroux
    Trasmesso in streaming dal vivo 12 ore fa
    https://www.youtube.com/watch?v=H6KsQRGstBc&t=32s

    Signore, oggi la Regina degli Angeli e tutta la Corte Celeste e la Chiesa intera e'in festa per questo giovane Apostolo Tuo delegato.
    Sanctus, Sanctus, Sanctus
    Dóminus Deus Sábaoth.
    Pleni sunt caeli et terra maiestátis glóriae tuae.

    Per la Tua misericordia,grazie Signore.
    Ave Maria!

    RispondiElimina
  5. https://gloria.tv/post/4icuxbgNYAnJAGpAnF8BX2FXU

    RispondiElimina
  6. CHE LA MIA VITA POSSA ESSERE IL COMMENTO A QUESTO STUPENDO MISTICO SCRITTO.
    IL COMMENTO ALLO SCRITTO È INUTILE, L'IMMERGERSI COME CI VIENE INDICATO QUI,
    INVECE È PREZIOSISSIMO....PER LA MIA ANIMA.
    GRAZIE A CHI L'HA SCRITTO, DI TUTTO CUORE E CHE LA VERGINE MADRE MARIA LO CUSTODISCA
    SOTTO IL SUO MISTICO MANTELLO, NON DIMENTICANDO DI PREGARE PER ME, COME IO PREGO PER VOI.
    ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍

    RispondiElimina
  7. Ricordo la bella canzone di Sting del 1985, l'epoca del confronto nucleare Usa-Urss, che portò ad un passo dalla guerra atomica; ebbene il testo ad un certo punto diceva "but russians love thier children too", ma anche i russi amano i loro bambini...e quindi non li vorranno sacrificare in uno scontro con armi nucleari.
    Analogamente, nell'attuale scontro di civiltà tra le schiere Lgbt-Omosex-Lesbo-gender che vogliono imporre la loro folle mentalità all'intera popolazione italiana, mettendo in carcere chi osa dissentire, chi osa dire che i bambini hanno diritto ad un papà e ad una mamma, che i rapporti omosessuali portano le anime all'inferno (per chi è cattolico credente), che la teoria gender è demenziale e i bambini non vanno indottrinati con quelle deliranti idee...ecco, analogamente, dicevo, qualcuno si chiede "ma Mattarella e Draghi non hanno nipotini ? non tremano all'idea che il loro animo innocente sia brutalizzato da questa nuova barbarie? che i piccoli siano tolti ai genitori e indottrinati contro la loro volontà, e che se i genitori si oppongono vengano processati e rinchiusi in galera? è questo il mondo che vogliono Draghi be Mattarella? e non ci vengano aa raccontare favole: non c'è nessun bisogno di una legge simile, non è fatta per difendere ma per imporre una dittatura Lgbt con le buone o con le cattive..." così la pensa molta gente, speriamo che si svegli.

    RispondiElimina
  8. Reverendo padre Elia, Le chiedo preghiere per i nostri bambini perché molti fanno pressioni per la vaccinazione dei più piccoli. Grazie di vero cuore

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prego ben volentieri e li benedico di tutto cuore.

      Elimina
  9. Accolgo ed estendo a tutti l'invito di un fratello francese, a pregare per tutti loro che dal 21 saranno sottoposti al green pass: "i cattolici di Francia non si arrendono". Ave Maria!

    RispondiElimina
  10. «Fior del Carmelo, vite fiorente, splendor del cielo, tu solamente sei vergin Madre. Madre mite e intemerata, ai figli tuoi sii propizia, stella del mare. Ceppo di Jesse, che il fior produce, a noi concedi di rimanere con te per sempre. Giglio cresciuto tra le alte spine, pure conserva le menti fragili e dona aiuto. Forte armatura dei combattenti, la guerra infuria: poni a difesa lo scapolare. Nell’incertezza dacci consiglio, nella sventura dal cielo impetra consolazione. Madre e Signora del tuo Carmelo, di quella gioia che ti rapisce sazia i cuori. O chiave e porta del Paradiso, fa’ che giungiamo ove di gloria sei coronata. Amen».

    A Lei sono donate le chiavi del nostro cuore.
    Ave Maria !

    RispondiElimina
  11. E intanto il motu proprio di Ratzinger è soppresso.
    La misericordia modernista all'opera!

    RispondiElimina
  12. Buongiorno Sì sicuramente ormai è stato soppresso il motu proprio, ma sicuramente la vera messa non si fermerà mai ricominceremo nelle case private ,io già ci vado!!!! Ed è magnifico!!! Anche tanti sacerdoti faranno questa scelta!! Sempre di più!!! O di qua o di là non c'è più la via di mezzo!!! Il Signore veglia su di noi cristiani autentici!!!

    RispondiElimina