Consacrazione della
Santa Sede
al Cuore Immacolato di Maria
al Cuore Immacolato di Maria
O Dio, chi è simile a
te? Non tacere e non trattenerti, o Dio: poiché, ecco, i tuoi nemici hanno
suonato l’allarme e quanti ti odiano hanno alzato il capo. Sul tuo popolo hanno
tenuto consiglio con ostilità e hanno pensato contro i tuoi santi. […] Poiché
hanno pensato in modo unanime, insieme hanno stretto alleanza contro di te […]
tutti i loro capi, che hanno detto: «Prendiamo in possesso il Santuario di Dio»
(dal Sal 82).
Perché hai distrutto la
sua cinta e ne fanno vendemmia tutti quelli che passano per via? L’ha devastata
il cinghiale della selva e la belva solitaria se n’è pasciuta. Volgiti, Dio
delle potenze, guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna. […] Sia la tua
mano sull’uomo della tua destra e sul figlio d’uomo che per te hai reso forte
(dal Sal 79).
O
Maria, Vergine santa, Madre di Dio e della Chiesa,
Regina
del cielo e della terra, onnipotente per grazia,
Sovrana
degli Angeli e dei Santi, terrore delle schiere infernali,
empi,
immorali, increduli ed eretici si sono infiltrati nel campo di Dio
e
hanno occupato il cuore del Santuario
riempiendolo
del fumo di Satana, di errori e di abomini.
Come
figli Tuoi ci stringiamo a Te gridando nella prova
e
come vivi strumenti a Te consacrati ci mettiamo a Tua disposizione
perché
Tu intervenga in soccorso della Chiesa.
La
barca di Pietro, sbattuta dai flutti, pare aver perso la rotta,
ma
Tu vegli come madre su di essa indicandole il porto.
Poiché sembra priva di nocchiere, Ti imploriamo di
suscitare l’uomo scelto da Dio;
ma poiché nessun essere umano potrebbe liberarla da solo
dai nemici che la dominano
noi
ci appelliamo alla Tua autorità materna
e,
in qualità di Tuoi figli diletti, osiamo disporne per il bene della Chiesa.
Pertanto
in Te, con Te e per mezzo di Te, nostra Madre,
consacriamo
la Santa Sede al Tuo Cuore Immacolato,
così
che il Tuo potere invincibile ne prenda pieno possesso
e ne scacci i nemici di Dio, che qui fingono di servirlo
per devastarne la vigna.
Regna
su questo luogo santo, o Regina del mondo,
e,
per mezzo dei Tuoi eletti, purificalo da ogni sozzura.
Per
intercessione di san Giuseppe, Patrono della Chiesa universale,
di
san Michele Arcangelo, difensore del Popolo di Dio,
dei
beati apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi e le Sante del cielo,
libera
questo colle e tutti i suoi edifici
da
ogni influsso del diavolo e di chi lo serve,
perché
di qui torni a risplendere nell’orbe intero, a sua salvezza,
la
benefica luce della verità di Gesù Cristo Salvatore,
che
per mezzo di Te è venuto nel mondo
e
per mezzo di Te sta per tornare nella gloria.
Salve, Regina…
Con
l’aiuto della Signora il 22 agosto, festa del Cuore Immacolato di Maria secondo
il calendario tradizionale, al termine della Messa tridentina in Suo onore
abbiamo potuto recitare questo atto di consacrazione nella basilica di San
Pietro; eravamo quasi quaranta persone, ma in diverse città d’Italia molti
altri si sono associati spiritualmente al nostro gesto o lo hanno sostenuto con le loro preghiere e penitenze. La domenica precedente,
alla sera, per preparare questo momento avevamo fatto il giro della Città del
Vaticano recitando l’intera corona del Rosario. A gloria di Dio e – speriamo –
a beneficio della Chiesa, tutto si è svolto nella serenità e nella pace, a
coronamento di un breve pellegrinaggio che ci ha condotti a pochi metri dalla
sepoltura dell’apostolo Pietro, nell’antica necropoli vaticana, e davanti alle
urne di santa Caterina da Siena, san Filippo Neri e sant’Ignazio di Loyola,
promotori dell’autentico rinnovamento della Chiesa in epoche di grave
corruzione e disorientamento.
Le
opere ispirate dalla Madonna si contraddistinguono per quella Sua infallibile
tutela che rende ogni cosa facile e soave; ma la “firma” che Ella ha voluto
apporre all’iniziativa è stato il luogo assegnatoci per la celebrazione, scelto
all’ultimo momento in base al numero di partecipanti. È una magnifica cappella
chiusa che non viene mai concessa ai gruppi; al di sopra dell’altare, collocato sul
sarcofago di san Giovanni Crisostomo, considerato il padre della liturgia bizantina,
troneggia Maria Regina nell’atto di schiacciare la testa al serpente. Ci è
sembrata una conferma discreta ed eloquente al tempo stesso. Nel centro della
Chiesa universale, in un luogo che testimonia i due “polmoni” con cui essa
respira, confidiamo di aver compiuto un atto che, se così Dio vuole, potrebbe mettere in moto un processo a livello soprannaturale.
Questo
non ci esime di certo dal continuare a pregare e offrire, ma ci fornisce un
motivo, per quanto umile e nascosto, di fiducia e di consolazione. I piccoli
della Bibbia, obbedendo con semplicità all’Altissimo, vengono da Lui resi
capaci di gesta che superano di gran lunga le loro forze naturali. Il giovane
Davide abbatté il gigante filisteo, terrore di tutti i guerrieri d’Israele, con
un sasso e la sua fionda da pastore, perché sapeva usarla bene. Anche una
nostra povera preghiera può diventare, nelle mani della Sovrana del cielo e
della terra, sua discendente, come il ciottolo da lui scagliato.