Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 12 agosto 2023


Scommetti tutto su Dio

 

 

Dio ama la misericordia e la verità; il Signore darà la grazia e la gloria (Sal 83, 12).

Chi propina l’errore può persuadere solo chi è disposto a lasciarsi convincere; chi non lo è, invece, continua a respingere l’errore anche sotto tortura. Obietterete: «Ma qualora sia la suprema autorità della Chiesa a insegnare errori, come può il comune mortale riconoscerli e resisterle?». Rispondo: «Attenendosi a ciò che gli hanno insegnato e legge nel Vangelo come nel Catechismo». Se invece uno, nonostante la coscienza glielo vieti, è incline ad acconsentire a ciò che si discosta dalla verità conosciuta o la contraddice in modo evidente, porterà la responsabilità dell’inganno subìto. Neppure chi ha trascurato la propria formazione dottrinale e morale va esente da colpa, se poi viene a trovarsi sprovvisto di antidoti contro la menzogna.

Le vie della Provvidenza

Alla luce di queste considerazioni si può meglio comprendere perché il Signore permetta che colui che dovrebbe farne le veci sulla terra persista da dieci anni nel disonorarlo in maniera inaudita, con grave disdoro per la Sua santa Sposa: egli non è altro che lo strumento di un lavoro di cernita delle anime. Coloro che, chierici o laici, erano già orientati alle deviazioni o agli accomodamenti e fino allora avevano mal sopportato il giogo della verità, dissimulando la loro infedeltà ed evitando ogni scoglio con l’ambiguità, dopo l’avvento del falsario sono usciti allo scoperto, bandendo il timore di sanzioni ed esclusioni. Coloro che invece, posponendo gli interessi personali alla conservazione della retta fede, sono rimasti attaccati al deposito ricevuto in custodia, senza tener conto delle conseguenze, sono rimasti indenni dal contagio.

I primi, qualora occupino posti di responsabilità, si comportano come funzionari di partito incaricati di inculcare la propaganda del regime. La loro condotta, sotto pretesto di semplicità e povertà, brilla per irriverenza verso Dio, disprezzo delle cose sacre (compresa l’Eucaristia), indifferenza per le più elementari regole di buona educazione, autoritarismo mascherato da becero populismo; il loro parlare non è altro che un ripetere i luoghi comuni e le solenni sciocchezze sciorinate dal capo. Il vantaggio è che non è affatto difficile riconoscerli, così da poterli evitare agevolmente; se sono intervistati, basta cambiar canale (se uno ancora possiede un televisore o lo accende di tanto in tanto), esattamente come si fa ogniqualvolta compaia il superiore supremo, del quale si può tranquillamente ignorare tutto ciò che dice o fa, con un piccolo sforzo per immunizzarsi da ogni notizia a suo riguardo.

La pietà cristiana

Il buon cattolico, ovviamente, non si applica a ciò per odio o rancore, bensì per preservare la propria salute fisica e spirituale. Il sentimento prevalente nei confronti di una povera anima che fornisce tutti gli indizi di certa dannazione è la pietà: perfino le preghiere per essa sembran moleste all’Altissimo, che pure le esige per chiunque, non potendo la carità, per essere tale, escludere nessuno. In questo caso, però, il peccato è talmente grave e ostinato che l’unica possibilità rimasta a quell’anima pare il tempo che Egli le lascia ancora sulla terra perché si converta. L’incredibile protrarsi di quella misera esistenza seriamente compromessa dalla malattia non va certo ascritta alle cure mediche né tantomeno al ricorso a pratiche che, sotto l’etichetta di medicina popolare, non sono altro che forme di magia e stregoneria: il Creatore è il solo che possa disporre della vita dell’uomo.

Sarebbe davvero gran carità se qualcuno leggesse all’interessato il capitolo CXXVIII del Dialogo della Divina Provvidenza di santa Caterina da Siena, di cui ci limitiamo a riportare un estratto: «O uomo sventurato! Tu non pensi che non puoi uscire dalle mie mani. È forse questo l’ufficio che io ti ho dato, cioè che tu percuota me con le corna della tua superbia, facendo ingiuria a me e al prossimo e comportandoti con lui con ingiuria e ignoranza? È questa la mansuetudine con la quale tu dovresti andare a celebrare il mistero del Corpo e del Sangue del mio Figlio? Tu sei come un animale feroce, senza alcun timore di me. Tu divori il tuo prossimo e stai in divisione con lui; fai distinzione tra le creature, accogliendo quelli che ti servono e ti fanno utilità, o altri che ti piacciono e che facciano la medesima vita che fai tu. Tu invece dovresti correggerli e detestarne le mancanze, ma fai il contrario, dando loro l’esempio a far quello e peggio».

Mentre il giudicare gli atti come buoni o cattivi in sé stessi è l’attività propria della coscienza morale, il giudizio sulla persona è riservato a Dio, il quale del resto, con pieno diritto, così si esprime: «Se tu fossi buono, faresti questo ma, poiché sei cattivo, non sai riprendere né ti dispiace il difetto altrui. Tu disprezzi gli umili, i virtuosi, i poverelli. Tu li fuggi, ma hai ragione di fuggirli, anche se tu non dovresti farlo: li fuggi perché il fetore del tuo vizio non può sopportare l’odore della virtù» (ibid.). Sta qui la radice e l’essenza dell’ostilità che i cattivi Pastori infliggono ai buoni cattolici: essi non tollerano lo splendore della verità e il profumo del bene, avendoli rinnegati entrambi per amore – ancor prima che della carriera – dell’ideologia e dell’abuso. Quanti sono perseguitati, se aspirano ad esser realmente cristiani, offrano per la conversione e salvezza di quelli che li fanno soffrire, unite a pressanti preghiere, le fatiche e le lacrime da loro causate.

I germogli che spuntano ovunque

Gli occhi purificati dal pianto vedono limpidamente l’opera nascosta di Dio, che prepara la nuova fioritura della Chiesa. Ovunque, benché sparpagliati nell’ombra, ci sono sacerdoti buoni e zelanti, religiosi osservanti e devoti, vocazioni autentiche e solide. Su di loro non fanno presa né scandali accecanti, né farneticazioni pontificie, né il desolante spettacolo del generale sfacelo, non perché si sian rifugiati nelle illusioni o abbian perso i contatti con la realtà, bensì perché sono radicati in una sana vita interiore: pregano e meditano assiduamente, adempiono fedelmente i doveri del loro stato, si abbeverano alle pure sorgenti della dottrina perenne. Altrettanto può dirsi di tanti coniugati che a prezzo di enormi sacrifici, a volte, si mantengono sul retto sentiero che conduce in Paradiso, educando i figli a vivere secondo la vera fede e offrendo una sofferta testimonianza a coloro che li circondano, per quanto isolati, incompresi o ridicolizzati.

Prima di fiorire a Primavera, le gemme sono fortificate dalla brina invernale; per chi ama il Signore, d’altronde, ogni pena diventa motivo di diletto e incenso da gettare sul braciere della carità. Perciò, se desideri sinceramente diventare un buon cattolico, non fermarti all’ortodossia dottrinale, ma ricerca l’unione con Dio nel portare con amore e pazienza la croce che la Provvidenza ti ha posto sulle spalle; in tal modo renderai il peso più sopportabile e concorrerai con tanti altri a ottenere dal Cielo le grazie necessarie alla rinnovazione della Chiesa. Un giorno, se avrai meritato il Paradiso, vedrai le meraviglie che Dio avrà realizzato mediante la tua abnegazione e offerta di te; allora una gioia supplementare farà traboccare l’anima già colma di beatitudine, dato che a questa non ci sono limiti. Val proprio la pena scommetterci tutto.

Non priverà di beni coloro che camminano nell’innocenza. Signore degli eserciti, beato l’uomo che spera in te (Sal 83, 13).


14 commenti:

  1. grazie mille don! Sarebbe bello se tutti capissero che il Pastore è stato scelto proprio per fare la cernita di cui Lei parla; anche io un po' di tempo fa ero arrivata alla stessa conclusione, poiché se lo Spirito Santo non può sbagliare, allora la scelta -infelice- di questo Pastore si sta rivelando provvidenziale per il bene della Chiesa. Saranno questi forse i "cadaveri" in mezzo a cui camminava il Vescovo vestito di bianco nella apparizione di Fatima? non morti...il morto è uno che ha reso l'anima a Dio...ma cadaveri...ossia privati dell'anima e usati come burattini da qualcun altro. Mi fermo spesso a pensare a questo. Sono cadaveri quanti hanno perso la Fede.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sembra un'interpretazione plausibile: in effetti sono cadaveri che camminano, privi della fede e della grazia.

      Elimina
  2. Molto bello questo post. Rendiamo grazie a Dio. In effetti è proprio questo un effetto positivo della calata di bergoglio: i dissimulatori hanno gettato tutti la maschera. Ricordo un possibile segno divino che si verificò nella Quaresima del 2016 nentre stava per uscire amoris laetitia: lungo 50 chilometri della costa argentina comparvero dal nulla milioni di scarafaggi! Ci sino ancora le foto e gli articoli giornalistici su internet. Gli scienziati non sapevano dare una spiegazione. Sembravano usciti dal mare, ma erano vivi. Pensai ad un possibile riferimento con la bestia che sale dal mare. Ora mi sembra un chiaro segno che la Provvidenza permetteva bergoglio e le sue opere, affinché gli scarafaggi nascosti nella Chiesa venissero allo scoperto.

    Giovanni

    RispondiElimina
  3. Egregio don Elia. Continuo sempre a seguire ciò che dice il vero vangelo e il catechismo. Continuo
    a prendere l'Eucaristia, nonostante questi recenti cambiamenti. Però ho paura di sbagliare, non vorrei commettere peccato. Se tutti stanno facendo queste nuove consacrazione, che faccio? La prendo o i devo astenermi? Naturalmente non aderisco agli scismatici ecc. ecc. Se mi può aiutare a capire meglio. Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non mi risulta che siano stati effettuati cambiamenti nella Consacrazione, ma solo nelle parole che la precedono, le quali non influiscono affatto sulla validità della transustanziazione; pertanto la Messa è valida a tutti gli effetti.

      Elimina
  4. Carissimo Don Elia le su riflessioni sono sempre portentose, precise ed accurate e quindi, cortesemente , vorrei che lei facesse una disamina accurata sulle verità di fede , per poter efficacemente contrastare i protestanti quando si presenta una discussione ed anche per poter curare e approfondire la nostra formazione spirituale. In particolare vorrei che lei trattasse il tema della confessione, del culto alla Madonna e ai Santi ed anche sul morire senza confessione sacramentale ed Eucarestia. Mi spiego meglio: ho dei colleghi evangelici con i quali mi è capitato di discutere su quanto sopra menzionato. Loro sostengono che la confessione sacramentale è un'invenzione della Chiesa Cattolica perché nella Bibbia non c'è scritto nulla. E quando uno replica loro dicendo che il Signore ha detto agli Apostoli, dopo la Resurrezione , a chi rimetterete i peccati saranno rimessi .....loro dicono che basta confessarsi davanti a Dio con tutto il cuore. Per non parlare poi di Maria, il cui culto è solo opera della Tradizione e non della Bibbia. Nella Sacra Scrittura non c'è traccia del culto a Maria. Stessa cosa per il culto ai santi. Per quanto riguarda l'Eucarestia loro sostengono che sia solo un memoriale e di conseguenza se uno muore senza confessione ed Eucarestia se chiede perdono a Dio comunque va in paradiso com'è successo al buon ladrone, il quale dopo una vita da delinquente ha chiesto perdono a Gesù sulla croce ed è entrato I paradiso senza confessione sacramentale e senza Eucarestia. Ora....io so che la chiesa cattolica si basa sulla sacra scrittura e sulla sacra tradizione, però vorrei alcuni approfondimenti per capire se chi ci ha tramandato come i primi cristiani vivevano il cristianesimo, ha lasciato una documentazione o è solo una trasmissione orale. La chiesa cattolica dovrebbe avere come dire dei documenti, degli scritti , che confermino quanto noi oggi crediamo. Loro dicono che qualunque cosa venga affermata in contrasto con la Bibbia è falso. Quindi è tutto falso il fatto che i santi abbiano avuto delle apparizioni per diffondere devozioni ( come ad esempio quella di Suor Faustina ed altro ancora), sono falsi i miracoli eucaritici e sono false le apparizioni mariane anche se approvate dalla chiesa. Inoltre nella Chiesa Cattolica ci sono troppe devozioni e troppe preghiere, spacciate come dettate da Gesù, quando il Signore l'unica preghiera che ha dettato è il Padre Nostro. Vorrei saperne di più per poter efficacemente contrastare, come le dicevo prima, ciò che loro sostengono....a maggio ragione che adesso sembra che nella chiesa ci sia molta confusione. Le sarei molto grata se approfondisse questo aspetto. Grazie e buona giornata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissima, non ho assolutamente il tempo necessario per preparare approfondimenti di questo genere. I sedicenti "evangelici", in ogni caso, sono in genere ex-cattolici di nome che, nella loro ignoranza pressoché totale della dottrina cristiana, si sono lasciati indottrinare da organizzazioni americane pagate dai servizi segreti per togliere fedeli alla Chiesa Cattolica; discutere con loro, pertanto, è praticamente inutile. Ciò non toglie che sia cosa buona e opportuna studiare i fondamenti della vera fede; a tal fine propongo la lettura del seguente manuale:

      https://www.ibs.it/compendio-di-teologia-fondamentale-o-libro-albert-lang/e/9788885742093

      Elimina
  5. ..E NON ASCOLTATE PIU' NESSUNO..."*

    Padre Pio ci rammenta come in tempo di grave apostasia, l'essenziale è sempre lo stesso: OBBEDIRE AI COMANDAMENTI... ricevere i Sacramenti, studiare e imparare IL CATECHISMO, ossia la sana dottrina, PREGARE E RIMANERE NELLA FEDE DEI PADRI... i Padri della Chiesa, i Santi... e di non ascoltare più nessuno...  questi sono i veri ed unici rimedi alla grande confusione....

    Tali indicazioni, san Pio da Pietrelcina lasciò in eredità ai cattolici dei nostri tempi, allorché sarebbe giunto il tempo dell’apostasia (…)
    La preziosa perla di padre Pio, prende vita nel contesto storico nell'immediato post-Concilio Vaticano II; e si riferisce a qualcosa che diceva soprattutto negli ultimi anni della sua vita (intorno agli anni 1965-68).
    Si tratta di un avvertimento che padre Pio aveva indirizzato ad una sua figlia spirituale, inginocchiata presso il suo confessionale per ricevere la sua benedizione a seguito della Confessione.
    Eccolo:

    *"Ricordati… quando verranno quei tempi: i Comandamenti di Dio, preghiere del mattino e della sera, Santo Rosario, Sacramenti, catechismo, i santi e fate tutto NELLA FEDE DEI NOSTRI PADRI, NELLA FEDE DEI NOSTRI PADRI!… NELLA FEDE DEI NOSTRI PADRI !!… E NON ASCOLTATE PIÙ NESSUNO."*

    Quando padre Pio dice “quando verranno quei tempi” si riferisce chiaramente ai nostri tempi, al nostro momento storico.
    Egli si preoccupava di sostenere, nella buona battaglia della fede, i suoi figli spirituali che sarebbero vissuti più a lungo di lui; esistono, per giunta, non pochi messaggi che hanno predetto -in primo luogo ai figli spirituali- il dramma che si sarebbe consumato nei decenni dopo la sua morte, come pure hanno indicato la necessità di combattere spiritualmente per non crollare e non finire preda del demonio e delle sua arti malefiche.

    https://itresentieri.it/quali-indicazioni-forni-san-pio-da-pietrelcina-ai-cattolici-in-tempi-di-apostasia/
    da Il Settimanale di Padre Pio, n.12, anno 2021
    🙏 LJC,Ave Maria

    Sergio

    RispondiElimina
  6. LA CRISI DELLA CHIESA/1
    Delusi da Roma, ma seguire i lefebvriani non è la soluzione
    Luisella Scrosati
    https://lanuovabq.it/it/delusi-da-roma-ma-seguire-i-lefebvriani-non-e-la-soluzione

    A - «rimanere uniti al Vicario di Cristo nell'unità della Chiesa Cattolica»,
    B - «Non si provvede ai bisogni spirituali dei fedeli con la violazione delle leggi della Chiesa».
    1- Continua

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ineccepibile e assolutamente incontrovertibile, a meno che non sia voglia negare l'evidenza dei fatti (ma in questo caso bisogna essere in malafede).
      Esprimiamo alla dottoressa Scrosati tutta la nostra gratitudine e ammirazione per la lucidità e precisione dell'intervento.

      Elimina
  7. E poiche' anche qui si parla di "canoni", di "leggi", a me sembra che sia da ascoltare e meditare con attenzione. Vale per i fedeli (le pecorelle) e vale per coloro che hanno autorita' di governo nella Chiesa.

    radicatinellafede rnf
    Omelia di don Alberto Secci: Cristo è morto per i nostri peccati.
    Domenica 13 Agosto 2023
    https://www.youtube.com/watch?v=Zsl0vInRaK8&t=1s

    RispondiElimina
  8. Come soleva fare Madre Teresa di Calcutta quando chiedeva una grazia all'Immacolata, proporrei una novena di Memorare + una novena di ringraziamento per sostenere i nostri amati Sacerdoti e specialmente Don Elìa nel loro arduo compito di cura delle anime e pieno di insidie, e per ringraziarli delle loro parole e dell'esempio che infondono in noi un gran desiderio di perfezione.

    Memoráre
    Memoráre, o piíssima Virgo María, non esse audìtum a sǽculo, quémquam ad tua curréntem præsìdia, tua implorántem auxìlia, tua peténtem suffrágia, esse derelíctum.
    Ego tali animátus confidéntia, ad te, Virgo Vìrginum, Màter, curro, ad te vénio, còram te gémens peccàtor assisto.
    Noli, Màter Verbi, verba mea despícere; sed áudi propìtia et exáudi.
    Amen.

    Così sìa!

    RispondiElimina
  9. https://archivio.piacenza24.eu/san-damiano-una-chiesa-lefebvriana-la-diocesi-mette-guardia-fedeli-e-illegittima/

    RispondiElimina