Respingiamo l’istigazione
al suicidio collettivo
Il titolo potrà sembrare eccessivo ai benpensanti, ma
esprime alla lettera, né più né meno, quello che sta accadendo: lo Stato ci sta
istigando al suicidio collettivo mediante un falso vaccino prodotto per
prevenire una falsa pandemia. Non sto affermando che il virus non esiste, ma
che non rappresenta quel pericolo che la propaganda ha descritto. In realtà non
sappiamo nemmeno di che cosa si tratti esattamente, dato che solo in Italia ne
sono attualmente in circolazione almeno tredici ceppi diversi; che una malattia
abbia contemporaneamente tante varianti, i cui effetti vanno da sintomi
banalissimi a patologie polmonari molto gravi, è un fatto quantomeno anomalo,
che rende improbabile l’ipotesi di un’origine puramente naturale. Complicazioni
fatali, nel caso di soggetti sani, risultano rare; i morti sono in gran parte
persone dalla salute già compromessa. Pur sulla base di statistiche contraffatte
per l’alto numero di decessi falsamente attribuiti al Covid-19, il tasso di
letalità rimane comunque relativamente basso, non molto più alto di quello
dell’influenza stagionale.
Tale quadro, osservato in maniera obiettiva, non
consente di parlare di autentica emergenza e, di conseguenza, non giustifica
affatto una vaccinazione di massa, atteso altresì che esistono altri mezzi
preventivi ai quali si può facilmente ricorrere. Quand’anche essa si rivelasse,
tuttavia, realmente necessaria, occorre ribadire nel modo più fermo che è
moralmente illecito non solo produrre, ma anche somministrare e ricevere un
preparato prodotto con l’utilizzo di tessuti prelevati da feti umani abortiti,
tutti atti che, se compiuti con piena avvertenza e deliberato consenso,
costituiscono peccato mortale. Ricordo che chi pecca gravemente confidando in
una confessione successiva non ha diritto all’assoluzione. Anche ammesso che ci
sia pericolo di vita per il corpo, dunque, esso non è certo un motivo per
perdere l’anima. Una malattia non è un male assoluto; l’Inferno sì. Chi se la
sente di rischiare la dannazione eterna per un “farmaco” il cui beneficio, come
sto per ribadire, è del tutto aleatorio e la cui assunzione comporta rischi
fortissimi?
Non c’è anzitutto alcuna certezza che i vaccini
attualmente distribuiti immunizzino dal Covid, come espressamente ammesso nei
foglietti illustrativi, tanto è vero che permane l’obbligo di mascherina e
distanziamento anche per i vaccinati. È completamente mancata, d’altra parte,
la sperimentazione, che come minimo richiede diversi anni di lavoro. Non sono
state neppure condotte adeguate verifiche sulle possibili contaminazioni nella
fase di produzione, eventualità che non va affatto sottovalutata. Ci sono poi
seri problemi legati alla distribuzione: si tratta infatti di un preparato che
si degrada molto facilmente. Alla temperatura alla quale è stato trasportato
(-20 C°) può restare indenne solo poche ore, mentre a quella richiesta (almeno
-80 C°) non può comunque conservarsi più di sei mesi, cosa che spiega bene la
fretta di vaccinare il maggior numero nel minor tempo possibile. L’unico dato
sicuro sono i profitti miliardari delle multinazionali farmaceutiche, più volte
responsabili, nel recente passato, di veri e propri crimini contro l’umanità.
Le reazioni avverse indotte da farmaci di nuova
invenzione in soggetti sani possono essere anche molto gravi, ma il più delle
volte non vengono prese in considerazione: le denunce e le richieste di
rimborso, spesso, sono semplicemente ignorate. Da qui deriva la falsità delle
statistiche ufficiali pubblicate nella letteratura scientifica; lo stesso c’è
da aspettarsi anche in questo caso, nonostante i decessi già registrati, nei
primissimi giorni di somministrazione del vaccino, in diversi Paesi del mondo
(Stati Uniti, Messico, Italia, Portogallo, Israele). Quanti altri ne stanno
avvenendo senza che se ne sappia nulla? Permane oltretutto un alto grado di
probabilità che i vaccini a RNA provochino alterazioni genetiche; se contengono
linee cellulari di feti umani abortiti, possono persino indurre il cancro, la
sterilità o malattie degenerative del sistema nervoso; non è da escludere che
possano attivare il virus HIV. In questo caso lo stesso termine vaccino
è del tutto inappropriato, dato che si tratta in realtà di prodotti di terapia
genica (modificatori genetici).
In generale, non è lecito né legale imporre la
somministrazione obbligatoria di qualunque farmaco sperimentale, neppure
indirettamente, cioè per mezzo di ricatti (induzione di sensi di colpa,
privazione del lavoro, esclusione sociale). Per questo, almeno per ora, il
sistema preferisce ricorrere al lavaggio del cervello attuato mediante il
bombardamento di false informazioni e probabilmente rafforzato dall’ipnosi effettuata
per mezzo di messaggi subliminali. Il sistema mediatico, quasi interamente
controllato dall’oligarchia finanziaria, sta operando una manipolazione di
massa a livello globale grazie all’uso degli strumenti più progrediti di un’arte
ben collaudata in ogni regime totalitario, la propaganda. Chiunque abbia un
minimo di senso critico non può non cogliere la palese incompetenza degli
“esperti” intervistati in televisione, la sistematica disonestà dei giornalisti
e la vergognosa complicità dei politici di ogni schieramento, compresa la finta
opposizione: tutti venduti al mostro senza volto che vuole instaurare il suo nuovo
ordine sulla pelle di miliardi di esseri umani.
Il risultato di questa immensa mistificazione è che la
realtà diventa quella mostrata dai mezzi di comunicazione; la verità dei fatti
non viene a conoscenza del pubblico, a meno che non si ricorra ai canali
dell’informazione alternativa. Il modo più immediato per sottrarsi al lavaggio
del cervello è spengere il televisore e cercare autonomamente le notizie in
siti affidabili. L’uso dei social media, in un frangente come questo, si
rivela decisivo, ma richiede comunque un buon discernimento, visto che circola
pure tanta spazzatura. Se rigettiamo con forza l’etichetta di complottisti,
con la sua nota infamante per chi invece desidera unicamente la verità, non
possiamo dar credito a qualunque teoria strampalata, basata su presunte
rivelazioni o azzardate interpretazioni di improvvisati biblisti. Non si può
tuttavia negare che la realtà del nostro tempo superi la più fervida
immaginazione e che trapeli ben poco di quel che sta effettivamente avvenendo
dietro le quinte; questo non ci autorizza però a ingoiare qualsiasi pillola
senza verificarne l’eventuale tossicità.
Premesso che l’analisi completa di un cosiddetto “vaccino”
richiederebbe un paio di mesi, si può già affermare che l’ipotesi dell’immissione
di nanotecnologia non sembra plausibile: un microchip vagante nel
sistema cardio-circolatorio non sarebbe di grande utilità ai fini del controllo
delle persone. Appare molto più probabile, invece, quella del tatuaggio a punti
quantici, una sorta di marchiatura tecnologica che conterrebbe l’identità
digitale di ognuno, secondo il progetto del Forum Economico Mondiale (Alliance
ID2020), al quale sarebbe collegata la diffusione del sistema 5G. Tale
scenario completerebbe la spiegazione dell’insensata corsa al “vaccino”: il
tatuaggio permetterebbe infatti di verificarne l’assunzione tramite il
collegamento a una banca-dati universale, nonché di inviare al cervello onde
elettromagnetiche capaci di condizionarne il funzionamento; i sopravvissuti al
suicidio collettivo, attuato secondo precisi criteri eugenetici, sarebbero così
facilmente manovrabili. Che dire? I nazisti, in confronto, eran dei dilettanti.
https://numero6.org/intervista/la-verita-nascosta/
Non sono vaccini ma modificatori genetici | SaDefenza.org
È comunque verosimile che se non raggiungeranno un numero abbastanza alto di vaccinati, questo diverrà obbligatorio.
RispondiEliminaE cosa possiamo fare?
Ho 6 figli, la metà senza nessun vaccino proprio per una questione morale, oltre che nutrire dubbi sulla reale utilità ... anche perché richiedere i singoli è difficile.
La vedo dura.
Quello che non capisco è come i cosiddetti tradizionalisti possano accettare noralmente di farsi vaccinare...
Non vedo alternative umanamente...
Grazie.
Si iscriva alla Federazione Rinascimento Italia (https://rinascimentoitalia.it/chi-siamo/) per avere tutela legale e informazioni scientifiche attendibili.
EliminaChe risposta sarebbe a una persona che mette prima la salvezza dei figli, del lavoro, qualora non accettando di vaccinarsi c'è il rischio di avere ogni tipo di ripercuzioni?
RispondiEliminaPersonalmente sono molto più orientato a sapere quanto peccato si commette difronte a Dio e se confessarti e assolti da un sacerdote modernista, la confessione la si può considerare valida?
Come risposta, rivolgo anche a Lei il consiglio riportato qui sopra.
EliminaRiguardo alla confessione, le idee del ministro non sono rilevanti; l'importante è il pentimento (= dolore + proposito) del penitente. Tuttavia, come spiego nell'articolo, non si può peccare gravemente ripromettendosi di confessarsi.
Padre Elia... Che succede in Vaticano??
RispondiEliminaA che cosa si riferisce?
EliminaLei che conosce Sacchetti...
EliminaMater Divini Amoris
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=ZHiwuEbTSEs
Terza conferenza del nuovo ciclo di incontri tenuti da don Vilmar Pavesi sul "Trattato della vera devozione a Maria" di san Luigi Maria Grignion de Montfort, in vista della Consacrazione al Cuore Immacolato della Vergine Santissima. 11 Gennaio 2021
Sancte Joseph ora pro nobis !