Prospettive per il 2021
(sempre alla luce dei piani divini)
Dominus dissipat consilia
gentium; reprobat autem cogitationes populorum, et reprobat consilia principum.
Anima nostra sustinet Dominum, quoniam adiutor et protector noster est (Sal 32, 10.20).
Sul fronte americano, per il 6 gennaio prossimo è previsto lo scrutinio dei
voti dei grandi elettori. La Costituzione attribuisce tale compito al
vicepresidente in carica, il quale ha facoltà di escludere dal conteggio le
schede pervenute dagli Stati in cui la correttezza della votazione è stata
contestata. Di certo non possiamo prevedere se Mike Pence si avvarrà di questo
potere discrezionale o no, ma, se lo facesse, potrebbe esser riconosciuta la
vittoria di Donald Trump e i loschi piani del deep State finirebbero in
fumo. Pare inoltre che la più massiccia frode elettorale della storia sia stata
realizzata con la complicità del governo italiano, che avrebbe messo a
disposizione un satellite dell’azienda Leonardo per trasmettere agli Stati
Uniti, dall’ambasciata di Via Veneto a Roma, i dati taroccati. Se così fosse,
il nostro Paese entrerebbe nella lista delle potenze straniere, come la Cina e
l’Iran, che avrebbero interferito nelle elezioni presidenziali e sarebbe quindi
passibile delle sanzioni previste dal relativo ordine esecutivo del settembre
del 2018. Immaginatevi se scattasse anche un mandato internazionale di cattura per
i fantocci che ci stanno rovinando…
Sul fronte ecclesiale, invece, si è vociferato di dimissioni del papa
argentino. L’indizione di un anno dedicato alla famiglia Amoris laetitia
(che cos’è? una formula clericale per designare velatamente la troppo laica famiglia
arcobaleno?) non depone a favore di tale indiscrezione, la quale tuttavia,
se associata all’editoriale di Eugenio Scalfari di qualche settimana fa,
potrebbe rivelarsi attendibile, benché in un senso un po’ diverso. Sicuramente
la Repubblica, se non avesse avuto uno scopo, non avrebbe messo in prima
pagina un testo che, di per sé, non è altro che una stravaganza farneticante:
l’autore – non si sa con quale autorità dottrinale – ipotizza un ritiro
parziale dell’amico Bergoglio e una suddivisione di compiti tra i due papi
viventi. È pur vero che Benedetto XVI si è dimesso in una forma del tutto
anomala, che a detta di un noto canonista costituisce un’innovazione
assoluta, ma è impensabile che, a quasi novantaquattro anni, dopo otto di
inattività, assuma di nuovo incarichi di governo. L’assurda ipotesi appare però
più plausibile se si ammette che il nome di Ratzinger faccia da schermo e che
gli oligarchi di cui il quotidiano è voce pensino a una spartizione di poteri
con un nuovo papa, eletto da un collegio cardinalizio in buona parte allineato.
Quando i massoni fan discorsi visibilmente sconnessi o erronei, stanno
lanciando un messaggio in codice. Il Vaticano è stato trasformato in un’agenzia
ideologico-spirituale del globalismo satanico, come si è ripetutamente dovuto
costatare in questi ultimi anni a proposito di svariati argomenti di vitale
importanza sociale e geopolitica: ecologismo, immigrazionismo, omosessualismo, relativismo
etico, indifferentismo religioso, emergenza sanitaria… Anche il modo indecoroso
in cui certi suoi esponenti si son venduti a sostegno della vaccinazione di
massa mostra all’evidenza fino a che punto sia arrivato il processo di sovvertimento della morale cattolica: al suo completo rovesciamento. Anziché condannare
l’utilizzo di linee cellulari prelevate da feti umani abortiti, che rappresenta
un gravissimo abuso, si sono inventati di sana pianta un’assurda responsabilità
morale di chi non si vaccina, la quale, in realtà, non sussiste affatto. Questo
“magistero” da rigattieri non è altro che un megafono della propaganda di
regime e quindi non vincola minimamente la coscienza dei cattolici: la Chiesa
non serve a rivendere idee fasulle di seconda mano.
A parte la pesante ipoteca morale, che non è comunque lecito aggirare per
nessun motivo, permane il rischio, tutt’altro che remoto, che il vaccino produca la
trascrittasi inversa, enzima che, potendo modificare il patrimonio genetico del
ricevente, causerebbe danni devastanti per tutto l’organismo. C’è poi chi ha
evocato l’infertilità come possibile conseguenza; una sterilizzazione di massa
sarebbe del tutto coerente, del resto, con i piani di chi vuol ridurre in modo
drastico la popolazione mondiale. Ora, dato che è illegale imporre la
somministrazione di un farmaco sperimentale, stanno cercando di convincere la
gente con la paura e con i sensi di colpa; ma è assolutamente irragionevole farsi
iniettare un ritrovato di cui si ignorano gli effetti e la cui efficacia è
fortemente dubbia nei confronti di un virus mutante e solo parzialmente
mappato, visto che contiene circa trenta miliardi di sequenze molecolari. Nessuna
persona dotata di buon senso, di fronte a un pericolo probabile non compensato
da un beneficio certo e proporzionato, pretende di averne prove inconfutabili
per decidersi ad evitarlo. Oltretutto le reazioni al contagio variano
enormemente da soggetto a soggetto, fatto che rimane senza spiegazione, a meno
che non si ammetta l’ipotesi che stiano circolando diverse varianti del virus
prodotte in laboratorio.
In definitiva, pare che il vaccino sia non solo altamente dannoso, ma pure del
tutto inutile. Come sia possibile trasportarne da un continente all’altro ingenti
quantità alla temperatura di -70°C, peraltro, rimane un mistero. In un quadro
del genere è semplicemente scandaloso che i governi, seguendo il parere di consulenti
in grave conflitto di interessi in quanto reclutati anche dalle case
farmaceutiche, si precipitino a sperperare il denaro pagato dai contribuenti
per arricchire aziende pluricondannate per falso allarme sanitario e gravi
danni alla salute provocati dai loro prodotti; ma che la nomenklatura vaticana
incoraggi tutto questo con il nobile pretesto che si salvano più vite di quelle
uccise nel grembo materno per approntare il vaccino… è da nazisti. Tale calcolo
sarebbe ammissibile, sul piano morale, unicamente nel caso in cui fossero in
pericolo di vita due gruppi di persone che le circostanze impedissero di
salvare entrambi. Si tratta dunque di indicazioni non solo fuorvianti, ma anche
tanto più riprensibili quanto più alta è la posizione e sacra l’autorità da cui
promanano e dalla quale i fedeli hanno pieno diritto di ricevere ben altro.
Non si può provare se non profondo dolore nell’assistere allo sbandamento,
a tale proposito, anche dell’ambiente tradizionalista. Non è per gusto della
polemica o con l’intento di attaccare chicchessia che ritorno sul tema, ma per
amore della verità e per il bene delle anime, che il Redentore ha pagato a
prezzo del Suo preziosissimo Sangue. È certamente motivo di conforto che una
nota fraternità, dopo che il suo distretto americano ha rimosso un articolo conciliante,
abbia deciso di studiare meglio la questione allo scopo di definire una posizione
ufficiale. Tuttavia, a parte la mancanza di legittimità nel fornire
responsi dottrinali, quel che non rassicura affatto, riguardo ad essa, è
l’esistenza di due distinti livelli di insegnamento: uno per l’esterno e uno
per l’interno. Per esempio, nessuno dei suoi sacerdoti metterà in dubbio
pubblicamente la validità delle ordinazioni conferite con il rito di Paolo VI;
se però un prete consacrato altrove vuol essere accolto nella fraternità, per
diventarne membro definitivo dovrà accettare di essere ordinato di nuovo sub
condicione. Il motivo addotto è che la sua ordinazione sarebbe dubbia per
un eventuale difetto di intenzione nel vescovo consacrante.
Accettare un’ipotesi del genere significa ammettere che la gerarchia
cattolica possa in gran parte esser venuta meno ed è quindi contrario alla fede
nell’indefettibilità della Chiesa; difendendo la sana dottrina in questo modo,
dunque, si può giungere a minarla alle fondamenta. Non parliamo poi del fatto
che, se un difetto di intenzione fosse davvero così dirimente, bisognerebbe
dubitare della validità dell’ordinazione sacerdotale e di quella episcopale
dello stesso monsignor Lefebvre, che le ricevette dal cardinale Achille Liénart
– sì, proprio lui, quello del colpo di mano con cui il secondo giorno del
Concilio, bloccando la votazione delle commissioni, diede inizio alla
rivoluzione del Vaticano II, da buon massone di trentesimo grado… In quel caso
potrebbe esserci stato ben più di un difetto di intenzione, cioè un’intenzione
positivamente contraria; un’eventualità del genere comporterebbe la nullità di
tutte le ordinazioni, sacerdotali ed episcopali, conferite da Monsignore.
Questo è un tipico esempio di chi sega il ramo su cui sta a cavalcioni.
Se la fraternità rivedesse certe sue posizioni “interne”, allora, ciò sarebbe
estremamente vantaggioso per tutti i suoi numerosi membri e frequentatori.
Cadute le necessarie riserve circa la sua prassi e il suo insegnamento, gli
elementi positivi potrebbero diffondersi in tutta la Chiesa, anziché rimanere
confinati in un ambiente tendenzialmente settario ed esclusivista. Lo Spirito
Santo opera ben al di là degli steccati di questa o quell’opera, che non può
rivendicare il monopolio della retta dottrina e della salvezza. La loro
separazione ha fatto apparire il rito tradizionale come l’appannaggio di una
frangia scismatica, piuttosto che come un’eredità cui han diritto tutti i
cattolici. La riconciliazione, che sotto Benedetto XVI sembrava prossima, non
può esser rimandata ad un impossibile momento in cui tutta la Chiesa Cattolica
farà un balzo all’indietro di sessant’anni, ma va attivamente ricercata con
spirito soprannaturale. In questo pontificato essa non è certo consigliabile,
ma, se quest’anno davvero ci sarà un conclave e Donald Trump otterrà di nuovo la
presidenza, non possiamo prevedere quali sorprese il Signore, sventando i piani
dei Suoi nemici, voglia riservarci. Finito il deep State, infatti,
crollerebbe pure la deep Church… e tutto potrebbe riaprirsi.
APPROFONDIMENTO SUL VACCINO ANTI-COVID
confusione totale...in tutto...da tutte le parti. Difficile discernere senza l'aiuto dello Spirito Santo...difficile non provare rabbia ,rancore verso il peggior governo della nostra Patria; difficile non provare sentimenti negativi verso il Sinedrio di Roma, terribilmente difficile mantenersi miti. Come uscirne? Come sopravvivere? Ma quando mai il Signore ha mai mollato le redini del nostro mondo,ma quando mai il Signore ,Dio degli eserciti, non ha saputo sempre trarre dal male il bene?E'l'unica certezza che mantiene in piedi la mia Fede.Noi non abbiamo la prescienza ma Dio si,pertanto sono certa che tutto quello che di terribile il Signore consente è perchè Egli ha un progetto di bene per l'umanità .Certo ,io ho fretta di sapere ,di conoscere ma devo imparare a gestire il tempo dell'attesa perchè..."VERRANNO I GIORNI DEL RE,SIAMONE CERTI E SARANNO BENEDETTI".QUESTO AUGURO A TUTTI PER IL NUOVO ANNO.DIO LA BENEDICA DON ELIA E LE RENDA MERITO DEL SUO APOSTOLATO.
RispondiEliminaCome lei ricorda giustamente, bisogna tener sempre viva la fede nell'onnipotente provvidenza di Dio, che governa il mondo in ogni minimo dettaglio e dirige ogni cosa verso il trionfo del bene, servendosi anche del male e mettendo perfino i demoni a servizio del Suo piano di salvezza.
EliminaLa rabbia e il risentimento si superano pensando alla terribile condanna che aspetta coloro che ci opprimono nella Chiesa e nello Stato, se non si convertono.
Grazie, La benedico.
4.1.21 ore 19 diretta facebook. Oggetto : fascicolo sanitario. Cancellato dal governo il consenso del cittadino .
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/AvvocatoPolacco/
Opposizione alla schedatura automatica sanitaria entro la data dell' 11 gennaio 2021 ( Avv.Polacco - Documenti )
http://www.iostoconlavvocatopolacco.it/wp-content/uploads/2021/01/allarme-schedatura-sanitaria-Modulo.pdf
Alla cortese attenzione di Don Elia
Il Magistero di Benedetto XVI
RispondiEliminaVeglia di preghiera con i giovani a Colonia, 20 agosto 2005
Il cammino esteriore di quegli uomini era finito. Erano giunti alla meta. Ma a questo punto per loro comincia un nuovo cammino, un pellegrinaggio interiore che cambia tutta la loro vita. Poiché sicuramente avevano immaginato questo Re neonato in modo diverso. Si erano appunto fermati a Gerusalemme per raccogliere presso il Re locale notizie sul promesso Re che era nato. Sapevano che il mondo era in disordine, e per questo il loro cuore era inquieto. Erano certi che Dio esisteva e che era un Dio giusto e benigno. E forse avevano anche sentito parlare delle grandi profezie in cui i profeti d'Israele annunciavano un Re che sarebbe stato in intima armonia con Dio, e che a nome e per conto di Lui avrebbe ristabilito il mondo nel suo ordine. Per cercare questo Re si erano messi in cammino: dal profondo del loro intimo erano alla ricerca del diritto, della giustizia che doveva venire da Dio, e volevano servire quel Re, prostrarsi ai suoi piedi e così servire essi stessi al rinnovamento del mondo. Appartenevano a quel genere di persone "che hanno fame e sete della giustizia" (Mt 5, 6). Questa fame e questa sete avevano seguito nel loro pellegrinaggio - si erano fatti pellegrini in cerca della giustizia che aspettavano da Dio, per potersi mettere al servizio di essa...Il nuovo Re, davanti al quale si erano prostrati in adorazione, si differenziava molto dalla loro attesa. Così dovevano imparare che Dio è diverso da come noi di solito lo immaginiamo. Qui cominciò il loro cammino interiore. Cominciò nello stesso momento in cui si prostrarono davanti a questo bambino e lo riconobbero come il Re promesso. Ma questi gesti gioiosi essi dovevano ancora raggiungerli interiormente. Dovevano cambiare la loro idea sul potere, su Dio e sull'uomo e, facendo questo, dovevano anche cambiare se stessi. Ora vedevano: il potere di Dio è diverso dal potere dei potenti del mondo. Il modo di agire di Dio è diverso da come noi lo immaginiamo e da come vorremmo imporlo anche a Lui. Dio in questo mondo non entra in concorrenza con le forme terrene del potere. Non contrappone le sue divisioni ad altre divisioni. A Gesù, nell'Orto degli ulivi, Dio non manda dodici legioni di angeli per aiutarlo (cfr Mt 26, 53). Egli contrappone al potere rumoroso e prepotente di questo mondo il potere inerme dell'amore, che sulla Croce - e poi sempre di nuovo nel corso della storia - soccombe, e tuttavia costituisce la cosa nuova, divina che poi si oppone all'ingiustizia e instaura il Regno di Dio. Dio è diverso - è questo che ora riconoscono. E ciò significa che ora essi stessi devono diventare diversi, devono imparare lo stile di Dio. Erano venuti per mettersi a servizio di questo Re, per modellare la loro regalità sulla sua...Volendo con il gesto dell'adorazione riconoscere questo bambino come il loro Re al cui servizio intendevano mettere il proprio potere e le proprie possibilità, gli uomini provenienti dall'Oriente seguivano senz'altro la traccia giusta. Servendo e seguendo Lui, volevano insieme con Lui servire la causa della giustizia e del bene nel mondo. E in questo avevano ragione. Ora però imparano che ciò non può essere realizzato semplicemente per mezzo di comandi e dall'alto di un trono. Ora imparano che devono donare se stessi - un dono minore di questo non basta per questo Re. Ora imparano che la loro vita deve conformarsi a questo modo divino di esercitare il potere, a questo modo d'essere di Dio stesso. Devono diventare uomini della verità, del diritto, della bontà, del perdono, della misericordia. Non domanderanno più: Questo a che cosa mi serve? Dovranno invece domandare: Con che cosa servo io la presenza di Dio nel mondo? Devono imparare a perdere se stessi e proprio così a trovare se stessi.
https://vignadelsignore-annoliturgico.blogspot.com/2019/01/solennita-dellepifania-del-signore.html
Grazie bello, chiaro, semplice ed equilibrato.
RispondiEliminaReverendo don Elia, volevo chiederle se ha mai sentito parlare del Papa santo e del grande monarca che dovrebbero restaurare la Chiesa e il mondo? Secondo lei, potrebbero essere due figure relative al Trionfo promesso dal Cuore Immacolato di Maria? (Anche la Madonna del buon successo, riconosciuta dalla Chiesa, profetizza un prelato restauratore). Sia lodato Gesù Cristo!
RispondiEliminaSì, ne ho sentito parlare. E' possibile che l'eventuale avvento di due figure così sia collegato al trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
EliminaSempre sia lodato!
Edoardo Polacco era in diretta.
RispondiEliminaIeri alle 10:09
6.1.21 nuovo decreto dell Epifania
https://www.facebook.com/pg/IoStoConLavvocatoPolacco/posts/
Non ti affannare per quello che puoi fare, per quello che puoi scrivere; prega silenziosamente, con fiducia umile, con umiltà fiduciosa.
RispondiEliminaLa preghiera porta nel combattimento il piano di guerra del generale, vi porta il rifornimento del cielo.
Tu preghi e le grazie piovono, e gli angeli si attivano.
La preghiera è come il bombardamento fatto dall'alto: prima di fare l'avanzata contro il male, monta in aeroplano, sali in alto nel cielo, e di là farai cadere le bombe che sconvolgono il piano di satana.
Prega con fiducia in Dio, con sicurezza:
"Signore, fate finire questo male, ve ne supplico, per la vostra gloria".
Questa frase, così semplice, salendo nel cielo diventa una nube, si carica di elettricità celeste, si curva verso la terra, vi scocca un fulmine, brucia i depositi di polvere, fa saltare le artiglierie, dissoda la terra e poi si apre in pioggia salutare.
(Servo di Dio Dolindo Ruotolo (1882-1970) - Sacerdote diocesano napoletrano, terziario francescano in Santa Chiara di Napoli)