Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 19 gennaio 2019


La radice di ogni male / 1




Auferte gentem perfidam credentium de finibus, ut unus omnes unicum ovile nos Pastor regat (dall’Ufficio Divino).

«Espellete dai confini dei credenti il popolo che ha rinnegato la fede, perché un solo Pastore governi tutti noi quale unico ovile». Questo chiede ai Santi, dopo averne enumerato le principali categorie, l’inno del mattutino del 1° novembre. Nel linguaggio liturgico è inequivocabile di chi si tratti: sono quei perfidi Iudaei per i quali la Chiesa, il Venerdì Santo, chiedeva la grazia della conversione a Colui che i loro antenati crocifissero per mano dei Romani. Il dramma della storia cristiana, come pure della situazione attuale, a livello ecclesiastico e politico, risale tutto a quel tragico momento in cui il popolo giudaico, per bocca delle sue guide, apostatò dal suo Dio e meritò di essere disperso (Iudaea pro culpa perfidiae dispergenda, dice san Gregorio Magno), quando i rappresentanti del Sinedrio – pur non avendo alcuna legittima autorità per farlo – dichiararono a Pilato di non avere altro re all’infuori di Cesare (cf. Gv 19, 15), cioè di un imperatore pagano che usurpava i diritti divini sulla Terra Santa, il cui unico sovrano era Adonai.

L’apostasia, in realtà, veniva da lontano. Già in epoca persiana ed ellenistica la fede, in Israele, si era fortemente raffreddata, come testimonia il profeta Malachia con le sue sferzanti invettive contro l’indifferenza religiosa e la trascuratezza nel culto. Prima ancora che Antioco IV Epifane, verso la metà del II secolo a.C., imponesse per decreto l’ellenizzazione forzata, i giudei avevano cominciato ad ellenizzarsi spontaneamente con l’appoggio di buona parte della classe dirigente, rifacendosi il prepuzio, aprendo palestre alla greca e imparandovi il connesso vizio contro natura. L’eroica riscossa maccabaica, dagli evidenti tratti soprannaturali, provvide a fare una buona pulizia dei traditori, oltre che a riconquistare l’indipendenza nazionale dall’empio regime straniero. Fu così che la fede poté conservarsi nel popolo eletto e che il Figlio di Dio poté incarnarsi in una società ancora credente, tale da produrre, sia pure per effetto di grazie straordinarie, quei due miracoli viventi con il cui concorso venne sulla terra: la Vergine che lo mise al mondo nella natura umana e il Giusto che, offrendogli la propria paternità legale, lo inserì nella dinastia davidica.

Nel frattempo, però, lo Stato sorto dalla rivolta dei Maccabei si era logorato negli interminabili intrighi e complotti della dinastia asmonea, i quali avevano offerto a Pompeo, nel 63 a.C., un buon pretesto per occupare la Palestina e porla sotto protettorato romano. Poi un certo Erode, idumeo, nel 37 aveva ricevuto dal Senato un mandato regale per procura; le iniziali rivolte nazionalistiche si erano ben presto sopite, vuoi per la crudeltà del tiranno, vuoi per il benessere e lo splendore del suo regno. Se gli zeloti ne fremevano, i sadducei (i preti di allora) avevano invece trovato un modus vivendi che assicurava loro potere, ricchezze e privilegi, mentre ai farisei bastava esser lasciati tranquilli nella loro osservanza formalistica della legge, che con le cavillose dottrine rabbiniche forniva puntualmente scusanti ed eccezioni per ogni evenienza che fosse di detrimento ai loro comodi o interessi. Ma, proprio quando tutto sembrava andare a gonfie vele, ecco inaspettatamente arrivare il Messia…

San Matteo mostra efficacemente l’agitazione di Gerusalemme all’arrivo dei Magi in cerca del Re dei giudei; ma il problema si risolse con una strage di bambini e nessuno più se ne diede pensiero. Ecco però spuntare, una trentina d’anni dopo, il Precursore, che chiama a penitenza e a conversione per prepararsi all’arrivo di Uno a cui non è degno nemmeno di sciogliere i sandali… e Questi, di lì a poco, compare sulle rive del Giordano, dove una voce dal cielo lo dichiara Figlio di Dio. Comincia così una missione che urta immediatamente le correnti dominanti del giudaismo, accomodate nei loro compromessi abilmente mascherati agli occhi delle masse, ma ben evidenti a quegli Esseni che, rifiutato il culto ufficiale, si sono ritirati nel deserto in attesa del Maestro di giustizia (e che, proprio a causa del loro isolamento, non lo riconosceranno). La tensione cresce sempre più, passando ben presto dal piano delle dispute dottrinali a quello della decisione di uccidere lo scomodo profeta.

Il rifiuto del vero Re divino e la correlativa sottomissione a uno straniero furono dunque il punto culminante di una parabola di incredulità in cui l’uomo si era messo al posto di Dio. Nonostante la rottura dell’alleanza, il Signore lasciò al popolo eletto ancora quarant’anni per convertirsi, così che almeno una parte di esso si salvasse dalla catastrofe della guerra giudaica; ma le autorità religiose continuarono a sostenere il regime pagano e i vari fantocci, discendenti di Erode detto il Grande, che lo rappresentarono in certi periodi, finché gli zeloti, nel 67 d.C., non le tolsero di mezzo con un orribile massacro. Il tremendo castigo divino terminò con la distruzione del tempio e la deportazione dei sopravvissuti. Il giudaismo si trasformò in rabbinismo, cioè nella sola corrente rimasta, e da quel momento la sua lotta contro il cristianesimo assunse i caratteri di un’opposizione strisciante che approfittò di tutte le circostanze per nuocere alla Chiesa e ai cristiani.

Sarebbe troppo lungo ripercorrere tutte le tappe di questa tragica storia nelle sue diverse dimensioni (politica, economica, sociale e culturale). Basti dire che quest’incessante cospirazione giudaica non è una leggenda nera inventata dall’estrema destra, ma una realtà oggettiva riconosciuta perfino dagli ebrei mentalmente più liberi e attenti a dati storici incontrovertibili. Nella dottrina del giudaismo, le promesse divine contenute nell’Antico Testamento, che in senso spirituale si sono già adempiute in Cristo e nella Chiesa, vengono indebitamente sfruttate per legittimare un dominio materiale del mondo attuato surrettiziamente mediante una progressiva infiltrazione nelle strutture portanti delle società cristiane. Nell’ultimo secolo e mezzo, questa ideologia ha prodotto un movimento politico mirante al ristabilimento di uno Stato sovrano e alla sua supremazia planetaria.

A tale scopo, mentre il baricentro dei loro occulti interessi si spostava negli Stati Uniti, scelti come nuova potenza mondiale egemone al posto della Gran Bretagna, i sionisti usarono il regime nazista per effettuare uno sterminio tale che nessuno osasse anche solo pensare di opporsi alla rinascita di Israele due millenni dopo. È un fatto accertato che, negli anni Trenta, il sionismo di destra avesse stretti rapporti con Hitler, il quale gli offrì programmi di addestramento militare e di formazione agricola in vista della conquista della terra e della creazione dei kibbutz. I rabbini tedeschi accolsero con favore le leggi razziali, che ristabilivano finalmente la separazione prescritta dalla Torah; quando cominciarono a funzionare i campi di sterminio, poi, i magnati si trasferirono oltreoceano, lasciando andare a morire gli altri. Aggiungiamo che Adolf Hitler era nipote illegittimo di un Rothschild di Vienna, mentre il padre di Benjamin Netanyahu fu un ardente sionista dell’ala più legata al partito nazista, che fu del resto finanziato dai Rothschild e dai Rockefeller fino a guerra inoltrata.

A questo punto, chi può essere ancora onestamente sorpreso della straordinaria somiglianza di metodi del regime israeliano? La radice è la stessa. Se esso fa radere al suolo i villaggi palestinesi, spargere diserbanti cancerogeni sui loro campi, tirare a segno in diretta dai cecchini sui cittadini di Gaza con fucili da caccia e pallottole che esplodono all’interno del corpo, bombardarne scuole e ospedali, mitragliarne i pescherecci, impedirne l’approvvigionamento (e tanti altri crimini contro l’umanità con cui sta sterminando un intero popolo senza che nessuno eccepisca nulla)… è perché il nazismo è una creatura del sionismo e gli è intrinseco come visione del mondo e atteggiamento di fondo: la convinzione della superiorità di una razza pura ed eletta, con il conseguente obiettivo della sua supremazia su tutte le altre. I programmi eugenetici della Germania nazista ebbero d’altronde una matrice culturale anglosassone e furono anch’essi finanziati dai Rockefeller; il regime hitleriano fu dunque un laboratorio sperimentale dell’impero anglo-sionista.

È una semplice evidenza fattuale che ci obbliga a ripensare e riscrivere, come minimo, tutta la storia del XX secolo, ma ci fornisce altresì una chiave per comprendere l’attualità. Quando si motivano le tremende e ingiustificabili crudeltà di oggi come ritorsione per il lancio di missili da Gaza, vien da chiedersi come sia possibile che centinaia di razzi aggirino un blocco che ferma perfino i farmaci. La storiella dei tunnel che la collegherebbero con l’Egitto può essere ancora ripetuta soltanto da cattolici giudaizzanti o da quanti hanno interesse a farlo; da dove entrano dunque gli armamenti? È ormai noto che è Israele stesso a fornirli al partito Hamas per legittimare agli occhi del mondo la prosecuzione dello sterminio dei nativi, considerati meno che bestie. Fin dall’inizio, d’altronde, il Mossad lo ha appoggiato in tutti i modi per – da una parte – spaccare il fronte palestinese così da indebolire il Fatah, disposto alle trattative, e – dall’altra – provocare l’ascesa dell’estrema destra israeliana, così da mantenere alto il livello di scontro e impedire l’attuazione degli accordi di Oslo.

Oggi, per i sionisti, l’attesa messianica si è sostanzialmente compiuta con la creazione del loro Stato terrorista; manca soltanto la ricostruzione del tempio salomonico (già pronto da assemblare, una volta demolite le moschee della spianata), il cui altare è già stato consacrato poche settimane fa con il plauso entusiasta dei pentecostali americani, che vedono in ciò un segno dell’imminenza della Parusia. Se per realizzare questo folle progetto bisogna scatenare la terza guerra mondiale, dov’è il problema? Ciò è anzi necessario, visto che i goyyîm sono troppi e vanno selezionati lasciando in vita soltanto quelli che dovranno servire la razza eletta; poi potrà comparire il loro “messia”, che si farà adorare nel terzo tempio. Tutto questo è apertamente teorizzato da molti rabbini ortodossi. Di squilibrati ce ne son sempre stati, ma squilibrati capaci di determinare l’andamento del mondo sono decisamente più pericolosi.

Come gli ebrei sono riusciti a passare per le eterne vittime della storia, così l’Anticristo, pur essendo il peggior criminale mai vissuto, si presenterà come il Grande Umanitario, ma mirerà a ridurre l’intero genere umano in una schiavitù mai registrata prima illudendolo di non essere mai stato così libero e felice. Quanta gente, del resto, è già oggi parte di un ingranaggio spietato che ne manipola la mente e l’ha ridotta a massa consumatrice senza alcuna fede, incapace di ragionare, rinchiusa nell’orizzonte della materia? Anche nella nostra società e in gran parte della Chiesa si è rinnegato Dio, per mettere al suo posto l’uomo e la sua riuscita terrena. L’unica soluzione è per tutti una radicale conversione: per i cristiani apostati, per gli ebrei d’Israele e della diaspora, per i musulmani da loro usati come forza d’urto… se mai possibile, anche per i sionisti. Noi non mettiamo limiti alla Provvidenza: la conversione dei giudei è infatti la condizione per il ritorno del Messia (quello vero).

20 gennaio: anniversario della conversione di Alphonse Ratisbonne in santAndrea delle Fratte (Roma, 1842) e festa della Madonna del Miracolo

Supplica alla Madonna del Miracolo:

http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/01/oggi-20-gennaio-ricorre-lanniverario.html#more

Per approfondire:

https://www.maurizioblondet.it/vogliono-guerra-allora-ricordiamo-ci-trascino-nelle/

https://lascuredielia.blogspot.com/2017/01/il-peggiore-nemicodegli-ebrei-eun.html

15 commenti:

  1. Articolo come sempre stupendo, i suoi insegnamenti del venerdì sono una sicurezza a cui aggrapparsi.

    Grazie infinite don Elia.

    Sia lodato Gesù Cristo

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  2. Eccellente articolo, anche se, mi sa tanto,che le procurerà non pochi grattacapi.
    Molti difensori dell'eterne "vittime" le salteranno al collo.
    Spero di sbagliarmi, naturalmente.
    Che il Signore la benedica.
    Antonio

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    1. S,il muro del pianto é pronto 🤣😂
      Speriamo che nkn finiamo come la Francia colonia d'Israele...

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  3. Grazie infinite,don Elia, di tutti i riferimenti storici cosi essenziali per cogliere veramente”la radice di ogni male".Alla luce dei tempi attuali, questa conoscenza ci consente di essere meno manipolabili e soprattutto capire per poterci difendere . La storia,spesso, si ripete.I potenti malvagi hanno fatto ,sempre, della propria potenza il loro male ,questo lo insegna la storia letta alla luce della fede.Dio consente ,ma quando si supera il segno, Dio colpisce e sbriciola.Leggiamo i segni in tutti i campi : dall'ascolto di musiche sataniche e conseguenti tragedie alla distruzione delle famiglie,agli eventi naturali catastrofici,ai disvalori fatti passare per valori e rispetto degli altri ,lunga è la lista…Ho fiducia nel Signore,affidiamoci a LUI,niente può accadere che Lui non consenta e quando acconsente è sempre per un futuro bene che a noi sfugge perchè viviamo di ...tutto,adesso,subito.Dalla Sua morte terribile in Croce arrivò la Redenzione e la Grazia.La terribile ira Divina ,oltre che per punire ,serve per riportare gli uomini a Dio,fosse anche un "piccolo resto" dal cui far ripartire una nuova umanità.Leggiamo i segni e teniamoci pronti,teniamo pronti i nostri cari e quante più anime possibili,la lotta contro il male che avanza è e sarà sempre più ardua.Viva CRISTO RE E MARIA SS.

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  4. Quindi dobbiamo considerare la matrice sionista israelita sin dall'inizio una sorta di élite politico-spirituale,con profonda impronta esoterica che trova nella cabbala il suo punto di elevazione? Il rabbinismo talmudico, rappresentante della religiosità ebraica e rappresentato da una stretta minoranza del popolo d'Israele, il depositario di una egemonia culturale religiosa politica, capace di esercitare una tirannia non solo sui goyym ma sugli stessi correligionari, usati come carne da macello? Si spiega così il loro essere vittime e carnefici nel nazismo prima e nel comunismo stalinista e dei gulags poi, nel quale i loro capi ebrei e satanisti, saliti al potere con le mani lorde di sangue dei goyym, macellarono centinaia di migliaia di ebrei? Il tutto perché si avverasse ciò che da sempre apparteneva alla narrativa sionista: in Europa milioni di ebrei (sei e sempre sei) sarebbero stati uccisi? Come scriveva il NYT e non solo nel 1910,1920,1930 senza contare che la leggenda è rintracciabile perfino in epoche storiche remote, allorquando il popolo di Jhave'era composto da qualche decina di migliaia di pastori?

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    1. Dai dati storici sembra proprio risultare che si tratti di un'oligarchia esoterica che si ispira al Talmud e alla Cabala e che, oltre ad esercitare un'occulta tirannia sui "goyyim", per raggiungere i suoi scopi ha mandato al massacro i propri stessi correligionari. Che quei signori siano davvero di origine israelitica, tuttavia, non è affatto certo, come spiegherò nel prossimo articolo.

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  5. Eccellente articolo come sempre don Elia . Fa piazza pulita delle panzane insegnate nelle scuole , inoculate dai mass media e dagli infiltrati uomini di chiesa giudaizzanti . Iniziamo lunedì la novena a San Giuseppe lavoratore ? Sia lodato Gesù Cristo

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  6. Articolo eccellente.
    Complimenti
    Fabrizio

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  7. Fotografia di Alphonse Ratisbonne e del fratello Théodore .
    https://gloria.tv/article/wvXZAJXfJ8wV2DkPrcTgoFLr6
    https://it.wikipedia.org/wiki/Th%C3%A9odore_Marie_Ratisbonne

    «"La Vergine non pronunciava alcuna parola, ma compresi perfettamente...provavo un cambiamento così totale che credevo di essere un altro, la gioia più ardente scoppiò nel profondo dell'anima; non potei parlare...non saprei render conto delle verità di cui avevo acquisito la fede e la conoscenza. Tutto quello che posso dire è che il velo cadde dai miei occhi; non un solo velo, ma tutta la moltitudine di veli che mi aveva circondato, scomparve...uscivo da un abisso di tenebre, vedevo nel fondo dell'abisso le estreme miserie da cui ero stato tratto a opera di una misericordia infinita...tanti uomini scendono tranquillamente in questo abisso con gli occhi chiusi dall'orgoglio e dall'indifferenza...mi si chiede come ho appreso queste verità, poiché è certo che non ho mai aperto un libro di religione, non ho mai letto una sola pagina della Bibbia: tutto quello che so è che, entrando in chiesa, ignoravo tutto, e uscendone, vedevo tutto chiaro...non avevo alcuna conoscenza letterale ma interpretavo il senso e lo spirito dei dogmi, tutto avveniva dentro di me, e queste impressioni, mille volte più rapide del pensiero, non avevano solamente commosso l'animo, ma l'avevano diretto verso una nuova vita...i pregiudizi contro il Cristianesimo non esistevano più, l'amore del mio Dio aveva preso il posto di qualsiasi altro amore."»

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  8. Consacrazione dei bambini e delle famiglie al Cuore Immacolato di Maria Santissima - 13 gennaio 2019 ore 15.30 -Santuario dei Padri Carmelitani Scalzi di Monza - Predicatore: p. Giorgio Maria Faré, OCD
    https://www.youtube.com/watch?v=xzg-wh4nhIw&feature=youtu.be

    Prendiamoci cura dell'anima dei nostri (Suoi) bambini e l'uno/a dell'altra/o ( sempre Suoi).

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  9. "È fare ingiuria allo sposo desiderare di piacere ad altri. Mi avrà chi per primo mi ha scelta: perché tardi, o carnefice? Perisca questo corpo che può essere bramato da occhi che non voglio". Si presentò, pregò, piegò la testa e disse : "Eccomi , non indugiare !" Ecco pertanto in una sola vittima un doppio martirio, di purezza e di religione. Ella rimase vergine e ottenne il martirio”. (tratto da De Virginibus, 1. 1)
    https://www.veritatemincaritate.com/2019/01/s-agnese-verginita-e-fede-fino-al-martirio/

    https://www.dropbox.com/s/l7gly24ehxwm2sw/190121-Omelie-S.Agnese.m4a?dl=0
    E’ il natale di Sant’Agnese, ammirino gli uomini, non disperino i piccoli, stupiscano le maritate, l'imitino le nubili... (Sant'Ambrogio). Meravigliosa omelìa su la verginita' = esclusiva primizia di Dio .

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    1. come consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria e diventare suoi apostoli?Ci Istruisca don Elia...grazie.

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    2. Leggete il "Trattato della vera devozione alla Vergine Maria" di san Luigi Maria Grignion de Montfort; contemporaneamente (o successivamente) preparatevi alla consacrazione per trentatré giorni, al termine dei quali pronuncerete la formula da lui composta o quella scritta da san Massimiliano Maria Kolbe. Nella pagina del blog dedicata alle Preghiere si trova il testo di suor Lucia, che si rivolge specificamente al Cuore Immacolato di Maria.

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