La
radice di ogni male / 2
Quando, il 27 gennaio 1945, i soldati
dell’Armata Rossa entrarono ad Auschwitz, non trovarono traccia di camere a gas
e forni crematori, ma – sulla base della tesi che i nazisti, prima di
ritirarsi, avevano avuto il tempo di far saltare tutto e di smaltire le macerie
per occultare i propri crimini – ne “riscostruirono” qualcuno dietro
indicazione di “testimoni”. Se la cifra di sei milioni è senz’altro esagerata
(ed esclude tanti cristiani, cui è negata la memoria), è tutta la narrativa
dell’Olocausto che non regge: perché utilizzare un gas altamente infiammabile
accanto a forni? come evacuarlo dopo l’uso? non ci sono modi molto più semplici
ed economici per ammazzare la gente?… Ma – com’è noto – la presenza ebraica era
molto forte nel regime sovietico; agli stupidi goyyîm, del resto, si può far bere qualsiasi panzana,
ossessionandoli di anno in anno con la giornata
della memoria.
Dobbiamo però osservare che con ogni
probabilità gli ashkenaziti, dai quali è nato il sionismo, non sono in realtà
di origine ebraica, ma discendono dai khazari, popolazione dell’Asia centrale
che nell’VIII secolo si convertì al giudaismo e successivamente, sotto la
spinta dei mongoli, si propagò nell’Europa orientale. Il loro sistema sociale
si divideva in due caste: quella dominante, dei nobili e guerrieri, e quella
sottomessa, composta di artigiani e commercianti. Pur non avendo alcun rapporto
etnico con gli antichi israeliti, essi tuttavia furono considerati loro
discendenti e vennero a costituire il 90% dell’ebraismo mondiale, rappresentato
per la parte restante dai sefarditi dispersi nell’area mediterranea, i soli di
origine semitica, ma paradossalmente discriminati dai primi. Coloro che hanno occupato
la Palestina, quindi, hanno ben poco a che fare con essa, né possono sensatamente accusare di antisemitismo quanti li contestano.
All’interno del giudaismo ashkenazita si
è sviluppato il movimento chassidico, molto propagandato come corrente “mistica”,
da cui trarre ispirazione, da quelle correnti giudaizzanti del cattolicesimo
postconciliare che lo stanno riducendo a variante dell’ebraismo che possa
essere riassorbita in esso. La dottrina dei maestri khassidîm si fonda però sulla gnosi cabalistica, la quale considera
il diavolo e il male un’emanazione del lato
sinistro della divinità; l’uomo pio e giusto avrebbe il compito – pensate
un po’ – di ristabilire l’armonia tra i contrari, aiutando così Dio stesso (che
si identifica con l’universo) a trovare compimento in un equilibrio superiore in
cui il peccato sarebbe superato mediante il suo riassorbimento nel bene. Quest’alta
missione si realizza per mezzo di conoscenze e pratiche occulte di cui solo
certi rabbini, ovviamente, sono depositari. L’organizzazione oggi più potente,
in questo ambito, si chiama Chabad-Lubavitch ed è diffusa in tutto il mondo; la
sua sede centrale si trova a New York. È una vera e propria potenza
transnazionale in grado di controllare i principali governi del pianeta grazie
ai capitali di membri di nome Rothschild e Rockefeller, oltre che alle
cerimonie di magia nera.
Ora, non è passato inosservato che Jorge
Mario Bergoglio abbia forti legami con il mondo ebraico. Già in veste di
arcivescovo si era distinto per svariate manifestazioni di sudditanza
accogliendo in cattedrale, in ripetute occasioni, membri dell’alta massoneria del
Bᵉnè Bᵉrith, in certi casi raccolti
intorno a lui, nel presbiterio, persino durante la Messa. In perfetta
continuità con la propria condotta a Buenos Aires, ha poi scandito la sua trasferta
romana di episodi sconcertanti. Qui mi soffermo solo su due di essi che mi
paiono particolarmente esemplificativi. Il 5 dicembre 2016 ha ricevuto in
Vaticano il rabbino chassidico Adin Steinsaltz, principe del nuovo Sinedrio
ricostituito nel 2006; il 17 gennaio 2018, in un discorso tenuto in Cile, ha poi
citato Gershom Scholem (1897-1982), il maggiore studioso contemporaneo della
cabala ed egli stesso attivo cabalista. Presi da soli, sembrano dettagli
isolati e insignificanti, ma nel contesto del suo “magistero liquido”
acquistano un’importanza rivelatrice.
Lo spirito talmudico del legalismo
farisaico, con la sua pretesa di annullare la legge divina mediante le
cavillose interpretazioni e casistiche rabbiniche, affiora inconfondibile nei sofismi dell’Amoris laetitia. Il peccato originale,
poi, consisterebbe non più, come affermato dalla Sacra Scrittura, nella
disobbedienza a un precetto divino, ma – secondo le nuove fonti della “fede” –
in una scissione tra l’uomo e il mondo causata da una modalità di conoscenza
che renderebbe il secondo oggetto e il primo sfruttatore avido e irrispettoso
delle sue risorse. Ma è tutta la visione bergogliana di Dio, del mondo e
dell’uomo a tradire un’impronta cabalistica. La mistica del popolo, con cui “Francesco” ha abilmente sostituito la
teologia della liberazione, ha evidenti tratti panteistici, visto che nel
popolo idealizzato vivrebbe e parlerebbe Dio stesso, il quale non è però, qui,
l’Essere increato personale, immutabile e distinto dalla creazione, della
Rivelazione cristiana, ma una non meglio definita energia immanente alla storia
e in continua evoluzione, come quella descritta da un altro gesuita eterodosso,
Carlo Maria Martini, nelle sue Conversazioni
notturne a Gerusalemme, che danno tutta la misura della sua apostasia. Tale
idea della divinità può essere identificata con il Dio biblico solo mediante
una radicale falsificazione della Scrittura, di cui uno dei principali artefici
fu proprio lui.
Da questo atteggiamento ideologico
scaturisce il rifiuto del pensiero metafisico classico (che ha consentito
l’elaborazione del dogma cristiano e lo sviluppo della scienza moderna) a
vantaggio di una presunta conoscenza come esperienza vitale in cui l’essere
umano perde i propri connotati di creatura razionale per fondersi con la realtà
che lo circonda, alogica e muta. Da qui nasce parimenti quel catastrofismo
ambientale, totalmente antiscientifico, che imputa all’attività umana variazioni
climatiche che nella storia si sono sempre verificate. Bisogna semmai parlare
di manipolazione del clima, fatto ormai accertato cui va ricondotto l’attuale
dissesto, ma qui mi limito ad osservare che, in un’impostazione del genere, la
vittima deputata è l’uomo occidentale, colpevole di esistere, ragionare e
agire, a meno che non accetti di regredire a un ipotetico stadio primitivo, a uno
“stato di natura” il cui abbandono sarebbe la vera origine del male.
Ecco dunque spiegata l’esaltazione di
quelle culture originarie che il cristianesimo, dopo averle per secoli
demonizzate e soffocate, dovrebbe riscoprire per incorporarle in sé. Poco
importa che esse includano svariati tipi di stregoneria e di culto degli
spiriti: al fine di instaurare con esse rapporti di tolleranza e di dialogo,
bisogna comunque guardarle con rispetto, magari partecipando ai loro riti;
piuttosto che condannarne le pratiche per coloniale senso di superiorità, anzi,
si può pure accettare di bere pozioni magiche e di ricevere “benedizioni” da
sciamani, come già accaduto in un altro pontificato in nome di
un’incondizionata stima per l’uomo e per tutte le sue espressioni. Ma alla fine,
non sono forse anche gli spiriti un’emanazione divina chiamata ad armonizzarsi
con il tutto e a contribuire al completamento di una divinità ancora
imperfetta? L’uomo davvero pio, nella dottrina chassidica, ha proprio il
compito di rimediare ai suoi limiti…
Vedete a quali degeneri assurdità
demoniache conduce l’abbandono della metafisica e l’assunzione acritica di
modelli di pensiero estranei alla tradizione cristiana, anzi ad essa
insanabilmente avversi? Dopo la disobbedienza dei progenitori e l’apostasia del
popolo eletto, siamo giunti alla perversione della mente, che Satana ha
realizzato mediante coloro che si sono messi al suo servizio e che si è ormai
diffusa anche nella Chiesa Cattolica, fino ai livelli più alti. Acconsentire a
idee del genere significa assoggettarsi a un influsso diabolico che offusca
l’intelletto e schiavizza la volontà; è come offrire al demonio la chiave per
entrare in quelle facoltà cui altrimenti non avrebbe accesso. Che la suprema
autorità ecclesiastica sia soggetta a tale influenza è malauguratamente più di
un sospetto: è un vero e proprio indizio di tempi apocalittici, concordante con
le convergenti indiscrezioni sul terzo segreto di Fatima del cardinale Luigi
Ciappi e di padre Malachi Martin, che accennarono a un’apostasia della Chiesa a
partire dal vertice. Chi, per grazia, ha conservato la lucidità necessaria ad esaminare
in modo obiettivo il pensiero e la storia dell’ultimo secolo può tuttavia
smascherarla. Tanto per cominciare, basta spegnere il televisore all’ennesima
mistificazione sulla Shoah, offrendo piuttosto
qualche Requiem aeternam per le povere vittime
le cui anime si siano salvate.
Il progetto sionista sta fagocitando non
solo la Chiesa, ma anche quell’anelito di riscatto nazionale che l’anno scorso
sembrava aver finalmente trovato un interprete. A quanto pare, scaltri giudei
sono riusciti a incantare il giovinotto rampante, ambizioso e un po’ supponente,
che poteva rappresentare per loro un pericolo, con la sua innegabile capacità
di presa sulle masse, ma, una volta accalappiato, può tornare molto utile ai piani
quale docile esecutore di ordini in veste di leader, autorizzato da Sion, del sovranismo europeo. Come temevo, il
criptosionismo di Bannon sta portando frutto. Gli yankees, d’altronde, conoscono solo due modi per risolvere ogni
tipo di problema: o fanno piovere bombe o fanno piovere dollari (che sia per
sostenere le loro pedine o per screditare chi si mette loro di traverso); agli
israeliani va invece il primato dei sequestri e degli assassinii. Non so se la
svolta del nostro aspirante capo di governo sia dovuta ad una cultura politica sufficiente
perché si senta ammonito dalla storia della Repubblica: al di là dei loro
limiti ideologici, statisti come Moro e Craxi avevano tentato di rendere
l’Italia un po’ più indipendente, ma finirono l’uno peggio dell’altro.
In ogni caso, l’andazzo sembra
confermare che siamo destinati a rimanere sudditi sia dell’Unione Europea (sul piano
economico-politico) che degli Stati Uniti (su quello strategico-militare),
cioè, in sostanza, dell’entità occulta che da settant’anni manovra sia questi che
quella e ha spinto la Francia sull’orlo della guerra civile; ma che bisogno
c’era di spalmarsi così smaccatamente sulla propaganda di quella banda di criminali
israeliani, bugiardi, immorali e razzisti, che, attaccando illegalmente la
Siria e le forze che la sostengono, vuol far scoppiare la terza guerra mondiale?
Sbilanciarsi troppo in quel senso, senza alcun vantaggio reale per noi, rischia
oltretutto di inimicarci la grande potenza che rappresenta l’ultimo baluardo
della libertà e della civiltà umana contro il totalitarismo globalista e che,
con isterico accanimento, insistono a provocare in Medio Oriente e in Crimea.
La tecnologia militare della fortezza russa, insieme a quella dell’alleata aviazione
cinese, ci ha lasciati indietro di un bel pezzo: abbiamo davvero interesse a
farci trascinare in un conflitto dalla parte sbagliata? Sì, c’è sempre qualcuno
che avrebbe da guadagnarci, ma non è certo il popolo. Del resto, abbiamo troppi
peccati da scontare – e di convertirci ascoltando gli appelli della Madonna di
Fatima, da quanto si vede, non se ne parla nemmeno. Nei piani divini rivelati
da Nostra Signora, pare proprio che la Russia sia destinata ad essere lo
strumento del castigo.
Articolo come sempre superlativo!
RispondiEliminaGrazie infinite don Elia, la ricordo sempre nelle mie preghiere.
Sia lodato Gesù Cristo
Ancora una volta La ringrazio per le Sue illuminate e sapienti spiegazioni che ci fanno capire come stanno cercando di manipolare le nostre menti. Senza di lei, nonostante le nostre naturali ritrosie, è quasi impossibilw non aderirvi.
RispondiEliminaIn questi giorni mi chiedevo perché mi indisponevano i continui riferimenti all'olocausto. Ora ho capito, grazie ancora. Il Signore La custodisca e La. protegga. Preghiamo tutti per Lei
Illuminante. A volte nella vita capita di provare un sentimento di sincera gratitudine e condivisione. Oggi per me è stato così leggendo quanto ha scritto. Un grande abbraccio nello Spirito
RispondiEliminaQuesta è la storia . Va da se , che il tempo attuale , è la risultante di questo processo e non il suo punto d’inizio.Certo è che non si può continuare a rispondere al male con il male,saremo fuori dalla legge divina e si farebbe il gioco di satana.
RispondiEliminaAmore ,Fede ,Speranza che resiste daranno i loro frutti.Niente di intentato nel piano di salvezza della Vergine SS che continua ad apparire in tutte le parti del mondo e inviare richiami di conversione,ritorno a Dio, alla fiducia in Dio. La Chiesa occupata ha smesso da tempo di dare fiducia a Dio che deve stare zitto insieme alla Vergine SS che pretende di fare “ la postina”. Come possiamo dire di avere fede senza aver fiducia .Dio merita questa fiducia.Se diamo fiducia a chi abbiamo inviato al governo,perchè non dobbiamo avere fiducia in Dio. Signore di tutto e di tutti,non possiamo fare da soli,Tu sei il Padre.
La tesi "revisionista" costò cara a Williamson che fu messo alla porta dalla FSSPX, mi sembra di ricordare.
RispondiEliminaChe il Signore la protegga!
E' proprio così.
EliminaGrazie a tutti voi per le preghiere!
Negli ultimi decenni molte gente ha aperto gli occhi sulla narrativa, a senso unico, dell'Olocausto ebraico considerato l'unico al mondo sin dalla creazione. Ben vengano articoli come questi di don Elia quindi, ben circostanziati d'altronde,frutto di una non comune capacità di analisi e di ricerca. Altrettanta introspezione la trovo negli studi di don Curzio Nitoglia, altro ottimo conoscitore della gnosi e dell'ebreo-sionismo nonché della kabbala'. Vorrei però rifarmi all'ultima parte dell'articolo per chiedere a don Elia se non creda che Putin sia nel giusto nello schierarsi a fianco di Maduro, non tanto contro la democrazia venezuelana, ma quanto contro il capitale Usa che ha sempre fatto dell'America latina terra di saccheggio e di giunte militari colluse anche con i narcos?
RispondiEliminaUltimamente non ho seguito molto la situazione del Venezuela. Credo sia evidente che il regime di Chavez-Maduro, all'interno, abbia avuto effetti catastrofici (come l'affine presidenza Lula-Roussef in Brasile), ma in America Latina quei Paesi potrebbero costituire un contrappeso all'egemonia statunitense, cosa che spiega l'interesse di Putin per il primo (oltre alle forniture di petrolio).
EliminaPadre Elia come dagli torto...
RispondiEliminahttps://youtu.be/Le805vYV4Bo
Grazie per ognuno di questi meravigliosi scritti. Dio la benedica e la custodisca sempre
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