Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 20 agosto 2016


L’esecuzione dell’Occidente


La società occidentale assomiglia a un prigioniero che, spensieratamente, si stia scavando la fossa con le proprie stesse mani, mentre un miliziano gli tiene puntato contro il mitra con il quale sta per trucidarlo. L’insensata spensieratezza che impazza nel Primo Mondo ci impedisce di vedere la triste realtà. Anche a Berlino, ai primi di maggio del ’45, molti si abbandonarono ad orge sfrenate, ma per “esorcizzare” la disperazione di vedere l’inesorabile rovina e l’incombente morte o prigionia. Noi continuiamo invece a illuderci di essere perfettamente liberi e di non esserlo mai stati tanto prima d’ora. L’incantesimo diabolico che stordisce gli stolidi sudditi della demo(no)crazia sta toccando il culmine, così che le trame occulte del potere progrediscono costantemente, senza incontrare una resistenza adeguata, mediante progetti di legge talmente aberranti da risultare disgustosi a chiunque sia sano di mente. I pochi che vi si oppongono si scontrano con il muro di gomma dell’indifferenza o del cinismo, guardati con sospetto come se i matti fossero loro.

L’Impero Romano crollò a causa non della crisi economica, come pretende la storiografia marxista, ma della crisi spirituale provocata dalla corruzione morale. L’edonismo materialista epicureo, che fin dal I secolo a.C. era dilagato nell’alta società, aveva avuto ricadute deleterie sulla moralità pubblica e privata. Non a caso Karl Marx si laureò in filosofia con una tesi su Epicuro; nella sua smania frustrata di autoaffermazione, il giovane marrano (ebreo “convertitosi” per convenienza) passò presto da Lutero al culto di Satana, come testimoniano i poemetti a lui dedicati, e maturò – si fa per dire – un odio acerrimo contro il cristianesimo. Tutta la sua sgangherata teoria economico-politico-sociale non è altro che un mezzo per distruggere la fede nei cuori degli uomini e asservirli di nuovo al demonio: lotta di classe, rivoluzione e dittatura del proletariato… tutti miseri pretesti per irretire le coscienze ed espellerne Cristo. Devastante potere di certe idee e promesse!

Sul versante opposto, i nemici di Dio infiltratisi nella Chiesa Cattolica hanno tolto il baluardo soprannaturale che proteggeva i popoli e il mondo da completa rovina: la santa Messa, ritoccata e codificata da san Pio V, ma non certo da lui inventata, bensì ricevuta da epoca antichissima. Il nuovo rito, totale rifacimento elaborato in modo del tutto artificiale e imposto con metodi brutali, è un culto reso non più a Dio, ma all’uomo; non è più il Sacrificio della dottrina cattolica, ma la riunione fraterna dell’eresia protestante. Nel celebrarlo, un sacerdote che, per grazia divina, abbia conservato la retta fede deve fare uno sforzo continuo per ricordarsi che sta parlando con Dio e rendendo presente l’atto della Redenzione universale, la cui continua rinnovazione incruenta espia, preservandola così dalla distruzione, l’interminabile sequenza di peccati con cui l’umanità, due millenni dopo il dono della salvezza, continua ad offendere il Creatore.

Quanti sacerdoti e fedeli pensano a questo, durante la Messa? La maggioranza non possiede più nemmeno la nozione di sacrificio espiatorio e propiziatorio. Che in chiesa, poi, si vada ad adorare qualcuno, è un’ipotesi stravagante; sussiste unicamente – ma solo al catechismo – l’idea che ci si venga a ringraziare il buon Dio: ma per che cosa? Per la vita, la famiglia, i talenti, le vacanze… tutto è disperatamente appiattito sul piano naturale. I pastoralisti, forti della loro infallibile scienza, scatteranno subito osservando che, nella cultura attuale, è semplicemente impensabile proporre qualcosa di più, dato che nessuno lo capirebbe. Certo: hanno creato di proposito questa situazione, demolendo la fede e spegnendo ogni sentimento religioso, per poi concludere che essa ci obbliga a continuare così, onde bloccare sul nascere qualsiasi tentativo di cambiamento…

L’Occidente, lasciato in balìa di Satana, delle sue opere e delle sue seduzioni, attende il colpo di grazia, ma non lo sa; per questo è così spensierato. Qualche isolata Cassandra, qua e là, prova a dare un caritatevole avvertimento, ma nessuno può sentirla; chi, talvolta, riesce a superare il muro di omertoso silenzio è immediatamente respinto come un guastafeste e un uccello di malaugurio (per dirla in termini decenti, che non s’usano più). Nel sistema mediatico, saldamente controllato dal sionismo dell’alta finanza, non sono ammesse voci fuori dal coro, ma solo imbonitori di speranze illusorie e fallaci. Quanta gente, del resto, legge unicamente le pagine dello sport e dello spettacolo? La mente imbottita di futilità, la pancia piena di cibi nocivi, il sangue inquinato di alcool e droga… una maniera dolce di suicidarsi per prevenire l’esecuzione. Sempre meglio di un colpo alla nuca – cerca di convincersi l’inconscio collettivo manipolato a menadito. Perché, in fondo in fondo, tutti sanno di essere minacciati, ma cercano di non pensarci.

La vera minaccia, ovviamente, non è quella degli attentati pianificati dai servizi segreti; quelli servono solo a scatenare reazioni emotive di massa che assecondino svolte politiche e giustifichino progressive restrizioni della libertà. La minaccia reale – oltre al dilagare del cancro, della violenza privata e delle malattie sessualmente trasmissibili – consiste nel progetto di drastica riduzione della popolazione mondiale che politicanti e banchieri consacrati al diavolo intendono realizzare tra breve con ogni mezzo, dalla guerra totale ai cataclismi naturali provocati dall’uomo, per non parlare della sterilizzazione di massa indotta dall’ideologia del gender. Sono decenni, poi, che in un assordante silenzio prosegue lo sterminio di Stato in ospedali pubblici e cliniche private: solo in Italia sono quasi sei milioni, altro che olocausto! Già questo crimine orrendo, da solo, merita inimmaginabili castighi… quelli che Dio sta per mandare servendosi dei Suoi stessi nemici, dopo aver esaurito i Suoi continui, quanto inascoltati, ammonimenti e richiami.

La misericordia esige pentimento sincero e decisa correzione della propria condotta, rinnegamento dell’errore ed emendazione delle colpe, riparazione del male commesso e fermo proposito di non più peccare. Perché il Figlio di Dio, altrimenti, sarebbe morto sulla croce, dopo aver affidato agli Apostoli il mandato di rinnovarne il Sacrificio redentore in ogni luogo e in ogni tempo? Solo grazie ad esso, ora, i peccatori possono convertirsi e cooperare, come è giusto e necessario, alla propria stessa salvezza, unendo le loro penitenze a quella Passione che è sorgente di tutte le grazie. Guai a chi finge di ignorare tutto questo e propina ai fedeli una parodia della misericordia! Sarebbe meglio per lui non essere nato. Guai a chi ha distorto il significato e inficiato il valore della santa Messa! Non può certo stare in Paradiso. Se cerchiamo riparo da ciò che ci attende, torniamo alla Messa di sempre, implorando da Dio la grazia che numerosi sacerdoti possano celebrarla ovunque. Non di quelli che chiamano in chiesa i musulmani a maledirci e ad oltraggiare Nostro Signore durante il santo Sacrificio; quelli hanno già perso la testa.
 

11 commenti:

  1. Durante la messa i sacerdoti pensano all'8 e 5 per mille, alla raccolta Caritas mensile, agli empori Caritas da costruire su indicazione dei loro vescovi modello Germania, al GREST estivo che il mio è più riuscito del tuo, al corso per i fidanzati quarantenni con figli annessi al seguito, all'oratorio dove dispensare servizi sociali escluso il servizio spirituale, ai pranzi ed alle cene per raccogliere fondi non si sa per quali scopi e si potrebbe continuare per pagine intere, tutto in nome di un cattopauperismo di ritorno che speravamo di avere sepolto definitivamente. Pensano a questo, carissimo e coraggiosissimo don Elia. Dimenticavo, pensano anche a come scamparla evitando di fare la fine che ha fatto lei e che rischiano di fare quei pochi "disobbedienti" che non sopportano il giogo del nemico, lo stesso che si vendicherà, per primi, su di loro.

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  2. Non sono tutti così, c'è ancora qualcosa di buono.....il colpo di pistola alla nuca è roba d'antan, adesso volano teste come al tempo de La Terreur e non si può alzare tanto la voce, hanno chiuso molti blogs che facevano riferimenti specifici, siamo sotto feroce dittatura ed a coloro che non credevano alla famosa dittatura 'del relativismo', che ne era elegantissima definizione, dovranno svegliarsi, o forse è troppo tardi, 100 anni furono concessi dalla Vergine, mancano 9 mesi, il tempo di una gestazione umana.....padre, sia prudente, mi spiacerebbe non leggerla più. Laudetur Jesu Christus!

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    1. Certo che non tutti i sacerdoti sono così.Ce ne sono di santi che danno la vita per la verità;di buoni che soffrono in silenzio per la verità; di pavidi che omettono la verità; di falsi che negano o stravolgono la verità. Per tutti e' nostro compito di battezzati pregare e nostro dovere di cristiani ricordare loro di essere sacerdoti come ai vescovi di essere vescovi,come dice Fulthon Sheen. Noi "laici" ricordato questo, usciamo dalla nostra quotidiana comodità per farci riconoscere e non farli sentire soli.

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  3. Credo che se pensassero solo ai soldi, forse sarebbe meglio.
    Qui si parla di marmellata di religioni, un sincretismo che passa solo dalla cancellazione di NS Gesù Cristo.

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  4. Sacerdoti per sempre, che avete avuto la Grazia di conoscere, comprendere e vivere gli inestimabili tesori della S. Messa, siate il Cuore sanguinante e pulsante di Gesù e Maria. Abbiate il Loro Amore traboccante, per riparare la Chiesa, lenendo e curando le ferite inferte dai tanti Giuda, il cui scopo finale è quello di dividere e distruggere. Quanti possono stare sotto la Croce, come Maria? La Fede incrollabile del Suo Cuore Immacolato, testimoniata da viva Speranza e instancabile Carità, sia scudo e fortezza inespugnabile, come anticipo di sicuro Trionfo su tutto il Male e sia il Suo dono eccelso, per tutti i Figli che a Lei si consacrano, ora e sempre.

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  5. Le analisi sono ineccepibili ed importanti caro don Elia ma se rimangono tali e/o non portano a delle conseguenze coerenti - anche con grande sofferenza - sono sterili, pericolose oltre che in peccato mortale contro la sana e santa dottrina della Chiesa e dei Papi pre CVII . Se si è preso atto ed in tutta coscienza si crede che la nuova messa " è un culto reso non più a Dio, ma all’uomo; non è più il Sacrificio della dottrina cattolica, ma la riunione fraterna dell’eresia protestante." delle due l'una o si rimane in comunione con bergoglio e si crede che sia Papa ed allora frasi come questo conducono al peccato mortale oppure non si può ( non si deve ) essere in comunione con bergoglio e con la sua "Chiesa" e si DEVE rimanere nella Santa Cattolica Apostolica Chiesa di Roma celebrando l'unica vera SS Messa come ci è stata consegnata non una cum. Tertium non datur . Non si può essere in comunione con Dio e con bergoglio. Con dolore ma il principio di non contraddizione non ammette ( altre ) vie brevi e IMHO troppo legate all'amore ( o paura ) del mondo . In ogni caso grazie per quello che scrive .

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    1. A prescindere dal rompicapo relativo alle dimissioni e alla sua permanenza in Vaticano, mosso dal sensus fidei io dico "una cum papa nostro Benedicto" (ma mi raccomando, non lo dica a nessuno...).

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    2. Padre, mi dica una parola buona su questo, perchè temo sempre più che che la rottura non si sia consumata nel 2013, ma molto prima:
      http://it.radiovaticana.va/news/2016/08/25/francesco_e_benedetto_continuità_e_amore_reciproco/1253587

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    3. Non avevo ancora letto l'intervista. Mi aggrappo al pensiero che non si può dar credito a un quotidiano anticattolico fino al midollo che di colpo, tre anni e mezzo fa, è diventato più papista del papa...

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    4. Intervista è una parola grossa, il giornalista ha scritto una biografia corposa su Papa Benedetto in uscita a fine mese, 500 e passa pagine, e l'ha fatta avere in anticipo al papa che la ha già letta quasi del tutto ed avrà detto sì e no 4 parole del 'colloquio' prestampato e precotto come accade da tre anni in qua, ma l'accenno ironico al fuso orario merita un'attenta analisi......Ratzinger è capace di sottigliezze difficili a cogliersi.......grazie per il coraggio e l'ascolto delle nostre misere elucubrazioni.

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  6. Caro Don Elia, continuo a chiedermi se il tragico terremoto di ieri sia di origine naturale od umana...temo di sapere la risposta.

    L'umanità vuole liberarsi del Signore ed il Signore lasciandoci in balia di noi stessi ci castiga tremendamente...con le guerre ed i cataclismi naturali l'umanitarismo satanico sta distruggendo questa umanità quasi totalmente scristianizzata.

    Preghiamo (con tanti Rosari) perché il Signore ci liberi presto da questi satanisti che, per ora, dominano il mondo.
    Il Cuore Immacolato di Maria Santissima vincerà.

    Sia lodato Gesù Cristo.

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