Libertà e martirio
Una
libertà selvaggia, priva di un orientamento dettato dalla verità oggettiva, che
l’intelletto ha il compito di indagare e accogliere; una fratellanza
velleitaria, priva di un contenuto basato sulla legge naturale, che la
coscienza porta inscritta in sé; un’uguaglianza ideologica, priva di un
fondamento metafisico immutabile, che la ragione è in grado di riconoscere a
prescindere dalle mode culturali. Aggiungete a questo l’influsso del
protestantesimo – esaltato dalla nouvelle
théologie e considerato equivalente al cattolicesimo – con il suo sola
Scriptura (interpretata mediante
lettura privata, in chiave esistenziale e individualistica, fuori del solco di
Tradizione e Magistero), il suo sola gratia (compresa come favore
arbitrario ed estrinseco, anziché come comunicazione soprannaturale di Dio che
richiede la cooperazione umana) e il suo sola fides
(concepita come fatto meramente soggettivo, piuttosto che come adesione
ragionevole alla verità rivelata, resa possibile dalla corrispondente virtù
teologale)… e otterrete il disastro in cui siamo coinvolti.
Nella
patria delle idee chiare e distinte, della dea ragione e della rivoluzione
permanente prosegue una lotta senza quartiere al cristianesimo e alla Chiesa.
Dopo averle alienato milioni di lavoratori con l’assurda ideologia marxista,
ora usa l’Islam, accolto a braccia aperte sul suo suolo. Stupidità, impotenza,
miopia? No, ma strategia studiata dai poteri occulti che tirano i fili ai
burattini della politica, come il primo ministro della République che ha minacciato la guerra civile nel caso in cui la “destra
xenofoba” avesse vinto le elezioni. Oibò! La democrazia può essere soltanto di
sinistra? Ma non si accorgono della propria ridicolaggine? Oppure sono così
succubi dei loro consulenti di immagine da ripetere a pappagallo qualsiasi
suggerimento? Probabilmente l’una e l’altra cosa. Il problema è che la realtà
sul terreno è ben più drammatica. L’effetto-emulazione può infatti spingere
migliaia di giovani musulmani frustrati o depressi, manipolati dalla propaganda
terroristica che dilaga impunemente sulla Rete, ad atti di violenza che è
praticamente impossibile prevenire.
Vien
da pensare che i francesi stiano raccogliendo i frutti dei loro stessi
princìpi, ovvero di quel laicismo estremo che penalizza severamente i
cattolici, ma che ai seguaci di Maometto non fa neanche un baffo. Preti e
vescovi, però, non sono stati da meno, con la loro ostentata amicizia per gli islamici
e l’irrazionale senso di colpa per la storia e la cultura cristiane. Dall’altro
lato, in realtà, non hanno la minima intenzione di fare amicizia con noi: hanno
ordine da Allah di sottometterci tutti – con le buone o con le cattive – e
questo è esattamente quel che da quattordici secoli si industriano a fare con
grande impegno. I più aperti e disponibili, fra loro, sono generalmente i meno
osservanti; se i loro capi vengono ai nostri incontri interreligiosi, credete
ci sia da fidarsi di chi considera non solo lecito, ma perfino virtuoso
ingannare gli infedeli? Ma le idee contano più della realtà dei fatti – e più
dei dogmi della fede, se in nome dell’accoglienza si arriva a dare ai musulmani
anche la santa Comunione.
Il
martirio in terra gallica comincerà ora ad aprire gli occhi delle menti e a
dissipare la nebbia dei buoni pensieri o fornirà ulteriore conferma
all’ideologia del dialogo a oltranza? Una certa visione autolesionista della
vita cristiana, oggi purtroppo dominante, impone di spalancare le braccia a chi
ti viene incontro con un coltello puntato. Gesù – sostengono – avrebbe fatto e
insegnato questo: per mandarci tutti al macello? o per riconciliarci con il
Padre mediante il Suo sacrificio redentore? Se è vero che la Sua Sposa deve
seguirlo sulla stessa via e che la Passione deve compiersi nel Suo Corpo
mistico, a questo hanno sempre alacremente provveduto i suoi nemici, senza
bisogno di andarsela a cercare. Oltretutto c’è una differenza sostanziale tra
l’autoannientamento e l’offerta riparatrice di sé, ma la seconda opzione è ormai
incomprensibile alla mentalità del cattolico medio. La carità virile che tutto
sopporta in vista della conversione del peccatore e dell’errante (ma che non
per questo gli si immola senza scopo) è stata rimpiazzata da un’imbelle
acquiescenza al male e a chi lo opera. Sarebbe questo l’insegnamento di Cristo?
Via, almeno un po’ di rispetto per il Figlio di Dio e nostro crocifisso Salvatore.
Ma
come possono i musulmani – ammesso e non concesso che lo vogliano – rispettare
la nostra religione, se noi siamo i primi a disprezzarla, se non altro
presentandola come qualcosa di ridicolo e degno di biasimo? Il semplice fatto
che li rincorriamo con tanto affanno è per loro una prova della superiorità
della loro credenza e un invito a sottometterci. Dopo aver respinto per secoli
reiterate e sanguinose invasioni, ora andiamo a prenderli in mare e li
riforniamo di vitto, alloggio, telefono e paga perché bivacchino nelle nostre
piazze, rompendo ogni tanto la noia con una lite, uno stupro o – magari – uno
sgozzamento in chiesa… Una volta consumato il primo, la strada è aperta. Non è
questione di politica, ma di buon senso. Abbiamo la virilità e il coraggio di
opporci al suicidio dell’Europa, manifestando pubblicamente la nostra fede con
processioni riparatrici che impetrino protezione dal Cielo, visto che sulla
terra non ci difende nessuno?
San
Pio V, san Lorenzo da Brindisi, i beati Innocenzo XI, Marco d’Aviano e Charles
de Foucauld (che previde le conseguenze nefaste della mancata cristianizzazione
del Maghreb) siano nostri intercessori e ispiratori; ci ottengano guide politiche
e spirituali capaci di fermare l’invasione e di restituirci la libertà che, in
nome della libertà, ci è stata tolta. O dobbiamo aspettare l’occupazione da
Oriente? Potrebbe essere risolutiva, ma non certo indolore. Tenendo conto del nazionalismo
russo, più che acceso anche a livello religioso, non ci sarebbe da divertirsi;
ma almeno – se non se ne va da sé prima che arrivino – potrebbero sloggiare
l’intruso che, con l’aria di uno scolaretto, continua a ripetere la baggianata
che tutte le religioni vogliono la pace, mentre sono i soldi e il potere ad
alimentare la violenza. Par di sentire un vetero-marxista; se almeno desse
un nome ai poteri occulti che stanno usando l’estremismo islamico per provocare
il caos… ma non può permetterselo, è anche lui sul loro libro-paga.
«Sono anni che noi vescovi del
Medio Oriente mettiamo in guardia quei poteri occidentali che, pur di
perseguire i propri interessi, non esitano ad appoggiare i gruppi di invasati
che perseguono l’ideologia jihadista» (mons. Georges Abou
Khazen, vicario apostolico di Aleppo per i cattolici di rito latino, alla Radio
Vaticana, 27 luglio 2016).
«Ma perché gli uomini responsabili
non vedono l’invasione dell’Islam in Europa? Qual è il fine di queste
invasioni? Non si ricordano più di Lepanto? Oppure hanno dimenticato l’assedio
di Vienna? Non si può vedere un’invasione pacifica quando uccidono nel loro
Paese islamico coloro che si dichiarano cristiani o si convertono a Cristo». «Si
sta preparando qualcosa di grave contro coloro che seguono Cristo: altro che
olocausto, saranno schiacciati e scacciati per colpa di coloro che hanno occhi
e non vedono, orecchie e non sentono, bocca e non parlano e lasciano fare al
male di fare il male» (Bruno Cornacchiola, 17 febbraio 1999;
16 dicembre 1995).
Del pecca fortiter sed crede fortius è rimasto solo il primo, la Francia paga i conti salatissimi della infame rivoluzione fasulla che si ostina a celebrare con fede incrollabile, après de nous le déluge e il povero prete non è che il primo, temo che sia un po' tardi, ormai sono milioni e continuano ad arrivare ,ergo, o sarà guerra e chissenefrega se the man in white continua a ripetere il mantra che non è guerra di religione, ma sarà tremenda e sanguinosissima da ambo le parti, se i pochi cristiani che hanno qualche reminiscenza della dottrina, sanno che non praevalebunt, per gli altri sarà lotta senza quartiere. Buona domenica, padre e preghi per noi tutti.
RispondiEliminaPadre, purtroppo la sua analisi è impietosamente vera. Dopo le ultime esternazioni di quell'uomo vestito di bianco ( cattolici violenti..), ho definitivamente compreso che chi doveva guidarci ci ha abbandonato. Mi passi la battuta: Pietro ( e non solo lui) si sta rivoltando sulle nuvole! Tenga botta, abbiamo bisogno di sacerdoti veri. Laudetur Jesu Christe!
RispondiEliminaCaduto a terra dopo le prime coltellate padre Hamel ha cercato di respingere il suo agressore con i piedi dicendo:
RispondiElimina"Vattene satana" , ripetendo "vattene satana"
Lo ha detto durante l`omelia il vescovo d Rouen che aggiunge, rivolgendosi al defunto: "tu esprimevi allora la tua fede nell`uomo creato buono e che il diavolo afferra."
Intanto la Fede non è nell'uomo ma in Dio, che solo, può liberarci dal Male, infatti le ultime parole, prima della morte, che esprimono tutta la tragica realtà che il Sacerdote sperimenta e vede: "vattene satana", non potrebbero essere date, come monito, soprattutto per i Sacerdoti, che "dovranno testimoniare la Fede in Cristo, anche con il martirio" e che comunque non saranno risparmiati dal "vedere Satana" che li tenterà fino all'ultimo istante di vita, per strapparli dal Cuore di Cristo? Dopo tanti tradimenti e rinnegamenti abbiamo aperto, anzi spalancato le porte al Male e questi ci mostra tutto il suo odio e disprezzo. La perla preziosa, va difesa e custodita, anche se dovessimo donare la vita.
Oggi in Porziuncola, B. Ha sottolineato mettendosi una mano a coprire la bocca che il figliol prodigo quando torna a casa il padre neanche lo fa parlare che subito lo abbraccia e riceve il perdono Boh! Allora quando Gesù all'adultera Le dice chi ti ha condannata donna Va e non peccare più,non vale? Boh!
RispondiEliminaChe questo circo finisca presto.
I Sacramenti facciano verità in chi li amministra e in chi li riceve.