Suor Lucia di Fatima
(1907-2005)
Consacrazione
al Cuore Immacolato di Maria
O Vergine, Madre di Dio e Madre
mia,
al Tuo Cuore Immacolato
interamente mi consacro
con tutto quello che sono e
possiedo.
Prendimi sotto la Tua materna
protezione,
difendimi dai pericoli,
aiutami a vincere le
tentazioni,
che mi sollecitano verso il
male,
e a conservare la purezza del
mio corpo e della mia anima.
Sia il Tuo Cuore Immacolato il
mio rifugio
e il cammino che mi conduce a
Dio.
Concedimi la grazia di pregare
e di sacrificarmi per amore di
Gesù,
per la conversione dei
peccatori
e per riparare i peccati
commessi
contro il Tuo Cuore Immacolato.
Per mezzo di Te e in unione al
Cuore del Tuo Figlio divino
voglio vivere per la gloria
della santissima Trinità,
nella quale credo e spero,
la quale adoro e amo.
Amen.
Sant’Ildefonso di Toledo
Preghiera a Maria Regina
Ora vengo a Te, o unica Vergine
Madre di Dio; mi prostro dinanzi a Te, o unica che abbia operato l’Incarnazione
del mio Dio; mi umilio al Tuo cospetto, o unica che sia diventata Madre del mio
Signore. Supplico Te, o unica ad esserti fatta
Ancella del Figlio Tuo, di ottenere che siano cancellate le azioni del
mio peccato, di comandare che io sia purificato dall’iniquità del mio operare,
di farmi amare la gloria della Tua verginità, di rivelarmi l’immensità della
dolcezza di Tuo Figlio, di darmi di esprimere e difendere l’autenticità della
fede nel Figlio Tuo. Concedimi anche di aderire a Dio e a Te, di servire il Figlio Tuo e Te, di sottomettermi al Tuo Signore e
a Te: a Lui come al mio Creatore, a
Te come alla Genitrice del mio Creatore; a Lui come al Signore delle potenze, a
Te come all’Ancella del Signore di tutte le cose; a Lui come a Dio, a Te
come alla Madre di Dio; a Lui come al mio Redentore, a Te come a colei che ha
operato la mia redenzione.
Infatti ciò che ha operato nella
mia redenzione, lo ha formato dalla verità della Tua persona. Per farsi mio
redentore, è stato Tuo figlio. Per farsi prezzo del mio riscatto, si è
incarnato dalla Tua carne. Il corpo nel quale ha guarito le mie ferite, lo ha
prodotto dalla Tua carne tale da poter essere ferito. Per eliminare la mia
morte, ha tratto un corpo mortale dal corpo della Tua mortalità. Per cancellare
i miei peccati, il corpo che ha ricevuto da Te lo ha preso senza peccato. La
mia natura, che per me, in Sé precursore, ha collocato nel suo regno, nella
gloria del trono paterno, al di sopra degli angeli, l’ha assunta, abbassatosi,
dalla verità del Tuo corpo. Per questo io sono Tuo servo, perché Tuo Figlio è
il mio Signore. Per questo Tu sei la mia Signora, perché Tu sei l’Ancella del
mio Signore. Per questo io sono servo dell’Ancella del mio Signore, perché Tu, mia Signora, sei diventata
Madre del Tuo Signore. Per questo io mi son fatto Tuo servo, perché Tu sei
diventata la Madre del mio Creatore.
Ti prego, Ti prego, Santa Vergine: che io abbia Gesù da
quello Spirito per opera del quale Tu hai generato Gesù. La mia anima accolga
Gesù mediante quello Spirito grazie al quale la Tua carne ha concepito Gesù
medesimo. Mi sia possibile conoscere Gesù in virtù di quello Spirito dal quale
Ti venne il conoscere, possedere e partorire Gesù. Che, pur nella mia bassezza,
io possa parlare in modo eccelso di Gesù in quello Spirito in cui professi di
essere l’Ancella del Signore, desiderando che Ti sia fatto secondo la parola
dell’angelo. Che io possa amare Gesù in quello Spirito nel quale Tu lo adori
come Signore, lo guardi come Figlio. Che io possa temere questo Gesù in modo
tanto vero quanto è vero che Egli stesso, pur essendo Dio, era sottomesso ai
suoi genitori (cf. Lc 2, 51).
Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo
Preghiera a Nostro Signore Gesù Cristo
Dolcissimo Gesù, le nostre anime hanno sete di te! Attraici, congiungici familiarmente con te, guidaci al porto della vita! Sei venuto sulla terra per salvarci, e la tua vita è la più bella, la più grandiosa manifestazione di Dio! La divina semplicità di questa vita, piena di tanti tesori di sapienza e di amore, ci rapisce a Dio, e noi in te vediamo veramente la gloria del Padre, e per la tua luce scorgiamo tutta la misera piccolezza delle cose umane!
Dolcissimo Gesù, Tu solo sei il Re ammirabile, il forte, il Consigliere, il Principe della pace! Tu solo sei il Padrone dell’universo, e nella tua vita mortale tutte le creature e gli stessi tuoi nemici non hanno fatto altro che servirti! Come è ammirabile il piano della tua Provvidenza, o Gesù dolce! Volevi nascere in una stalla, ed ecco che quelli che ti negarono un ricovero non fecero che servirti; loro malgrado prepararono l’evento umano che Tu volevi utilizzare, per venire al mondo nella più squallida povertà! Volevi andare in Egitto per prendere possesso della terra pagana; Erode credè di perseguitarti a morte… fù un empio, ma non fu in fondo che un servitore del tuo disegno.
Tu dominasti i cuori più perfidi, Tu utilizzasti la loro pessima volontà, e ti facesti servire da quelli che credevano di sopraffarti. Sei un trionfatore divino, o Gesù, anche oggi, e lo sarai in eterno! Se gli increduli e quelli che non ti amano potessero supporre che sono sempre i più vili servitori del tuo immortale disegno, anche quando ti combattono, essi si umilierebbero e si vergognerebbero del loro atteggiamento! Tu sei l’attrazione di tutti, o Gesù, e nessuno può sfuggire al tuo dominio; sei la pietra angolare, e nessuno può eliminarti; nessuno può urtare contro di te senza infrangersi! Trionfa, o Gesù, trionfa e fa’ che tutti siamo i tuoi cooperatori ed i tuoi servi nella pace dolcissima dell’amore e non nella degradazione orrida dei nostri peccati!
Gli stolti hanno creduto di demolire la tua Sapienza, e non hanno fatto che darle risalto; sono tuoi servi quando, pieni di orgoglio, si appartano da te nel nome di una falsa scienza!
Convertili, o Signore, convertili perché un raggio solo della luce mirabile, emanante dalla tua vita, è sufficiente ad umiliarli ed a far riconoscere la loro miseria!
Gli empi ti combattono e credono di demolire la tua opera, ma essi non fanno che spazzare le scorie dell’umanità: sono tuoi servi e non se ne accorgono, perché per i loro sforzi di pigmei, la tua opera appare gigante ed incrollabile in tutti i secoli! Scuotili, o Gesù, scuotili e convertili al tuo amore! Gli sforzi scellerati che le nazioni apostate e l’umanità peccatrice hanno fatto per distaccarsi da te ci hanno mostrato che Tu solo sei Vita, perché gli edifici degli uomini crollano come pagliuzze scosse e trascinate dall’uragano!…
Dolcissimo Gesù, le nostre anime, disingannate da tante tristi esperienze, hanno sete di Te! Hanno fame di Te! Vivi glorioso nei nostri cuori, facci ritornare all’ideale cristiano, rendici pieni di forza, pieni di luce, pieni di amore; rendici strumenti della tua gloria, servi di amore e non servi di pena! Stillaci Tu goccia a goccia nel cuore la tua medesima vita, ed essa diventi il nostro sospiro, il nostro palpito perenne!
Se l’angelico Pane ci nutre, fa’, o Gesù, angelica la nostra vita; facci passare sulla terra come morti al mondo: sia questo nostro misero corpo come il sudario che ci inviluppi, sia esso la tomba della nostra gloriosa risurrezione!
Rendici quello che dobbiamo essere: Voce di gloria per Dio solo, te lo domandiamo per l’amore che Tu portasti al Padre! Fa’ che Dio solo sia glorificato in tutte le nostra attività anche umane: nelle arti, nelle scienze, nel lavoro, nella vita sociale, nelle città, nelle nazioni, risuoni solenne la parola santa, che fu il programma della tua vita: Dio solo sopra tutte le cose!
E tu, Vergine Maria, monumento della potenza del Padre, sede della Sapienza Eterna, tenerezza dell’Eterno Amore, tu che sei la Madre nostra, trasfondici nell’anima la vita di Gesù e rendici strumento della sua gloria! Fa’ che noi apportiamo al mondo non la flaccida pace dell’egoismo, ma la spada tagliente dell’attività, della Verità; fa’ che sconvolgiamo la terra per annullarvi, per quanto è in noi, tutto quello che non è di Dio; fa’ che viviamo di Dio! E come la tua anima Immacolata fu un cantico perenne di amore, così le nostre anime siano un interminabile coro, che risuoni sulla terra ed abbia l’eco perpetua nel cielo. Così sia.
Supplica alla Madonna della Medaglia
miracolosa
Da recitare alle 17 del 27 novembre, festa della Medaglia miracolosa,
ogni 27 del mese e in ogni urgente necessità
ogni 27 del mese e in ogni urgente necessità
O Vergine immacolata, noi sappiamo che sempre e ovunque sei disposta ad esaudire le preghiere dei Tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo pure che vi sono giorni e ore in cui Ti compiaci di spargere più abbondantemente i tesori delle Tue grazie. Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a Te, proprio in quello stesso giorno e ora benedetta, da Te prescelta per la manifestazione della Tua Medaglia.
Noi veniamo a Te ripieni di immensa gratitudine e illimitata fiducia, in quest’ora a Te sì cara, per ringraziarti del gran dono che ci hai fatto dandoci la Tua immagine, affinché fosse per noi attestato d’affetto e pegno di protezione. Noi dunque Ti promettiamo che, secondo il Tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della Tua presenza presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il Tuo consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare perché non siano inutili tanti sacrifici Tuoi e del Tuo divin Figlio. Sì, il Tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare all’unisono col Tuo. Lo accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà per portare ogni giorno la propria croce dietro a Lui. Questa è l’ora Tua, o Maria, l’ora della Tua bontà inesauribile, della Tua misericordia trionfante, l’ora in cui facesti sgorgare, per mezzo della Tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra. Fa’, o Madre, che quest’ora, che Ti ricorda la dolce commozione del Tuo Cuore, la quale Ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di tanti mali, fa’ che quest’ora sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione e l’ora del pieno esaudimento dei nostri voti.
Tu che hai promesso, proprio in quest’ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le avesse domandate con fiducia, volgi benigna i Tuoi sguardi alle nostre suppliche. Noi confessiamo di non meritare le Tue grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se non a Te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le Sue grazie? Abbi dunque pietà di noi.
Te lo domandiamo per la Tua Immacolata Concezione e per l’amore che Ti spinse a darci la Tua preziosa Medaglia. O Consolatrice degli afflitti, che già Ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai mali da cui siamo oppressi. Fa’ che la Tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari i Tuoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la Tua Medaglia conforto a chi soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.
Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest’ora solenne Ti domandiamo la conversione dei peccatori, particolarmente di quelli che sono a noi più cari. Ricordati che anch’essi sono Tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o Rifugio dei peccatori, affinché dopo averti tutti amata, invocata e servita sulla terra, possiamo venirti a ringraziare e lodare eternamente in cielo. Così sia.
Salve, Regina, Mater misericordiae...
Elia
Consacrazione apostolica
al Cuore Immacolato di Maria
centro e vertice dell’opera creatrice e salvifica del Padre,
giardino chiuso del Verbo e vivente santuario dello Spirito,
sorgente e modello della vita umana del Figlio di Dio,
rifugio dei peccatori pentiti e instancabile fucina di santi,
oggi io Ti scelgo come mia dimora spirituale,
perché Tu sia per me fortezza inespugnabile
contro tutti gli attacchi e le seduzioni di Satana e dei suoi servitori.
A Te mi consacro interamente con tutti coloro che il Signore mi ha affidato:
Ti consegno la mia persona, le mie capacità, le mie energie
e quanto mi resta da vivere sulla terra,
mettendomi a Tua completa disposizione
per la realizzazione dei Tuoi piani di salvezza per il mondo,
in vista del Tuo annunciato trionfo
e dell’avvento glorioso di Cristo salvatore.
Quanto più pienamente Ti apparterrò
per vivere più perfettamente da figlio/a di Dio nell’Unigenito,
tanto più mi preserverai con i miei cari
dalla prova che deve purificare l’umanità peccatrice
e preparare la Chiesa terrena all’incontro con lo Sposo.
Radicami sulla Roccia della fede stabilita da Tuo Figlio
e fa’ di me un(’)ardente apostolo/a degli ultimi tempi
per la conversione e la salvezza di tante anime smarrite.
Istruiscimi con la pura dottrina trasmessaci fin dall’inizio,
donami le grazie necessarie per praticarla con la santità di vita
e insegnami a corrispondere ad esse con tutto me stesso/a.
Assimila sempre più il mio cuore a Te
perché sia conformato a quello di Gesù
e la mia anima, inabitata dalla Trinità santissima,
divenga, come Te, figlia, sposa e madre dell’Altissimo,
a eterna lode e gloria del Dio uno e trino,
che spero di godere e contemplare con Te
per i secoli dei secoli. Amen!
San Pietro, Vicario di Cristo e Roccia della Chiesa, prega per noi!
Salve, Regina, Mater misericordiae...
Elia
Consacrazione della Santa Sede
al Cuore Immacolato di Maria
O Dio, chi è simile a te? Non tacere e non trattenerti, o Dio: poiché, ecco, i tuoi nemici hanno suonato l’allarme e quanti ti odiano hanno alzato il capo. Sul tuo popolo hanno tenuto consiglio con ostilità e hanno pensato contro i tuoi santi. […] Poiché hanno pensato in modo unanime, insieme hanno stretto alleanza contro di te […] tutti i loro capi, che hanno detto: «Prendiamo in possesso il Santuario di Dio» (dal Sal 82).
Perché hai distrutto la sua cinta e ne fanno vendemmia tutti quelli che passano per via? L’ha devastata il cinghiale della selva e la belva solitaria se n’è pasciuta. Volgiti, Dio delle potenze, guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna. […] Sia la tua mano sull’uomo della tua destra e sul figlio d’uomo che per te hai reso forte (dal Sal 79).
O Maria, Vergine santa, Madre di Dio e della Chiesa,
Regina del cielo e della terra, onnipotente per grazia,
Sovrana degli Angeli e dei Santi, terrore delle schiere infernali,
empi, immorali, increduli ed eretici si sono infiltrati nel campo di Dio
e hanno occupato il cuore del Santuario
riempiendolo del fumo di Satana, di errori e di abomini.
Come figli Tuoi ci stringiamo a Te gridando nella prova
e come vivi strumenti a Te consacrati ci mettiamo a Tua disposizione
perché Tu intervenga in soccorso della Chiesa.
La barca di Pietro, sbattuta dai flutti, pare aver perso la rotta,
ma Tu vegli come madre su di essa indicandole il porto.
Poiché sembra priva di nocchiere, Ti imploriamo di suscitare l’uomo scelto da Dio;
ma, poiché nessun essere umano potrebbe liberarla da solo dai nemici che la dominano,
noi ci appelliamo alla Tua autorità materna
e, in qualità di Tuoi figli diletti, osiamo disporne per il bene della Chiesa.
Pertanto in Te, con Te e per mezzo di Te, nostra Madre,
consacriamo la Santa Sede al Tuo Cuore Immacolato,
così che il Tuo potere invincibile ne prenda pieno possesso
e ne scacci i nemici di Dio, che là fingono di servirlo per devastarne la vigna.
Regna su quel luogo santo, o Regina del mondo,
e, per mezzo dei Tuoi eletti, purificalo da ogni sozzura.
Per intercessione di san Giuseppe, Patrono della Chiesa universale,
di san Michele Arcangelo, difensore del Popolo di Dio,
dei beati apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi e le Sante del cielo,
libera quel colle e tutti i suoi edifici
da ogni influsso del diavolo e di chi lo serve,
perché di là torni a risplendere nell’orbe intero, a sua salvezza,
la benefica luce della verità di Gesù Cristo Salvatore,
che per mezzo di Te è venuto nel mondo
e per mezzo di Te sta per tornare nella gloria.
Salve, Regina…
Elia
Suscipe, Domine
Accetta,
Signore, tutta la mia libertà. Prendi la mia memoria, il mio intelletto e tutta
la mia volontà. Tutto quello che ho e possiedo, Tu me lo hai dato: a Te tutto
io rendo. È tutto Tuo, fanne quello che vuoi. Dammi solo l’amore di Te e la Tua
grazia, perché questo mi basta (sant’Ignazio di
Loyola).
Suscita, Signore, un manipolo di valorosi, chierici,
religiosi e laici, che pronuncino questo atto di offerta in tutta verità sopra
il Tuo santo altare per mettersi a Tua completa disposizione con volontà
assoluta, senza condizioni, per la sola Tua gloria e la salvezza delle anime
redente dal Tuo Sangue prezioso, liberi da qualsiasi interesse personale e da
rispetto umano per chiunque si opponga al Tuo volere, sprezzando ogni pericolo
con l’ardore di chi, bramando una ricompensa eterna in cielo, è pronto anche al
martirio, se a Te piacesse concedergli quella grazia sublime.
Infiamma il loro cuore, o nostro Re, con il fuoco
divino del Tuo Santo Spirito, perché la loro parola ardente distrugga i vani
sofismi di chi serve miseramente il mondo e incendi altri cuori desiderosi di
seguirti, ma ancora timidi ed esitanti per le vuote minacce con cui gli
accoliti di Satana tentano di dissuadere dal suo santo proposito chi cerca
sinceramente il bene. Infondi in loro la luce della Tua verità, perché siano
capaci di renderle coraggiosa e ferma testimonianza: dinanzi a quanti ancora
non han perso l’uso di ragione, per confortarli e spronarli; a quanti si dedicano
a spargere l’errore, per confutarli e zittirli.
Unica loro arma sia la Tua Parola santa nella Sacra
Scrittura, nel dogma e nel catechismo, con cui distribuire fendenti a destra e
a manca, spezzando le catene dell’ignoranza e recidendo i rovi dell’ignavia. Il
loro parlare, quale spada affilata, trafigga i cuori ostinati, scuota quelli
indolenti, inchiodi i perversi. Non abbiano timore di scandalizzare gli
indecisi: non c’è più tempo per temporeggiare; chi non salta sull’unica
scialuppa di salvezza quando passa, sarà travolto dall’alluvione di fango e sterco
che sta irrompendo sul mondo incredulo e corrotto.
Exsurge, Domine, et discerne causam tuam! Finché non
sarai intervenuto, non smetteremo di gridare a Te: sorgi, Signore, e definisci
la Tua causa, perché è Tua! Contro di Te sono insorti i re della terra per
congiurare insieme, contro di Te le genti vaneggiano nei loro pensieri, contro
di Te i fanatici fan scorrere a fiumi il sangue dei Tuoi fedeli… I Tuoi nemici
sono penetrati nel Tuo santuario, hanno profanato il Tuo santo tempio, stanno
devastando la Tua vigna diletta. Come puoi restare a guardare? È la Tua Sposa
che stanno violentando! Sorgi una buona volta!
Fino a quando, Redentore, urleremo e non ascolterai?
Sì, troppo pochi son quelli che osano gridare e piangono i peccati propri e
altrui; troppo pochi son quelli che pregano incessantemente e fanno penitenza.
Ricevi allora, o nostro Salvatore, l’oblazione totale del nostro essere, per
quanto povera e imperfetta, mediante il dono irreversibile della nostra
volontà. Che la Vergine del fiat,
Madre nostra perché Tua, perfezioni quest’offerta e Te la porga con le Sue mani
immacolate, così che ridiscenda su di noi trasformata nelle grazie che con
tanta insistenza Ti chiediamo.
San Pietro Canisio (1521-1597), Dottore della
Chiesa
Preghiera per conservare la vera fede
Professo davanti a Voi la mia fede, Padre e
Signore del cielo e della terra, mio Creatore e Redentore, mia forza e mia
salvezza, che fin dai miei più teneri anni non avete cessato di nutrirmi col
sacro pane della Vostra Parola e di confortare il mio cuore. Affinché non
vagassi errando con le pecore traviate che sono senza Pastore, Voi mi
raccoglieste nel seno della Vostra Chiesa; raccolto, mi educaste; educato, mi conservaste
istruendomi con la voce di quei Pastori nei quali volete essere ascoltato e
obbedito, come di persona, dai vostri fedeli.
Confesso ad alta voce per la mia salvezza tutto
quello che i cattolici hanno sempre a buon diritto creduto nel loro cuore. Ho
in abominio Lutero, detesto Calvino, maledico tutti gli eretici; non voglio
avere nulla in comune con loro, perché non parlano né sentono rettamente, e non
posseggono la sola regola della vera Fede propostaci dall’unica, santa,
cattolica, apostolica e romana Chiesa. Mi unisco invece nella comunione,
abbraccio la fede, seguo la religione e approvo la dottrina di quelli che
ascoltano e seguono Cristo, non soltanto quando insegna nelle Scritture ma
anche quando giudica per bocca dei Concili ecumenici e definisce per bocca
della Cattedra di Pietro, testificandola con l’autorità dei Padri. Mi professo
inoltre figlio di quella Chiesa romana che gli empi bestemmiatori disprezzano,
perseguitano e abominano come se fosse anticristiana; non mi allontano in
nessun punto dalla sua autorità, né rifiuto di dare la vita e versare il sangue
in sua difesa, e credo che i meriti di Cristo possano procurare la mia o
l’altrui salvezza solo nell’unità di questa stessa Chiesa.
Professo con franchezza, con san Girolamo, di
essere unito con chi è unito alla Cattedra di Pietro e protesto, con
sant’Ambrogio, di seguire in ogni cosa quella Chiesa romana che riconosco
rispettosamente, con san Cipriano, come radice e madre della Chiesa universale.
Mi affido a questa Fede e dottrina che da fanciullo ho imparato, da giovane ho
confermato, da adulto ho insegnato e che finora, col mio debole potere, ho
difeso. A far questa professione non mi spinge altro motivo che la gloria e
l’onore di Dio, la coscienza della verità, l’autorità delle Sacre Scritture
canoniche, il sentimento e il consenso dei Padri della Chiesa, la testimonianza
della Fede che debbo dare ai miei fratelli e infine l’eterna salvezza che
aspetto in Cielo e la beatitudine promessa ai veri fedeli.
Se accadrà che a causa di questa mia professione
io venga disprezzato, maltrattato e perseguitato, lo considererò una
straordinaria grazia e favore, perché ciò significherà che Voi, mio Dio, mi
date occasione di soffrire per la giustizia e perché non volete che mi siano
benevoli quegli uomini che, come aperti nemici della Chiesa e della verità
cattolica, non possono essere vostri amici. Tuttavia perdonate loro, Signore,
poiché, o perché istigati dal demonio e accecati dal luccichio di una falsa
dottrina, non sanno quello che fanno, o non vogliono saperlo.
Concedetemi comunque questa grazia, che in vita
e in morte io renda sempre un’autorevole testimonianza della sincerità e
fedeltà che debbo a Voi, alla Chiesa e alla verità, che non mi allontani mai
dal vostro santo amore e che io sia in comunione con quelli che vi temono e che
custodiscono i vostri precetti nella santa romana Chiesa, al cui giudizio con
animo pronto e rispettoso sottometto me stesso e tutte le mie opere. Tutti i
santi che, o trionfanti nel Cielo o militanti in terra, sono indissolubilmente
uniti col vincolo della pace nella Chiesa Cattolica, esaltino la vostra immensa
bontà e preghino per me. Voi siete il principio e il fine di tutti i miei beni;
a Voi sia in tutto e per tutto lode, onore e gloria sempiterna.
San
Luigi Maria Grignion de Montfort (1673-1716)
Preghiera
infuocata
[1] Ricordati, Signore,
della comunità che ti sei acquistato nei tempi antichi (1). L’hai posseduta
nel tuo spirito fin dall’eternità, quando rivolgevi ad essa il pensiero. L’hai
posseduta nelle tue mani, quando traevi dal nulla l’universo. L’hai posseduta
nel cuore, quando il tuo amato Figlio, morendo in croce, la consacrava irrigandola
con il proprio sangue e l’affidava alla sua santa Madre.
[2] Signore, realizza i tuoi
progetti di misericordia. Suscita gli uomini della tua destra (2), che hai
mostrato in visioni profetiche ad alcuni dei tuoi più grandi servi: san
Francesco di Paola, san Vincenzo Ferreri, santa Caterina da Siena e tanti altri
del secolo scorso e anche del nostro (3).
[3] Ricordati, Dio
onnipotente, di questa compagnia! Impegna la forza del tuo braccio non certo
affievolito (4), per farla nascere e giungere alla perfezione. Rinnova i
segni e compi altri prodigi (5); fa’ che sentiamo l’aiuto del tuo braccio. Tu
che puoi trarre da pietre grezze altrettanti figli di Abramo (6), pronuncia una
sola parola divina e manda buoni operai alla tua messe (7) e buoni
missionari alla tua Chiesa.
[4] Ricordati, Dio
misericordioso, dell’amore dimostrato anticamente al tuo popolo e per lo stesso
amore ricordati di questa congregazione. Ricordati delle ripetute promesse, da
te fatte per mezzo dei profeti e del tuo stesso Figlio, di esaudire le nostre
giuste domande. Ricordati delle preghiere a te rivolte dai tuoi servi e serve
nel corso di tanti secoli a questo proposito. Le loro aspirazioni, le loro
lacrime accorate e il loro sangue versato si presentino a te per sollecitare
efficacemente la tua misericordia. Ma ricordati soprattutto del tuo amato
Figlio: guarda il volto del tuo consacrato (8). La sua agonia, il suo
turbamento, il suo gemito d’amore nel giardino degli ulivi quando disse: Quale
vantaggio dalla mia morte? (9), il suo supplizio crudele e il suo sangue
versato ti chiedono a gran voce: misericordia! Per mezzo di questa
congregazione possa il regno di Cristo innalzarsi stabile sulle rovine di
quello dei tuoi nemici.
[5] Ricordati, Signore,
di questa comunità per compiere la tua giustizia. È tempo che tu agisca,
secondo la tua promessa. Hanno violato la tua legge (10), è stato
abbandonato il tuo vangelo, torrenti di iniquità dilagano sulla terra e
travolgono perfino i tuoi servi. Tutta la terra si trova in uno stato
deplorevole (11), l’empietà siede in trono, il tuo santuario è profanato e
l’abominio è giunto nel luogo santo (12). Signore, Dio giusto, lascerai nel tuo
zelo che tutto vada in rovina? Tutto diverrà alla fine come Sodoma e Gomorra?
Continuerai sempre a tacere e sempre pazienterai? La tua volontà non deve
compiersi in terra come in cielo, e non deve stabilirsi il tuo regno? Non hai rivelato,
già da tempo, a qualcuno dei tuoi amici un futuro rinnovamento della Chiesa?
Non devono gli Ebrei riconoscere la verità? Tutto questo attende la Chiesa. Tutti
i santi del cielo gridano: non farai giustizia? (13). Tutti i giusti
della terra implorano: Amen. Vieni, Signore! (14). Tutte le creature,
anche le meno sensibili, gemono (15) sotto il peso degli innumerevoli delitti
di Babilonia e invocano la tua venuta che restauri ogni cosa.
[6] Ricordati, Signore
Gesù, della tua comunità! Ricordati di dare a tua Madre una nuova Compagnia per
rinnovare ogni cosa. Così, per mezzo di Maria, concluderai gli anni della
grazia, che hai inaugurato per mezzo di lei. Da’ figli e servi a tua Madre,
altrimenti fammi morire! (16). Per tua Madre io ti prego. Ricordati di
lei che ti ha generato (17), e non mi respingere. Ricordati di chi sei figlio,
ed esaudiscimi. Ricorda che cosa tua Madre è per te e tu per lei, e appaga i
miei desideri. Che cosa ti chiedo? Ti chiedo ciò che tu puoi, anzi oso
affermare devi concedermi, quale vero Dio, cui è stato dato ogni potere in
cielo e in terra (18), e quale figlio esemplare che ama immensamente sua
Madre.
[7] Che cosa ti chiedo? Liberos!
Sacerdoti liberi secondo la tua libertà, svincolati da tutto, distaccati da
padre, madre (19), fratelli, sorelle, parenti secondo la carne, amici secondo
il mondo; senza beni, impedimenti e preoccupazioni, perfino senza attaccamento
alla propria volontà (20).
[8] Liberos!Uomini
totalmente dedicati a te per amore e disponibili al tuo volere, uomini secondo
il tuo cuore. Non deviati né trattenuti da progetti propri, realizzino tutti i
tuoi disegni e abbattano tutti i tuoi nemici, come novelli Davide con in mano
il bastone della Croce e la fionda del rosario (21).
[9] Liberos!Uomini
simili a nubi elevate da terra e sature di celeste rugiada, pronte a volare
dovunque le spinga il soffio dello Spirito Santo. I profeti hanno visto anche
loro quando si chiedevano: Chi sono quelli che volano come nubi? (22).Andavano
là dove lo Spirito li dirigeva (23).
[10] Liberos!Persone
sempre a tua disposizione, sempre pronte a obbedirti alla chiamata dei
superiori, come Samuele: Eccomi! (24), sempre pronte a correre e tutto
sopportare con te e per te, come gli Apostoli: Andiamo anche noi a morire
con lui! (25).
[11] Liberos!Veri figli
di Maria, tua santa Madre, concepiti e generati dal suo amore (26), da lei
portati in grembo, nutriti, educati con cura, sostenuti e arricchiti di grazie.
[12] Liberos!Veri servi
della santa Vergine. Come san Domenico, andranno dappertutto con la torcia
luminosa e ardente del Vangelo nella bocca e il Rosario in mano. Abbaieranno
come cani, incendieranno come fiaccole, rischiareranno le tenebre del mondo
come il sole (27). Avranno una vera devozione a Maria, cioè interiore e non ipocrita,
esteriore e non ipercritica, saggia e non superstiziosa, affettuosa e non
insensibile, costante e non instabile, santa e non presuntuosa. Per mezzo di
essa schiacceranno la testa dell’antico serpente dovunque andranno, perché si
realizzi pienamente la maledizione da te predetta: Io porrò inimicizia tra
te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa
(28).
[13] È vero, gran Dio! Come tu
hai predetto, il demonio tenderà grandi insidie al calcagno di questa
misteriosa donna, cioè alla piccola compagnia dei suoi figli, che verranno sul
finire del mondo. Ci saranno grandi inimicizie tra questa stirpe benedetta di
Maria e la razza maledetta di Satana; ma si tratterà di inimicizia totalmente
divina, l’unica di cui tu sei l’autore. Le lotte e persecuzioni che la progenie
di Belial (29) muoverà ai discendenti di tua Madre serviranno solo a far meglio
risaltare quanto efficace sia la tua grazia, coraggiosa la loro virtù e potente
tua Madre. A lei infatti hai affidato fin dall’inizio del mondo l’incarico di
schiacciare con il calcagno e l’umile cuore la testa di quell’orgoglioso.
[14] Altrimenti fammi
morire! Mio Dio, non è meglio per me morire piuttosto che vederti ogni
giorno così crudelmente e impunemente offeso e trovarmi sempre più nel pericolo
di venire travolto dai torrenti di iniquità che ingrossano? Preferirei mille
volte la morte! Mandami un aiuto dal cielo, o toglimi la vita! Se non avessi la
speranza che presto o tardi finirai con l’esaudire questo povero peccatore nell’interesse
della tua gloria, come hai esaudito tanti altri (30), ti pregherei senza
esitare con un profeta: Prendi la mia vita! (31) Ma la fiducia nella tua
misericordia mi spinge a dichiarare con un altro profeta: Non morirò,
resterò in vita e annuncerò le opere del Signore (32), fino a quando potrò
esclamare con Simeone: Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace…
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza (33).
[15] Spirito Santo, ricordati
di generare e formare figli di Dio con Maria, tua santa e fedele sposa. Hai
formato in lei e con lei il capo degli eletti, perciò con lei e in lei devi
formare tutte le sue membra. Tu non generi nessuna Persona divina in seno alla
divinità, ma soltanto tu formi tutte le persone divine fuori della divinità.
Tutti i santi del passato e del futuro sino alla fine del mondo sono opere del
tuo amore unito a quello di Maria.
[16] Il regno speciale di Dio
Padre è durato fino al diluvio e si è concluso con un diluvio d’acqua. Il regno
di Gesù Cristo è terminato con un diluvio di sangue. Ma il tuo regno, Spirito
del Padre e del Figlio, continua tuttora e finirà con un diluvio di fuoco
d’amore e di giustizia (34).
[17] Quando verrà questo
diluvio di fuoco del puro amore, che devi accendere su tutta la terra in modo
così dolce e veemente da infiammare e convertire perfino i musulmani, i pagani
e gli Ebrei? Nulla si sottrae al suo calore (35). Si accenda dunque
questo divino fuoco, che Gesù Cristo è venuto a portare sulla terra (36), prima
che divampi quello della tua ira, che ridurrà in cenere tutta la terra.
[18] Mandi il tuo Spirito e
tutti sono creati, e rinnovi la faccia della terra (37). Invia sulla
terra questo Spirito tutto fuoco e crea sacerdoti tutto fuoco! Dal loro
ministero sia rinnovato il volto della terra e riformata la tua Chiesa. Ricordati
della tua comunità. È una congregazione, un’assemblea, un gruppo di
prescelti nel mondo e dal mondo: Io vi ho scelti dal mondo (38). È un
gregge di agnelli mansueti da radunare fra tanti lupi (39), una compagnia di
caste colombe e di aquile reali fra tanti corvi, uno sciame d’api fra tanti
calabroni, un branco di agili cervi fra tante tartarughe, una torma di
intrepidi leoni fra tante timide lepri. Signore, raccoglici di mezzo ai
popoli (40), radunaci, rendici uniti, perché sia pienamente glorificato il
tuo nome santo e potente.
[19] Tu hai predetto questa
insigne compagnia al tuo profeta, che ne parla in termini molto oscuri e
misteriosi, ma totalmente divini:
10. Una pioggia volontaria, o
Dio, mettesti a parte per la tua eredità. Questa era esausta, ma tu l’hai
rinvigorita.
11. I tuoi animali abitarono in
essa. Nella tua bontà, o Dio, hai provveduto al povero.
12. Il Signore darà la parola a
quelli che annunziano la lieta notizia con grande forza.
13. Il re delle schiere è a
favore del popolo prediletto e le donne, ornamento della casa, già spartiscono
il bottino.
14. Quando vi riposate fra le
greggi siete come colombe dalle ali argentate e dalle piume dal color dell’oro.
15. Quando il re del cielo
sbaragliò i re di Canaan, nevicava sul monte Selmon.
16. Montagna fertile è il Monte
di Dio, Montagna compatta e lussureggiante.
17. Perché invidiate, monti
dalle alte cime, la montagna che Dio ha scelto per sua dimora? Il Signore vi
abiterà per sempre!(41).
[20] Che cos’è, Signore, questa
pioggia volontariache
hai separata e scelta per rinvigorire la tua eredità esausta? Non sono forse
questi santi missionari, figli di Maria tua sposa, che tu devi scegliere e
radunare per il bene della tua Chiesa così indebolita e macchiata dai peccati
dei suoi figli?
[21] Chi sono questi animali e
questi poveri, che abiteranno nella tua terra e saranno nutriti dai cibi dolci
che hai loro preparato? Non sono forse questi missionari poveri, abbandonati
alla Provvidenza e saziati dall’abbondanza delle tue delizie (42)? Non sono
essi i misteriosi animali di cui parla Ezechiele? (43). Avranno l’umanità
dell’uomo per la loro carità disinteressata e benefica verso il prossimo; il
coraggio del leone per il loro santo sdegno e lo zelo ardente e prudente contro
i demòni, figli di Babilonia; la forza del bue per i loro lavori apostolici e
la mortificazione contro la carne, e infine l’agilità dell’aquila per la loro
contemplazione in Dio. Tali saranno i missionari che tu vuoi mandare nella tua
Chiesa. Essi avranno un occhio d’uomo per il prossimo, un occhio di leone per i
tuoi nemici, un occhio di bue per se stessi e un occhio d’aquila per te.
[22] Questi imitatori degli
Apostoli predicheranno con grande forza (44), così grande e strepitosa da
scuotere tutti gli animi e i cuori dovunque si recheranno. Ad essi infatti
darai la tua parola, anzi la tua lingua e sapienza, a cui nessun avversario
potrà resistere (45).
[23] In qualità di Re delle
virtù di Gesù Cristo prediletto, troverai le tue compiacenze fra questi
prediletti, poiché in ogni loro missione essi avranno l’unico scopo di
attribuire a te la gloria dei trofei riportati sui tuoi nemici.
[24] Per l’abbandono alla
Provvidenza e la devozione a Maria, avranno le ali argentate della colomba,
cioè la purezza di dottrina e di vita. Avranno anche spalle color d’oro, cioè
una perfetta carità verso il prossimo per tollerarne i difetti e un grande
amore a Gesù Cristo per portarne la croce.
[25] Soltanto tu, come Re dei
cieli e Re dei re, separerai dalla massa questi missionari come altrettanti re
per renderli più bianchi della neve del Selmon, la montagna di Dio, fertile e
lussureggiante, solida e compatta, dove Dio mirabilmente si compiace, risiede e
dimorerà per sempre. Signore, Dio di verità, chi è questa misteriosa montagna
di cui riveli tante cose mirabili, se non Maria, tua cara Sposa? Lei è la
montagna che tu hai eretto sulla cima dei monti più alti (46), le
sue fondamenta sono sui monti santi (47). Beati, molto beati, i sacerdoti
da te prescelti e destinati a dimorare con te su questa montagna fertile e
santa. Qui essi diventeranno re per l’eternità con il distacco dalla terra e
l’elevazione in Dio. Diverranno più bianchi della neve perché uniti a Maria,
tua sposa totalmente bella, pura e immacolata. Saranno arricchiti della rugiada
del cielo e dell’abbondanza della terra (48), di ogni benedizione temporale ed
eterna di cui Maria è ricolma. Dall’alto di questa montagna, come Mosè, con le
loro ardenti preghiere scaglieranno frecce contro i nemici per abbatterli o
convertirli (49). Su questa montagna impareranno dalla bocca stessa di Gesù
Cristo, che sempre vi dimora, il significato delle otto beatitudini. Su questa
montagna di Dio saranno trasfigurati con Cristo come sul Tabor, moriranno con
lui come sul Calvario, ascenderanno al cielo con lui come sul monte degli ulivi.
[26] Ricordati della tua
comunità. A te solo spetta costituire questa comunità con la tua grazia. Se
l’uomo per primo vi porrà mano, non se ne farà nulla; se vi metterà qualcosa di
suo, rovinerà e sconvolgerà tutto. Dio grande, è compito esclusivamente tuo!
Realizza quest’opera del tutto divina. Raccogli, chiama, raduna da ogni parte
del tuo regno i tuoi eletti per farne un corpo d’armata contro i tuoi nemici.
[27] Guarda, Signore, Dio degli
eserciti! I capitani mobilitano intere compagnie, i sovrani arruolano armate
numerose, i navigatori formano flotte complete, i mercanti si affollano nei
mercati e nelle fiere. Quanti ladri, empi, ubriaconi e dissoluti si raggruppano
in gran numero ogni giorno con tanta facilità e prontezza contro di te! Basta
dare un fischio, battere un tamburo, mostrare la punta smussata di una spada,
promettere un ramo secco di alloro, offrire un pezzo di terra gialla o bianca!
Basta insomma prospettare una voluta di fumo d’onore, un interesse da nulla e
un misero piacere animalesco… e in un istante si riuniscono i ladri, si
ammassano i soldati, si congiungono i battaglioni, si assembrano i mercanti, si
riempiono le case e le fiere, e si coprono la terra e il mare di
un’innumerevole moltitudine di perversi! Benché divisi fra loro a causa della
distanza di luogo o della differenza di carattere o della diversità
d’interesse, si uniscono tutti insieme fino alla morte per muoverti guerra
sotto la bandiera e la guida del demonio.
[28] E quanto a te, gran Dio? Non
ci sarà quasi nessuno che prenda a cuore la tua causa anche se nel servirti c’è
tanta gloria, utilità e dolcezza? Perché così pochi soldati sotto la tua
bandiera? Quasi nessuno griderà in mezzo ai suoi fratelli, per lo zelo della
tua gloria, come san Michele: Chi è come Dio?(50). Lasciami allora
gridare dappertutto: Al fuoco! al fuoco! al fuoco!… Aiuto! aiuto! Aiuto!…Al
fuoco nella casa di Dio! Al fuoco nelle anime! Al fuoco perfino nel santuario…
Aiuto! stanno assassinando il nostro fratello!… Aiuto! stanno sgozzando i
nostri figli!… Aiuto! stanno pugnalando il nostro buon padre!… (51).
[29] Chi sta con il Signore,
venga da me! (52). Tutti i buoni sacerdoti sparsi nel mondo cristiano, sia
che si trovino tuttora in pieno combattimento o si siano ritirati dalla mischia
nei deserti e nelle solitudini, vengano e si uniscano a noi (53). Formiamo
insieme, sotto la bandiera della Croce, un esercito schierato e pronto alla
battaglia, per attaccare compatti i nemici di Dio che han già dato l’allarme: Suonano
l’allarme, fremono (54), digrignano i denti (55), sono sempre più
numerosi (56). «Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami».
Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall’alto il Signore (57).
[30] Sorga Dio, i suoi
nemici si disperdano! (58). Svégliati, perché dormi, Signore? Dèstati!
(59). Signore, alzati! Perché fingi di dormire? Alzati con tutta la tua
onnipotenza, misericordia e giustizia. Fórmati una compagnia scelta di guardie
del corpo per proteggere la tua casa, difendere la tua gloria e salvare le
anime, affinché ci sia un solo ovile e un solo pastore (60) e tutti possano
glorificarti nel tuo tempio (61). Amen.
DIO SOLO!
(1) Sal74, 2.
(2) Nella Bibbia, la mano
destra è simbolo sia della potenza di Dio, di cui l’uomo può essere strumento,
sia del favore e della benedizione che Dio concede ai suoi amici.
(3) Nel Trattato della vera
devozione a Maria (nn. 47-48), il Montfort riporta le testimonianze
mistiche di san Vincenzo Ferrer († 1419) e di Maria des Vallées († 1656). Anche
san Francesco di Paola († 1507) parla nelle sue lettere di una congregazione di
crociferi che porterà molti frutti alla Chiesa (cf. Cornelio a Lapide, In Apocalypsim,17,
alla fine). Santa Caterina da Siena († 1380) riferisce le comunicazioni divine
circa la «rinnovazione ed esaltazione della Chiesa, la quale deve avere nel
tempo a venire» (Lettere, Firenze 1940, III, 267), attraverso «la
reformazione di santi e buoni pastori» (Dialogo della Divina Provvidenza,
Roma 1968, 33). Fra i contemporanei del Montfort è da ricordare Olier († 1657),
che chiede al Signore di suscitare «persone che rinnovino l’ordine divino dei
pastori»(Mémoires autobiographiques).
(4) Cf. Is 59, 1. (5) Sir 36, 6. (6) Cf.Mt 3, 9; Lc
3, 8. (7) Mc 10, 2. (8) Sal 84, 10. (9)Sal 30, 10.
(10) Sal 119, 126. (11) Cf. Ger 12, 11. (12) Cf. Mt 24,
15. (13) Cf. Ap 6, 10. (14)Ap
22, 20. (15) Cf. Rm 8, 22.
(16) Cf. Gen30, 1. Il
Montfort cita a questo punto la frase latina Da Matri tuae liberos alioquin
moriar (Gn 30, 1) e la commenta insistendo sulla parola liberos che
ripete sei volte all’inizio di ogni numero dal 7 al 12. Il termine latino liber
(all’accusativo plurale liberos) ha un duplice significato: come
aggettivo vuol dire libero,
non servo;
come sostantivo vuol dire figlio. I Romani
chiamavano liberi i figli precisamente per distinguerli dai servi. Con
il termine liberos la preghiera del Montfort esprime anch’essa una
duplice intenzione: domanda a Dio missionari che siano liberi (nn.
7-10), ma che siano allo stesso tempo figli di Maria
(nn. 11-12).
(17) Cf. Lc11, 27. (18) Mt
28, 18.
(19) Cf. Eb7, 3. Di
Melchisedech, re e sacerdote, la lettera agli Ebrei dice che egli è «senza
padre, senza madre, senza genealogia» (Eb 7, 3).
(20) Cf. Mc10, 29; Lc
14, 26.
(21) In baculo cruce et in
virga virgine (cf. Nm 17, 23; 1 Sam 17, 43; S. Pier Damiani, Sermo
in Assumptionem: PL 144, 721).
(22) Is60, 8; cf. Trattato
della vera devozione a Maria, 57.
(23) Ez1, 12. (24) 1
Sam 3, 16. (25) Gv 11, 16.
(26) Cf. S. Agostino, De
sancta virginitate,6, 6: PL 40, 399: «Maria è senza alcun dubbio madre
delle sue membra, che siamo noi, nel senso che ha cooperato mediante l’amore a
generare alla Chiesa dei fedeli, che formano le membra di quel capo».
(27) Cf. Giordano di Sassonia, Libellus
de principiis ordinis praedicatorum, Roma 1935. Si accenna qui ai presagi
celesti che avrebbero preceduto la nascita di san Domenico di Guzman: la madre
sognò di portare in seno un cagnolino con una fiaccola accesa in bocca che
infiammava tutto il mondo (cf. Enciclopedia Cattolica, Città del Vaticano
1825).
(28) Gen3, 15. (29) Cf 2
Cor 6, 15.
(30) Sal34, 7: «Questo
povero grida e il Signore lo ascolta».
(31) 1 Re 19, 4. (32) Sal
118, 17. (33) Lc 2, 29-30.
(34) L’immagine dei tre diluvi
si trova in una rivelazione di Maria des Vallées, riportata dal Renty (ms.
3177, Bibl. Mazarine), che Montfort cita in Trattato della vera devozione a
Maria, 47. Il Montfort aggiunge ai tre diluvi l’idea di tre regni, rendendo
più positiva la visione in negativo di Maria des Vallées (cf. S. De Fiores, Lo
Spirito Santo e Maria negli ultimi tempi secondo S. Luigi Maria da Monftort,
in Quaderni Monfortani, 4 [1986], 3-48).
(35) Sal 19, 7.
(36) Cf. Lc12, 49.
(37) Cf. Sal104, 30. Nella
precedente edizione delle Opere la preghiera che qui il Montfort esprime
con le parole del salmo 104 concludeva il n. 18 della Preghiera infocata.
Qui, invece, si è preferito metterla all’inizio del n. 19 a motivo del suo
contenuto.
(38) Gv15, 19.
(39) Cf. Lc10, 3.
(40) Sal105, 47.
(41) Sal68, 10-17. Nei
numeri seguenti (20-25) il Montfort commenta il salmo 68 secondo il testo della
Volgata. Il salmo 68 «è tra i più difficili del Salterio» (M. Sales). Il
Montfort lo commenta nei numeri seguenti (20-25) attenendosi alla versione
della Volgata, che offre spesso una plausibile interpretazione del testo
ebraico. Per questo motivo la nostra traduzione del Salmo si discosta da quella
della C.E.I. (che rimane una delle possibili letture del testo). Più
profondamente il Montfort percepisce la dinamica e i contenuti del salmo 68.
Egli «condivide con il salmista una lettura della storia della salvezza intesa
quale ricerca di una dimora per Dio e poi per il popolo. La storia del Dio che
interviene per procurarsi una dimora si dirige ora verso Maria, Salmôn della
nuova economia» (M. Zappella, Il Salmo 68 e la Preghiera infuocata.
Annotazioni esegetiche, in Quaderni Montfortani, 4 [1986], 116).
(42) Cf. Sal 35, 9. (43) Cf Ez
1, 5-14.
(44) All’espressionevirtute
multa del salmo 68 il Montfort aggiunge virtute magna di At4,
33.
(45) Cf Lc 21, 15. (46) Is 2, 2. (47) Sal87, 1.
(48) Cf Gen 27, 28. (49)
Cf Es 17, 813.
(50) Cf. S. Gregorio Magno, Homiliae
in Evangelia, 34: PL 125, 1. Il Montfort attinge direttamente da Olier, Lettres,
Paris 1885, II, 576.
(51) Il Montfort prende lo
spunto per gridare Al fuoco! da un testo di san Giovanni Eudes (Lettre 39
[23-7-1659], in Oeuvres complete, X, 432), ma con sviluppi o
accentuazioni proprie.
(52)
Es 32, 26.
(53)
Vis unita fit fortior.
(54) Cf Sal 45, 4; 2, 1. (55) Cf Sal 34, 14. (56) Cf Sal
68, 5. (57) Sal
2, 3-4. (58) Sal 67, 1. (59)Sal 43, 24. (60) Gv 10,
16. (61) Cf Sal 28, 9.
AMEN!
RispondiEliminaVieni Signore Gesu'!
RispondiEliminaTi adoro, mio Signore e Sovrano !
RispondiEliminagrazie don Elia di queste preghiere,grazie.
RispondiElimina