La rinascita della Chiesa
Gaudium sit
tibi semper; forti animo esto (Tb
5, 11.13).
«La gioia sia sempre con te; sii d’animo forte». Così si rivolse l’arcangelo
Raffaele, sotto l’aspetto di un viandante, al vecchio Tobia cieco e desolato. «Quale
motivo avrei di essere felice?», gli aveva replicato con amarezza. «Tra poco Dio
ti curerà». Lo spirito celeste era stato inviato proprio per quello, ma non
solo: avrebbe accompagnato il figlio in un lungo e pericoloso viaggio per la riscossione
di una grande somma e gli avrebbe trovato la sposa, da lui stesso liberata dal
demonio.
Tale cumulo di benefici inaspettati ribaltò la situazione di una
famiglia umanamente sfortunata, nonostante la sua ostinata fedeltà al Signore,
mantenuta perfino in terra d’esilio, mentre i connazionali avevano abbandonato
la pratica dei comandamenti per adeguarsi ai costumi degli oppressori assiri.
Eppure proprio quella fedeltà che sembrava ormai priva di senso doveva ottenere
da Dio un inimmaginabile cambiamento in meglio, disposto dalla Provvidenza col
concorso degli Angeli.
So bene che non ti riconosci più nella Chiesa istituzionale. So
quanto soffri per il tradimento di gran parte dei Pastori e per gli scandali
accecanti dei vertici ecclesiastici. So che potrebbe trattarsi della grande apostasia
profetizzata… ma proprio per questo ti estendo l’invito ricevuto dal Signore: «La
gioia sia sempre con te; sii d’animo forte». Tu vedi soltanto la superficie
della situazione; più in profondità, però, Dio sta realizzando grandi cose che
presto fioriranno.
Nei Paesi in cui la secolarizzazione è più avanzata migliaia di
giovani e meno giovani riscoprono la fede nella sua genuinità e il culto che ci
è stato trasmesso dall’antichità cristiana: è un movimento inarrestabile che
nessuno avrebbe potuto prevedere. Cresce il numero dei battesimi di adulti e le
richieste di ammissione alla Chiesa da parte di acattolici; le Messe
tradizionali rigurgitano di famiglie con tanti bambini e attirano schiere di
non-credenti che scoprono la felicità di avere Dio per padre e Maria per madre.
Non ti scoraggiare fissando lo sguardo sul marcio; volgilo alla
luce. Non ti lasciar sedurre dai ribelli che, nella loro superbia, pretendono
di salvare la Chiesa ma non fanno altro che lacerarla sempre più e dividere il
fronte dei buoni facendosi la guerra a vicenda. Abbandona le discussioni e
mettiti in ginocchio; abbraccia il tabernacolo dicendo: «Tu sei qui; anch’io
sono qui con te, al sicuro». Qualunque cosa accada, nessuno al mondo potrà mai
toglierti la fede, se non vuoi; nessuno al mondo potrà mai privarti della
grazia, se non sei tu a perderla.
Allora ti ripeto: «La gioia sia sempre con te; sii d’animo forte».
La rinascita della Chiesa dipende da te e da tutti coloro che, come te, portano
la croce in silenzio, pregando senza stancarsi, adempiendo fedelmente i loro
doveri di stato, prodigandosi con abnegazione per il bene di tutti, sapendo che
la Chiesa ha già un Salvatore e confidando in Lui con la semplicità di un
bambino. Chi non è così non entrerà nel Regno dei Cieli: ti vuoi forse dannare
per esecrare i peccati altrui? «Ognuno porterà il suo fardello» (Gal 6, 5),
cioè risponderà di sé, non degli altri.
Sii dunque sereno e fiducioso grazie alla fede nella potenza di Cristo, che non abbandona la propria Sposa ed è capace di risollevarne le sorti in un istante. Chi si lascia andare al pessimismo non è cristiano, neanche se si considera tradizionalista. Noi non apparteniamo a un partito politico: siamo semplici cattolici che desiderano rimanere tali con l’aiuto della grazia; le categorie mondane non ci riguardano. Ci rifiutiamo di essere inquadrati in schemi fabbricati dai rivoluzionari: destra e sinistra, conservatori e progressisti, reazionari e liberali… Tutto ciò sa di mistificazione; è un diversivo che illude la gente di contar qualcosa quando invece è manovrata da poteri occulti. Noi siamo liberi da tutto questo e ne rendiamo infinite grazie a Colui che regna nei secoli dei secoli. Amen!
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