Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 1 giugno 2024


Il dilemma delle elezioni

 

 

Sollecitati da più parti a dare un’indicazione circa le imminenti elezioni europee, proviamo a fissare qualche idea in proposito, sia pure con tutta la prudenza necessaria. Due anni fa, in riferimento alle elezioni politiche, fornimmo un parere desunto dalla dottrina e suggerito dalla preghiera. Pur senza sconfessare la posizione di allora, almeno nei princìpi, riteniamo che le decisioni contingenti, in una questione opinabile, si debbano ispirare a una certa flessibilità piuttosto che a un’invariabile rigidità che saprebbe di ideologia, purché si permanga, ben inteso, nell’ambito del lecito. Tale – ci sembra – fu il criterio adottato da san Pio X in relazione al non expedit del beato Pio IX: l’applicazione di un principio non deve essere così assoluta da renderlo dannoso. Il fatto che oggi, nella Chiesa, si abusi di questo criterio in campo morale non ci obbliga ad escluderlo a priori.

Quadro generale della situazione

Nell’attuale temperie socio-culturale il tema è quanto mai sensibile, visto che molti hanno sostituito la fede con una sorta di religione civile che appare preponderante anche in tanti cattolici praticanti. A nostro avviso, tale deformazione è effetto dell’universale manipolazione delle menti di stampo – se così può chiamarsi – giudeo-marxista: lo Stato è divenuto l’architrave di uno pseudomessianismo di carattere temporale che non può esser messo in discussione, a detrimento delle idee di Patria e di Nazione. Tale visione ha preparato l’avvento di un’artificiale entità politica: l’Unione Europea con i suoi chilometrici trattati (che nessuno è in grado di conoscere a fondo), le sue istituzioni estranee ai popoli che dovrebbero rappresentare, le sue decisioni contrarie ai loro legittimi interessi, ma funzionali a quelli dei grandi fondi di investimento (ossia della finanza ashkenazita), come si è visto in modo inequivocabile nel trattamento della cosiddetta emergenza sanitaria.

È ormai risaputo, d’altra parte, che l’Unione Europea è nata da un progetto dei servizi segreti anglo-americani mirante a sottomettere il Vecchio Continente. Le perduranti velleità francesi di grandeur vengono periodicamente rintuzzate per mezzo del “terrorismo islamico”, mentre l’espansionismo tedesco, seppur ristretto all’ambito economico, è stato domato con l’impostura della crisi climatica, con l’arrembaggio cinese e la delocalizzazione. Quanto all’Italia, essa si ritrova doppiamente serva: sotto il profilo politico-economico, dell’Unione Europea; sotto quello politico-militare, dell’Alleanza Atlantica. Ogni volontà efficace di esercitare la sovranità del nostro Paese, dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stata pagata a caro prezzo: nel 1962, con un “incidente aereo”; nel 1978, con un omicidio; nel 1992, con un colpo di Stato giudiziario e la concomitante svalutazione della lira; nel 2011, con un trucco finanziario. Con oltre cento basi militari di una potenza straniera sul nostro suolo, in ogni caso, l’indipendenza è un mero flatus vocis.

Chi scrive, quando era un giovanotto, si domandava come mai, poco dopo l’insediamento di ogni nuovo governo, il telegiornale riportasse puntualmente che il Presidente del Consiglio dei Ministri era volato a Washington. Oggi ci vanno prima, per sapere a quali condizioni possono insediarsi, a prescindere dal colore dell’esecutivo. L’attuale compagine non fa eccezione, considerata la servile obbedienza ai diktat americani ed europei in tema di politica estera (con la fornitura di armamenti all’Ucraina e l’avallo del genocidio di Gaza), di politica interna (con la continuata resa all’invasione dall’Africa) e di politica economico-sociale (con la ratifica del Piano di ripresa e resilienza). Unica eccezione sembra essere la posizione nei confronti della natalità, sola differenza effettiva – al di là delle parole – rispetto alla sinistra abortista e pervertita, come testimonia l’applicazione della norma che prevede la presenza delle associazioni pro vita nei consultori.

Applicazione dei princìpi nel particolare

I regimi liberali rimangono soggetti alla condanna del Magistero cattolico, in particolare da parte di Gregorio XVI e del beato Pio IX; essi costituiscono infatti un male in sé stessi, in quanto fondati sopra una concezione atea e naturalistica della società civile, che respinge la legge eterna come giustificazione dello Stato e nega l’universale sovranità di Gesù Cristo. Con queste premesse la democrazia moderna, di fatto, si risolve inevitabilmente in uno statalismo vario nelle forme, ma identico nella sostanza: la rivendicazione, priva di criteri oggettivi quanto di giusti limiti, di pretesi diritti dell’individuo nasconde in realtà una manipolazione mentale e operativa delle masse, illuse di giocare un ruolo nelle decisioni che le riguardano e nella determinazione del proprio futuro, quando invece la legittima libertà dei singoli e dei popoli non è mai stata così coartata; le inaccettabili angherie di questi ultimi anni rappresentano solo il culmine di una tendenza in atto da decenni.

In tale sistema, per quanto immorale, bisogna pur sempre esercitare la propria responsabilità al fine di limitarne i danni nella misura del possibile. L’atto di eleggere rappresentanti ritenuti degni non si configura come atto intrinsecamente cattivo, dato che un certo grado di partecipazione popolare alla gestione del potere, in ambiti ben definiti, è ammesso pure dalla dottrina tradizionale. È vero che la presente forma di governo è di per sé iniqua, in quanto consente di legiferare in opposizione alla legge divina; non essendoci però, almeno per ora, alternativa praticabile, occorre usarne le strutture in modo virtuoso per scopi particolari. Riteniamo perciò che sia lecito – benché non obbligatorio – andare a votare scegliendo candidati che si siano impegnati a difendere la vita dei non ancora nati, soprattutto in relazione al progetto di legge di iniziativa popolare Un cuore che batte. Questa non è materia di competenza dell’assemblea di Strasburgo, ma un rafforzamento della posizione dei partiti di destra potrebbe facilitarne l’approvazione, malgrado le loro radici comunque giacobine.

Non sogniamo di certo che il nostro voto possa modificare l’andamento di istituzioni eteroguidate o le tendenze di un “parlamento” nel quale si è dimostrato impossibile discutere opinioni divergenti dal pensiero dominante; sprovvisto com’è di ogni potere decisionale, d’altronde, esso funziona in sostanza come organo di propaganda. Vogliamo nondimeno sperare che i risultati del voto abbiano ripercussioni positive sulla nostra politica interna, rafforzando la legittimazione delle buone scelte che l’attuale governo potrebbe prossimamente effettuare. L’equidistanza da un idealismo disincarnato quanto da un amaro disfattismo impone un sano realismo che non rinunci a tentare le vie possibili, pur senza farsi troppe illusioni; perciò non restiamo completamente inerti in attesa che la Provvidenza ci liberi da questo stato di cose, ma offriamo la nostra collaborazione ai disegni che Essa sa realizzare con ogni tipo di mezzo, fosse pure il più improbabile.

Conclusioni operative immediate

Per terminare, non intendiamo dettare indicazioni vincolanti per la coscienza ma, avendone ricevuta richiesta, suggerire ciò che ci sembra conforme alla dottrina cattolica applicata all’attuale congiuntura storica. In questa fase di totale confusione civile ed ecclesiale, è del tutto naturale sentire un’esigenza di orientamento e chiarezza; fornire pertanto un parere, benché provvisorio e rivedibile, vuol essere un atto di carità intellettuale. Senza riporre nelle elezioni aspettative eccessive né, all’opposto, cedere alla tentazione dell’inerzia assoluta, restiamo mobilitati anzitutto con la preghiera per il nostro Paese e per l’Europa, nonché con l’impegno concreto per la tutela della vita nascente. Utilizziamo i mezzi digitali per far sentire la nostra voce ai candidati e ai governanti, se mai volessero ascoltarla almeno per interesse politico. Imitando la Provvidenza, il cristiano sa sfruttare per il bene anche le intenzioni dei potenti, per quanto non sempre nobili e pure.


40 commenti:

  1. Grazie amatissimo Padre!

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  2. Grazie per questo articolo che aiuta nella riflessione e nella scelta del voto o non recarsi alle urne.
    Personalmente non andrò perchè anche se i personaggi proposti sembrano avere valori cristiani e giusti, quanti di essi però, e qui bisognerebbe indagare, sono iscritti a logge massoniche o paramassoniche? Che senso ha andare a votare se poi la "struttura europea" e con essa tutto ciò che ne segue è palesemente anticristiana? Io non voglio essere complice, non più almeno, di questa gente e del loro operato, perchè se prima andavo puntualmente ad esercitare il mio diritto e dovere di voto, da quando ho capito come va il sistema e chi ci sta dietro... Preferisco e scelgo di continuare a pregare sperando che il crollo di questa "Torre di Babele" arrivi presto per bontà e misericordia del Signore e per intercessione della Madre Santissima, e che arrivi presto anche nella Santa Chiesa quell'azione giusta e santa "della cacciata dei mercanti dal Tempio".

    Grazie don Elia. Dio la benedica!
    Sia lodato il Signore Gesù Cristo. Ave Maria!

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  3. Andare a votare le elezioni europee significa leggittimare questo organo massonico, tirannico e anticristico. Punto.
    È talmente chiaro che persino Viglione, che si fece scrupoli a consigliare l'astensione nel 2022, questa volta la consiglia esplicitamente.

    Va ricordato anche che il parlamento europeo è una vera farsa, in quanto non ha alcun potere né legislativo, né di veto.

    Non ha nessun potere, né di fare buone leggi, né di bocciare cattive leggi.

    Infine una bassa affluenza rimette in discussione l'adesione alla UE e rende i tiranni più frenati, rispetto a quello che ci farebbero se vedessero che in maggioranza andiamo a riconoscere, col nostro voto, il loro leviatano!

    Mai come in questo caso il paragone con l'attenuazione del non expedit è fuori luogo, mentre la sua piena attuazione è della massima importanza!

    Mi sorprende negativamente la sua posizione in merito, don Elia; che è la stessa (e pensavo sarebbe stato il contrario) degli influencers conservatori di certa area pseudo tradizionale in odore di gatekeeping.

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  4. La guerra è già avvenuta per chi ha perduto i propri cari con le inoculazioni o teme di perderli. Da quattro anni soffriamo indicibilmente. Vi rammento che il cattolico è responsabile per i peccati dei governanti che si sceglie e una pubblica fornicatrice farebbe ricadere i suoi su tutti noi. Suggerisco di informarsi sulla natura e sugli scopi della Cabala sotterranea, esoterica, nazionalista e misticheggiante ai cui ordini la madre nubile di governo non può sottrarsi. Don Elia, che le accade? Sembra non riconoscere più la realtà. Quelli hanno ucciso i nostri cari, e lei ci dice di votarli?

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  5. Grazie Don Elia. Forse può essere di aiuto anche il manifesto di Pro Vita e Famiglia... Non si può avere la certezza che manterranno gli impegni presi, però si spera. Non abbiamo nulla da perdere.

    https://cambiaeuropa.provitaefamiglia.it/

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  6. Io ho deciso di votare per il generale Vannacci.
    È nell'elenco di Pro Vita e Famiglia.

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  7. La cabala delle élites si sconfigge tornando a Dio, e noi ci apprestiamo a votare i senza-Dio. La cabala pratica l'occultismo. È anticristica. Per ora si stanno raffrenando in vista delle elezioni. Queste elezioni rappresentano il secondo grande esperimento sociale dopo covid&vaccini

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  8. Le elezioni sono una mascherata.

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  9. I cattolici non vaccinati andranno al voto sentendosi gli Eletti, risparmiati per la loro giustizia. Ne incontro tutti i giorni; si complimentano con se stessi e fra loro

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  10. Dopo l'adesione della Chiesa alla campagna vaccinale, questa chiamata al voto è un altro tragico errore

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  11. Per la Carità cristiana, potreste passarmi il nominativo dei medici che vi hanno fornito documentazione vaccinale, così alla prossima tornata potrò salvare quel che resta dei miei cari?

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  12. Leggete i saggi di don Curzio Nitoglia sulla Cabala e sulle due fazioni in cui è storicamnte articolata: una si è alleata con i mondialisti. L'altra è quella cosiddetta patriottica/nazionalista, con la setta messianica apocalittica Chabad Lubavitch: è quella a cui risponde, nel senso che le obbedisce, la destra nostrana della madre nubile di governo. E voi volete venire a patti con questi servitori del demonio?

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  13. Milioni di persone sono state avvelenate e si stanno ammalando. Stanno morendo, e la vostra preoccupazione è chi votare, pur sapendo che tutti hanno collaborato alla farsa pandemica e che l'opposizione è eterodiretta. Farlocca.

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  14. Il problema è che non sono partiti di questo tipo, don Elia.

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  15. A proposito della servitù (senza fine) dell'Italia..https://www.imolaoggi.it/2024/06/01/meloni-zelensky-sara-al-g7-in-puglia/

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  16. Le mie perplessità riguardo al voto: 1.- non si tratta di votare il partito "meno peggio", bensì dare il proprio consenso ad (qualsiasi) partito palesemente condizionato da poteri sovranazionali, i quali - oramai è evidente - operano contrariamente alla Fede Cattolica. 2.- il punto 1 comporta una implicita collaborazione al Male (complicità) 3.- nessun partito ha in programma l'abolizione delle leggi su divorzio e aborto, pertanto la complicità di cui sopra risulta particolarmente grave 4.- non posso non tenere conto che arrivano vari segnali dai media dai quali emerge una certa preoccupazione in merito ad una possibile elevata astensione al voto; sapendo chi sono i proprietari dei media e avendone constatato il criminale comportamento nel 2020 (e seguenti anni) mi è difficile per reazione non pensare si tratti della cosa giusta da fare.

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  17. Come nel 2022 andai a votare in coscienza contro la sx e i suoi eccessi, sabato andrò a votare in coscienza contro questa UE anti-cristiana per lanciare un sassolino contro il meccanismo di consolidamento e contro la follia dell'appoggio alla guerra russa-ucraina..non vorrei che finissimo come il 10 giugno 1940!

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  18. Santa domenica!

    È bene ricordare che la Meloni è sempre stata in favore della "legge" 194 e che coerentemente con ciò non ha smentito la sua ministra Eugenia Roccella secondo la quale far ascoltare alla mamma il cuore del suo figlio che batte "non è una buona prassi medica"...

    https://lanuovabq.it/it/a-destra-abortisti-come-a-sinistra-la-194-e-intoccabile

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  19. Essendo un commento che sprizza buonsenso da tutte le sillabe, non persiste assolutamente nessunissimo dubbio che questo post verra'attaccato sia da destra che da sinistra. Ma rimane un ottima riflessione, per quanto mi riguarda.

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  20. Se puo' essere utile :
    FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO COME NEGARE L'ACCESSO
    https://gloria.tv/post/418Sp69j7Y3RBv8Bfv2eMjW2d
    il cittadino che non desidera che tutti i suoi referti e dati sanitari anteriori al 19 maggio 2020 “migrino” nel Fse, deve attivarsi per comunicare il proprio diniego entro il 30 giugno 2024.
    Decorso tale termine, il trasferimento avverrà in modo automatico e massivo e non sarà più possibile impedirlo.

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  21. Caro don Elia,
    ho letto il suo ultimo articolo sul blog “La scure di Elia”; pur nella pregevole e onesta dissertazione, trovo difficile concordare sulle conclusioni.
    Di seguito le mie considerazioni chiosando il suo scritto e se vorrà darmi una risposta, gliene sarò grato, pur comprendendo che se tale risposta non dovesse esserci, ciò sarà dovuto ai suoi pressanti impegni e non a cattiva volontà.
    Leggo in premessa: “...riteniamo che le decisioni contingenti, in una questione opinabile, si debbano ispirare a una certa flessibilità piuttosto che a un’invariabile rigidità che saprebbe di ideologia, purché si permanga, ben inteso, nell’ambito del lecito.
    Tale – ci sembra – fu il criterio adottato da san Pio X in relazione al non expedit del beato Pio IX: l’applicazione di un principio non deve essere così assoluta da renderlo dannoso. Il fatto che oggi, nella Chiesa, si abusi di questo criterio in campo morale non ci obbliga ad escluderlo a priori.”
    Sicuramente, in relazione al non expedit, si può concordare sia con un giudizio aderente alle decisioni prese da san Pio X, sia con le ragioni del beato Pio IX. Eppure, come diceva il buon Manzoni (che di massone aveva qualcosa ma di cattolico la sostanza) "ai posteri l'ardua sentenza". E noi siamo “posteri” rispetto a quegli avvenimenti e possiamo esprimere, dopo tanto tempo, quel giudizio storico che ci compete. Ebbene, la partecipazione alla vita politica italiana, accettando di entrare nell’agone dello stato massone che si era formato sul sangue italiano, ha prodotto una degenerazione tale che la cosiddetta seconda Repubblica sembra un'evoluzione mostruosamente irriconoscibile dello Stato e della politica dei tempi di Pio X.
    Quindi, con il senno di poi, la strada scelta da san Pio X fu poco provvidenziale -forse necessaria ai soli fini storici per comprendere la verità- la quale non portò nel tempo quei frutti sperati e quel fiorire di una società almeno più cristiana che gnostica.
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  22. Infatti, carissimo e acuto don Elia, Lei riconosce questo disastro riassumendolo moto bene con le sue affermazioni:
    “Nell’attuale temperie socio-culturale il tema è quanto mai sensibile, visto che molti hanno sostituito la fede con una sorta di religione civile che appare preponderante anche in tanti cattolici praticanti. A nostro avviso, tale deformazione è effetto dell’universale manipolazione delle menti di stampo – se così può chiamarsi – giudeo-marxista: lo Stato è divenuto l’architrave di uno pseudomessianismo di carattere temporale che non può esser messo in discussione, a detrimento delle idee di Patria e di Nazione. Tale visione ha preparato l’avvento di un’artificiale entità politica: l’Unione Europea con i suoi chilometrici trattati (che nessuno è in grado di conoscere a fondo), le sue istituzioni estranee ai popoli che dovrebbero rappresentare, le sue decisioni contrarie ai loro legittimi interessi, ma funzionali a quelli dei grandi fondi di investimento (ossia della finanza ashkenazita), come si è visto in modo inequivocabile nel trattamento della cosiddetta emergenza sanitaria.”
    Aggiungo solo e per pignoleria, che quel “giudeo-marxista” lo sostituirei con il più generale “giudeo-gnostico-satanista” perché il marxismo non fu che uno degli episodi in cui il trasformismo ebraico talmudico e cabalistico ebbe modo di manifestarsi concretamente, in politica e nella storia, corrompendo soprattutto il pensiero di una manifestazione della vita sociale umana che deve essere umilmente soggiacente all’opera provvidenziale divina. Del resto, questi ebrei che crocifissero Nostro Signore, furono da subito e per sempre nemici di Lui e dello stesso genere umano creato da Dio Padre.
    Per tale motivo non posso che sottoscrivere le sue parole più sotto, nel suo pregevole scritto; tali parole ci riportano al giudizio di inestimabile e preziosa fonte, il quale proviene dal magistero assistito dallo Spirito Santo:
    “I regimi liberali rimangono soggetti alla condanna del Magistero cattolico, in particolare da parte di Gregorio XVI e del beato Pio IX; essi costituiscono infatti un male in sé stessi, in quanto fondati sopra una concezione atea e naturalistica della società civile, che respinge la legge eterna come giustificazione dello Stato e nega l’universale sovranità di Gesù Cristo. Con queste premesse la democrazia moderna, di fatto, si risolve inevitabilmente in uno statalismo vario nelle forme, ma identico nella sostanza: la rivendicazione, priva di criteri oggettivi quanto di giusti limiti, di pretesi diritti dell’individuo nasconde in realtà una manipolazione mentale e operativa delle masse, illuse di giocare un ruolo nelle decisioni che le riguardano e nella determinazione del proprio futuro, quando invece la legittima libertà dei singoli e dei popoli non è mai stata così coartata; le inaccettabili angherie di questi ultimi anni rappresentano solo il culmine di una tendenza in atto da decenni.”
    segue...

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  23. Poi, nel seguito, leggo le conclusioni operative immediate, le quali sono introdotte da questa importante premessa:
    “Non sogniamo di certo che il nostro voto possa modificare l’andamento di istituzioni eteroguidate o le tendenze di un “parlamento” nel quale si è dimostrato impossibile discutere opinioni divergenti dal pensiero dominante; sprovvisto com’è di ogni potere decisionale, d’altronde, esso funziona in sostanza come organo di propaganda. Vogliamo nondimeno sperare che i risultati del voto abbiano ripercussioni positive sulla nostra politica interna, rafforzando la legittimazione delle buone scelte che l’attuale governo potrebbe prossimamente effettuare. L’equidistanza da un idealismo disincarnato quanto da un amaro disfattismo impone un sano realismo che non rinunci a tentare le vie possibili, pur senza farsi troppe illusioni; perciò non restiamo completamente inerti in attesa che la Provvidenza ci liberi da questo stato di cose, ma offriamo la nostra collaborazione ai disegni che Essa sa realizzare con ogni tipo di mezzo, fosse pure il più improbabile.”
    Isoliamo la prima parte in premessa: abbiamo quindi l’impossibilità a “modificare l’andamento di istituzioni eteroguidate” ma “Vogliamo nondimeno sperare che i risultati del voto abbiano ripercussioni positive sulla nostra politica interna, rafforzando la legittimazione delle buone scelte che l’attuale governo potrebbe prossimamente effettuare.“
    Qui siamo di fronte a una affermazione certa, ovvero all’impossibilità di “modificare l’andamento di istituzioni eteroguidate” che si contrappone a una speranza “che i risultati del voto abbiano ripercussioni positive sulla nostra politica interna”.
    Sappiamo non essere lecito, nella morale cattolica, perseguire un atto che non sia certezza del bene, neppure se questo fosse anche probabile nella sua sostanza di bene o nella sua inerente intenzione di produrre il bene.
    Siamo in un campo molto simile a quello della “partecipazione remota al male” che è stato rieditato per l’ambito vaccinale, il quale, se non ha prodotto un effetto di colpa grave per chi si è vaccinato con leggerezza e forse non possedendo tutti gli elementi di valutazione morale necessari, ha comunque prodotto un effetto devastante sul piano della propria salute. Perché sì, dobbiamo temerlo, se la conseguenza del male ricade sull’innocente, tanto di più può ricadere su chi vi partecipa, remotamente o no.
    La domanda è conseguente alla riflessione:
    è lecito partecipare a un atto -seppur complesso ma difficilmente isolabile nei suoi elementi costitutivi e conseguentemente non discriminabile analiticamente, dato che non si possono dividere i prodotti dei suoi accadimenti che si sviluppano storicamente nell’ambito temporale, qual è la vita politica europea- che ha certezza del male e incertezza del bene?
    E conseguentemente: posso essere responsabile di un male prodottosi per la mia scelta di essere elettore, operata la quale, ho sostenuto di fatto l’esistenza dell’istituzione fondata su presupposti malvagi?
    È vero che “L’atto di eleggere rappresentanti ritenuti degni non si configura come atto intrinsecamente cattivo”, appunto intrinsecamente, come sarebbe per moltissime realtà ma solo avulso dalla sua applicazione pratica e specifica, potenzialmente soggetto a un uso per il bene quanto per il male ma questo solo in quanto oggetto inerte rispetto alla volontà umana. Dal momento che tale oggetto diventa uno strumento dell’agire, perde la sua neutralità morale e diventa necessariamente un fine di bene o un fine di male, passa, dalla categoria, all’ambito della concreta applicazione all’atto specifico e quindi diventa soggetto al giudizio morale per come tale oggetto è stato esercitato.
    segue...

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    1. "ho sostenuto di fatto l’esistenza dell’istituzione fondata su presupposti malvagi?"

      Questo e'un errore molto diffuso, mi dispiace dirglielo ma Lei questa istituzione la sostiene gia'tutte le volte che va a rinnovare la Carta di Identita' su cui c'e' scritto Repubblica Italiana oppure quando le paga i tributi, che, al contrario del voto, questi certamente andranno a finanziare aborti e vaccini. Se "nihil expedit" bisognerebbe per coerenza cambiare cittadinanza. Sparare a zero sul voto e chiuder gli occhi su tutto il resto non mi sembra avvicinare a una soluzione.

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  24. Ci sarebbe molto da aggiungere ma vado alla conclusione. Come Lei giustamente osserva: “restiamo mobilitati anzitutto con la preghiera per il nostro Paese e per l’Europa, nonché con l’impegno concreto per la tutela della vita nascente”. Infatti, con la preghiera affidiamo la storia alla Provvidenza e con la carità operiamo singolarmente per il bene ma al di fuori delle istituzioni malvagie, semmai spingendo con una forza esterna lecita e morale per operare pressioni che contrastino le opere del male. Stando dentro i templi istituzionali degli operatori di iniquità, anche nell’ipotesi di poterli far crollare, finiremmo per essere seppelliti dalle stesse macerie che abbiamo prodotto. Forse, in una ottica di amore per Dio e di fede nel Suo saldo dominio sulla storia, sarebbe opportuno legarci di più alla speranza in Dio che non a quella negli uomini, sapendo che Dio stesso muove la nostra vita, anche prescindendo dalla nostra iniziativa, ricordandoci sempre che siamo “servi inutili”.
    Forse ancora, proprio in questo, oggi, sta l’atto particolarmente antirivoluzionario dell’essere cattolico.
    Mi raccomando alle sue preghiere.

    Nando

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  25. Reverendo don Elia, ricordo il suo non expedit del settembre 2022 e la risposta aggressiva e tranciante che mi diede sulla mia richiesta di poter votare il cdx, per evitare un male maggiore (sx) e per risaltare alcuni elementi positivi, riconducibili ad alcune persone specifiche. Alla fine la voce della mia coscienza prevalse e mi indusse a supportare quel
    poco di bene che era presente in quell'area. E se oggi può scrivere questo articolo è perchè vi furono un certo numero di persone che, consapevoli o meno, collaborarono con la Provvidenza che era già all'opera, come lo è oggi. Il sistema politico è lo stesso, le forze politiche sono le stesse, nulla è cambiato moralmente nel complesso.. Tuttavia, anche questa volta,
    la mia coscienza (che lei questa volta ha lasciato libera), mi
    chiede di difendere altri aspetti morali gravi, che vanno oltre il
    confine partitico da lei indicato, ma che rispetto perchè capisco quale sia l'importanza di difendere il buono che c'è, fino a quando sarà oggettivamente lecito farlo. Ma il Signore non chiede a tutti di condurre la stessa battaglia (es. presenza dei pro-vita nei consultori), per questo seguo come all'epoca le indicazioni la mia coscienza.

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    1. Non è mia abitudine rispondere in modo aggressivo; a volte, forse, sono tranciante allo scopo di chiudere discussioni che altrimenti non avrebbero fine. Se nel 2022 ho risposto dando questa impressione, in ogni caso, me ne scuso.
      Nessuno, peraltro, è obbligato in coscienza a seguire i pareri forniti in queste pagine, se non in quanto riproducono la dottrina certa e, di conseguenza, non sono opinioni soggettive; il Magistero compete a quanti hanno un rango più alto. In ultima istanza, ognuno deve seguire la propria coscienza, se retta e ben formata.

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  26. Caro Elia, la seguo quando appare in altri blog e in verità è questa la prima volta che, con una certa compiacenza, la leggo sul suo. Approvo in pieno l'analisi che lei fa in questo art

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  27. Il Sacro Cuore di Gesù - Ottava Conferenza
    https://www.youtube.com/watch?v=R8MZed9yYkk
    Mater Divini Amoris
    Ottava Conferenza sulla devozione al "Sacro Cuore di Gesù", tenuta da don Vilmar Pavesi. 3 Giugno 2024
    Ave Maria!

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  28. Monnicraft, artigiana specializzata in veli muliebri e articoli religiosi, anche quest’anno sta lanciando, oltre all’agenda trad (già al quarto anno di vita), anche il DIARIO SCOLASTICO 2024/2025, intitolato “a scuola con i santi”. Si tratta dell’unico dirario in Italia con calendario tradizionale! Questo progetto è nato per portare anche sui banchi di scuola un segno della Fede cattolica, uno strumento utile ad accompagnare i bambini e i ragazzi (ma anche gli insegnanti) nel lavoro quotidiano. Può fungere inoltre da agenda giornaliera.
    Si tratta di un diario scolastico, quindi da settembre 2024 a giugno 2025, giornaliero, in formato simile all'A6 (12,5 x 17,5 cm, più grande dell’anno scorso), e conta 310 pagine. La copertina è rigida e c'è un segnalibro. Il diario è interamente in bianco e nero, per farlo personalizzare agli studenti, e proporre un prezzo competitivo.
    Oltre alle classiche pagine giornaliere a quadretti (un giorno per pagina, eccettuati i sabati e domeniche che sono insieme), troverai:
    ● pagine da compilare con la tue preghiere preferite, fioretti, intenzioni di preghiera
    ● orario scolastico
    ● un santo bambino all'inizio di ogni mese, che racconta la sua vita, tutto da colorare
    ● una giaculatoria all'inizio di ogni settimana
    ● ogni giorno il santo del giorno secondo il calendario tradizionale
    ● i giorni di astinenza e digiuno
    ● preghiere degli studenti e ai santi
    ● e tanto altro!

    Il costo del diario è di 15€, al quale si aggiungono le spese di spedizione. Oltre al diario è possibile ordinare anche la custodia in stoffa, al costo aggiuntivo di 10€.
    Dal 27 maggio al 30 giugno sarà possibile acquistare in preordine il diario. Questo è l'unico modo per essere certi di avere la propria copia, in quanto i diari verranno stampati in base alle copie prenotate. Per preordinare il diario, e avere ulteriori informazioni, occorre compilare il modulo, a questo link:

    https://monnicraft.com/2024/05/25/diario-scolastico-2024-2025/

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  29. Beh, inizialmente non volevo andare ma dopo la riflessione del Prof.Stefano Fontana, di Don Samuele Cecotti e di don ELìa e grata alla chance offerta dall'Ass.ne Pro Vita e Famiglia, similmente alla iniziativa Un cuore che batte ho deciso di andare, per dare un piccolo appiglio alla Santa Provvidenza di inceppare un poco gli ingranaggi di questa Europa ideologica. Finché sara' possibile forse dovremmo cercare di lottare anche con la molto piccola arma del voto e non cedere a priori alla rassegnazione . Perché non provare a mettere un sassolino nell’ingranaggio? Perché dare ancora maggior forza ai nostri nemici, ai nemici dell’Italia? . Dunque, non voglio lottare per me ma per la Sua Regalita'. Voglio lottare per il Nostro Signore e Nostro Dio .
    Dio sia Benedetto!

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  30. Rev.Padre , non ho ben capito cosa Nostro Signore Gesu' voglia dire con le parole : " E vi assicuro che nessuno dei primi invitati assaggera' mai piu' la mia cena" dal Vangelo secondo Luca 14,16-24 . Con quel
    " mai piu' " Nostro Signore mi sembra severissimo , che non perdonera' chi non si e' presentato al banchetto. E' così? Sono sicura che quando potra' , quando gli impegni glielo consentiranno (non c'e' fretta), me lo spieghera'. Grazie di cuore. Ave Maria!

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    1. Né l'originale greco né la Vulgata portano "mai più" in Lc 14, 24; è un'aggiunta del traduttore.

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  31. 06.06.2024 - DUE CHIESE
    Progressisti e conservatori: in questa UE si scambiano i ruoli
    Prof.Stefano Fontana - Direttore dell'Osservatorio internazionale Cardinale Van Thuan
    https://lanuovabq.it/it/progressisti-e-conservatori-in-questa-ue-si-scambiano-i-ruoli
    La Chiesa si trova divisa in due anche per le prossime europee, ma con una curiosità. La parte di Chiesa progressista punta alla conferma dello status quo, mentre spingono per il cambiamento coloro che passano per conservatori/tradizionalisti.

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  32. Anche in questa occasione il tema delle votazioni si è rivelato molto sensibile. Non potendo rispondere singolarmente a tutti, riassumo qui alcune considerazioni generali.
    L'intento di questo scritto è quello di rispondere alle molteplici richieste pervenutemi in materia. Non intendo contraddirmi rispetto a quanto scritto due anni fa (https://lascuredielia.blogspot.com/2022/08/la-risposta-del-cielo-al-dilemma.html); tuttavia la flessibilità mostrata anche da papi del passato riguardo alla partecipazione dei cattolici alla vita di uno Stato dichiaratamente massonico mi ha indotto a non essere troppo rigido, per non renderla dannosa, nell'applicazione di princìpi che restano comunque validi.
    L'atto con cui si sostengono candidati ritenuti degni, dei quali si può sperare con una certa fondatezza che opereranno per il bene, non è una cooperazione formale e immediata alle decisioni cattive che saranno prese da un'istituzione, bensì una cooperazione ai tentativi di impedirle mediante la loro opposizione. Che l'atto stesso di votare sia una forma di approvazione di istituzioni in sé malvagie è vero in senso molto remoto, se non c'è altra scelta possibile.
    Alcuni, viceversa, insistono sull'obbligo grave di recarsi alle urne; a tal fine citano l'indicazione data da Pio XII nel 1948. In quel contesto storico, tuttavia, quell'obbligo fu motivato dalla necessità contingente di impedire che il Partito Comunista andasse al governo.
    In una questione così incerta, in conclusione, una posizione assoluta (sia in un senso che nell'altro) mi pare ugualmente pericolosa.

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  33. Un inserviente ospedaliero, cattolico, che sta preparando la sala operatoria nella quale a breve sarà effettuato un omicidio abortivo potrebbe esercitare l'obiezione di coscienza per non partecipare indirettamente a quel peccato?
    Credo di si.
    Che l'UE faccia questo e altro credo sia chiaro a tutti.
    Non partecipare al voto si può anche senza esercitare il diritto d'obiezione di coscienza.
    Questo è il mio parametro di riferimento.
    Tutti gli altri cavilli più o meno legali della Costituzione Europea sono secondari.
    L'aborto si farà ugualmente in quell'ospedale e cosi leggi inique contro Dio e la Chiesa. Ma almeno in questo caso senza il mio assenso.
    Aggiungo che la Madonna non ha bisogno di politici potenzialmente meno corrotti per rovesciare i potenti dai troni.
    Serviamo il Signore in santità e giustizia ed Egli ci libererà dai nostri nemici.
    Giuseppe

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  34. ELEZIONI Europee, la vera posta in palio è nazionale
    Ufficialmente si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo. In pratica si pensa solo all'Italia. Ecco cinque cose da guardare nelle elezioni europee. Art. di Ruben Ruzzante
    https://lanuovabq.it/it/europee-la-vera-posta-in-palio-e-nazionale
    Un'ultima riflessione. Se puo' essere utile

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  35. Le radici d’Europa stanno altrove e monsignor Savino, ci permettiamo di dire, avrebbe solo l’imbarazzo della scelta: Benedetto da Norcia, Cirillo e Metodio, Brigida di Svezia, Caterina da Siena, Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), per fermarsi ai patroni.
    https://blog.messainlatino.it/2024/06/a-ventotene-forse-tirava-il-vento-ma.html#more
    Tutto passa, solo Dio resta
    (Con i Suoi santi)!

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  36. Hanno avuto più successo i candidati che hanno firmato il Manifesto di Pro Vita & Famiglia, manifesto che rappresenta l’esatto contrario della posizione Cei e Comece. Una ventina di loro sono passati dopo essersi impegnati non a difendere la democrazia dai populisti, ma a impedire l’aborto dell’Unione e a non appoggiare l’ideologismo green e l’ideologia gender. Impegni che avrebbero dovuto chiedere i Pastori.
    https://lanuovabq.it/it/europarlamento-i-vescovi-hanno-perso-ma-dicono-di-avere-vinto

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