Abolire il soprannaturale?
A proposito delle nuove Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali
Ancora una volta ci si impone lo sforzo, di fronte all’ultima
produzione vaticana, di trattenere la reazione immediata della nostra umanità decaduta
per esercitare le virtù soprannaturali. Un saggio osserverà che pure questa è
un’occasione di grazia da sfruttare per crescere nella santità; nondimeno non
possiamo esimerci dal rilevare il grado di mostruosa deformità cui è giunta la
cricca di corrotti e miscredenti che ha occupato il centro nevralgico della
Chiesa. Preferiremmo di gran lunga, come già dichiarato più volte, ignorare
completamente queste disgustose mistificazioni; dobbiamo però fornire
un’indicazione a coloro che, in questa situazione apocalittica, si sentono
sempre più affranti e smarriti. Per prima cosa, dunque, non dimentichiamo che è
la Provvidenza a dirigere e regolare con somma sapienza ogni avvenimento; Essa
permette perfino i fatti più scandalosi per un fine di bene in vista del
trionfo della verità e della grazia.
Compito imprescindibile, sì…
Il discernimento di presunti fenomeni soprannaturali è un compito
ineludibile dei Pastori e spetta in primis al Vescovo del luogo: non si
può assolutamente permettere né che si attribuiscano a Dio cose che non vengano
da Lui né che i fedeli siano fuorviati da false rivelazioni, frutto di
illusione umana o di inganno diabolico. Era perciò indispensabile che la Chiesa
docente, dopo decenni di colpevole latitanza, intervenisse per regolare quella
tumultuosa inondazione di pretese apparizioni e messaggi cui tanti cattolici
dan credito a torto, con grave danno per la loro vita morale e spirituale. Pretendere
di giudicare da sé l’origine di un fatto straordinario, senza averne l’autorità
e prima di un’adeguata inchiesta canonica che coinvolga un gruppo di esperti di
varie discipline teologiche e scientifiche, è una forma di superbia
intellettuale tipica di questo tempo di confusione, che simile congiuntura non
giustifica comunque; per esser più precisi, è un’espressione di puro
modernismo.
Quanti prestano fede a scritti e fenomeni non genuini, proprio per
il fatto di aver acconsentito a una menzogna, si chiudono in un fanatismo
cocciuto e irragionevole, refrattario a qualsiasi tentativo di farli
riflettere. Dio lascia infatti che chi dà ostinatamente credito a segni e
prodigi mendaci vada in rovina e si condanni da sé per non aver accolto l’amore
della verità (cf. 2 Ts 2, 9-12). È per questo che non ci stanchiamo di mettere
tutti severamente in guardia da questa perniciosissima insidia, ben sapendo per
esperienza che, oltre un certo punto, ogni sforzo risulterà vano e si
infrangerà contro un muro di ottusa saccenteria fondata su certezze tanto
fragili quanto assurde. Occorre ripetere, anche a costo di stancare i lettori,
che la Rivelazione divina è compiuta una volta per sempre e che, ai fini della salvezza
eterna, non abbiamo bisogno d’altro. Le rivelazioni private autentiche servono
soltanto a confermare questa o quella verità di fede e a richiamare i cristiani
all’impegno della conversione permanente e della santificazione personale;
aderire ad esse non è affatto obbligatorio per nessuno, a differenza della
dottrina immutabile della Chiesa.
… ma da adempiere in ben altro modo
Non ci soffermeremo qui sull’ulteriore menomazione dell’autorità
dei vescovi, la quale è di diritto divino e non può venir coartata in questo
modo da leggi meramente ecclesiastiche: ogni successore degli Apostoli ha il
diritto e il dovere, che gli sono propri, di vigilare su ciò che avviene nella
sua diocesi e di intervenire direttamente per regolare i fatti, senza previa
autorizzazione di un dicastero della Santa Sede. Ciò che più irrita è
l’assoluta indifferenza per la verità: la procedura con cui si è sempre
inteso raggiungere un giudizio moralmente certo circa l’origine di un fenomeno
è per principio rigettata a vantaggio di una valutazione attinente alla sua utilità
pastorale. Siamo nel regno di un pragmatismo utilitaristico talmente spinto
da risultare irrazionale: può forse derivare qualche utilità, ai fini della
vita cristiana, da un fatto che non venga da Dio, ma sia un inganno o una
suggestione? e che razza di discernimento è quello che esclude a priori
uno dei possibili esiti (cf. §§ 11.23)? Con una plateale contraddizione,
peraltro, si teorizza di poter riconoscere con chiarezza, «anche se non
si emette una dichiarazione di soprannaturalità sull’evento», «i segni di
un’azione soprannaturale dello Spirito Santo nel contesto di quanto avviene» (Presentazione.
Riconoscimento di un’azione dello Spirito): si può ammettere un’azione
soprannaturale senza dichiararne la soprannaturalità?!?
La mancanza di rispetto per l’Altissimo, oltre che dall’indifferenza
nei riguardi della verità, emerge dalla perversa presunzione che ci si possa
avvicinare a Lui mediante qualcosa che Gli sia estraneo o addirittura
contrario. Si osa perfino sostenere che un’eventuale dichiarazione di
soprannaturalità (che deve comunque rimanere una rarissima eccezione) non
dovrebbe presupporre la perfetta ineccepibilità del fenomeno, quasi che le
opere divine potessero essere difettose o mescolarsi con il male (cf. §§ 18-19);
anche qui, coerentemente con la fonte rahneriana, si accoglie la
contraddizione. Del tutto fuori luogo, poi, è l’insistenza sull’azione dello Spirito:
il soggetto di un’apparizione non è il Paraclito, bensì il Cristo o la Madonna
o un Santo; essa non rientra perciò nei carismi né nelle manifestazioni
sensibili dello Spirito Santo, il quale sarà attivo, semmai, nell’anima di chi
accoglie i richiami del Cielo. La “teologia” soggiacente appare davvero fantasiosa.
Un presunto evento soprannaturale va anzitutto analizzato in se stesso, nelle sue caratteristiche interne, prima che nei suoi effetti. Perché se ne possa riscontrare la reale origine divina (eventualità del tutto legittima), bisogna che esso risulti non spiegabile né sul piano naturale (cioè umano) né su quello preternaturale (cioè diabolico) e sia assolutamente perfetto in ogni singolo aspetto, con l’esclusione di qualunque carenza sia nei fatti che nelle parole: le opere di Dio non possono essere difettose. Il soggetto che ne è protagonista deve necessariamente dar prova di buon equilibrio psichico, retta fede, rettitudine morale e docile obbedienza all’autorità ecclesiastica. Se tali criteri non sono soddisfatti, è obbligatorio escludere la soprannaturalità e prendere severe decisioni vincolanti nei riguardi sia del preteso veggente che dei suoi seguaci: non si dialoga né ci si accorda (cf. §§ 18.20) con chi è vittima o artefice di un inganno! I Pastori – com’è dovere di ogni medico – hanno il compito inderogabile di preservare il loro gregge dalle sorgenti di infezione, anziché limitarsi a intervenire solamente nei casi estremi e lasciarlo andare fuori strada pur di non turbare il Popolo di Dio (§ 19)…
Le insondabili vie della Provvidenza
In conclusione, le stringenti ed efficaci norme stabilite da
Benedetto XIV nel 1750, già attenuate da Paolo VI nel 1978, appaiono non
soltanto ulteriormente indebolite, ma pure offuscate da un quadro interpretativo
confuso e fuorviante: le disposizioni di legge, secondo una tecnica
consolidata, arrivano dopo uno sfiancante scilinguagnolo pseudoteologico. Il
risultato pratico è che non sarà più possibile dichiarare la soprannaturalità
dei fenomeni autentici, quasi che il Cielo dovesse domandare agli attuali
gestori della Santa Sede il nulla-osta per poter agire; di contro, i fenomeni
falsi potranno continuare a prosperare per pretesi benefici pastorali. In ogni
caso, il Sovrano del cielo e della terra, per portare a termine i Suoi progetti,
si serve persino delle manovre degli empi infiltratisi nella Sua casa: se non
altro, è sventato il rischio di veder riconosciuto il carattere soprannaturale
di fenomeni quanto meno controversi, come quelli di Amsterdam, Anguera e
Medjugorje.
Ciò che è più grave è che la Chiesa, mediante gli attuali vertici
vaticani, sembra rinunciare alla propria missione di maestra infallibile della
verità; si insinua persino la possibilità che essa possa sbagliarsi (cf. Presentazione.
Nuovi aspetti) – cosa peraltro paventabile, se all’obbedienza a Dio si
sostituisce l’arbitrio del potere. In tale situazione apocalittica, senza
omettere un serio impegno di santificazione personale quale imprescindibile
complemento del risanamento ecclesiale, è necessario chiedere con fede ardente
un intervento divino che, per mano degli strumenti che la Provvidenza vorrà scegliere,
rimuova la morchia restituendo alla Sposa di Cristo la dignità violata e
facendola di nuovo risplendere come colonna e fondamento della verità (1
Tm 3, 15). Raccomandiamo perciò a tutti di pregare con le parole che un’omelia
di recente pubblicata pone sulle labbra di san Giuseppe, Patrono della
Chiesa universale: sono piuttosto ardite – è vero – ma quanto mai opportune.
… nubi senz’acqua portate qua e là dal vento, alberi autunnali infruttuosi, due volte morti, sradicati, flutti furiosi del mare che schiumano le loro turpitudini, astri erranti per i quali è tenuta in serbo una tenebrosa tempesta in eterno (Gd 12-13).
In data 13 maggio, 4 giorni prima del nuovo documento della DDF, si è espresso il Vescovo della diocesi di Anguera. Il giudizio su tali apparizioni non è positivo, mette in evidenza la non comunione con il magistero dei vescovi in alcuni punti, il millenarismo,e altro ancora. Secondo alcuni commentatori pare ci siano anche errori importanti sulla vita di S. Giuseppe, narrata al presunto veggente negli ultimi anni, secondo cui sarebbe morto dopo di Gesù.
RispondiEliminahttps://www.ducadeitempi.it/2024/05/dom-zanoni-anguera/
EliminaSono miscredenti senza pudore. Nostro malgrado siamo costretti ad assistere all’ennesima manifestazione della sagra del grottesco che dura da più d’un decennio. L’occupante del Soglio pontificio, che ha finora fornito innumerevoli prove di non professare la fede cattolica, si riserva il diritto esclusivo di dichiarare – ma in via del tutto eccezionale, si badi bene – la soprannaturalità di un fenomeno straordinario. Il Cielo deve forse chiedere il permesso a lui per manifestarsi? Ma per chi si è preso quell’individuo? Pensa davvero di essere al posto di Dio, dimentico del fatto che sta per presentarsi al Suo cospetto per esser da Lui giudicato in base alle opere compiute? Fino a quale grado dovrà giungere la folle e temeraria ostinazione che sta per precipitarlo all’Inferno? Vista la posizione assunta in merito, nemmeno se il Cristo della Sistina si anima e lo prende a bastonate desisterà dalla sua insensata protervia.
RispondiEliminaRavvediti una buona volta dalla tua esecrabile condotta, vecchio stolto e corrotto! Qualora essa non bastasse a provocare disgusto e ripugnanza, hai pensato bene di affidare la delicata questione relativa ai presunti fenomeni soprannaturali a un maniaco sessuale dichiarato, da te piazzato a sorvegliare l’andamento della fede nella Chiesa… In altri tempi, quando il dicastero da lui presieduto aveva altro nome e ben più efficaci funzioni, un personaggio del genere avrebbe terminato la sua miserabile esistenza sopra una catasta di legna e le sue ceneri sarebbero state disperse nel Tevere! Il biondo fiume, peraltro, scorre non lontano dalla sua sede, rendendo più agevole il compito di ripulire il Vaticano dalla feccia puteolente della sodomitica mafia che lo infetta.
Se i proclamati segni ed annunci non si avverano si deduce che non si tratta di manifestazioni della Madre di Dio. Ora questo aspetto passa quasi completamente in secondo piano con le nuove norme , non più basate sulla distinzione tra vero e falso , cioè tra il 'constat' e il 'non constat', tra bianco e nero , ma su sei 'gradini di grigio' che vanno da un generico nulla osta (?) fino alla completa dichiarazione di non soprannaturalità.
RispondiEliminaIl neo prefetto Card. Fernandez afferma tranquillamente che «perché un bel fenomeno cresca non occorre una dichiarazione di soprannaturalità» , addirittura includendo tra i molti casi anche Fatima.
Questo approccio , diremmo molto gesuitico , sembra confermato anche da alcuni giornalisti , come David Murgia:
«Diciamo che non c'è più il bianco e il nero, è falso o è vero, ma ci sono diverse tonalità di grigio. Si passa sempre a un piano diverso, non interessa più se il fenomeno è vero o falso, alla Chiesa interessa che in quel posto si vada per pregare»
In pratica il trionfo della sociologia sulla teologia..
P.S. I medjugorjani sono scatenati in vista del 24. E' pronta anche la diretta dell' "apparizione"
Sottoscrivo ogni parola.
EliminaAccipicchia, addirittura un'apparizione in diretta! Che io sappia, è una "première" nella storia delle visioni.
Se considera che il cosiddetto veggente Ivan ha delle apparizioni private per i pellegrini americani che acquistano presso di lui il pacchetto viaggio+soggiorno a Medjugorje, c'è poco da meravigliarsi.
EliminaGradirei la sua opinione personale su Garabandal.
EliminaNon quella ufficiale. La sua !
Le ricordo che la commissione tecnico scientifica non svolse praticamente il lavoro per il quale fu pagata
Fu un fenomeno di chiaro stampo diabolico.
EliminaSarebbe molto istruttivo, in generale, se lei indicasse uno o più elementi che chiariscano il motivo di una considerazione così perentoria. Un esempio pratico dell'applicazione dei criteri di discernimento, anche in virtù del fatto che il non constat della diocesi non fu determinato dal sospetto di preternaturalita'
EliminaI fenomeni straordinari, come le cosiddette "passeggiate estatiche", non si riscontrano in alcuna apparizione autentica, ma si spiegano solo con un'azione preternaturale.
Eliminahttps://it.aleteia.org/2021/03/16/ecco-perche-le-apparizioni-di-garabandal-non-convincono
Conoscevo già l'articolo di don Stanzione. Il fatto è che il libro che ha scritto su Garabandal e' favorevole al 90%
EliminaBisogna vedere quale tra i due è posteriore.
EliminaÈ proprio questa la bizzarria : si tratta dello stesso libro presentato su Aleteia.
EliminaQuesto è l'unico commento di un acquirente su Amazon : Libro poco curato
Recensito in Italia il 17 aprile 2023
Il libro è raffazzonato, scritto male, confuso, superficiale, eccessivamente riassuntivo. Dei contro relativi ai fenomeni di Garabandal - tanto evidenziati nella presentazione dell'opera - si occupano solo 10 pagine di volume, su 171 totali. Non lo riacquisterei sicuramente.
Aggiungo alcune mie considerazioni, non dico a difesa, ma per approfondimento (mi sembra evidente che il suo interesse verso questi fenomeni non sia eccessivo, ed in un'ottica alla san Giovanni della croce è più che comprensibile .
1 le presunte veggenti non hanno mai assunto atteggiamenti di ribellione dopo i non constat vescovili
2 Non si sono arricchite con le apparizioni, al massimo alcune di loro hanno sposato il solito pellegrino americano (pare che gli americani/e si innamorino puntualmente di veggenti d'Europa)
3 il dottor Morales, psichiatra della commissione vescovile, dopo non so quanto tempo diede una conferenza a Santander in cui ammise le lacune del lavoro della commissione, fino a dichiarare che a Garabandal c'è stata una importante evento sovrannaturale. C'è un video che lo conferma.
4 la veggente Alfa, Conchita, comprò una casa a Fatima e ci va di tanto in tanto. Ha svolto volontariato in un ricovero per anziani cercando di nascondere la propria identità.
Lasciamo il giudizio definitivo all'autorità ecclesiastica.
EliminaPer ora, a parte la qualità del lavoro svolto dalla commissione diocesana, il giudizio è "non constat". Un vescovo emette giudizi di questo genere coadiuvato dai risultati dell'inchiesta, ma non ne ha bisogno in senso assoluto, dato che, per giudicare, gli basta la grazia di stato propria di un successore degli Apostoli.
Il fondatore della Fraternità San Vincenzo Ferrer, padre de Blignières, propone una circoscrizione ecclesiastica per il Rito antico. Una proposta concreta, dopo Traditionis custodes, per rispondere al bisogno di tanti fedeli che vogliono rimanere in comunione con il Papa.
RispondiEliminaLuisella Scrosati
https://lanuovabq.it/it/la-circoscrizione-ecclesiastica-unidea-per-il-rito-antico
Gesu', pensaci Tu!
Anche noi pensiamo all'opportunità di un ordinariato per sacerdoti e fedeli che seguono il rito antico.
EliminaQuando la liturgia diventa cronolatria
RispondiEliminaP. Serafino Maria Lanzetta - 24 giu 2024
In una recente intervista concessa al blog Messa in Latino, il Prof. Andrea Grillo, liturgista di color che sanno, si è intrattenuto a lungo sul tema della liturgia. In essa denuncia quello che a suo giudizio è un “monstrum” teologico: il motu propio Summorum Pontificum che avrebbe diviso la Chiesa introducendo un soggettivismo liturgico. La riforma post-conciliare, a suo giudizio, è “irreversibile” e quella più in linea con il futuro (dato che la Tradizione per lui è futuro non passato). Non si capisce però perché un tale astio verso la Messa cosiddetta tridentina che ha preceduto l’ultima espressione della lex orandi. Quando nella Chiesa una riforma ha osteggiato in modo così virulento quanto l’ha preceduta? Il punto però è un altro caro Prof. Grillo: la liturgia, che della Tradizione è l’anima, non è né passato né futuro ma un presente che diventa eterno nella misura in cui dischiude il cielo alla terra e ci rende “cives sanctorum”. Oggi però non sappiamo più dov'è il cielo e neppure se esista. Probabilmente anche la liturgia ha qualche responsabilità.
https://www.youtube.com/watch?v=uuKLW7m9EXQ
APPARIZIONI DI MONTICHIARI.
RispondiEliminaa Maria Rosa Mistica
https://gloria.tv/post/f4HFxcvt7QtJ24cW6vHEiAp96
Rev.Padre, questa apparizione e' stata riconosciuta da Santa Madre Chiesa?
Per quanto ne so, il Vescovo di Brescia ha autorizzato il culto, ma senza riconoscere l'origine soprannaturale del fenomeno; non si tratterebbe dunque di un riconoscimento in senso pieno.
EliminaDa anni i tradizionalisti ci insultano accusandoci di non andare alla "vera Messa". Se il Rito Romano Antico, che è usato da questi scismatici in pectore come arma contundente, dovesse venir proibito, denuncerò personalmente i sacerdoti che lo praticano: tanto, nella vostra insania considerate le scomuniche come medaglie al valore. È il caso di accontentarvi
RispondiEliminaNon siamo di quelli, come risulta dal prossimo intervento.
EliminaPreghiera infuocata
RispondiEliminahttps://lascuredielia.blogspot.com/p/preghiere.html
Scuola Ecclesia Mater IPC
RispondiEliminaRiflessione 7 - Novena a Nostra Signora di Guadalupe - S.E.R. Card. Raymond Leo Burke
https://www.youtube.com/watch?v=EGnXHACpfDI
Le precedenti e successive riflessioni del Cardinale si trovano qui di seguito :
https://www.youtube.com/watch?v=ZJIYswqzGIM&list=UULFoTRHLnhYW7ocMiXjJcfXpg
https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_ddf_doc_20240627_comunicato-gisella-cardia_it.html
RispondiEliminaPrego, quale è la situazione attuale della Madonnina di Civitavecchia? Approvata dalla Chiesa? Si può visitare? Grazie!
RispondiEliminaLa situazione è complessa. Bisogna informarsi presso la Curia vescovile di Civitavecchia.
Eliminahttps://www.editriceshalom.it/l1537/vendita_online_libri/la_vera_storia_di_un_doloroso_dramma_d_amore_la_madonnina_di.html
EliminaLa testimonianza del Vescovo, nelle cui mani lacrimò la statua.
La Mediazione di Maria ridotta al lumicino. Ancora sugli eventi di “Rosa Mistica” - 22 lug 2024
RispondiEliminaP. Serafino Maria Lanzetta
Analizzando la Lettera del DDF (Dicastero per la Dottrina della Fede) al Vescovo di Brescia sulla devozione a Maria Rosa Mistica, con cui si approvano i messaggi e le esperienze di Pierina Gilli (senza più esprimersi circa la soprannaturalità dell’evento) una cosa appare come nota stonata: la Mediazione di Maria è sottovalutata. Essa è ridotta a mera intercessione atta a creare condizioni esterne perché la grazia agisca, ma guai a parlare di intercessione quale mediazione di grazia. Ora, è doveroso chiedersi: la grazia è ancora dono di Dio che ci viene per Maria, sì o no? Un “dubium” da sottoporre. Quel “per”, nella lunga tradizione cristiana, non significa un intervento esterno della Vergine, una sua preghiera per noi e basta, ma un suo influsso materno sull’anima, dall’interno, perché la grazia di Dio le appartiene in quanto Madre e Mediatrice. In soldoni, sembra che il DDF sposi le tesi mariologiche più minimaliste, divenendo così esso stesso un’opinione teologica, più che ergersi quale organo che dirime le questioni dibattute alla luce del costante magistero. C’è anche un altro punto: siamo proprio sicuri che tacendo circa il soprannaturale nelle apparizioni vere non finiamo anche coll’annacquare la dottrina di fede?
https://www.youtube.com/watch?v=5mgz64dHssQ