Mutazioni spirituali / 1
Si tratta di un fenomeno, per lo più inavvertito, che proprio in
quanto tale richiede un attento esame. La trasformazione interiore delle
persone e dei popoli, d’altronde, è provocata da fattori esterni che li
inducono a reagire, riflettere, adattarsi e interagire in maniera vantaggiosa
o, per lo meno, intesa così. Se il principio di questa influenza è benefico, il
cambiamento fa leva sulla cooperazione del soggetto ed è perciò, almeno in
parte, consapevole. Se invece il processo mira alla manipolazione e a un’incosciente
sottomissione, bisogna che la manovra non sia percepita come una minaccia o non
lo sia affatto. Quest’ultimo è appunto il caso delle mutazioni avvenute negli ultimi
decenni non solo a livello sociale, politico e culturale, ma anche a livello
spirituale: sia nella società che nella Chiesa è stata posta in atto un’immensa
opera di mistificazione che ha stravolto il normale modo di pensare e di vivere
di gran parte dell’umanità.
Amputazione della ragione
Quando ci si propone, al giorno d’oggi, di trasmettere l’annuncio
evangelico, ci si ritrova davanti a un muro impenetrabile sul quale si infrange
ogni tentativo di instaurare un dialogo. Ciò succede su due diversi piani: su
quello intellettuale, moltissime persone non hanno più gli strumenti
concettuali necessari per poter semplicemente pensare qualcosa che sia
altro dalla materia o superi l’orizzonte della pura immanenza; sul piano
morale, non sono assolutamente disposte a mettersi in discussione e ad ammettere
di essere in difetto riguardo a determinati comportamenti. Come sono state
estirpate dalle menti le nozioni stesse di trascendenza e di divinità
personale, così lo son state quelle di colpa e di legge morale. L’esistenza
umana è concepita come un viaggio verso l’ignoto nel quale ognuno si affanna a
trarre il massimo vantaggio immediato possibile in termini di godimento
psicofisico; il minimo intralcio va inesorabilmente eliminato, a cominciare
dalla religione.
Ciò che a stento sopravvive mediante l’indottrinamento scolastico è
una sorta di religione civile con i suoi stanchi rituali laici, come le
periodiche premiazioni, da parte del Presidente della Repubblica, di studenti
distintisi per impegni di solidarietà. Le predichette tenute in tali
occasioni sono intrise di moralismo massonico alla De Amicis, magari con un
linguaggio un po’ aggiornato ai tempi nuovi, ma immutato nella sostanza. Unica
norma riconosciuta: le regole che la comunità si è data; quali esse siano
e su quale fondamento o in qual modo siano state stabilite è dato per
acquisito, pur non essendo affatto chiaro. La dittatura sanitaria ha però
svelato da chi sono state realmente formulate e imposte, dietro l’enorme
paravento che nasconde una realtà ben diversa: la peggiore operazione di
condizionamento mentale e operativo che i popoli abbiano mai subìto, puntellata
dagli indiscutibili dogmi della democrazia e dall’illusione di una libertà
priva di scopo e di criterio.
Sul fronte ecclesiale le cose non vanno certo meglio, visto che le
medesime idee, grazie alla nuova Pentecoste, hanno impregnato la mente e
la vita dei cattolici praticanti, ormai in gran parte cultori dello Stato
laico, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. La demoniaca Agenda 2030
è stata accolta nei documenti pontifici, i quali, proprio per tal motivo, han
perso ogni autorevolezza e pure il carattere che dovrebbero avere come testi
magisteriali. Qui non risulta amputata la sola ragione, ma pure la fede,
ridotta ad ideologia mondana assorbita da problemi temporali, per giunta di
dubbia consistenza. La gerarchia, rinnegati i suoi compiti di istituzione
divina, si è riciclata come megafono di vacua propaganda e complice di
infondati allarmismi, fino a farsi attiva cooperatrice del genocidio vaccinale;
i pochi vescovi e sacerdoti che a ciò si sono opposti si son visti estromessi e
banditi senza pietà né remissione, mentre i colpevoli di abusi su minori
prosperano impuniti.
Insidie più sottili
Noi che abbiamo reagito potremmo sentirci al sicuro, ritenendoci
immuni dai pericoli accennati. In realtà nessuno va esente dalle tentazioni, le
quali sono tanto più perniciose quanto meno evidenti. È innegabile che
l’autonomia di giudizio sia un bene, purché non sia spinta fino all’eccesso tipico
di chi non accetta più alcuna autorità che non sia quella del giudizio proprio.
In tal modo ogni singolo cattolico diventa a se stesso regola di fede e di
morale; eventualmente, qualora senta il bisogno di avere un punto di
riferimento, si sceglie i maestri secondo il gusto e la passione del momento.
Non si ripeterà mai abbastanza che, di questo passo, la Chiesa si atomizza e
sprofonda nel caos, non senza gravissime responsabilità per quanti incentivano
deliberatamente tale processo ergendosi a dottori in materie che non conoscono
né competono a loro. In questo caso la ragione e la fede appaiono non soltanto
amputate, ma anche deformate in quel poco che ne resta.
La mutazione spirituale, qui, è ancora più profonda e difficile da
curare, giacché si fonda sulla vana presunzione di essere un cattolico vero. A
monte della deriva morale causata da una superbia ormai fuori controllo, il
rischio è quello di una distorsione mentale che altera la percezione della
realtà per mezzo di un modello rigido, semplicistico e onnicomprensivo con cui
si pretende di spiegare qualsiasi fenomeno. Un tipico esempio di ciò è la
categoria di rivoluzione quale chiave interpretativa univoca ed
esclusiva della storia moderna e contemporanea: essa, oltre a fornire un quadro
ermeneutico che a torto sembra esaustivo, fermando la ricerca ad un certo
livello e impedendole così di spingersi più lontano, fornisce altresì un comodo
alibi ai peccati e alle omissioni dei cattolici, che in tal modo si sentono
prosciolti da ogni responsabilità riguardo ai mali del tempo presente. Analogo
discorso vale per quegli ortodossi che rinchiudono la storia dell’umanità
nell’ideologica dialettica che oppone un Occidente insanabilmente predatore a
un Oriente del tutto innocente.
A forza di applicare semplificazioni schematiche e riduttive, ci si
convince che coincidano con una pretesa verità assoluta, l’unica ammissibile
nel dibattito. Sarà forse superfluo osservare che simile disposizione
interiore, oltre ad esser fortemente dannosa per il soggetto, estingue la
carità rendendo impossibile l’unione con Dio e la comunione con gli altri
fedeli? Nulla di meno cattolico, anzi nulla di più manicheo… Il cristiano
autentico, invece, potendo disporre serenamente delle risorse proprie della
ragione e conoscendo pienamente la verità rivelata, sa cogliere e apprezzare
ciò che di vero e di buono si trova ovunque: Omne verum, a quocumque dicatur, a Spiritu
Sancto est (Ogni cosa vera, da chiunque sia
detta, viene dallo Spirito Santo; san Tommaso d’Aquino, In sent. I,
dist. 19, q. 5, art. 2, resp. 4). La frase, all’epoca attribuita a
sant’Ambrogio, è più volte ripresa dall’Aquinate a testimonianza dell’apertura
mentale che, pur nel suo rigore intellettuale, lo guidava.
Unica via di salvezza
I santi Dottori riuscirono non soltanto a mantenere l’equilibrio, ma anche a penetrare a fondo nella verità perché pregavano molto e facevano abitualmente penitenza; così il loro lavoro era illuminato dalla Sapienza divina ed elevato dai doni del Paraclito. Essi poterono in tal modo preservarsi, in pari tempo, sia dalle deformazioni tipiche degli aspri polemisti di oggi sia da quelle, di segno opposto, degli utopisti e sognatori spuntati con la primavera conciliare e che ancora non si arrendono al suo evidente avvizzimento. Entrambe le mutazioni dell’identità cattolica, ugualmente dannose seppur per motivi diversi, non possono essere guarite se non dalla grazia soprannaturale; per accoglierla, tuttavia, è indispensabile anche qui la preghiera assidua e la penitenza costante. In questa Chiesa in cui tutti parlano di tutto, spesso a sproposito, sarebbe ora di ridurre le parole e di passare ai fatti. L’anelito al silenzio e alla carità concreta è il migliore antidoto a questo male.
Don Elia, è possibile che quella sorta di "profezia" di Benedetto XVI su una Chiesa del futuro piccola, adombri la riduzione anche numerica di noi cattolici non solo per ragioni di perdita della Fede ma a causa della vaccinazione subita? Come mai non si trova traccia di preavvertimento o notizia di questo genocidio che, pure, sembra fare da spartiacque nella storia dell'umanità?
RispondiEliminaForse perché la sordità collettiva è arrivata ad un punto tale che neanche un esplicito avvertimento dal Cielo sarebbe stato ascoltato. In realtà c'è chi, sulla terra, ha tentato invano di mettere in guardia gli altri dall'avvelenamento di massa...
EliminaDon Elia, lei invoca il silenzio ma noi laici non possiamo tacere quando la Chiesa avvalora per i nostri figli un ritrovato mortale. Monsignor D'Ercole andò in un monastero nel deserto per non dire la verità?
RispondiEliminaChe io sappia, ci è andato proprio perché ha cercato di dire qualcosa ed è stato brutalmente rimosso.
EliminaInvoco il silenzio come mezzo ascetico per comprendere il modo più efficace di agire, non per mettere un bavaglio a me stesso o agli altri; altrimenti avrei smesso di scrivere.
«Fate sì ch’io non mi richiami a Cristo crocifisso di voi, ch’ad altro non mi posso richiamare, ché non c’è magiore in terra». Questo passaggio di una lettera di santa Caterina da Siena (1347-1380) a papa Gregorio XI (1330-1378) racchiude tutta la fede viva della Chiesa e nel primato di Pietro e nella potenza della preghiera.
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/la-preghiera-il-vero-rimedio-a-un-papa-vizioso
Analisi impeccabile. Grazie.
RispondiEliminaEgregio don Elia, lavoro in un ente dove il condizionamento mentale é stato massiccio e i contenuti culturali e scientifici si sono ridotti all'Agenda Onu, non esiste altro concetto, d'altronde i finanziamenti arrivano solo se si scrive o si parla di quello e i "ricercatori" si adeguano. Ovunque guardo vedo sfacelo e sembra non ci sia alcuna speranza. Il patrocinio unanime dato dal mio datore di lavoro, insieme agli enti pubblici e alle aziende di punta della città al recente evento denominato Gay Pride ha evidenziato la sottomissione totale di menti e comportamenti alla solita agenda che desidera annientare il nostro paese, la nostra cultura, il nostro spirito. A ciò si aggiunge l'asfissiante clima ideologico marxista che flagella la nostra regione e infiltra menti e istituzioni dal dopoguerra, cattolici e parrocchie inclusi. Le pochissime voci di dissenso vengono prese di mira con esposti o con la tecnica giornalistica del dileggio alternato al silenzio che ignora e rende invisibili. La tentazione é quella di ritirarsi dall'agone pubblico e rinunciare a far sentire la nostra voce di cattolici che soffrono e si indignano. Se alzassimo le braccia e rinunciassimo, ci limitassimo a badare a noi stessi, alla nostra salvezza, alla preghiera, ai sacramenti, a tenerci stretti quei pochi sacerdoti che ancora servono il Vangelo, saremmo scusati?
RispondiEliminaPenso di no. Una voce contraria, seppur debole, deve continuare a farsi udire; altrimenti si fa il gioco di questo sistema totalitario che, proprio in quanto tale, ha bisogno di soffocare ogni dissenso. Trai forza dai Sacramenti e luce dalla meditazione.
EliminaCampione di football americano, cattolico, si lancia contro i dogmi progressisti e viene attaccato dal mainstream. Ma non si lascia intimorire
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2024/05/20/campione-di-football-americano-cattolico-si-lancia-contro-i-dogmi-progressisti-e-viene-attaccato-dal-mainstream-ma-non-si-lascia-intimorire/
L'importanza delle fondamenta cui consegue il retto discernimento
L'Europa (i popoli d'Europa), per guarire, deve curare se' stessa con l'Olio del Consolatore.
RispondiEliminaL'Immacolata Addolorata Madre della Chiesa e S.Giuseppe stendano il Loro patrocinio su tutta la Chiesa (fedeli e Pastori)!
RispondiEliminaLo hanno già steso; dobbiamo solo ricorrere a Loro invocandoli spesso e intensamente per la rigenerazione della Chiesa terrena.
EliminaGrazie, Lei scrive in maniera elegantissima, e i concetti sono illuminanti, Dio la benedica.
RispondiEliminaL'arte delle icone, la pittura che si fa preghiera
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/larte-delle-icone-la-pittura-che-si-fa-preghiera
Che l’arte, quindi, torni ad essere lode a Dio e non solo strumento con cui esprimere la vana autoreferenzialità degli artisti.
Leggo da poco questo blog. Voglio solo ringraziare di cuore Don Elia e tutti quanti intervengono qui. La chiarezza espositiva e la forza delle argomentazioni possono venire solo dallo Spirito Santo che è Dio. Per questo Lo ringrazio e Lo prego di preservare nella salute, nella fede e nella perseveranza voi e tutti i fedeli ancora cattolici.
RispondiEliminaGrazie, ti benedico!
EliminaCambia l’Europa (www.cambiaeuropa.it). Pro Vita & Famiglia Presenta i Candidati per le Europee.
RispondiEliminahttps://www.marcotosatti.com/2024/05/22/cambia-leuropa-www-cambiaeuropa-it-pro-vita-famiglia-presenta-i-candidati-per-le-europee/
Rev.Padre, personalmente ho deciso di non andare a questa votazione ma se puo' essere utile per chi vorra' andare Pro Vita E Famiglia ha offerto uno spiraglio. Per il resto ci pensera' l'Eterno !
EliminaCome in tutte le elezioni, il cittadino può astenersi. Ma è meglio andare a votare, con solidi criteri, per cambiare questa Unione Europea e difendere i principi non negoziabili.
Prof.Stefano Fontana
https://lanuovabq.it/it/ue-lastensionismo-attrae-ma-stavolta-e-bene-votare
L'Occidente, finché è stato Cristiano (nel Medioevo), ha rappresentato una "luce" per il resto del mondo... Ma, l'attuale, che ne ha rinnegato il retaggio storico e spirituale, appare la meretrice dell'apocalisse di Gv.
RispondiEliminaAl riguardo, propongo questa analisi impietosa sullo stato dell'arte, da noi.. Saluti, sia lodato Gesù Cristo, Avw Maria
https://youtu.be/g2u3ajAf2Ds?si=-woCzsiwAIXLscpt
Sergio
"Analogo discorso vale per quegli ortodossi che rinchiudono la storia dell’umanità nell’ideologica dialettica che oppone un Occidente insanabilmente predatore a un Oriente del tutto innocente."
RispondiEliminaTouche'.