Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 14 ottobre 2023

 

Sinodi & vizi

 

 

Ubi sedes beatissimi Petri et Cathedra veritatis ad lucem gentium constituta est, ibi thronum posuerunt abominationis et impietatis suae (Leone XIII, Exorcismus in Satanam et angelos apostaticos).

«Dove la sede del beatissimo Pietro e Cattedra della verità è stata costituita per illuminare le genti, là han collocato il trono della loro abominazione ed empietà». Queste parole di Leone XIII risultano al giorno d’oggi decisamente profetiche. Nessuno al mondo, evidentemente, è in grado di rovesciare la Cattedra di san Pietro, che il Figlio di Dio fatto uomo ha stabilito come faro di verità irrefragabile per la salvezza di tutti i popoli, chiamati ad accoglierla convertendosi dai loro falsi culti demoniaci. Dopo secoli di vani tentativi, nondimeno, perfino i servi del diavolo, malgrado la stupidità del proprio essersi consegnati al dominio di un perdente, sono riusciti a capire la maggiore utilità – dal loro punto di vista – di tentar di guastare la Chiesa dall’interno piuttosto che di aggredirla dall’esterno. È per questo che i poveri modernisti, secondo i piani dell’Alta Vendita pubblicati da Crétineau-Joly dietro richiesta del beato Pio IX, si son sobbarcati la fatica di infiltrarsi nella gerarchia cattolica per corromperla a livello morale e pervertirla a livello dottrinale.

Tale processo ha attualmente raggiunto l’apice e se ne vedono ovunque i nefasti effetti. Tuttavia i suoi artefici, non avendo la fede, non si rendon conto che l’intero lavoro è del tutto vano, illudendosi di poter modificare con mezzi umani un’istituzione di origine divina. Il loro operato, collocandosi sul piano naturale, non può assolutamente nulla contro una realtà di ordine soprannaturale. L’accecamento di cui soffrono, a prescindere dal colore dell’abito (bianco, porpora o viola), è effetto, al contempo, di una pervicace incredulità e di un pervasivo influsso di Satana. Il metodo, oltretutto, è superato: a chi scrive par di riudire i discorsi di quarant’anni fa, in cui il ventenne già fiutava la manipolazione mirante a creare il consenso intorno a un’agenda prestabilita e imposta da una selezionata minoranza in modo che apparisse come una richiesta della base. Erano anni nei quali, a dispetto del pontificato “restauratore”, in seminari, conventi e facoltà teologiche proseguiva indisturbata l’opera perversa di deformazione di giovani menti non immunizzate dalla dottrina e dalla cultura.

Perversità dei nemici di Dio

Tutto ciò potrebbe sembrare offensivo per l’intelligenza di chi ancora ragiona; poiché però, per grazia di Dio e con grandi sforzi, abbiamo imparato a dominare le passioni, evitiamo di badare all’insulto e ci concentriamo sulle disposizioni da coltivare riguardo alla riunione che è in corso in Vaticano nella sala che, fotografata col grandangolo, rende l’immagine di una testa di serpente. Come reagire alla vacuità e all’inconsistenza? Con l’unica risposta ragionevole: l’indifferenza. Siamo certamente feriti dalle offese a Dio e dallo scandalo del prossimo, ma Egli non vuole che perdiamo la pace del cuore per quelle scempiaggini. Tanti si arrovellano giustamente al pensiero che siano introdotti nella fede e nella morale cambiamenti inaccettabili ma, qualunque cosa accada, non dimentichiamo che nessuno può costringerci a credere il falso o a compiere atti illeciti, se non vogliamo. Qualora – come purtroppo già accade da decenni – ciò che udite dal pulpito o nel confessionale ripugna alla vostra coscienza di credenti, cambiate parrocchia e, con l’aiuto del Cielo, cercate una chiesa dove operi un sacerdote che sia davvero cattolico (requisito, questo, che implica una posizione canonicamente regolare).

Appellandosi allo Spirito Santo, i rivoluzionari in tonaca lo bestemmiano, rendendosi così colpevoli di un peccato irremissibile; è perciò arduo sperare per chi già puzza di zolfo. Lo spirito che li muove, nel migliore dei casi, è un’idea hegeliana designante una supposta forza immanente alla storia che la spingerebbe verso un progresso indefinito mediante il quale questa stessa virtualità si realizzerebbe senza fine. In tale visione non può sussistere né identità né contenuto stabile, ma tutto è in perenne divenire, senza principio né scopo; valore supremo è il cambiamento, a prescindere da qualunque altra considerazione; il metodo del dibattito assurge a norma assoluta, senza alcun riferimento a una qualche certezza di verità, che in tale contesto appare come un’esecrabile pretesa da rigettare a priori. Nel peggiore dei casi, lo spirito di cui parlano è un mito cabalistico, quello dell’uomo primordiale (Adam Kadmon), che coinciderebbe con il cosmo ma dietro il quale si cela, come al solito, il padre della menzogna, non a caso acclamato, nella nuova Messa, come Dio dell’universo.

Quest’ultimo accenno ci permette di collegare il discorso a quanto sta avvenendo in Terra Santa. L’improvvisa deflagrazione della violenza riporta alla mente altre crisi che coincisero, dal punto di vista cronologico, con l’avvio di gravi perturbazioni della vita ecclesiale. Ai primi di Settembre del 2013, per scongiurare l’intervento militare occidentale nel conflitto siriano, Bergoglio indisse una giornata di digiuno e preghiera ed esso fu “miracolosamente” accantonato; appena quindici giorni dopo uscì la scioccante intervista concessa alla Civiltà cattolica, seguita e rincarata, a distanza di una settimana, da quella alla Repubblica: il programma eversivo del pontificato. All’apertura del Vaticano II, nell’Ottobre del 1962, scoppiò l’artificiale crisi di Cuba, dove l’Unione Sovietica aveva inviato missili fabbricati con cuscinetti a sfera di produzione americana; la mediazione di Giovanni XXIII – si disse – stornò lo spettro di una guerra nucleare. Questo schema ricorrente sa tanto di tecnica di costruzione del consenso: dopo lo spavento e il sollievo, chi oserà più opporsi alle innovazioni introdotte dal salvatore dell’umanità? Aspettiamoci dunque un nuovo intervento pacificatore che renda indiscutibili le “proposte” del sinodo.

Spirito e prassi dei veri cristiani

La Provvidenza sa aprire strade anche là dove, umanamente, sembra che non ce ne siano, purché si rimanga dentro l’Ovile santo, costi quel che costi. Per un sacerdote non è mera questione di un tetto o di un piatto caldo, che Dio non fa mai mancare a chi Lo serve fedelmente; è invece la necessità di esercitare legittimamente il ministero a esigere l’incardinazione e l’obbedienza, la quale ultima, se praticata secondo la legge ed entro i suoi limiti, non nuoce affatto alla fede né ad alcun’altra virtù necessaria alla salvezza. Può forse obbligare in coscienza quanto detto o scritto da un pornografo piazzato alla testa di un dicastero che dovrebbe tutelare la retta fede? Evidentemente, no. Può farlo una riunione di laici e prelati che risulta canonicamente nulla già in partenza? Ancora meno. Potrà impressionare un documento varato da un’assemblea che non rappresenta la Chiesa, qualunque cosa contenga? Al massimo, in chi è profondamente unito a Dio, i primi cinque minuti provocherà un po’ di irritazione, che svanirà non appena egli passerà a cose più serie.

Chi realmente è guidato dallo Spirito Santo e attua la prassi insegnata dal Vangelo conserva la pace e la serenità in qualsiasi evenienza, senza permettere agli apostati e agli empi di turbare il suo cuore. Ciò non significa certo che rimanga insensibile alle dichiarazioni scandalose e blasfeme dei cattivi Pastori; il dolore, nondimeno, non fa più divampare in lui la peccaminosa ira umana, bensì lo incita alla riparazione in penitenze e orazioni. Lo rassicura una fede adamantina nelle promesse di Cristo e nell’indefettibilità della Chiesa; lo fortifica una speranza incrollabile nella realizzazione dei disegni di Dio; lo infiamma una carità instancabile nell’adempimento della missione affidatagli. Scacciando l’amarezza e lo scoraggiamento, è impegnato a compiere umilmente, con gioia e gratitudine, il bene che le occasioni della Provvidenza gli propongono, ben sapendo che, al di là dei risultati visibili, non andrà perduto neppure il più piccolo atto di amore disinteressato.

Destini divergenti

Chi serve il padre della menzogna diventa un mentitore di professione. La sinodalità (neologismo privo di senso, inventato pochi anni fa) di cui si ciancia attualmente non ha niente a che vedere con la prassi di governo dell’antichità cristiana né con quella delle Chiese d’Oriente: all’epoca i sinodi erano convocati dal patriarca o dal metropolita, che riuniva i suoi suffraganei per trattare questioni dottrinali e disciplinari; oggi, nel diritto canonico orientale, il sinodo è per il patriarca l’equivalente della curia diocesana. La medesima attitudine alla mistificazione emerge chiaramente a proposito di quella ridicola farsa che chiamano crisi climatica (e che in realtà non esiste affatto, se non quanto è esistita quella sanitaria, parimenti provocata artificialmente), nonché in relazione a un Magistero che si pretende autentico pur essendo in patente contraddizione con l’insegnamento costante e universale della Chiesa Cattolica. Come già affermato, lo ripetiamo: l’unica reazione possibile da parte di esseri ragionevoli a quelle volgari imposture è l’indifferenza più completa.

I modernisti impenitenti si precipitano stolidamente verso la propria rovina temporale ed eterna. A dare scandalo non sono soltanto i discorsi con cui giustificano i vizi (soprattutto i propri), ma pure le loro condotte, com’è comprensibile. Dopo aver canonizzato l’adulterio, ormai quasi dieci anni fa, pensano evidentemente che sia giunto il tempo di fare altrettanto con la sodomia. Se Dio li avesse fatti gettare nel mare con una macina al collo (cf. Mt 18, 6), sarebbe stato un atto di misericordia, dato che avrebbero così cessato di aggravare la propria pena infernale; a quanto pare, però, essi non han meritato nemmeno quello, per cui devono prepararsi a una fine ben peggiore (cf. 1 Re 18, 40). Da parte nostra, proseguiamo sulla via della salvezza con timore e tremore, poiché nessuno si trova definitivamente al sicuro; chiediamo perciò senza sosta la grazia della perseveranza finale e tutte le grazie attuali che ci son necessarie per resistere all’impostura senza lasciarci scuotere fino al punto di staccarci dalla Vite (cf. Gv 15, 4ss). Sarebbe la peggiore delle disgrazie.

Non abbiate timore per le parole dell’uomo peccatore, perché la sua gloria è sterco e vermi: oggi è esaltato e domani non sarà trovato, poiché è ritornato nella sua polvere e il pensiero di lui è finito. Voi dunque, figli, rafforzatevi e agite virilmente nella legge, perché in essa sarete gloriosi (1 Mac 2, 62-64).


Rimarchevole: https://www.aldomariavalli.it/2023/10/15/la-chiesa-e-quella-gravita-spirituale-che-combatte-lapostasia-dei-vertici/


27 commenti:

  1. Caro Padre Elia, lei scrive che il "padre della menzogna, non a caso è acclamato, nella nuova Messa, come Dio dell’universo". Mi chiedo:
    - dunque noi piccoli cattolici partecipando alla messa inconsapevolmente invochiamo il nemico?
    - ma allora cosa dobbiamo fare se non abbiamo la possibilità di partecipare alla messa tradizionale?

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    1. Non rispondete "Benedetto nei secoli il Signore" quando, all'Offertorio, il sacerdote pronuncia la formula "Benedetto sei tu, Signore..." ed evitate di dire voi stessi "Dio dell'universo" recitando il "Sanctus" in latino con voce sommessa.

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    2. Caro don Elia, grazie di cuore per i suoi preziosi insegnamenti. Io non conoscevo questo pericoloso significato che assume l'espressione Dio dell'universo, seguiro' il suo consiglio. Grazie dal profondo del cuore: la sua fede granitica ed il suo amore per nostro Signore sono un grande sostegno ed un esempio per tutti noi.

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  2. Grazie don Elia, lei è per me un FARO nella notte fonda

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  3. Buongiorno Don Elia, se non ho capito male lei afferma che la mediazione di papa Giovanni XXIII nella crisi di Cuba e il digiuno indetto da papa Francesco per la pace in Siria furono strumenti diabolici, finalizzati ad ottenere il consenso del popolo su innovazioni eretiche?

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    1. Pare proprio di sì. Ciò non significa necessariamente, tuttavia, che i due papi ne siano stati entrambi consapevoli nel prestarsi all'iniziativa.

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  4. Caro don Elia, i fuochi di guerra erano stati empiamente, baldanzosamente preannunciati dai circoli esoterici come lo "scare event" (lo chiamano così) che, a loro dire, condurrà il mondo sull'orlo dell'apparente catastrofe per consentire a Putin, Trump o chi per essi di presentarsi come i salvatori dell'umanità

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    1. Eventi di quel genere sono sempre programmati dalla cupola massonica con molteplici scopi da raggiungere in ambiti diversi.

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  5. Grazie padre, le sue parole sono luce e conforto. Rimaniamo nell'ovile, saldi nella Fede.

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  6. Don mi scusi non capisco una cosa riguardo al termine "Dio dell'Universo": perchè non va bene come termine? confesso la mia ignoranza! Grazie mille

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    1. E' una formula cabalistica che designa Lucifero.

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    2. Ah cavolo! Allora faccio bene io che istintivamente, da quando conosco la messa tradizionale, al “santo, santo, santo” io mi inginocchio e lo dico nella formula latina 🙏🏻🙏🏻

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  7. Patrizia@patriziastella.com16 ottobre 2023 alle ore 07:41

    Non sono solamente i modernisti a piccone la Chiesa da dentro ma anche buona parte dei tradizioni sedevacantisti hanno avuto e tuttora hanno la loro parte di responsabilità

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  8. Io non so perché ma da qualche settimana mi viene da sostituire "Universo" con "Eserciti".
    Avevo già letto un commento tempo fa non ricordo se in questo blog, che metteva in evidenza alcune "infiltrazioni verbali non annunciate" come per il Pater ad esempio...
    Allertato da queste informazioni
    ho notato che uno dei sacerdoti del mio paese sostituisce nella Colletta "regna" con "ama" e dopo la Consacrazione nella parte finale "graditi" con "amici".
    Purtroppo non ho strumenti e capacità per essere più preciso ma tutto questo mi rende sempre più sospettoso, sulle difensive, vivendo la S. Messa come un guardiano e temendo di sentirmi migliore degli altri...

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    1. Non è questione di sentirsi migliori degli altri, ma di rimanere vigilanti riguardo a queste manipolazioni verbali, che, sembrando di poco conto, passano quasi inosservate, ma hanno il loro peso. In ogni caso, fintanto che la formula della Consacrazione ("Questo è il mio corpo... questo è il calice del mio sangue") non sia modificata, la Messa è valida.

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  9. "In tempi torbidi e di zizzania, il demonio, che ne è l'autore, sembra che si trascini dietro tutti gli uomini, abbagliati da qualche apparenza di zelo. Ma Dio manda presto qualcuno ad aprir loro gli occhi e a far loro vedere che il demonio li ha accecati perché non vedessero la strada. E - oh potenza di Dio! - uno o due che dicano la verità bastano più di molti riuniti. Iddio infonde loro coraggio; così coloro che erano fuori strada tornano a poco a poco in carreggiata. [...] con l'aiuto di uno o due che seguano senza paura la via migliore, Iddio giunge a poco a poco a riconquistare quanto aveva perduto. [...] Non son questi i tempi da credere a ogni sorta di persone, ma solo a quelle che vedrete conformi all'insegnamento di Cristo. Studiatevi di conservarvi pura la coscienza; fortificatevi nell'umiltà e nel disprezzo del mondo; credete fermamente a quanto insegna la Chiesa e la vostra via sarà buona. Dove non vi dev'essere timore, non abbiatene affatto" (santa Teresa d'Avila, "Cammino di perfezione", XXI, 9-10).

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  10. ADORAZIONE IN DIRETTA PER LA PACE IN TERRA SANTA
    Santuario Madonna dei Boschi
    https://www.youtube.com/watch?v=VNtkBjeQcKI
    Esposizione del Santissimo Sacramento e adorazione in diretta dal Santuario della Madonna dei Boschi, per impetrare la pace sulla Terra santa e nel mondo intero.

    Mons.Pizzaballa in questo santo giorno dono del Signore ha invitato tutta la cristianita' al digiuno astinenza preghiera adorazione eucaristica e rosario alla Vergine Santissima. Ave Maria!


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  11. La conosco oggi padre Elia e me ne rallegro! Finalmente una voce cattolica in mezzo al continuo vociare delle falsità! Una domanda (e mi collego alla risposta che ha fornito al primo commentatore anonimo): andando a Messa in comunione con il pervicacemente eretico Bergoglio si fa peccato? San Giovanni insegna che l'eretico non sia neppure da salutare, San Tommaso d'Aquino esplicita proprio che sia peccato ricevere qualunque sacramento da chi è in eresia, e poiché la Messa è comunione col tutto della Chiesa, io ritengo che questi precetti siano stati dati per non dare ulteriore forza agli eretici con la nostra stessa presenza (mutuando il detto popolare "chi tace, acconsente" in "chi presenzia, acconsente") e quindi io stesso fino al 31/12/2022 andavo a Messa in comunione con Benedetto XVI e adesso in comunione con la Chiesa (formula per la sede vacante).
    In fede, Alessandro Massano

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    1. L'eretico deve essere stato dichiarato tale da un'autorità superiore. Dato che al di sopra del Papa, sulla terra, non c'è nessuno, lo si può soltanto redarguire. Se non si ravvede, egli mantiene comunque la suprema giurisdizione (dato che la Chiesa, come società visibile, deve avere un capo certo) e bisogna quindi obbedire ai suoi ordini legittimi. Nel foro interno della coscienza, tuttavia, chi ha maturato un giudizio ben fondato in proposito è libero di non aderire a ciò che dice e di non sentirsi in comunione con lui.

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  12. Mi scusi don Elia, vengo a conoscenza solo ora che Dio dell’universo è una formula cabalistica…. Ma le chiedo se io nel mio cuore dico ( come ho fatto fin ora) Dio dell’universo con la santa intenzione di riferirmi a Dio Padre che ha creato tutto, perché non va bene ?
    Mi scusi l’ignoranza e la prego di aiutarmi a comprendere. La ringrazio

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    1. Ovviamente i sacerdoti e i fedeli sinceramente cattolici, nel pronunciare quella formula, pensano a Dio Padre. Il problema è che al diavolo ciò non interessa, ma gli basta l'enunciato verbale per sentirsi onorato. Per questo è preferibile che il sacerdote dica "Creatore dell'universo" e che il "Sanctus" sia recitato in latino; comunque la cosa migliore, per chi può, è partecipare alla Messa tradizionale.

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  13. Consacrazione al Sacratissimo Cuore di Gesù di Papa Leone XIII:

    O Gesù dolcissimo, o redentore del genere umano, riguardate a noi umilmente prostesi dinanzi al vostro altare. Noi siamo vostri, e vostri vogliamo essere; e per poter vivere a voi più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi oggi si consacra al vostro Sacratissimo Cuore. Molti purtroppo non vi conobbero mai; molti, disprezzando i vostri comandamenti, vi ripudiarono. O benignissimo Gesù, abbiate misericordia e degli uni e degli altri; e tutti quanti attirate al vostro Cuore santissimo. O Signore, siate il re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da voi, ma anche di quei figli prodighi che vi abbandonarono; fate che questi quanto prima ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame. Siate il re di coloro che vivono nell’inganno dell’errore o per discordia da voi separati: richiamateli al porto della verità e all’unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore. Siate il re finalmente di tutti quelli che sono avvolti nelle superstizioni del gentilesimo, e non ricusate di trarli dalle tenebre al lume e al regno di Dio. Largite, o Signore, incolumità e libertà sicura alla vostra chiesa, largite a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine: fate che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce: sia lode a quel Cuore divino da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli. Così sia.

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  14. Un cuore che batte
    Osservatorio Card. Van Thuân
    Première trasmessa il giorno 13 ott 2023
    Don Marco Begato invita a sostenere l'iniziativa "Un cuore che batte".
    https://www.youtube.com/watch?v=ghNnRlXHBN0

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  15. Focus
    THE HONG KONGER
    Un documentario su Jimmy Lai, eroe cattolico della libertà
    Robert Sirico, cofondatore dell'Acton Institute, ha presentato a Roma The Hong Konger da lui prodotto, film su Jimmy Lai, dissidente perseguitato, cattolico, ex magnate dell'editoria di Hong Kong. Non si nasconde la delusione per il soft power del Vaticano nei confronti del regime comunista.
    https://lanuovabq.it/it/un-documentario-su-jimmy-lai-eroe-cattolico-della-liberta
    CULTURA 20_10_2023 Mirko Testa
    https://vimeo.com/866159426/0ff38ef59e?share=copy

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  16. Carissimo don Elia, anzitutto un profondo grazie per il suo operato e la sua guida in questi tempi duri... sono entrato in contatto 3 anni fa con una comunità PioX e ho ritenuto ciò un disegno (anche se riesco solo in parte a seguire). Sto vivendo questa fase della Chiesa con enorme sofferenza, e con il timore di commettere passi errati; avverto che la s.Messa - che frequento quotidianamente - venga ancorpiù inquinata dall'inganno. Chiedo un conforto... Grazie, nella preghiera!

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    1. L'incontro con la Fraternità San Pio X può essere stato un mezzo di transizione utilizzato dalla Provvidenza per farti scoprire la Messa tradizionale. Tuttavia lo stato di scisma in cui essa si trova non consente di legarsi ad essa in modo stabile. Ti raccomando perciò di cercare una Messa tradizionale celebrata da sacerdoti che godano di una situazione canonica regolare e siano a ciò autorizzati. Se vorrai segnalarmi dove vivi, potrò darti un'indicazione in proposito.
      Riguardo alla Messa quotidiana, rimani vigilante sui contenuti della predicazione e su eventuali abusi liturgici.

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