Novena per il sinodo
Ancora una volta – ma, com’è presumibile, ancora peggio delle altre
volte – dal 4 al 29 Ottobre prossimi il Vaticano sarà teatro di un vano tentativo
di pervertire la verità rivelata e di scardinare la costituzione divina della Chiesa.
Per aumentare la pressione, sono stati invitati anche molti che non sono
chierici e neppure cattolici e che, di conseguenza, non hanno nulla a che fare
con quella che si definisce una riunione di vescovi. Dietro la cortina fumogena
di discorsi inconsistenti e parole prive di contenuto reale, i manipolatori in
abito ecclesiastico cercheranno di far accettare, sotto forma di richieste
provenienti dalla “base”, la volontà di equiparare il sacerdozio a una
qualunque funzione sociale, di riconoscere la sessualità come un bene di
consumo, di sdoganare sodomia e pederastia (di cui non pochi di loro sono
fervidi praticanti) e di consacrare dottrinalmente altre “conquiste” della
moderna società di marca luciferina.
Nihil sub sole
novum
Il metodo è vecchio: è dagli anni Settanta del secolo scorso che la
cricca radical-progressista, pagata da banchieri sedicenti giudei, utilizza le
strutture degli Stati e della Chiesa per imporre la propria agenda facendola
passare per volontà del “popolo”… di un popolo, ovviamente, selezionato in base
a criteri funzionali ai fini prestabiliti. Chi non si spalma senza remore sui
perversi programmi di lor signori, tanto nella società civile quanto nella
comunità ecclesiale, è irreversibilmente bollato come nemico del progresso e dell’umanità;
di conseguenza, è condannato al disprezzo, all’esecrazione e all’isolamento.
Ogni legge, umana e divina, è calpestata in nome di una misericordia o accoglienza
arbitraria e selettiva con cui si legittima ogni abuso, ingiustizia e menzogna.
Del resto il peccato contro natura, una volta diventato scelta di vita, provoca
una generale deformazione interiore in cui l’insincerità, l’indifferenza, la
slealtà e la cattiveria sono ormai la regola. Con quegli individui è
impossibile avere un confronto franco e leale, ma bisogna necessariamente
giocare d’astuzia, evitando di offrire loro il destro per farsi mettere fuori
gioco.
Ci sono purtroppo, per quanto contrari, anche personaggi che, a
dispetto delle intenzioni dichiarate, di fatto favoriscono gli avversari, i
quali stanno operando in maniera evidente per concentrare gli oppositori in
“riserve indiane” da cui non intralcino più la realizzazione dei loro disegni.
In tal modo si abbandona la Chiesa ai modernisti, anziché cercare di contrastarne
dall’interno l’azione pervertitrice con un’attività non solo buona, ma pure
lecita e fecondata, grazie alla preghiera, dall’abnegazione e dal sacrificio.
Non si contribuisce di certo al bene della Chiesa militante frammentandola,
bensì servendola con perseveranza nel posto assegnato dalla Provvidenza, mossi
da spirito soprannaturale e sorretti dalle tre virtù teologali, le quali si
sviluppano nella misura in cui vengono esercitate con atti frequenti e
ripetuti.
Lontano da tutte le false piste
Mentre le mosse dei novatori, pur così nocive, sono estremamente
banali e prevedibili, il pericolo rappresentato da quanti separano i fedeli dal
corpo ecclesiale è ben più subdolo e, per certi versi, causa maggior dolore.
Che l’ideologia spadroneggi in campo progressista, non fa meraviglia; che sia
così anche in quello di chi sostiene di difendere la Tradizione, invece, lascia
sgomenti. L’esame obiettivo dei fatti nella loro pura oggettività sembra un
miraggio irraggiungibile: tutto è ridotto a opinione, interpretazione, polemica
in funzione di uno scopo prestabilito. Non si prendono neppure in
considerazione le ragioni di una posizione differente, per quanto scevra da
qualunque interesse o passione, ma si contrattacca sparando all’impazzata e dando
fondo alle scorte di munizioni, ossia di pseudoargomentazioni trite e ritrite,
ma talmente insostenibili da poter far presa unicamente su chi è digiuno di
sana dottrina (che non si acquisisce col lavaggio del cervello) e di autentica
cultura (che non è vanitoso sfoggio di sterile erudizione).
Il fatto che il diritto canonico sia disatteso o manipolato per
fini illeciti da certi membri della gerarchia non ci autorizza a disattenderlo
né a manipolarlo a nostra volta, nemmeno per fini considerati buoni, i quali
mai giustificano il ricorso a mezzi cattivi. Chi scrive, pur esprimendo a volte
giudizi su atti e parole di alcuni di essi, non si è mai ribellato a ordini
legittimi né ha mai incitato altri a farlo con la pretesa di stabilire se un
superiore è degno o meno di esigere obbedienza. Nel corso della storia della
Chiesa i Santi hanno sempre obbedito, perfino a ordini ingiusti e a superiori
indegni, riconoscendo per fede l’autorità loro conferita da Dio e confidando
nella Provvidenza. Le iniziative illecite con cui alcuni si propongono di
“salvare” la Chiesa (la quale, grazie al Cielo, ha già un Salvatore) mancano in
modo vistoso di spirito soprannaturale e abbondano, in compenso, di superbia e
ostinazione nella volontà propria, le quali sono i peggiori nemici di una sana
vita spirituale.
La vera obbedienza non esclude che per necessità, in casi
eccezionali, uno si autorizzi a usare una certa misura di dissimulazione, senza
però giungere fino alla menzogna. Una cosa, nondimeno, è evitare gli scogli per
non provocare rappresaglie, un’altra è esercitare il sacro ministero in modo
del tutto indipendente, senza alcun mandato, cosa che nessuna circostanza
particolare può render lecita. Qui ci troviamo sul piano della costituzione
divina della Chiesa, vale a dire della struttura che Gesù Cristo stesso, in
quanto Dio e suo Capo, le ha dato per assicurarne la coesione e la durata.
Coloro che, in maniera mistificatoria, manipolano il diritto e la teologia che
gli è sottesa commettono un peccato contro lo Spirito Santo, l’impugnazione
della verità conosciuta, arrecando altresì alle anime un danno enorme e
talvolta irreparabile, considerata la profonda ignoranza religiosa in cui
versano tanti cattolici e lo stato emotivo di esasperazione che ne offusca
l’intelletto.
Come prepararci al sinodo?
Cosa possiamo dunque fare, lecitamente e fruttuosamente, per
contrastare l’azione demolitrice dei modernisti, che il mese prossimo, come si
può facilmente presumere, toccherà un nuovo culmine? Anzitutto pregare con
fede, unendo alle invocazioni mortificazioni e rinunce; poi approfondire le
nostre conoscenze dottrinali con il Catechismo e buoni testi apologetici;
infine parlare con carità e pacatezza per ristabilire la verità sui punti
contestati. Senza lasciarci prendere dall’agitazione o dallo scoraggiamento a
causa delle notizie che verranno diffuse sul sinodo, pratichiamo l’esercizio
della presenza di Dio, che ci aiuterà a conservare la pace e a vedere tutto,
con sguardo soprannaturale, come disposto o permesso dalla Provvidenza in vista
di un bene maggiore; evidentemente il Signore non ha ancora terminato la
cernita dei Suoi veri discepoli. Nell’imminenza dell’apertura, poi, dal 25
Settembre al 3 Ottobre prossimi offriamo a Dio la novena riportata in calce.
Ex ore
infantium et lactentium perfecisti laudem propter inimicos tuos (Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai realizzato una lode a
motivo dei tuoi nemici; Sal 8, 3): recitiamola con questo spirito di fede e di
abbandono. Meditando su questo versetto, ci si può domandare in che modo Dio
realizzi una lode dalla bocca di chi ancora non sa parlare; ciò si chiarisce
quando si comprende che, secondo la parola del Vangelo, dobbiamo noi stessi
diventare quei piccoli (nḗpioi) ai quali son rivelati i misteri del
Regno dei cieli (cf. Mt 11, 25; 18, 3) e quei neonati (bréphē) che
bramano il buon latte spirituale, privo di inganni (cf. 1 Pt 2, 2). Perché la
nostra preghiera abbia il potere di abbattere gli avversari, è perciò
necessario che l’anima nostra si sforzi di diventare come quella di un lattante
battezzato, già libera dal peccato originale, ma non ancora macchiata da
peccati personali. Per riformare la Chiesa, ognuno cominci dunque dal riformare
se stesso.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Maledicti qui declinant a mandatis tuis (Sal 118, 21).
SALMO 57
Se davvero proferite senz’altro la giustizia, pronunciate sentenze
rette, figli degli uomini. In realtà, nel cuore operate iniquità; sulla terra
le vostre mani ordiscono ingiustizie. I peccatori sono impazziti fin dalla
nascita, han deviato fin dal grembo materno; hanno proferito falsità. Il loro
furore è simile a quello di un serpente; è come quello di un aspide sordo che
si tura le orecchie, che non ode la voce degli incantatori, del mago che lo
incanta abilmente. Dio frantumerà i loro denti nelle loro bocche; il Signore
frantumerà i molari dei leoni. Non addiverranno a nulla, come acqua che scorre
via; egli tiene teso il suo arco finché non siano abbattuti. Saran tolti di
mezzo come cera che si scioglie; cadde sopra di loro il fuoco e non videro più
il sole. Prima che le vostre spine diventino un cespuglio, così con ira li
inghiottirà da vivi. Il giusto si rallegrerà quando vedrà il castigo; si laverà
le mani nel sangue del peccatore. E si dirà: «C’è senz’altro una ricompensa per
il giusto; c’è senz’altro un Dio che li giudica sulla terra».
Pietà di noi, Signore! Meritiamo questo e molto peggio a causa dei
nostri peccati, ma sappiamo che non ci farai mai mancare la Tua grazia se, seguendoti
sulla via del Calvario, la chiediamo con cuore umile e contrito, piuttosto che
per interesse nostro o di questa o quella fazione. Malgrado la nostra
debolezza, con il Tuo aiuto siamo pronti a qualunque sacrificio, pur di esserTi
fedeli nell’unità del Tuo mistico Corpo. Aiutaci a stare saldi e operosi nel
posto che ci hai assegnato nella Tua vigna, la quale rimane Tuo geloso
possesso, nonostante sia devastata dai cinghiali. Non permettere che le nostre
scelte sconsiderate favoriscano i Tuoi nemici, che si trovino all’esterno o si
siano infiltrati in essa. È il Tuo stesso onore ad essere in gioco, Signore,
con la dignità e la salvezza della Tua santa Sposa: che cosa aspetti ad
intervenire? Fa’ Tu ciò che è necessario, ma non è in nostro potere. Tu solo
sei il nostro Bene, il nostro Amore, il nostro Dio: con Te abbiamo tutto e
nulla potrà mai mancarci.
Innalzati, tu che giudichi la terra, rendi la retribuzione ai
superbi. Fino a quando i peccatori, Signore, fino a quando i peccatori si
glorieranno, proclameranno e proferiranno l’iniquità, parleranno tutti coloro
che operano l’ingiustizia? Hanno umiliato il tuo popolo, Signore, e devastato
la tua eredità (Sal 93, 2-5).
Tu, sorgendo, avrai pietà di Sion, poiché è ora di averne pietà,
poiché è giunto il tempo (Sal 101, 14).
Risposta del Cielo: È stata tappata la bocca di quanti proferiscono iniquità (Sal 62, 12).
- Una decina del Santo Rosario
Ti preghiamo, o Signore: difendici da tutti i pericoli dell’anima e
del corpo e, per intercessione della beata e gloriosa sempre Vergine Madre di
Dio, Maria, del beato Giuseppe, dei beati tuoi apostoli Pietro e Paolo, di san
[patrono del luogo o titolare della parrocchia] e di tutti i Santi, concedici
con benevolenza la salvezza e la pace, affinché, annientate tutte le avversità
e gli errori, la tua Chiesa ti serva con tranquilla libertà. Per Cristo nostro
Signore. Amen.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
https://lascuredielia.blogspot.com/p/la-gioia-della-santa-presenza-di-dio.html
Reverendo padre Elia sia lodato Gesù Cristo. È possibile scaricare da qualche sito il testo della novena da Lei proposta?
RispondiEliminaLa ringrazio, in effetti sarebbe meglio stamparla per poterla pregare davanti al Tabernacolo.
EliminaE' stata ripresa con un altro titolo ("Novena contro i nemici della fede") da questo canale: https://t.me/crociatasangiuseppe
EliminaBuonasera Don Elia, accogliendo il suo invito può consigliarci qualche buona lettura apologetica o per la meditazione?
RispondiEliminahttps://www.unilibro.it/libro/lang-albert/compendio-teologia-fondamentale-apologetica/9788885742093
Eliminahttps://www.ebay.it/itm/126035091347?hash=item1d5846df93:g:MIoAAOSwT-Nkx7A3&amdata=enc%3AAQAIAAAA4OdQ%2F2FL08yrHKlaErNt3%2B1XyxbDmeMRHPQpdfw71zr%2Bpkg%2B7FnfLHAakJQem1DJ7TOy3LdWRvl0ReG6hc3ue86durZEIE2zx0nVLx5%2BlaiPpLvnPb275VdhkPXUY3NLfexQdXC11qdeYaGEtrVEBydb5f%2BmbaJ6oYk5sipCfhrTPi60iGLnBkB%2FI2YestFtDBdNXIO2iLA1zaqc837ExLWf2O%2Fhbqjg00ov6XNsPpeg46lkCbQoyVX6SFC1B7FcOndyNjD5B00lraHIyvMwfYYInmPFMvgIXtMM56L4IXdr%7Ctkp%3ABk9SR4KYtpvWYg
Carissimo padre, in quel "sedicenti" posto tra banchieri e giudei riposa un intero secolo di storia. Una storia che si sta per ripetere, quasi uguale a 100 anni fa'; perchè quello che noi facciamo, quello che anche io troppo spesso faccio, è reagire all'ingiustizia con l'odio e la paura. E così il potere può legittimamente ambire a dividere i fratelli, perchè in nome della nostra paura e del nostro odio, può deformare legittime istanze, rendendole mostruose. Prego affinchè Maria Santissima ci insegni la carità.
RispondiEliminaXVI Domenica dopo Pentecoste in rito tradizionale a Vocogno in Val Vigezzo (VB).
RispondiEliminaOmelia di don Alberto Secci: A Dio la gloria, a noi l'umiliazione.
Domenica 17 Settembre 2023
https://www.youtube.com/watch?v=Sq1ZmmNDmOY&t=4s
Mi piace moltissimo ascoltare quante piu' versioni dello stesso brano evangelico per deliziarmi di quante piu' sfaccettature. La mia, se vogliamo, e' una forma di meditazione semplice, gia' masticata . Gesu' non cerca di piacere; la Parola di Dio fatta Carne e' Verita' e "divìde". Anche don Alberto, spesso divìde. E anche don Elìa a volte e' ripagato con la stessa moneta .Grazie di cuore, perche' ci illuminate la strada impervia che conduce alla porta stretta. Ave Maria!
Caro Padre Elia, mi chiedo cosa dovrà fare un buon cattolico, nel caso in cui il sinodo dovesse approvare il diaconato femminile. In alcune Parrocchie ai diaconi viene affidato il compito di fare l'omelia al posto del sacerdote; La diaconessa cattolica, quindi, potrebbe commentare il Vangelo, allo stesso modo di una pastora protestante.
RispondiEliminaBasterà disertare quella parrocchia.
EliminaRev.Padre, si puo' far celebrare una Messa Gregoriana per un'anima del Purgatorio che non riceve suffragi ?
RispondiEliminaCerto.
EliminaLe dimensioni dell'amore di Gesù - Omelia del 17 settembre 2023
RispondiEliminaDon Alfredo Maria Morselli
Dogma TV
https://www.youtube.com/watch?v=LjVARk0DUDo
E se, come possibile, almeno in teoria, le diaconesse venissero imposte in tutte la parrocchie?
RispondiEliminaNon risponda che non è possibile, gentilmente.
Il sinodo dei vescovi non ha potere deliberativo, ma solo consultivo. In ogni caso, eventuali ordinazioni di donne al diaconato sarebbero semplicemente nulle: che il sacramento dell'Ordine sacro sia riservato agli uomini è dogma di fede, in quanto è dottrina universalmente e costantemente insegnata dalla Chiesa Cattolica. Gli uomini - compresi i cattivi uomini di Chiesa - possono tramare quanto vogliono, ma chi governa infallibilmente la Chiesa stessa è e rimane Gesù Cristo.
EliminaElia lei comprende che la cosa rispetto ai primi secoli è incoerente ed incongrua visto che i sinodi, obbligatori 2 volte l'anno, erano esecutivi nel rispetto del gerarca che li presiedeva, rimandando le statuizioni alla sottoposta autorità finale del patriarcato e quindi del papato ( o concilio ecumenico ratificato ).
EliminaDi fatto la sinodalità proposta odierna è del tutto illegittima canonicamente.
Non posso non concordare: dal punto di vista teologico e canonico, la "sinodalità" di cui si parla attualmente è pura invenzione e non ha nulla a che fare con la prassi dei primi secoli, che sopravvive semmai, in certa misura, nelle Chiese orientali.
Eliminahttps://www.sabinopaciolla.com/il-vescovo-schneider-risponde-ai-nuovi-sedevacantisti-francesco-e-il-papa/ Importante lettera
RispondiEliminaGente che dice su Bergoglio cose tremende ma poi insiste a ritenerlo Papa è incomprensibile e a me personalmente da più scandalo di chi non lo ritiene Papa.
EliminaIl fatto è che non è l'opinione dei membri della Chiesa a stabilire se il Papa è o non è papa.
EliminaHo pregato la novena la prima volta oggi e ho sentito scendere pace nel mio cuore... grazie don Elia
RispondiEliminaMorena
Padre non sono in tema ma le chiedo se mi può rispondere se e vero che gli embrioni concepiti in laboratorio non hanno l anima poiche Dio Creatore non interviene in questi posti. Preciso che per Grazia di Dio non r iguarda i miei cari La ringrazio don Elia
RispondiEliminaDato che l'embrione è risultato del congiungimento di due gameti (ovulo e spermatozoo), anche se realizzato in modo innaturale, ha l'anima in quanto è un essere umano, che senza di essa non potrebbe sussistere. Del resto, gli embrioni che vengono impiantati e giungono alla nascita sono persone in tutto come noi, a parte frequenti problemi genetici e anomale patologie.
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