Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 26 agosto 2023

 

Difetti comuni di opposti fronti

 

 

Ogni cipiglio della superbia è figlio (proverbio di autore ignoto).

Se non fosse ancora abbastanza chiaro, non è una logica di partito né un’oscura mira personale a ispirare chi scrive su queste pagine. Qui, non amando etichette né orientamenti precostituiti, non amiamo definirci – sia detto anche a nome dei lettori – tradizionalisti, ma semplici cattolici che, per un’inestimabile quanto immeritata grazia, hanno riscoperto le proprie radici e desiderano lasciarsi condurre dallo Spirito Santo nella quotidiana sequela di Gesù; nessun cristiano dovrebbe osare niente di meno né niente di più. La disaffezione da tutto ciò che sa di mondo e di carne ci rende interiormente liberi di non curarci delle reazioni positive o negative, preoccupandoci unicamente del giudizio divino, dal quale, come dalla morte, nullu homo vivente po scampare (san Francesco d’Assisi, Cantico delle creature).

Un’altra fondamentale coordinata della linea editoriale (che paroloni!) è la sollecitudine per il bene delle anime, mai così minacciate come oggi dall’errore e dalla confusione, che il maligno, al fine di non lasciarsi sfuggire nessuno, presenta sotto apparenze opposte, tutte però ugualmente perniciose. Chi agisce per interesse proprio non va certo a procacciarsi guai da ogni lato per il gusto di attaccare gli uni e gli altri; chi invece opera per il solo vantaggio del prossimo non si stanca mai di metterlo in guardia da ogni tipo di pericolo, senza crucciarsi delle sassate che gli piovono addosso da una parte e dall’altra. Colui che indegnamente ci sforziamo di seguire, d’altronde, non si è trattenuto dal farsi flagellare e crocifiggere per ricuperare le pecorelle smarrite che noi tutti siamo; come potremmo pur solo pensare di servirlo per una strada diversa?

Un’insospettata comunanza

A ben vedere, tra i due fronti contrapposti e l’un contro l’altro armati, che per comodità possiamo denominare modernisti e tradizionalisti, sussistono differenze di ordine fondamentalmente ideologico e pragmatico; la sostanza profonda dei loro atteggiamenti, al di là della superficie, rivela inaspettate convergenze. Gli uni e gli altri, a un esame più acuto, risultano contagiati, sia pure in modi diversi, dagli stessi germi pestiferi del pensiero moderno: razionalismo, immanentismo, individualismo, volontarismo, antagonismo… Una mentalità e una prassi da movimento politico – o addirittura da setta – dettano le condizioni dell’appartenenza al gruppo; le conclusioni di ragionamenti che non è consentito discutere prevalgono sulla realtà ed esigono un assenso incondizionato, pena il vituperio e l’esclusione. Inutile dire che della carità non si vede traccia.

Comune è pure, sul piano intellettuale, una tendenza tipica della cultura contemporanea: l’eccesso di spazio e di importanza concessi all’ermeneutica a detrimento della considerazione della realtà oggettiva; tutto, con questa disposizione, è interpretato in funzione di una conclusione prestabilita. Per i tradizionalisti, l’unica ermeneutica ammessa è la loro, che pretendono corrispondere a quella del Magistero perenne, non accorgendosi delle numerose forzature con cui piegano la dottrina e la teologia a giustificazione delle loro tesi. Per i modernisti, invece, ce ne sono apparentemente tante, tutte ammissibili (teoricamente) nel gioco dialettico del dibattito intellettuale; quando si va al sodo, però, l’unica accettabile, anche qui, è quella del pensiero unico. Se ti azzardi anche solo a sollevare un dubbio circa le loro convinzioni, la bonomia di facciata con cui s’erano accattivati la tua simpatia muterà di colpo in un’astiosa condanna, in uno stile non dissimile da quello dei loro antagonisti.

Effetti psicologici e spirituali

Uno dei più vistosi inconvenienti di tale impostazione è l’assuefazione a proiettare le proprie passioni cattive sull’interlocutore, del quale tutto, dal pensiero al comportamento, viene distorto con una lente deformante che legge ogni cosa come espressione di interessi particolari o di intenti dissimulati, in chiave tipicamente mondana e in prospettiva prettamente utilitaristica. Il cuore è talmente inquinato da sentimenti velenosi che ogni espressione dell’interlocutore è previamente interpretata come una manifestazione di slealtà, perfidia, doppiezza e opportunismo. Questi giudizi così perentori, di solito, non fanno altro che rivelare ciò che, a sua insaputa, domina il soggetto, il quale non riesce tuttavia ad avvedersene, arso com’è da uno zelo amaro mascherato da difesa della verità o della libertà. Il vero amore di esse, in realtà, non va disgiunto dalla carità verso tutti, specialmente verso chi sbaglia.

Quasi sempre, inoltre, la realtà è osservata dagli uni e dagli altri con uno sguardo privo di prospettiva soprannaturale e ripiegato sulla dimensione terrena, come se ogni processo, positivo o negativo, fosse risultato del gioco di forze puramente umane e non ci fosse posto per la Provvidenza. Questo difetto di fede si ripercuote inevitabilmente in una mancanza di speranza e genera un’ansia fuori luogo di dover salvare il mondo e la Chiesa, quasi che l’azione del singolo o del gruppo fosse indispensabile alla realizzazione di un destino felice. Tutto ciò sa molto di ricerca del Paradiso in terra, che si tratti dell’aspirazione al regno sociale di Cristo o delle “conquiste” promesse dal nuovo ordine mondiale. Che l’unico Salvatore sia il Signore e che, per adempiere i propri disegni, Egli richieda il sacrificio dei Suoi discepoli, chiamati a portare la croce dietro a Lui con l’aiuto della grazia, non sembra un contenuto molto apprezzato o anche solo rammentato in quegli ambienti.

Croce e sacrificio, d’altronde, non sono ben visti da coloro che, impercettibilmente, han sostituito il culto di Dio col culto dell’io, il quale ha portato allo sviluppo di un ego, a volte smisurato, che giudica tutto e tutti in base al giudizio proprio e prende ogni decisione in base alla volontà propria; così le pecorelle finiscono col pretendere di indirizzare il pastore, anziché lasciarsi guidare da lui, arrivando fino a scegliersi ognuna il capo che le aggrada, con la conseguente frantumazione del corpo ecclesiale. Ma che importa della Chiesa a quei supercattolici, se la Chiesa sussiste soltanto in loro e chi non è come loro è già dannato oppure escluso dal consorzio “civile” con il suo circo di pretesi “diritti”, a meno che non si “converta” piegandosi all’accettazione delle loro idee?

Qualche differenza, ma non decisiva

A onor del vero, bisogna ammettere che l’ambiente tradizionalista è immune dalle immani sciocchezze dei progressisti e che vi si insegna in genere una buona dottrina; se però si abusa di quest’ultima per giustificare una posizione irregolare e strappare la gente alla comunione gerarchica, non è meglio restare ignoranti? Da un lato, certo, si sfugge alla ridicola propaganda del pensiero liquido, ma dall’altro si finisce in una prigione mentale da cui non si esce se non per miracolo. Cos’è peggio? rimanere vittima del Partito Demonocratico o di un’aggregazione scismatica? In linea di principio, bisognerebbe propendere per la prima possibilità; l’esperienza smentisce tuttavia la conclusione teorica e dimostra quanto danno possa arrecare un indottrinamento tanto più pervasivo quanto più si ammanta di verità e motivi soprannaturali. Preghiamo intensamente, per intercessione della Madre della Chiesa, perché il Signore ci guardi sia da un pericolo che dall’altro, conservandoci uniti a Sé nella comunione della Sua santa Sposa.


21 commenti:

  1. Ave Maria! ...
    Ave, Giuseppe, uomo giusto, la Sapienza è con te.
    Tu sei benedetto fra tutti gli uomini
    e benedetto è il Frutto di Maria, Tua Sposa fedele, Gesù.
    San Giuseppe, degno Padre putativo di Gesù,
    prega per noi peccatori e ottienici la divina Sapienza,
    adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
    (San Luigi Maria Grignion de Montfort)

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  2. Padre Elia ,lo scritto non mi è molto chiaro, ma sembra che i riferimenti siano ai fatti accaduti con la nuova bussola quotidiana verso la Fraternità San Pio X. Io ho sempre avuto stima della nuova bussola ma dopo il susseguirsi di articoli contro ho compreso che non agiva con carità. Ho scritto alla redazione chiedendo esplicitamente quale fosse il fine di questa opera. Mi ha risposto la dottoressa Luisella Scrosati dicendo che non c'era nessun scopo di creare discredito ,ma che rispondevano a quanti amici della nuova bussola e della redazione volevano sapere di più della Fraternità. Al che ho risposto ringraziandola perché la ritenevo in buona fede,ma che non mi fidavo degli amici della bussola.
    Mi ha nuovamente risposto e ho colto un timore di scisma ,le ho riconfermato che comunque questi articoli stavano menando zizzania e proteste ,mettendola a conoscenza di un articolo pubblicato da Aldo Maria Valli sullo stato di necessità.
    Allora mi è arrivata l'ultima mail da parte sua ed era il 22 agosto ,dicendomi che il prossimo articolo e cioè il quarto della serie avrebbe dimostrato che lo stato di necessità non è lecito.
    Il giorno dopo è uscito l'articolo. Io pur non avendo mai frequentato la San Pio X ,ma sapendo un po' di storia, credo che la redazione abbia sbagliato perché non si cerca la verità in questo modo.
    Detto questo attorno alla nuova bussola ruotano blog cattolici e tradizionalistu che credono che la messa apostolica sia una proprietà privata e credo anche che abbiano paura di perdere certi privilegi.
    A uno di questi blog mi sono permessa di dire che se non fosse stato per il vescovo Marcel Lefebvre, loro la messa apostolica non l'avrebbero vista nemmeno con il binocolo.
    Io spero che anche lei non abbia lo stesso pensiero dei conservatori.
    Grazie

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    1. L'operazione FSSPX di cui Lefevbre è stato vittima ha permesso la completa consegna della Chiesa ai modernisti col pretesto del CVII. In realtà si crede che il CVII abbia aperto al modernismo, ma l'obiettivo era duplice, perché Satana non è un cretino : scacciare i possibili resistenti alla sua misinterpretazione sfruttando prolissità, accomodamento ed ambiguità, infiltrandoli susseguentemente creando una deviazione altrettanto peregrina fossilizzandosi su una tradizione ridicola che un apologeta, un classico, un medievale, avrebbe rigettato tanto quanto il modernismo.
      Lei crede a quello che le dicono i tradizionalisti scismatici? Ma è un covo di esoteristi che si spacciano per altro!
      Preferisco un cretino sacerdote che mi fa la messa da clown novus ordo, perché è solo un blasfemo a cui andrebbe dato un pugno in faccia, che un sacerdote a puntino secondo la vulgata che poi in realtà, è altro.

      Risultato: la sola santa messa possibile è quella menomata del 62, cosa che qualsivoglia difensore del rito romano apostolico avrebbe rifiutato.
      E tanti lo hanno fatto, in solitaria, senza pomposità, fintanto fu sancito il solo rito del 62.
      Beh. Lefevbre ha praticamente giocato male ogni carta che aveva.

      D.

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    2. La Scrosati non ha fatto altro che elencare una serie di fatti indiscutibili e ricordare princìpi teologici e canonici incontrovertibili; le intenzioni e gli eventuali scopi reconditi non ci interessano.
      Lefebvre ha effettivamente consegnato la Chiesa ai modernisti e causato una spaccatura in virtù della quale chiunque sia legato alla Tradizione è automaticamente considerato scismatico o per lo meno sospetto.

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    3. Da uno degli incontrovertibili e puntuali post pubblicati dalla FSSPX, in risposta ai patetici attacchi dei chierici pseudo-tradizionali: cito e sottoscrivo la conclusione: "Il cattolico non può vivere di articoli e di editoriali, per quanto interessanti e ben fatti; è inutile denunciare una crisi se poi, pur sapendo che è grave e che mette a repentaglio la salvezza eterna, non si cerca una soluzione. La differenza fra Mons. Lefebvre e tanti altri, tra la Fraternità San Pio X e molte altre realtà, è che gli uni parlano, gli altri agiscono".

      Non ho davvero parole per le sue farneticanti illazioni, don "Elia", contro l'Opera di mons. Lefebvre e di mons Viganò, ma di certo sto sciogliendo completamente le riserve dei miei sospetti verso di lei. Senza la Fraternità, probabilmente il Summorum nemmeno ci sarebbe mai stato, così come la Fraternità di San Pietro, e le anime bendisposte, non avrebbero niente di meglio degli articoli dei "tradizionali a chiacchiere" per pascersi.

      Del resto i "finto tradizionali" accettano (a parole) il concilio pieno di eresie, per poter essere incardinati, rifiutandone gli errori solo in foro interno. Bella ipocrisia.
      I sacerdoti della FSSPX rappresentano un rimprovero per voi. Forse per questo avete il dente avvelenato? Comunque lei mi sta aiutando a polarizzare la mia posizione, prendendo sempre più convintamente le distanze dai gatekeepers, consapevoli o inconsapevoli, e schierandomi da quelli che non acconsentono al male, nei fatti e non solo a parole.

      E sinceramente non trovo impeccabile neanche la FSSPX da questo punto di vista, ma sempre meglio dei conservatoristi pseudo-tradizionali, questo è certo. Saluti.
      Giovanni.

      P.S.
      Ah, poi mi dica se trova altre riflessioni di veri scismatici sedicenti "ortodossi" di cui vuol tessere le lodi, come ha fatto per lo scismatico "Matteo il povero".

      Infine noto che ormai posta solo i commenti allineati alla sua propaganda, anche questo segnale molto eloquente al suo riguardo. Sono veramente molto deluso: un tempo la consideravo un faro nella nebbia.

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    4. Caro Giovanni, le soluzioni cercate e le azioni che ne derivano devono essere lecite; nessuna situazione eccezionale autorizza ad agire in completa deroga all'ordine divinamente costituito della Chiesa. Chi si pone al di fuori dell'obbedienza gerarchica esce dalla Comunione dei Santi, perde la grazia e riduce le proprie opere ad attivismo umano.
      Spero risulti chiaro da queste affermazioni che non si tratta di ipocrisia né di formalismo giuridico, bensì della necessità di rimanere dentro l'unico ovile, malgrado tutto ciò che si deve ingoiare, e di esercitare il sacro ministero in modo legittimo.
      Riguardo a Matteo il Povero, il fatto che non fosse cattolico non gli impedì di dare buone indicazioni per la vita spirituale basate sulla tradizione patristica.
      Quanto ai commenti, evito di pubblicare, per non aggravare la colpa di chi li ha scritti, quelli più carenti di carità e rispetto.

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  3. DON DOLINDO RUOTOLO SULLA VERA E FALSA OBBEDIENZA VERSO LA CHIESA…PER QUELLI CHE VOGLIONO GIUSTIFICARE LA LORO DISOBBEDIENZA E RIBELLIONE: “Se un membro si stacca dal corpo per protesta perché un altro membro è ammalato si vota alla morte” “Tutto quello che pretende prosperare fuori della Chiesa, anche con retta intenzione, non è che spine e triboli”

    DON DOLINDO RUOTOLO:

    Vedete poi che quelli che parlano contro la Chiesa ne sono sempre l’immondezza. Chi piú sviato di N… ora? Ebbene proprio lui pretende di erigersi a giudice della Chiesa. Imparatelo, figlie mie: quando uno vi parla male della Chiesa, giurateci che è un ribelle, un disperato che vi parla. Chi è buono, chi non è morto a Dio vede tutta la divina bellezza della Chiesa!…

    -Fra’ Girolamo Savonarola e S. Caterina da Siena-

    La Chiesa è sublime, è grande, è santa, è proprio la sposa di Gesù; io vorrei farvi vivere questa verità come la vivo io, poiché Gesù nel mio povero cuore ci ha versato un torrente di amore per la sua Chiesa. E se a Gesù sono caro, è perché io amo la sua Chiesa, ed a costo della distruzione le sono rimasto fedele, per sua specialissima grazia.

    A tavola ora, nella «Storia del Pastor», stiamo leggendo la storia del Savonarola. Voi sapete quanto io ami il Savonarola, e quindi quel che vi dico non è sospetto. II “Pastor” ha dei giudizi sul Savonarola che mi sembrano assai precisi. Egli dice che il Savonarola era un’anima retta, piena di amore a Dio, ma un poco esaltata perché credeva di avere una missione profetica, ad ogni costo, fuori e sopra della Chiesa. Egli mutò Firenze in una “città convento”, tanto ne riformò i costumi, ma la sua azione era superficiale, come lo dimostrarono i fatti, perché era un’azione indipendente, non vivificata dalla Chiesa. Ci furono Santi che parlarono più aspramente di lui dei vizi ecclesiastici, e fecero frutto. Santa Caterina da Siena giunse a chiamare “demoni” i Cardinali, ma il suo spirito era tutto sottomesso all’obbedienza della Chiesa. Il Savonarola invece distingueva, in fatto di obbedienza, e questa mancanza di abbandono alla Chiesa rovinò tutta l’opera sua.

    lo, che sono passato per tutte le miserie umane, nel primo periodo del 1907-1908, nel quale venni innanzi al S. Uffizio la prima volta, non conoscevo profondamente la Chiesa; caddi nello stesso errore, volli distinguere nell’obbedienza, perché la credetti contraria alla coscienza. Non peccai, ma sconvolsi, però, tutta la mia attività sacerdotale. Questo è un fatto che io confesso a mia umiliazione e a gloria della Chiesa. Ora invece io sono ciecamente abbandonato alla Chiesa, e questo sarà la vera vita dell’opera di Dio. Allora io fui ingannato, in verità, da chi dirigeva l’anima mia. Egli avrebbe dovuto solo suggerirmi di obbedire, ed invece pretendeva avere dalla Chiesa un giudizio infallibile, mentre l’opera di Dio non era neppure delineata. Fu un errore grave che ha portato tanto ritardo nella glorificazione di Dio.

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  4. CONTINUA DOLINDO:

    Il “Pastor” dice che la Chiesa condannò giustamente il Savonarola, benché a capo della Chiesa ci fosse un Papa peccatore come Alessandro VI, e dimostra luminosamente il suo asserto, tanto che io esultavo proprio vedendo come la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo…I secoli più tenebrosi della Storia della Chiesa sono quelli nei quali Essa più si dimostra divina. Ringraziai tanto Gesù che in quest’opera Egli ha tutto fondato sull’obbedienza alla Chiesa, che in quest’opera tutto rientra nella vita potente della Chiesa (*).

    Il Savonarola, invece, agiva esageratamente, ed è evidente dalla storia. Egli pretendeva che la città intera digiunasse spesso a pane ed acqua. Agiva soprattutto indipendentemente, non obbedì agli ordini ricevuti, e così cadde nella politica, gettò la dissensione nella città, e distrusse con le sue mani il grande bene che vi aveva operato. II Savonarola non capì che obbedendo, tacendo, appartandosi, avrebbe, invece, fecondato tutto il bene fatto. Egli agí con rettitudine, ma la natura non era estranea ai suoi risentimenti. Dio permise che fosse condannato così crudelmente, perché lo amava ed in una morte da vero santo lo purificò da tutte queste miserie.
    lo non so esprimermi, ma, sentendo leggere questo periodo della storia, vivevo proprio la grandezza della Chiesa, e sentivo che la volontà di Dio è nella piena sua manifestazione proprio nella vita della Chiesa, in qualunque modo essa sia inquinata dalla vita cattiva di chi la regge. Dalla storia si vede proprio quanto è vero che Gesù è l’Autore e la Vita della Chiesa, e che tutto quello che pretende prosperare fuori della Chiesa, anche con retta intenzione, non è che spine e triboli.

    (*) Ecco svelato il segreto di tutta la vita, la missione di sofferenze, di croci, di umiliazioni di Don Dolindo: Egli vuole far vivere la grande verità della Chiesa, «sublime, santa e sposa di Cristo»… come la vive lui, poiché Gesù nel suo povero cuore «ci ha versato un torrente di amore per la sua Chiesa». È questa una pagina forte, magistrale!!! Non basta la retta intenzione, non basta dire cose buone, ma è necessario agire in quella «struttura» in quel Corpo Mistico vivificato dallo Spirito Santo, anche se vi sono membra ammalate. Se un membro si stacca dal corpo per protesta perché un altro membro è ammalato, si vota alla morte, perché sino a tanto che rimane nel corpo tutto l’insieme contribuirà a risanare le ferite.

    (Don Dolindo Ruotolo, da “Don Dolindo e il S. Ufficio, Lettere da Roma”)

    P.S. Qui su questi link si possono trovare altri pezzi molto interessanti di Don Dolindo Ruotolo sull’obbedienza e la Chiesa:

    -LA MORMORAZIONE CONTRO I SUPERIORI E IL PAPA È UN GRAN MALE – COME AGISCE LA CHIESA QUANDO C’È IL RISCHIO DI UNO SCISMA?: “Chi si ribella all’autorità della Chiesa dimostra di non aver avuta nessuna missione dal Signore e di essere un’anima falsa.” RIBELLARSI ALLA CHIESA È MATRICIDIO – COMMENTO MOLTO ATTUALE E IMPORTANTE DI DON DOLINDO RUOTOLO!:

    https://perlamaggiorgloriadidio.wordpress.com/2021/07/19/la-mormorazione-contro-i-superiori-e-il-papa-e-un-gran-male-chi-si-ribella-allautorita-della-chiesa-dimostra-di-non-aver-avuta-nessuna-missione-dal-signore-e-di-essere-unanima-falsa-ribella/

    -Don Dolindo Ruotolo, fedele obbedienza del Sacerdote a Cristo nella Chiesa:

    https://cooperatores-veritatis.org/2020/08/25/don-dolindo-ruotolo-sulla-fedelta-del-sacerdote-a-cristo-nella-chiesa/

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  5. Buongiorno don Elia. In queste ore, da parte di autodichiarate, non meglio definite entità militari o paramilitari e di autonominati gruppi politici di sostegno a Donald Trump, presenti sui canali Telegram, vengono stabilite blasfeme identificazioni delle vicende personali e processuali di Trump con la Passione e Resurrezione di Nostro Signore Gesú Cristo (sic), nel grossolano quanto deprecabile tentativo di rappresentare Donald Trump quale messia politico, come in talune correnti esoteriche

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    1. Forse è visto dai Lubavitcher come una specie di Messia, il che dimostra la natura demoniaca di quella setta.

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  6. Buonasera Don Elia, non ricordo se nel passato aveva pubblicato questo documento : Sulla scomunica per scisma in cui incorrono gli aderenti al movimento del Vescovo Marcel Lefebvre :
    https://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/intrptxt/documents/rc_pc_intrptxt_doc_19960824_vescovo-lefebvre_it.html

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    1. E' già stato segnalato da un altro lettore, ma è opportuno ribadirne il contenuto per chi non vuol sentire.

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  7. Don Elia, all'interno dei circoli esoterici è una strage d'anime. Non eravamo preparati a questa esplosione di esoterismo: tutti parlavano del pericolo costituito dalla religione umanitaria. In questi circoli il consenso si è coagulato intorno a quei personaggi che hanno tenuto banco durante l'opposizione alla campagna vaccinale forzosa. L'odio contro noi cattolici è divampato per la scelta di sostenere le politiche governative vaccinali e questi intrattenitori, già in odor di massoneria o cooptati per il loro successo, hanno avuto gioco facile. E' così evidente che sono eterodiretti, eppure i non vaccinati continuano a frequentarli. Questa fenomenologia dell'influencer no-vax caratterizza solo l'Italia, altrove è sconosciuta: una trappola dentro un'altra trappola, inganni su inganni. Hanno individuato e schivato con facilità la truffa del covid e dei vaccini e adesso cadono così, mentre i cattolici sono andati alle inoculazioni come pecore al macello.
    Spero che almeno i sacerdoti comprendano l'errore che hanno commesso, sembrerebbe in massa o almeno così è apparso pubblicamente. Come potremo mai recuperare la fiducia di tutte queste persone per le quali siamo degli assassini? Ci considerano una struttura stessa della cabala.
    Se colà vi sono altri cattolici oltre me, tacciono. Sento di avere una responsabilità enorme e nessuna capacità per questo compito.
    Sono la persona con minor capacità argomentative, conoscenza, discernimento.
    Non sono che una convertita, con basi traballanti e pavida come un coniglio, incapace di affrontare la valanga di documenti e argomenti che lanciano contro la Chiesa, che non scalfiscono la mia fede ma che per loro sono importanti. Sono tollerata come cristiana mentre le parole "Chiesa" e "cattolica" sono per loro un abominio. E' impressionante. Non avevo mai visto né avrei immaginato qualcosa del genere. E' peggio che paganesimo, sembra l'anticamera del satanismo e così mi sono chiesta se sia possibile che l'intera vicenda davvero infernale del covid e dei vaccini sia stata orchestrata in maniera da selezionare persone di tal fatta. Tutto ciò che di malvagio e di sbagliato l’intelligenza può concepire, essi la reputano valida

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    1. E' davvero l'anticamera del satanismo. Smetti di frequentarli e taglia ogni rapporto; non c'è modo di convertirli.

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  8. Stimato Padre Elia,

    non ho nessuna simpatia particolare per la Fraternità, e accolgo le sue osservazioni circa i rischi insiti nella frequentazione delle loro messe con doloroso rispetto, convinto che siano assolutamente fondate. Ho avuto la grazia di conoscere la Tradizione ad opera dei bravi canonici dell'Istituto di Cristo Re, povero "vaso di coccio" tra i vasi di ferro del modernismo e della Fraternità.

    Detto questo, se l'opera dell'Istituto dovesse essere soppressa, non esiterei UN SECONDO a cominciare a frequentare le Messe della Fraternità. E soprattutto, a fare tutto quello che è in mio potere perché la mia figlia di 4 anni non debba MAI assistere alla sciatteria deprimente e terribilmente pericolosa per la sua fede delle celebrazioni Novus Ordo. Forse (e sottolineo forse) io sono in grado di conservare un barlume di fede al di là dei tanti abusi, ma lei di sicuo no.

    Non più tardi di ieri sera, in una parrocchia del vicentino, durante una messa di suffragio mi sono avvicinato, buon ultimo, alla Santa Eucaristia con la bocca aperta e mani giunte, per sentirmi sibilare con odio : "Ma non ce le hai le mani?". Per Grazia di Dio, l'abuso si è limitato a questo, ed il prete mi ha deposto l'Ostia sulla lingua.

    Ecco : il mio compito di padre è di proteggere mia figlia da questo odio satanico con tutti i mezzi e, con tutti i limiti e i problemi che lei giustamente sottolinea, non esiterò in caso di necessità di fare ricorso ai preti della Fraternità.

    con stima

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    1. Per sottrarre tua figlia all'odio satanico degli apostati, non sarebbe una soluzione portarla dagli scismatici. Abbi fiducia nella Provvidenza e prega che l'apostolato dell'Istituto di Cristo Re non sia soppresso.
      Ti benedico con tutta la tua famiglia.

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    2. La ringrazio Padre. Farò come lei mi dice. Ricambio di cuore le sue preghiere.

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  9. Le élites credono di potersi aprire una via di fuga verso altre dimensioni. È davvero possibile che siano stati presi al laccio delle loro stesse macchinazioni e credano sul serio di essere guidati da esseri di altri mondi, come raccontano i loro sgherri, e non da demoni? Don Elia non capisco bene quello che stanno dicendo ma è correlato alla fisica quantistica e all'implementazione del quantum financial system. Parlano di Fisica come se fosse stregoneria e dell'occultismo, che certamente praticano, come se fosse una scienza

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    1. Stanno effettivamente mescolando scienza e stregoneria. Che ne siano consapevoli o meno, sono diretti da spiriti immondi. Per essere protetti, recitiamo spesso l'Esorcismo di Leone XIII (cosa che, da quanto ho potuto appurare, ai laici è consentita, benché solo in privato e per difesa personale).

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  10. I cattolici perseguitati non saranno i Lefebvriani ma quei pochi che riusciranno a testimoniare la fede nella Chiesa Conciliare e MALATA.
    Spero che il Signore mi tenga tra questi...
    Giuseppe

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