Omelia della s. Messa del 31 Dicembre 2022, Solennità della Santa Madre di Dio, tenuta da p. Alessandro M. Apollonio, FI. https://www.youtube.com/watch?v=dG3Jo-RihT8&t=3s Dal minuto 15:54 l'insegnamento del Santo Padre Benedetto XVI. Ave Maria!
Dal suo testamento spirituale:" rimanete saldi nella fede". Le sue ultime tre parole prima di morire:"Gesù, ti amo". Queste parole riecheggiano nel mio cuore, come un invito forte e dolce al contempo. Non posso che ringraziare Dio di averci donato Benedetto XVI, come Papa, come Suo rappresentante in terra e ora come nostro intercessore in Cielo!
A 7 Anni Joseph Ratzinger ha chiesto a Gesù 3 Regali di Natale “Caro Bambino Gesù, presto scenderai sulla terra. Porterai gioia ai bambini. Anche a me porterai gioia. Vorrei il Volks-Schott, un vestito per la messa verde e un Cuore di Gesù. Sarò sempre bravo. Cari saluti da Joseph Ratzinger”. Quello che colpisce di più della lettera è che il piccolo Joseph non chiede giocattoli o dolci. Chiede lo Schott, ovvero uno dei primi libri di preghiere con il messale in lingua tedesca con testo a fronte in latino. Poi, chiede un paramento per celebrare la messa. Non c’è da stupirsi, perché i fratelli Ratzinger facevano spesso il “gioco del parroco”. “Si celebrava la messa, aveva raccontato il fratello Georg in una intervista ad Inside the Vatican, e avevamo delle casule fatte dalla sarta della mamma proprio per noi. E una volta a turno eravamo il ministrante o il chierichetto”. Infine, il piccolo Joseph chiede un “Cuore di Gesù”, ovvero una immagine del Sacro Cuore cui era molto devota tutta la famiglia.Scritte su un unico foglio, (la famiglia Ratzinger non era ricca) ci sono le lettere degli altri fratelli. Georg, di dieci anni, voleva la partitura di una canzone. La passione per la musica lo portò poi a diventare direttore dei Domspatzen, il famoso coro dei bambini di Ratisbona. Inoltre desiderava una pianeta bianca, un altro paramento sacro, anche lui presumibilmente per giocare al “parroco”. Maria invece, di 13 anni, sognava un libro pieno di disegni.
Commento mio: Papa Benedetto ha finalmente incontrato la desiderata Fornace ardente di Amore del Sacro Cuore di Gesù .
Sinceramente credo che ora sia avvolto/immerso nell' Infinito Amore. Mentre ringrazio di cuore quel Sacerdote che ci ha donato una toccante "Omelìa in suffragio del Papa Benedetto XVI - Cooperatores Veritatis-" mi permetto di indicare l'ascolto della meditazione tenuta da p.Alessandro Maria Apollonio in occasione della ricorrenza di S.Giovanni Apostolo ed Evangelista " il discepolo che Gesu' amava " l'unico a cui fu permesso di appoggiare il capo su Quel Cuore e di sentirne i battiti cardiaci. Grazie mille carissimo Don Elìa perche' ci offre anche l'opportunita' di esprimere quanto ci detta il cuore e di sostenerci ed arricchirci l'un l'altro. Ave Maria!
Omelia - S. GIOVANNI APOSTOLO ED EVANGELISTA - p. Alessandro M. Apollonio, FI https://www.youtube.com/watch?v=H-Ajxy83YEg&t=51s Santuario Madonna dei Boschi Omelia della s. Messa del 27 Dicembre 2022, Festa di Giovanni Apostolo ed Evangelista, tenuta da p. Alessandro M. Apollonio, FI.
Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene. Ringrazio i miei genitori, che mi hanno donato la vita in un tempo difficile e che, a costo di grandi sacrifici, con il loro amore mi hanno preparato una magnifica dimora che, come chiara luce, illumina tutti i miei giorni fino a oggi. La lucida fede di mio padre ha insegnato a noi figli a credere, e come segnavia è stata sempre salda in mezzo a tutte le mie acquisizioni scientifiche; la profonda devozione e la grande bontà di mia madre rappresentano un’eredità per la quale non potrò mai ringraziare abbastanza. Mia sorella mi ha assistito per decenni disinteressatamente e con affettuosa premura; mio fratello, con la lucidità dei suoi giudizi, la sua vigorosa risolutezza e la serenità del cuore, mi ha sempre spianato il cammino; senza questo suo continuo precedermi e accompagnarmi non avrei potuto trovare la via giusta. Di cuore ringrazio Dio per i tanti amici, uomini e donne, che Egli mi ha sempre posto a fianco; per i collaboratori in tutte le tappe del mio cammino; per i maestri e gli allievi che Egli mi ha dato. Tutti li affido grato alla Sua bontà. E voglio ringraziare il Signore per la mia bella patria nelle Prealpi bavaresi, nella quale sempre ho visto trasparire lo splendore del Creatore stesso. Ringrazio la gente della mia patria perché in loro ho potuto sempre di nuovo sperimentare la bellezza della fede. Prego affinché la nostra terra resti una terra di fede e vi prego, cari compatrioti: non lasciatevi distogliere dalla fede. E finalmente ringrazio Dio per tutto il bello che ho potuto sperimentare in tutte le tappe del mio cammino, specialmente però a Roma e in Italia che è diventata la mia seconda patria. A tutti quelli a cui abbia in qualche modo fatto torto, chiedo di cuore perdono. Quello che prima ho detto ai miei compatrioti, lo dico ora a tutti quelli che nella Chiesa sono stati affidati al mio servizio: rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere! Spesso sembra che la scienza — le scienze naturali da un lato e la ricerca storica (in particolare l’esegesi della Sacra Scrittura) dall’altro — siano in grado di offrire risultati inconfutabili in contrasto con la fede cattolica. Ho vissuto le trasformazioni delle scienze naturali sin da tempi lontani e ho potuto constatare come, al contrario, siano svanite apparenti certezze contro la fede, dimostrandosi essere non scienza, ma interpretazioni filosofiche solo apparentemente spettanti alla scienza; così come, d’altronde, è nel dialogo con le scienze naturali che anche la fede ha imparato a comprendere meglio il limite della portata delle sue affermazioni, e dunque la sua specificità. Sono ormai sessant’anni che accompagno il cammino della Teologia, in particolare delle Scienze bibliche, e con il susseguirsi delle diverse generazioni ho visto crollare tesi che sembravano incrollabili, dimostrandosi essere semplici ipotesi: la generazione liberale (Harnack, Jülicher ecc.), la generazione esistenzialista (Bultmann ecc.), la generazione marxista. Ho visto e vedo come dal groviglio delle ipotesi sia emersa ed emerga nuovamente la ragionevolezza della fede. Gesù Cristo è veramente la via, la verità e la vita — e la Chiesa, con tutte le sue insufficienze, è veramente il Suo corpo. Infine, chiedo umilmente: pregate per me, così che il Signore, nonostante tutti i miei peccati e insufficienze, mi accolga nelle dimore eterne. A tutti quelli che mi sono affidati, giorno per giorno va di cuore la mia preghiera.
Caro Papa Benedetto, aiuta i Sacerdoti ipnotizzati dal falso ecumenismo, buonismo e da ogni illusione, a farsi un serio esame di coscienza e a comprendere quanto hai sofferto per la loro lontananza dal Vero Bene: https://www.aldomariavalli.it/2023/01/04/caro-aldo-maria-ti-scrivo-cronache-dal-clero-niente-piagnistei-su-benedetto-xvi-dopo-che-labbiamo-abbandonato/
Mi permetto di segnalare un sito che è impegnato nell'impresa titanica di ristabilire proprio il giusto equilibrio tra verità scientifica e rivelazione biblica, su un tema che stava caro a Benedetto XVI: quello delle origini dell'uomo e dell'universo. Mai come in questo tema le presunte "conquiste" della scienza si sono sfracellate contro la salda parola della Bibbia. Ho appena concluso i sottotitoli in italiano per l'intera serie di 17 episodi.
Vittorio Messori: "non rivelerò mai cosa mi ha detto papa Ratzinger. Sappiate che è tenuto all'oscuro..."
“In settembre ebbi un incontro privato con il “papa emerito”, come ha voluto essere chiamato. Con Ratzinger era nata un’amicizia davvero forte con quel libro “Rapporto sulla fede” (1984) che facemmo assieme. Lui, con la sua tipica generosità, ha voluto ripagarmi con la sua amicizia tanto che, a volte, andavamo a cenare insieme in una trattoria a Trastevere. Questo rapporto personale è andato avanti, ma da quell’11 febbraio 2013 (data delle presunte dimissioni n.d.r.) non mi sono fatto più vivo perché volevo rispettare il suo ritiro. E’ stato il suo segretario (Mons. Gaenswein n.d.r.) che mi ha telefonato dicendo: “Sua Santità sarebbe lieto di rivederLa in nome dei vecchi trascorsi, venga a trovarlo nel suo ritiro, però resta inteso che Sua Santità la aspetta come amico e non come giornalista. Il vostro sarà un incontro privato e quindi non ci saranno cose pubbliche da propalare”. Io mi sono attenuto rigorosamente a questo anche se, certo, da vecchio giornalista, se avessi detto al Corriere alcune delle cose che Ratzinger mi ha detto, beh … avrei riempito le cronache per parecchio tempo. Però mi sono violentato, e nessuno, neanche con le tenaglie, mi tirerà mai fuori quello che Ratzinger mi ha davvero detto. La sola cosa che ho potuto dire - che però è significativa - è che quando Ratzinger mi ha chiesto il mio parere sulla situazione attuale della Chiesa, io gli ho espresso, con sincerità, questo clima di perplessità (per usare un eufemismo), di inquieta curiosità su come andrà a finire, di fronte a certi esperimenti. Comunque, gli ho detto come la pensavo ed è abbastanza significativo come, dopo avermi ascoltato, lui abbia aperto le mani, alzato gli occhi al cielo e abbia detto: “Io posso solo pregare”. Sappiate però che a lui arrivano soltanto le notizie che decidono gli altri. Ho scoperto, ad esempio, che lui riceve soltanto due giornali: il Corriere della Sera e la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Cioè, quando vengono a dire: “…ma c’è Ratzinger che è entusiasta del suo successore!”, non vedo di cosa potrebbe essere entusiasta, o indignato, visto che a lui le notizie non arrivano. Lui non vede la tv, non ascolta la radio, gli arriva solo il Corriere che è schierato pro-papa (Bergoglio n.d.r.). PAPA RATZINGER È COMPLETAMENTE DISINFORMATO. Comunque, chi vivrà vedrà”. Anche se siamo immersi in una realtà distopica, riuscite per un attimo a rendervi conto? Un papa, sebbene “emerito”, che riceve soltanto due giornali ed è completamente disinformato. Normale, no? Soprattutto, i giornalisti amici che vengono a visitarlo non devono pubblicare nulla, mentre possono farlo i giornalisti pro-“papa Francesco” come Massimo Franco, del bergoglianissimo Corriere della Sera. Il più grande giornalista cattolico che dice: “Non mi toglierete nemmeno con le pinze quello che Ratzinger mi ha detto, altrimenti avrei riempito le cronache per settimane”. Dopo aver letto questa testimonianza si comprende anche il fatto che avesse ricevuto il siero e che dall'estate avesse iniziato a peggiorare: strane infezioni sulla pelle (malattia auto immune?): sul viso ne portava i segni. Dio ha comunque protetto la sua mente!
La tradizionale velatio di Benedetto XVI prima della depositio nelle grotte vaticane. #benedettoxvi http://blog.messainlatino.it/2023/01/la-tradizionale-velatio-di-benedetto.html#more Santa notte!
La Speranza e la Fede cristiane per Benedetto XVI (ultimo papa di una Chiesa che forse mai più ritornerà ?) #benedettoxvi Concludiamo questa giornata in cui abbiamo salutato il Papa Benedetto XVI, pubblicando questa vignetta che, alleviando il dolore per la perdita di un Papa di una Chiesa che - chissà? - forse mai ritornerà, esprime la nostra Fede e la Speranza cristiana per Sua Santità Benedetto XVI Pontefice Massimo. Non conosciamo l’autore. Gli siamo comunque grati. http://blog.messainlatino.it/2023/01/la-speranza-e-la-fede-cristiane-per.html#comment-form In Paradisum deducant te angeli. La Redazione MiL
«La prossima volta ci vedremo in cielo», disse Benedetto salutandolo.
Era il 15 ottobre scorso, l’ultima volta che Peter Seewald ha incontrato il Papa emerito al Mater Ecclesiae. Ex comunista e giornalista di Der Spiegel, Seewald ha accompagnato Joseph Ratzinger per oltre venticinque anni, diventando il suo biografo e stabilendo con lui un profondo legame personale e intellettuale, che lo ha spinto a rivedere le sue convinzioni.
Qual è il ricordo che conserva di quell’ultimo incontro con Benedetto? «Soffriva. Era da tempo sulla sedia a rotelle, la sua voce si capiva appena. Ma lo spirito era ancora sveglio. Trasmetteva una grande tristezza per quanto accade in Europa, la guerra e la situazione della Chiesa. Gli ho chiesto, papa Benedetto, perché non ha ancora incontrato la morte? Mi ha risposto che sentiva di dover rimanere, come testimone di quanto rappresentava, un segnale della sua direzione, del messaggio di Cristo, della volontà di rafforzare la coscienza della fede e soprattutto di non pensare a adulterazioni e cambiamenti strutturali».
Indimenticabile l'invito all'intimita' con Nostro Signore,indimenticabile il silenzio di quel 2011 in Spagna davanti a quel magnifico Ostensorio che custodiva il Corpo, Sangue,Anima e Divinita' di Nostro Signore Gesu' Cristo!
All' ANGELUS in Piazza San Pietro , Domenica 21 marzo 2010, il Sommo Pontefice Benedetto XVI pronuncio' la seguente omelìa , da me preferita . Ave Maria! L’episodio evangelico di Gesù che salva una donna adultera dalla condanna a morte (Gv 8,1-11). Mentre sta insegnando nel Tempio, gli scribi e i farisei conducono a Gesù una donna sorpresa in adulterio, per la quale la legge mosaica prevedeva la lapidazione. Quegli uomini chiedono a Gesù di giudicare la peccatrice con lo scopo di“metterlo alla prova” e di spingerlo a fare un passo falso. La scena è carica di drammaticità: dalle parole di Gesù dipende la vita di quella persona, ma anche la sua stessa vita. Gli accusatori ipocriti, infatti, fingono di affidargli il giudizio, mentre in realtà è proprio Lui che vogliono accusare e giudicare. Gesù, invece, è “pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14): Egli sa che cosa c’è nel cuore di ogni uomo, vuole condannare il peccato, ma salvare il peccatore, e smascherare l’ipocrisia. L’evangelista san Giovanni dà risalto ad un particolare: mentre gli accusatori lo interrogano con insistenza, Gesù si china e si mette a scrivere col dito per terra. Osserva sant’Agostino che quel gesto mostra Cristo come il legislatore divino: infatti, Dio scrisse la legge col suo dito sulle tavole di pietra (cfr Comm. al Vang. di Giov., 33, 5). Gesù dunque è il Legislatore, è la Giustizia in persona. E qual è la sua sentenza? “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”. Queste parole sono piene della forza disarmante della verità, che abbatte il muro dell’ipocrisia e apre le coscienze ad una giustizia più grande, quella dell’amore, in cui consiste il pieno compimento di ogni precetto (cfr Rm 13,8-10). E’ la giustizia che ha salvato anche Saulo di Tarso, trasformandolo in san Paolo (cfr Fil 3,8-14). https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/angelus/2010/documents/hf_ben-xvi_ang_20100321.html
Parrocchia SS. Trinità dei Pellegrini: Requiem Pontificale in suffragio dell’anima del compianto Papa Emerito Benedetto XVI https://gloria.tv/user/ehMVoqciuJNn2F2SzxL6CwAdd Amati miei Sacerdoti,spiritualmente ero lì con voi , in comunione di preghiera. Ave Maria!
BENEDETTO XVI. RITRATTO INEDITO Lucio Brunelli - 13 gen 2023 Papa Ratzinger raccontato da un detenuto anarchico, una zingara, un venditore ambulante, due filosofi marxisti e un monaco laico. Tg2 Dossier trasmesso nel gennaio 2013. https://www.youtube.com/watch?v=iBRrXoJd6pQ&t=9s
"La mia vocazione e' l'amore e, nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l'amore ."
INTERVISTA / HESEMANN «Benedetto XVI ha strappato il Concilio dalle grinfie dei modernisti» ECCLESIA17-01-2023 https://lanuovabq.it/it/benedetto-xvi-ha-strappato-il-concilio-dalle-grinfie-dei-modernisti Se vorrete..Buona lettura e...preghiamo per la Chiesa Cattolica.
LA CHIESA AL BIVIO L'eredità di Benedetto: proseguire nella ricostruzione post conciliare ECCLESIA07-01-2023 L'eredità di Benedetto XVI consiste nel riprendere in mano l’intera questione del concilio e del post-concilio da dove egli l’ha lasciata, proseguendo nel fermo delle tendenze dissolutrici e proseguendo nella ricostruzione. Per Francesco invece il dibattito su concilio e post-concilio è finito e la Chiesa è ancora in posizione di conservazione e non di uscita. Il caso della Messa antica lo dimostra. Ma la moltitudine di fedeli che si è riversata a Roma per Papa Ratzinger mostra che il suo lascito appartiene all'epica religiosa. Francesco non potrà non confrontarsi con essa. Prof.Stefano Fontana https://lanuovabq.it/it/leredita-di-benedetto-proseguire-nella-ricostruzione-post-conciliare
LA VERA RIFORMA Benedetto XVI: "il fine della liturgia è Dio" ECCLESIA18-01-2023 Luisella Scrosati L'eredità liturgica di Benedetto XVI esprime in primo luogo il primato dell'adorazione, consapevole che l'autentico rinnovamento liturgico non passa per istruzioni e regolamenti né per una malintesa partecipazione. Di qui l'impegno per una "riforma della riforma", partendo dal proprio esempio nelle celebrazioni pontificie. https://lanuovabq.it/it/benedetto-xvi-il-fine-della-liturgia-e-dio
STUDIO L'eredità liturgica di papa Benedetto XVI ECCLESIA18-01-2023 Uwe Michael Lang "Non anteporre nulla all'opera di Dio": un passo della Regola benedettina che sintetizza efficacemente l'opera teologica e liturgica di Joseph Ratzinger. In quest'ottica si colloca anche il suo impegno per superare quella "rottura" postconciliare, manifestatasi soprattutto dopo il Vaticano II, riconciliando antico e nuovo in vista dell'eterno, e ispirando un autentico nuovo movimento liturgico. Pubblichiamo uno studio di padre Uwe Michael Lang apparso originariamente in inglese su Adoremus. https://lanuovabq.it/it/leredita-liturgica-di-papa-benedetto-xvi
SS.Trinita' ci hai donato troppo Amore e spesso noi l'abbiamo sprecato.
Benedetto XVI GMG Madrid: l'Amore a Dio tra venti e tempeste co-Cooperatores Veritatis Quel 20 agosto 2011 https://www.youtube.com/watch?v=jpZK07tVqE4 Conficcato nella Roccia che sei Tu, mio Signore!
Io, Benedetto XVI e l’autodemolizione dell’Occidente. Nostra intervista esclusiva a Marcello Pera Di Don Samuele Cecotti e Marcello Pera https://vanthuanobservatory.com/2023/01/19/io-benedetto-xvi-e-lautodemolizione-delloccidente-nostra-intervista-esclusiva-a-marcello-pera/
EREDITÀ SPIRITUALE Benedetto XVI, padre e maestro in tempi di crisi ECCLESIA19-01-2023 Alessandro Rimoldi Pur avendo lasciato il pontificato da 10 anni, Joseph Ratzinger ci manca. E non solo come illustre teologo, vescovo, cardinale e pontefice, ma prima ancora come un riferimento certo, che ci invita a essere saldi nella fede e radicati nella preghiera per far fronte alla dittatura del relativismo. https://lanuovabq.it/it/benedetto-xvi-padre-e-maestro-in-tempi-di-crisi
Dogma TV Don Nicola Bux - p. Corrado Sedda d. O Conferenza di presentazione del libro "La riforma di Benedetto XVI" - Editoriale il Giglio 2022 20 Gennaio 2023 - Oratorio San Filippo Neri - Palermo
"Un ottimo testo che avvalora la tesi di fondo sostenuta da Benedetto XVI ed esposta da don Nicola Bux nel suo libro. La riforma liturgica non è compiuta, è ancora perfettibile: non dobbiamo rassegnarci agli abusi, alla libera creatività liturgica, alla cancellazione del latino, all’antropocentrismo che soppianta nel culto i diritti di Dio. Sono oggigiorno gli aspetti più problematici nella liturgia che ordinariamente si celebra nelle chiese.Il contesto storico che viviamo al presente è il risultato di tutto un percorso che, relativamente alla liturgia, don Nicola Bux ben illustra nel libro “La riforma di Benedetto XVI”. https://www.youtube.com/watch?v=GY9LDz4LQQw
Summorum Pontificum nel Mondo#124: Messa solenne da Requiem per Papa Benedetto XVI, basilica di San Giovanni Evangelista, Stanford, Cunnecticut, USA http://blog.messainlatino.it/2023/01/summorum-pontificum-nel-mondo124-messa.html#more Messa Solenne da Requiem per Papa Benedetto XVI a Stanford, Cunnecticut, promossa dalla Compagnia di Sant'Ugo di Cluny.
Omelia del 31 gennaio 2023 pronunciata da mons. Michael Schmitz, Vicario generale dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote, in occasione della Messa solenne di requiem per il riposo dell’anima del defunto Papa Benedetto XVI (1927-2022) #benedettoxvi http://blog.messainlatino.it/2023/02/omelia-del-31-gennaio-2023-pronunciata.html Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E così sia! Ave Maria!
La religiosità del positivismo. Una preoccupazione di Benedetto XVI DiStefano Fontana - FEB 17, 2023 https://vanthuanobservatory.com/2023/02/17/la-religiosita-del-positivismo-una-preoccupazione-di-benedetto-xvi/
der Dreißiger für Seine Heiligkeit Papst Benedikt XVI im katholischen römischen Ritus https://gloria.tv/share/369AWZaBFngV2M4noUTX9gHYY Requiem per Benedetto XVI - nel Rito Romano
Settimana di Pasqua 2017 - Riflessione (Benedetto XVI) Da quando, negli anni Cinquanta, lessi per la prima volta le Lettere di sant’Ignazio di Antiochia, mi è rimasto particolarmente impresso un passo della sua Lettera agli Efesini: “E’ meglio rimanere in silenzio ed essere, che dire e non essere. E’ bello insegnare se si fa ciò che si dice. Uno solo è il Maestro che ha detto e ha fatto, e ciò che ha fatto rimanendo in silenzio è degno del Padre. Chi possiede veramente la parola di Gesù può percepire anche il suo silenzio, così da essere perfetto, così da operare tramite la sua parola ed essere conosciuto per mezzo del suo rimanere in silenzio” (S. Ignazio di Antiochia). Che significa percepire il silenzio di Gesù e riconoscerlo? Dai Vangeli sappiamo che Gesù ha vissuto le notti solo “sul monte” a pregare, in dialogo con il Padre. Sappiamo che il suo parlare, la sua parola proviene dal rimanere in silenzio e solo in esso poteva maturare. E’ illuminante perciò il fatto che la sua parola possa essere compresa solo se s’impara ad ascoltarla a partire dal suo silenzio. Chi legge i commenti ai Vangeli, diventati sempre più voluminosi, alla fine rimane deluso. Apprende molte cose utili sul passato, e molte ipotesi, che però non favoriscono la comprensione del testo. Alla fine si ha la sensazione che a quel sovrappiù di parole manchi qualcosa di essenziale: l’entrare nel silenzio di Gesù dal quale nasce la sua parola. Se non riusciremo a entrare in questo silenzio, anche la parola l’ascolteremo sempre solo superficialmente e così non la comprenderemo veramente.
Grazie! Ave Maria!
RispondiEliminaChe Dio lo abbia in Gloria : l'Eterno riposo dona a Papa Benedetto o Signore risplenda ad esso la Luce perpetua riposi in pace Amen
RispondiElimina
RispondiEliminaOmelia della s. Messa del 31 Dicembre 2022, Solennità della Santa Madre di Dio, tenuta da p. Alessandro M. Apollonio, FI.
https://www.youtube.com/watch?v=dG3Jo-RihT8&t=3s
Dal minuto 15:54 l'insegnamento del Santo Padre Benedetto XVI.
Ave Maria!
Grande Papa
RispondiEliminaAmato Papa Benedetto! Dal Paradiso prega per noi che siamo nella prova.
RispondiEliminaDal suo testamento spirituale:" rimanete saldi nella fede". Le sue ultime tre parole prima di morire:"Gesù, ti amo". Queste parole riecheggiano nel mio cuore, come un invito forte e dolce al contempo. Non posso che ringraziare Dio di averci donato Benedetto XVI, come Papa, come Suo rappresentante in terra e ora come nostro intercessore in Cielo!
RispondiEliminaAmen.
RispondiEliminaRequiem Mass for Pope Emeritus Benedict XVI
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=OVRZY9tuK4s
Sacred Heart Church - Limerick -
A 7 Anni Joseph Ratzinger ha chiesto a Gesù 3 Regali di Natale
RispondiElimina“Caro Bambino Gesù, presto scenderai sulla terra. Porterai gioia ai bambini. Anche a me porterai gioia. Vorrei il Volks-Schott, un vestito per la messa verde e un Cuore di Gesù. Sarò sempre bravo. Cari saluti da Joseph Ratzinger”.
Quello che colpisce di più della lettera è che il piccolo Joseph non chiede giocattoli o dolci. Chiede lo Schott, ovvero uno dei primi libri di preghiere con il messale in lingua tedesca con testo a fronte in latino. Poi, chiede un paramento per celebrare la messa. Non c’è da stupirsi, perché i fratelli Ratzinger facevano spesso il “gioco del parroco”. “Si celebrava la messa, aveva raccontato il fratello Georg in una intervista ad Inside the Vatican, e avevamo delle casule fatte dalla sarta della mamma proprio per noi. E una volta a turno eravamo il ministrante o il chierichetto”. Infine, il piccolo Joseph chiede un “Cuore di Gesù”, ovvero una immagine del Sacro Cuore cui era molto devota tutta la famiglia.Scritte su un unico foglio, (la famiglia Ratzinger non era ricca) ci sono le lettere degli altri fratelli. Georg, di dieci anni, voleva la partitura di una canzone. La passione per la musica lo portò poi a diventare direttore dei Domspatzen, il famoso coro dei bambini di Ratisbona. Inoltre desiderava una pianeta bianca, un altro paramento sacro, anche lui presumibilmente per giocare al “parroco”. Maria invece, di 13 anni, sognava un libro pieno di disegni.
Commento mio: Papa Benedetto ha finalmente incontrato la desiderata Fornace ardente di Amore del Sacro Cuore di Gesù .
Sinceramente credo che ora sia avvolto/immerso nell' Infinito Amore. Mentre ringrazio di cuore quel Sacerdote che ci ha donato una toccante "Omelìa in suffragio del Papa Benedetto XVI - Cooperatores Veritatis-" mi permetto di indicare l'ascolto della meditazione tenuta da p.Alessandro Maria Apollonio in occasione della ricorrenza di S.Giovanni Apostolo ed Evangelista " il discepolo che Gesu' amava " l'unico a cui fu permesso di appoggiare il capo su Quel Cuore e di sentirne i battiti cardiaci. Grazie mille carissimo Don Elìa perche' ci offre anche l'opportunita' di esprimere quanto ci detta il cuore e di sostenerci ed arricchirci l'un l'altro. Ave Maria!
EliminaOmelia - S. GIOVANNI APOSTOLO ED EVANGELISTA - p. Alessandro M. Apollonio, FI
https://www.youtube.com/watch?v=H-Ajxy83YEg&t=51s
Santuario Madonna dei Boschi
Omelia della s. Messa del 27 Dicembre 2022, Festa di Giovanni Apostolo ed Evangelista, tenuta da p. Alessandro M. Apollonio, FI.
https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-01/papa-emerito-benedetto-xvi-morte-ultime-parole-signore-ti-amo.html
RispondiEliminahttps://www.lalucedimaria.it/benedetto-xvi-miracolo-peter/
https://www.maurizioblondet.it/grazie-papa-benedetto-per-quanto-hai-tentato-di-fare/
Testamento spirituale di papa Benedetto
RispondiEliminaSe in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene.
Ringrazio i miei genitori, che mi hanno donato la vita in un tempo difficile e che, a costo di grandi sacrifici, con il loro amore mi hanno preparato una magnifica dimora che, come chiara luce, illumina tutti i miei giorni fino a oggi. La lucida fede di mio padre ha insegnato a noi figli a credere, e come segnavia è stata sempre salda in mezzo a tutte le mie acquisizioni scientifiche; la profonda devozione e la grande bontà di mia madre rappresentano un’eredità per la quale non potrò mai ringraziare abbastanza. Mia sorella mi ha assistito per decenni disinteressatamente e con affettuosa premura; mio fratello, con la lucidità dei suoi giudizi, la sua vigorosa risolutezza e la serenità del cuore, mi ha sempre spianato il cammino; senza questo suo continuo precedermi e accompagnarmi non avrei potuto trovare la via giusta.
Di cuore ringrazio Dio per i tanti amici, uomini e donne, che Egli mi ha sempre posto a fianco; per i collaboratori in tutte le tappe del mio cammino; per i maestri e gli allievi che Egli mi ha dato. Tutti li affido grato alla Sua bontà. E voglio ringraziare il Signore per la mia bella patria nelle Prealpi bavaresi, nella quale sempre ho visto trasparire lo splendore del Creatore stesso. Ringrazio la gente della mia patria perché in loro ho potuto sempre di nuovo sperimentare la bellezza della fede. Prego affinché la nostra terra resti una terra di fede e vi prego, cari compatrioti: non lasciatevi distogliere dalla fede. E finalmente ringrazio Dio per tutto il bello che ho potuto sperimentare in tutte le tappe del mio cammino, specialmente però a Roma e in Italia che è diventata la mia seconda patria.
A tutti quelli a cui abbia in qualche modo fatto torto, chiedo di cuore perdono.
Quello che prima ho detto ai miei compatrioti, lo dico ora a tutti quelli che nella Chiesa sono stati affidati al mio servizio: rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere! Spesso sembra che la scienza — le scienze naturali da un lato e la ricerca storica (in particolare l’esegesi della Sacra Scrittura) dall’altro — siano in grado di offrire risultati inconfutabili in contrasto con la fede cattolica. Ho vissuto le trasformazioni delle scienze naturali sin da tempi lontani e ho potuto constatare come, al contrario, siano svanite apparenti certezze contro la fede, dimostrandosi essere non scienza, ma interpretazioni filosofiche solo apparentemente spettanti alla scienza; così come, d’altronde, è nel dialogo con le scienze naturali che anche la fede ha imparato a comprendere meglio il limite della portata delle sue affermazioni, e dunque la sua specificità. Sono ormai sessant’anni che accompagno il cammino della Teologia, in particolare delle Scienze bibliche, e con il susseguirsi delle diverse generazioni ho visto crollare tesi che sembravano incrollabili, dimostrandosi essere semplici ipotesi: la generazione liberale (Harnack, Jülicher ecc.), la generazione esistenzialista (Bultmann ecc.), la generazione marxista. Ho visto e vedo come dal groviglio delle ipotesi sia emersa ed emerga nuovamente la ragionevolezza della fede. Gesù Cristo è veramente la via, la verità e la vita — e la Chiesa, con tutte le sue insufficienze, è veramente il Suo corpo.
Infine, chiedo umilmente: pregate per me, così che il Signore, nonostante tutti i miei peccati e insufficienze, mi accolga nelle dimore eterne. A tutti quelli che mi sono affidati, giorno per giorno va di cuore la mia preghiera.
Benedictus PP XVI
Caro Papa Benedetto, aiuta i Sacerdoti ipnotizzati dal falso ecumenismo, buonismo e da ogni illusione, a farsi un serio esame di coscienza e a comprendere quanto hai sofferto per la loro lontananza dal Vero Bene: https://www.aldomariavalli.it/2023/01/04/caro-aldo-maria-ti-scrivo-cronache-dal-clero-niente-piagnistei-su-benedetto-xvi-dopo-che-labbiamo-abbandonato/
RispondiEliminaSpero sia dove meritava di essere, per me resta un dolore grande, pregherò per lui e per noi tutti. Sit tibi terra levis, Benedicte.
RispondiEliminaMi permetto di segnalare un sito che è impegnato nell'impresa titanica di ristabilire proprio il giusto equilibrio tra verità scientifica e rivelazione biblica, su un tema che stava caro a Benedetto XVI: quello delle origini dell'uomo e dell'universo. Mai come in questo tema le presunte "conquiste" della scienza si sono sfracellate contro la salda parola della Bibbia. Ho appena concluso i sottotitoli in italiano per l'intera serie di 17 episodi.
RispondiEliminahttps://foundationsrestored.com/
Vittorio Messori: "non rivelerò mai cosa mi ha detto papa Ratzinger. Sappiate che è tenuto all'oscuro..."
RispondiElimina“In settembre ebbi un incontro privato con il “papa emerito”, come ha voluto essere chiamato. Con Ratzinger era nata un’amicizia davvero forte con quel libro “Rapporto sulla fede” (1984) che facemmo assieme. Lui, con la sua tipica generosità, ha voluto ripagarmi con la sua amicizia tanto che, a volte, andavamo a cenare insieme in una trattoria a Trastevere. Questo rapporto personale è andato avanti, ma da quell’11 febbraio 2013 (data delle presunte dimissioni n.d.r.) non mi sono fatto più vivo perché volevo rispettare il suo ritiro. E’ stato il suo segretario (Mons. Gaenswein n.d.r.) che mi ha telefonato dicendo: “Sua Santità sarebbe lieto di rivederLa in nome dei vecchi trascorsi, venga a trovarlo nel suo ritiro, però resta inteso che Sua Santità la aspetta come amico e non come giornalista. Il vostro sarà un incontro privato e quindi non ci saranno cose pubbliche da propalare”.
Io mi sono attenuto rigorosamente a questo anche se, certo, da vecchio giornalista, se avessi detto al Corriere alcune delle cose che Ratzinger mi ha detto, beh … avrei riempito le cronache per parecchio tempo. Però mi sono violentato, e nessuno, neanche con le tenaglie, mi tirerà mai fuori quello che Ratzinger mi ha davvero detto. La sola cosa che ho potuto dire - che però è significativa - è che quando Ratzinger mi ha chiesto il mio parere sulla situazione attuale della Chiesa, io gli ho espresso, con sincerità, questo clima di perplessità (per usare un eufemismo), di inquieta curiosità su come andrà a finire, di fronte a certi esperimenti. Comunque, gli ho detto come la pensavo ed è abbastanza significativo come, dopo avermi ascoltato, lui abbia aperto le mani, alzato gli occhi al cielo e abbia detto: “Io posso solo pregare”. Sappiate però che a lui arrivano soltanto le notizie che decidono gli altri. Ho scoperto, ad esempio, che lui riceve soltanto due giornali: il Corriere della Sera e la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Cioè, quando vengono a dire: “…ma c’è Ratzinger che è entusiasta del suo successore!”, non vedo di cosa potrebbe essere entusiasta, o indignato, visto che a lui le notizie non arrivano. Lui non vede la tv, non ascolta la radio, gli arriva solo il Corriere che è schierato pro-papa (Bergoglio n.d.r.). PAPA RATZINGER È COMPLETAMENTE DISINFORMATO. Comunque, chi vivrà vedrà”.
Anche se siamo immersi in una realtà distopica, riuscite per un attimo a rendervi conto? Un papa, sebbene “emerito”, che riceve soltanto due giornali ed è completamente disinformato. Normale, no? Soprattutto, i giornalisti amici che vengono a visitarlo non devono pubblicare nulla, mentre possono farlo i giornalisti pro-“papa Francesco” come Massimo Franco, del bergoglianissimo Corriere della Sera. Il più grande giornalista cattolico che dice: “Non mi toglierete nemmeno con le pinze quello che Ratzinger mi ha detto, altrimenti avrei riempito le cronache per settimane”.
Dopo aver letto questa testimonianza si comprende anche il fatto che avesse ricevuto il siero e che dall'estate avesse iniziato a peggiorare: strane infezioni sulla pelle (malattia auto immune?): sul viso ne portava i segni. Dio ha comunque protetto la sua mente!
La tradizionale velatio di Benedetto XVI prima della depositio nelle grotte vaticane. #benedettoxvi
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2023/01/la-tradizionale-velatio-di-benedetto.html#more
Santa notte!
La Speranza e la Fede cristiane per Benedetto XVI (ultimo papa di una Chiesa che forse mai più ritornerà ?) #benedettoxvi
RispondiEliminaConcludiamo questa giornata in cui abbiamo salutato il Papa Benedetto XVI, pubblicando questa vignetta che, alleviando il dolore per la perdita di un Papa di una Chiesa che - chissà? - forse mai ritornerà, esprime la nostra Fede e la Speranza cristiana per Sua Santità Benedetto XVI Pontefice Massimo.
Non conosciamo l’autore. Gli siamo comunque grati.
http://blog.messainlatino.it/2023/01/la-speranza-e-la-fede-cristiane-per.html#comment-form
In Paradisum deducant te angeli.
La Redazione MiL
http://ilblogdiraffaella.blogspot.com/
RispondiEliminaPer chi volesse saperne di piu' , il blog di cui sopra riporta la cronaca di questo Pontificato.
«La prossima volta ci vedremo in cielo», disse Benedetto salutandolo.
RispondiEliminaEra il 15 ottobre scorso, l’ultima volta che Peter Seewald ha incontrato il Papa emerito al Mater Ecclesiae. Ex comunista e giornalista di Der Spiegel, Seewald ha accompagnato Joseph Ratzinger per oltre venticinque anni, diventando il suo biografo e stabilendo con lui un profondo legame personale e intellettuale, che lo ha spinto a rivedere le sue convinzioni.
Qual è il ricordo che conserva di quell’ultimo incontro con Benedetto?
«Soffriva. Era da tempo sulla sedia a rotelle, la sua voce si capiva appena. Ma lo spirito era ancora sveglio. Trasmetteva una grande tristezza per quanto accade in Europa, la guerra e la situazione della Chiesa. Gli ho chiesto, papa Benedetto, perché non ha ancora incontrato la morte? Mi ha risposto che sentiva di dover rimanere, come testimone di quanto rappresentava, un segnale della sua direzione, del messaggio di Cristo, della volontà di rafforzare la coscienza della fede e soprattutto di non pensare a adulterazioni e cambiamenti strutturali».
Indimenticabile l'invito all'intimita' con Nostro Signore,indimenticabile il silenzio di quel 2011 in Spagna davanti a quel magnifico Ostensorio che custodiva il Corpo, Sangue,Anima e Divinita' di Nostro Signore Gesu' Cristo!
RispondiEliminaAll' ANGELUS in Piazza San Pietro , Domenica 21 marzo 2010, il Sommo Pontefice Benedetto XVI pronuncio' la seguente omelìa , da me preferita . Ave Maria!
RispondiEliminaL’episodio evangelico di Gesù che salva una donna adultera dalla condanna a morte (Gv 8,1-11). Mentre sta insegnando nel Tempio, gli scribi e i farisei conducono a Gesù una donna sorpresa in adulterio, per la quale la legge mosaica prevedeva la lapidazione. Quegli uomini chiedono a Gesù di giudicare la peccatrice con lo scopo di“metterlo alla prova” e di spingerlo a fare un passo falso. La scena è carica di drammaticità: dalle parole di Gesù dipende la vita di quella persona, ma anche la sua stessa vita. Gli accusatori ipocriti, infatti, fingono di affidargli il giudizio, mentre in realtà è proprio Lui che vogliono accusare e giudicare. Gesù, invece, è “pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14): Egli sa che cosa c’è nel cuore di ogni uomo, vuole condannare il peccato, ma salvare il peccatore, e smascherare l’ipocrisia. L’evangelista san Giovanni dà risalto ad un particolare: mentre gli accusatori lo interrogano con insistenza, Gesù si china e si mette a scrivere col dito per terra. Osserva sant’Agostino che quel gesto mostra Cristo come il legislatore divino: infatti, Dio scrisse la legge col suo dito sulle tavole di pietra (cfr Comm. al Vang. di Giov., 33, 5). Gesù dunque è il Legislatore, è la Giustizia in persona. E qual è la sua sentenza? “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”. Queste parole sono piene della forza disarmante della verità, che abbatte il muro dell’ipocrisia e apre le coscienze ad una giustizia più grande, quella dell’amore, in cui consiste il pieno compimento di ogni precetto (cfr Rm 13,8-10). E’ la giustizia che ha salvato anche Saulo di Tarso, trasformandolo in san Paolo (cfr Fil 3,8-14).
https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/angelus/2010/documents/hf_ben-xvi_ang_20100321.html
Parrocchia SS. Trinità dei Pellegrini: Requiem Pontificale in suffragio dell’anima del compianto Papa Emerito Benedetto XVI
RispondiEliminahttps://gloria.tv/user/ehMVoqciuJNn2F2SzxL6CwAdd
Amati miei Sacerdoti,spiritualmente ero lì con voi , in comunione di preghiera. Ave Maria!
BENEDETTO XVI. RITRATTO INEDITO
RispondiEliminaLucio Brunelli - 13 gen 2023
Papa Ratzinger raccontato da un detenuto anarchico, una zingara, un venditore ambulante, due filosofi marxisti e un monaco laico. Tg2 Dossier trasmesso nel gennaio 2013.
https://www.youtube.com/watch?v=iBRrXoJd6pQ&t=9s
"La mia vocazione e' l'amore e, nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l'amore ."
INTERVISTA / HESEMANN
RispondiElimina«Benedetto XVI ha strappato il Concilio dalle grinfie dei modernisti»
ECCLESIA17-01-2023
https://lanuovabq.it/it/benedetto-xvi-ha-strappato-il-concilio-dalle-grinfie-dei-modernisti
Se vorrete..Buona lettura e...preghiamo per la Chiesa Cattolica.
LA CHIESA AL BIVIO
RispondiEliminaL'eredità di Benedetto: proseguire nella ricostruzione post conciliare
ECCLESIA07-01-2023
L'eredità di Benedetto XVI consiste nel riprendere in mano l’intera questione del concilio e del post-concilio da dove egli l’ha lasciata, proseguendo nel fermo delle tendenze dissolutrici e proseguendo nella ricostruzione. Per Francesco invece il dibattito su concilio e post-concilio è finito e la Chiesa è ancora in posizione di conservazione e non di uscita. Il caso della Messa antica lo dimostra. Ma la moltitudine di fedeli che si è riversata a Roma per Papa Ratzinger mostra che il suo lascito appartiene all'epica religiosa. Francesco non potrà non confrontarsi con essa.
Prof.Stefano Fontana
https://lanuovabq.it/it/leredita-di-benedetto-proseguire-nella-ricostruzione-post-conciliare
LA VERA RIFORMA
RispondiEliminaBenedetto XVI: "il fine della liturgia è Dio"
ECCLESIA18-01-2023 Luisella Scrosati
L'eredità liturgica di Benedetto XVI esprime in primo luogo il primato dell'adorazione, consapevole che l'autentico rinnovamento liturgico non passa per istruzioni e regolamenti né per una malintesa partecipazione. Di qui l'impegno per una "riforma della riforma", partendo dal proprio esempio nelle celebrazioni pontificie.
https://lanuovabq.it/it/benedetto-xvi-il-fine-della-liturgia-e-dio
STUDIO
RispondiEliminaL'eredità liturgica di papa Benedetto XVI
ECCLESIA18-01-2023 Uwe Michael Lang
"Non anteporre nulla all'opera di Dio": un passo della Regola benedettina che sintetizza efficacemente l'opera teologica e liturgica di Joseph Ratzinger. In quest'ottica si colloca anche il suo impegno per superare quella "rottura" postconciliare, manifestatasi soprattutto dopo il Vaticano II, riconciliando antico e nuovo in vista dell'eterno, e ispirando un autentico nuovo movimento liturgico. Pubblichiamo uno studio di padre Uwe Michael Lang apparso originariamente in inglese su Adoremus.
https://lanuovabq.it/it/leredita-liturgica-di-papa-benedetto-xvi
SS.Trinita' ci hai donato troppo Amore e spesso noi l'abbiamo sprecato.
Benedetto XVI GMG Madrid: l'Amore a Dio tra venti e tempeste
RispondiEliminaco-Cooperatores Veritatis
Quel 20 agosto 2011
https://www.youtube.com/watch?v=jpZK07tVqE4
Conficcato nella Roccia che sei Tu, mio Signore!
Io, Benedetto XVI e l’autodemolizione dell’Occidente. Nostra intervista esclusiva a Marcello Pera
RispondiEliminaDi Don Samuele Cecotti e Marcello Pera
https://vanthuanobservatory.com/2023/01/19/io-benedetto-xvi-e-lautodemolizione-delloccidente-nostra-intervista-esclusiva-a-marcello-pera/
EREDITÀ SPIRITUALE
RispondiEliminaBenedetto XVI, padre e maestro in tempi di crisi
ECCLESIA19-01-2023 Alessandro Rimoldi
Pur avendo lasciato il pontificato da 10 anni, Joseph Ratzinger ci manca. E non solo come illustre teologo, vescovo, cardinale e pontefice, ma prima ancora come un riferimento certo, che ci invita a essere saldi nella fede e radicati nella preghiera per far fronte alla dittatura del relativismo.
https://lanuovabq.it/it/benedetto-xvi-padre-e-maestro-in-tempi-di-crisi
RispondiEliminaDogma TV
Don Nicola Bux - p. Corrado Sedda d. O
Conferenza di presentazione del libro
"La riforma di Benedetto XVI" - Editoriale il Giglio 2022
20 Gennaio 2023 - Oratorio San Filippo Neri - Palermo
"Un ottimo testo che avvalora la tesi di fondo sostenuta da Benedetto XVI ed esposta da don Nicola Bux nel suo libro. La riforma liturgica non è compiuta, è ancora perfettibile: non dobbiamo rassegnarci agli abusi, alla libera creatività liturgica, alla cancellazione del latino, all’antropocentrismo che soppianta nel culto i diritti di Dio. Sono oggigiorno gli aspetti più problematici nella liturgia che ordinariamente si celebra nelle chiese.Il contesto storico che viviamo al presente è il risultato di tutto un percorso che, relativamente alla liturgia, don Nicola Bux ben illustra nel libro “La riforma di Benedetto XVI”.
https://www.youtube.com/watch?v=GY9LDz4LQQw
Summorum Pontificum nel Mondo#124: Messa solenne da Requiem per Papa Benedetto XVI, basilica di San Giovanni Evangelista, Stanford, Cunnecticut, USA
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2023/01/summorum-pontificum-nel-mondo124-messa.html#more
Messa Solenne da Requiem per Papa Benedetto XVI a Stanford, Cunnecticut, promossa dalla Compagnia di Sant'Ugo di Cluny.
Grazie di cuore. Ave Maria!
Omelia del 31 gennaio 2023 pronunciata da mons. Michael Schmitz, Vicario generale dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote, in occasione della Messa solenne di requiem per il riposo dell’anima del defunto Papa Benedetto XVI (1927-2022) #benedettoxvi
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2023/02/omelia-del-31-gennaio-2023-pronunciata.html
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E così sia!
Ave Maria!
La religiosità del positivismo. Una preoccupazione di Benedetto XVI
RispondiEliminaDiStefano Fontana - FEB 17, 2023
https://vanthuanobservatory.com/2023/02/17/la-religiosita-del-positivismo-una-preoccupazione-di-benedetto-xvi/
der Dreißiger für Seine Heiligkeit Papst Benedikt XVI im katholischen römischen Ritus
RispondiEliminahttps://gloria.tv/share/369AWZaBFngV2M4noUTX9gHYY
Requiem per Benedetto XVI - nel Rito Romano
Settimana di Pasqua 2017 - Riflessione (Benedetto XVI)
RispondiEliminaDa quando, negli anni Cinquanta, lessi per la prima volta le Lettere di sant’Ignazio di Antiochia, mi è rimasto particolarmente impresso un passo della sua Lettera agli Efesini:
“E’ meglio rimanere in silenzio ed essere, che dire e non essere. E’ bello insegnare se si fa ciò che si dice. Uno solo è il Maestro che ha detto e ha fatto, e ciò che ha fatto rimanendo in silenzio è degno del Padre. Chi possiede veramente la parola di Gesù può percepire anche il suo silenzio, così da essere perfetto, così da operare tramite la sua parola ed essere conosciuto per mezzo del suo rimanere in silenzio” (S. Ignazio di Antiochia). Che significa percepire il silenzio di Gesù e riconoscerlo? Dai Vangeli sappiamo che Gesù ha vissuto le notti solo “sul monte” a pregare, in dialogo con il Padre. Sappiamo che il suo parlare, la sua parola proviene dal rimanere in silenzio e solo in esso poteva maturare. E’ illuminante perciò il fatto che la sua parola possa essere compresa solo se s’impara ad ascoltarla a partire dal suo silenzio. Chi legge i commenti ai Vangeli, diventati sempre più voluminosi, alla fine rimane deluso. Apprende molte cose utili sul passato, e molte ipotesi, che però non favoriscono la comprensione del testo. Alla fine si ha la sensazione che a quel sovrappiù di parole manchi qualcosa di essenziale: l’entrare nel silenzio di Gesù dal quale nasce la sua parola. Se non riusciremo a entrare in questo silenzio, anche la parola l’ascolteremo sempre solo superficialmente e così non la comprenderemo veramente.