Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 16 ottobre 2021


Eterogenesi dei fini

e regimi totalitari

 

 

La locuzione coniata dal filosofo tedesco Wilhelm Wundt (1832-1920) è diventata comune per indicare il fenomeno per cui un’azione individuale o collettiva, eseguita in vista di un determinato scopo, finisce col produrne altri diversi, se non totalmente opposti. Tale è il caso del rafforzamento dell’autorità centrale, sia nello Stato che nella Chiesa, con la correlativa educazione all’obbedienza cieca, presentata come un’esigenza incondizionata, sciolta da qualsiasi altra considerazione. Dato che i ruoli di governo, in entrambi i casi, sono stati occupati da individui perversi che abusano del proprio potere, l’esercizio dell’autorità è piegato al conseguimento di fini estranei, contrari a quelli che ne sono la ragion d’essere e che devono quindi orientarlo. Il senso del bene comune viene allora deformato in funzione di interessi particolari, non esprimendo più la prosperità di tutti i membri della comunità e della comunità stessa, bensì un ordine forzato, puramente artificiale, che distrugge il bene individuale come quello della società nel suo insieme.

Il fatto paradossale è che questo esito totalitario è stato raggiunto con un’onnipervasiva propaganda, rispettivamente, sulla democrazia e sulla collegialità. L’illusione della partecipazione universale alla gestione del potere ha insensibilmente imprigionato le masse in una schiavitù senza precedenti, non soltanto a livello operativo, ma addirittura a livello mentale. Chi manifesta un minimo di senso critico e di autonomia di giudizio viene immediatamente bollato con etichette infamanti: reazionario, fascista, rigido, tradizionalista… Con un moralismo tanto facile quanto sciocco si soffoca sul nascere qualunque obiezione senza mai entrare nel merito delle questioni con argomenti convincenti, ma limitandosi a squalificare l’avversario. La realtà oggettiva è completamente ignorata o, se ciò non è possibile, profondamente distorta mediante il ricorso a insulse formule stereotipe che, benché prive di significato razionale, assurgono a sentenze indiscutibili, impedendo ogni ragionevole confronto e mortificando l’intelligenza dei contendenti.

Nell’ambito temporale stiamo assistendo al tentativo di imporre a livello planetario un regime che rappresenti, sotto l’egida della tecnocrazia, la sintesi del modello comunista e di quello capitalista, solo artificialmente contrapposti per mantenere i popoli sottomessi e divisi in aree sinarchiche, in realtà convergenti nel diffondere il materialismo puro e nel promuovere lo snaturamento dell’uomo. Nell’ambito spirituale, parallelamente, il processo di dissoluzione di ogni struttura dottrinale, morale, liturgica e giuridica ha frantumato l’unità visibile della Chiesa militante, facendo peraltro prevalere un centralismo assoluto, sebbene articolato in aree linguistiche o nazionali. La comunione di origine soprannaturale, fondata sulla successione apostolica, è stata rimpiazzata da una struttura piramidale analoga a quella delle multinazionali; bandito ogni riferimento alla trascendenza, si è costruito un edificio organizzativo basato unicamente sull’efficienza umana. Poco importa che si stia svuotando sempre più di persone: basta che sia un’agenzia di influenza a servizio dei piani di Davos.

L’apparente promozione della diversità è in realtà un espediente mirante a mascherare il processo di omologazione di massa. In ogni campo – religione, cultura, opinione, famiglia, relazioni – la difesa incondizionata della varietà nasconde l’universale imposizione di un modello di vita unico che riduce l’essere umano a consumatore compulsivo senza passato e senza futuro, schiacciato sull’istante presente e disposto a tutto pur di conservare le opportunità di momentaneo godimento che il sistema gli assicura. È per questo che la gioventù addestrata in tal modo (ma non solo essa) è totalmente e disperatamente sottomessa proprio in nome di una pretesa libertà senza limiti che non sopporta la minima limitazione richiesta dalla legge morale, mentre subisce con la più accanita convinzione qualunque angheria del regime. L’indottrinamento è talmente profondo che un semplice tentativo di far ragionare la gente provoca reazioni rabbiose; l’estrema fragilità di un io dissoltosi nella collettività si protegge con modalità violente da qualsiasi fonte di disturbo.

Una debolezza simile si riscontra nell’attuale gerarchia cattolica, cresciuta in gran parte con il mito del proibito proibire e con quello della nuova Pentecoste. Se la politica ha reclutato di preferenza ragazzini senz’arte né parte, perfettamente manovrabili dagli agenti dell’oligarchia finanziaria, nella Chiesa sono stati prescelti i soggetti con tendenze omofile, spesso sodomiti praticanti e disinibiti pederasti. La tolleranza e l’ignavia che da decenni regnano nei seminari riguardo a questo problema non può essere ascritta unicamente a debolezza o inettitudine nei superiori, bensì fa pensare a una deliberata intenzione di pervertire il clero al fine di renderlo completamente succube, non soltanto per mezzo di ricatti, ma pure mediante la deformazione della coscienza. Come acutamente colto da Leone XIII, il nemico di Dio e dell’uomo ha trasfuso negli uomini il veleno della sua malvagità, rendendoli depravati di mente e corrotti di cuore con l’alito mortifero della lussuria, di ogni vizio e iniquità, ossia con il suo spirito di menzogna, empietà e bestemmia.

La Sposa dell’Agnello immacolato, già sazia di amarezze, non solo ha visto i suoi avversari metter le mani su quanto possiede di più sacro, ma anche porre il loro trono abominevole proprio là dove la Sede del beatissimo Pietro, Cattedra della verità, è stata costituita per far da faro alle genti. Questa affermazione così drastica non si spiega adeguatamente con la situazione di quell’epoca storica. È certo che la massoneria si era già profondamente infiltrata in Vaticano, tanto da potervi installare un suo candidato come Segretario di Stato, ma ciò non sembra sufficiente per giustificare l’immagine dell’erezione di un trono, mirante a percuotere il Pastore e disperdere il gregge (cf. Zc 13, 7). Si può dunque pensare che si tratti di una profezia, benché già in via di realizzazione: quelle tremende parole, poi espunte da Pio XI, si stanno compiendo oggi, con un papa che si è dimesso in forma del tutto anomala ed è stato sostituito da un prelato eterodosso che stringe la mano alla maniera dei massoni, quasi a voler confermare visivamente di esser stato scelto da loro.

La sua ipocrita insistenza sulla sinodalità fa da specchietto – ma solo per le allodole – a una delle gestioni più ferocemente autoritarie che la storia della Sede Romana ricordi. Quel che risulta più offensivo è che, in tal modo, ci prendano tutti per stupidi, come se non fosse più che evidente che non soltanto la manfrina della partecipazione si è risolta nel suo esatto contrario, ma pure che il culto della personalità del papa è sfociato in un’autocrazia perversa e ripugnante, vantaggiosa unicamente a chierici immorali e carrieristi. Se questa è la Chiesa diversa che intendono realizzare, sprofondi nel baratro con la sua dirigenza corrotta e con i magnati cazari che a loro volta la controllano, con gli pseudoteologi che le fanno da corifei e con gli opinionisti prezzolati che le fungono da paraninfi. Veniat mors super illos, et descendant in infernum viventes (Sal 54, 16): che questa maledizione risuoni contro di loro dalla bocca di quanti possiedono un cuore puro, immune dall’odio e capace di chiedere a Dio non la rovina altrui per se stessa (cosa che sarebbe peccato), ma il giusto castigo degli empi ostinati e la conseguente liberazione dei piccoli dalla loro tirannide.

È l’inquilino di Santa Marta che ha tenuto a battesimo l’attuale governo; è grazie a lui che tantissimi lavoratori, con le loro famiglie, non san più dove sbattere la testa. È stato proprio lui – guida spirituale dei globalisti, nonché principale agente pubblicitario di un’arma biologica che distrugge dall’interno il corpo umano – a propiziare l’impiego politico del banchiere, già allievo dell’Ordine cui apparteneva, e a determinare questa situazione aberrante: l’oppressione di un intero popolo da parte di un governo così spietato da aizzare la Polizia di Stato, corpo che annovera pure veri e propri delinquenti in divisa, contro una folla inerme, senza alcun riguardo per donne, anziani e bambini, aggrediti con idranti e lacrimogeni alla stregua di pericolosi terroristi. Nonostante la stampa di regime abbia occultato questo fatto di inaudita gravità, attribuendo la colpa dei disordini a manifestanti di estrema destra (diretti dai servizi segreti), tale infamia non potrà mai esser cancellata, testimoniata com’è dalle riprese dei presenti. Che gli spregevoli individui che ne sono direttamente o indirettamente responsabili siano processati o rimossi al più presto; altrimenti la Porta dell’Inferno, appena inaugurata, li risucchi tutti insieme nell’abisso.

Avete sperato nel Signore per l’eternità, nel Signore, Dio forte, in perpetuo. Poiché piegherà quanti abitano in alto; rovescerà la città eccelsa, la rovescerà fino a terra, la demolirà fino a ridurla in polvere. Il piede la calpesterà, i piedi del povero, i passi dei miseri (Is 26, 4-6 Vulg.).


17 commenti:

  1. Hanno scelto di introdurre a livello mondiale delle limitazioni alla libertà umana nel giorno natalizio di Santa Teresa d'Avila. Che il Signore ritorca loro contro questa aberrazione, che susciti santi riformatori, della Chiesa e delle nazioni, come lo è stata la mistica carmelitana per il suo Ordine.

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  2. Analisi eccellente.ma tutte noi miliardi di anime agonizzanti sotto questo secolarismo,quasi morte nei piaceri immantinenti del materialismo,senza comunione isolate dall'egocentrismo masonico-ideologico,che fine faremo? Come ci presenteremo davanti all'Altissimo? A me sembra che il peccato sociale abbia stritolato la coscienza individuale...ed è questo l'aspetto più orribile.... c'è un sedimento di colpe che è diventato grande quanto il pianeta Giove mille volte più grande della terra...dirsi veramente cristiani in quest'epoca infernale è quasi impossibile...penso che solo un intervento della Divina misericordia possa evitarci di bruciare nell'eterna fornace.

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    1. Il peccato sociale non può schiacciare la coscienza individuale. Ognuno di noi, in qualunque momento, può chiedere aiuto al Cielo per liberarsi dalla cappa di menzogna che ci avvolge e aprire il cuore alla verità che non passa.

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  3. Salmo 57 (apertura casuale, poche ore fa. Spero che la traduzione Cei 1974 non lo abbia troppo stravolto)


    "Rendete veramente giustizia o potenti,
    giudicate con rettitudine gli uomini?
    Voi tramate iniquità con il cuore,
    sulla terra le vostre mani preparano violenze.
    Sono traviati gli empi fin dal seno materno,
    si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna.
    Sono velenosi come il serpente,
    come vipera sorda che si tura le orecchie
    per non udire la voce dell'incantatore,
    del mago che incanta abilmente.

    Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca,
    rompi, o Signore, le mascelle dei leoni.
    Si dissolvano come acqua che si disperde,
    come erba calpestata inaridiscano.
    Passino come lumaca che si discioglie,
    come aborto di donna che non vede il sole.
    Prima che le vostre caldaie sentano i pruni,
    vivi li travolga il turbine.
    Il giusto godrà nel vedere la vendetta,
    laverà i piedi nel sangue degli empi.
    Gli uomini diranno: «C'è un premio per il giusto,
    c'è Dio che fa giustizia sulla terra!».

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    1. E' uno dei cosiddetti 'Salmi Imprecatori' Dio ci incita a chiedere giustizia a Lui ove questa venga calpestata. Io ogni tanto li recito perché danno forza e fiducia.

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  4. Parole più vere non possono esser dette

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  5. Esclusivo: Brevetto Pfizer approvato per il monitoraggio dei vaccinati in tutto il mondo.
    https://www.maurizioblondet.it/esclusivo-brevetto-pfizer-approvato-per-il-monitoraggio-dei-vaccinati-in-tutto-il-mondo/
    Questa domanda di brevetto Pfizer è stata approvata il 31 agosto 2021 ed è il primissimo brevetto che compare in un elenco di oltre 18500 allo scopo di tracciare i contatti a distanza di tutti gli esseri umani vaccinati in tutto il mondo che saranno o sono ora connessi all’ “Internet delle cose” da un collegamento quantistico di frequenze pulsanti a microonde di 2,4 GHz (5G) o superiori da torri cellulari e satelliti . […]

    Si Parla di tracciare i soggetti in modo anonimo e poi tira fuori questo piccolo gioiello: “Il server comprende istruzioni per inviare alla pluralità di dispositivi elettronici le informazioni da visualizzare con le relative istruzioni di trattamento, inoltre il server e/o i dispositivi elettronici comprendono istruzioni per generare una previsione di probabilità di un soggetto che trasmette il patogeno, sulla base del punteggio del soggetto”

    Qui il documento di brevetto:

    https://patentimages.storage.googleapis.com/68/80/73/6a17a66e9ec8c5/US11107588.pdf

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  6. Grazie Padre, rende voce per quelli che non hanno voce, quei piccoli come noi che non hanno nessun potere se non quello della fede in Colui che può ogni cosa. Per Dio tutto è possibile

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  7. Grazie Padre, Lei è la voce per noi piccoli che ci sentiamo abbandonati da chi ci doveva tutelare. La nostra speranza è solo nella fede. Speriamo unicamente in Colui che tutto può. Per Dio ogni cosa è possibile

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  8. Sodoma e Gomorra.....i tempi attuali, in cui l'inquinamento MORALE è al Settimo Cielo, lasciano intendere che il castigo sarà grande. Ci sia dato il tempo per redimerci, alla luce dei Santi (quelli veri).

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  9. Sempre più certa di combattere nella milizia di Maria.

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  10. REDEMPTORIS CUSTOS/11
    Chi cerca la purezza invochi san Giuseppe
    ECCLESIA19-10-2021
    I peccati della carne sono un grande pericolo per l’anima e, a dispetto del permissivismo odierno, rendono schiavo l’uomo. Invece la castità, a cui ciascuno è chiamato secondo il proprio stato di vita, si fonda sul dominio di sé e rende liberi. È legata alla carità. E ha il suo patrono naturale in san Giuseppe, che va invocato contro tutte le tentazioni carnali.
    https://lanuovabq.it/it/chi-cerca-la-purezza-invochi-san-giuseppe

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  11. L'affermazione di papa Francesco sull'obiezione di coscienza da parte degli operatori sanitari e dei farmacisti può essere estesa ai cosiddetti vaccini contro il Covid-19, soprattutto perché egli afferma chiaramente che le sostanze medicinali possono trasformarsi in veleni e ribadisce che l'aborto è un omicidio, a prescindere dai fini e dalle circostanze.
    Anche la Nota pubblicata il 21 dicembre 2020 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede ammette esplicitamente che i cattolici possono rifiutare la vaccinazione per motivi di coscienza, dato che essa "non è, di norma, un obbligo morale e che, perciò, deve essere volontaria".
    Visto che le condizioni poste dalla CDF per considerare lecito il ricorso ai vaccini contro il Covid (il grave pericolo e la mancanza di altri mezzi preventivi) non sussistono affatto, tale ricorso non solo non può essere imposto, ma è illecito. Obbligare la gente a vaccinarsi, in ogni caso, è oggettivamente contrario alla legge morale.
    Oltretutto ci sono due aspetti dirimenti che la CDF evita di affrontare: l'efficacia e la sicurezza dei vaccini. Oggi sappiamo con certezza che non sono efficaci e che sono molto dannosi per la salute; di conseguenza il loro uso non è giustificabile, neppure se si accetta la sua liceità mediante l'idea della cooperazione remota passiva, idea palesemente in contrasto con la realtà oggettiva dello sfruttamento sistematico di feti umani abortiti a fini di ricerca, produzione e sperimentazione farmaceutica, processo al quale l'utente partecipa attivamente in quanto la sua vaccinazione è il fine (ed è quindi parte integrante) del processo stesso.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/10/14/0662/01411.html

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  12. PREGHIERA A MARIA, MATER ADMIRABILIS

    Madre Ammirabile,
    tesoro di calma e serenità,
    Ti amiamo per la luce
    dei Tuoi occhi abbassati,
    per la pace del Tuo volto
    e per la profondità rivelatrice
    della Tua pienezza interiore.
    Sei la Vergine dell’Invisibile,
    dell’Essenziale.
    Ti supplichiamo di distaccarci
    da ciò che si vede,
    per portarci e fissarci sull’Invisibile
    che i Tuoi occhi contemplano,
    l’invisibile Presenza,
    l’invisibile Vita,
    l’invisibile Amore.
    Attraverso l’accessorio
    che ci sollecita e ci seduce,
    Tu ci doni il senso e la fame
    dell’essenziale.
    Amen.

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  13. Intervento e benedizione di Don Floriano Pellegrini Sacerdote a Coi (Val di Zoldo)alla manifestazione di Trieste in Piazza Unità del 19 ottobre: un messaggio di amore e di speranza di un prete di montagna.

    https://www.corriereregioni.it/2021/10/21/il-video-don-floriano-benedice-la-piazza-di-trieste/

    A 65 anni, posso ben ringraziare Dio del dono del sacerdozio quale partecipazione all’unico sacerdozio di suo Figlio incarnato, il Signore nostro Gesù Cristo. Ringrazio Colui che mi ha scelto e non lasciato perdere, nonostante miei errori e cedimenti; il grazie è perciò riconoscimento della grazia che mi è stata e mi è usata e del fatto stesso che mi è stata e mi è usata grazia. Ricordo spesso, a tal proposito, le parole di un mio antico padre spirituale: «Rèspice Ducem!», «Fissa lo sguardo su Colui che ti guida!», «e non sarai sopraffatto dallo scoraggiamento». In effetti, è così: la consapevolezza delle colpe potrebbe frenare, e non poco, lo slancio verso il Salvatore; ma, una volta affidati a lui, «veritas et gratia» sgorgano abbondanti nell’anima. Illuminati dalla verità e sostenuti dalla grazia, abbiamo libertà e forza sufficienti per fare della nostra polvere argilla che Egli modella nella costruzione dell’edificio spirituale, il nuovo Tempio e il regno del Padre, al quale infine consegnerà ogni cosa, e noi in Lui. Con questa forza dello Spirito Santo, con animo sereno, fraterno e forte, schietto nella contemplazione della verità, vi prego di ascoltarmi e leggermi.

    Laudetur Jesus Christus!

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  14. Intervento di Don Floriano Pellegrini(parroco di Coi di Zoldo Alto) alla manifestazione di Trieste in Piazza Unità del 19 ottobre: un messaggio di amore e di speranza di un prete di montagna
    https://www.corriereregioni.it/2021/10/21/il-video-don-floriano-benedice-la-piazza-di-trieste/
    Il miglior parroco della Diocesi di Belluno, emarginato e ignorato dal Vesocvo e dal Vicario vescovile, ovviamente...

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  15. https://gloria.tv/post/ZyEmZErWuUBe1xwzyTBi1d7gt

    Stando alle affermazioni di questa registrazione, i primi a organizzare la resistenza dovrebbero essere i "vaccinati", se vogliono vivere un po' di più. La priorità è la neutralizzazione delle antenne 5G, non devono essere attivate.
    Preghiamo San Giorgio che sia nostro esempio, prima che siano inceneriti dal fiato rovente del drago con il 5G. L'operazione da intraprendere sia dedicata a San Giorgio, affinché affondi la lancia nella gola del drago e non di divampi la fiamma.
    Per ora abbiamo visto solo il potere incantatorio-inganno (con i media) della bestia, non lasciamoci ingannare.

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