In
Italia come in Cina
Dominus de caelo prospexit super filios hominum, ut
videat si est intellegens, aut requirens Deum. Vacate, et videte quoniam ego sum Deus: exaltabor in
gentibus, et exaltabor in terra
(Sal 13, 2; 45, 11).
La Chiesa italiana gemette tutta e si stupì
di esser diventata l’Associazione patriottica cinese. Una situazione
eccezionale ha fatto venire a galla ciò che i nostri Pastori sono realmente. La
sudditanza incondizionata che, in queste settimane, essi stanno dimostrando nei
confronti dello Stato è qualcosa che, nella storia patria, non s’era ancor
veduto, nemmeno nel Ventennio. A quell’epoca, d’altronde, preti e vescovi
avevano generalmente gli attributi ed erano stati temprati da sessant’anni di
confronto con un regime dichiaratamente massonico. Sette decenni di
prostituzione con vari amanti, invece, hanno addomesticato la nostra gerarchia
più di un cagnolino da passeggio: cose mai viste, neanche ai tempi della peste
bubbonica. Del resto la Chiesa – dicono – si è aperta al mondo, il quale non si è certo fatto pregare ed è venuto
trionfalmente a installarsi in seno ad essa con le sue idee, i suoi vizi e le
sue pretese. Abbassare la guardia e abbracciare il nemico, quando si è in
battaglia, è ovviamente un suicidio, ma un concilio pastorale ha decretato
unilateralmente che la guerra era finita e che gli avversari – che lo sapessero
o meno – eran tutti diventati nostri fratelli. Il peggio, però, è che questa
resa travestita da profferta di amicizia era frutto di un rinnegamento della
fede o, meglio, della sua sostituzione con un surrogato ideologico compatibile
con il pensiero mondano.
Ormai è chiaro: quella che si insegna in
seminari e facoltà teologiche, per esser poi sdoganata nelle parrocchie, non è
più la fede cattolica, ma una sua volgare contraffazione. La luminosa limpidezza
e la virile incisività della dottrina tradizionale sono state rimpiazzate da un
miscuglio di idee fumose, sconnesse e puerili che offuscano le menti, quando
non giungono a ridurre i cervelli in poltiglia. I comportamenti assunti dal
clero nelle ultime settimane sono una dimostrazione fattuale di questa triste
realtà. I ministri della Chiesa in uscita,
indomiti araldi dell’accoglienza indiscriminata, dei porti aperti, dei ponti al
posto dei muri, se ne stan trincerati, dietro pesanti porte blindate, nelle
loro canoniche e nei loro vescovadi, tenendo a distanza di sicurezza quei pochi
fedeli così insensati da andare a chiedere nientemeno che un’assoluzione o la
comunione… Incredibile! Pretendere questi lussi in un momento di simile
pericolo! Ma c’è ancora chi non ha capito che tutto è cambiato: ormai abbiamo
scoperto che il buon Dio è misericordioso – e quindi si salvan tutti, che lo
vogliano o meno. Il Paradiso è diventato obbligatorio; i Sacramenti, viceversa,
sono semplici tonificanti facoltativi. E poi, siamo finalmente costretti a
riconoscere appieno il valore del sacerdozio comune di tutti i fedeli!… Come
chiamarlo? Sciacallaggio teologico?
Un certo clero è così “progredito” da
non accorgersi che la sua immagine di Dio non è altro che la proiezione di un
io immaturo che Lo considera un distributore di conferme, a prescindere dallo
stato reale dell’anima, dai meriti e dai demeriti. Questa bizzarra idea (che
ignora totalmente la nozione di Essere sussistente, con tutto ciò che ne
consegue) deriva da uno strano miscuglio tra un biblicismo spurio che seleziona
e deforma la Scrittura avulsa dalla Tradizione e uno psicologismo contorto che
consacra il vizio e il peccato come la normalità. Di fatto è un mero mezzo immaginario
che serve a rassicurare l’io nei momenti di difficoltà, ma è incapace di
intervenire efficacemente nelle vicende umane e, di conseguenza, si rivela
insignificante: è qualcosa di cui si può anche fare a meno, salvo che torni
utile come ingrediente del pensare
positivo. Tale vana concezione sarebbe semplicemente ridicola, se non
conducesse dritto all’ateismo pratico, tipico dell’atteggiamento consumistico
della società contemporanea. Quello teorico, pur essendo razionalmente assurdo,
è ben più esigente, dato che costringe l’uomo a stringere i denti e a far tutto
da sé, per quanto invano e senza speranza.
Certe decisioni danno l’impressione che
una consistente parte del pretame non creda più in nulla, ma usi la propria
posizione nella Chiesa unicamente per assicurarsi una sicurezza materiale
sganciata da un impegno serio e costante. Da questo punto di vista, il
sostentamento del clero si è risolto a grave discapito del ministero pastorale, dato che viene erogato senza alcun rapporto con la reale efficienza
di un sacerdote. Per avere di chi campare, un tempo, la maggior parte dei preti
dovevano concretamente darsi da fare; prima dell’istituzione della congrua, anche i parroci vivevano delle offerte dei fedeli e dei benefici ecclesiastici, cose evidentemente molto
variabili da luogo a luogo. In ogni caso, a prescindere dalle loro necessità,
essi si consumavano passando anche ore al capezzale di ogni moribondo della
loro parrocchia, solcando le strade per portare la comunione agli ammalati o
per le numerose processioni che scandivano l’anno liturgico, rinchiudendosi per
intere giornate in confessionale in occasione delle grandi feste… Ciò non
significa, ovviamente, che tutto fosse fatto per puro zelo delle anime, ma che
c’era un senso del dovere che il sistema attuale, animato da quella teologia
fasulla che giustifica tutto e il contrario di tutto, ha semplicemente
annientato.
Il nuovo Concordato, sulla base della
pseudoteologia postconciliare, ha praticamente trasformato i chierici in
impiegati statali ben imbavagliati e ammaestrati, di un lealismo e
un’arrendevolezza che non ci si sognerebbe neppure di esigere dagli altri. I
vescovi hanno reagito all’emergenza sanitaria come sottoprefetti di un regime
rigorosamente ateo: complimenti! La peggior forma di clericalismo è quella di
quanti, coprendosi sotto le disposizioni dell’autorità civile e ponendola
implicitamente al di sopra di quella divina, privano i fedeli dei beni
spirituali cui hanno sacrosanto diritto e li abbandonano a sé stessi nel
momento del bisogno. Si son rivelati per quello che sono: mercenari. Era
inevitabile, d’altronde, che chi da giovane ha letto Mao si ritrovasse poi a svolgere
le stesse mansioni di un funzionario del dipartimento per gli affari religiosi
del partito comunista cinese, proprio come un vescovo o un prete iscritto
all’Associazione patriottica. La Chiesa Cattolica, in un contesto simile, può pure
formalmente sussistere, ma solo sotto totale controllo governativo, sospesa ad
un cenno di approvazione o diniego da parte di un qualunque trinariciuto della nomenklatura. Questa è una conferma in
più che i regimi marxisti non sono stati altro che un esperimento su larga
scala di un ordine mondiale completamente statalizzato, con un’economia del
tutto pianificata e un’assoluta supervisione della popolazione, ridotta a massa
consumatrice i cui bisogni sono artificialmente determinati dai poteri occulti.
Il materialismo ateo, funzionale a tale
risultato, è divenuto l’abituale atmosfera mentale anche in Occidente, nei
Paesi teoricamente “liberi”. La Chiesa dialogante con il mondo, coerentemente,
si è lanciata in battaglie ambientalistiche per la difesa della casa comune, ma non ha più nulla da dire
per rischiarare il dramma della malattia e della morte. Il meglio che riesca a
fare è prostrarsi ai piedi dei funzionari statali, dimenticando completamente
gli obblighi che le derivano dalla sua missione: non sa più parlare di salvezza
eterna, di sofferenza espiatrice, di giusto castigo, di abbandono alla
Provvidenza… Tutto ciò, come fa inorridire il pensiero dominante, così ripugna
a molti dei suoi stessi ministri, i quali danno prova di non crederci più e,
per questo, non hanno più alcuna ragion d’essere (che non sia l’incarico e il
sostentamento). Cosa volete che conti il celibato per chi ha perso la propria
identità e smarrito il motivo del proprio stare al mondo? Il problema è ben più
profondo della pur sacrosanta disciplina ecclesiastica, ma con la solita
operazione diversiva son riusciti a deviare l’attenzione incendiando il
dibattito su un punto particolare, in
modo da far passare inosservato il vero veleno del sinodo amazzonico, il
panteismo naturalistico.
Bene che vada, la “fede” di gran parte
del clero è un blando deismo illuministico: la loro “divinità” è una vaga idea
rassicurante, un’entità indefinita che dovrebbe confortarci nei momenti
difficili, ma non è in grado di intervenire nella creazione o nella storia; il
concetto di castigo divino non sarebbe altro che un retaggio mitico-pagano. La
mentalità marxista che ha impregnato la cultura odierna si concilia facilmente
(essendone un ulteriore sviluppo) con la visione kantiana di una religiosità
priva di trascendenza, ma immanente al pensiero umano, la quale affonda le
radici nel soggettivismo della concezione luterana della fede. Se poi vogliamo
provare a spiegarci l’incredibile rigidità mentale dimostrata, nell’attuale
congiuntura, da un clero altrimenti superelastico in ambiti in cui è invece strettamente
vincolato, dobbiamo risalire alla comune sorgente di tali aberrazioni, cioè al fariseismo
di chi filtra i moscerini e ingoia i cammelli. È il giudaismo talmudico, con la
sua tracotante pretesa di assicurare un’impeccabilità assoluta escludendo anche
la più piccola o remota eventualità di essere accusati. Seguendo un criterio
analogo, anche l’andare a pregare in una chiesa potrebbe propagare il contagio
ed equivale quindi automaticamente ad ammazzare un numero imprecisato di
persone. Nei loro assurdi vaneggiamenti, costoro non si avvedono che, con le
loro gravi omissioni, uccidono un gran numero di anime, a cominciare dalla
propria.
Gli effetti dei provvedimenti
ecclesiastici, così, sono peggiori di quelli del virus. Il Vangelo, invece, ci
mostra continuamente che Gesù, per obbedire al Padre, in apparenza disobbediva
alle autorità religiose del Suo tempo, che con dottrine artificiose avevano
manipolato la legge divina a loro uso e consumo fino ad annullarla. Che si
propaghi il contagio andando in chiesa è un pericolo estremamente remoto e non
comporta quindi la minima responsabilità morale. D’altra parte, la gente non va
forse al lavoro, al supermercato o in farmacia, dato che non può farne a meno?
Il medesimo rischio che si corre per assicurarsi il nutrimento e la salute del
corpo, non lo si può correre per garantirsi quelli dell’anima? Ma in cosa
credono i nostri Pastori, ammesso che credano ancora in qualcosa? Come mi
scrive una fedele di Roma, in questa circostanza «si scopre chi è un vero
sacerdote e chi no». Un’altra lettrice osserva che, passata questa emergenza,
«nulla sarà più come prima». Ha ragione: il Signore sta passando al vaglio i
Suoi ministri per distinguere chiaramente chi ancora ha la fede da chi l’ha
persa o non l’ha mai avuta, chi è degno di fiducia da chi recita una squallida commedia, chi va seguito da chi va abbandonato. Molti chierici hanno perso
ogni residuo di credibilità; il popolo fedele saprà bene come regolarsi nei
loro confronti.
Ecco allora che «il Signore, dal cielo,
si mette a osservare i figli degli uomini per vedere se ce n’è uno intelligente
o che cerchi Dio» (Sal 13, 2) con la preghiera e la penitenza; Egli deve però
prendere atto che «tutti hanno deviato e, al tempo stesso, son diventati
inutili» (Sal 13, 3). L’Onnipotente tuona perciò con voce possente per lanciare
un estremo richiamo: «Calmatevi e considerate che io sono Dio; sarò esaltato fra le genti, sarò esaltato sulla terra» (Sal
45, 11). È il Dio vivente che parla, il Creatore del mondo e Signore della
storia, Colui che ha il controllo totale della natura e rende a ciascuno secondo
le Sue opere (cf. Sal 61, 13; Pr 24, 12; Ger 32, 19; Mt 16, 27; Rm 2, 6; Ap 22,
12). Egli punisce il male, sia in questa vita che in quella futura, ma nella
Sua misericordia usa i flagelli anche a nostra correzione. È così che Dio si è
rivelato: dopo aver eliminato la Tradizione, vogliono forse cestinare anche la
Bibbia? Saranno così impudenti, nella colossale mistificazione che stanno
perpetrando, da giungere a tale grado di disonestà intellettuale? Faranno
meglio a pensarci bene. Moltiplicate pertanto i Rosari per la loro conversione,
oltre che, naturalmente, per la protezione delle vostre famiglie, per la fine
dell’epidemia, per la guarigione degli ammalati e – non ultimo – per tanti che
muoiono senza conforti religiosi e senza esequie.
Quando
verrà il padrone della vigna, che farà a quei contadini? Farà miseramente
perire i malvagi e affiderà la sua vigna ad altri contadini, che gli rendano i
frutti a loro tempo (Mt 21, 41).
Nota canonico-pastorale
CORSO SULLA MEDITAZIONE
Nota canonico-pastorale
CORSO SULLA MEDITAZIONE
Condivido in pieno, ma quando sarà tutto finito non credo le cose cambieranno. Alla maggior parte dei fedeli sta bene questo tipo di sacerdoti, altrimenti le reazioni sarebbero state diverse.
RispondiEliminaMosè aveva innalzato il serpente, solo se innalziamo il Santissimo Sacramento avremo possibilità di salvarci, ma perché ciò accada ci vuole tanta Fede che oggi è scomparsa.
Siamo tutti peggio di Giuda, vigliacchi e traditori.
Si don Elia,stiamo pregando utilizzando i suoi consigli pastorali.Affranti,con la morte nel cuore ,osservando e vivendo sulla nostra pelle di fedeli tutto ciò che lei ha descritto cosi dettagliatamente alla luce della Vera Fede.Tutti i giorni andiamo a Messa.Il mio anziano parroco non ci ha fatto rinunciare neppure alla novena di S.Giuseppe,alla Messa solenne per S.Giuseppe e alle 21 il Rosario di S.Giuseppe.Sei persone alla Messa ,cinque al Rosario.Oggi la Via Crucis...catacombale.I sacerdoti doppiamente colpevoli perchè hanno allontanato le anime da Dio ma...i fedeli adulti non sono meno colpevoli.Senza guardare troppo lontano,le catechiste in famiglia ,pur sapendo che in una parrocchia, con un parroco di 87, si continua a celebrare ,si trincerano dietro l'atto della falsa obbedienza al vescovo e ai sacerdoti.No,non ci possono essere giustificazioni in età adulta.Come dice lei si va a fare la spesa con le dovute precauzioni,perchè non anche in chiesa.Anche i fedeli praticanti sono colpevoli di tradimento.Dove posso,spiego,divulgo,prego... posso solo piangere e sperare nella infinita compassione di Dio.
RispondiEliminaRingraziate il Signore per il vostro anziano parroco, così valorosamente ancora sulla breccia!
Eliminapersonalmente mi ostino a vedere in questa situazione inaspettata un arcano senso di purificazione che inevitabilmente toccherà anche il recinto ecclesiastico. Nulla sarà come prima: politica italiana, Unione europea, istituzioni internazionali e processi di globalizzazione. Tali assetti di potere (in senso lato massonici e luciferiani) sembravano inossidabili. Invece, l'uomo propone, e Dio dispone. E la Scrittura dice "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo". Tali assetti di poteri menzogneri (l'America Clintoniana-buschiana e obamiana, l'U.E., la stessa Cina ecc.) avevano interesse ad una chiesa addomesticata, funzionale alle loro manovre. il cappellano del NOM. L'operazione parve perfettamente riuscita. Infatti, in questo quadro geo-strategico e storico (2005-2013) sorge il golpe ecclesiastico che ha portato alle dimissioni di papa Benedetto, prigioniero come altri pontefici. Indeboliti quei poteri, rovesciati molti dei loro disegni, l'effetto si farà sentire anche dentro i Sacri palazzi. Indipendentemente da quello che pensano coloro che credono d'essere ancora credenti cattolici, gli ammiratori di Bergoglio, i bigotti che leggono i testi delle edizioni paoline. O di "Repubblica".
RispondiEliminaE
Don Vilmar Pavesi della Parrocchia della SS.Trinita' dei Pellegrini ci invita a riflettere sulle apparizioni di Fatima a partire dalla prima , quella dell'Angelo della Pace . Per il momento sono registrate due meditazioni :
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=6-g-OHi9SPg
https://www.youtube.com/watch?v=S2J035vUqQU
Per amore della SS.Vergine Maria e del Sacro Cuore di Gesu' . Ave Maria !
DIO E' VENUTO PER SERVIRE ED ATTIRARE A SE' I BUONI; I CATTIVI SI SERVONO DI DIO PER ATTIRARE A SE' I BUONISTI
RispondiEliminabellissima!! buona quaresima, anche pregando per le anime del purgatorio
EliminaCarissimo Reverendo, non aggiungo nulla, solo un grande abbraccio, e che la nostra Madre celeste la tenga stretta e la sostenga con il suo purissimo amore.
RispondiEliminaGrazie, carissimo Renato. Chiedo la stessa cosa per voi e vi benedico.
EliminaCaro Don Elia, cosa pensa delle Indulgenze plenarie appena emanate dal Penitenziere vaticano? Sono valide?
RispondiEliminaChe Dio La benedica
FV
Sì, perché la Chiesa ha il potere di concederle, alle condizioni richieste, a chi è perfettamente distaccato dal peccato.
EliminaBuonasera Don Elia,
RispondiEliminagrazie per queste sue osservazioni piene di Fede.
In questi giorni mi sono lasciato andare a sentimenti pieni di delusione e rabbia per i parroci e i Vescovi della mia regione..Sono andato in Chiesa ogni giorno due volte al giorno, negli orari permessi ...in una Chiesa ho trovato la porta chiusa più volte nonostante il parroco fosse dentro a celebrare la S.Messa con 3/4 fedeli... o forse fedelissimi..
nell'altra Chiesa ho assistito per due volte alla Comunione singola per una donna che si è presentata, previo accordo ...Una Comunione fatta così con un Rito di 5 minuti..E' possibile fare questo?..
Sono riuscito nella prima Chiesa ad assistere alla Santa Messa ma ho dovuto, mio malgrado, prendere la Comunione nella mano..
Dio abbia pietà di noi.
La comunione fuori della Messa è sempre stata possibile, anche in via ordinaria; il rito richiede effettivamente pochi minuti.
EliminaPer il resto, non ceda alla rabbia, ma preghi per i Suoi sacerdoti e per il Suo vescovo.
la leggo sempre volentieri anche se sono su posizioni diverse ( non ritengo gli occupanti della nuova chiesa conciliare abbiano l'autorità di portare come scrive del resto anche Lei molte anime all'infeno...) cosa pensa della posizione dell'IMBC e quindi della Tesi di Cassiciacum e della sede vacante? se può rispondermi in privato via mail le sarei grato. Cordialmente le auguro buona quaresima
RispondiEliminaMi scriva qui:
Eliminaparrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com
Catechesi Mariana, lunedì 23 marzo ore 19:30 - Sulla terza apparizione dell'Angelo di Fatima . Catechesi data da Don Vilmar Pavesi nella Chiesa Parrocchiale della Ss.ma Trinità dei Pellegrini, Roma
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=m6Je9ZUGwaE
26 marzo 2020 SS.Trinita' dei Pellegrini , Roma
Riflessione sulla Passione del Signore Nostro Gesu' Cristo .
https://www.youtube.com/watch?v=Kg8wRcKOREI&t=3s
Carissimo D. Elia,
RispondiEliminaDurante anni o ascoltato degli modernisti dicendo che chi fa la consacrazione nella Messa è il popolo, la Messa sine populo non aveva nessuno valore. Adesso vediamo tutti (o quase...) dicendo la Messa sine populo. Sarà che Dio vuole dire qualcosa attraverso questo? Forse, restituire ai sacerdoti la coscienza sacerdotale?
Dio abbia misericordia di tutti noi!
Sicuramente il Signore, attraverso la situazione attuale, vuole dirci qualcosa di molto importante, soprattutto a noi sacerdoti. I cattivi frutti della falsa teologia, in ogni caso, vengono spazzati via.
EliminaCarissimo D. Elia,
EliminaSi. Se ascolta anche che il crocefisso di S. Marcelo è la croce del terzo segreto di Fatima. Un'amico mio studioso di Fatima ha detto che la Suora Lucia ha parlato che la Croce di tronchi grezzi è fatta dello stesso legname che è stato fatto il crocefisso di San Marcello. Sarà D. Elia che la profezia di Fátima se è compiuta?
Non sarà opportuno scrivere una lettera aperta chiedendo al cardinale Ratzinger la rivelazione del terzo segreto?
EliminaCarissimo Gederson, non penso che si sia avverata la visione profetica resa pubblica nel 2000. Nella visione il "vescovo vestito di bianco" attraversava una città mezzo in rovina, cosa che si può intendere della città di Roma solo in senso spirituale.
EliminaLa rivelazione integrale della terza parte del Segreto, poi, scatenerebbe un putiferio.