La
fine dell’epoca postconciliare
Non
si sputa nel piatto in cui si è mangiato. La saggezza popolare
che si esprime nei proverbi ci ammonisce di non cedere a facili semplificazioni
di segno opposto a quelle dei modernisti: come costoro rigettano tutto ciò che
ha preceduto l’ultimo concilio quasi fosse sbagliato a priori, così i tradizionalisti puri e duri condannano per
principio tutto ciò che l’ha seguito in quanto erroneo, se non eretico. Uno
sguardo equo e realistico che rifugga dagli estremismi, in ogni caso, ci
obbliga ad ammettere che il cibo servito nel piatto in cui la maggior parte di
noi si è spiritualmente nutrito era avvelenato. Chi, avendo ricevuto
un’educazione religiosa tradizionale, era dotato dell’antidoto si è potuto
mantenere più o meno immune o è riuscito a spurgare il veleno; altri, che ne
erano privi, si sono disintossicati per una grazia straordinaria loro concessa
dal Cielo; ma la maggior parte ha smarrito la fede cattolica o non l’ha mai
conosciuta per quello che è realmente.
Al di là di tutto, non possiamo non
riconoscere qualche buon frutto dell’epoca postconciliare, almeno in chi ha
potuto maturarlo sul ceppo antico: una maggior familiarità con la voce di Dio
nella Sacra Scrittura, una più profonda adesione interiore alle verità
professate, una partecipazione più consapevole alla liturgia, una sincera
esigenza di autenticità morale, una relazione con il Signore più personale, ma
non per questo inficiata di soggettivismo. Tuttavia, a parte il fatto che gli
stessi risultati si sarebbero potuti raggiungere anche senza un concilio (per
esempio, con una formazione spirituale più accurata e coinvolgente sul piano
esistenziale), tali progressi si sono verificati in chi già aveva una solida
base di fede, mentre chi ne era privo si è smarrito sia a livello dottrinale
che a livello etico, illudendosi che per essere un buon cristiano bastasse far parte
di un gruppo di preghiera o di volontariato, senza alcun riguardo per scelte di
vita talvolta riprovevoli. In breve, i benefici non sembrano proporzionati agli
enormi danni strutturali.
Per quanto concerne il Concilio Vaticano
II in sé, a prescindere da ciò che ne è scaturito, son giunto a una serena e
felice conclusione che mi ha liberato da un penoso dilemma, come pure
dall’insidiosa incombenza di prendere posizione rispetto ad esso. Non è una dichiarazione formale di rifiuto di un concilio ecumenico (che sarebbe un atto scismatico), bensì una semplice presa di distanza da un evento che si è espressamente inteso come non dogmatico: ormai posso
farne tranquillamente a meno. Ciò che nei suoi testi c’è di buono, infatti,
proviene sostanzialmente dal Magistero precedente e lo si può attingere direttamente alle fonti
senza mescolanze né inquinamenti; invece ciò che c’è di originale non tiene a un’analisi
rigorosa e, di fatto, ha prodotto risultati catastrofici. Le sue novità
dottrinali (come la collegialità, l’ecumenismo, il dialogo e la libertà
religiosa) sono teologicamente insostenibili, mentre le innovazioni pratiche realizzate
nel suo nome (come la riforma della liturgia, quella del codice e quella della
vita consacrata) son sfociate in una serie di disastri senza precedenti
storici: il culto cattolico convertito in memoria protestante, il diritto
abolito dall’arbitrio del più forte, i voti svuotati di ogni portata reale… per
non parlare dei vescovi ridotti a funzionari, delle virtù sacerdotali estinte, delle
parrocchie trasformate in centri sociali, dell’indifferentismo religioso che regna
a tutti i livelli e della morte di ogni serio sforzo di ricondurre i separati
all’unità della Chiesa.
Un’altra presa di coscienza mi ha
parimenti sollevato dall’insolubile enigma della sua natura e della sua
ermeneutica. Riguardo al primo quesito, in duemila anni non c’è mai stato un concilio pastorale (neologismo peraltro
mai esattamente chiarito): i venti concili ecumenici precedenti, allo scopo di
rispondere a precise sfide e necessità che la Chiesa si era trovata ad
affrontare, produssero tutti definizioni dottrinali e disposizioni
disciplinari, senza le quali la loro convocazione sarebbe stata del tutto
inutile. Riguardo al secondo, il Magistero – specie quello solenne – non deve
aver bisogno di alcuna interpretazione, dato che è esso stesso
un’interpretazione autorevole della Rivelazione divina, contenuta nella
Scrittura e nella Tradizione. Un Magistero che abbia a sua volta bisogno di
essere interpretato è in sé un fallimento e non serve a nulla: il suo compito è
proprio quello di dirimere le questioni e di porre termine ai dibattiti
provocati da interpretazioni diverse dei contenuti della fede. Dal punto di
vista cattolico è semplicemente inconcepibile che si debba ricorrere a un’ermeneutica della continuità per
comprendere rettamente dei testi da cui ci si aspetta a buon diritto che
parlino da sé in modo inequivocabile, senza obbligare il lettore ad acrobazie
intellettuali che ne salvino l’ortodossia e rimedino alle troppe ambiguità, che
danno inevitabilmente agganci a un’ermeneutica
della rottura… Un concilio deve confermare la fede, non metterla alla
prova.
Eccomi dunque libero, finalmente, da un
angoscioso rompicapo senza sbocco né progresso possibile. Piuttosto che
sprecare le energie che mi restano a criticare o a cercar di correggere il
Vaticano II, d’ora in poi le dedicherò all’approfondimento della dottrina e
della liturgia di sempre; una volta superati i cinquanta ci si rende conto
che, nel tempo che rimane da vivere, bisogna concentrarsi sull’essenziale, onde
poter lasciare qualcosa di valido a chi viene appresso. La vita che il Signore
ci concede su questa terra va impiegata in modo fruttuoso, anziché buttata a
sforzarsi di uscire da un vicolo cieco che, in realtà, esiste solo a livello
mentale. Accorgersi di ciò è una grazia inestimabile, ma chiunque può chiederla
alla Madre di Dio e della Chiesa. Chi è cresciuto nel mondo artificiale del
postconcilio, umanamente parlando, non potrebbe in alcun modo venir fuori
dall’astutissima e pervasiva mistificazione in cui, a livello ecclesiale, è
stato cresciuto e che ha spuntato l’acutezza del suo intelletto, fiaccato la
sua forza di volontà, rinchiuso la sua esistenza in un fatalismo luterano che
rende la santità impossibile… ma la Madonna è l’Onnipotente per grazia.
Permane pur sempre, certamente,
l’obbligo morale di combattere l’errore; ma oggi le menti della maggioranza dei
cattolici, specie dei più impegnati, sono a tal punto offuscate da decenni di
discorsi fumosi che la distinzione stessa tra verità ed errore ne supera le
forze, così che anche le regole più elementari della logica risultano
inapplicabili. Che fare per il prossimo, allora? Con pazienza e delicatezza,
aiutarlo a ragionare – se è disposto – riconoscendo l’evidenza delle cose.
Molto spesso bisogna ripartire da zero, prendendo le persone per mano con
grande carità, per ristabilire almeno le basi minime della ragionevolezza e
della fede. L’ora presente ci chiama a lavorare in modo capillare accompagnando
le persone ad una ad una, anche perché il regime da cui è oppressa la Chiesa
non permette di operare allo scoperto e su larga scala. È venuto il momento di
un’attività sotterranea, ma non per questo poco incisiva o fruttuosa: ci sono
tantissime persone assetate di luce che aspettano soltanto di essere raggiunte
da una parola chiara e decisiva.
Sarà proprio con loro che nascerà quel
nuovo popolo in cui rifiorirà la Chiesa terrena, in vista del trionfo del Cuore
Immacolato di Maria e dell’avvento glorioso del suo Sposo, un popolo di uomini
e donne sinceramente convertiti che si innesterà sul piccolo resto che sarà
rimasto fedele. Già ne vediamo le primizie in tante persone di retta coscienza
che, riscoprendo la fede cattolica, si volgono spontaneamente verso il mondo
della Tradizione, dove trovano quella solidità e chiarezza che è loro negata
nella Chiesa postconciliare, da cui la loro onestà e rettitudine rifugge
inorridita. In fin dei conti è inevitabile riconoscere che non è la stessa
religione, ma un volgare surrogato che si regge su un immenso apparato burocratico
vuoto di contenuti e privo di ogni tratto soprannaturale, se non fosse per i
Sacramenti ancora validi. D’altra parte quale altro risultato ci si sarebbe
potuti aspettare, dopo che si è proceduto a cambiare sistematicamente tutto in nome del Vaticano II? Ma quale
concilio ha mai richiesto che la Chiesa si modificasse radicalmente in tutti i
suoi aspetti? Solo una rivoluzione poteva ottenere un tale effetto – e di
rivoluzione si è effettivamente trattato, come è stato ormai
incontrovertibilmente dimostrato a livello storico.
Personalmente ho deciso di smettere di
stracciarmi le vesti e gridare allo scandalo ad ogni nuova manifestazione di
decadenza e corruzione di questo simulacro di Chiesa costituito da apostati ed eretici che solo in apparenza ne sono membri: è un corpo composto di
cadaveri ambulanti che parlano e agiscono, sì, ma non conoscono la vita della
grazia e sono perciò spiritualmente morti. Nuoce alla salute dello spirito – e
non serve a nulla – accanirsi contro una carogna in avanzato stato di
decomposizione: una volta diagnosticato il male e denunciati i crimini che ne
sono sintomo, dobbiamo occuparci del bene delle anime, nostre e di quanti cercano
la verità con cuore sincero, onde guarirle o preservarle dal contagio. Il resto
è nelle mani di Dio, al quale la Chiesa terrena appartiene e che è il solo a poterla
salvare: non siamo certo né io né voi, fatto salvo il compito di collaborare
con la Provvidenza conservando la fede, custodendo la grazia e difendendo,
nella forma consentita ad ognuno, la verità e la giustizia.
Torno a raccomandare di non mettersi da sé fuori della Chiesa visibile con atti pubblici classificabili come scisma: i traditori non aspettano altro; non facciamo il loro gioco. La necessaria visibilità della Chiesa esige che si obbedisca ai Pastori in ciò che non sia direttamente contrario alla legge divina, almeno finché l’autorità competente non li deponga o dichiari decaduti (eventualità, per ora, altamente improbabile…). Mi direte giustamente che è una dura lotta: non lo nego di certo, ma ricordo a tutti voi che siamo costantemente circondati dall’innumerevole schiera degli amici del Cielo e dotati di una potenza soprannaturale che agisce nella misura della nostra fede e dei nostri meriti. Abbiamo a disposizione l’immenso tesoro della Tradizione cattolica, al quale non dobbiamo far altro che attingere quando vogliamo. Le armi per il combattimento sono nelle nostre mani e la vittoria è promessa. Sursum corda!
Torno a raccomandare di non mettersi da sé fuori della Chiesa visibile con atti pubblici classificabili come scisma: i traditori non aspettano altro; non facciamo il loro gioco. La necessaria visibilità della Chiesa esige che si obbedisca ai Pastori in ciò che non sia direttamente contrario alla legge divina, almeno finché l’autorità competente non li deponga o dichiari decaduti (eventualità, per ora, altamente improbabile…). Mi direte giustamente che è una dura lotta: non lo nego di certo, ma ricordo a tutti voi che siamo costantemente circondati dall’innumerevole schiera degli amici del Cielo e dotati di una potenza soprannaturale che agisce nella misura della nostra fede e dei nostri meriti. Abbiamo a disposizione l’immenso tesoro della Tradizione cattolica, al quale non dobbiamo far altro che attingere quando vogliamo. Le armi per il combattimento sono nelle nostre mani e la vittoria è promessa. Sursum corda!
Accipe sanctum gladium, munus a Deo, in quo deicies adversarios
populi mei (2
Mac 15, 16).
Caro e reverendo don Elia,
RispondiEliminanelle Sue parole c'è molte saggezza, e mi rallegro di leggere le Sue riflessioni.
Dimentichiamo il Concilio: non serve criticarlo con chi lo elogia, perché lo considera un idolo; né farlo con chi lo critica, perché ci è già arrivato da solo. Lasciamo che cada in Lete, e concentriamoci sui tesori di spiritualità e dottrina che la Chiesa ha custodito nei secoli, senza compromessi. Abbeverarsi a quelle acque fresche e limpide dona sollievo all'anima.
B+
Ancora una volta, La ringrazio di cuore del Suo prezioso apprezzamento, caro e reverendissimo Baronio. Preghiamo ad invicem!
EliminaIo ringrazio entrambi di cuore! E "i tesori di spiritualità e dottrina che la Chiesa ha custodito nei secoli" vi prego di ricordarceli e mandarceli...per noi sono davvero acqua fresca. Che il Signore vi conceda salute e forza. Grazie Tiziana
RispondiEliminaRendiamo grazie a Dio,don Elia è riuscito a chiudere la quadra di una disputa lunga e cavillosa fra “eminentissimi”e stimatissimi dottori della Chiesa sul pre e post concilio. Le sue preziose quante essenziali raccomandazioni finali ci consentono,se lo vogliamo,di non smarrirci nei meandri delle grandi chiese e delle grandi liturgie alla ricerca di Dio. Dio non è solo là,Dio è vivo dentro di noi con la sua Grazia,la Sua legge è il Vangelo,Verità .La Verità è sempre chiara,non ha bisogno di interpretazioni ne tanto meno di ornamenti. Niente ci ha negato il Signore…per non lasciarci da soli si è fatto EUCARISTIA, per tenerci costantemente nel bene.”Queste armi sono nelle nostre mani” per rimanere e lottare dentro l’UNICA CHIESA VISIBILE.
RispondiEliminaUn'analisi impeccabile Don Elia. Pero mi sorge una domanda. Lei afferma che non dobbiamo fare atti pubblici classificabili come scisma. Io sono un padre di due bambini e il mio compito principale è di trasmettere la Vera Fede a queste due anime che mi sono state affidate da Dio. Io ho gli anticorpi per proteggermi dal virus del modernismo, loro no. Non posso permettere che crescano in una parrocchia dove la catechista, il prete o altri "fratelli nella fede" gli facciano il lavaggio del cervello. Devo proteggerli da questo "simulacro di chiesa" che li porterebbe alla perdizione. Come è possibile non essere in scisma e proteggere i miei figli? Le parrocchie tradizionali sono una rarità, se poi togliamo quelle della FSSPX le possiamo contare sulle dita di una mano, anche perché la chiesa modernista fa di tutto per sopprimerle (vedi Familia Christi). Siamo pecore senza pastori anzi peggio siamo pecore con lupi travestiti da pastori.
RispondiEliminaFate il catechismo ai vostri figli a casa. Poi, quando dovrete mandarli in parrocchia per i Sacramenti, verificate gli orientamenti del parroco e dei catechisti e fatevi regolarmente raccontare dai bambini quello che sentono là, così da poterlo correggere e integrare. Se vedete che il rischio è alto, portateceli il minimo indispensabile perché siano ammessi ai Sacramenti, poi scegliete voi dove andare.
EliminaCaro don Elia,
RispondiEliminapotrebbe esplicitare cosa intende con la frase "la Madonna è l’Onnipotente per grazia"?
Grazie
Significa che ottiene infallibilmente dal Figlio tutto ciò che Gli chiede.
EliminaCaro Don Elia,
RispondiEliminaLe sue riflessioni, oltre a stillare saggezza da ogni parola, insieme alle parole (purtroppo) di pochissimi altri, sono un tesoro autenticamente cristiano (senza ulteriori quanto inutili aggettivi... cattolico è pleonastico, ma se proprio si deve, gridiamolo pure senza peli sulla lingua... Fuori dal cattolicesimo è solo un arido deserto!).
Sì, mi unisco al commento preghiera della sig.ra Tiziana. Ad entrambi grazie di cuore. Buona Immacolata,
RispondiEliminaConcordo perfettamente con il suo pensiero,intravvedendo nella figura di Benedetto XVI che si dimette ma non rinuncia al munus petrino restando nella Chiesa ma in "nascondimento",la figura provvidenziale a cui far riferimento in questi momenti "veramente difficili"!Che non siano state le sue dimissioni"necessarie"affinché venissero alla luce"coloro che sono usciti di fra noi,ma non erano dei nostri",proprio perchè"tutto ciò che è nascosto deve essere rivelato"?
RispondiEliminaÈ ciò di cui sono convinto anch'io. Bisognava che venissero allo scoperto tutti gli apostati ed eretici che prima si mimetizzavano, in modo che potessimo individuarli e respingerli.
EliminaGrazie. mi unisco alla richiesta di Tiziana :perché non segnalare in questo sito ogni settimana un testo di spiritualità e di dottrina della Chiesa di sempre?
RispondiEliminaMi ripropongo di farlo nel corso del prossimo anno.
EliminaPer ri-cominciare a ri-gustare la sacra e dunque sana dottrina, il manuale di don Gagliardi "LA VERITA' E' SINTETICA" è a mio giudizio da raccomandare. Reperibilissimo perchè uscito da poco; vi si trova tutto quello che ci è stato nascosto o travisato negli ultimi cinquant'anni. Il registro linguistico non indulge in tecnicismi e consente una lettura scorrevole ed arricchente Leggerlo è respirare l'aria fresca d'alta quota dopo mesi trascorsi nelle nebbie e nello smog.
EliminaDon Elia è d'accordo?
Grazie caro don Elia, la seguo costantemente e le sue parole sono raggi di luce che squarciano il buio che ci ha avvolti. Suggerisco a tutti di scaricare in PDF e stampare il Catechismo di San Pio X e a chi ha figli piccoli insegnare il Catechismo a casa. Gian
RispondiEliminaMi associo alla richiesta sui classici della formazione cattolica. Rinnovo la vicinanza a “La scure di Elia” e, col Suo permesso, propongo questo elenco: 1) ogni giorno lettura meditata di vari brani biblici, specie i Vangeli, le Lettere e i Salmi, che prego attraverso la versione latina (Vulgata) 2) L’Imitazione di Cristo; 3) brani di autori come A.-Alfred Tanquerey o A.Royo Marin; alcuni di questi autori si trovano nei mercati dei libri usati; 4) presso le edizioni Radio Spada si trovano pensieri e preghiere del Beato Contardo Ferrini 5) alcune encicliche, come quelle di S.Pio X,Pio XI o Pio XII; 6) per chi non ha pregiudizi contro l’Opus Dei, consiglio le varie massime di S.Josemaria Escrivà de Balaguer; 7) vari testi sulla questione liturgica e sulla S.Messa si possono ordinare in piccole case editrici come le Piane, effedieffe o Amicizia cristiana 8) è bene nutrire la devozione mariana e verso le anime del purgatorio; 9) almeno un testo biografico sulla vita di alcuni santi, da Padre Pio ad altri come S.Giovanni Bosco. 10) testi di contro-storia, che smentiscono le leggende nere diffuse dalla cultura laicista. Auguro a ogni lettore del blog di formare una piccola libreria per diffondere la buona stampa.
RispondiEliminaLa ringrazio per i suggerimenti, che cercherò di seguire nei limiti del possibile e dell'impostazione di questo blog.
EliminaUna riflessione quotidiana su testi della Sacra Scrittura è un impegno che non sono in grado di assumermi; i miei interventi settimanali, in ogni caso, prendono spunto molto spesso dalla meditazione sui testi del Breviario o dalla lettura spirituale.
I testi classici di spiritualità sono già pubblicati da vari siti; il manuale del Tanquerey, per esempio, è reperibile anche in italiano (http://www.passionisti.org/wp-content/uploads/downloads/2012/03/ADOLFO-TANQUEREY_Compendio-di-ascetica-e-mistica.pdf).
A mano a mano che mi si presenta l'occasione, attingerò anche ai concili e alle encicliche del passato, come pure alle vite dei Santi e a testi di "contro-storia" (come, per esempio, i libri di Pierre Virion, tradotti anche in italiano).
Il fatto, che per divina volontà, stiano venendo allo scoperto i nemici interni e gli eretici, non giustifica la pretesa,infondata, di mantenere il munus Petrini. La pietra è una e basta. Sono sorpreso che don Elia possa sostenere una simile tesi, già espressa dal segretario di Ratzinger. Altro conto se scoprissimo, un giorno, che Bergoglio non è legittimamente papa.
RispondiEliminaAntonio
Non ho inteso avallare la teoria dei "due papi", su cui già mi sono espresso (https://lascuredielia.blogspot.com/2018/09/crisi-del-clero-o-crisidella-fede.html#comment-form), bensì fare un'ipotesi sul disegno che la Provvidenza sta probabilmente realizzando per mezzo di questa situazione del tutto anomala.
EliminaA chi ha il dono di avere bimbi piccoli mi permetto di aggiungere di leggere e rileggere e meditare il bellissimo libretto del Carmelitano Padre Antonio Maria Sicari su i coniugi "Luigi e Zelia Martin" edizioni OCD costo euro 4,oo in cui si illustra la "famiglia"secondo il disegno Dio e la bellissima preghiera che mamma Zelia faceva recitare alle sue bambine ogni mattina :
RispondiElimina“Mio Dio Ti offro il mio cuore, prendilo, se vuoi, in modo che nessun altro lo possegga, ma soltanto Tu, mio buon Gesù”.
Sapevano che il loro compito era quello di «allevare figli per il Cielo» (LF, 192): questo significava anzitutto una lunga, paziente e gioiosa attività per farli crescere, educandoli nella fede; per un destino eterno e felice.
Ciò che rese questi genitori "esemplari" - cioè modelli di vita cristiana - fu la loro capacità di vivere tutto come offerta: poiché essi avevano dato la vita in nome del Creatore (questo significa esattamente "procreare"), la riaffidavano alle Sue mani. Possiamo dire che i coniugi Martin vissero la generazione e l'educazione dei figli come preghiera: domanda di un dono, accettazione riconoscente, poi cura affettuosa del dono ricevuto.
Tutto il piccolo preziosissimo libro e' un richiamo alla "responsabilita'" di essere genitori . Si dice di parlare ai giovani con il linguaggio di oggi , che vuol dire ? Il linguaggio di Dio non muta perche' Dio E' l'Oggi , Egli E'Eterno ! Santa cura dei doni di Dio e speriamo di rivederci quando ci troveremo al Suo cospetto:
A questo link un "assaggio" del libro :
https://www.carmeloveneto.it/joomla/santi-coniugi-martin
Non lo conoscevo. Grazie di averlo segnalato, proverò a diffonderlo.
EliminaQuanti doni e quante consolazioni il Signore ci dona : una Confessione fatta bene , la Santa Comunione desiderata , il comprendere i diversi piani "Chi e' Lui "e chi sono io , recepire con profonda intensita' spirituale la preghiera eucaristica : " La vigilia della Sua passione, Egli prese il pane nelle Sue mani Sante e Venerabili, ....era da tanto che non la sentivo così( l'ultima volta l'ho ascoltata da Papa Benedetto XVI )ed io sono con Te sul Calvario , sotto la Croce , mio Dio...
RispondiEliminaReverendo don Elia, grazie molte, perché anche io, sebbene sia ben lungi dal superare i cinquanta, mi sono trovato a fare questa riflessione.
RispondiEliminaMa poiché salvare le anime è l’unica cosa che conta, in questi ultimi tempi, uno avrebbe desiderio di diventare sacerdote. Ebbene, come un signore ha già posto la questione dell’educazione dei propri figli, ora io gliene pongo un’altra ben più seria, su cui spesso m’interrogo: come potrà chi vuol studiare per il sacerdozio trovare un seminario basato appunto sulla tradizione cattolica, dove ci si possa fidare dei proprî insegnanti, e non si leggano gli autori protestanti dell’ultimo secolo, ma s.Tommaso e s.Alfonso?
Dove potersi formare per diventare un sacerdote utile a Dio e alle anime, anziché al servizio di quella organizzazione umanitaria che ora si fa chiamare Chiesa, dove le mele marce sono più numerose di quelle buone?
Con fiducia, le porgo i migliori saluti.
Tommaso
Carissimo Tommaso, per ora ci sono soltanto i seminari degli istituti tradizionali approvati dalla Pontificia Commissione "Ecclesia Dei".
Elimina"finchè siamo in stato di grazia "
RispondiEliminahttps://cordialiter.blogspot.com/2018/12/della-comunione-come-mezzo-di.html
Padre,dopo 15 giorni dalla confessione ho difficolta'/paura ad accostarmi alla Comunione e nell'attesa di una nuova confessione in alternativa opto per la Comunione spirituale .
Non bisogna cadere in eccessi di scrupolo. Se non si ha coscienza di peccati gravi, ci si può accostare all'Eucaristia anche se non ci si è confessati immediatamente prima; in questo caso basta l'Atto di dolore.
EliminaPREGHIERA A GESÙ BAMBINO in tempo di Avvento
RispondiElimina(Testo di san Bernardo di Chiaravalle)
"Signore Gesù, Tu sei nato per noi, ti sei fatto bambino per noi, sei venuto per noi.
La tua venuta è per noi necessaria, o Salvatore nostro: è necessaria la tua presenza.
Vieni nella tua immensa bontà, abita in noi per la fede e illumina la nostra cecità!
Rimani con noi e difendi la nostra fragilità!
Se Tu sei con noi, chi ci potrà ingannare?
Se Tu sei con noi, che cosa non potremo in Te, che ci dai forza?
Se Tu sei per noi, chi sarà contro di noi?
Tu sei venuto al mondo, Gesù, per abitare in noi, con noi e per noi, per schierarti dalla nostra parte, per essere il nostro Salvatore.
Grazie, Signore Gesù!".
Bellissima preghiera da insegnare ai propri bambini come dono al piccolo Gesu' nel presepe .
Esiste allora un solo rimedio per giovani e meno giovani: riscoprire che “i libri sono la nostra casa – oggetti reali, fisici, che si possono amare e di cui avere cura” (Michael Dirda), nella consapevolezza che “il cervello che legge in profondità è sia una realtà di tessuti e ossa cerebrali sia una metafora per l’espansione continua dell’intelligenza e delle virtù umane”.
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/come-si-trasforma-la-mente-di-un-lettore-nativo-digitale
«Le loro biografie mostrano che Dio non solo desidera guarire le nostre ferite: se glielo permettiamo, ci guarirà tramite le nostre ferite, rendendo tutto quello che abbiamo fatto funzionale ad avvicinarci di più a lui nell’amore».
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/abusi-lesempio-dei-santi-per-accompagnare-le-vittime
Molto interessante l'articolo di cui sopra che mi richiama alla mente la toccante preghiera che personalmente amo recitare prima di dormire detta :
"Corona delle Sante Piaghe di NSGC o della Misericordia"
I. - O Gesu', Divin Redentore, siate misericordioso per noi e per il mondo intero. - Amen.
II. - Dio Santo,Dio Forte,Dio Immortale, abbiate pieta' di noi e del mondo intero. - Amen.
III. - Grazia e misericordia , o mio Gesu', nei pericoli presenti ; copriteci col Vostro sangue preziosissimo. - Amen.
IV. - O Padre Eterno , usateci misericordia per il sangue di Gesu' Cristo Vostro unico Figlio ; usateci misericordia, noi Ve ne scongiuriamo. - Amen,Amen,Amen.
SUI GRANI GROSSI
Eterno Padre, Vi offro le Piaghe di Nostro Signore Gesu'Cristo . - Per guarire quelle delle anime nostre.
SUI GRANI PICCOLI
Gesu' mio, perdono e misericordia, - Per i meriti delle Vostre Sante Piaghe.
Terminata la Corona si ripete tre volte:
"Eterno Padre, Vi offro le Piaghe...", ecc.
http://blog.messainlatino.it/2018/12/giornate-delle-famiglie-con-licrss.html
RispondiEliminaAnche questa proposta e' interessante . Vacanze spirituali energizzanti per se' stessi e per donarsi ai fratelli nella vita di tutti i giorni ( Comandamento di Dio ).
Ai genitori che hanno il dono di avere bimbi piu' grandicelli ( direi 8,9,10 anni )mi permetto la segnalazione del libro "I sogni di don Bosco "- Editore: Elledici
RispondiEliminacosto intorno ai 13,oo euro . Ogni sogno deve essere prima letto dal genitore e poi spiegato al bambino , tutta l'opera verte sul salvataggio per gli incauti: Confessione, Comunione, preghiera costante a Maria , lasciarsi guidare con filiale abbandono, armi che Gesù ha posto a servizio dei giovani per la loro salvezza. L'opera della nostra santificazione parte da Dio, ma non si compie senza il concorso della nostra libera volontà. Il libro insiste sull'avere orrore per il peccato ma nella sventura indica le armi per salvarsi ( senza por tempo in mezzo ).
9 Dicembre: I libri buoni - Mese dedicato al Santo Natale
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=DfNzYHRL6TA
Cari fratelli e sorelle!
Iniziamo oggi, con la prima Domenica di Avvento, un nuovo Anno liturgico. Questo fatto ci invita a riflettere sulla dimensione del tempo, che esercita sempre su di noi un grande fascino. Sull’esempio di quanto amava fare Gesù, desidererei tuttavia partire da una constatazione molto concreta: tutti diciamo che "ci manca il tempo", perché il ritmo della vita quotidiana è diventato per tutti frenetico. Anche a tale riguardo la Chiesa ha una "buona notizia" da portare: Dio ci dona il Suo tempo. Noi abbiamo sempre poco tempo; specialmente per il Signore non sappiamo o, talvolta, non vogliamo trovarlo. Ebbene, Dio ha tempo per noi! Questa è la prima cosa che l’inizio di un anno liturgico ci fa riscoprire con meraviglia sempre nuova. Sì: Dio ci dona il Suo tempo, perché è entrato nella storia con la Sua parola e le Sue opere di salvezza, per aprirla all’eterno, per farla diventare storia di alleanza. In questa prospettiva, il tempo è già in se stesso un segno fondamentale dell’amore di Dio: un dono che l’uomo, come ogni altra cosa, è in grado di valorizzare o, al contrario, di sciupare; .................(continua)
Piazza San Pietro - I Domenica di Avvento, 30 novembre 2008
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/angelus/2008/documents/hf_ben-xvi_ang_20081130.html
Per gli uomini di buona volonta' , fare tesoro dei saggi avvertimenti ..
TRE MASSIME FONDAMENTALI
RispondiElimina1. La vita passa.
La fanciullezza è già passata; la gioventù e la virilità forse sono già trascorse; quanto mi rimane di vita? Forse un terzo, due terzi di vita sono già trascorsi; forse tengo già un piede nella fossa; ed io come impiego quel po' di vita che mi rimane? Ogni giorno mi fugge di mano, si dilegua come nebbia al sole; l'ora passata non ritorna più, ed io perché non me ne curo? Perché dico sempre: Domani mi convertirò, mi emenderò, mi farò santo? E se il domani non vi fosse più per me?
2. La morte viene.
Quando meno te lo aspetti, quando più ti pare improbabile, in mezzo ai più fioriti progetti, la morte ti sta dietro le spalle, spia i tuoi passi; in un istante non ci sei più! Invano la fuggi; Invano ti industri ad evitare ogni pericolo per la tua sanità; invano t'affatichi a vivere lunghi anni; la morte non fa anticamera, vibra il colpo, e tutto per te è finito. Come ci pensi? Come ti ci prepari? Oggi può giungere; sei tu tranquillo di coscienza?
3. L'eternità mi aspetta.
Ecco il mare che ingoia ogni fiume, l'eternità... Lascio una vita breve, per gettarmi in una vita eterna, senza fine, senza cambiare, senza uscirne mai più. I giorni del dolore paiono lunghi; interminabili sono per il languente le notti; e se mi aspetta l'eternità dell'Inferno?... Che spavento! Sempre soffrire, sempre... Che fai per fuggire un castigo così orrendo? Non vorrai abbracciare la penitenza per giungere all'Eternità beata?
PRATICA: Rifletti spesso: La vita passa, la morte viene, l'eternità mi aspetta!
In convento a Serracapriola Don Antonio Mattatelli intervista decano degli esorcisti mondiale Padre Cipriano De Meo, che ci racconta di Padre Pio e Padre Matteo D'Agnone .
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=5BJNwEI4PA0
Padre Cipriano De Meo ci esorta a diventare "preghiera vivente" , "riflesso di Dio", il mercoledì si reca alla tomba di Padre Matteo D'Agnone .
PREGHIERA DEL MATTINO PER BENEDIRE LA GIORNATA
Signore, nel silenzio di questo giorno che nasce,
vengo a chiederti pace, sapienza e forza.
Oggi voglio guardare il mondo
con occhi pieni di amore;
essere paziente, comprensivo, umile dolce e buono.
Vedere, dietro le apparenze, i Tuoi figli,
come Tu stesso li vedi,
per poter così apprezzare la bontà di ognuno.
Chiudi i miei orecchi alle mormorazioni,
custodisci la mia lingua da ogni maldicenza;
che in me ci siano solo pensieri che dicano bene.
Voglio essere tanto bene intenzionato e giusto
da far sentire la Tua presenza a tutti quelli che mi avvicineranno.
Rivestimi della Tua bontà, Signore,
fa' che durante questo giorno, io rifletta Te.
Amen.
Ecco alcuni insegnamenti di padre Pio che scuoteranno la vostra vita:
RispondiElimina1. Non ti curare del domani, pensa a fare il bene oggi.
2. Se Gesù ci rende così felici in Terra, che sarà nel Cielo?
3. Se la paura ti angoscia, dì come San Pietro “Signore, salvami!” Egli stenderà la mano: stringila forte e cammina allegramente.
4. Cerca di fare sempre il meglio: oggi meglio di ieri, domani meglio di oggi.
5. Se il demonio non dorme per farci perdere, la Madonna non ci abbandona neanche un istante.
6. Quando perdi tempo disprezzi il dono di Dio, il regalo che Egli, infinitamente buono, affida al tuo amore e alla tua generosità.
7. Siate come piccole api spirituali, le quali non portano nel loro alveare altro che miele e cera. La vostra casa sia tutta piena di dolcezza, di pace, di concordia, di umiltà e di pietà per la vostra conversazione.
8. Opera il bene, ovunque, affinché chiunque possa dire: “Questo è un figlio di Cristo”. Sopporta tribolazioni, infermità, dolori per amore di Dio e per la conversione dei poveri peccatori.
9. Un convertito espresse il timore di cadere di nuovo. Padre Pio gli disse: “Io sarò con te. Pensi, figlio mio, che lascerei ricadere un’anima che ho sollevato? Vai in pace e abbi fiducia”.
10. Chi ha tempo non aspetti tempo. Non rimandiamo al domani ciò che oggi possiamo fare. Del bene di poi sono riboccanti le fosse…; e poi chi dice a noi che domani vivremo? Ascoltiamo la voce della nostra coscienza, la voce del real profeta: “Oggi se udirete la voce del Signore, non vogliate otturare il vostro orecchio”. Sorgiamo e tesoreggiamo, ché solo l’istante che fugge è in nostro dominio. Non frapponiamo tempo fra istante ed istante, ché questo non è in nostro possesso.
https://it.aleteia.org/2017/08/01/10-insegnamenti-di-padre-pio-per-dare-una-scossa-alla-tua-vita/
Preghiere e meditazioni per tutto l'anno
RispondiEliminadel Canonico Agostino Berteu primo successore del ven. F.Faa' di Bruno
Mese di Dicembre
https://books.google.it/books?id=W483DwAAQBAJ&pg=PA23&lpg=PA23&dq=Chi+ha+tempo,+non+aspetti+tempo+.+Tu+lo+sai+e+lo+tocchi+con+mano&source=bl&ots=hZKeg0O_Hm&sig=V_sMpbCPLhi-JxrbCYnBNoAMADc&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjp4ObT_5nfAhUryIUKHZBsDp8Q6AEwA3oECAMQAQ#v=onepage&q=Chi%20ha%20tempo%2C%20non%20aspetti%20tempo%20.%20Tu%20lo%20sai%20e%20lo%20tocchi%20con%20mano&f=false
Cari genitori , permettetemi prego, di caldeggiare quest'ultimo suggerimento . Ri-leggendo Genesi saremo spronati ad emulare Dio , la Sua perfezione , il Suo ordine , educando i bambini a discernere il bello e il buono per amarLo con tutto il cuore ( non con meta' cuore) sopra ogni cosa .
RispondiEliminaGenitori fate studiare musica ai vostri figli: un atto di amore e di civiltà per i vostri figli ed arricchire la loro istruzione .
http://blog.messainlatino.it/2018/12/genitori-fate-studiare-musica-ai-vostri.html#more
SE il mio popolo mi avesse ascoltato, SE avesse camminato per le mie vie, ...
RispondiEliminaPer scuotere le menti :
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5440