Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 3 settembre 2016


Pandemonio


Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi (Mt 7, 6).

Nel linguaggio giudaico del I secolo, cui il Verbo incarnato si adattò, i cani designavano i pagani e i porci gli ebrei rinnegati. Il duro monito del Salvatore, così offensivo per le nostre delicate orecchie, progredite e tolleranti, proibisce di dare i santi Sacramenti a chi non professi la vera fede e non sia spiritualmente rinato nel Battesimo, mettendo al tempo stesso in guardia dal cercar di persuadere con le gemme della verità evangelica chi, pur essendo membro della Chiesa Cattolica, disprezza l’inestimabile grazia ricevuta e vive peggio di un pagano. Ecco i risultati di una pastorale che dà tutto senza condizioni e accontenta sempre i capricci del primo venuto: dopo aver calpestato le cose sante e le perle preziose, dotazione indispensabile per ottenere la vita eterna, per acquistare le quali val bene la pena rinunciare al resto, i “fedeli” di oggi si rivoltano contro gli araldi di Cristo, pronti a sbranarli con una rabbia che ha qualcosa di demoniaco.

È la triste realtà dei nostri giorni, particolarmente evidente nei momenti di prova inattesa. Anziché rendersi conto che in un istante, anche nel sonno, ci si può ritrovare davanti al giudizio divino, così da trarne le dovute conseguenze, ci sono terremotati che bestemmiano Dio con livore, mentre i Suoi ministri non sanno più che dire per consolare il dolore ribelle, né osano tanto meno richiamarli alla conversione. Se una laica, in modo conforme alla dottrina cattolica, si azzarda a proporre di pregare per le vittime, subisce un linciaggio morale come un odioso negatore della libertà individuale: se un poveretto morto sotto le macerie senza i Sacramenti vuole andare all’Inferno, bisogna rispettare la sua volontà. Perché non si leggono la testimonianza di Gloria Polo, strappata alle fauci dell’abisso da un contadino miserabile che, appresa dal giornale la sua situazione, ha pregato per lei con fede sincera, facendo voto al contempo di compiere un pellegrinaggio?

A forza di commettere spensieratamente comunioni sacrileghe, ci si può beccare un’infestazione maligna. Non si spiega diversamente l’astio bestiale e l’irragionevole ottusità di certe reazioni: ci sono individui – molto più numerosi di quanto si creda – che pensano e agiscono come dannati; la sola differenza è, teoricamente, che possono ancora salvarsi, ma ci vorrebbe una grazia eccezionale che, in un modo o in un altro, bisogna pur meritare. Chi può renderli consapevoli di questo? Siamo ormai ben oltre il tempo-limite perché questi discorsi ricevano ascolto. A un parroco può capitare, al termine di una Messa di suffragio, di arrivare a un pelo dall’aggressione fisica, scongiurata con un esorcismo pronunciato dal rifugio della sagrestia sprangata. Non è più lecito porre la minima esigenza a chi condanna il Creatore per essersi ripreso un’anima da Lui creata; tutto è dovuto, anche contro le semplici leggi della natura e dell’esistenza umana.

Da cinquant’anni, del resto, non si parla più del peccato originale né delle sue conseguenze; l’uomo è presentato come il centro dell’universo e la divinità come sua devota ancella; nessuna condotta è più giudicata, per non porre limiti a una sconfinata pretesa di libertà assoluta. È impensabile, in un contesto simile, parlare di obblighi e di castighi, con un Dio che non penserebbe che a far doni e favori a fondo perduto a creature che, ben lungi dal dover riconoscere la Sua signoria e voler corrispondere al Suo amore, devono sempre e soltanto far festa e godere di sé stesse con il pretesto della Sua amicizia. Se poi capita una disgrazia o una calamità naturale, come la mettiamo? Dov’era quel “dio” in quel momento? Come si è permesso di far succedere qualcosa del genere?

È duro doverlo ammettere: a seminare vento, si raccoglie tempesta. Viziare sistematicamente gli empi, abituandoli al sacrilegio e al disprezzo delle cose più sacre, significa allevare delle belve che, prima o poi, si rivoltano contro chi le ha nutrite. Provate poi a spiegare questo bel risultato con un po’ di sociologia da bancarella… e vi faranno a pezzi. Fenomeni di questo tipo vanno interpretati unendo il piano naturale a quello preternaturale, perché c’è di mezzo il mondo degli angeli ribelli. I Pastori, oltretutto, hanno tolto ogni difesa e abbattuto il baluardo mantenuto dalla Tradizione – e i demòni non si son certo fatti pregare. Ora, tra l’essere lapidati per le sciocchezze con cui si tenta di ammansire belve assatanate e l’esserlo perché si predica la sana dottrina a chi vuole intenderla, è senza dubbio più onorevole la seconda ipotesi. Non è un invito ad andare al massacro, ma almeno a risparmiarsi una fine ingloriosa. I profeti sono il tormento degli abitanti della terra, ma al momento fissato risorgeranno e saliranno al cielo (cf. Ap 11, 10-12).

Per permissione divina, giusto castigo dell’ostinato indurimento umano, il pozzo dell’abisso è stato aperto e ne è uscito un fumo che ha oscurato il sole; gli spiriti immondi ne son saltati fuori come cavallette e si sono sparsi sulla terra mordendo gli uomini come scorpioni (cf. Ap 9, 2-6). Il loro veleno stravolge le menti e rende loro la vita insopportabile, spingendole alla follia e prostrandole all’acquiescenza alle aberrazioni dei signori di questo mondo di tenebra. Lo scandalo peggiore è che gli esecutori materiali dell’ordine sono stati degli ecclesiastici, quelli che hanno dissigillato il pozzo e privato i fedeli della protezione soprannaturale. Anche Giuda fu deliberatamente ascritto fra i Dodici con un compito preciso assegnatogli dal piano divino; ciò non toglie che, essendosi lasciato sedurre dal diavolo mediante la volontà propria, sia stato pienamente responsabile del suo operato. Chi oggi lo scusa lo fa forse per rassicurare se stesso…

Fu a causa di un apostolo che il Sole di giustizia fu eclissato e le tenebre ricoprirono la terra, finché, il terzo giorno, sulla valle di lacrime non sfolgorò la luce increata. Non deve turbarci, dunque, che siano stati dei successori degli Apostoli a scatenare il pandemonio e a gettarci nel buio metafisico per cui la gente si morde la lingua dal dolore (cf. Ap 16, 10): è tutto previsto e tutto ha un fine, la maggior gloria di Dio e la salvezza degli uomini. Ora è il momento in cui il Signore verifica chi ne è degno. Come le aquile romane castigarono il popolo deicida, che aveva sfidato il suo Dio invocando su di sé il sangue del Giusto di cui stava reclamando la morte (cf. Mt 27, 25), così le aquile russe purificheranno la Sposa infedele, salvandola al contempo dalle scimitarre islamiche al soldo dei banchieri. Ma i figli della Donna vestita di sole dovranno rifugiarsi nel deserto per la durata del tempo stabilito (cf. Ap 12, 6.14). Per pura grazia siamo fra coloro che mantengono intatta la fede data allo Sposo; sempre con l’aiuto della grazia cerchiamo di corrispondergli perseverando in essa sino alla fine, nascosti nel Cuore immacolato di Maria.

«Le parole di Gesù aprono un nuovo orizzonte sul modo in cui si devono considerare le calamità pubbliche sociali, le guerre, le sopraffazioni e le tirannidi; le cause politiche o naturali che le determinano sono accidentali. La vera causa sta tutta nel peccato ed essa produce tutto il suo effetto disastroso, quando non ha il contrappeso della riparazione e della penitenza. Qualunque altra valutazione delle sventure pubbliche è sbagliata. Anche le sventure private hanno questa dolorosa causa, e l’ha molto più la sventura delle sventure, ossia la perdizione eterna, e perciò Gesù dice con parole generali: “Se non farete tutti penitenza, perirete tutti ugualmente” [cf. Lc 13, 3]» (don Dolindo Ruotolo, I quattro Vangeli. Psicologia – Commento – Meditazione, Frigento 2014³).
 

18 commenti:

  1. Chi oggi lo scusa è perché non avrebbe mai il coraggio di togliersi la vita schiacciato dal peso dell'enormità dell'azione commessa.....caro padre qua tutti bestemmiano tranquillamente in condizioni di normalità e, duole dirlo, ma lo fanno anche certi ministri/elli, purtroppo nessuno crede nell'aldilà, perché dicono non esista, ma nessuno ci vuole andare e non accetta che si parli di morte, una società sfatta e liquefatta tanatofila e tanatofoba, un ossimoro, ma questo si è diventati, Prozac sia con voi e via dolore, morte, vecchiaia, basta guardare i falsi spot pubblicitari, tutti giovani, belli, fancazzisti dorati e ricchi, gli stessi spot propagati dalle tv in tutto il resto del mondo e così ci invadono per fare quella vita, ma poi si accorgono che la realtà è ben diversa e reagiscono con violenza uccidendo, come le belve ferite. L'uomo è fondamentalmente cattivo e se allontana con fastidio anche solo l'idea di Dio, diventa un animale disperato che, a differenza dei veri animali, sa che prima o poi dovrà morire. I 100 anni dati a satana stanno per scadere, preghiamo e speriamo, altro non si può. Grazie sempre per i suoi interventi.

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  2. Quindi il vento della riscossa e della purificazione soffia da est! Dalla terra alla quale definitivamente verrà consacrato il Cuore Immacolato di Maria. Andiamo nel deserto con i nostri coraggiosi consacrati fedeli al mandato. Come Ciro restitui Gerusalemme ai purificati di Sion, così uno zar restituirà alla Sposa i martiri della fede, non prima che abbia fatto strame di nemici e traditori. Intanto nei dorati palazzi vaticani si canta e si elevano salmi alla dea terra e si chiede la conversione ecologica non a Cristo Signore.

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    1. Don Elia carissimo, leggo sul sito di Chiesa postconcilio, dove ottimamente è stato pubblicato Pandemonio, alcuni commenti circa la similitudine tra "le aquile romane e le aquile russe" che io ho già commentato, credo interpretando, senza incertezza alcuna, ciò che Lei voleva dire. Alcuni di questi commenti, peraltro garbati, penso abbiano bisogno di una Sua precisazione, affinché non si cada nell'equivoco.

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  3. Nelle visioni della Valtorta Gesù parla agli apostoli e sembra parlare anche agli apostoli di oggi, di questa chiesa in crisi:

    "Voi siete il sale della Terra. Tali dovete divenire: sale della Terra. Con il sale si preservano le carni dalla corruzione e con la carne molte altre derrate. Ma potrebbe il sale salare se non fosse salato? Con voi Io voglio salare il mondo per renderlo insaporito di sapor celeste. Ma come potete salare se mi perdete voi sapore? Cosa vi fa perdere sapore celeste? Ciò che è umano.
    L'acqua del mare, del vero mare, non è buona a bere tanto è salata, non è vero? Eppure, se uno prende una
    coppa di acqua di mare e la getta in un'idria di acqua dolce, ecco che può bere, perché l'acqua di mare è tanto diluita che ha perso il suo mordente. L'umanità è come l'acqua dolce che si mescola alla vostra salsedine celeste. Ancora, se per un supposto si potesse derivare un rio dal mare e immetterlo nell'acqua di questo lago, potreste poi voi ritrovare quel filo di acqua salata? No. Si sarebbe perso in tanta acqua dolce.
    Così avviene di voi quando immergete la vostra missione, meglio: la sommergete, in tanta umanità. Siete uomini. Sì. Lo so. Ma, e Io chi sono? Io sono Colui che ha seco ogni forza. E che faccio Io? Io vi comunico questa forza poi che vi ho chiamati. Ma che giova che Io ve la comunichi se voi la disperdete sotto valanghe di senso e di sentimenti umani? Voi siete, dovete essere, la luce del mondo. Vi ho scelti, Io, Luce di Dio, fra gli uomini, per continuare ad illuminare il mondo dopo che Io sarò tornato al Padre. Ma potete voi dare luce se siete lanterne spente o fumose? No, che anzi col vostro fumo - peggio è il fumo ambiguo all'assoluta morte di un lucignolo - voi offuschereste quel barlume di luce che ancora possono avere i cuori.
    Oh! miseri quelli che cercando Dio si rivolgeranno agli apostoli e in luogo di luce avranno fumo! Scandalo e morte ne avranno. Ma maledizione e castigo ne avranno gli apostoli indegni. Grande sorte la vostra! Ma
    anche grande, tremendo impegno! Ricordatevi che colui a cui più è dato, più è tenuto a dare."

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  4. In mezzo a questo pandemonio, una luce brilla tra le tenebre sempre più fitte, come nella profetica visione celeste riportata in questo sito:
    https://oracolocooperatoresveritatis.wordpress.com/2016/08/30/itapiranga-san-pietro-riconsegna-le-chiavi-al-signore-gesu/#more-253
    "Le apparizioni mariane di Itapiranga sono state ufficialmente riconosciute dal vescovo diocesano. Durante un’apparizione del 27 giugno del 2015 la Madonna non ha lasciato nessun messaggio in particolare, ma ha mostrato al veggente Edson Glauber un’importante e profetica visione. Non essendoci in rete la versione italiana, vi proponiamo una nostra traduzione, riportando anche l’originale in brasiliano. Non commentiamo, né diamo alcuna interpretazione: ciascuno di noi mediti e rifletta attentamente.

    Oggi durante l’apparizione, Nostra Signora non ha dato alcun messaggio, ma mi ha mostrato una visione importante: Ella è apparsa con il Bambino Gesù tra le sue braccia. Nella sua mano destra aveva un rosario che brillava tanto e al suo lato destro c’era San Pietro con un libro e le chiavi e al suo lato sinistro c’era San Paolo, che aveva un libro e una spada. Erano avvolti in una luce, ma non così forte come quella che irradiava da Lei e Gesù Bambino. Sotto di loro c’era il globo che rappresenta il mondo intero.

    Durante l’apparizione, il Bambino Gesù chiese San Pietro di riconsegnargli le chiavi e questi obbedì. Dopo aver riconsegnato le chiavi, San Pietro si mise in ginocchio col capo chino in preghiera. Dove stava lui divenne più scuro, perché la luce che irradiava scomparve, restando chiaro solamente dove si trovavano la Vergine con Gesù e San Paolo.

    In quel momento, il globo che era sotto di loro fu circondato da una grande corona di spine che voleva stringerlo tutto. Ho capito che si tratta di tempi difficili che la Chiesa e il mondo dovranno passare: tempi di prove fatti di oscurità spirituale e di grande confusione. Nostra Signora, vedendo ciò che stava succedendo – in quanto Madre della Chiesa che vorrebbe la salvezza di tutti – abbassò la sua mano destra verso il globo, e il rosario, lentamente, si diresse sul mondo, circondando il globo. Il rosario di Nostra Signora, muovendosi, ruotando intorno al globo, brillava fortissimamente. Ho capito quello che Ella sta facendo con i suoi figli del mondo intero che credono nelle sue apparizioni e nei suoi messaggi: pregare sempre di più, intercedendo per la Chiesa del suo Divin Figlio e per l’umanità. Il rosario, più cadeva, più irradiava una fortissima luce, in modo tale da respingere quell’orribile corona di spine dal globo, lasciandola distrutta; rimase solamente il rosario, come segno di vittoria sul male e sui tempi difficili. Fu allora che la Madonna guardò San Paolo e questi capì che doveva mettersi anche lui a pregare in ginocchio con San Pietro, così la luce tornò anche da Pietro. Nostra Signora, guardando verso il suo Divin Figlio, pregò in favore della Chiesa e del mondo. Il Bambino Gesù, vedendo che l’umanità si mise a pregare, accolse la richiesta della sua Santissima Madre di dare di nuovo le chiavi a San Pietro; ma il Bambino Gesù mise le chiavi tra le mani di Nostra Signora che, come Madre della Chiesa, le mise in quelle di San Pietro. Ella e il Bambino Gesù ci diedero la loro benedizione e visione terminò."

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  5. Grazie per le quanto mai opportune segnalazioni, la citazione della Valtorta e la visione di Itapiranga.

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  6. La seguo con grande ammirazione e speranza, ma non capisco il Suo entusiasmo per la Russia.
    Posso solo pensare che la Russia sarà strumento di purificazione nelle mani di Dio, ma per il male che anche lei collaborerà a distribuire sul mondo.

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    1. Non è tanto entusiasmo, ingenuo o idealistico, quanto un tentativo di leggere il momento presente alla luce del piano di Dio.
      Perché sia strumento del castigo di Dio, non è indispensabile che la Russia si converta prima al cattolicesimo; anzi, proprio il suo nazionalismo e il suo sentimento antiromano potrebbero facilitarne il compito. Nulla, in ogni caso, ci impedisce di sperare che, una volta eseguita la richiesta della Madonna a Fatima, i Russi tornino all'unità cattolica, intenzione per la quale ho proposto di pregare al termine del santo Rosario (cf. "Operazione Muro di fuoco").
      Dal punto di vista geopolitico, la tensione di nuovo altissima in Ucraina (in un sospetto e inquietante silenzio mediatico) ci sta portando molto vicino ad una nuova guerra mondiale. In una telefonata alla signora Merkel, il signor Putin ha dichiarato che il suo esercito può arrivare al confine tedesco in trentasei ore; non dimentichiamo poi che un'armatissima flotta russa incrocia nel Mediterraneo orientale, da cui può spostarsi verso Occidente in tempi brevissimi. Lascio questo alla riflessione e alla preghiera.

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  7. Non sono millenarista e vado coi piedi di piombo per credere alle visioni, ce ne sono troppe e temo molte false, ma questa di Itapiranga l'ho letta in originale e mi ha sconvolto, quindi Paolo, e sappiamo chi è il Paolo in questione, deve sostenere Pietro che non fa Pietro, da riflettere sul cono d'ombra in cui si trova e la luce riflessa di cui gode Paolo, io prego per lui ogni giorno, che il Signore lo conservi il più a lungo possibile, tolto lui viene giù tutto. Bisogna pregare la Madonna, altro che la dea terra e il nuovo peccato mortale contro la natura.....ma si può credere a questa idiozia se non vogliamo chiamarla eresia. Buona e santa domenica caro padre, uniti nella preghiera. Laudetur Jesu Christus!

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    1. Perfetta l'analisi geopolitica e non solo di don Elia,nonché di Anonimo su Itapiranga. Scopro che il limite più grave dei "cristiani" è la sua incapacità di percepire e credere Cristo vero Re e Signore della storia nella quale assume la sua infinita gloria. Tutta l'Europa schierata contro Putin e contro le sue stesse radici ci dovrebbe far riflettere da che parte stare costi quel che costi.

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  8. non possiamo riporre le nostre sicurezze in presunti messaggi o apparizioni .....rischiamo di perderci ....solo in Gesù e la Sua Parola la nostra sicurezza!Sia Lodato Gesù Cristo!

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    1. Non riponiamo la nostra sicurezza nei messaggi o nelle apparizioni, ma sulla parola di Gesù trasmessa e interpretata dal Magistero autentico. Tuttavia il Signore e la Madonna si sono sempre manifestati anche mediante fenomeni soprannaturali che sono stati riconosciuti dall'autorità ecclesiastica. Le relative rivelazioni non impegnano la fede soprannaturale, ma possono essere di conforto e di sprone a ravvivare la fede e la sequela di Cristo in particolari momenti storici.

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  9. Caro Don Elia, tutto vero. Dobbiamo pregare e riparare molto, ma la purificazione mondiale e della Chiesa e' prossima. Personalmente credo che il 2017, centenario delle apparizioni di Fatima, sarà l'inizio del trionfo del Cuore Immacolato di Maria! Coraggio, Santo Rosario ed Eucaristia!

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  10. Riguardo la telefonata di Putin alla Merkel in cui affermava di arrivare al confine tedesco in 36 ore, rammento questa profezia:

    http://www.maurizioblondet.it/irlmaier-parlava-del-nosto-tempo/

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  11. Caro don Elia, questo messaggio della Madonna di Itapiranga, desideravo inviarlo insieme alla visione già trasmessa, ma il copia,incolla, non avveniva, tutto si bloccava. Ci voleva più fatica e perseveranza. Questi messaggi, hanno una forza e un dolore, che non possono non smuoverci il cuore a impegnarci maggiormente nella preghiera e nella riparazione, visti i ripetuti atti blasfemi, compiuti in varie Chiese. La Madre della Chiesa, con il Cuore Immacolato e Addolorato, nel messaggio del 13 luglio 2016, ci invita, ancora una volta, alla conversione, per non essere tra i "molti non riusciranno a restare fedeli e in piedi", nelle tribolazioni che verranno:
    "La pace miei figli amati, la pace!
    Figli miei, Io sono la Madre della chiesa, e vengo a chiedere a tutti voi, preghiere per i ministri di Dio, e per coloro che non aprono i loro cuori al Signore. Io vi amo, e vi dico che Dio chiede la conversione di tutta l’umanità, perché molti si sono allontanati dalla sua via santa. Tornate! Tornate figli amati al Signore! Io vi dico che il Signore vi sta dando un tempo per la conversione. Pregate per quelli che non accettano l’amore di mio Figlio Gesù, pregate per quelli che rifiutano il perdono dei loro peccati. Figli miei, accogliete i miei appelli nei vostri cuori, gli appelli che vengono dal mio cuore Immacolato pieno d’amore. Grandi prove arriveranno nel mondo, e la Santa chiesa attraverserà il suo momento più difficile, quando tanti figli prediletti, ministri di mio Figlio Gesù, abbandoneranno le verità di mio Figlio, portando tanti fedeli sulla via delle tenebre, che conduce alla perdizione eterna. Non offendete più mio Figlio Divino! Non allontanatevi dal cuore di mio Figlio, che è la fonte di misericordia e di pace. Pregate per avere la grazia Divina nelle vostre vite, perché molti saranno quelli che non riusciranno a restare fedeli, e in piedi, nelle tribolazioni che accadranno nel mondo intero. L’Italia sarà invasa da grande violenza e morte, e il sangue verrà versato in tanti luoghi. Molte chiese saranno distrutte, e molti dei miei figli piangeranno amaramente per non avermi ascoltato. A Roma sarà un caos! A causa dei peccati di impurità, i castighi stanno per traboccare, e la giustizia Divina la colpirà. Non resterà nei luoghi impuri nessuna pietra, perché il braccio forte di Dio, colpirà coloro che sono stati infedeli, e con i cuori induriti. Pregate molto, Io vi offro il mio cuore Immacolato, perché in esso possiate essere protetti, in questi giorni che molto presto arriveranno. Accogliete i miei appelli figli miei, ascoltatemi, non peccate più, non ferite il cuore di mio Figlio che sanguina a causa di tanti oltraggi. Pregate! Riparate! Adorate mio Figlio nel Santissimo sacramento, e Dio avrà misericordia di ognuno di voi, e del mondo. Io la Madre di tutti voi, vi benedico con il mio cuore addolorato, nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!"

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  12. Nel libro intervista appena uscito "ultime conversazioni" c'è quella parola "ultime" che lascia intendere .... non ci sia ancora molto tempo, prima che inizi la vera riforma, quella divina, che metterà fine a tutte le eresie e in questa risposta, di BenedettoXVI, c'è una profezia sul FUTURO DEL CRISTIANESIMO:
    "E' palese che i nostri principi non coincidono con quelli della cultura moderna, che la struttura fondamentale cristiana non è più determinante. Oggi prevale una cultura positivistica e agnostica che si mostra sempre più intollerante verso il cristianesimo. La società occidentale, quindi, in ogni caso in Europa, non sarà una società cristiana e, a maggior ragione, i credenti dovranno sforzarsi di continuare a plasmare e sostenere la coscienza dei valori e della vita. Sarà importante una testimonianza di fede più decisa delle singole comunità e Chiese locali. Avranno una maggiore responsabilità."

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  13. Grazie di tutto quanto hai detto grande Elia

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