Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

domenica 31 gennaio 2016


I burattini dell’Anticristo
 

Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; contemplò dall’alto Sodoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace. Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato (Gen 19, 27-29).

Oggi Sodoma e Gomorra non sono più soltanto due città, ma il mondo intero. Tutta la società si è attualmente pervertita e – come se non bastasse – in modo peggiore di allora. La Genesi narra che tutto il popolo di Sodoma, giovani e vecchi, aveva circondato la casa di Lot reclamando i suoi ospiti, onde abusarne collettivamente sulla pubblica piazza (cf. Gen 19, 4-5); ma non fa cenno di bambini esposti allo sfruttamento sessuale degli adulti né di leggi che istituzionalizzassero la peggiore delle perversioni, costringendo altresì i cittadini onesti a pagare le tasse per sostenerla economicamente. Non c’è neanche menzione di stupri di gruppo perpetrati sotto lo sguardo impotente di chi sarebbe incaricato di assicurare l’ordine, né di magistrati che giustifichino tali nefandezze in nome dei traumi che i delinquenti invasori avrebbero subìto in patria, autorizzandoli così, implicitamente, a commettere impunemente qualsiasi crimine.

Pur dimorando ancora nelle città che saranno severamente castigate, abbiamo l’obbligo morale di dissociarci pubblicamente dalle loro aberrazioni rigettando nel modo più esplicito le ultime eiezioni fecali della democrazia, il più pernicioso ritrovato del “pensiero” massonico, mirante a sovvertire l’ordine naturale a livello politico, morale e religioso. Non c’è miglior modo di dominare i popoli che illuderli di essere liberi di autodeterminarsi; così le decisioni che vengono loro imposte dall’alto sono scambiate per scelte autonome ed espressione di libertà… e chi le contesta è automaticamente condannato alla gogna come nemico del genere umano, retrogrado e intransigente oppositore del progresso. Sono tre secoli che ci menano per il naso con questa storiella: non sarà il caso di reagire con vigore in nome della verità e del bene? Allora potranno darci a ragione dei reazionari; ma finché persistiamo in un’imbelle e infingarda rassegnazione non abbiamo il diritto di lamentarci.

Smettiamo dunque di prestare sostegno a questo sistema perverso. Non andate più a votare, se non per eleggere, eventualmente, persone di sicura fede cattolica e di provata sanità morale che possano fare opposizione, per quanto possono, ai progetti sovvertitori. Evitate il più possibile di pagare tasse che finiranno in gran parte in sprechi, ruberie e malversazioni, piuttosto che essere utilizzate in quei servizi essenziali che funzionano sempre peggio. Dichiarate apertamente la vostra ostilità a questo regime totalitario camuffato e ai suoi rappresentanti, i quali, in buona parte, non sono altro che marionette manovrate dalla massoneria. La manovalanza appartenente al rito scozzese antico e accettato è agli ordini degli occulti e insospettabili personaggi iniziati al rito egizio, cui non si accede se non dopo aver raggiunto il trentatreesimo grado del precedente per darsi alla stregoneria più spinta e ripugnante che esista (quella che prevede, tanto per capirci, banchetti in cui si ammazzano e divorano bambini).

Dato però che la nostra battaglia – com’è ormai evidente – non è indirizzata semplicemente contro esseri di carne e sangue, ma contro gli spiriti e le potenze del male, tutto questo risulta insufficiente. È doveroso scendere in piazza, se non altro per mostrare al Palazzo quanto poco le sue decisioni siano condivise dalla porzione sana del nostro popolo, nonché per far comprendere ai Pastori quale solco incolmabile abbiano scavato tra noi e loro, nonostante le ambigue e tardive prese di posizione dell’ultimo minuto, miranti solo a salvare la faccia e a non rimanere ultimi rispetto al gregge. Perfino l’inquilino di Santa Marta è tornato a ribadire la dottrina cattolica in materia di matrimonio, ma come al solito senza alcun riferimento diretto alla terribile congiuntura storica in cui ci troviamo e senza alcuna disposizione pratica. Bisognerebbe escludere dai Sacramenti tutti i parlamentari che votano a favore di leggi perverse, così come Pio XII scomunicò i comunisti e chiunque li sostenesse in qualsiasi modo, salvando così l’Italia da una sciagura che sarebbe stata peggiore dell’ultima guerra.

Ma nemmeno questo basterebbe. Il diavolo e i suoi burattini si vincono soprattutto con la preghiera, il sacrificio e la santità di vita. Il sistema sovietico cadde per l’azione concreta di un Papa che proveniva da un Paese ad esso sottomesso, ma anche per la preghiera e l’offerta espiatrici di un’Imperatrice che, pur avendo perso il trono, esercitò fino all’ultimo respiro il compito ricevuto da Dio, mediante l’unzione regale, nei riguardi dei popoli appartenuti all’ultimo impero cristiano e affidati alla sua indefettibile responsabilità. Moglie del beato Carlo d’Asburgo, al termine di una vita di sofferenze e umiliazioni, all’età di novantasette anni, Zita si spense dopo aver ricevuto la notizia della caduta del muro di Berlino: missione compiuta. L’eroica fedeltà al proprio dovere in conformità alla volontà divina ha elevato questa donna, umile e inflessibile a un tempo, alle altezze della santità. Due anni prima dell’attentato di Sarajevo, san Pio X le aveva profetizzato l’ascesa al trono (che nessuno poteva immaginare prima dell’assassinio dell’arciduca ereditario, Francesco Ferdinando), aggiungendo che suo marito avrebbe immensamente giovato all’Austria, ma da morto. Lei, da viva, giovò immensamente a tutta l’Europa.

Non per nulla Giovanni Paolo II era stato battezzato con il nome di Karol, in onore del sovrano (poi prematuramente scomparso) sotto il quale suo padre aveva militato e che egli stesso avrebbe beatificato. Certo, anche la massoneria, dal canto suo, lasciò che il sistema comunista implodesse, dato che aveva compiuto la sua parabola distruttiva e andava sostituito con le forze fresche dell’Islam; ma in ogni caso un “impero” che sembrava indistruttibile si dissolse nel giro di un paio d’anni. È la santa Provvidenza che guida la storia umana, non le marionette di Satana, il quale concorre per mezzo loro, suo malgrado, al trionfo del Cuore immacolato di Maria. Signori massoni, vi conviene davvero far tutto questo per un po’ di vile piacere, possesso e potere goduti per pochi anni sulla terra in cambio di un’eternità all’Inferno? Certo, del danno ne fate – soprattutto a voi stessi – ma pure quello coopera misteriosamente all’avvento del Regno, visto che Dio lo volge ultimamente in bene. Chi vi ascolta e vi segue perirà con voi nel grande castigo che sta per abbattersi sul mondo, mentre chi obbedisce a Cristo ne sarà preservato. Allora, che aspettate a convertirvi? L’Onnipotente può perdonare anche voi.
 

7 commenti:

  1. La ringrazio - padre - per le sue sofferte pubbliche riflessioni.
    Mi spiace solo che l'anonimato le renda meno incisive.
    Sia lodato Gesù Cristo.

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  2. Caro P. Elia, grazie per la splendida riflessione che condivido fino alle virgole.

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  3. Purtroppo l'anonimato è l'unico modo di esprimersi, fino a quando non toglieranno anche quello, è proprio come a Sodoma, tutti vogliono fo***** come pare a loro e guai a dire qualcosa in contrario, la chiamano libertà, diceva Chesterton : Se vuoi rendere uno schiavo, fagli credere di avere tutte le libertà possibili, sarà lui stesso a chiederti di mettergli le catene'.

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  4. "Manda il Tuo Spirito a rinnovare la Terra e sarà una nuova creazione" Ecco la sola nostra speranza, la nostra supplica: che il Signore venga presto, prestissimo a rimettere ordine.
    Con questi esseri ampiamente diffusi in ogni settore della vita pubblica, in casa e fuori, non vi è futuro di pace e giustizia.Li combatteremo soprattutto con l'arma della preghiera.Avevo deciso già da tempo di astenermi dal voto per non essere complice e sostenitore delle loro iniquità. Ancora grazie per il Suo coraggioso esempio. Dio La benedica.

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  5. Family Day

    Non amo le adunate di massa.
    Non ho mai saputo bene se servano o meno, o meglio sono disincantato: riescono solo quando dietro ci sono dei fortissimi interessi in gioco che a suon di soldoni spingono la piazza nella direzione richiesta.
    Quindi non mi commuovo quando vedo tanta gente che si raduna che marcia, che strilla che applaude i soliti noti che dai rostri la arringa, la infiamma che dice quello che la gente sotto indistintamente si vuol sentire dire,
    Oggi è stato tutto il contrario!
    A Roma non c’era soltanto tanta gente, c’era qualcosa di più c’era un cuore che batteva forte, gagliardo, impetuoso e lo dimostrava contro tutto e tutti per “testimoniare” che nonostante tutto e tutti, loro erano lì prima di tutto per FEDE!!!
    Cosa oscena agli occhi di chi sta lavorando con impegno per cancellarla questa parola anacronistica non solo dai vocabolari, ma soprattutto dalla testa della gente: dai politici laici filoguidati dalle lobby; dai moderati in servizio permanente effettivo che aspettano e sfruttano l’occasione per alzare il prezzo e si vendono per “30 poltrone” (o anche per qualche cosa di meno di trenta poltrone forse ne sono sufficienti una manciata); dai cattolici, pardon dai “cristiani” maturi, in quanto di cattolico anche secondo quanto afferma Papa Badoglio non c’è nemmeno Dio; dagli stessi appartenenti alla gerarchia ecclesiastica che è stata sulle sue affermando solo concetti generali pavida, tremebonda, mondanamente diplomatica come sempre.
    Se le cose andavano bene, questi ultimi erano pronti a prendersi tutto il merito, ma se per caso la giornata della famiglia fosse stata un flop beh, allora la dissociazione sarebbe stata fulminea ed i partecipanti sarebbero diventati i soliti quattro retrogradi ed ottusi tradizionalisti: mentre loro invece sono e rimangono i soliti preteschi farisei!
    Sono ricordi lontani e sbiaditi ormai quelli in cui Papa Giovanni Paolo II riceveva in piazza San Pietro quelli del Movimento per la Vita e li esortava a continuare, a “testimoniare” senza paura aprendo le porte dei loro cuori a Cristo. Ma in quella giornata il Papa si spinse più in là: disse a Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita, che se avesse creato un movimento politico con alla base quei concetti fondamentali da lui espressi in una sua enciclica, bene lui avrebbe dato il suo avallo ed il suo appoggio incondizionato, cioè quello della Chiesa Cattolica Apostolica e Romana alla sua iniziativa. Casini tentennò ed espresse la sua perplessità in quanto era anche deputato europeo per la DC ed una cosa del genere lo avrebbe “esposto troppo”. Non se ne fece niente!

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  6. A prescindere dal numero su cui si può sempre discutere e ritenere esagerato, o sottostimato, la cosa che mi ha colpito di oggi è stata che quella gente che si è mossa da ogni parte d’Italia lo ha fatto spontaneamente e non “spintaneamente”, pagandosi la trasferta per conto proprio, senza nessun aiutino di sostegno di nessun genere, senza cestini con il pranzo, senza autobus gratis, senza nemmeno un bottiglietta di acqua graziosamente offerta da qualcuno.
    Lo hanno fatto perché volevano “testimoniare” e volevano e sapevano di essere dalla parte giusta, dalla parte della VERITA’ insomma dalla parte di Dio prima di tutto e soprattutto a costo di essere contro qualcuno o a dispetto di qualcuno che magari chiama al telefonino l’assassino dei genitori, ma non spende nemmeno una parola di incoraggiamento per questa battaglia: “in fondo chi sono io per giudicare?”.
    Forse dietro le mura Leonine si sarà mal dissimulato un senso di dispetto, un moto di stizza per tutta quella gente che è arrivata spinta dalla FEDE e che ruba l’attenzione mediatica, il palcoscenico al vero ed unico primo attore che lo calca con sicurezza, con consumata e scaltra gesuitica destrezza.
    Ma dall’ammirazione sono passato alla commozione e mi sono sentito il groppo in gola nel vedere tanta buona fede, tanta passione, tanta voglia di affermare una cosa semplice: o si tira il freno o ci andremo a schiantare contro il muro.
    I genitori facevano i genitori, i bambini venivano spinti con il passeggino o camminavano per mano di papà e mamma e tenevano in mano un giocattolo, un aeroplanino senza cartelli, senza essere mascherati o ridotti a livello di osceni pagliacci: e questo se permettete è uno scandalo, un’offesa, una vera e propria indecenza e come si permettono di ostentare tanta “normalità, tanta sfacciata voglia di vivere una vita ordinata, regolare, naturale accettando le regole che la natura esprime in forma di legge.
    Bisogna correre ai ripari ed adottare con urgenza anche in Italia la legge canadese che affida la patria potestà non più al padre o, quando questo manchi a un altro membro della famiglia, ma allo stato che la delega ai genitori; ma se essi non si comportano e non accettano quello che lo stato stesso stabilisce i figli vengono tolti ed affidati d’ufficio ai servizi sociali: qualcosa del genere veniva fatto anche a Sparta per forgiare individui adatti e preparati alla difesa della patria e della propria identità.
    Mi sono commosso per quelli che in buona fede erano andati al raduno e che sono stati strumentalizzati dai politici che hanno sfruttato l’evento per mostrarsi e cavalcare l’onda lunga dicendo alla gente “io sono qui ricordatevelo bene quando dovrete votare”, o magari per annunciare al mondo di essere in dolce attesa.
    Mi sono commosso e ho avuto un moto di stizza, di rabbia quando ho visto il Ministro dell’Interno che non va al Family Day, ma ci manda la moglie e ricevendo al Viminale i promotori della manifestazione a cui forse è pronto a dare un pugnalata alle spalle votando la legge Cirinnà per senso di responsabilità per non privare di un governo l’Italia in questo momento così delicato!
    Andreotti fece la stessa cosa firmando la legge sull’aborto nascondendosi dietro la foglia di fico della responsabilità e del senso del dovere per non lasciare l’Italia senza maggioranza e senza governo.
    Re Baldovino del Belgio si dimise da Re per non firmare la legge sull’aborto nel suo paese e poi dopo, per senso dello stato, ritirò le dimissioni e tornò ad essere Re. Altri tempi ed altri tipi di personalità oggi di certi individui si sono perdute le tracce e forse, come si dice, si sono rotti gli stampi che le facevano!

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  7. Nessuno ovviamente avrà notato una cosa: tutti i Tg hanno insistito che alla manifestazione partecipavano anche gli evangelici ed i rappresentanti delle comunità mussulmane: meno male il pluralismo è salvo!
    Ma la cosa che più mi ha mandato in bestia è stata la presa di posizione del vice-segretario del PD Lorenzo Guerini ex democristiano, il quale ha fatto cadere la maschera del perbenismo e della democrazia tanto osannata e sempre tanto incensata: ha praticamente offeso ed ingiuriato questa piazza di brave e normali persone prendendoli per i fondelli manifestando il rispetto per le loro idee, ma in buona sostanza dicendo che di queste al PD non interessa un bel fico secco e che la legge andrà avanti, verrà discussa e dovrà passare per forza: non si possono trascurare e ignorare i diritti di una minoranza che a questi non deve rinunciare.
    In pratica dite, dimostrate, manifestate, ma a noi di tutto ciò non ce ne frega un bel fico secco e se voi siete la maggioranza in Italia, beh tanto peggio per voi qui comandano le minoranze, anzi le élites e voi popolaccio bue statevene a cuccia e zitti. Questa è la demo(no)crazia in cui come tutti sanno è il popolo ad essere sovrano e noi siamo il popolo che vi piaccia o meno!
    Davvero ho sentito il groppo in gola ed ho pianto per questa gente che nonostante tutto ha “testimoniato” la sua FEDE, ma ho anche pianto per quelli che non hanno capito la ferocia e l’arroganza che sta manifestando il nuovo Ordine Gerarchico Selettivo mondiale per mezzo di Guerini.
    Anche a Cristo fu riservato lo stesso trattamento; sputi, scherno, dileggio!
    Soprattutto ho davvero provato tanta compassione per quelli che non hanno capito, o non hanno dato peso alle parole di Guerini, o che peggio continuano a dire : io sono contrario a tutto ciò, ma non posso privare qualcuno del diritto di usufruire di queste cose, questi davvero sono quelli più bisognosi delle nostre preghiere e del nostro perdono!
    Dio nella sua infinita misericordia ed anche nella sua infinita bontà abbia pietà di questi poveri peccatori, ma non dimentichiamoci che la misericordia (miseris cor dat) in Dio non può essere disgiunta dalla sua Giustizia e che Lui giudicherà le loro vite, le loro anime, il loro operato dando loro il premio o la pena eterna! E questo a prescindere da quello che pensa e predica o vorrebbe far credere Sua Santità il Vescovo di Roma Papa Badoglio!
    Dio benedica chi oggi ha testimoniato Lui e la sua VERITA’!

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