Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 19 settembre 2015


La vigna e il cinghiale

 
Perché hai abbattuto la sua cinta […]? La devasta il cinghiale del bosco (Sal 80 [79], 13-14).

Quando papa Leone X, nel 1520, applicò la metafora salmica al rivoluzionario di Wittenberg, la cinta della vigna diletta era ancora saldamente in piedi. Certo, buona parte del Popolo di Dio – clero, religiosi e laici – aveva bisogno di un’urgente riforma, che alcuni illuminati vescovi e fondatori avevano già avviato; ma la devastazione provocata dal cinghiale fu allora efficacemente arginata da un Concilio ecumenico e dalle eroiche imprese apostoliche di nuovi ordini religiosi, come i Gesuiti e i Cappuccini, che riconquistarono alla Chiesa Cattolica ampie regioni d’Europa. D’altronde il ribelle, che morirà suicida dopo l’ennesima crapula, aveva avuto successo unicamente per ragioni politiche, grazie all’appoggio di principi altrettanto ribelli all’autorità costituita dell’Imperatore romano-germanico. L’Europa si spaccò in due e fu sconvolta da quasi un secolo e mezzo di guerre spaventose; ma la Chiesa Cattolica rimase cattolica.

Il diavolo, non soddisfatto di questa vittoria dimezzata, continuò il suo lavorio demolitore cercando di infiltrarsi nella vigna stessa. Visto che rivoluzioni francesi, liberali e comuniste non erano riuscite ad abbatterne la cinta, bisognava che qualcuno lo facesse dall’interno. Le ideologie dell’Ottocento erano state bollate dal beato Pio IX, l’eresia modernista condannata da san Pio X, i germogli del neo-modernismo recisi dal venerabile Pio XII… Ci voleva qualcuno che – scientemente o meno – aprisse la porta al nemico e lo facesse salire in cattedra, magari sotto le spoglie di periti invitati ad un nuovo Concilio, i quali ne prendessero surrettiziamente il controllo e riuscissero ad ipnotizzare più di duemila vescovi perché firmassero i documenti da loro elaborati. Leone XIII aveva ben visto, in visione, nugoli di demòni scendere in picchiata sulla basilica di San Pietro; la grande euforia di cinquant’anni fa non poteva quindi presagire nulla di buono.

Così fu abbattuta la cinta, e subito svariati animali selvatici cominciarono a scorrazzare indisturbati, calpestando la vigna e riempiendola dei loro escrementi. Lucifero sguinzagliò i suoi agenti più arditi nel cuore stesso del santuario, dove un papa tentennante e angosciato era drogato dai suoi più stretti collaboratori e sostituito da un sosia in molte apparizioni pubbliche. Il successore, avendo subito voluto veder chiaro nell’infiltrazione massonica della Sede Apostolica, fu stroncato col veleno dopo appena trentatré giorni di regno. Poi un gigante slavo e un angelo transalpino tentarono di salvare il salvabile – o forse anche ciò che non era salvabile – aprendo così un varco al ripristino della vera Chiesa. Ma non era ancora arrivato… il cinghiale. Non più il prete forzato e nevrotico di cinquecento anni orsono, ma qualcuno che riuscisse ad occupare la sede più alta, così da poter ridurre ogni cosa in poltiglia con qualche zampata ben assestata.

Un colpo da maestro… A questo punto, nulla resiste più alla serie di fendenti inferti a destra e a manca con una furia apparentemente insensata, ma in realtà calcolata con diabolica freddezza. Ad ogni sobbalzo dell’animale, oltre le devastanti conseguenze a medio e lungo termine, si verifica uno scatenamento di demòni, specie di quello dell’impurità. Ciò contro cui si accanisce di preferenza, non a caso, è l’unione santa dell’uomo e della donna come fondamento della famiglia: approvazione dell’omosessualità, ammissione della separazione e del divorzio, incondizionata indulgenza per l’aborto… e ora addirittura l’abolizione di fatto del matrimonio indissolubile. Ormai anche agli atei conviene sposarsi in chiesa, visto che questo è ammesso e che lo scioglimento è più facile del divorzio civile, è più veloce e – soprattutto – non costa nulla. I produttori di telenovelas sono già pronti a sfruttare il nuovo filone narrativo; anche i buoni cattolici potranno ormai identificarsi con i loro personaggi.

Ma tutto questo era stato previsto e annunciato dal Cielo. Nel lontano 1610 la Madonna così istruiva Mariana de Jesús, giovane religiosa di Quito: «Ora ti faccio sapere che dalla fine del secolo XIX e da poco dopo la metà del secolo XX, in quella che oggi è la Colonia e che un giorno sarà la Repubblica dell’Ecuador [attualizzando: in ogni parte del mondo], esploderanno le passioni e vi sarà una totale corruzione dei costumi, perché Satana regnerà quasi completamente per mezzo delle sètte massoniche [che allora non esistevano ancora]. Essi si concentreranno principalmente sui bambini per mantenere questa corruzione generale. Guai ai bambini di quei tempi! Il sacramento del Matrimonio, che simboleggia l’unione di Cristo con la sua Chiesa, sarà attaccato e profondamente profanato. La Massoneria, che sarà allora al potere, approverà leggi inique con lo scopo di liberarsi di questo sacramento, rendendo facile per ciascuno vivere nel peccato e incoraggiando la procreazione di figli illegittimi, nati senza la benedizione della Chiesa».

La Vergine proseguiva profetizzando la deviazione e corruzione del clero, quasi a voler indicare la causa della decadenza collettiva nel venir meno del baluardo opposto da Dio all’opera devastatrice portata avanti dai servitori del demonio. Nel 1634 Gesù stesso le mostrò come l’orrendo e pestifero cinghiale della Massoneria entrava nella meravigliosa e fiorente vigna della Chiesa, lasciandola annientata e in completa rovina: «Lo spirito di impurità, che saturerà l’atmosfera in quei tempi, come un oceano ripugnante inonderà le strade, le piazze e i luoghi pubblici con un’incredibile libertà. Attraverso l’acquisizione del controllo su tutte le classi sociali, la setta massonica sarà così astuta da penetrare nel cuore delle famiglie per corrompere persino i bambini e il diavolo si glorierà di nutrirsi con perfidia della squisita delicatezza del cuore dei bambini». Anche il Signore additava poi la degradazione di sacerdoti e religiosi e i terribili castighi che ne sarebbero seguiti; ma di questo ci occuperemo, a Dio piacendo, in un prossimo articolo.

Che dire? Fiat voluntas tua…! Se tutto questo è necessario, Padre santo, per la rinascita della Chiesa dai Tuoi figli fedeli, che non possono più sopportare quest’ignobile farsa e sono pronti, a un Tuo minimo cenno, a dissociarsene pubblicamente, da’ loro la forza di resistere mantenendosi fedeli alla Tua Parola. Tu stai passandoli al vaglio per separarli dai traditori, da quel Giuda che hai misteriosamente ammesso fra gli apostoli di Tuo Figlio con un compito necessario al trionfo del Tuo Regno. Ti prego, custodiscili dal maligno – non perché potrebbe ancora ingannarli, ma perché non si scoraggino e non cedano all’amarezza, alla ribellione, all’arroganza… Non permettere che siano tentati di superbia, ma conservali semplici e miti, puri di cuore e di costumi, invincibili agnelli in mezzo a lupi feroci che tuttavia nulla possono contro i Tuoi piccoli, purché questi si mantengano stretti sotto il manto della Tua Sposa immacolata, loro Madre e Maestra infallibile, perfezione vivente della Tua santa Chiesa.
 

6 commenti:

  1. i cinghiali erano anche attorno al ritiro...
    eppure sei stato sereno e ispirato come sa essere l'uomo di Dio.
    Uniti a Lui, non mancherà la grazia anche in futuro.
    I massoni provocano, la vigna viene devastata, fin troppi operai preferiscono evitare grattacapi e anche del cinghiale interessa la carne...
    Senza la vigna non ci sarà più vino...
    Ci penserà la Madre a "smuovere" la potenza di Gesù.
    Un abbraccio

    parrocchiani virtuali

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  2. che tu sia benedetto don Elia!!!!!! Il Signore Gesù e la Vergine Santissima ci diano la forza e la perseveranza nell' essere testimoni della Verità in questa bolgia infernale...Le tenebre non prevarranno GESU' E' IL SIGNORE!!! ALLELUIA!!!!!

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  3. ....Il Mio Tempio si spezzerà, ci saranno allora due chiese, una apparterrà all’uomo iniquo e UNA, quella VERA, apparterrà a DIO!
    Allora v’inviterò a scegliere, vi chiederò di stare, o con Me o contro di Me! ....

    La fine di una tua Catechesi al ritiro è stata...già ! ma noi da che parte saremo?..

    Chiediamo alla Madonna nostra Condottiera di tenerci stretti sotto il Suo Manto al riparo dal cinghiale devastatore perché possiamo perseverare fino alla fine per poi ricevere il premio promesso ..ai Fedeli Suoi Figli Il piccolo resto...il Regno di Dio sulla Terra Rinnovata.

    Grazie per il tuo coraggio ed esempio .
    Uniti nell'esercito di Maria dalla parte della VERITÀ che è Cristo stesso , nostro Dio il Perfettissimo l'Eterno come Eterna è la Sua Legge e la Sua Parola !

    Io non ho dubbi ( per Grazia ricevuta ) ho scelto il mio Signore e mio Dio ...Gesù Cristo! Via Verità è Vita!
    E prego affinché più anime si possano accorgere dell'inganno odierno del cinghiale devastatore che calpesta la Vigna del Signore.

    Forza Don ...non sei solo...
    Un caro saluto virtuale ma...non troppo ! ..

    A presto .

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  4. Non vi è altro da aggiungere a riflessioni così attente e precise. Mi unisco invece con tutto il mio animo all'invocazione finale perchè il Santo Spirito ci aiuti a restare saldi e coerenti per non smarrire la diritta via in queste tenebre. L'Altissimo la protegga e la benedica

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  5. I cinghiali sono entrati da molto tempo nella vigna, anche prima del famigerato CV2, e la stanno bellamente calpestando e devastando non solo indisturbati, ma invitati a farlo; lei fa asserzioni coraggiose e molto dettagliate, noi laici possiamo ben poco, credo che il Ritorno sia molto più prossimo di quanto non si creda, l'angelo transalpino grazie a Dio c'è ancora e prega, ed io con lui; la Chiesa non potrà mai essere distrutta, la chiesa odierna è quella che è,alla gente importa niente dello scempio che ne fanno, rimarranno in pochi, e da lì ripartirà, speriamo di esservi. Che il Signore la accompagni, padre, buona domenica.

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  6. Libera nos a malo! La mia speranza é che sempre più persone aprano gli occhi sulla vera natura del cinghiale travestito da angelo e che venga ripristinata la vera chiesa di Cristo dagli apostoli del nostro tempo! Ognuno nel nostro piccolo deve contribuire con la preghiera costante, capace di guidarci nelle tenebre, e diffondere la Parola! Infiammiamo i cuori con la vera fede

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