Due facce, un
tradimento
Un giorno incoraggia la Marcia per la vita
(limitandosi peraltro a due parole di circostanza affogate nei saluti), il
giorno seguente riceve in Vaticano, insieme con migliaia di bambini, una
sterminatrice di bambini non nati, che non ha mai dato il minimo segno di
ravvedimento e non si sogna nemmeno di abiurare le sue idee assassine, anzi vi
persiste con accanimento, ricevendo addirittura un cordiale incoraggiamento
dall’individuo in questione… Si è forse convinta, con questo, di poter esser riaccolta
nella Chiesa Cattolica senza conversione, come pure il dittatore cubano
conquistato dalla «saggezza e umiltà» del de
quo, ma dimentico – o ignaro – della mai ritirata scomunica inflitta ai
comunisti, in ciò accomunati agli abortisti? Con questo regime ecclesiastico,
effettivamente, hanno entrambi di che ben sperare.
La “riconciliazione” con Cuba, in fin dei conti, può
pure rispondere, nelle intricate trame della geopolitica, a una qualche forma
di logica, per quanto perversa. L’informazione ufficiale ci ha tenuto completamente
all’oscuro del fatto che i Russi stiano riaprendo sull’isola le basi militari
chiuse appena pochi anni fa; come biasimarli, visto che la N.A.T.O., oltre a
piazzare il suo “scudo” in Polonia e a voler fagocitare l’Ucraina, culla
dell’antica Rus’, concentra navi nel Mar Baltico? Ecco allora che gli odiati yankees, improvvisamente, aprono le
braccia agli inveterati nemici della porta accanto promettendo investimenti per
risollevarne l’economia distrutta (leggi: per ridurre il regime sotto il loro
controllo). Ma che c’entra, in tutto questo, l’argentino, che avrebbe cooperato
al “disgelo” in modo decisivo? E se fosse stato proprio il nichilista Occidente
in declino a sceglierlo come figura carismatica capace di ridargli un po’ di respiro
di fronte ad un Oriente rampante che gli fa da minaccioso contrappeso?
L’Occidente soffre di odio contro se stesso: solo
una mente lucida e acuta come quella di Benedetto XVI poteva cogliere nel segno
con una diagnosi così esatta e folgorante; non per nulla l’hanno avversato fino
a spingerlo alle dimissioni… La storia insegna che l’Impero Romano crollò
perché roso dall’interno da una crisi spirituale di chiaro stampo nichilistico,
che la rapida diffusione del Cristianesimo poté solo rallentare, prima di
creare un mondo nuovo sulle rovine dell’antico. Le invasioni barbariche furono
soltanto l’ultima spallata ad una società che non aveva più ragioni per vivere
e impegnarsi; ma se Nerone avesse dato ascolto a san Paolo (comparso davanti a
lui per essersi appellato all’imperatore onde sottrarsi alla persecuzione
giudaica) o Domiziano alla nipote santa Domitilla, anziché relegarla a Ponza,
l’Impero sarebbe diventato cristiano ben tre secoli prima di Teodosio e la
storia, certamente, avrebbe seguito un altro corso.
Oggi, nella Città eterna, non c’è più un Apostolo
delle genti; quanto a colui che occupa il soglio di Pietro… sembra proprio
lavorare per il fronte opposto: senza darlo ad intendere esplicitamente, anzi
dando l’impressione di combatterlo, ma guardandosi accuratamente dal fare nomi
e cognomi – il che è ancora più pernicioso per i semplici. Le sue condanne sono
talmente vaghe e generiche che non dànno fastidio a nessuno; al contrario, ne
aumentano a dismisura la popolarità a tutto vantaggio dei suoi sostenitori occulti.
Da questo punto di vista, anche i plateali abbracci agli abortisti rientrano in
una logica precisa, dove il minimo gesto e la singola parola sono calcolati con
matematica astuzia: con il contentino ai cattolici testoni, arriva puntualmente
la conferma agli sponsor invisibili…
Dopo due anni e passa di questa squallida manfrina, bisogna essere tonti o
disonesti per non volersi accorgere di nulla e ripetere beatamente che è tutto
normale.
D’altra parte il signor B. ha una consolidata
esperienza della tattica: cambiar faccia a seconda di chi s’ha davanti.
Personaggi di alto rango, nel suo Paese, confermano in via ufficiosa – non
potendo dirlo pubblicamente – che alcune teste, all’epoca della dittatura,
saltarono anche grazie alle sue delazioni. È pur vero che molti dei desaparecidos (quelli reali, non i
trentamila denunciati dalle donne della Plaza de Mayo pagate
dall’Internazionale Socialista) erano terroristi della peggiore specie che,
ammazzando i militari e stuprandone le mogli, si erano scandalosamente
arricchiti in un clima di assoluta impunità; ma la repressione andò un po’
troppo oltre, sostenuta dal governo americano, e si fermò soltanto in seguito
alla sciagurata avventura delle Falkland. Con questi dati, il cerchio sembra chiudersi:
l’abile provinciale gesuita lavorava forse per la C.I.A.?
Fantapolitica? Può darsi. In ogni caso, anche
relegando tutto questo nel genere del romanzo di spionaggio, rimane un fatto
innegabile: parlando di pace – con i bambini o con chiunque altri – il leader mondiale evita rigorosamente di
indicare l’unico possibile fondamento di una pace reale: il riconoscimento della
signoria di Cristo nell’osservanza dei suoi comandamenti. La star che manda le folle letteralmente in
delirio non parla mai dei diritti di Dio sul mondo, ma unicamente di quelli
dell’uomo; non individua mai la vera radice di guerre e disordini nel peccato,
ma li riconduce a cause secondarie come la sete di denaro e di potere; non
riporta mai le persone alla loro responsabilità morale, ma vezzeggia come uno
scolaretto alle prese con un tema su traccia di stucchevole e banale moralismo:
bisogna esser buoni, aiutarsi, volersi bene… Bravo, piccino: dieci e lode per
il contenuto, cinque meno meno per la forma.
Siamo seri: questo è tradimento. Tradimento di Dio,
di Cristo, della Chiesa… e, quindi, anche dell’uomo bisognoso di salvezza.
Tradimento e inganno, simulazione, menzogna: c’è ormai da vergognarsi ad essere
cattolici. Ma noi, per grazia di Dio, cattolici siamo nati e cattolici
moriremo, alla faccia di chi vuole sputtanarci – il quale farebbe bene a trarre
insegnamento dagli eventi: quando meno se lo aspetta, un ictus può arrivare a
chiunque, compresi i carnefici di congregazioni fiorenti e fedeli al Vangelo… È
vero che l’erba cattiva non muore mai,
ma solo perché il buon Dio è misericordioso e aspetta che si converta perché
non finisca a bruciare per tutta l’eternità. Guai a chi abusa della sua
infinita misericordia o la tradisce deformandola: sarebbe meglio per lui non esser mai nato.
Per avere un’idea del clima di intolleranza e di
terrore che, in nome della misericordia
e della tenerezza, regna attualmente
nella Chiesa, basti pensare che l’unico
prelato presente alla Marcia romana per la vita, domenica scorsa, è un
cardinale che ha già pagato cara la sua libertà di fedele ministro di Cristo: uno
su più di duecento porporati; su oltre trecento vescovi italiani, solo qualcuno ha inviato un messaggio di sostegno, senza scomodarsi. C’erano troppe talari
in giro, quel pomeriggio: gente poco raccomandabile, se non pericolosa. Quei
complici camuffati del sistema avranno preferito una sana pennichella,
dimentichi della sorte riservata a vili,
increduli, abietti, omicidi, fornicatori, fattucchieri, idolatri e mentitori
(Ap 21, 8).
È pur sempre meglio perdere la testa come preti
refrattari che finire per sempre nello stagno
ardente di fuoco e zolfo; ma chi ci pensa più, ora che i “missionari”
pontifici potranno rimettere qualsiasi censura, comprese le scomuniche
riservate ai Vescovi diocesani, che si vedranno brutalmente scavalcati sul
proprio stesso territorio? Alla faccia della tanto decantata collegialità! Quel
che è peggio è che per l’aborto – a detta del prelato preposto alla nuova evangelizzazione (nel senso di annuncio di un altro vangelo) – il
perdono sarà concesso a tutte le
condizioni (anche senza pentimento?) ed esteso
a tutti i soggetti coinvolti (anche a chi non si confessa?)… È come dire: abortite
pure a più non posso.
Ad ogni modo, i bambini sopravvissuti alla strage,
lunedì scorso, sono stati istruiti sui modi di costruire la pace in compagnia
della principale promotrice del massacro, calorosamente salutata dal loro “maestro”,
che non ha menzionato neppure una volta la fede, il peccato e l’errore: forse
intendeva la “pace” dell’inceneritore… Quelli che non sono riusciti ad
ammazzare prima che nascessero, ora li pervertono con il loro mondialismo ateo
e demoniaco: che tutte le religioni abbiano in comune il comandamento dell’amore
del prossimo, è un’enorme bugia inventata da chi serve il padre della menzogna.
Fuori, fuori,
uscite di là! Non toccate niente d’impuro. Uscite da essa, purificatevi, voi
che portate gli arredi del Signore! (Is 52, 11).
Chiamasi lesa Maestà divina, per ciò che riguarda il paese alla fine del mondo, tutte le cose che lei accenna senza poterle gridare dall'alto dei tetti, sono più che vere, chi scrive ha un mare di parenti che vivono in A. e le assicuro che non è vero ciò che è dato per vero, ma ciò che si sottace, 3.500, non di più e niente portelloni aperti in alto mare, purtroppo la tragica pantomima continua oggi con Abumazen che sulla scena politica del M.O. conta né più né meno quanto me, ma baci ed abbracci.....il card: Zen, una delle poche schiene dritte che può, causa età, oggi ha avuto parole durissime contro la diplomazia dei diplomatici,intesi come paste, vaticani, intanto il saxofonista ha lasciato il posto della Caritas pro domo mea al cinofilippino dalle lacrime in tasca, come dire dal grill all'olio fritto, unica nota, diciamo positiva, il calo notevole dei decerebrati esultanti tangueri e tangheri in piazza; l'Europa odia tutto quanto di se stessa, non vede che il male e non il bene che la civiltà giudaico cristiana ha fatto al mondo di allora fino alla sacra,inviolabile, immarcescibile, intoccabile révolution dei lumi, sì, quelli da morto, presto avremo la shaarìa, come nella civilissima GB, in Benelux ormai i ministri si omosposano con plauso, confetti, auguri e cotillons, possono anche fabbricarsi figli a lor piacere, e.....Honny soit qui mal y pense. Unica, piccolissima consolazione, mancano 2 anni, forse meno, preghiamo, non saremo mai soli, Lui non sta dormendo.
RispondiEliminaNon farti assorbire dall'amarezza: guarda oltre.
RispondiEliminaSiamo in tempore tempestatis. Prendi in mano l'antico breviario e l'ancor più antico messale e cerca di costruire da capo.
Più che amarezza, è un'ira sconfinata (che non mi fa dormire) per quello che stanno facendo alla Sposa di Cristo, che, per quanto indegno, anch'io ho sposato in Lui.
EliminaGrazie di cuore per il prezioso consiglio: ho cominciato a farlo proprio per potere - guardando da dove veniamo - guardare oltre e ricostruire.
Caro Don Elia,
RispondiEliminacondivido molto delle perplessità che avete, tuttavia personalmente sono molto attento a dire, come si fa da alcuni intendere, che Papa Francesco non sia Papa.
Non ho una preparazione che mi consenta di dare giudizi, ma credo che fino a quando non verrà provata la nullità dell'elezione o non verrà destituito, secondo modalità che le norme eventualmente prescrivono, lo continuerò a considerare Papa.
Questo per un senso di prudenza ed evitare di essere scismatici.
Noi cattolici dovremmo resistere nella Verità e comunque resistere, tanto non credo manchi molto alla purificazione.
Con stima e simpatia
Carissimo Emiliano,
RispondiEliminagrazie per la puntualizzazione.
Neanch'io sono in grado di trarre conclusioni sulla validità dell'elezione, quindi non affermo direttamente che l'attuale Pontefice non lo sia. Penso però che un papa valido, godendo di un'assistenza speciale dello Spirito Santo, non direbbe certe assurdità né compirebbe gesti in chiaro contrasto con la fede trasmessa. Spero proprio che questo non mi renda scismatico...
Quanto all'imminenza della purificazione, anch'io ne ho un forte sentore. Questo, da una parte, ci rassicura, ma dall'altra non può lasciarci senza inquietudine. Perciò raccomando a tutti di consacrarsi con le proprie famiglie al Cuore immacolato di Maria per essere preservati dal castigo che sta per arrivare. La consacrazione ha effetto, ovviamente, se si vive in stato di grazia, pregando, ricevendo i Sacramenti e praticando i Comandamenti.
Dio La benedica.
Caro padre Elia, vedo che alcuni non apprezzano le sue parole che invece io condivido, la verità fa male si sa, quello che fa più male è vedere come tanti si affannino subito ad accorrere in soccorso del vdr, sia mai che un soffio o un alito di vento disturbino la primavera vaticana biennale.....vede, padre, quello che mi dà fastidio è l'ipocrisia di tanti, troppi, che prima davano addosso al predecessore a prescindere e adesso guai.....2 pesi e 2 misure, criticare un papa laddove sbagli, non nell'infallibilità, si può, attacchi ferocemente personali no, con l'attuale nemmeno ipotizzabili, ma dire che non fa o non voglia fare il papa come gli altri, credo sia dovere di ogni fedele e poi brindiamo prima alla chiesa poi, eventualmente al papa. Stia certo, penso siano in molti ad essersi pentiti della cacciata del predecessore per mettere al suo posto il vdr. Che Dio le dia la forza di rimanere saldo nella fede e trasmetta questa sua forza a noi, piccoli gruppi di un gregge disperso.
RispondiEliminaCaro Anonimo, lei è in errore, io apprezzo molto le parole di Don Elia e nel futuro la invito a non dare giudizi temerari. Anch'io "rimpiango" Papa Ratzinger e di quello attuale non condivido molto... però personalmente preferisco mantenermi prudente... Esprimere le proprie perplessità credo sia lecito, ma attenzione a non spaccare e ferire la Chiesa .... servono persone sante e' per questo che la Chiesa e' in crisi... il demonio ha un potere particolare e ci tenta di più. Seguiamo il Vangelo e poi si vedrà..... Buona giornata
RispondiEliminaCarissimo Don Elia, purtroppo quello che lei dice è molto plausibile.
RispondiEliminaTrovo ottimo il consiglio di Consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria. Quanto al Papa non posso che constatare certe "stranezze"... non solo Socci, ma anche Messori e etc. sono perplessi. Per ora le cose sono poco evidenti ma col tempo vedremo i frutti e dai frutti vedremo l'albero. In unione di preghiera.
Vi inserisco un estratto dell'articolo di Tornielli.
RispondiEliminaE' il Papa Emerito che scrive e risponde al giornalista.
Spero che capirete la mia prudenza e perplessità.....
Preghiamo che la Verità trionfi!
In unione di preghiera
Testo dell'articolo:
«Se un Papa si rende conto con chiarezza che non è più capace, fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, di assolvere ai doveri del suo ufficio, allora ha il diritto e, in alcune circostanze, anche l'obbligo, di dimettersi».
«Non c’è il minimo dubbio - scrive Ratzinger nella missiva - circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino. Unica condizione della validità è la piena libertà della decisione. Speculazioni circa la invalidità della rinuncia sono semplicemente assurde».
«Io sono grato di poter essere legato da una grande identità di vedute e da un’amicizia di cuore a Papa Francesco. Io oggi vedo come mio unico e ultimo compito sostenere il suo Pontificato nella preghiera».
Fonte:
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-32340/
Gentile signor Emiliano, la ringrazio del suo invito, gliene faccio uno anch'io, non legga Tornielli, non è attendibile, meglio Magister. Che il Signore abbia pietà di noi tutti.
RispondiEliminaQuello che mi chiedo, e' possibile che abbiano messo in piedi una grande truffa? E Papa Emerito Benedetto possibile che non sappia e non dica nulla? E' veramente un mistero e un rompicapo.... Grazie del suo consiglio, leggerò Magister cosa dice.
RispondiEliminaCarissimi lettori,
RispondiEliminagrazie di cuore per le vostre osservazioni.
Chiedo scusa, anzitutto, per qualche mia intemperanza, che tradisce una smisurata sofferenza per lo stato della Chiesa. Non sono sedevacantista: semplicemente mi sembra che, come ho già risposto ad Emiliano, lo Spirito Santo non possa lasciare che un vero Vicario di Cristo parli e agisca in modo da demolire la fede e la morale, seminando confusione e sconcerto nei credenti sinceri, suscitando invece entusiasmo e consensi nei nemici della Chiesa.
Quanto all'autorità e sacralità del suo ruolo, è lui stesso che li ha polverizzati a partire dal giorno dell'elezione, sostituendoli con il successo mondano decretato dai controllori mediatici della pubblica opinione.
Sulla validità formale dell'elezione non disponiamo, per ora, di elementi dirimenti in via certa e definitiva; c'è tuttavia l'evidenza dell'eresia materiale rispetto al Magistero ordinario e straordinario di sempre, prima e dopo l'elezione. Più che di sede vacante, sarebbe opportuno parlare di usurpazione...
Mi rendo perfettamente conto della gravità inaudita delle mie "insinuazioni" sul passato di Bergoglio, ma non si tratta di pettegolezzi, bensì di confidenze da fonte sicura che non può ovviamente manifestarsi. D'altronde le connivenze della Chiesa con il regime militare, in Argentina, sono ben note; sta a Dio giudicare se furono o meno inevitabili o inopportune, visto come la situazione stava degenerando a causa del terrorismo comunista.
Concludo con una confidenza personale: quanto successo al Papato a partire dal 13 marzo 2013 è stato per me uno spaventoso trauma spirituale, psicologico e morale, dal quale ho cominciato a riprendermi solo guardando in faccia la realtà senza illusioni e chiamando per nome le cose che vedo e sento. E' dura, ma ritengo non vi sia altra via. Benedetto XVI, di fatto, non governa più la Chiesa e non vi sono al momento elementi attendibili per ritenere invalide le sue dimissioni. Ma il Signore non può abbandonare la Sua Sposa; forse dobbiamo veramente attendere una settima apparizione della Madonna di Fatima, che non è stata ascoltata né obbedita, con le conseguenze che sono oggi sotto gli occhi di tutti.
In Christo adveniente, vostro
Elia
Cari fratelli, papa Benedetto XVI ci ha detto che saliva sul monte Tabor a pregare perché in questo momento lui sta sostenendo tutta la chiesa con l'aiuto di Gesù. È nostro dovere di fedeli di pregare per lui affinché resista, e di non permettere che il demonio ci disperde ancora di più. Vi invito a pregare ogni giorno per lui, che è il nostro pontefice.
RispondiEliminaIL TRAUMA è PER MOLTI SOPRATTUTTO PERCHè SI HA IL SENTIMENTO DI TRADIRE GESù NELL'ACCETTARE "qualsiasi minestra mischiata con dolci orripilanti" e leggendo qua è là non mi pare più impossibile la possibilità supportata peraltro da documenti fbi che parlano di 1958 conclave con card.Siri eletto papa gregorio XVII. Quindi fino alla sua morte papa (1989) e un vescovo vestito bianco a Roma. E poi chi è stato Gregorio XVIII? Chi attualmente è papa dato che ce ne può essere uno solo di vero?
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