Le imprevedibili vie
della Provvidenza
Tu autem idem
ipse es, et anni tui non deficient
(Sal 101, 28).
«Tu sei invariabilmente lo stesso e i tuoi anni non finiranno mai».
Il passare del tempo muta le cose del mondo creato ma non quelle divine. Dio è
eterno: non soltanto nell’essenza, ma anche nei Suoi disegni, che sono da
sempre presenti nel Suo intelletto infinito. Il Suo pensiero, di conseguenza, è
immutabile e il Suo modo di operare, costante; non è qualcosa che si evolva
incessantemente nella storia, attraverso opposizioni, con la sintesi dei
contrari. Tutto, nei piani della Provvidenza, si rivela suprema armonia e
perfetto equilibrio fin dall’inizio. Il male non è una realtà sussistente che,
in una dialettica contrapposizione al bene, funga da fattore di progresso,
bensì la semplice risultanza della disobbedienza da parte delle creature
ragionevoli.
Applicazioni attuali
In questo quadro tutto serve al progetto divino: perfino il
peccato, dal quale l’Onnipotente ricava un bene maggiore. Senza questa
consapevolezza è impossibile accettare lo scandalo accecante di uno sterminio durato
due anni e di un cessate-il-fuoco che non ha affatto fermato le esecuzioni di
civili innocenti, colpiti dai droni e maciullati dai cingolati militari. Un
cinismo così bestiale non si vedeva dall’epoca del nazismo, con il quale il
regime sionista condivide l’attitudine a deumanizzare coloro che vuol
eliminare: se ti hanno inculcato che le tue vittime non sono esseri umani come
te, le puoi ammazzare senza scrupoli di coscienza, specie se l’indottrinamento
di Stato te le ha raffigurate tutte indistintamente – compresi i bambini – come
terroristi sanguinari.
In quella tragica situazione – così come in Libano e in Siria,
nonché in India, in Pakistan, in Cina – i cattolici, per quanto vessati,
brillano come un faro nella notte cupa, dimostrando con i fatti concreti cos’è
la carità infusa da Dio nell’anima col Battesimo. Anche nella martoriata Africa
(in particolare in Congo, in Sudan e in Nigeria) ferocissime lotte fomentate da
interessi economici esterni fanno risplendere la luce della verità di Cristo,
che si è fatto uomo per prendere su di sé tutti i peccati della storia umana al
fine di espiarli e di redimere i peccatori. Le milizie armate da potenze
straniere si accaniscono contro gente inerme, che però le sconfigge permanendo
nella fede e pregando per i suoi carnefici, dando così una prova inconfutabile
dell’origine divina della sua religione.
Risvolti ecclesiali
All’interno della Chiesa, la resistenza dei poveri che credono in Gesù
è la più solenne smentita di quell’indifferentismo che ormai è divenuto
dottrina di larga parte della gerarchia nonché mentalità comune del laicato.
No: le religioni non sono tutte buone, visto che non conoscono né la carità né
il perdono. Invece il Papato stesso, pur avendo ricuperato un minimo di dignità
esteriore, persiste su questa stessa linea di equiparazione dei culti, quasi
fossero indirizzati allo stesso Dio e avessero pari efficacia. Il Sacrificio
della Croce appare così destituito di ogni valore, ridotto a mera dimostrazione
estrinseca di benevolenza; la Messa, analogamente, non è più percepita se non
come una simpatica riunione tra amici, intesa a ravvivare la fede dei
partecipanti e a rafforzarne l’unione.
Ulteriore problema è che la fede, qui, non è l’assenso prestato
dall’intelletto alla Rivelazione divina, ma una vaga convinzione rassicurante
che fa da puntello a un banale moralismo; la comunione non è il vincolo
soprannaturale che lega tutte le membra del Corpo Mistico con il Capo e tra di
esse, ma un sentimento puerile, incapace di costruire relazioni mature dal
punto di vista umano e cristiano. Gli incessanti conflitti che travagliano
l’ambiente delle parrocchie e dei movimenti testimoniano una drammatica assenza
di prospettiva soprannaturale e di prassi genuinamente evangelica, dato che
nessuno parla più di penitenza e mortificazione, così che ognuno erge il
proprio io a criterio ultimo di verità e moralità, escludendo chiunque veda le
cose in maniera sia pure leggermente diversa.
Trionfi inattesi
Non per questo, tuttavia, vogliamo intrupparci nei ranghi di quei
ribelli che, in ragione dei gravi mali osservati, si separano dall’unico Corpo
di Cristo, lacerandone la componente terrena ed esponendo sé stessi alla
dannazione eterna. Con infinita sapienza, la Provvidenza divina guida gli
eventi verso uno sbocco di inimmaginabile perfezione: perfino nell’attuale
sfacelo, infatti, si colgono già i segni di una rinascita della Chiesa che
parte realmente dagli ultimi e dalla decantata periferia. Son sempre più
numerosi i giovani e le famiglie che, riscoprendo la Tradizione, decidono di
affondare le radici nel terreno buono, dove la loro vita spirituale potrà
svilupparsi sana e rigogliosa; è proprio il triste spettacolo della decadenza
dottrinale e morale a spingerli a tal passo.
Anche lo sterile quanto immotivato accanimento contro la dottrina della Corredenzione mariana si è risolto, mediante un rifiorire di studi e approfondimenti, in un riaccendersi dell’interesse riguardo ad essa, non più confinato nei dibattiti accademici, ma divenuto di dominio pubblico: davvero una splendida contromossa dell’Immacolata, che da sola ha distrutto tutte le eresie nel mondo intero! Sì: persino i nemici di Dio, loro malgrado, cooperano alla realizzazione dei Suoi disegni. Prepariamoci allora a celebrare il trionfo, preparato da queste vittorie parziali, della Donna vestita di sole, con la gioia esultante e l’umile fierezza di essere fra i Suoi piccoli collaboratori: quel calcagno con cui, per quanto vilipeso e disprezzato, schiaccerà la testa del serpente.
Nessun commento:
Posta un commento