Viva la Chiesa sinodale!
Il pontificato appena conclusosi è servito, per alcuni, a radicarli
nella fede e a consolidare il loro attaccamento alla Chiesa visibile; per
altri, a trasformarli in infallibili censori e inappellabili giudici di
chiunque nella Chiesa eserciti un ministero, fino al vertice. Per quanto
l’evoluzione impressa dal Vaticano II alla compagine terrena della Sposa di
Cristo abbia modificato il suo aspetto visibile e indebolito il Magistero
ordinario, costringendoci a rimanere vigilanti nei confronti di esso, che deve piuttosto
confermarci senza ombre né ambiguità, non siamo da ciò autorizzati a
capovolgere l’ordine stabilito dal Fondatore, come invece sembrano fare molti
nell’attuale congiuntura storica. Pare anzi che certuni, proprio in ragione di
una presunta cattolicità, si sentano investiti del supremo compito di emettere
sentenze, a favore o a sfavore, sul nuovo papa Leone XIV.
Tutti per la sinodalità di fatto
Certi siti gestiti da ex-vaticanisti sono diventati una sorta di speaker’s
corner dove chiunque voglia può prender la parola e pontificare su
qualsiasi argomento ma, di preferenza, sul Vicario di Cristo. Si direbbe che
gusti, desideri e opinioni di chi scrive fossero criteri di valutazione assolutamente
certi, a prescindere dalle sue competenze; teologi e canonisti possono finalmente
gustarsi il meritato riposo, visto che c’è chi li sostituisce egregiamente.
Così tutti, volenti o nolenti, si ritrovano a far parte di quella chiesa
sinodale auspicata dagli uni, esecrata dagli altri: tutti a discutere con
la pretesa di aver voce in capitolo, senza accorgersi di esser probabilmente
manovrati da poteri occulti che non hanno a cuore il bene delle anime, ma si
servono degli autocostituitisi censori per aumentare la confusione e acuire lo
smarrimento di quanti ancora credono (o pensano di credere).
Non soltanto l’ordine ecclesiale appare gravemente compromesso,
infatti, ma è in pericolo anche la natura stessa della fede, la quale è assenso
dell’intelletto alla verità insegnata da quanti sono insigniti del mandato
apostolico; se questi ultimi non contano più nulla nel sentire dei cristiani,
la fede si trasforma in un’ideologia che si frantuma in innumerevoli varianti,
come nel mondo protestante. È proprio a questo fenomeno che, purtroppo, stiamo
assistendo, nonostante esso sia giustificato con una fiera protesta di
cattolicità. Tale paradosso è il frutto più velenoso del pontificato
bergogliano, a prescindere dalla sua legittimità; le accese controversie che lo
riguardano non sono servite se non a dividere e demolire, come confermato dal
fatto che uno dei più accesi (e sospetti) sostenitori della sua nullità si
smentisce ora platealmente affermando la validità del successore.
Nella ridda di pareri e giudizi basati su conclusioni affrettate,
tratte già all’indomani dell’elezione, teniamo a ribadire la necessità di
attenerci ai fatti oggettivi. Non c’è dubbio che i discorsi e il modo di
presentarsi di Leone XIV siano rassicuranti; tuttavia quanti desiderano evitare
di rimanere di nuovo bruciati dopo l’entusiasmo iniziale rimangono
prudentemente a guardare in attesa delle prime decisioni pratiche, dalle quali
soltanto si potrà dedurre la direzione che il nuovo Papa intende seguire. Del
resto, noi ci aspettiamo la salvezza da Gesù Cristo, non da chi Lo rappresenta
sulla terra, pur senza nulla togliere all’importanza del secondo; altrimenti
ricadiamo nella papolatria rinfacciata ai progressisti nello scorso pontificato.
Qualunque cosa il Papa faccia o non faccia, nessuno potrà mai toglierci il
Signore, presente, realmente, nell’Eucaristia e, spiritualmente, nell’anima in
stato di grazia.
Enigmi irrisolti o indizi eloquenti?
Ora, a prescindere dagli orientamenti dell’associazione e della
rete televisiva che hanno attaccato l’allora cardinal Prevost, rimane il fatto
che due sacerdoti della diocesi da lui guidata in Perù, accusati di un grave
crimine, non siano stati adeguatamente indagati. Non ci è dato sapere se ciò sia
dovuto a una deliberata volontà di copertura o, semplicemente,
all’impossibilità di intervenire efficacemente in casi del genere, impossibilità
causata sia dall’indebolimento dell’autorità dei vescovi in generale, effetto
delle “riforme” postconciliari, sia dall’estrema pericolosità di ogni tentativo
di colpire la rete, così potente e ramificata, di ecclesiastici corrotti che si
proteggono a vicenda. Si fa presto, sulla tastiera, ad accusare di codardia chi
rischia non tanto la rimozione, quanto il carcere e la damnatio memoriae
a causa di una calunnia attinente allo stesso ambito.
Non essendo in grado di trarre conclusioni in un senso o
nell’altro, sospendiamo perciò il giudizio in attesa – lo ripetiamo – di vedere
i fatti, senza pregiudiziali di sorta. Non abbiamo, analogamente, la
possibilità di verificare certe ipotesi circa un’eventuale pianificazione
dell’elezione, circostanza che alcuni elementi sembrano comunque suggerire.
Significa sicuramente qualcosa che il Presidente della prima superpotenza
mondiale – cosa inaudita e inammissibile – abbia diffuso l’immagine di sé in
tenuta pontificia; è come dire: «Il papa lo faccio (cioè lo scelgo) io»; guarda
caso, è americano. Fatto altresì singolare, l’anticipazione del nome (come
quella ascritta, sul Foglio, ad un’intelligenza bizantina, vale a
dire i servizi segreti turchi?), come pure l’attacco sferrato a Prevost, alla
vigilia dell’inizio del conclave, da una testata cattolica filosionista.
Vien da pensare che in certi ambienti si fosse già al corrente
dell’esito e che si sia cercato, da una parte, di favorirlo, dall’altra, di
ostacolarlo. Preso atto della soddisfazione espressa dal rabbino-capo di
Roma (casomai fosse necessaria alla legittimazione del Romano Pontefice), è
difficile rimuovere l’idea che gli usurai aschenazisti ci abbiano ficcato il
proverbiale naso. La cosa non ci interesserebbe tanto, se la prima omelia di
Leone XIV, subito dopo la citazione del passaggio tendenzialmente panteistico della
Gaudium et spes, non affermasse testualmente che Gesù ci ha «mostrato un modello
di umanità santa che tutti possiamo imitare, insieme alla promessa di un
destino eterno che invece supera ogni nostro limite e capacità» (Omelia
della Messa con i Cardinali nella Cappella Sistina, 9 Maggio 2025; il
corsivo è nostro).
Dato che le parole hanno un peso e un significato, l’avverbio
avversativo qui adoperato vuole dire che, mentre il Paradiso è al di là delle
possibilità dell’uomo, l’imitazione di Cristo è alla sua portata, senza alcun
bisogno – a quanto pare – della grazia santificante. Si potrebbe ipotizzare che
tale svista fosse frutto di mera imprecisione (del resto usuale nella confusa “teologia”
postconciliare), ma che capiti a un dottore in diritto canonico che a ventidue
anni si è laureato in matematica appare piuttosto improbabile, posta
l’importanza del discorso e della circostanza. Se Cristo è dunque imitabile da tutti,
con o senza Battesimo, ebrei, musulmani, buddisti e quant’altro sono
esattamente sul nostro stesso piano, ciò che, volendo, si può evincere dai
paragrafi 13 e 16 della Lumen gentium
nonché dalla dichiarazione Nostra aetate.
Altro che sconfessione del documento di Abu Dhabi…
Conclusione provvisoria
In conclusione, pur non intendendo aggiungerci alla lista di coloro
che sentenziano, non riusciamo a placare l’inquietudine provata fin dalla sera
dell’8 Maggio scorso: la sensazione è che la rivoluzione stia procedendo
indisturbata, benché in modo più fine, discreto e garbato. Dopo lo sfondamento
delle linee, è giunto il tempo di consolidare la posizione? Cionondimeno,
raccomandiamo ancora intense preghiere per Leone XIV, ben sapendo per fede che
Dio può trarre ciò che vuole da chiunque sia permeabile alla grazia. Se poi
l’agonia dovesse proseguire (come fan pensare le voci sulle nuove nomine), ogni
buon cattolico troverà sempre luce e conforto davanti al tabernacolo, il cui
divino Prigioniero sarà sempre con chi Lo ama sinceramente e persevera nel Suo servizio
costi quel che costi. Nessuno al mondo può allontanarci da Gesù né privarci
della Sua grazia, se noi non vogliamo e non la perdiamo per colpa nostra.
Chi ci separerà dall’amore di Cristo? […] nessuna creatura ci potrà mai separare dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore (cf. Rm 8, 35.39).
Post comprensibilmente prudente ed equilibrato, ma la tragica realtà è che papa Leone XIV sta confermando la linea liberale e modernista che i tradizionali statunitensi ascrivono al cardinal Prevost.
RispondiEliminaÈ molto probabile che Trump già sapesse di un'elezione spudoratamente pianificata, come sapeva chi ha scritto sul Foglio.
Ed è interessante il fatto che apparentemente Prevost sia in contrasto col presidente USA:
Questo mi fa intravedere la realtà del teatrino massonico delle false opposizioni tra espressioni apparentemente rivali di un Unico Potere satanico, che tiene in ostaggio il mondo e la Chiesa visibile (finché Dio lo permette!).
La rivoluzione procede col solito stratagemma dei 2 passi avanti e 1 indietro.
Io mi stringo a Gesù Sacramentato e alla Sua e nostra buona Madre, che "infine trionferà!".
Però non riesco a non sentirmi un dolore dentro... Speravo che dopo 12 anni di bergoglio, il buon Dio ci avrebbe mandato finalmente il Suo Papa, secondo il Suo Cuore..
Speravo fossimo prossimi alla sospirata fine di questo mondo, con la Purga Divina ormai indispensabile per ricacciare satana e i suoi servi all'inferno e restituire la Chiesa e il mondo all'Imperio di Cristo.
Ma dobbiamo ancora agonizzare e abbiamo paura per i nostri figli...
Fossimo da soli ci ritireremmo nelle grotte e ne usciremmo solo per i doveri di stato, le scorte alimentari e la Messa, ammesso di trovare un luogo di Vera Messa Cattolica.
Don Dolindo Ruotolo, una volta, parlando della crisi nella Chiesa da poco esplosa col concilio, si mise le mani nei capelli (cito un sacerdote testimone oculare) e scuotendo la testa, con un tono grandemente addolorato esclamò: "e andrà sempre peggio!".
Nel 2028 saranno 70 anni dall'inizio del "castigo immateriale" preannuciato dalla vera suor Lucia a pochi mesi dall'elezione di roncalli.
Spero che, come per l'esilio a Babilonia, il buon Dio abbia infine pietà di noi, perché non se ne può più di tutto questo Male...
Sì, è forte l'impressione di essere di fronte al solito "teatrino massonico delle false opposizioni tra espressioni apparentemente rivali di un unico potere satanico"... tuttavia non facciamo programmi alla Provvidenza, ma abbandoniamoci ai Suoi imperscrutabili disegni di infinita sapienza.
EliminaAppunto!
RispondiEliminaChi ci separerà dall'amore di Cristo?
Nemmeno un Papa.
La preghiera a San Michele Arcangelo di Leone XIII per il Papa regnante
don Elia la leggo spesso ma non riesco quasi mai a capire la sua logica ed i suoi ragionamenti, no ad una gerarchia ed ad un clero la cui rivoluzione procede indisturbata, no al vescovo scomunicato, no alla fraternità eretica, si al tabernacolo ma con chi ? da soli ? ci sta proponendo un cristianesimo domestico o privato ? sia chiaro e non ci inviti a cercare la chiesetta dove si pratica il cristianesimo verace perchè quella chiesetta non c'è
RispondiEliminaNon c'è bisogno di una chiesetta in cui si pratichi il cristianesimo verace; basta una qualunque chiesa in cui ci sia il Santissimo Sacramento e un sacerdote di sana dottrina (benché poco numerosi, ce ne sono ancora).
EliminaSe con "si smentisce ora platealmente affermando la validità del successore" si riferisce a Cionci, mi pare che non sia così. In questo video peraltro, Cioci allude a un reggente [nell'ombra]... come descritto da Tolkien nel Signore degli Anelli: il reggente di Minas Tirith, finché non torni il re (quel libro è profetico):
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=Wwl_SqXG2CU
Qui non ragioniamo con i romanzi né abbiamo la presunzione di stabilire ciò che non ci compete, facendo acrobazie di fantasia per giustificare le oscillazioni imposte dai finanziatori.
EliminaUn dubbio: come può aver fatto Dante (1265-1321) a mettere all'Inferno Alessandro VI (1431-1503)? Aveva il dono della profezia?
EliminaCionci è un pifferaio per gonzi (mi scusi la brutale franchezza). Delle non poche fantasie assurde che ha propinato ai suoi seguaci, quella del "reggente buono, non massone, in vaticano" é in assoluto la piú delirante.
EliminaOra, don Elia ha evidenziato con puntualità la palese contraddizione in cui il cionci è caduto, quando, prima del conclave aveva detto che chiunque fosse stato eletto sarebbe stato invalido... salvo poi rimangiarsi tutto e sostenere la validità d'elezione di Prevost, senza una ragionevole spiegazione.
Persino molti suoi seguaci hanno mangiato la foglia e si sono rivoltati contro cionci, sentendosi presi in giro.
Tertium non datur: o cionci è preda di schizofrenia, oppure sta obbedendo a ordini di scuderia (direi meglio "di loggia"): "prima dell'elezione metti le mani avanti e dì che sarà invalida, nel caso in cui uscisse, imprevedibilmente, un papa diverso da quello pianificato. Se invece uscirà il Papa che abbiamo pianificato, dovrai passare all'incasso della fiducia guadagnata criticando bergoglio, sostenendo il nostro nuovo papa, che dovrà trascinare dietro a sé tutti, verso il nuovo ordine mondiale".
Gli imbonitori e doppiogiochisti alla fine si bruciano sempre la maschera, come fu per Grillo e i 5stelle.
Cionci non fa eccezione.
Sottoscrivo. Grazie!
EliminaDato che le parole hanno il loro peso, giustamente, ma considerato anche che non sto seguendo tutto ciò che fa e dice Papà Leone XIV (quindi posso aver perso qualche passaggio), chiedo gentilmente: - Ha mai usato il saluto "Sia lodato Gesù Cristo!" fino ad ora?
RispondiEliminaNon risulta.
EliminaPare di no.
EliminaOra, non è che dire "Sia lodato Gesù Cristo" sia bastante a farci illudere che sia giunto un Papa Cattolico.
Eppure sarebbe stato un balsamo per le nostre orecchie e i nostri cuori.
E invece niente! Ancora... Dopo 12 anni...
Mi domando: "ma quanto è terribile per il diavolo questo saluto, per far sì che sia tabù pronunciarlo, non solo per bergoglio, che era visibilmente satanista, ma anche per qualsiasi chierico piegato al modernismo e agli ebrei?"
Non sono d’accordo con Lei. A parte il fatto che se l’elezione fosse frutto di accordo, Lei non pensa diversamente dai “complottisti” e taglierebbe fuori lo Spirito Santo; in più, perlomeno l’interessato dovrebbe esserne messo al corrente, perchè avrebbe anche potuto rifiutarsi e quindi vanificare gli sforzi. Per quanto riguarda il “tutti possono aspirare alla santitá”, non ha detto una stupidaggine: ci sono stati santi che Cattolici non erano e sono diventati Santi . Siamo tutti santi in potenza. Per uno che non è abituato a pensare male ha capito subito che la Grazia di Dio è necessaria…o forse doveva fare Catechismo in quel frangente? Inoltre, mi risulta che se uno cerca Dio con tutto il suo cuore ma non conosce Cristo non per sua colpa, e vive rettamente, puó salvarsi. Lo diceva anche don Bosco, senza scomodare San Pio X. Lei dovrebbe infondere coraggio e speranza, da pastore qual è, non seminare dubbi con la pretesa di dire la verità, che purtroppo, nemmeno Lei ha in tasca. Altrimenti fa il gioco del demonio.
RispondiEliminaCe l’ha la Fede? La usi allora, e aiuti i fedeli a conservarla. Un cristiano dovrebbe essere contento che un Papa viene ancora eletto e ringraziare Dio per questo. E se il Papa non è come ce lo aspettiamo (questa maledetta pretesa di saper fare meglio di Dio!!), ringraziamo Dio lo stesso, che sa quello che fa. Era impensabile e anche poco realistico avere un altro Pio X, nelle condizioni in cui siamo. Per quanto ne sappiamo, pur con le sue “imperfezioni” , questo Papa potrebbe far tornare a qualcuno la voglia di leggersi il Vangelo o Le confessioni di Sant’Agostino, giusto per capire chi fosse questo santo del quale il Papa è figlio ( e infatti, la prima cosa che mi ha chiesto mio suocero è stata “ma cosa vuol dire agostiniano”?). A sant’Agostino è bastato un verso del Vangelo a convertirlo. Sono sicura che la restaurazione è partita da un Leone XIV e che nel giro di qualche decennio avremo una Chiesa splendente. Francesco è stato solo un inceppamento. Ma ci vuole tempo per risanare le cose. E FEDE.
1) Dato che non sogniamo restaurazioni, ma cerchiamo di stare coi piedi per terra, non ci aspettavamo un altro Pio X, bensì almeno qualcuno che ci facesse uscire dalle ambiguità dottrinali. Ciò non ci impedisce di essere grati al Signore per il Papa che ha donato alla Chiesa, ma dopo l'ultimo pontificato siamo costretti a rimanere vigilanti.
Elimina2) Chi senza sua colpa è fuori della Chiesa può certamente salvarsi, ma non farsi santo, dato che ciò richiede la fede esplicita in Cristo. Neppure noi cattolici siamo "tutti santi in potenza" (concetto che implica il passaggio all'atto di una possibilità già insita nella natura), bensì tutti virtualmente santi (concetto che indica una possibilità che può attuarsi solo a determinate condizioni), dato che la santità esige la cooperazione con la grazia e l'esercizio delle virtù in grado eroico.
3) Non pretendiamo che il Papa faccia il catechismo, ma che i suoi discorsi siano pienamente conformi ad esso e ci confermino nella fede trasmessa anziché confonderci.
4) Lo Spirito Santo guida l'elezione del Papa tenendo conto del libero arbitrio degli elettori, che non sono burattini, ma esseri umani più o meno docili.
5) La fede cattolica presuppone la ragione, cosa che la distingue dal fideismo protestantico.
Amen.
RispondiElimina"Del resto, noi ci aspettiamo la salvezza da Gesù Cristo, non da chi Lo rappresenta sulla terra, pur senza nulla togliere all’importanza del secondo" E' esattamente ciò che ha detto Papa Leone XIV , gesti , simboli e atteggiamenti lo confermano da subito. Questo esclude a prescindere l'utilizzo della Chiesa per la promozione personale, cosa alla quale purtroppo abbiamo assistito, dentro e fuori la chiesa. Sui punti 'non chiariti' è giusto fare luce , senza pregiudizi in un senso o nell'altro. Il sollievo palpabile , contagioso , spontaneo sin dai primi istanti è il riflesso di chi riconosce e si riconosce tra gli 'amici di Gesù', certamente con numerosi difetti , ma anche con la profonda consapevolezza del senso di quiete che solo il Risorto può donare, come ha detto Prevost. Questo è innegabile e nessuna 'rivoluzione in corso' potrà cancellarlo.
RispondiEliminaPadre Elia, mi sembra che il Nemico voglia indurci a ritenere che papa Leone XIV sia una sua creatura, cosicché, credendo che la Chiesa sia caduta (come se fosse possibile!), abbandoniamo la Navicella e ci gettiamo tra i marosi. Resteremo nella Chiesa, e verremo purificati assieme ad essa
RispondiEliminaAssolutamente!
Elimina... dai frutti riconosceremo il vicario di Cristo
RispondiEliminahttps://www.aldomariavalli.it/2025/05/14/opinione-battiston-dai-frutti-lo-riconosceremo-una-chiave-di-lettura/amp/
Caro don Elia, concordo pienamente con la sua analisi.
RispondiEliminaTroppi "santificatori" emettono sentenze. La pazienza non è più di moda. Gesù ci ha detto di giudicare dai frutti, ma i più si sentono al di sopra del Vangelo.
Pertanto sia i difensori che gli accusatori sono già alle prese con la rissa, perché è questo che li aggrada. Ed allora, litigate pure, io aspetto le nomine, i documenti, gli atti, poi dirò cosa penso, perché dirlo prima è solo inutile retorica.
buongiorno. non capisco il suo attacco al blog di valli. Le legittime opinioni personali dei lettori hanno valore tanto quanto la sua qui espressa, che peraltro condivido. (ovvero temo per un probabile consolidamento dello sfondamento effettuato con toni bonari, ma tutti diretti al proseguio della rivoluzione). Non essere un teologo licenziato a dare più verita ad un opinione, come ci insegna il Vangelo e gli Atti, anzi. Deve anche capire che in questa situazione storica di sfascio della Chiesa la gente cerca anche una valvola di sfogo, e trovare un angolo dove poter sfogare le proprie preoccupazioni e perplessità, laddove in parrocchia ti guarderebbero tutti come un matto retrogrado, è di supporto quantomeno psicologico. Perciò apprezzo il blog di Valli che lascia spazio a diverse opinioni. (Uno è Pietro di sicuro, ma criticarlo è possibile e in taluni casi doveroso.) Così come apprezzo il tenore generale dei suoi interventi. Spero e prego che il Signore ci liberi dall'impostura. Ma temo che le sue vie non si svolgeranno nei modi e nei tempi che vogliamo noi.
RispondiEliminaPerché un'opinione abbia valore, è necessaria una buona competenza in materia. Il voler dar voce al bisogno di sfogarsi non giustifica il dare spazio a chiunque pretenda di sentenziare su qualunque cosa. In questa ridda di opinioni, i più rischiano di perdere completamente la bussola.
EliminaSi rende conto della sua responsabilità nello sviare i fedeli che la leggono in base a teorie personali. A maggior ragione se lei è un sacerdote, resti fedele alla Chiesa e al papa. Nulla la distingue dai modernisti.
RispondiEliminaSono sempre stato e sempre sarò, con l'aiuto di Dio, fedele alla Chiesa e al Papa obbedendo in ciò che è legittimo. Non vedo, in coscienza, come io stia sviando i fedeli in base a teorie personali. Ho scritto: "Non essendo in grado di trarre conclusioni in un senso o nell’altro, sospendiamo perciò il giudizio in attesa [...] di vedere i fatti, senza pregiudiziali di sorta"; ho poi raccomandato "intense preghiere per Leone XIV, ben sapendo per fede che Dio può trarre ciò che vuole da chiunque sia permeabile alla grazia".
EliminaDon Elia, continui così e non si faccia mai intimidire dai deliri aggressivi dei papolatri, che si scagliano contro la ragione critica illuminata dal Depositum Fidei, e vorrebbero che i cattolici si mettessero mani su occhi, orecchie e bocca, come le tre scimmiette, di fronte alle infedeltà dei veri o presunti papi, a cui san Paolo e sant'Atanasio, fra gli altri, ci insegnano a resistere, poiché l'obbedienza senza "se" e senza "ma" la dobbiamo solo al Capo, a nostro Signore Gesù Cristo!
EliminaDal canale Youtube Traditio di Matteo D'Amico video del 19 mag 2025.
RispondiEliminaI poteri forti stanno cercando da decenni di sostituire il calendario dei santi cristiano, con un nuovo calendario panteista e naturalista che celebra l'uomo, la natura, la scienza, giungendo a onorare anche le cose più assurde, come, ad esempio, "la cottura al forno". Non siamo di fronte a un gioco innocente, ma a un tentativo subdolo e graduale di introdurre una nuova religione neopagana coerente con il Great Reset e l'Agenda 2030.
https://www.youtube.com/watch?v=wxPs2V1Da_g
Uno spunto di riflessione. SLGC!
La Menorah floreale sul sagrato di S. Pietro che cosa può significare?
RispondiEliminaVi accennerò nel prossimo articolo.
EliminaSinceramente e pur con tutto il rispetto dovuto a un Sacerdote di Cristo, la delusione più grande è stata leggere questo lungo commento di cui posso condividere quasi solamente il riferimento a Valli che negli ultimi anni scrive perché ha la penna in mano (parla cioè perché ha la lingua in bocca). Ma alla fine è solo un povero giornalista che esprime opinioni. Da un sacerdote invece mi aspettavo un richiamo alla volontà di Dio. Se anche tutto quel che Lei scrive fosse vero, rientra comunque nella volontà di Dio e anche non voglio dimenticare che Dio usa spesso mezzi e persin umani complotti per ribaltare situazioni. Credo che ognuno nella propria vita abbia potuto sperimentarlo. L'inquietudine invece che ha causato alla mia anima il Suo scritto è stata davvero penosa per diversi giorni. Per tanti motivi che qui non è utile spiegare. Ma la decisione, per ora, è quella di non leggere più questo blog. Dio La benedica.
RispondiEliminaHo scritto più volte che la storia è diretta dalla Provvidenza, la quale utilizza tutto (comprese le scelte cattive degli uomini) per i Suoi fini di bene. Questa verità di fede non mi impedisce tuttavia di provare inquietudine nel cogliere determinati segnali, pur non cedendo alla tentazione di trarre conclusioni affrettate né, tanto meno, di perdere la speranza.
EliminaMi perdoni, ma tutte le volte che il padre ha insistito sulla santificazione personale cosa ha letto lei? Cosa le crea inquietudine, il fatto che potremmo essere ancora una volta delusi e perseguitati, cosa che ognuno nella sua vita sperimenta comunque? Tutti speriamo che la Chiesa torni più spirituale e meno cooperativa sociale d'ispirazione soltanto umana -con tutti gli effetti collaterali e le derive del caso-, ma restare coi piedi per terra è la cosa migliore per ora: più in alto fluttuiamo nell'aria, più doloroso sarebbe il tonfo nel precipitare. La Volontà di Dio si accoglie e basta, perché qualunque sofferenza è permessa per trarne del bene. Ma stare in campana non credo sia mai stato un peccato.
EliminaPremettendo che l'omelia di Leone XIV citata nell'articolo è chiara (si sta riferendo ai cristiani, così come il passaggio di GS 22 e LG da 13 a 16 non insegnano nulla di nuovo che non sia già stato detto precedentemente al Concilio Vaticano II, vedere catechismo della dottrina cristiana di San Pio X), è corretto essere guardinghi dopo gli ultimi 12 anni, ma se essere guardinghi vuol dire esserlo per gli ultimi 60 anni (dalla chiusura del Vaticano II) allora il discorso cambia un po'. Nostro Signore ha lasciato a Pietro il compito di pascere il gregge. Bisogna quindi dimostrare che il Catechismo della Chiesa Cattolica di San Giovanni Paolo II sia errato per essere guardinghi. Essendo che non può esserlo (sia per fede sia perché il Santo in Veritatis Splendor lo ha definito "strumento certo e sicuro della dottrina cattolica", e ciò è sentenza magisteriale) si può stare sereni.
RispondiEliminaLeggendo certi commenti o certe cose scritte si rischia di passare dall'essere guardinghi all'essere separati in casa (almeno nell'attitudine interiore).
Il passo poi dal separati in casa all'essere fuori dalla casa è ancora più breve. Come si è visto per taluni sacerdoti e fedeli in questi ultimi 12 anni.
Mio parere.
Vero indizio positivo se si ritornasse a "non ci indurre in tentazione", rivisto gnosticamente con "non abbandonarci alla tentazione". Sottintende la distanza e il disinteresse di Dio verso l'uomo, infatti proprio dello gnosticismo è postulare una parziale riuscita della creazione, da cui un Dio distratto e noncurante e il ricorso agli arconti, potenze preternaturali intermedie, cui spetta il lavoro di perfezionamento della creazione, assistiti dagli umani "pneumatici", gli spirituali, mentre le masse di "psichici", gli umani intermedi, e soprattutto degli "ilici", i più materiali, vanno ancor più scagliati nella materia, vittime sacrificali per accrescere la riuscita degli sforzi egoici dei "pneumatici": si comprende dunque lo sdoganamento di comportamenti licenziosi e immorali, la redenzione attraverso il peccato. La salvezza è accessibile ai soli pneumatici attraverso una dottrina segreta loro riservata, mentre gli altri ne sono esclusi non avendo una costituzione sottile idonea, dunque sono esseri ontologicamente inferiori. Il tutto si potrebbe configurare come una grande astuzia degli arconti, le intelligenze ostili al genere umano, che lascerebbero vastissime porzioni di umanità nella sozzura spirituale concedendo il governo di queste moltitudini e una salvezza di tipo egoico ai pneumatici. Lo gnosticismo, come tutti gli ismi, si configura come un ribaltamento della vera gnosi, cioè la concezione che una impronta divina, l'uomo fatto ad immagine di Dio, abiti in ogni uomo e che attraverso un processo di deificazione mediato dalla grazia divina si possa giungere alla salvezza, processo che richiede circostanze e metodi particolari ma non esclusivi (Melius scitur Deus nesciendo ma anche Intelligo ut credam, S. Agostino). In interiori homini habitas veritas, S. Agostino, INRI, In Nobis Regnat Jesus, con il processo secondo le classiche tappe di catarsi, illuminazione, unione o deificazione e gli incipienti, i proficienti, i perfetti, categorie in itinere e non ontologiche.
RispondiEliminaSacrificio, Cena o Pasto del Signore?
RispondiEliminaUn po' di ordine tra le idee sulla Messa.
P. Serafino Maria Lanzetta
https://www.youtube.com/watch?v=3GbISel-qQk&t=29s
Rev.Padre, in occasione della Festivita' di domani 24 Maggio, questa mattina ho letto che "L’invocazione di Maria Ausilio dei Cristiani fu introdotta nelle Litanie Lauretane da San Pio V, per commemorare la vittoria contro i turchi a Lepanto il 7 Ottobre 1571", e allora ho ricordato
RispondiEliminala Vostra mirabile invocazione : "Maria Regina del Preziosissimo Sangue" ! Se mi e' permesso, vorrei proporre a tutti i lettori di questo giornale di aggiungere questo ineffabile Titolo alle Litanìe Lauretane abitualmente recitate al termine del S.Rosario giornaliero e allo Spirito Santo, che infiammi d'amore il cuore di un Papa affinche' lo aggiunga ai Titoli della Santa Vergine . Così Sìa!
Mirabile intuizione : "Maria Regina del Preziosissimo Sangue, pregate per noi" . Amen