Alla ricerca del culto perduto / 3
Tu benedices
iusto (Tu benedirai il giusto; Sal 5,
13).
Mentre si recita attentamente l’Ufficio Divino, può capitare che un
versetto pronunciato centinaia di volte sprigioni inaspettatamente una luce
originale in rapporto all’attualità ecclesiale. Poiché la Sacra Scrittura è
ispirata da Dio, non c’è in essa nulla di incoerente; alla lettura spirituale,
anzi, tutto rivela un ordine e una coesione mirabili. Il Signore – afferma il
Salmista – non benedice se non i giusti, gli unici che siano suscettibili di
esser benedetti; il Sommo Bene, infatti, non può comunicarsi a chi si è
volontariamente posto in una disposizione contraria. La proposizione messa in
risalto conclude una riflessione sulla situazione dei malvagi di fronte a Colui
che ne aborrisce le scelte: «Al mattino starò alla tua presenza e vedrò che tu
non sei un Dio che voglia l’iniquità, così che il maligno non abiterà presso di
te, né persisteranno gli ingiusti davanti ai tuoi occhi. Odi quanti operano
l’iniquità; rovinerai quanti proferiscono menzogna. Il Signore detesta l’uomo
sanguinario e ingannatore» (Sal 5, 5-7).
Impossibili benedizioni
Questa evidente certezza non fa altro che confermarsi e precisarsi
laddove si consideri la natura della fede. Essa consiste nell’adesione
dell’intelletto, mosso dalla volontà sotto l’influsso della grazia, alla
Rivelazione divina, la quale contiene non soltanto verità su Dio e sull’uomo,
ma anche norme che consentano al secondo di vivere in armonia col primo. Lo
scopo della Rivelazione, infatti, è stabilire una relazione di amicizia tra il
Creatore e la creatura, cosa che esige evidentemente la sottomissione dell’una
all’Altro. L’uomo, essendosi integralmente ricevuto da Dio e tendendo
consapevolmente a Lui come al proprio fine ultimo, non può realizzare la
propria vocazione se non mediante l’amorosa obbedienza a Colui che per pura
generosità gli ha dato l’essere e la grazia in vista della gloria. Una relativa
autonomia consiste per lui nella capacità di determinare liberamente le sue
scelte in funzione del fine, non certo di individuare il fine stesso e il modo
di giungervi.
Le benedizioni sono sacramentali, ossia riti istituiti dalla
Chiesa che, per una certa somiglianza con i Sacramenti, ottengono effetti
soprattutto spirituali (ma non solo) che dispongono l’anima a ricevere la
grazia santificante o a farla fruttificare. Mentre i Sacramenti, dal punto di
vista della sola validità, producono infallibilmente l’effetto proprio di
ciascuno con la semplice esecuzione del rito previsto (ex opere operato),
richiedendo l’adesione interiore ai soli fini della fruttuosità, i sacramentali
sono efficaci in base alla fede e alle disposizioni sia di chi li amministra
sia di chi ne beneficia (ex opere operantis).
Poiché la fede, come appena visto, include necessariamente scelte di vita
corrispondenti, è impossibile che una benedizione abbia effetto su chi vive in
modo ad essa contrario, a meno che non ne sia pentito e non stia facendo il
possibile per uscire dalla sua situazione di peccato; qualora quest’ultima sia
pubblica, una benedizione costituisce un intollerabile scandalo.
Decomposizione della Liturgia
Chi si oppone al rito tradizionale lo fa mosso da una concezione
della Liturgia che non corrisponde alla sua realtà oggettiva, bensì alla sua
visione ideologica, artificiosa e storicistica. L’aggiornamento della
dottrina e del culto, con il quale si è cercato di legittimare la rivoluzione
conciliare, esprime di fatto un tentativo di reinterpretare il cristianesimo in
chiave antropocentrica. Il fondamento di esso è la contraddittoria (e per ciò
stesso assurda) pretesa, esplicitamente dichiarata nel discorso di chiusura del
Vaticano II, di conciliare il culto del Dio che si è fatto uomo con quello
dell’uomo che si fa dio. Le radici di tale prometeica ribellione affondano nel
pensiero di quegli umanisti che, non a caso, si sentirono chiamati a tradurre
(e quindi praticare) il Corpus Hermeticum,
vera e propria summa della stregoneria egizia. L’accanita difesa della
nuova Messa, inscindibile dall’odio per quella antica, puzza effettivamente di
luciferino e di pratiche occulte.
Pretendere peraltro di reprimere abusi in un contesto intellettuale
e operativo strutturalmente soggetto a continua evoluzione è quanto meno
risibile: una volta demoliti i fondamenti e rimosse le pietre di confine, a che
cosa ci si può ancora appellare per esigere l’osservanza delle norme, se
oltretutto si emette non un testo legislativo, ma una semplice nota? Se
i ministri che alterano i riti prescritti fino a renderli invalidi non vengono
sanzionati, che cosa li fermerà? Essi sono fermamente convinti, in base alle
loro idee, di agire in modo lodevole per il bene dei fedeli e della Chiesa;
nella loro mente il concetto di validità è del tutto superato a vantaggio
dell’efficacia pastorale, la quale, benché solo presunta, per loro sussiste per
il semplice fatto che l’hanno pensata. Tale idealistica prevalenza del
pensiero sul reale, d’altronde, è in perfetta continuità con i princìpi che
hanno guidato la cosiddetta “riforma” liturgica: può forse la rivoluzione
cristallizzarsi in una forma definitiva?
La propensione a trasformare la Liturgia in campo di incessanti
sperimentazioni dettate da opinioni strampalate non poteva non sfociare nella
decisione di impartire “benedizioni” (del tutto inefficaci, come appena visto)
anche a chi vive in peccato mortale manifesto. Si osserverà che questo nasconde
in realtà la volontà di legittimare il vizio di chi legifera, ma ciò non toglie
che l’effetto di interventi del genere, oltre allo scandalo immediato, è a
lungo termine una deformazione mentale che conduce a considerare il culto un
fatto completamente arbitrario, privo di consistenza propria, soggetto al puro
arbitrio di chi se ne occupa e ridotto a veicolo di propaganda ideologica. Quel
che è peggio, quanto ai metodi, è la perversione delle giovani coscienze di
seminaristi, frati e suore che, a causa dei loro studi e della “formazione”
ricevuta, perdono quel po’ di fede e buon senso che avevano all’inizio e, per
mezzo di una sottile quanto pervasiva manipolazione mentale, sono violentati
nell’anima (oltre che, spesso, anche nel corpo).
Eredità per il futuro
Molti di noi hanno avuto la grazia di conoscere, in gioventù,
qualche anziano sacerdote formato alla vecchia maniera: animato da fede robusta
e serena, dotato di sano senso pratico e pastorale, mosso da bontà
disinteressata e concreta, pieno di attenzione discreta ed efficace ai bisogni
altrui, dolce e compassionevole verso ogni umana miseria, affabile e scherzoso
anche nelle prove, mite e magnanimo perfino con gli avversari, solido come una
roccia e delicato come una madre, capace di incessante zelo e abnegazione fino
all’eroismo, ma senza spettacolarità né vittimismo, accurato nel culto senza essere
maniaco di pizzi e merletti. In lui non si cercava l’oratore brillante o
l’intrattenitore di successo, ma una parola amica al momento giusto, un
consiglio sapiente nelle difficoltà, una mano che sollevasse dalla malattia o
asciugasse le lacrime, la grazia di un’assoluzione amministrata dopo aver
suscitato sincero pentimento, il gesto sacro che preparasse all’ultimo
passaggio… in una parola, la presenza di Gesù perpetuata sulla terra.
Da dove scaturiva tutto questo? Dalla completa e definitiva rinuncia a se stesso e ai propri comodi, appresa con un’ascesi semplice e soda; dall’insegnamento delle virtù sacerdotali e religiose, impartito con dovizia di esempi tratti dalla vita dei Santi, immensa famiglia nella quale si sentiva a casa; dalla crocifiggente recitazione del Breviario con tutte le letture patristiche, così ricche di umanità e dottrina; dalla meditazione della Scrittura letta nella Vulgata; dalla contemplazione, coi calli alle ginocchia e la corona sempre in mano, dei divini misteri gustati nel Rosario; dal frequente colloquio col Prigioniero del tabernacolo; dal quotidiano associarsi all’immolazione della Vittima pura, santa e immacolata; dal continuo contatto con i problemi della povera gente, illuminato da un’incrollabile fiducia nella potenza della grazia e da un’intima familiarità con le imprevedibili vie della Provvidenza; da una sincera e profonda solidarietà con gli uomini, debitori come lui al Redentore. La sua carità troverebbe certo la parola e i gesti più adatti anche con gli odierni peccatori, talmente smarriti da non saper più neppure riconoscere il proprio peccato, ma li benedirebbe soltanto dopo averli riportati a Dio, fonte di ogni benedizione. Questo è vero amore.
Da alcune settimane recitò il breviario, da solo, aiutato dal fatto che in rete ci sono siti dai quali posso agevolmente trovare la liturgia delle ore in tempo reale senza possedere il libro, il cui utilizzo ho sempre trovato troppo difficile per me nelle occasioni in cui ho partecipato alla vita di comunità religiose.
RispondiEliminaLo dico per agganciarmi ad una sua frase che qui mi ha incuriosito : "la crocifiggente recitazione del breviario " cosa intende esattamente per crocifiggente ?
Un' idea me la sarei pure fatta, ma preferisco non esporla e confidare nella sua disponibilità a spiegarmene lei stesso il senso, grazie.
Crocifiggente perché il sacerdote ha l'obbligo grave (cioè sotto pena di peccato mortale) di recitarlo ogni santo giorno, possibilmente nelle ore stabilite, e di portarne comunque a termine la lettura entro mezzanotte, cosa spesso ardua per chi ha cura d'anime. Ovviamente è soltanto uno dei modi in cui i sacerdoti fedeli sono "inchiodati" con Gesù alla croce e in tal modo si santificano a beneficio del prossimo.
EliminaGrazie per la risposta. È abbastanza conforme all'idea che mi ero fatto .
EliminaAborto, 194. “Un Cuore Che Batte”: la Proposta di Legge Verrà Discussa in Parlamento.
RispondiEliminahttps://www.marcotosatti.com/2024/02/23/aborto-194-un-cuore-che-batte-la-proposta-di-legge-verra-discussa-in-parlamento/
Ringraziando il Signore ce ne sono ancora Sacerdoti così anche se quelli confusi fanno più notizia, grazie carissimo Padre Elia la sua finezza di sentimenti mi fa credere che anche lei fa parte del piccolo resto guidato da MARIA che ogni settimana ci alimenta della ricchezza spirituale che porta in sé, Dio la benedica sempre
RispondiElimina«Lampada per i miei passi è la Tua Parola,. luce sul mio cammino». (Sal 118[119]
RispondiEliminaSeconda Domenica di Quaresima in rito tradizionale a Vocogno in Val Vigezzo (VB).
RispondiEliminaOmelia di don Alberto Secci: Quaresima nei tempi di apostasia.
Domenica 25 Febbraio 2024
https://www.youtube.com/watch?v=_vFYUznyrMg
Ma la monarchia non è razionale. O democratico o logico o giusto. Non lo abbiamo già imparato tutti? La gente non vuole venire in un palazzo e prendere quello che potrebbe avere a casa. Quando vengono per un'investitura o una visita di Stato, quando ci sfiorano, vogliono la magia e il mistero. E l'arcano, l'eccentrico e il simbolico. E il trascendente. Vogliono sentirsi come se fossero entrati in un altro mondo. Questo è il nostro dovere. Per sollevare le persone e trasportarle in un altro regno, non riportarle sulla terra e ricordare loro ciò che già hanno.
RispondiEliminahttps://blog.messainlatino.it/2024/02/la-corona-inglese-e-le-chiese-vuote.html#more
Mi permetto di segnalare questo articolo che parla di TV perche' l'ho trovato interessante. Personalmente non guardo la TV da almeno dieci anni, se sara' permesso vorro' in seguito esprimere una mia opinione.
Mio amico,
RispondiEliminaNostro Signore non ci ha chiamato alla paura. Nonostante l’oscurità della nostra epoca, gli uomini e le donne di fede non sono privi della verità e dell’amore di Cristo, né della cura fedele di Sua madre.
Fu in un'epoca molto simile alla nostra che la Madonna apparve per la prima volta a San Juan Diego circa 500 anni fa. Anche allora il mondo lottava contro carestie e malattie, e la guerra in Terra Santa minacciava di ridurre nel caos quella bellissima e torturata regione. Anche allora, la confusione velenosa proveniente dall’interno della Chiesa ha corroso la fede dei cristiani in tutto il mondo.
E poi abbiamo visto anche le forze del peccato ritirarsi davanti alla presenza della Madonna. Attraverso l'umile e coraggiosa cooperazione di San Juan Diego con la grazia, la Madonna rivendicò il Nuovo Mondo per Cristo, attirando quasi nove milioni di nuove anime nella Chiesa al momento della morte di San Juan Diego nel 1548. È questa stessa cura e protezione materna che noi cerchiamo oggi: una cura e una protezione che lei ci concederà, se la chiediamo sinceramente.
A tal fine, invito tutti i cattolici, soprattutto quelli delle Americhe, a unirsi a me nella preghiera di una novena di nove mesi per chiedere l'intercessione della Madonna, a partire dal 12 marzo.
RISPONDI ALLA CHIAMATA!
Questa immensa impresa spirituale culminerà con la consacrazione a Nostra Signora di Guadalupe il 12 dicembre, giorno della sua festa. Coloro che intraprendono questa grande causa spirituale possono aspettarsi da me brevi riflessioni video ogni mese per guidarvi, oltre a regolari riflessioni e preghiere scritte.
La conversione dei nostri cuori trasforma incessantemente il nostro mondo: non perdiamo mai la fiducia nella cura della Madonna per noi, e non perdiamo mai la fede nella verità e nell'amore di Cristo.
L’oscurità del peccato sembra così grande. Ma Nostro Signore non ci ha chiamato alla paura! Il male non può avvicinarsi alla potenza della grazia di Dio. Il peccato non può impedire che la misericordia guaritrice di Nostro Signore raggiunga coloro che si pentono e la cercano. E nulla può diminuire la cura e la protezione della Madonna per noi, che rimangono forti oggi come lo erano 500 anni fa.
Vostro nel Sacro Cuore di Gesù e nel Cuore Immacolato di Maria e nel Cuore Purissimo di San Giuseppe.
Raymond Leo cardinale Burke
https://novena.cardinalburke.com/
https://www.aldomariavalli.it/2024/02/28/monsignor-vigano-chi-vuole-far-regnare-satana-deve-bandire-dio-con-il-pretesto-della-laicita-dello-stato/amp/ Davvero mons. Viganò ignora che una delle due ramificazioni della Cabala (e massonerie al suo servizio) si nasconde dietro l'opzione "sovranista"?
RispondiEliminaRatzinger in difesa di Tucho, una magia di Tornielli
RispondiEliminaLuisella Scrosati
Un fenomeno che si era registrato fin dall'inizio, con la prestazione del collega di Tornielli, mons. Dario Edoardo Viganò, che aveva cercato di arruolare Ratzinger tra i sostenitori dell'alta teologia di Francesco, subito sbertucciato dalla finezza del Papa emerito.
https://lanuovabq.it/it/ratzinger-in-difesa-di-tucho-una-magia-di-tornielli
Nonostante il S.Rosario da lui umilmente registrato sia stato cassato da tutti i programmi radiofonici "cristiani" , nonostante la sua memoria sia stata cassata anche nelle parrocchie come se non fosse mai esistito, l' uomo Pastore dalla salute precaria e dalle gracili spalle viene spesso usato come "sigillo di stato". Dio abbia pieta' di coloro che tendono a staccarsi dal Corpo Mistico perche' non riceverebbero piu' la necessaria clorofilla.
FULTON JOHN SHEEN :
RispondiEliminaIL PIANTO DEL CRISTO
https://www.mimep.it/wp-content/uploads/2024/02/Il-pianto-del-Cristo-anteprima.pdf
Edith Stein
Elimina"Lasciami, Signore, seguire ciecamente i tuoi sentieri,
non voglio cercare di capire le tue vie: sono figlia tua.
Tu sei il Padre della Sapienza e sei anche mio
Padre, e mi guidi nella notte: portami fino a te.
Signore, sia fatta la tua volontà: "Sono pronta", anche se in questo mondo non appaghi nessuno dei miei desideri.
Tu sei il Signore del tempo, il momento ti appartiene,
il tuo eterno presente lo voglio fare mio, realizza ciò che nella tua sapienza prevedi: se mi chiami all'offerta nel silenzio, aiutami a rispondere, fa che chiuda gli occhi su tutto ciò che sono, perchè morta a me stessa, non viva che per te."
Caro Don Elia, non le fa onore, e la scredita molto agli occhi di chi la segue da tanto tempo, il fatto di censurare ogni opinione che non le aggrada... Il messaggio di monsignor Viganò, merita l'oblio sul suo blog? Mentre da pubblicità a tu le altre... Non bastava la "voce" di una nota Radio....
RispondiEliminaTanta erudizione che si perde in un bicchiere d'acqua... E non è la prima volta.
Mala tempora currunt.
Gentile signore, spero mi perdonera' se mi intrometto tra lei e don Elìa, il fatto e' che ricordo bene che il Rev.Padre ne ha gia' parlato in un editoriale precedente . Se vorra' ci potremo incontrare per la preghiera in favore dei Sacerdoti nel Sacro Cuore di Gesù e nel Cuore Immacolato di Maria alla presenza e con l'ausilio del glorioso Patriarca San Giuseppe. Colgo l'occasione per ringraziare il Rev. Padre per il suo principio guida : la rettitudine. Ave Maria!
EliminaRingrazio di cuore per questa puntualizzazione.
EliminaHo già scritto più volte che monsignor Viganò ha purtroppo imboccato un vicolo cieco che porta alla separazione dalla Chiesa; per questo non bisogna ascoltarlo.
<>
RispondiEliminaDon Elia, mi sono imbattuto in queste due figure di ecclesiastici cattolici del 1700 che sembrano avvalorare in pieno che il germe della crisi attuale della Chiesa Cattolica abbia attecchito da molto tempo e ora giunto a maturità stia manifestando in pieno la sua virulenza, noterà anche il discutibile spessore umano dei soggetti, per la dissimulazione incredibilmente protratta per un'intera esistenza, in un caso, e per la viltà esibita nell'affrontare la morte, nel secondo caso, da paragonare invece con il sacerdote massone loro contemporaneo.
Il primo sembra proprio un memento del Mysterium iniquitatis, un incubatore designato degli aspetti più oscuri e discutibili della cosiddetta modernità, in una parola del Kali Yuga, esattamente l'età oscura, in cui secondo la concezione vedica il mondo progressivamente è andato precipitando, come se una coltre fuligginosa andasse via via oscurando il sole divino rendendoci sempre più incoscienti e ignari della sua esistenza e dei suoi influssi vitali necessari per la vita.
Non si tratta evidentemente solo di una singolarità storica ma di una profonda rivelazione sulla verità della frase "Uno di voi mi tradirà", del fatto che proprio uno dei dodici più intimi e vicini a Gesù fosse un traditore.
Al tempo stesso una precisa attualizzazione della frase di Gesù citata all'inizio cui in Luca 12 fa seguito il peccato contro lo Spirito Santo <<10 Chiunque avrà parlato contro il Figlio dell'uomo sarà perdonato, ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato.>>
Jean Meslier: «Io vorrei, e questo sia l'ultimo ed il più ardente dei miei desideri, io vorrei che l'ultimo dei re fosse strangolato con le budella dell'ultimo dei preti.[1]»
1)Le religioni sono soltanto invenzioni umane, piene di errori e di sciocchezze.
2)La fede, "credenza cieca", è solo un principio di errore e di impostura.
3)Falsità delle presunte visioni e rivelazioni divine.
4)Vanità e falsità delle presunte profezie dell'Antico Testamento.
5)Errori della dottrina e della morale della religione cristiana.
6)La religione cristiana autorizza le prepotenze e la tirannia dei grandi.
7)Falsità della presunta esistenza della divinità.
8)Falsità dell'idea della spiritualità e dell'immortalità dell'anima.
SEGUE
CONTINUA
RispondiEliminaUn sacerdote massone loro coevo invece seppe riscattarsi proprio affrontando la morte in modo esemplare, la testimonianza meritoria che includo è di un massone di oggi che precisa anche che il sacerdote venne poi beatificato da Pio XII.
Rammento anche un libro recente, il Trattato di ateologia, secondo cui concezioni ed impostazioni integralmente atee ed agnostiche fossero in pratica sostanzialmente estranee all'intelligentia occidentale almeno fino al 1700, il che dunque porta a ritenere il sacerdote incriminato come una figura spartiacque.
--- Jean Meslier
https://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Meslier
--- Jacques Roux, il prete rosso, più estremista di Marat e Robespierre, capofila degli Arrabbiati
https://it.wikipedia.org/wiki/Jacques_Roux
<>
--- Il beato massone
https://www.francescoguida.org/2020/01/12/il-beato-massone-jean-marie-gallot/
Aggiungo poi un post su Drach, ebreo convertito vicino a Pio IX, cui si deve sul solco del passo contenuto in Retractationes di Sant'Agostino, sua ultima opera, una visione perennialista della rivelazione cristica, da sempre esistita e che solo con la venuta di Cristo nella carne ha preso nome di religione cristiana.
<< In effetti quella che ora prende il nome di religione cristiana, esisteva già in antico e non fu assente neppure all'origine del genere umano, finché venne Cristo nella carne. Fu allora che la vera religione, che già esisteva, incominciò ad essere chiamata cristiana.>>
SEGUE
CONTINUA
RispondiEliminaDavid Paul Drach, onorato anche con l’onorificenza pontificia di Chevalier per la sua lunga militanza come bibliotecario della congregazione De Propaganda Fide, lasciò numerosi scritti di spessore ed è accostabile ad Israel Zoller / Eugenio Zolli per aver riconosciuto nel cristianesimo il compimento del giudaismo, non vedendovi dunque una contraddizione con la sua precedente, radicata e profonda formazione rabbinica, tesi sviluppata in particolare nel testo <>.
https://fr.wikipedia.org/wiki/David-Paul_Drach
Drach propiziò fra l’altro la conversione e la vocazione religiosa dell’ebreo Francois Libermann, proclamato venerabile e fondatore di due congregazioni religiose, la società del Santo Cuore di Maria e la Congregazione del Santo Spirito.
Drach sostenne anche la consonanza della cabala nella sua forma vera e genuina con la tradizione biblica, in polemica con lo studioso ebraico Adolphe Franck che invece la interpretò panteisticamente.
--- Nous proposons ici de faire (re) découvrir le chevalier Drach et son ouvrage : La Cabale des Hébreux vengée de la fausse imputation de panthéisme par le simple exposé de sa doctrine d’après les livres cabalistiques qui font autorité (Imprimerie de la Propagande, Rome, 1864).
Indigné de l’alliance que Franck cherche à établir entre le panthéisme et la cabale dans sa La Kabbale ou la philosophie religieuse des Hébreux, s’écrie dans une réfutation de ce livre : « Les incrédules cherchent à rendre la cabale complice de l’impie système du panthéisme. M. Franck, le dernier venu, traite de la cabale comme un aveugle qui raisonnerait sur les couleurs par ouï-dire. » (La Cabale des Hébreux vengée de la fausse imputation de panthéisme, par le chevalier P. L. Drach, p. 7.)
Après sa lecture, nous savons qu’il coexiste en réalité deux cabales comme l’enseigne Drach : « la première, la véritable cabale, dont l’enseignement remonte à Adam. Celle-ci fut transmise par la Synagogue. Et l’ensemble recouvre un caractère franchement chrétien. La seconde est en fait un mélange de magies, de théurgie, de superstitions ridicules » que nous considérons avilissantes pour l’esprit humain. ---
https://www.kabbale.eu/la-cabale-des-hebreux-par-le-chevalier-drach/
Le considerazioni di Drach sulla cabala ebraica trovano eco nel libro del gesuita Giovanni Perrone “De D[omini]. N[ostri]. Jesu Christi divinitate”, rinomato teologo dogmatico del 1800 e fra i promulgatori del dogma dell’Immacolata Concezione, autore infatti di “De immaculato beatissimæ virginis Mariae conceptu, an dogmatico decreto definiri possit”.
https://www.cairn.info/revue-des-sciences-philosophiques-et-theologiques-2012-4-page-703.htm
Giovanni Perrone compilò la prefazione dell’opera di Drach sulla cabala apprezzandone il contenuto, vedere https://livres-mystiques.com/partieTEXTES/Drach/Cabale_vengee.pdf
Versione originale in italiano dell'intervista concessa da don Nicola Bux a Edward Pentin per il suo blog in data 27 Gennaio 2024 . Oggetto : Fiducia supplicans.
RispondiEliminahttps://www.ilpensierocattolico.it/new/don-nicola-bux-fiducia-supplicans-non-appartiene-al-magistero-autentico-e-invita-il-cardinale-fernandez-a-dimettersi/
La Comunión en la mano: doctrina, mentira y desobediencia - La Sacristía de La Vendée: 22-02-2024
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=YIX5d9mwssk
E' abbastanza comprensibile anche per coloro che non conoscono la lingua spagnola.
E per ampliare l' Oggetto Comunione sulla mano, naturalmente dopo l'approvazione di Don Elìa, segnalo come molto utile anche l'ascolto/meditazione di questa Catechesi del P. Settimio Manelli che commenta il Dono del Timore di Dio da alcuni scritti di Don Dolindo Ruotolo. Ave Maria!
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=cdlZiDQ-vwY
Comunione sulla mano
RispondiEliminaDocumenti e storia
S.E.R Juan Rodolfo Laise
Edizione italiana
Cantagalli gennaio 2017
Prefazione di Mons. A. Schneider
Un contributo informativo...
Giuseppe
26/02/2024
RispondiEliminaLA COMUNIONE SULLA MANO E “L’ARCHEOLOGITE” PROGRESSISTA
di Pietro Licciardi
https://www.informazionecattolica.it/2024/02/26/la-comunione-sulla-mano-e-larcheologite-progressista/
Carissimo sig.Giuseppe, grazie del suo contributo informativo che unitamente al successivo di Don Bortoli ritenevo scontato (nel senso che oramai tutti i fedeli ne fossero a conoscenza). A tutto quanto sopra esposto, attinente alla ricezione della SS.Eucaristia e per la nostra riflessione, aggiungo questo link :
https://www.informazionecattolica.it/2024/02/26/la-comunione-sulla-mano-e-larcheologite-progressista/
Dalla Catechesi di un Sacerdote fedele :
1) "I continui scempi perpetrati nei confronti dell'Eucaristia non sono molto differenti dalla cattura di Gesu' al Getsemani".
2) "Ricordiamo quanto affermiamo nell'Atto di Adorazione : Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano..."
La nostra missione è quella di condurre quante piu' anime possibili (le nostre e altrui) a Gesù, attraverso l'Immacolata. Ave Maria!
RispondiEliminaEgr. Padre, mi consenta di ritornare sul caso di Monsignor Viganò. La dannatio memorie, calata come una scure sul suddetto vescovo su questo blog, ripeto è nel caso di specie quanto meno inopportuna, e fuori luogo. Lo stesso infatti affrontava nel video in questione tematiche che questo blog ha fatto sue in passato. Si può criticare la direzione intrappresa da Mons. Viganò, ma l'oblio, è un metodo mondano, non cristiano.
RispondiEliminaVorrei cogliere l'occasione per fa presente, come non sarebbe più corretto pubblicate tutti i messaggi (naturalmente rispettosi ed educati)? E semmai confutare successivamente all'interno degli editoriali del sabato?
I santi in questo insegnano: non si sono tirato indietro, nel correggere e convertire gli erranti. Che ne pensa?
Con inalterata stima.
Non infliggo a nessuno la "damnatio memoriae", dato che non mi compete, ma sono stanco di ripetere le stesse cose e desidero concentrarmi su contenuti più conformi alla speranza cristiana.
Eliminacomunione sulla mano
RispondiEliminaDon Alberto Secci 4.Giugno.2020
https://www.youtube.com/watch?v=B3__5slH9W0&t=5s
radicatinellafede rnf
Comunione sulla mano? L'astuzia del diavolo
Don Alberto Secci (3 anni fa)
https://www.youtube.com/watch?v=EjnIq2SpTlg&t=401s
Scusate il ritardo. Elle