Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 26 marzo 2022

 

L’Apocalisse dietro di noi / 2

 

 

È lampante che, con il pretesto del rinnovamento, si sia inteso istituire una nuova religione che con quella cattolica conservasse soltanto una somiglianza esterna, quale veicolo di un contenuto estraneo: un panteismo immanentistico centrato sull’uomo, ma celante il culto proprio della massoneria, ossia quello di Lucifero, il Dio dell’universo appositamente infilato nel rito della Messa “riformata”. A tal fine si è presentato il verbo conciliare come un’ulteriore rivelazione divina, frutto di una presunta nuova Pentecoste, che dopo quasi due millenni avrebbe finalmente fornito alla Chiesa la giusta chiave interpretativa della verità rivelata, fino allora, evidentemente, rimasta velata a tanti Pontefici, Santi e Concili, se non da essi decisamente fraintesa e distorta. Con sistematica e meticolosa diligenza s’è provveduto a ripensare radicalmente il dogma e la morale, nonché a ricostruire ex novo il culto, il diritto e le strutture di governo, ben attenti a non lasciare immutato assolutamente nulla. Tutto nella Chiesa, pezzo per pezzo, è stato sostituito da qualcos’altro in funzione di una diversa comprensione della Chiesa stessa – cosa, peraltro, che non è affatto consentita.

Nessuna ermeneutica potrà mai risanare l’avvenuta rottura con la Tradizione: l’organismo artificiale che ne è nato è stato volutamente studiato perché fosse un’altra cosa. Trovare una continuità con ciò che il cattolicesimo era prima è solo un esercizio dialettico che ha momentaneamente rassicurato i buoni, ma non tiene di fronte all’evidenza della realtà, specialmente se si prende atto dei prevedibili sviluppi del processo avviato sessant’anni fa e ora giunto a piena maturazione. Nell’insegnamento teologico, come nella mentalità comune, il cristianesimo è ormai considerato un’opzione fra le tante – e neppure la migliore, vista l’ossessiva insistenza sulle colpe attribuite ai suoi adepti. Per continuare a professarlo legittimamente, oggi, bisognerebbe rinunciare a ogni pretesa di verità e di esclusività a vantaggio di un vago moralismo umanitarista, coincidente con il pensiero unico, che rende superflua ogni fede e indifferente ogni appartenenza. In un contesto del genere viene meno la ragion d’essere della Chiesa e, in generale, di qualunque istituzione religiosa.

Uno degli indizi più evidenti di tale volontà sovvertitrice è il modo in cui sono stati trattati i Padri della Chiesa nel nuovo breviario. L’abbondanza e qualità dei testi patristici inseriti è di per sé una grande risorsa per la formazione dottrinale e spirituale di clero e religiosi, oltre che di molti laici che pregano con l’Ufficio Divino; è proprio grazie alla meditazione su di essi che chi scrive ha cominciato a riappropriarsi della verità cattolica deformata dagli studi, per approdare infine, dopo lunghi anni di letture e riflessioni, alla riscoperta della Tradizione. Tuttavia – tralasciando la scarsa attenzione ai temi morali nella scelta dei testi – il confronto con gli originali porta alla luce un grave problema di fedeltà sia alla lettera che al contenuto: grazie ad esso ci si accorge, infatti, non solo che le traduzioni sono spesso inaffidabili, ma anche che i brani stessi sono stati selezionati e purgati in modo da non confliggere con l’ideologia dei novatori. Analogo discorso vale per il trattamento della Sacra Scrittura, soprattutto riguardo ai passi scomodi del Nuovo Testamento.

Tale intento mistificatorio è particolarmente evidente nella sistematica censura dei testi attinenti alla polemica antigiudaica, che il breviario tradizionale riporta invece senza il minimo complesso. Sia in Oriente che in Occidente, Padri e scrittori ecclesiastici di prima grandezza si scagliano con veemenza non solo contro le pratiche di un culto ormai superato dopo la morte redentrice del Cristo, ma anche contro la condotta degli aderenti ad esso, perennemente sorpresi a tramare a danno dei cristiani, sia sul piano politico che su quello economico. Le accorate denunce dei Padri e dei Concili dimostrano la fondatezza delle teorie sulla cospirazione giudaica; il fatto che un regime anticristiano (peraltro finanziato da banchieri ebrei) le abbia sfruttate per giustificare uno sterminio non ne annulla la verità storica, né stabilisce alcun nesso tra la dottrina cattolica tradizionale e le aberrazioni di un’ideologia demoniaca partorita dalla mente malata di un satanista.

L’atteggiamento verso l’Israele storico non riveste certo un ruolo periferico nel discorso che stiamo sviluppando: per neutralizzare la portata universale della verità cattolica ed esautorare la Chiesa era necessario ridurre il cristianesimo a una variante impazzita dell’ebraismo da ricondurre nel suo alveo una volta per tutte. Ciò che i rabbini non possono proprio sopportare è l’interpretazione patristica in senso cristologico di quei passi dell’Antico Testamento che essi riferiscono invece alla loro etnia, considerata termine ultimo ed esclusivo delle promesse divine. Se però crediamo sul serio che il vero autore delle Scritture è lo Spirito Santo e che tutto, in esse, tende al Cristo (cf. 2 Tm 3, 16; 2 Pt 1, 21; Rm 10, 4), non possiamo non riconoscere la profonda continuità tra i due Testamenti nonché la piena legittimità dell’ermeneutica praticata dai Padri, poi seguita dai teologi provati. Questo punto è di capitale importanza per la nostra fede: su di esso tutto sta o cade, come avevano ben compreso gli intellettuali ebrei che influenzarono in modo decisivo la stesura di alcuni documenti secondari del Vaticano II, successivamente considerati, benché a torto, fondamentali.

Particolarmente eloquente, a tal proposito, è l’interpretazione di un episodio della storia di Giacobbe. La benedizione che il figlio minore, istigato dalla madre Rebecca, estorce con l’inganno al padre Isacco, ormai cieco, al posto del primogenito Esaù si attaglia unicamente a Gesù Cristo: «Ti servano i popoli e ti adorino le tribù; sii il signore dei tuoi fratelli e si prostrino davanti a te i figli di tua madre» (Gen 27, 29). Perché si utilizza il plurale, visto che Giacobbe ha solo un gemello? I fratelli, evidentemente, sono quelli di Gesù, che sono tali non sul piano naturale, ma su quello soprannaturale: sono i membri di quella moltitudine che si è acquistata col proprio sangue e di cui è il primogenito (cf. At 20, 28; Ap 5, 9; 7, 9; Rm 8, 29); essi sono figli di sua madre, cioè di Colei che ha partorito Lui fisicamente e, mediante la propria partecipazione alla Redenzione, tutti i cristiani spiritualmente (cf. Gv 19, 25-27). Di quel testo, questo è l’unico senso accettabile, che non può essere ignorato; chi pretendesse invece di arrestarsi al senso letterale (eventualmente applicabile non certo a tutti i popoli, ma alla sola posterità di Esaù, ossia agli edomiti) dovrebbe coerentemente prostrarsi davanti ai discendenti di Giacobbe e adorarli… o forse già lo fa?

Qui la meditazione della divina Parola, nostro malgrado, ci riconduce a una questione cruciale: la rivendicazione del dominio mondiale da parte di coloro che, per non rinunciarvi, hanno rifiutato il Regno di Dio, tentando altresì di impedirvi l’accesso agli altri. «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché chiudete il Regno dei Cieli davanti agli uomini; voi, infatti, non siete entrati e non lasciate entrare quanti vogliono entrare» (Mt 23, 13). Quel popolo superbo – osserva san Gregorio Magno – non finalizzò l’insegnamento della Legge all’esercizio della carità, ma alla propria esaltazione (cf. Homiliae in Evangelia, 40, 2: PL 76, 1302); il dono ricevuto non fu per esso motivo di umile gratitudine e strumento di correzione, ma pretesto di arrogante rifiuto della Redenzione: «Siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi dire: “Diventerete liberi?”» (Gv 8, 33). Ecco la radice della tragedia del popolo ebraico, angariato dalle sue stesse guide ed escluso dalla grazia per causa loro, che grazie alla primavera conciliare hanno esteso la propria nefasta influenza pure su noi cattolici togliendoci la chiave della conoscenza (cf. Lc 11, 52), ossia il metodo giusto per comprendere la verità rivelata.

Il panteismo immanentistico centrato sull’uomo che si è diffuso fra i cattolici in seguito al Vaticano II è proprio quello della cabala ebraica, che identifica l’universo con un presunto essere primordiale (l’Adam Kadmon) dietro il quale si nasconde Lucifero. Il dominio del mondo ha preso la forma di un impero del denaro capace di regolare, in maniera evidente od occulta, ogni aspetto della vita di popoli e individui. Per venire alla cronaca, a titolo di esempio, un ruolo centrale nell’instaurazione dell’attuale regime ucraino filoatlantico e nella feroce repressione del Donbass separatista (cioè nelle cause dell’intervento russo), spetta ad Igor Kolomoisky, magnate giudeo che, al contempo, controlla l’apparato mediatico del suo Paese, strumento della campagna d’odio contro Mosca, e finanzia le milizie neonaziste colpevoli delle atrocità di cui egli stesso, seguito dalle prostitute dell’informazione occidentale, incolpa gli invasori. Come vedete, la storia si ripete: in combutta con i correligionari d’Oltreoceano, quei signori decidono le sorti dell’Europa. Quel che è nuovo è che la Russia – così sembra – sta mandando in fumo i loro perversi progetti, già causa della sua rovina. Che sia una nemesi storica, un secolo più tardi?


18 commenti:

  1. Don Elia vorrei dissipare un dubbio,spero con il suo aiuto!Lei parla di giudei ma sappiamo bene che essi si dividono tra semiti e askenaziti (finti giudei),orbene c’è una convergenza di intenti tra questi due gruppi,una divisione,un momentaneo connubio,una lotta intestina o cosa?Se vorrà rispondere le sarò grato,ugualmente Dio la benedica per il suo restare vero pastore....

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    1. Uso il termine "giudei" per designare l'appartenenza religiosa (sincera o meno che sia) che accomuna gruppi etnicamente distinti. I sefarditi sono fondamentalmente di origine israelitica, mentre gli ashkenaziti si sono mescolati con i cazari, popolo di ceppo turco che nell'VIII secolo si convertì al giudaismo e costituì un impero estendentesi dal Mar Nero al Mar Caspio, poi travolto dall'invasione mongola.
      Al di là dell'origine etnica, la divisione esistente nel giudaismo attuale si fonda su due tradizioni distinte e in parte contrapposte: quella talmudica e quella cassidica. A livello politico-economico, lo scontro è reale, ma è coordinato da un livello di potere più alto, quello dei cosiddetti "superiori incogniti", che sfruttano questa concorrenza per raggiungere i propri scopi.

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  2. O vigilantissimo Custode, famigliare intrinseco dell'Incarnato Figliuolo di Dio, Glorioso S. Giuseppe, quanto penaste in sostenere e servire il Figlio dell'Altissimo, particolarmente nella fuga che doveste fare in Egitto; ma quanto ancora molto gioiste avendo sempre con voi l'Istesso Dio, e vedendo cadere a terra gli idoli egiziani. Per questo Vostro dolore e per questa Vostra allegrezza, impetrateci, che tenendo da noi lontano il tiranno infernale, specialmente colla fuga delle occasioni pericolose, cada dal nostro cuore ogni idolo di affetto terreno; e tutti impiegati nella servitu' di Gesu' e di Maria, per Loro solamente da noi si viva, e felicemente si muoia. Pater, Ave e Gloria. (Preghiera di liberazione a S.Giuseppe di S.G.Bosco - da Vita di S. Giuseppe - ED. TIP. ORATORIO S.F. DI SALES - TORINO 1867)

    Preghiera trovata in Rete.

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  3. grazie scure di elia per la tua chiarezza

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  4. Riflessione preziosa, profonda e coltissima, come sempre. Ma, don Elia, non si dimentichi di noi lavoratori sospesi! Il nuovo decreto, che libera parzialmente gli altri, ha gettato noi della sanità nella disperazione, sospesi fino al prossimo 31 dicembre. Doveva finire tutto, ma non per noi. Ormai anche le poche guide spirituali che ci incoraggiavano a resistere parlano d'altro. Siamo rimasti completamente soli, alla fame, senza speranza di poterne uscire. Io sono amministrativa, lavoravo al pc senza contatto con l'utenza, ma non ho più il diritto di farlo. Non si vede la fine, almeno non per noi.

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    1. Diversi Tribunali Amministrativi Regionali hanno riconosciuto l'illegittimità della sospensione e disposto la ripresa del servizio per sanitari sospesi. Bisogna insistere con i ricorsi legali, oltre a pregare che la Provvidenza ponga fine a questo regime dittatoriale. E' possibile che l'aumento della spesa militare, finalizzato all'illegale invio di armamenti in Ucraina, porti alla caduta del governo.

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    2. Cara Elena, hai ragione don Elia ma nel frattempo chiedici aiuto nel bisogno. Altrimenti questa fratellanza in Cristo come si potrà mai manifestare? Tanti di noi frequentano il rito antico, non temere e vieni a chiedere.

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    3. Confermo il suggerimento di Diego. Chi ha bisogno di incontrare fratelli generosi scriva qui:

      parrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com

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  5. Splendido e coraggioso articolo. Grazie Padre per questi preziosi richiami alla retta dottrina e alla verità storica.

    Federico

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  6. La persecuzione fortifica i forti
    https://www.youtube.com/watch?v=1DpWK8Bpv28
    (30 apr 2020 sempre attuale)

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  7. Ciò che stiamo vivendo, questo orrore è l'errore propagato dal comunismo, ex, post, filo, e così via, da più di cento anni trascinano il mondo da una guerra a nefandezze, non schiodano. Si definiscono intellettuali di cultura superiore, qualsiasi ambito politico di potere e permeato da questa mentalità marxista, Ex comunista che ci trascinana a combattere altri ex comunisti. Non riescono a fare un'esame della loro mentalità, l'oppio che gl'ha fuso il cervello, non c'è rimedio, l'attualità, la lussuria, la non voglia di lavorare, plasma e tara le loro idee, senza più ragione. Il comunismo ed ex comunismo nonché tutti coloro che vi hanno aderito dovrebbero essere banditi da consorzio umano, prima che distruggano il mondo. Ex comunisti fatevi da parte siete la peste, non vogliamo essere trascinati nel vostro groviglio mortale. Siete solo burattini in mano alla massoneria.

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  8. Caro don Elia, mi dica come posso aiutare i sanitari che hanno bisogno. Vorrei inviare un'offerta per aiutare chi ha bisogno. Grazie

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    1. Mi scriva qui:

      parrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com

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  9. Cosa cambia dal 1 Aprile
    (Piccolo aggiornamento)
    https://t.me/s/difendersiora

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  10. Stupisci, anima mia!
    http://blog.messainlatino.it/

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  11. La lotteria pro-vaccinazione e i tre premi (uno per dose)
    https://lanuovabq.it/it/la-lotteria-pro-vaccinazione-e-i-tre-premi-uno-per-dose
    Ne abbiamo viste molte ma evidentemente non c'e' fine alla creativita'.

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  12. Grazie Don Elia, I suoi interventi chiari e giustamente severi sono un grande aiuto in questi momenti così oscuri. Non manco mai di leggerla, e di farla conoscere ad altri amici.

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  13. Gli ashkenaziti a chiunque abbia spulciato qualche studio genetico hanno ben poca relazione con il supposto stato kazaro i cui rimasugli, sempre se di conversione profonda si trattasse, vi hanno influito poco, senza certo negarlo, ma soprattutto semmai contribuirono alla fioritura dell'ebraismo ungherese successivamente alla fine del khanato stesso.
    Inoltre i kazari erano una federazione di tribù a guida turca ma con influenze sarmatico-iraniche.

    Per quanto riguarda il panteismo immanentista, che sarebbe meglio rimnominare panenteismo impersonalista, esso non è parte del retaggio di nessun ebreo ortodosso, e si deve finalmente capire che ebreo è solo chi segue l'ebraismo realmente.Il fraintendimento totale della matrilinearietà che si spaccia sovente è l'emblema dell'inganno e dell'incomprensione.
    Gli ebrei hanno di certo sempre odiato i cristiani in quanto minim ( e non affatto in quanto goym ) ed insultato nostro Signore Gesù, ma un retto e pio ebreo non ha pretese di dominio sul mondo né trama, cosa che d'altronde gli è vietata.
    La deriva dell'ebraismo è nella distorsione cabalistica dovuta al sefer-Zohar ed il sefer-Hasidim che sono per l'appunto gnosticismi del tutto pagani.
    E' bene riconoscere chi siano davvero gli ebrei ortodossi poiché pur nella loro deviazione saranno il segno escatologico di cui ci parlava Paolo.
    In questo senso le comunità lituane fedeli al Gaon di Vilna e gli yemeniti contro-cabalistici sono i più affidabili.
    Si capirà allora che il complotto giudaico non è tale seppur è in parte vero per quanto riguarda affinità ed eredità e d'altronde studiando l'esacerbazione sabbateista e frankista si comprenderà meglio la via di Edom e quindi chi siano davvero gli artefici dello stesso...

    daouda

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