Prepariamoci alla
battaglia / 2
Ipse castigavit nos propter iniquitates nostras, et ipse salvabit nos
propter misericordiam suam (Tb 13, 5).
Ecco
dove ha condotto il mito della libertà assoluta, refrattaria alla verità e
indifferente al bene: all’inversione dei valori e alla soppressione della
libertà stessa. Già questo è un castigo terribile che Dio commina a chi si
ostina caparbiamente nel peccato rifiutandosi di ascoltarlo: abbandonarlo al
male, lasciando che sprofondi nella melma finché non si decida a rientrare in
se stesso e a ravvedersi. Nella sua pervicace ribellione, l’uomo si abbrutisce
e perde gradualmente l’uso delle capacità che ne fanno la viva immagine del
Creatore nel mondo visibile. Ciò non esclude, tuttavia, che possa pure incorrere
in un castigo propriamente detto, qualora la pazienza divina non ottenga alcun
risultato con la dilazione della pena, la quale viene inflitta tanto in questa
vita che nell’altra: Dio non paga solo il
sabato, recita il proverbio. Finché siamo sulla terra, tuttavia, anche la
punizione ha una finalità di misericordia, in quanto è l’ultimo mezzo ordinario
utile a provocare la conversione; dopo la morte, invece, rimane soltanto la
giusta retribuzione.
Dato
che non può essere autore diretto di alcun male morale, per castigare Dio si
serve delle cause seconde, cioè dell’azione delle creature: o dei fenomeni
naturali (che non hanno carattere etico, ma possono costituire dei mali solo in
senso fisico) o dell’agire degli esseri dotati di intelletto, gli angeli e gli
uomini. Poiché agli angeli buoni è affidato un ruolo positivo di guida e
protezione, l’esecuzione dei castighi viene lasciata agli angeli ribelli e a
coloro che li servono: occultisti, massoni e cabalisti. Se dei membri di dette
categorie giungono a governare un Paese o a occupare i vertici della Chiesa, la
punizione che consiste in questo stesso fatto risulterà molto gravosa; se però
la maggioranza dei fedeli e cittadini, anziché reagire a tale potere abusivo,
lo approvano e sostengono – almeno implicitamente – con il proprio voto e la
propria sottomissione, non basta neppure questo e si rende perciò necessario un
castigo ancora più severo, cioè un evento punitivo la cui lezione risulti
inequivocabile, almeno a chi non ha la mente del tutto oscurata.
La
democrazia rappresentativa s’è ormai
pienamente rivelata per quella farsa grottesca che è in realtà, uno squallido
gioco delle parti che serve solo a coprire una volgare spartizione di poteri e
ricchezze. Altro che prima, seconda o terza repubblica… Siamo sempre stati
eterodiretti da un occulto regime transnazionale che, tramite gli sciocchi
burattini della politica nostrana, sensibili unicamente al loro profitto e
quindi manovrabili a piacere, vuole annientare il nostro Paese, distruggendone
l’economia e sostituendone la popolazione con un miscuglio senza identità. La
penisola italiana è un perno su cui ruotano i destini non solo dell’Europa, ma
dell’intero globo. È da Roma che si è diffusa la civiltà cristiana, senza la
quale il mondo moderno non esisterebbe nemmeno; è dal nostro suolo che proviene
la maggior parte dei Santi e dei geni che hanno dato un’impronta indelebile a
tutta l’umanità. Tale costatazione non fa altro che ingigantire la misura del
nostro tradimento nei confronti di Dio e degli altri popoli, che da noi han
ricevuto la luce della fede, dell’arte e della cultura.
Diamo
un’occhiata alla storia contemporanea. Dopo la sbornia illuministica, cadde lo
spaventoso flagello della calata di Napoleone, con le sue truppe composte di
galeotti e criminali. L’infatuazione liberale portò all’unificazione forzata
del Paese sotto un regime massonico che lo spremette di tasse, riducendo in
miseria nera la popolazione rurale. Il libertinismo della belle époque affogò nel fiume di sangue della prima inutile strage; l’euforia neopagana
delle dittature si spense nello sterminio della seconda, rimanendo sepolta
sotto cumuli di macerie. Il cedimento al marxismo fece poi deflagrare la
rivoluzione totale del Sessantotto, con la quale la sinistra ha imposto un potere
assoluto finanche sulle menti. Composta com’è di cattolici apostati, quella
italiana s’è dimostrata la più feroce nel perseguire la cancellazione
dell’identità nazionale mediante l’immigrazionismo e la riduzione della
popolazione per mezzo di aborto e contraccezione. Nonostante i metodi
tipicamente nazisti, tanto nell’ispirazione che nell’attuazione, essa ancora gode
– seppur sotto forme cangianti – della preferenza del clero e di un forte
appoggio popolare: quale castigo ci aspetta stavolta?
«Egli
ci ha castigato per le nostre iniquità; egli ci salverà per la sua
misericordia. Guardate dunque ciò che ha fatto con noi e rendetegli lode con
timore e tremore […], poiché ha mostrato la sua maestà nei confronti di un
popolo peccatore. Convertitevi, perciò, peccatori, e operate ciò che è giusto
davanti a Dio, credendo che userà con voi la sua misericordia» (Tb 13, 5-8). Se
il nostro popolo vuol evitare l’ennesima punizione (che potrebbe essere anche
peggiore delle precedenti), deve necessariamente ritornare al Signore; ma chi
può farlo rinsavire, in questa gerarchia succube e fedifraga? La sfiancante
prova di mesi di reclusione non è servita a nulla, anzi non ha fatto altro che
acuire l’insensata fame di godimenti illeciti; le illegali restrizioni della
libertà non hanno spinto a rivalutare il ben più urgente affrancamento dal
peccato, ma incitato ancor più all’anarchia pratica. Gli schiavi, completamente
proni a regole assurde e inutili, sanno solo ritagliarsi margini di illusoria
indipendenza negli ambiti in cui sono invece moralmente vincolati, accumulando
così ulteriormente l’ira divina su di sé.
Nessuno,
a cominciare dai Pastori, sa più leggere i modi in cui il Creatore manifesta la
propria maestà ai Suoi fedeli che tanto la offendono con le loro trasgressioni.
Gli eventi storici non parlano più a nessuno per ammonire ed esortare al
cambiamento, ma vengono interpretati in chiave puramente immanentistica, senza che
neppur si provi a intravedere la mano di Dio dietro l’azione delle cause
seconde. La Provvidenza è misconosciuta o dimenticata dietro lo schermo dello
storicismo imperante di stampo marxista, che con la sua base materialistica e
atea è ormai diventato mentalità comune ed è causa di quel terrore della morte
con cui l’oligarchia talmudica manipola le masse. Se dopo questa vita non c’è
più nulla, mentre un’eventuale divinità protettrice è solo un’opzionale idea
consolatoria, non si può far altro che attendere il “messia” che ci concederà
il vaccino, magari arricchito di un additivo sterilizzante per i maschi; agli “immigrati”
non s’impone invece alcun trattamento sanitario, visto che devono ingravidare
le nostre femmine.
Ma
come può riconoscere la tremenda dittatura da cui siamo oppressi e reagire in
modo conseguente, un clero evirato nella mente e nella psiche? Col cervello
liquefatto dalle sciocchezze propinate nei seminari e un animo rammollito dalla
corruzione morale e dottrinale, sarà forse in grado di cogliere il vero senso
dell’attuale congiuntura storica e opporvi una resistenza compatta,
intelligente e vigorosa? Tutto nella sua esistenza è stato contagiato da due
virus curiosamente associati: l’irenismo buonista, che ottunde la percezione
dei problemi reali con la puerile illusione che a priori tutto sia buono nella Chiesa e nello Stato; il
burocratismo pedissequo, che esime da ogni responsabilità personale in nome di
un’obbedienza da gregari, insensibile alla legge divina e prostrata alle regole
umane. La prima è svuotata di ogni forza vincolante, le seconde rivestite di
un’aura di sacralità intangibile ed elevate a norma suprema… Finanche la
preghiera pubblica, con la censura dei Salmi, ha sottomesso la Parola di Dio ai
diktat del pensiero dominante,
contribuendo così a snervare ulteriormente l’interiorità, già compromessa, di
chierici reclutati di preferenza fra omofili ed effeminati.
Il
Breviario tradizionale, cui spesso si ispirano queste riflessioni, forgia invece
dei guerrieri, fornendo loro la giusta chiave di lettura della storia e
accendendo in essi l’ardente volontà di lottare. Tale fuoco non divampa,
evidentemente, se non in cuori virili, pronti all’ardimento e disposti al
sacrificio, alla costante abnegazione, alla generosa sopportazione di disagi e
fatiche. La prova che stiamo vivendo non può esser sostenuta se non da chi è
abituato a soffrire e resistere in nome della propria missione. Per i cattolici
fedeli essa è una grazia che li affina e fortifica sempre più; per gli altri è
un estremo appello alla conversione, nonché una retribuzione anticipata delle
loro colpe. I primi, come già la comunità giudeo-cristiana nel 70, saranno
sostanzialmente preservati dal castigo che sta per abbattersi sull’umanità
ribelle; i secondi saranno travolti da una sciagura ben peggiore dell’epidemia,
se non si ravvedono. Con l’invincibile aiuto della Regina delle Vittorie,
debellatrice dei nemici sia spirituali che materiali (eresie e invasori),
prepariamoci alla battaglia.
Grazie Padre, la situazione attuale l'ha descritta molto bene. Io insegno alle elementari, e posso dirle che la scuola, stravolta nei decenni da assurde riforme, ha perso via via la sua dignità e la capacità di istruire e formare gli uomini del domani. Non si insegna quasi più nulla. La storia è stata la più bastonata,Proprio perché, se a qualcuno non racconti il suo passato, puoi benissimo fare di lui quel che vuoi nel presente. Eppure i bimbi sono in grado di capire tutto. E quando, la mattina, racconto loro la vita di un santo o le gesta di un sovrano buono, i loro occhi si illuminano. Pensi che anni fa, un bimbo di soli nove anni, dopo aver ascoltato la storia di San Giorgio, la sua vita e la sua morte, confessò davanti alla classe che voleva diventare santo. Avrei tante storie simili da raccontare. Ecco perché uccidono i bimbi nella pancia delle mamme, li violano nella loro innocenza nei modi più svariati e li rendono ignoranti. Perché loro possono farcela. Per loro la vita può partire bene e finire anche meglio ma noi, glielo impediamo. Gesù ha parlato molto duramente contro chi fa del male a questi piccoli. In queste settimane la scuola è una grande infermeria e se io dovessi fare per filo e per segno tutto quello che mi dicono dall'alto, non avrei più tempo di insegnare e mi ritroverei circondata da bambini depressi e spaventati. Qualcuno però lo sta facendo. Purtroppo i castighi ce li prenderemo, lo dico perché la gente non ascolta e non si converte. Quando parli ti segue fino ad un certo punto, ma quando nomini aborto e divorzio, ti ride in faccia se va bene. E allora coraggio, prepariamoci a combattere. Il Signore ci protegge. Mia nonna che ha 99 anni, e mi ha insegnato a pregare quando ero piccola, analizzando la situazione, mi dice che arriverà di peggio. Non fatico a crederle. Grazie e scusate se mi sono dilungata nel discorso.
RispondiEliminaGrazie di cuore per la testimonianza. Posso solo sottoscrivere le tue riflessioni. Continuiamo a pregare insieme e a lottare per la fede e il buon senso.
EliminaDa vecchia collega che iniziava le lezioni mattutine con la Preghiera, mi associo al tuo commento con l'augurio che il Maestro ti dia tanta forza per proseguire nella tua opera e con un po'di invidia per non vedere più quella Meravigliosa Luce negli occhi dei più piccoli.
EliminaCaro don Elia ho una domanda da farle: Il breviario tradizionale a cui si riferisce è il salterio della liturgia delle ore di uso attuale?
RispondiEliminaIo uso quello seguendo per quando mi è possibile la recita comunitaria dei frati della porziuncola.
No, è il Breviario in latino del 1960 secondo il rito antico.
EliminaCaro don Elia, grazie per la sua opera di evangelizzazione.
EliminaSpronato da questo suo articolo, mi son messo alla ricerca del Breviario 1960. In rete ho trovato questo, mi conferma che è corretto?
Giuseppe M.
https://divinumofficium.com/cgi-bin/horas/officium.pl#
Sì, è questo. Come lingua moderna per la traduzione a fronte, si può selezionare l'italiano.
Elimina125 Le pillole di Angela Pellicciari| gli Illuminati di Baviera - 12 ott 2020
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=gh2FVABpYu4&feature=emb_rel_end
La porta e' aperta e le pecore escono e si disperdono perche' non hanno un pastore che le governi sia a livello periferico sia su scala mondiale, fuori e dentro la Chiesa. Se poi per il C9 si scelgono collaboratori con un curiculum scandaloso la frittata e' fatta. Ma noi siamo certi che le prove passano e che l'ultima parola spetta al nostro Dio. Manteniamo sempre la lampada accesa con l'olio delle virtu' perche' lo Sposo non tarda a venire.
RispondiEliminaUltimamente, essendo le "omelie" diventate proclami politici o distorsioni del messaggio evangelico, durante questo tempo mi distacco mentalmente e prego per conto mio. Tre giorni fa circa, in questo frangente, come un baleno mi è affiorato alla mente "Regina delle Vittorie". Non sapevo se esistesse veramente questo appellativo della Madonna e ho cercato su internet e ho visto che c'è. Ora lo trovo scritto anche qua ... Dioincidenze. Grazie
RispondiEliminaE' l'appellativo diffusosi nella cristianità d'Occidente dopo la vittoria di Lepanto, ottenuta con il Rosario.
EliminaRiguardo alle omelie, continui così: a quanto pare, lo Spirito Santo Le parla meglio che con la predica.
"Le cause seconde": lasciamo perdere Aristotele, dato che è proprio da lì che sono venuti i mali degli ultimi mille anni.
RispondiEliminaPS: Dio non si serve di nulla "per castigare"; c'è piuttosto l'onniscienza di Dio che sa tutto ab aeterno e volge in bene, per la conversione, i mali causati solo ed esclusivamente dal triplice male (l'io, il mondo, satana).
Si dà il caso che Aristotele sia stato ripreso da un certo san Tommaso d'Aquino, che ne ha perfezionato il pensiero alla luce della Rivelazione.
Elimina""Le cause seconde": lasciamo perdere Aristotele, dato che è proprio da lì che sono venuti i mali degli ultimi mille anni".
EliminaI mali filosofici della modernità vengono da Guglielmo di Occam, non da Aristotele.
Caro don Elia, al quale tante volte ho rimproverato e rimprovero, di nascondersi dietro al nome che si è dato, che per di più evoca, quasi avocando a sé, come sua prerogativa, il ruolo di giudice dotato di inesorabile scure, non posso non darLe ragione nella Sua impeccabile e lucida analisi del momento storico che stiamo vivendo per cuu oggi assistiamo, increduli, ad eventi che accomunano l'intera umanità la quale da questi subdoli eventi è messa sotto scacco, incapace di percepire il tragico destino a cui inesorabimente sta andando incontro. Ciechi alla guida di altri ciechi!!
RispondiEliminaGli unici rimedi;
Preghiera, pentimento e conversione. Grazie e buona notte affidando il nostro riposo a Colui che tutto può, perché ci scuota dal torpore prima che sia troppo tardi e ci favcia ritornare a Lui invocando misericordia per il perdono dei nostri molti peccati.
Buongiorno Padre, riscrivo questo messaggio perché nell'inviarlo non so se sia partito o meno. Riguardo al breviario, io posseggo quello del 1949. È molto differente da quello del 1960? Anche per la messa ho un libro degli anni quaranta. Grazie
RispondiEliminaIl tuo breviario è quello riformato da san Pio X. Nell'edizione del 1960 la disposizione dei Salmi è rimasta invariata, ma l'ordinamento delle feste è stato profondamente ristrutturato, con una notevole riduzione del Mattutino dei Santi. Puoi comunque usare il breviario che possiedi, magari per le Ore principali e per i profili dei Santi, che sono ben più estesi e ricchi di notizie.
EliminaAnche il messalino è precedente alle modifiche apportate da Giovanni XXIII con l'edizione del 1962, soprattutto nel calendario, per armonizzarlo con il Breviario pubblicato due anni prima.
Buonasera Don Elia,
Eliminaa me piacerebbe molto recitare l'ufficio divino con il breviario antico ma non avendo studiato Latino mi risulta difficoltoso. Cercando in rete ho scoperto una versione Latino-Italiano ad opera del Monaco Dom Edmondo Battisti, questo il link http://lepaginedidoncamillo.blogspot.com/2013/12/il-breviario-romano-del-monaco-dom.html
Per caso lei ha idea se è possibile reperirlo scrivendo a qualche santuario Benedettino o in qualche altro modo? Ho già provato su Amazon e rivenditori online ma è esaurito.
Non ho idea se e dove si possa ancora reperire il volume. In ogni caso, il Breviario tradizionale può essere consultato su questo sito:
Eliminahttps://divinumofficium.com/
(selezionare la lingua italiana)
Madre amabilissima sapete bene che Vi ho amato in ritardo rispetto al Sacratissimo Cuore di Gesu'ma sapete anche che poi e' iniziata da parte mia come una febbre : Vi ho cercata rincorsa dappertutto dapprima in tutti dipinti che Vi raffiguravano Bambina poi Sposa poi Madre di Gesu', Addolorata sotto la Croce infine nella Vostra Assunzione in Cielo in anima e corpo . Vi ho cercata e ancora continuo in quanti piu' scritti che mi parlano di Voi ma nonostante abbia ben stampata in mente l’espressione: «la pienezza dei tempi» non mi e' facile Madre abbandonarmi alla Volonta' di Dio aspettando i Suoi tempi, il compimento del Suo disegno su di me e nella storia . Me ne rammarico . Madre Cara sono ancora indietro ,solo ora comincio ad imparare che quando l'anima mia e' nel tormento , nella sofferenza devo solo continuare a pregare ed aspettare fiduciosa perche' prima o poi Voi mi consolate ,come avete fatto anche oggi facendomi ritrovare la cara immagine che Vi rappresenta con il titolo di Mater Admirabilis , dalla quale tutto e' conseguìto . Grazie Madre mia ,aiutatemi ancora a conquistare la Vostra calma e serenita'e umilta' e costanza , ad abbandonarmi ai tempi di Dio , alla Sua Volonta' e non ostacolarla , a santificarmi . Amen
RispondiEliminaPREGHIERA A MATER ADMIRABILIS
Madre Ammirabile,
tesoro di calma e serenità,
Ti amiamo per la luce
dei Tuoi occhi abbassati,
per la pace del Tuo volto
e per la profondità rivelatrice
della Tua pienezza interiore.
Sei la Vergine dell’Invisibile,
dell’Essenziale.
Ti supplichiamo che ci distacchi
da ciò che si vede,
per portarci e fissarci sull’Invisibile
che i Tuoi occhi contemplano,
l’Invisibile Presenza
l’Invisibile Vita
l’Invisibile Amore.
Attraverso l’accessorio
che ci sollecita e ci deduce,
Tu ci doni il senso e la fame
dell’Essenziale.
Amen.
Sacred Heart students, faculty, and staff visit Mater Admirabilis!
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=NEV7BxZeD5Q&feature=youtu.be
Dalla Scritti di S. Giovanni Eudes:
Cuore ammirabile. Perché mai lo Spirito Santo la chiama «Signum magnum» (Segno Grande) ?
Per farci conoscere che Ella è tutta miracolosa e per farne oggetto di rapimento per gli Angeli e per gli uomini.
Allo stesso scopo lo Spirito Santo fece cantare in suo onore, in tutto l’universo, per bocca di tutti i fedeli, questo elogio: «Mater admirabilis»! O Madre ammirabile, con quanta ragione portate questo nome!
Però quel che è più ammirabile in Maria è il suo Cuore verginale. Esso è tutto un mondo di meraviglie, un oceano di prodigi, un abisso di miracoli. è il principio e la sorgente di tutte le cose più rare e più straordinarie che emergono in questa gloriosa Principessa.
Maria è ammirabile nella sua maternità, perché essere Madre di Dio dice S. Bernardino è il miracolo dei miracoli «miraculum miraculorum»; ma è vero altresì che il suo Cuore augusto è un Cuore ammirabile, perché è il principio della sua divina maternità e di tutte le meraviglie che l’accompagnano.
O Cuore ammirabile della Madre incomparabile, che tutte le creature dell’universo siano altrettanti cuori che Vi ammirino, Vi amino, Vi glorifichino eternamente innamorati!
https://immaculate.one/la-madonna-del-giorno-20-ottobre-1846-maria-mater-admirabilis-nella-chiesa-della-trinita-dei-monti-roma-italia#.X46WX3gzZ3k
Si,la Madre SS, Regina delle Vittorie prega per noi. Se la Madre prega per noi allora vuol dire che tutto Il Cielo prega per noi, non dimentichiamolo. Per noi,buoni e cattivi.Per dare ai buoni la gioia della Speranza e ai cattivi la salvezza con il pentimento. Quanto conforto mi dà questa certezza nella Madre SS, Tabernacolo di Dio.
RispondiEliminaMi fa onore sapere che oltre a Dio ci sono persone come Lei,Padre Elia, capaci di mostrare l esatta situazione dello stato d animo di questa società malata e marcia... La speranza che il tutto vada verso la giusta via non è certo il vaccino ma la preghiera.
RispondiEliminaGrazie. Lucio