Anathema sit
Omnis arbor, quae non facit fructum bonum, excidetur et
in ignem mittetur (Mt 7, 19).
«Ogni albero che non porta buon frutto
sarà tagliato e gettato nel fuoco». Riconoscere di non essere abilitati a
emettere sentenze in foro esterno sulla gerarchia infedele non equivale ad
escludere ogni possibilità di giudizio in foro interno, purché sia formulato
con retta coscienza e fondato su sufficiente cognizione di causa, e sul piano
della dottrina e su quello dei fatti. Benché il potere di legare e di sciogliere,
propriamente parlando, appartenga ai soli Apostoli e ai loro successori, tutti
i membri della Chiesa detengono il diritto e il dovere di considerare alla
stregua di un pagano e di un pubblicano chi sia stato inutilmente redarguito
più volte e in forme via via più impegnative (cf. Mt 18, 15ss). In tal modo si
applica spiritualmente la scomunica nei riguardi di quanti, a qualunque livello
gerarchico, peccano gravemente e ostinatamente contro la fede, la santità del
culto e la giusta direzione morale. Ciò comporta la decisione di rompere i
rapporti, disertare le chiese gestite da reprobi, negare loro ogni sostegno
economico e rifiutare l’obbedienza a ordini contrari alla legge.
Tale condotta, oltre a costituire una
forma di autodifesa del tutto legittima, rappresenta altresì un estremo appello
alla resipiscenza e, quindi, un ultimo tentativo di salvataggio nei confronti
di chi erra. Il pensiero della sorte tremenda che l’aspetta incita alla
compassione, più che alla rabbia. In fin dei conti, la valutazione espressa dal
Corpo Mistico nell’atto di respingere un elemento estraneo e nocivo è un
salutare avvertimento del giudizio divino, il quale si compirà in modo pieno e
definitivo alla fine del mondo, ma già nel corso della storia è
provvidenzialmente anticipato, sebbene in modo parziale e provvisorio, da
determinati eventi e circostanze. Le vicende bibliche ed ecclesiastiche sono
testimonianze incontrovertibili dei castighi che Dio infligge, quando la misura
è colma, non solo al popolo, ma pure ai capi. Gli alberi che non producono
frutti buoni possono essere abbattuti e bruciati anche prima del Giudizio
universale, a monito per gli altri e a soddisfazione della giustizia celeste,
che è libera di agire quando vuole e come vuole.
Poiché la prescienza divina, nel fissare
lo svolgimento del disegno di salvezza, ha tenuto conto fin dall’eternità delle
nostre preghiere e offerte, possiamo esser certi che esse contribuiscono
realmente ad affrettare l’intervento del Cielo. Anche in questo modo, in un
certo senso, esercitiamo il potere di legare, in quanto cooperiamo all’attuazione
del giudizio di Dio, il quale, finché siamo in questa vita, mira a provocare la
conversione anche per mezzo dei castighi. Ci sono però casi in cui la
pertinacia del malvagio – come insegna sant’Alfonso Maria de’ Liguori – giunge
a provocare la pazienza del Signore fino a richiedere la punizione più grave,
cioè l’abbandono del peccatore a se stesso con la cessazione di ogni richiamo.
È il catechismo stesso, del resto, a stabilire che l’ostinazione nel male è uno
dei peccati contro lo Spirito Santo, non remissibili fintanto che non ci sia
ravvedimento (cosa quasi impossibile per chi abbia rifiutato tutte le
correzioni). Chiedendo a Dio di rimuovere gli empi dai loro posti e privandoli
di ogni appoggio, anche noi possiamo dunque legare.
L’attualità delle ultime settimane è di
conforto a tale richiesta. Abbiamo già costatato che la lotta del deep State americano al presidente Trump
si è ribaltata a favore del secondo, il quale ha messo in scacco gli avversari
portando alla luce il complotto, ordito con la complicità della sinistra
italiana, mirante a destituirlo con la falsa accusa di interferenze russe nella
sua elezione. Il contrattacco sta però facendo emergere fino a che punto
corrisponda al vero la tesi che la stampa di regime aveva finora bollato come
volgare complottismo: il partito progressista statunitense è un’accolta di
pedo-satanisti che, nei loro rituali, utilizzano migliaia di bambini rapiti,
stuprati, torturati e uccisi, nonché consumati nei loro “pasti sacri”. L’orrore
della realtà supera la fantasia più morbosa, ma corrisponde del resto alle
pratiche della massoneria di rito egizio, superiore a quella di rito scozzese,
destinata alla semplice manovalanza, dalla quale la prima seleziona i propri
membri.
Avremmo tutti preferito credere che si
trattasse di mera contropropaganda, se le inchieste non si fossero estese
all’Europa: Italia, Germania, Francia, Olanda, Inghilterra… Tutti ricorderanno,
di non molti anni fa, il caso del Belgio. È una rete mondiale di decine di
migliaia di persone: sono tutt’altro che casi psichiatrici, bensì uomini e
donne in posizioni di influenza e potere spesso molto alte, perfino al livello
di case reali. Solo così si spiega ciò che don Fortunato Di Noto denuncia da
decenni: i milioni di segnalazioni fatte dalla sua associazione alle forze
dell’ordine quasi mai hanno avuto un seguito giudiziario e sono del tutto
ignorate dai mezzi di comunicazione. Questo è il potere che ci governa – e che
vuole sottometterci completamente con la finta pandemia, la quale, nei loro
piani, rappresenta l’arma perfetta per ottenere una sudditanza incondizionata,
succube del controllo totale che intendono realizzare mediante la rete 5G, la
nanotecnologia applicata alla biologia, vaccini capaci di modificare il genoma
umano e di eliminare i soggetti più deboli… e chissà quali altri ritrovati
diabolici, partoriti da menti asservite al principe delle tenebre.
In ira flammae devoretur qui salvatur, et qui pessimant
plebem tuam inveniant perditionem. Contere caput principum inimicorum, dicentium: Non est alius praeter nos
(Chi cerca scampo sia divorato dall’ira di fuoco e quanti rovinano il tuo
popolo vadano in perdizione. Schiaccia la testa dei principi nemici, che
dicono: Non c’è altri oltre a noi; Sir 36, 11-12). La parola sacra,
nell’Ufficio Divino, ci fornisce svariati esempi di preghiera efficace,
ispirata dallo Spirito Santo. Nel senso letterale, questo passo si riferisce al
regime pagano dei Seleucidi, che all’inizio del II secolo a.C. aveva cominciato
ad opprimere Israele; la sua attualizzazione, oggi, si applica bene alle forze
occulte che manovrano i burattini della politica e, purtroppo, anche larga
parte della gerarchia “cattolica” (almeno di nome). Il cristiano può domandare
un castigo correttivo (che è ancora espressione di misericordia), ma pure reclamare,
in assenza di ogni segno di resipiscenza, l’applicazione della giustizia
vendicativa. Questa richiesta presuppone ovviamente che nessuno debba esigere
altrettanto nei confronti di chi prega e che la coscienza di quest’ultimo, per
quanto possibile, sia in pace davanti a Dio.
L’efficacia della preghiera comporta
l’accordo degli oranti, ma non uno derivante da una semplice concordanza umana
circa l’oggetto o il fine della domanda, bensì quello che nasce dal convergere
insieme in Gesù (synēgménoi eis tò emòn
ónoma, Mt 18, 20). In altre parole, occorre che i cristiani siano
profondamenti uniti nel pregare, non però su basi socio-psicologiche, ma per un
fattore di natura spirituale: la comune inserzione in Lui. Si tratta di
qualcosa che, sul piano sacramentale, si è realizzato nel Battesimo ed è
continuamente rafforzato dall’Eucaristia degnamente ricevuta, ma che deve
compiersi altrettanto sul piano esistenziale. Dopo decenni di diffusione e
rafforzamento dei surrogati formativi proposti dai movimenti, è quanto mai
arduo discernere la pista giusta, che ad un tempo porti rimedio ai danni fatti,
risponda alle sfide attuali e sia in continuità con la Tradizione, ma ne
costituisca altresì uno sviluppo. A questo fine chiedo instantemente le vostre
preghiere, che già mi sostengono in modo decisivo.
Il vuoto creato dalla crisi di movimenti
e associazioni, improvvisamente scomparsi dalla scena in seguito alla
“pandemia”, è illusoriamente riempito dall’inflazione di pretesi messaggi e
rivelazioni che impazzano sulla Rete. Al pari dei cattivi teologi e maestri di
spirito, anche gli autoproclamatisi veggenti appartengono alla risma dei falsi
profeti da cui ci mette in guardia il Signore (cf. Mt 7, 15). Essi sono vampiri
che succhiano il sangue dell’anima in termini di tempo, energie e disponibilità
a fare qualsiasi cosa che non sia leggerli. Il frutto della loro attività, del
tutto illegittima, è la paralisi della vita interiore: chi si intossica del
loro veleno si sente ridotto all’impotenza, sopraffatto com’è da visioni
catastrofiche che mal si conciliano con la fede nella Provvidenza e la speranza
teologale. Per questo non posso reprimere il sospetto che, dietro un
dispiegamento di forze non riconducibile all’iniziativa individuale (siti,
viaggi, incontri in ogni parte del mondo…), operino gli stessi signori che
intendono sottometterci e, a tal fine, riprogrammarci la mente anche con quel
mezzo. Per chi voglia spiritualmente lanciare scomuniche, in conclusione, il
lavoro non manca.
Exaltare super caelos, Deus, et super omnem terram gloria
tua, ut liberentur dilecti tui (Innalzati sopra i
cieli, o Dio, e la tua gloria sia su tutta la terra, perché siano liberati i
tuoi diletti; Sal 107, 6-7).
https://www.marcotosatti.com/2020/07/25/vigano-intervista-esclusiva-il-papa-e-i-sodomiti-nella-chiesa/
Al maestro del coro. Su «Non distruggere»: Di Davide. Miktam.
RispondiEliminaQuando Saul mandò uomini a sorvegliare la casa e a ucciderlo
Liberami dai nemici, mio Dio,
difendimi dai miei aggressori.
Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue.
Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me congiurano i potenti.
Non c'è delitto in me, non c'è peccato, Signore;
senza mia colpa accorrono e si schierano.
Svégliati, vienimi incontro e guarda.
Tu, Signore, Dio degli eserciti, Dio d'Israele,
àlzati a punire tutte le genti;
non avere pietà dei perfidi traditori.
Ritornano a sera e ringhiano come cani,
si aggirano per la città.
Eccoli, la bava alla bocca;
le loro labbra sono spade.
Dicono: “Chi ci ascolta?”.
Ma tu, Signore, ridi di loro,
ti fai beffe di tutte le genti.
Io veglio per te, mia forza,
perché Dio è la mia difesa.
Il mio Dio mi preceda con il suo amore;
Dio mi farà guardare dall'alto i miei nemici.
Non ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi;
disperdili con la tua potenza e abbattili,
Signore, nostro scudo.
Peccato della loro bocca è la parola delle loro labbra;
essi cadono nel laccio del loro orgoglio,
per le bestemmie e le menzogne che pronunciano.
Annientali con furore,
annientali e più non esistano,
e sappiano che Dio governa in Giacobbe,
sino ai confini della terra.
Ritornano a sera e ringhiano come cani,
si aggirano per la città;
ecco, vagano in cerca di cibo,
ringhiano se non possono saziarsi.
Ma io canterò la tua forza,
esalterò la tua fedeltà al mattino,
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno della mia angoscia.
O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
Dio della mia fedeltà...salmo 58... Come il salmista,anche noi non chiediamo a Dio di uccidere i nostri nemici ma di abbatterli,di sconfiggerli definitivamente cosi che i malvagi vedano come Dio punisce gli empi e sia da monito a quanti vogliono perseverare nel male..."Tu sei,o Dio,la mia difesa.Dio della mia fedeltà".
Molto opportuno!
EliminaL’efficacia della preghiera comporta l’accordo degli oranti che nasce dal convergere insieme in Gesù, dalla comune inserzione in Lui,
RispondiEliminae questa preghiera non esclude certo l'azione e la testimonianza. Ora, se il Signore si dispone ormai a una sua manifestazione finale, anche la nostra azione non deve comunque sentirsene frustrata dal fatto di non prospettarsi quindi davanti l'illusione consolatoria del millenarismo storicista. Si agisce e si re-agisce comunque. Il criterio del discernimento non è soggettivo sentimentale, è a monte, è sulla cosa stessa. Se no si compete con le false apparizioni millenariste-mondane...solo per rubare loro la scena.
E se quella pliniana fosse l'ultima, suadente tentazione, svelata nella sua eresia millenarista?
Carissimo Padre Elia, Lei è sicuramente nel giusto, ma deve almeno concedere che accadono cose ai livelli più alti, vicario di Cristo in primis, che gridano vendette al cospetto di Dio. Ho appena letto l'intervista a mons. Viganò sul sito di AMValli a proposito del caso mcCarrick e mi chied: è davvero giusto non esternare la propria disperazione e lo sdegno anche se fosse vera solo la metà di quello che Viganò afferma?
RispondiEliminaCarissimo don Elia, lei è sicuramente nel giusto, ma come trattenere lo sdegno e il dolore di fronte a ciò che si assiste? È davvero giusto tacere e tacendo farsi in qualche modo complici? Ho appena letto sul sito di A. M. Valli l'intervista a Mons. Viganò sul caso McCarrick e le assicuro che sono talmente esacerbato che, pur sapendo di sbagliare, non riesco neanche a recitare serenamente un Padre Nostro...
RispondiEliminahttps://www.marcotosatti.com/2020/07/25/vigano-intervista-esclusiva-il-papa-e-i-sodomiti-nella-chiesa/
RispondiEliminase tutto ciò che testimonia Viganò è vero vuol dire che sul trono di Pietro ci sta non un impostore ma un demonio.Resisteremo a tutto questo e al male che tenteranno di fare ai credenti fedeli?
Cara Giulia, leggo sempre con grande interesse e beneficio spirituale i suoi commenti su questo sito (le confesso che ci vengo proprio per questo); a proposito della sua domanda, scusandomi per la ripetizione, ri-posto il commento già postato all'articolo precedente, e gentilmente pubblicato da don Elia (per il caso che non lo avesse notato):
Elimina“Qual è l’atteggiamento peggiore che si può avere nei confronti di Gesù Cristo e del suo Vangelo? Quello di rifiutarlo, disprezzarlo, insultarlo? No. Quello di deriderlo, compatirlo, sbeffeggiarlo? Neppure. Quello di odiarlo, sfidarlo, maledirlo? No, non è nemmeno questo. Certo, è un atteggiamento molto, molto brutto; ma non è il peggiore possibile. Il peggiore è quello che allontana le anime da Lui, ma senza che esse se ne accorgano … su tutto ha seminato volutamente confusione … con quel sorriso di finta innocenza e naturalezza che fa venire i brividi, perché gli occhi restano fermi, duri e freddi come quelli di un rettile, solo la bocca ride, e lo fa scompostamente, stirando i muscoli della faccia e trasformando quel riso in un ghigno, quella faccia in una maschera mostruosa, … è difficile non vedere come costui giochi abitualmente sul filo della più calcolata malizia, anche linguistica, oltre che concettuale … siamo proprio nella deliberata falsificazione del Vangelo, … è stato predetto che sarebbe venuto chi, fingendo di annunciare l’autentico Vangelo, ne introdurrà un altro, che non viene di certo da Gesù Cristo, ma dal suo Nemico”.
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/la-contro-chiesa/9318-chi-e-davvero-bergoglio
Niente da aggiungere ad un siffatto ritratto di J.M. Bergoglio: quanto a dargli ascolto o addirittura a seguirlo nelle sue farneticazioni, poi, è cosa che non sta né in Cielo né in terra." Con stima e ammirazione, in Cristo e Maria SS.ma
Carissimi Paolo e Giulia, nessun fatto esterno può farci perdere la fede o la grazia, se non siamo noi ad acconsentire. Il dolore è più che legittimo e va offerto a Dio per la liberazione della Chiesa dagli impostori. Lo sdegno può essere lecitamente espresso, ma cambia poco; conta molto di più la preghiera. La disperazione non è ammessa; si può far fatica a recitare serenamente il "Padre nostro", ma l'importante è recitarlo come si può.
RispondiEliminaMi dispiace vedere questa notizia rimbalzare dappertutto e riproposta anche qui . Tutto questo fango schizza inevitabilmente sulla S.Chiesa Cattolica ed anche sui Consacrati che non c'entrano punto con queste storie . Letto il titolo si intuisce l'articolo .Personalmente ho gia' molto offeso Nostro Signore e voglio impiegare il tempo che mi resta a farmi perdonare , a consolarLo e ad inoltrarmi sempre piu'nel mio castello interiore .Con l'aiuto di S.Teresa di Gesu' e di Sant'Anna di cui domani ricorre la festa , riusciro' ad intravvedere la Sua Luce che filtra dalla settima stanza .. Dio lo voglia ! Laudetur Jesus Christus
RispondiEliminaSolleva il pensiero ,sali in cielo , non ti angosciare per nulla ,nulla ti turbi . Digiuna da tutto cio'che ti separa da Gesu': Riempiti di tutto cio'che a Lui ti avvicina .
Nulla ti turbi,
nulla ti spaventi,
tutto passa,
Dio non cambia,
La pazienza
tutto ottiene;
chi ha Dio
non manca di nulla :
solo Dio basta.
https://www.youtube.com/watch?v=PExifFH2AyU
Cari Sacerdoti , Dio Vi Benedica tutti ! Il Signore sostenga quelli che vacillano e rialzi quelli che sono caduti affinche' possano nuovamente portare molto frutto e ri-occupare il posto che l'Eterno Padre aveva loro assegnato. Laudetur Jesus Christus
RispondiEliminaradicatinellafede
RispondiEliminacontro la stupidità dell'estate
Gli incontri di Dottrina Cattolica.
Testo di riferimento: Columba Marmion, Cristo vita dell'anima, Cap. 7 - Il Sacrificio Eucaristico; par. IV
https://www.youtube.com/watch?v=4eg-jzFC6oA
Son Alberto Secci. Vocogno Sabato 25 luglio 2020.
Una nuova giornata mi aspetta. Ti prego, Signore, non lasciarmi affondare nell’indifferenza, ma tienimi sveglio. Fa’ che io sia sempre alla ricerca di Te e sempre in cammino verso Te. Ottienimi di amarTi di piu' . Amen
RispondiEliminaImmacolata Concezione, benedici custodisci e proteggi Don Elìa per il cui sostegno mi impegno e propongo ai parrocchiani virtuali la recita quotidiana di un Mistero del S.Rosario e del Miserere .
RispondiEliminaDio vi benedica tutti .
Ave Maria!
Memoráre, o piíssima Virgo María, non esse audìtum a sǽculo, quémquam ad tua curréntem præsìdia, tua implorántem auxìlia, tua peténtem suffrágia, esse derelíctum.
Ego tali animátus confidéntia, ad te, Virgo Vìrginum, Màter, curro, ad te vénio, còram te gémens peccàtor assisto.
Noli, Màter Verbi, verba mea despícere; sed áudi propìtia et exáudi.
Amen.
Grazie di cuore. La benedico nel Cuore Immacolato di Maria.
EliminaRicordati, o piissima Vergine Maria (Memorare, o piissima Virgo Maria)
RispondiEliminaRicordati, o piissima Vergine Maria, non essersi mai udito al mondo che alcuno abbia ricorso al Tuo patrocinio, implorato il Tuo aiuto, chiesto la Tua protezione e sia stato abbandonato. Animato da tale confidenza, a Te ricorro, o Madre, o Vergine delle vergini, a Te vengo e, peccatore contrito, innanzi a Te mi prostro. Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma ascoltami propizia ed esaudiscimi.
Indulgenza parziale.
radicatinellafede
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=D_Jb8EP4pgw&feature=emb_logo
I figli del secolo sono piú accorti, fra loro, dei figli della luce .
Omelia di don Alberto Secci nella VIII Domenica dopo Pentecoste in rito tradizionale.
Vocogno, Domenica 26 Luglio 2020.
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E'differente il piglio ma la linea e' la stessa di Don Elìa : la prima linea .
Ave Maria !
Grazie Elia a Maronn t`accumpagn
RispondiEliminaOmelia della S. Messa di mattina di 26 luglio 2020, XVII Domenica del Tempo Ordinario, tenuta da P. Gabriele Maria Pellettieri, FI.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=PTiyNJqIF90
Laudetur Jesus Christus