Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 9 giugno 2018


La nuova Sion (sul futuro della Chiesa)



A quanto pare, purtroppo, pecunia non olet, specie se proviene dalle tasche di un “filantropo” come Soros, il quale, vista in Europa la rapida ascesa di partiti sovranisti mandati al governo da popolazioni esasperate, nel momento cruciale della formazione del nuovo governo ha lanciato un messaggio astutamente conciliante circa l’euro e l’immigrazione, poi, con uninaudita ingerenza, lo ha attaccato per un presunto finanziamento di Putin. Sarebbe interessante sapere piuttosto quanti presuli e politici italiani sono sul suo, di libro-paga. Si attendono sviluppi… magari una bella interdizione dall’Italia – dietro l’esempio della nativa Ungheria – nonché una sonora confisca in risarcimento della speculazione sulla lira che nel 1992 (con la complicità della buon’anima di Ciampi) ci portò a un passo dalla bancarotta. Se poi qualcuno non avesse ancora capito per chi effettivamente lavora la Chiesa povera per i poveri, lo chieda al cardinal Parolin, che proprio in questi giorni partecipa, a Torino, ai lavori del rockefelleriano Gruppo Bilderberg, mentre il suo principale, direttamente in Vaticano, riceve i vertici delle “sette sorelle” per provvedere con loro a clima, inquinamento e ambiente…

«Saggiami, Signore, e mettimi alla prova; bruciami le reni e il cuore. Poiché la tua misericordia è davanti ai miei occhi e ho posto il mio compiacimento nella tua verità. Non mi sono seduto con il vano conciliabolo e non entrerò con quanti compiono iniquità. Odio l’adunanza dei malvagi e con gli empi non sederò mai». Guardandoci bene dal montare in superbia per reazione alla deriva dei mercenari travestiti da pastori, dobbiamo anzitutto chiedere insistentemente a Dio di verificare la qualità del nostro zelo e di purificarci interiormente con il fuoco della Sua carità. Consapevoli del nostro bisogno permanente di perdono, teniamo fisso lo sguardo sulla Sua grazia, cercando gioia e sicurezza nella verità perenne del Suo insegnamento. Poi prendiamo le distanze una volta per tutte dalla rivoluzione conciliare e tagliamo i rapporti con quanti operano contro la santità della dottrina e della vita cristiane. Rigettiamo l’ignobile caricatura di Chiesa disegnata da questi traditori e teniamoci pronti a escluderli dalla comunione con noi in quanto eretici, rifiutandoci di frequentarne le chiese e di ricevere i Sacramenti da loro.

In quei pochi versetti c’è tutto un programma mirante a radicarci profondamente in Dio, cosa che si rivelerà ben presto indispensabile per poter resistere alla prova che stiamo per affrontare. Chiunque non accetti l’imposizione dell’omoeresia, osi reagire all’invasione pianificata o abbia qualcosa da obiettare alla svendita di cose sante ha già cominciato a subire gli effetti di una riedita inquisizione al contrario; bisogna quindi intensificare la ricerca di sacerdoti e religiosi di provata ortodossia per avere fin d’ora validi punti di riferimento. I cattivi Pastori si riconoscono subito dal modo in cui dissacrano la dignità dei battezzati considerandoli in modo puramente sociologico, la santità dello stato sacerdotale esercitandolo come una mera funzione di dirigenza e il carattere soprannaturale dei Sacramenti trattandoli come se ne fossero i padroni piuttosto che i ministri. Da questo snaturamento di ciò che è sacro, perché opera di Dio, discende tutto il resto dello scandaloso degrado della Chiesa militante, che è sotto occupazione ed è stata eclissata.

Noi formiamo ciò che resta della vera Sposa di Cristo, che sta per attraversare fiamme purificatrici per poter tornare a splendere e apparire infine come la nuova Sion, la Città di Dio in cui vige il Suo mirabile ordine, fondato sull’eterna Sua verità e regolato dalla Sua carità inesausta, la quale è ad un tempo misericordia infinita e suprema giustizia. A questa attesa e speranza si contrappone il falso messianismo sionista, che serve Lucifero e dal cui seno uscirà l’Anticristo. La prima fase di questo satanico e cabalistico progetto ha portato alla rinascita di Israele, il cui regime è puro terrorismo elevato a Stato e che tiene asservite a sé le potenze occidentali, a cominciare dagli Stati Uniti. La seconda prevede la riedificazione del tempio salomonico sulla spianata delle moschee, bagni di sangue a parte; con la coniatura di una medaglia in cui Trump e Ciro appaiono sovrapposti, certi rabbini la considerano ormai vicina, dopo il riconoscimento yankee di Gerusalemme capitale: sarà il luogo di culto centrale dell’unica religione mondiale, braccio spirituale del governo planetario unificato dalla finanza ebraica. Infine – terza tappa – comparirà l’uomo iniquo, che additerà se stesso come Dio fino a farsi adorare nel suddetto edificio (cf. 2 Ts 2, 3-4).

A più d’uno sembreranno fantasie deliranti. Eppure le potentissime – e ricchissime – organizzazioni religiose americane di stampo pentecostale e fondamentalista, accese sioniste al punto d’esser più realiste del re, considerano proprio la restaurazione del biblico tempio uno snodo essenziale per l’avvento del Regno di Dio. La loro mistica templare è in singolare consonanza con quella del giudaismo estremista, il quale, analogamente all’integralismo islamico, è tale soltanto agli occhi di analisti occidentali formattati dalle fole illuministiche: di fatto, esso è il risultato di un’applicazione letterale di certi passi dell’Antico Testamento, così come il suo fratellastro maomettano non è altro che una pedissequa attuazione del Corano. La differenza tra i due testi sta nel fatto che il primo, essendo ispirato da Dio, va interpretato sul piano spirituale, come di fatto è avvenuto nella Chiesa; il secondo è una mera composizione umana esprimente un’ideologia di conquista e sottomissione del mondo. I cosiddetti “moderati”, di conseguenza, sono semplicemente musulmani non praticanti, così come gli ebrei aperti e dialoganti non credono generalmente in nulla – se non, eventualmente, in sé stessi e nella propria presunta superiorità etnico-culturale.

Dietro la spaventosa decadenza della Chiesa Cattolica, come dietro il modernismo vecchio e nuovo, la rivoluzione conciliare e altre malattie mortali che ne sono la causa, c’è il giudaismo talmudico con i suoi banchieri, che ne mettono fedelmente in pratica i precetti allo scopo di chiudere i conti con il Galileo. Non è certo un caso che già sotto Giuliano l’Apostata iniziassero – ben presto interrotti – i lavori per la ricostruzione del tempio gerosolimitano o che, appena quindici anni dopo l’Egira, nascita ufficiale dell’Islam, la Città santa fosse sottratta ai cristiani e i giudei potessero rientrarvi dopo avervi già chiamato, poco tempo prima, i Sassanidi della Persia, che avevan raso al suolo il Santo Sepolcro e tutte le chiese, ad eccezione della Basilica della Natività. Le molteplici e instancabili trame con cui, lungo tutta la storia, hanno combattuto il nuovo Israele, vero erede delle promesse divine, hanno infine permesso loro sia di reimpadronirsi della Gerusalemme terrena che di occupare i vertici della Città di Dio.

Ancora una volta la loro vittoria sembra a portata di mano; ma Dio ha altri progetti – e la Sua verità rimane in eterno. Anch’essi si convertiranno a Cristo (cf. Rm 11, 1-32): dapprima i comuni cittadini di Israele (che con i palestinesi sono le vittime più dirette dei sionisti, costretti come sono a vivere nell’incubo di uno stato d’assedio permanente), poi gli ebrei sparsi nel mondo (quando finalmente si renderanno conto di aver sostenuto un mostro politico-economico). Infine potranno salvarsi anche capi, speculatori e banchieri, se riconosceranno di essersi messi al servizio di uno sconfitto e di star per essere con lui risucchiati nell’abisso, dove esser puniti in eterno in proporzione dei loro misfatti. Se son davvero intelligenti, la smettano di correre al massacro e riconoscano una buona volta da che parte sta il vincitore: la nostra, ovviamente – se il Signore ci conserva umili e operosi come la Madre immacolata.

Proba me, Domine, et tenta me; ure renes meos et cor meum. Quoniam misericordia tua ante oculos meos est, et complacui in veritate tua. Non sedi cum concilio vanitatis, et cum iniqua gerentibus non introibo. Odivi ecclesiam malignantium, et cum impiis non sedebo (Sal 25, 2-5).

13 commenti:

  1. Io sono sempre più convinto che le "sorprese" arriveranno da Mosca (https://www.youtube.com/watch?v=CZW4D6R3_t0&feature=youtu.be ... ieri): le tensioni con la Nato, o con la Ue o parte degli Usa sono funzionali a far scoccare un qualche tipo di scintilla, così come le tensioni su Russiagate e attacchi hacker.
    L'attacco verso Mosca può portare all'innesco di un conflitto, e questo probabilmente entro la fine del mandato di Putin (cioè probabilmente entro i prossimi sei anni, e l'interessato - si veda la freddezza ad entrare nel G8, sembra non negare di non voler rinunciare al ruolo di "nuovo imperatore" che gli era stato cucito addosso).
    Tenete conto che il patriarca, da questo punto di vista, viene invogliato a mantenere l'autonomia del patriarcato di Mosca, e questo da parte di chi, teoricamente, dovrebbe richiamarli invece alla comunione con Roma (http://www.lastampa.it/2018/06/02/vaticaninsider/il-papa-al-patriarcato-russo-non-permetteremo-divisioni-aQqwce8X4KPM6V8jmkv1QO/pagina.html).
    Quindi sembra evidente che c'è un disegno per fare di Mosca, "persa" Washington alla causa della guerra globale, un nuovo punto di riferimento "neo-con" potremmo dire ad uso delle élite globali. E questo contro chi?

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  2. Anche perché, fatti due ragionamenti, è improbabile che "l'Anticristo" sia una persona che possa ergersi a leader religioso senza averne le caratteristiche e la titolarità a poterlo fare, non può essere cioè una persona che non ha un ruolo a questa funzione assimilabile.
    Può esserlo invece, tecnicamente, una persona che può dire di sè di stare più o meno legittimamente "sul trono di Dio". E chi in Terra può dire di poter stare "sul trono di Dio"? Solo il Papa, cattolico. Ma se uno considerasse di essere lui il leader della legittima "Chiesa cattolica", cioé dell'unica Chiesa in Cristo, non si additerebbe così egli stesso essere "Dio in Terra"? E dunque l'Anticristo non potrebbe essere altro che un "antipapa", cioè un Papa non legittimo (non cattolico)?

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    1. E' la vecchia tesi protestante , ripresa dai sedevacantisti. Babilonia non sarebbe altro che il Vaticano e il papa l'anticristo finale. Con ciò si distorce il senso della scrittura nella quale il "luogo santo" è perfettamente identificato ed attiene al Tempio di Gerusalemme. Certo prima dovrà avvenire l'apostasia e questo non è escluso che riguardi anche parte della Chiesa , come accaduto in passato. Ma non al punto da minarne la natura , la missione , la grazia, garantite nei secoli dei secoli dalla promessa divina.

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    2. No, io dico che l'anticristo sarebbe a questo punto il patriarca di Mosca (la "terza Roma"). L'apostasia si è già consumata, a Roma. Che Babilonia possa essere Roma è tradizione interpretativa a lungo accolta (la città dai sette colli), ma anche Mosca ha... sette colli. Non lo sapremo finché gli eventi non prenderanno una piega chiara, ma sappiamo che tappa finale sarà, tra le altre cose, l'unificazione della Chiesa di Cristo. Tutti parlano dell'edificazione del "Terzo tempio", ma ad ora non sembra - mi pare - una cosa fattibile, né il regime di Israele sembra assumere toni particolarmente e religiosamente apocalittici, non sembra imbracciare cioè una battaglia di tipo religioso. Non mi sembra ci siano altri protagonisti

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  3. Questo è per me un appuntamento settimanale imperdibile.
    Che la Vergine Santissima la protegga.

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  4. Ve ne dico un'altra: in occasione del centenario della Rivoluzione Russa (1917), il patriarca ha deciso di far costruire a Mosca, nella sola città di Mosca, ben 200 nuove chiese, suscitando qualche protesta per l'eccessivo numero di costruzioni rispetto al fabbisogno della città (https://www.rbth.com/society/2013/03/26/200_new_orthodox_churches_in_moscow_causes_public_stir_24285.html). Ma, a parte l'evidente "raddoppio" rispetto al numero di anni che separano quella data dal 1917, sapete che cosa indica il numero 200? E' il numero degli angeli che accompagnarono Satana nella ribellione verso Dio (Libro di Enoch 7,9 - canonico tra i cristiani copti). Che a Mosca stiano facendo qualche gioco di tipo satanico/esoterico?

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  5. A me sembra che le considerazioni di Utente siano, e non voglio essere polemico, alquanto temerarie, nonché complottistiche al contrario. Fanno il paio con i troppi distinguo espressi dai "lealisti" nei confronti sia del nuovo governo sia della Lega e di Salvini. Non voglio assolutamente innescare un dibattito che diventerebbe infinito, oltre che antipatico, cosa che non si addice allo stile allo spessore all'eleganza di questo blog e del suo autore. Dico solo che, identificato il nemico, ed esso ormai si è palesato,con qualcuno ci dobbiamo pure alleare ed allora credo valga la pena di fare uno sforzo di fiducia.

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    1. A quanto pare, il problema non è Putin ma dev'essere qualche consulente europeo, se non ho capito male. Infatti si stava prefigurando un'inedita alleanza (ancora sottotraccia) Ue-Russia. Come pare, però, la sceneggiatura è ancora una volta massonico-esoterico-satanista. I diretti interessati non negano, almeno la controparte cinese. Saluti

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  6. L'Apocalittica sembra in effetti la cornice più adatta per i nostri tempi. Bisogna fare attenzione però ad alcune derive che possono nascere di fronte ad avvenimenti e trame che appaiono svelarsi sempre più apertamente. Il rischio ad es. di un certo Marcionismo che finisce per travolgere tutto l'Antico Testamento per sfuggire alla pressione fondamentalista messianica esercitata a livello politico e mediatico. Sulla stessa scia diverse forme di falso tradizionalismo/sedevacantismo che hanno il fine ultimo di allontanare dalla Chiesa di Cristo , finendo per fare il gioco dell'avversario. Questo fenomeno ha ripreso vigore soprattutto col nuovo pontificato e la rinuncia di Benedetto XVI. Ovviamente non è il caso di questo blog , ma la tendenza è presente nelle categorie politiche identitario/sovraniste.

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  7. Guarda Angheran, che l'apostasia potrebbe riguardare anche il 99,99 per cento del corpo ecclesiale. Il fatto che la Chiesa non possa perdere la sua essenza divina nulla toglie all'attuale deriva e alla possibilità che Roma possa diventare la sede dell'Anticristo, come profetizzato. Che poi questi(l'Anticristo) possa essere Bergoglio è altra questione. Ma da Bergoglio, passando per Bassetti, Galantino e la quasi totalità dell'episcopato si sta negando ogni verità cattolica. Tutto questo, anche se non ti piacerà, è stato preparato o quantomeno permesso dai papi precedenti.
    Antonio

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  8. È fuor di dubbio che dietro l’occupazione della Chiesa e la deriva sociale e morale si nasconde la lotta fra cielo e terra.
    Don Elia, anche noi,siamo feriti e delusi da tutti quelli che dovrebbero guidare la Chiesa,se stiamo vivendo questo abominio di desolazione spirituale è proprio perche molto “sale” è diventato insipido. La Verità Evangelica è Santa e innegabile e non induce ad errori,ma chi nega e interpreta la parola di Dio a suo uso e consumo nega l’Amore che la Parola ha dato agli uomini e il peccato contro l’Amore non è perdonato. C’è da rabbrividire .Certo, Dio ha altri progetti di salvezza ,ma tutti dobbiamo scegliere con chi stare,non ci sono mezze misure e verità relative:o con Dio o contro Dio.

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  9. Si sta configurando sempre più uno scenario aperto, eretico ed apostatico, basta leggere le ultime notizie riguardanti i vertici della Chiesa che stringono accordi con i poteri forti del mondo. I vertici della Chiesa hanno imparato in fretta a vivere secondo i dettami del mondo con le sue logiche e le sue dinamiche e ad assoggettarsi supinamente al potere del più forte. Credono di poter servire due padroni, in effetti danno a Cesare quel che è di Cesare ma non danno a Dio ciò che è di Dio, nonostante lo credano. La Chiesa, la Santa Madre Chiesa ridotta ad una Ong, come una barca alla deriva, sta perdendo i pezzi, è stata trasformata in una presenza accomodante, di basso profilo che si limita a dispensare consigli da psicoterapeuta, spacciandoli per grandi insegnamenti del Vangelo. Mi fermo......

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