Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 30 aprile 2016


L’ora dei laici


L’apostasia universale, annunciata nella Sacra Scrittura e più volte predetta nelle rivelazioni private, ha raggiunto il culmine. Quanti prima si mimetizzavano sono venuti allo scoperto, cantando vittoria e denunciando così la propria ipocrisia. Fra coloro che vi si oppongono, un solo coraggioso vescovo ha finalmente alzato la voce; raddoppiamo quindi le nostre preghiere perché sia protetto dall’alto. Gli altri presuli mantengono il silenzio: lo fanno per poter continuare ad operare a servizio del loro gregge, perché hanno magari ricevuto minacce e vogliono perciò evitare di esser messi fuori gioco? Tuttavia è lecito chiedersi: al punto in cui siamo arrivati, si può ancora rimediare al disastro solo con discrete disposizioni operative, senza denunciare esplicitamente la causa della confusione e dello sbando? C’è di mezzo la salvezza delle anime, che in numero ormai incalcolabile si stanno gettando nel precipizio convinte di esservi autorizzate dal supremo Pastore, con la complicità dei loro parroci e di confessori che si rifiutano di ascoltare l’accusa dei peccati…

Non sono così ingenuo da credere che una presa di posizione pubblica, da parte di un vescovo, basti a rimettere ordine nella sua diocesi. La maggior parte dei preti non danno più retta a nessuno che non avalli e confermi le loro idee; molti, nella loro parrocchia, si considerano vescovi e papi, se non nuovi messia dall’inedito vangelo. La peggiore delle imposture attuali non è tanto che i temi caldi della sovversione siano presentati in modo tale da obbligare al consenso, quanto piuttosto che a loro riguardo ognuno si senta incaricato di legiferare senza limiti di sorta, che si tratti del sacerdote in cura d’anime o del fedele che ritiene di seguire la propria coscienza (per lo più erronea, lassa o ignorante). Il generale oscuramento delle menti impone pertanto ai cattolici fedeli di assumersi con determinazione tutte le responsabilità derivanti dal Battesimo, sulle quali – sebbene con intenti opposti – negli ultimi decenni si è tanto insistito. È proprio ora di farlo, ma nel verso giusto: non per contestare l’autorità e l’insegnamento dei legittimi Pastori, bensì per sottrarsi all’influsso nefasto di quelli cattivi, che portano il gregge fuori strada.

Molti si chiedono in questo momento cosa debbano fare. Il completo capovolgimento dell’ordine naturale si palesa pure nel fatto che siano i laici a dover redarguire i ministri di Dio nell’esercizio del loro ministero, oltre che – spesso, purtroppo – per la loro condotta morale. Un primo compito si impone con improrogabile urgenza: riprendete a viso aperto – prima in privato, poi, se necessario, anche in pubblico – i sacerdoti che predicano in modo contrario alla sana dottrina o ammettono ai Sacramenti persone che non possono riceverli: ciò comporta un danno spirituale gravissimo per tutte le membra del Corpo mistico e voi avete il sacrosanto diritto e dovere di difendervi. Non temete le loro reazioni: il Signore stesso è con voi e lo Spirito Santo vi ispirerà le parole da dire. Qualora non vi ascoltino, smettete di frequentare la parrocchia e portate altrove i vostri bambini, se avete a cuore la loro salvezza eterna. Piuttosto istruiteli voi stessi con il Catechismo di san Pio X e, per la ricezione dei santi Sacramenti, andate nel più vicino priorato della Fraternità sacerdotale che da lui prende nome. Visto che ci si sposta così facilmente per turismo o per cure, lo si può ben fare per la salute dell’anima.

L’unico argomento a cui gran parte dei chierici si mostra realmente sensibile è quello… economico. Non date più un centesimo là dove si favorisca la perdizione delle anime, ma d’ora in poi scegliete accuratamente, se già non lo fate, quelle opere che vale veramente la pena di sostenere in quanto promuovono la diffusione della verità e incrementano la vita di grazia. Per quanto possa essere gradito ai nemici della Chiesa, rinnovo l’invito a non firmare più per la Chiesa Cattolica nella dichiarazione dei redditi, almeno fino a quando non ci sia un evidente ravvedimento mediante una pubblica supplica alla suprema autorità di ribadire in modo inequivocabile l’immutabile dottrina morale in materia sessuale e matrimoniale. La storia insegna che la riforma del clero simoniaco e concubinario, nell’XI secolo, non fu perseguita soltanto a suon di provvedimenti canonici, ma pure incitando i fedeli a disertarne le chiese e a privarlo del sostentamento. Per quanto grave fosse la situazione di allora, quella odierna lo è molto di più: ora è in gioco la fede stessa e la salvezza delle anime, oltre all’identità della Chiesa e al mandato che ha ricevuto da Cristo.

Formate piccoli gruppi che recitino con fervore il santo Rosario secondo le intenzioni espresse nell’Operazione “Muro di fuoco”. Qualsiasi cosa ottenga la nostra preghiera, unita alla penitenza e all’offerta, avremo il merito di aver attenuato o differito il castigo celeste che deve inevitabilmente abbattersi sul mondo acquiescente al peccato, nonché su quella parte della Chiesa terrena che più non lo combatte, anzi lo canonizza ed esalta proprio nel momento del più orrendo e disgustoso dispiegamento che l’umanità abbia mai conosciuto. Al fine di esserne preservati, effettuiamo o, nel caso, rinnoviamo con i nostri cari la consacrazione al Cuore immacolato di Maria. La nostra Madre del cielo non si stanca di raccomandarla con inverosimile insistenza da quel lontano 1917, quando fece suoi portavoce tre bambini che nemmeno sapevano dell’esistenza della Russia. Con quanti avranno la possibilità di partecipare, se Dio vuole contiamo di consacrarci a Lei nel cuore stesso della cristianità, il giorno della relativa festa liturgica, nel luogo che verrà indicato a suo tempo. E poi, continuate a sostenere i sacerdoti fedeli: sono più numerosi di quanto non sembri, ma isolati e dispersi in contesti ostili. La vostra preghiera e la vostra amicizia sono provvidenziali, nella grande e decisiva missione in cui, malgrado la nostra indegnità, la Regina ci ha coinvolti tutti.

«Cari figli miei, attraverso la vostra testimonianza di fede e di preghiera verrà la salvezza. Riempitevi di grazia. Il vostro tempo è arrivato. Il popolo di Dio convertirà il popolo di Dio. La prepotenza dell’uomo sarà sconfitta. Saranno beati gli umili. Verrà il suo Regno, ma verrà per mezzo di voi. Non nascondetevi, quindi, ma siate responsabili del vostro impegno. Io non vi abbandonerò se vivrete questo tempo di grazia. Vi benedico» (la Regina dell’Amore a Renato Baron, il 16 gennaio 1986 a Schio).
 

8 commenti:

  1. Questa si' che e' una chiamata alle armi....
    Scateniamo il Paradiso:
    Amen! Veni, Domine Jesu!

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  2. Caro padre ha ragionissima nell'affermare che i preti sono superiori ed al di sopra del papa e che i vescovi sono costretti a seguire le loro indicazioni, ogni parroco/cchia ha le sue regole ed è un'isola a sé stante, autonoma e retta da comitati pastorali che paiono più che altro segreterie di partiti totalitari, quanto all'8 x 1.000 anche se destinato allo stato, una parte va comunque, il 65%, alla cc, valdesi ed altre confessioni cristiane, a quelle non cristiane e atee va il 5 x 1.000, quindi.....speriamo che tutto passi in fretta e che Dio ce la mandi buona.

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  3. Grazie per l'incoraggiamento, don Elia! Uniti a Maria e tra di noi, perché desiderosi solo di aiutarLa nell'opera corredentiva, ognuno facendo la piccola parte richiesta, potremo resistere a questo assalto finale e contribuire alla diffusione di quel Regno d'Amore, di cui già pregustiamo gli aromi.

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  4. Nelle apparizioni a Itapiranga, iniziate il 2 maggio 1994 e ancora in corso, approvate da Mons. Gritti nel 2010, Gesù, Maria e Giuseppe parlano chiaro, senza scorciatoie, come invece fanno ora molti poveri Ministri, che interpretano liberamente la dottrina cattolica, incoraggiata con il "caso per caso".
    Il 7 maggio del 1994, Nostra Signora in lacrime, tenendo sulle sue mani un bambino abortito, disse: «L’aborto è peccato grave! Chi pratica l’aborto deve confessarsi dal sacerdote, piangere e cadere pentito sul pavimento e non smettere mai di pregare. Solo così si potrà salvare!».
    Il giorno seguente, l’8 maggio, la veggente Maria do Carmo vide molti anime vestite di nero che bruciavano all’inferno. «Vedi, così si trovano i massoni, perché la massoneria è una setta del demonio», spiegò la Vergine. «E se si muore massone, si va diretti all’inferno!».
    L’11 maggio del 1994, Cristo Signore in persona appare alla veggente, per condannare ancora una volta i peccati contro il matrimonio e la famiglia (l’adulterio, la convivenza, il divorzio e le seconde nozze civili). «L’adulterio è peccato grave, ma c’è perdono se si fa una buona confessione e con pentimento assoluto! Insegnalo. Tu sai come si fa una buona confessione. Non si può aver paura e neppure vergogna del sacerdote. Se lui perdona, anch’Io perdono. Se lui non perdona, anch’io non perdono!». Prima di congedarsi, il Signore disse riguardo le situazioni coniugali difficili e irregolari: «Coloro che sono sposati e sono separati, se si amano ancora, si riuniscano di nuovo: con perdono e sincerità! Chi è sposato ed è separato, e vive con un altro uomo o con un’altra donna con cui non è sposato, deve dividersi o vivere come amico nella stessa casa. I due non possono più vivere come marito e moglie. Se uno dei due è libero e sente la necessità della vita coniugale, deve sposarsi. Ma non può commettere adulterio!».

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  5. Una domanda : ora che è evidente l'attacco al cuore della Chiesa di Dio come si può continuare a pregare "una cum" con Bergoglio? come si può ? in tutta coscienza ? pregare per l'intenzione di ecumenismo? dell'indifferenza religiosa ?del relativismo ?

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  6. Lo vorrei sapere anch'io.Grazie.

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    1. Pregate "una cum" Benedetto XVI.
      Pregare per l'ecumenismo si può, se lo si intende nel senso giusto: per il ritorno dei non-cattolici all'unità cattolica mediante la loro conversione (cf. le preghiere del Venerdì Santo nel Messale VO).
      Per il resto, se la vostra fede è retta, non c'è pericolo che preghiate per l'indifferenza religiosa o per il relativismo.

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  7. san vincenzo ferreri20 maggio 2016 alle ore 19:28

    Scrivo questo commento sull'ora di laici, perché proprio oggi 20 maggio ricorre la festa di San Bernardino ma altresì di Santa Lidia laica che fu molto accogliente nel ricevere nella sua casa San Paolo e gli altri. Cio' per indicare che la Chiesa purificata dovrà risorgere da questi tempi burrascosi passando attraverso l'apertura del cuore di semplici laici.
    Inoltre il Vangelo di oggi sull'indissolubilità del matrimonio è illuminante e rafforza cio' che noi crediamo, speriamo che stamane a Santa Marta B. lo proclami e lo viva come Cristo comanda.
    Pace e Bene

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