La luce dell’alba
Io attenderò il Signore, che ha nascosto il suo volto alla casa di
Giacobbe (Is 8, 17).
All’epoca di Isaia entrambe le monarchie che si dividevano il
dominio di Israele erano infedeli a Dio; su entrambe, di conseguenza, incombeva
la minaccia di un severo castigo. Il regno settentrionale stava per esser
distrutto dagli Assiri, che ne avrebbero poi deportato la popolazione (722-721
a.C.), mentre il Regno di Giuda, nel 701, sarebbe stato invaso da Sennacherib e
sottoposto a tributo. Uno dei figli del Profeta, per ordine del Signore, aveva
ricevuto un nome che esprimeva un sinistro presagio: Maher-salal-kash-baz
(= presto saccheggia, lesto depreda; cf. Is 8, 3-4); ciò significava che tutto,
comprese le sciagure, era previsto nel piano della Provvidenza. Isaia si risolse
perciò ad aspettarne il compimento con la pace della coscienza, malgrado
l’afflizione del cuore.
Oggi come allora
Il giudaismo è attualmente diviso in due correnti principali. Il
talmudismo è quella ufficiale delle scuole rabbiniche, le quali derivano dal
movimento farisaico, l’unico sopravvissuto alla distruzione di Gerusalemme del
70 d.C.; esso si fonda sull’osservanza di una selva di precetti concepiti al
fine di ottenere il controllo mentale e operativo degli adepti. L’arbitrarietà
e dannosità di prescrizioni e divieti richiama da vicino le normative europee e
le misure adottate in occasione dell’emergenza sanitaria. Il
chassidismo, la corrente “mistica” che si contrappone al legalismo, è sorta nel
XVIII secolo in reazione alla prima, fra gli aschenaziti dell’Europa orientale,
ad opera di un cabalista dotato di poteri occulti, Israel ben Eliezer, che
intese rispondere all’attesa suscitata, nel secolo precedente, dal falso Messia
Sabbatai Zevi (1626-1676).
Il talmudismo è la “religione” dei grandi banchieri dei fondi di
investimento, mentre il chassidismo è quella professata dalla setta Chabad
Lubavitch, dedita alla stregoneria e allo spiritismo. I primi propugnano un
internazionalismo cosmopolita mirante ad abolire gli Stati nazionali e
unificare le economie sotto un unico governo globale, a cancellare le varietà
culturali e a sopprimere persino le differenze sessuali; tutte le aberrazioni
ideologiche degli ultimi decenni provengono da lì e si sono diffuse con il
determinante contributo dei gesuiti. I secondi puntano invece all’egemonia
dello Stato di Isnaele appoggiato dagli Stati Uniti e sono i principali
responsabili, per quanto è dato desumere, del genocidio dei palestinesi,
iniziato nel 1948 e giunto attualmente al culmine.
Gli uni e gli altri sono riprovati da Dio in quanto ostinatamente
increduli e giacciono perciò sotto la maledizione. La loro colpa più grave è
quella di rifiutare astiosamente il Cristo; da essa derivano tutti i crimini da
loro commessi contro l’umanità e la Chiesa nel corso degli ultimi due millenni,
fino a quelli odierni. Le rivoluzioni dell’epoca contemporanea sono opera
loro, così come i movimenti sovversivi
della storia recente. Tramite Isaia, però, il Signore ci ammonisce di non
trepidare a causa delle cospirazioni, bensì di temere Lui solo, che sta per
punire anche noi a motivo delle gravissime infedeltà con cui abbiamo violato la
Sua alleanza (cf. Is 8, 11-12). Dato che non contraddice mai Sé stesso, Dio non
la revoca di certo, ma gli uomini ne possono decadere.
Il giudizio divino
Sarebbe dunque ora di ascoltare l’Altissimo, piuttosto che i
mestatori. Dispiace che un arcivescovo scomunicato, avendo perso la grazia, sia
risucchiato da personali teorie del complotto che, qualora colgano nel segno,
rischiarano soltanto un lato del problema lasciando l’altro nell’ombra, come se
da una parte ci fossero i cattivi e dall’altra i buoni, quando invece son tutti
pessimi. Il peggio è che i suoi seguaci si illudono di esser bravi cristiani
perché alimentano la propria rabbia con i suoi scritti e discorsi, anziché
pensare alla conversione e curare la santificazione: è Dio che bisogna onorare
e temere osservandone la legge, se non si vuole inciampare in quella roccia che
è Cristo e sfracellarsi su di essa (cf. Is 8, 13ss; 1Pt 2, 7-8).
Analoga condanna spetta a quelle associazioni tradizionaliste che
hanno chiuso entrambi gli occhi sul genocidio di Gaza e distolgono l’attenzione
degli aderenti dai crimini di chi le finanzia. È un gioco fin troppo facile
puntare il dito sulle derive della chiesa sinodale, destinata ad estinguersi
da sé con un atto eutanasico, se non interviene prima un flagello celeste a
ripulire la Sposa di Cristo dalla cancrena del clero sodomita e miscredente.
D’altronde si sono evirati da sé istituendo un’assemblea che ricalca gli Stati
generali del 1789: tutti i membri vi hanno pari diritto di voto e la
maggioranza è costituita da sessantottini alla Sant’Egidio, ossessionati dalla
promozione di donne a ruoli di governo e dallo sdoganamento delle perversioni
sessuali. Se ne facciano una ragione: la Chiesa Cattolica è fondata sugli
Apostoli e sui loro successori; perciò a guidarla sono i chierici – e l’Ordine
sacro può esser ricevuto validamente solo dai maschi, lecitamente solo da
quelli normali.
Ci sono poi i conservatori delle bussole neocon, che tuonano
contro i progressisti ma son praticamente muti su Isnaele e, non potendo assimilare
Sataniahu a Hitler (come sarebbe giusto), per esser più popolari gli paragonano
Putin (proprio come la sinistra). Il gioco delle parti è abbastanza intricato; il
tracciamento del denaro lo renderebbe sicuramente più perspicuo. Ad ogni modo,
l’impressione è che la rivalità tra le due correnti del giudaismo sussista a un
livello intermedio, ma sia coordinata a un livello più alto allo scopo di
evitare che l’una o l’altra acquisisca un potere eccessivo. Del resto lavorano
entrambe per Lucifero e, alla fin fine, l’obiettivo rimane il medesimo:
eliminare la Chiesa e cancellare il ricordo di Gesù Cristo, se mai fosse
possibile… ma si sa: il diavolo acceca chi lo serve, al quale il Signore ha
nascosto il volto.
L’emissario della massoneria
Nel frattempo, il più alto rappresentante delle logge inglesi si è
scomodato con la consorte – segno che la situazione è grave – per venire nel
Bel Paese a ricordarci chi comanda. Il discorso al Parlamento si è aperto con l’evocazione
del brigante che, scortato da navi britanniche, sbarcò a Marsala nel 1860 e
abbatté il Regno di Napoli col denaro di Londra (grazie al tradimento di tanti
ufficiali e ministri), mentre si è chiuso con la commemorazione del giudice
assassinato dai suoi servizi segreti per mano della mafia siciliana, che non a
caso fu creata proprio da quelli.
Un tale grado di cinismo, dissimulato da banali amenità sulla
cucina, è difficilmente afferrabile dalla gente comune; esplicitato, il
messaggio suona: «Il vostro Stato esiste grazie a noi e, se sgarrate, son bombe
e anni di piombo». I poveri Falcone e Borsellino avevano cominciato a scorgere
inquietanti connessioni proprio nel momento in cui si stava preparando, con un
colpo di Stato giudiziario, un completo ricambio della classe politica italiana
con un’altra che fosse prona ai piani definiti sul panfilo reale attraccato a
Civitavecchia tra un attentato e l’altro.
L’avvertimento mafioso, espresso però in perfetto stile British,
è stato accolto dall’assemblea di decerebrati con una standing ovation
(un po’ d’inglese è d’uopo)… Forse non hanno capito che ci è stato ordinato di
metter da parte ogni perplessità circa il sostegno militare all’Ucraina nonché
alla cosiddetta transizione ecologica, alla quale tante aziende insulari
e peninsulari stanno alacremente cooperando. Vedremo come l’oriunda della
Garbatella, chiamata a rapporto a Washington e in attesa della visita di Vance,
si destreggerà tra l’incudine e il martello. Te l’aveva detto papà de lascia’
perde la politica… La commedia all’italiana si sta trasformando in tragedia
greca.
Quanto al Papato, l’intrigante tira-e-molla degli annunci ufficiali
si è risolto con una breve visita “a sorpresa” della coppia reale a un
Bergoglio in stretto isolamento ma non troppo, visita della quale non è
trapelato se non il cortese scambio di auguri; di altri prelati vaticani non si
è vista traccia. Il prossimo conclave è sicuramente di grande interesse per i
globalisti, visto che, a livello geopolitico ed economico, sembra che si stia
virando di centottanta gradi, a meno che le dichiarazioni sui dazi non siano
meri espedienti di speculazioni borsistiche con le quali i soliti usurai-burattinai
possano arricchirsi ulteriormente, casomai non fossero già ricchi abbastanza.
Torniamo a Dio
Isaia, come abbiamo visto, ci esorta a temere il Signore e i Suoi castighi piuttosto che le trame umane. Quanto finora osservato non deve spingerci allo scoraggiamento, bensì esser valutato con sguardo soprannaturale, cioè alla luce dei disegni della Provvidenza, la quale tutto dispone o permette, con infinita sapienza, esclusivamente per il nostro bene. Quanti hanno disdegnato le acque di Siloe, che scorrono in silenzio (Is 8, 6), ossia il mormorio dello Spirito Santo, donato dall’Inviato del Cielo, rimarranno senza difesa di fronte alla giusta punizione, mentre i fedeli saran preservati dagli effetti devastatori dei piani dei potenti (cf. Is 8, 9-10). Fermamente avvertito da Dio di non mettersi sulla via del popolo infedele, il Profeta ne aspetta con pazienza l’intervento (cf. Is 8, 11.17). Purtroppo anche tanti cattolici si sono volontariamente accecati e il Signore ha loro nascosto il Suo volto; che non accada anche a noi di sentirci dire: «Non ci sarà per loro la luce dell’alba» (Is 8, 20).
Mi risulta che i banchieri talmudici rotshild siano stati i principali fautori dello Stato illeggitimo e terrorista di isnaele.
RispondiEliminaTanto che tel aviv ha dedicato a loro una delle sue boulevard principali.
Quindi c'è qualcosa che non torna nella sua esposizione in questo post.
Come ho scritto, lo scontro è reale a livello intermedio, ma al livello superiore è probabilmente coordinato. I grandi magnati della finanza non si danneggiano a vicenda, dato che hanno interessi comuni; fanno però combattere le loro pedine in modo che siano quelle a pagare il prezzo di questa rivalità gestita. Non è facile, in tale contesto, decifrare il gioco delle parti; perfino le accuse rivolte dai talmudisti ai cabalisti potrebbero essere un diversivo.
EliminaEsatto,i moderni farisei e sadducei,da lei descritti egregiamente,hanno vita facile nei loro maneggi per aver inselvatichito i popoli,ormai dimentichi del loro destino eterno e persi nella sollecitudine del hic et nunc.Ma Dio è padrone della storia e ciò che loro pensano(Caifa docet)di poter portare a termine(Apocalisse docet)è da sempre previsto nei Libri eterni(in Cielo),rendendosi anch'essi, inconsapevolmente,strumento nelle mani dell'infinito."Attendiamo alla salvezza con timore e tremore!"Qui habet aures audiat!
RispondiEliminaA proposito di burattinai, in un articolo di stilum curiae si cita, riguardo a Fatima e alle dimissioni di Benedetto XXI, la massoneria ecclesiastica. Che , a questo punto, non può che essere alle dipendenze di uno dei due gruppi citati da padre elia nell' eccellente commento; più al servizio del primo, mi sembra?O mi sbaglio. Nel medesimo articolo si fa riferimento ad un libro del 2003 del padre spirituale della veggente di Akita, apparizione riconosciuta dalla Chiesa; si parla, nella speranza di una traduzione corretta, di un falso papa e traditore. Sarebbe opportuno indagare: un papà legittimo potrebbe essere un traditore. Un falso papa modificherebbe la storia del recente passato e del futuro, rendendo illegali le nomine cardinalizie, ad esempio. Potrebbe dirci qualcosa di più, padre, su queste " rivelazioni" contenute nel libro di padre yasuda?
RispondiEliminaNon conosco il libro citato.
EliminaLa massoneria ecclesiastica sta presumibilmente agli ordini dei talmudisti.
Grazie ancora Padre per gli importanti stimoli intellettuali e spirituali dei suoi articoli...Dove posso trovare i contributi che i gesuiti hanno dato ( e danno) alla corrente del talmudismo.
RispondiEliminaDio la benedica
https://www.simonandschuster.com/books/Jesuits/Malachi-Martin/9780671657161
Eliminahttps://www.goodreads.com/book/show/55845482-jesuits-and-the-new-world-order