Anno nuovo: voto di silenzio?
Vide ut sileas;
noli timere, et cor tuum ne formidet (Is 7, 4).
Dopo otto anni di attività e centinaia di articoli, si può sentire
un forte bisogno di fare una pausa per ritirarsi in sé stessi e dedicarsi alla
ricerca esclusiva dell’intimità con Dio. Nel profluvio di parole della società
moderna, uno teme di farsi complice della strategia di distrazione di massa,
che tiene le persone lontano dal proprio centro interiore e le estrania sempre
più dal mondo dello spirito. Non solo questo, ma sottentra spesso lo scrupolo
di contribuire più al male che al bene con la denuncia di crimini e abusi o la
messa in guardia da difetti e pericoli, col rischio di far pubblicità al
peccato e amplificare gli scandali, causando costernazione nei lettori e
inducendoli, seppur involontariamente, allo scoraggiamento. L’astensione da
ogni commento sarebbe molto più comoda per la tranquillità dell’anima, non più
tormentata da perplessità e incertezze.
Le responsabilità connesse all’ufficio di Pastore, d’altro canto,
non consentono di dar la precedenza alle aspirazioni personali. Dietro il
pensiero di rinchiudersi nel silenzio può nascondersi una sottile tentazione
sotto apparenza di bene, mirante a distogliere qualcuno dal compito che la
Provvidenza gli ha affidato, specie se, malgrado la sua indegnità e
inadeguatezza, riceve inoppugnabili riscontri dei benefici apportati dal suo
parlare, che scaturisce ogni volta dalla preghiera e dalla meditazione. Occorre
guardarsi, ovviamente, anche dal vizio opposto all’eccessiva minuzia nel
valutare l’agire personale, ossia dall’abitudine di incensarsi da sé approvando
tutto in base al giudizio proprio anziché a quello divino, che si manifesta
mediante un buon confessore o direttore spirituale. Il fondamentale criterio di
discernimento, in definitiva, è l’adempimento della volontà di Dio in funzione
del bene reale delle anime, piuttosto che dell’autoaffermazione individuale.
Una buona soluzione può essere quella di utilizzare questo spazio in
primis per un’educazione a coltivare l’interiorità e la relazione col
Signore, così che da essa parta lo sguardo sulla realtà del mondo contemporaneo
e ad essa ritorni l’osservazione di ciò che accade intorno a noi. In tal modo
potremo mantenere l’obiettività e, soprattutto, non perderemo di vista il senso
soprannaturale di ogni cosa. Le analisi delle vicende politiche ed ecclesiali,
per quanto imperfette e limitate, devono aiutarci a discernere le scelte che
Dio vuole da noi, in maniera che non solo siamo preservati dalle minacce che
incombono, ma riusciamo anche a vivere, con l’aiuto della Sua grazia, in modo a
Lui gradito. Questo approccio ci consentirà di mantenerci immuni dalle derive
dell’autosufficienza e della presunzione, nonché di evitare gli scogli della
superbia e dell’orgoglio.
La cura dell’intimità con Dio esige indubbiamente lo sforzo di tacere
ogni volta che sia opportuno e quello di allontanare le sorgenti di
dissipazione. A tal fine è imperativo tenere spento il televisore il più
possibile e gestire con ferrea disciplina i mezzi di comunicazione, a
cominciare dal cellulare; si tratta infatti, oggi, delle principali fonti di
manipolazione mentale, ossia di quella colossale opera di soggiogamento delle
coscienze con cui l’impero globale della finanza ha asservito gran parte della
popolazione mondiale. La libertà d’azione richiede, come imprescindibile
presupposto, la libertà interiore; quest’ultima è garantita soltanto a chi sa
collocare il cuore nel silenzio di Gesù, nel quale sbocciano continuamente luce
e vita sempre nuove. L’occhio dell’anima, reso luminoso da questi doni, coglie
allora la realtà come la vede Lui, con il Suo giudizio ad un tempo severo e
traboccante di misericordia, dato che mira a liberare gli uomini da ciò che li
opprime.
Questa scelta è decisamente controcorrente, in una società che
glorifica la logorrea boriosa e in un ambiente ecclesiale che affoga in
vaniloqui. La commistione tra l’una e l’altro risale ormai a oltre cinquant’anni
fa, come ricorda un lettore che all’epoca era già adulto: «La saggia
ammonizione sul rischio di farsi coinvolgere in discorsi che probabilmente non
son buoni mi fa pensare – ahimè – all’immensa quantità di PAROLE che in campo
ecclesiastico si sono sprecate senza portare alcun frutto. Ricordo un po’
com’era l’atmosfera del tempo, anche se allora non me ne interessavo troppo:
come ci si compiaceva di entrare in questioni politiche, sociali, economiche,
psicologiche che per il clero erano una novità: “Finalmente la Chiesa si apre
alla modernità; abbiamo tanto da imparare dal mondo. Che bello!”. Ma la smania
dei preti tuttologi che vantaggi ha portato?».
Mi sovviene a mia volta che, benché poco più che adolescente, dopo
riunioni-fiume in cui ci si era profusi in proclami che promettevano
cambiamenti a tutto campo, dovevo regolarmente concludere, tra me e me, che fuori
nulla era mutato nel frattempo, ma tutto era rimasto com’era; unico beneficio,
l’appagamento degli oratori e il compiacimento degli uditori. Non v’è chi
ignori, tuttavia, che tale sbornia verbale non si è certo esaurita allora:
anche oggi certe Messe assomigliano a un mare di chiacchiere in cui, qua e là,
galleggia ancora qualche elemento cultuale che i preti, con tutto il loro zelo attualizzante,
non son riusciti ad espellere; per avvicinare i riti all’esistenza quotidiana,
hanno secolarizzato i primi e privato la seconda delle principali risorse
concesse ai credenti per affrontarne le sfide. Ancor più grave è che, in tal
modo, hanno estromesso Gesù Cristo dalla Liturgia per mettere al centro sé
stessi, come vanitose vedettes. La conseguenza più immediata è lo
spegnimento, nel culto come nella vita, del dialogo con Dio.
L’incapacità di ascoltare il Signore e di parlare con Lui ha prodotto
una radicale solitudine anche tra gli uomini, ormai incapaci di vera comunione,
ma risucchiati nel vortice di incontri e assemblee in cui ognuno tenta di
prevalere sugli altri con la propria opinione, mentre le parole si
sovrappongono alle parole, spingendo fuori della memoria quel poco che potrebbe
pur esserci di buono. In tale triste situazione di conflittualità perenne, l’unica,
apparente àncora di salvezza, per chierici e fedeli, sono le fughe affettive,
talvolta lecite, più spesso illecite. L’assimilazione alla società corrotta del
nostro tempo, del resto, non poteva portare altro frutto che l’adeguamento alla
sua “morale” perversa; certo clero si è talmente aperto al mondo da essersene innamorato
e, inevitabilmente, ha finito con l’odiare Cristo. Chi ancora offre la
direzione spirituale, molto spesso, anziché fornire consigli pratici basati
sull’esperienza di due millenni, confonde i malcapitati con le sue
considerazioni intellettualistiche o psicologistiche, prive di ogni rapporto, a
volte, con la realtà concreta.
Nell’ebbrezza del democraticismo imperante, molti Pastori amano
apparire popolari, ma sono il più sovente despoti, ognuno al suo livello. «È
stato posto il principio – prosegue il nostro lettore – che non ci siano più
scomuniche di ordine teologico e morale, ma che vi siano, e come, scomuniche di
carattere ideologico. Adesso si scomunica l’omofobia, il sovranismo,
il populismo: l’arbitrarietà della chiacchiera è totale». Quel che si
sente in certe omelie supera l’immaginabile: l’infondatezza e l’ignoranza
trionfano con accenti perentori che non ammettono possibilità di replica. Il
puro arbitrio individuale impazza altresì nell’applicazione alla sacra Liturgia
di norme sanitarie che non sono più in vigore, casomai avessero prima una
parvenza di legittimità e di ragionevolezza; qualsiasi obiezione, per quanto
garbata, all’imposizione della comunione sulla mano è liquidata con fantasiosi
rimandi a ciò che avrebbe fatto Gesù o con osservazioni non pertinenti
sull’impurità della lingua, come se il comunicando non dovesse esser prima
assolto dai peccati gravi e aver chiesto perdono di quelli veniali, così da
ricevere l’Eucaristia in modo degno.
In un contesto del genere si può ben comprendere sia l’invito che
l’aspirazione a migrare verso la Messa tradizionale; non tutti però, per le più
svariate e sacrosante ragioni, possono permetterselo. Il consiglio generale
rimane quello di andarvi se e quando possibile, cercando comunque una chiesa in
cui il nuovo rito sia celebrato almeno con decoro e senza abusi. Le
testimonianze di diversi lettori ci assicurano che, con la buona volontà e
l’aiuto della Provvidenza, prima o poi si riesce a trovarla: sono tanti i
sacerdoti che, malgrado tutto, han conservato la fede e la devozione; le
posizioni estremistiche che li giudicano tutti indistintamente modernisti perduti le lasciamo a quanti si son posti fuori della comunione ecclesiastica. Nel caso
di provvedimenti ingiusti contro la celebrazione della vera Messa, evitiamo la
disobbedienza aperta (che non si può giustificare se non da chi si considera al
di sopra dell’autorità costituita), pur mantenendo una sana libertà di
coscienza per continuare a seguire la strada buona in modo discreto, senza
cercare lo scontro diretto. Con le situazioni irregolari già esistenti e non
risolvibili nell’immediato, poi, si può ammettere una tolleranza de facto,
senza pretendere di legittimarle de iure e ancor meno crearne di nuove.
Di fronte ad eventuali polemiche suscitate da questa posizione, osserviamo il
santo silenzio.
Bada a tacere; non temere e il tuo cuore non si spaventi (Is 7, 4).
Caro padre, penso anch'io che quella di ritirarsi sia stata una sottile e astuta tentazione del maligno, per indurla a privare i fedeli dispersi del suo consiglio.
RispondiEliminaRingrazio e benedico il Signore che la assiste.
Non sempre sono d'accordo con lei, ma credo che il suo blog sia un'oasi nel deserto, che faccia tanto bene alle anime e che sarebbe un male togliere la lampada dal lucernario per coprirne la luce.
Ora finisco di leggere il suo articolo, ma ci tenevo a scriverle questo commento a caldo.
Le voci Cattoliche che cercano di fornire una guida e un conforto (nel senso letterale dell'etimo) sono poche; e fra queste poche, credo che la sua sia fra le più vicine alla Verità, nella Carità.
Per cui, non smetta di essere voce nel deserto, perché le pecore sono sempre più sfinite e bisognose di veri pastori, acque buone e verdi pascoli.
La Madonna, augusta Regina del Cielo e Sovrana degli angeli, la custodisca sempre.
Ci benedica e ricordi tutti nella Messa quotidiana.
P. S.
RispondiEliminaRiguardo poi allo scrupolo nel denunciare il male: credo che il fatto che un membro del clero denunci il male dentro il clero, senza porsi in posizione scismatica, ma fornendo luminose riflessioni al riguardo, faccia un grande bene alla Chiesa, perché altrimenti la gente potrebbe pensare che tra i chierici vige solo l'omertà, e che gli unici a denunciare il male sono gli scismatici e gli anticlericali.
Anche in questo caso, quindi, mi sembra che il tentatore voglia presentarle un bene, come fosse un male
Grazie di cuore.
EliminaRinnovo l'assicurazione del ricordo nella Messa quotidiana.
Solo luce nei suoi articoli, per noi erranti. Grazie per il suo aiuto, frutto di preghiera e meditazione.
RispondiEliminaConcordo con Giovanni. Il blog è rimasto prezioso perchè non ha assecondato le derive sedevacantiste comparse sotto varie spoglie, da quelle storiche dotate almeno di un minimo di conoscenza del magistero, alla rinucia invalida stile Dan Brown, fino ai falsi profeti da tempi ultimi armati di locuzioni personali e fondatori di chiese parallele. Certo a volte lo sconforto per la situazione della Chiesa può demoralizzare anche i cuori più impavidi, ma sembra di poter dire che con l'aiuto dell'Altissimo la situazione stia migliorando. Se la gestione della pandemia ha rappresentato un picco negativo, rivelando purtroppo la pochezza di molte strutture, la scomparsa di Benedetto XVI è stata sul piano metafisico come il bagliore di una supernova. Migliaia di giovani preti sono accorsi a rendergli omaggio. La curia sembra essersi destata da un sonno profondo. La sensazione è che l'autoreferenzialità che pretende di ribaltare tutto sia al capolinea.
RispondiEliminaCaro don Elia condivido integralmente i commenti di Giovanni che ha espresso con chiarezza adamantina la preziosita' dei suoi articoli per tutti noi che la seguiamo su questo blog. Lei ci da' sempre una guida sicura a noi pecore senza pastore, un conforto nei momenti difficili ed attraverso le sue parole possiamo sentire la presenza amorevole di nostro Signore. Ci ricordi, per favore , nella santa Messa , io la ricordo sempre nelle mie preghiere.Dio la benedica e ci dia tanti sacerdoti come lei.
RispondiEliminaGentile Giovanni, non avrei saputo trovare espressioni migliori per sostenere e confortare e confermare Don Elìa. Grazie di cuore.
RispondiEliminaCarissimo Padre, comprendiamo la sua stanchezza dati i numerosi impegni di Pastore della Chiesa Cattolica, ma, noi pecorelle sparse ( perdonatemi cari lettori se parlo anche a nome vostro) abbiamo trovato qui, nel deserto di internet, un caldo riparo e l'acqua cristallina e l'erba fresca che ci aiutano a crescere nell'amore verso Dio e il prossimo e la nostra Santa Madre Chiesa e grazie alla Sua guida siamo riusciti ad attraversare questi otto anni rimanendo saldi nell' "Ovile santo" e conservato la fede. L' Eterno Padre l'ha scelta per le Sue capacita' di insegnamento , di guida. Grazie a Lei abbiamo riconosciuto le erbe infestanti, le acque stagnanti ed i rovi...Al momento non abbiamo altri a cui riferirci . Non e' ancora tempo per entrare nell'"emeritato". Quindi, carissimo Don Elìa : "Ad multos annos! " e Grazie di vero cuore!
Ave Maria!
Omelia - LA MISSIONE DEI SACERDOTI - p. Jean François M. Coudjofio, FI
RispondiEliminaOmelia della s. Messa del 26 Gennaio 2023, Memoria dei Santi Timoteo e Tito, Vescovi, tenuta da p. Jean François M. Coudjofio, FI.
https://www.youtube.com/watch?v=MiyBYtnqxAM&t=77s
PREGHIERA DI S:TOMMASO
RispondiEliminaConcedimi, o Dio misericordioso,
di desiderare con ardore ciò che Tu approvi,
di ricercarlo con prudenza,
di riconoscerlo secondo verità,
di compierlo in modo perfetto, a lode e gloria del Tuo nome.
Metti ordine nella mia vita,
fammi conoscere ciò che vuoi che io faccia,
concedimi di compierlo come si deve
e come è utile alla salvezza della mia anima.
Che io cammini verso di Te, Signore,
seguendo una strada sicura, diritta, praticabile
e capace di condurre alla meta,
una strada che non si smarrisca fra il benessere o fra le difficoltà.
Che io Ti renda grazie quando le cose vanno bene,
e nelle avversità conservi la pazienza,
senza esaltarmi nella prosperità
e senza abbattermi nei momenti più duri.
Che io mi stanchi di ogni gioia in cui Tu non sei presente,
che non desideri nulla all'infuori di Te.
Ogni lavoro da compiere per Te mi sia gradito, Signore,
e insopportabile senza di Te ogni riposo.
Donami di rivolgere spesso il mio cuore a Te,
e quando cedo alla debolezza,
fa' che riconosca la mia colpa con dolore,
e col fermo proposito di correggermi.
Signore, mio Dio,
donami un cuore vigile, che nessun pensiero curioso trascini lontano da Te;
un cuore nobile che nessun indegno attaccamento degradi;
un cuore retto che nessuna intenzione equivoca possa sviare;
un cuore fermo che resista ad ogni avversità;
un cuore libero che nessuna passione violenta possa soggiogare.
Concedimi, Signore mio Dio,
un'intelligenza che Ti conosca,
uno zelo che Ti cerchi,
una sapienza che Ti trovi,
una vita che Ti piaccia,
una perseveranza che Ti attenda con fiducia,
e una fiducia che alla fine arrivi a possederTi.
(S. Tommaso d'Aquino)
Grazie Don Elìa.
P.S.
RispondiEliminaE poi, caro Padre, chi ci ha aiutati a discernere gli agguati all'immagine di Dio sulla terra che non sono finiti? Grazie per il Suo servizio paziente, a tuttotondo , al popolo di Dio.
E se mi e' permesso, un avviso per i ritardatari o gli assenti :
Guida pratica per accedere agli ospedali senza tampone e green pass
dell'Avv.Fusillo di Roma
Nonostante la conversione in legge del DL 162/2022 continuano ad arrivare segnalazioni di piccoli tiranni sanitari che pretendono di subordinare le cure e l'accesso alle strutture sanitarie al tampone o al possesso del green pass. Non possono fare. Ecco come affrontare il colloquio con i responsabili delle strutture.
GUIDA PRATICA PER ACCEDERE AGLI OSPEDALI SENZA TAMPONE E GREEN PASS
Come affrontare il dialogo con i piccoli tiranni che vogliono continuare ad imporre tamponi e green pass per accedere alle strutture sanitarie? Nel video una breve guida e nel link la testimonianza di una signora che con tenacia e determinazione è riuscita ad ottenere le prestazioni mediche che le spettavano senza cedere al ricatto del tampone e guadagnandosi anche la stima e il rispetto del chirurgo.
Ecco il link al video:
Guida pratica per accedere agli ospedali senza tampone e green pass
Ecco il link alla testimonianza della signora:
difendersiora.it/…files/documenti/altro/testimonianza-no-tampone.mp3
Vademecum ospedali e RSA:
Vademecum Ospedali e RSA
https://gloria.tv/share/QpTyktoNdWvc1EzigYAiy1tZC
Infine dal sito Telegram dello stesso peofessionista:
RispondiEliminaL'AGENZIA DELLE ENTRATE CONFERMA: È TUTTO SOSPESO FINO AL 30 GIUGNO
Ringrazio uno degli iscritti che ci ha segnalato i chiarimenti pubblicati dall'Agenzia delle Entrate Riscossione. Si conferma che l'avviso di addebito è un titolo esecutivo e non una sanzione amministrativa, con la conseguenza che non c'è una scadenza per l'impugnazione e che questa deve essere promossa solo con citazione in opposizione all'esecuzione (art. 615 c.p.c.).
Inoltre, l'Agenzia delle Entrate Riscossione conferma che tutti i termini, compresi quelli per il pagamento e per la riscossione (esecuzione forzata) sono sospesi fino al 30 giugno e che i termini per il pagamento riprenderanno a decorrere dal 1 luglio.
Non occorre fare nulla: le multe che continueranno ad arrivare non avranno alcun effetto sino al termine della sospensione.
Si conferma la nostra interpretazione e c'è una smentita ufficiale di tutte le opinioni che spingevano i destinatari degli avvisi di addebito ad avviare azioni e ricorsi tanto affrettati quanto inutili e potenzialmente dannosi con il rischio di una dichiarazione di inammissibilità con condanna alle spese del giudizio.
Ecco il link ai chiarimenti dell'AdER:
https://www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/Per-saperne-di-piu/inosservanza-dellobbligo-vaccinale-procedimento/
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Agenzia delle entrate-Riscossione
Inosservanza dell’obbligo vaccinale - Procedimento sanzionatorio
Sanzione amministrativa di 100 euro per tutti i soggetti obbligati alla vaccinazione che a far data dal 15 giugno non risultino in regola con gli obblighi vaccinali.
Ancora grazie di cuore a tutti voi per il sostegno e le preghiere! Vi benedico.
RispondiEliminaCarissimo Padre,
RispondiEliminaLei sa meglio di noi fedeli quale genere di pastori Dio ci sta infliggendo; trovarne uno che parli da cattolico, come fa Lei, è pressoché un miracolo. Siamo abituati a omelie che non dicono niente e non lasciano niente, incentrate a diffondere un concetto distorto di Amore di Dio, soprattutto (almeno nella mia esperienza) maniacalmente ossessive nell'inculcare il fatto che la risposta pratica del singolo fedele a questa misericordia senza giustizia è inutile, perché basta accettare questo fantomatico amore, in pieno stile protestante della "sola fede".
La Chiesa non attrae più i giovani perché non spiega più come vivere veramente in modo cattolico la quotidianità. Ha ragione sul non volersi fermare a una mera critica dei fatti di cronaca; ha ragione quando dice che questo spazio può e deve essere usato per aiutare le persone a concentrarsi sulla santificazione personale, perché è questo di cui abbiamo bisogno, ed è quello che la Chiesa ha sempre fatto, più o meno bene. Non ci tolga una delle poche voci che ci aiutano a capire come incarnare nella vita quella Carità che incontriamo nella S. Messa.
Capisco però perfettamente il suo bisogno di una pausa di intimità esclusiva con l'Altissimo; mi permetto di suggerirle, appena potrà, un periodo extra di esercizi spirituali, con cui trovare quel riposo dell'anima di cui sente il bisogno e rigenerare le forze per il suo ufficio di Pastore.
Dio la benedica e la custodisca, la Vergine le sia di dolce sostegno.
Grazie per i consigli! Mi sto organizzando per fare un ritiro.
EliminaGrazie Padre Elia.
RispondiEliminaCaro Padre, i suoi articoli per me sono luce in questi tempi bui lontani da Dio. Le auguro di trovare la serenità che ricerca in questo particolare momento di incertezza, con la speranza di continuare a ricevere il conforto delle sue parole per affrontare la quotidianità. Dio la benedica.
RispondiEliminaDopo la notte dell'apostasia, la barca di Pietro si riempirà di pesca miracolosa (conversioni di nazioni). Gesù getterà luce più intensa sulle Verità eterne e Pietro convertirà molte anime a Dio.
RispondiElimina
RispondiEliminaAttendo con ansia il giorno di uscita del suo blog ; non ci abbandoni
Ricorre il giorno anniversario da quando, or sono 350 anni, il 31 gennaio 1673, nasceva a Montfort-sur-Meu, nella Francia nordoccidentale, il poeta mistico della Madonna, il grande missionario bretone del secolo di Luigi XIV: san Luigi Maria Grignion de Montfort.
RispondiElimina31-01-2023 Massimo Scapin
Il grande missionario bretone, noto per i suoi ispiratissimi scritti sulla Madonna, è pure autore di un canzoniere di oltre 23.000 versi, 163 cantici a rima alternata, composti per far cantare il popolo. Perché il buon canto dà gloria a Dio, è terribile per il mondo e per il diavolo, apre il cuore allo Spirito Santo.
https://lanuovabq.it/it/il-montfort-e-il-canto-religioso-popolare
Santi giorni a venire..
Inizierei a far leva sul canone VI del Costantinopolitano I come sul canone XXI di quello di Calcedonia.
RispondiEliminaQuesti canoni sono un'evidente accusa a tutto il popolo cristiano che del disinteresse ha fatto la sua bandiera.
E' necessario ad un cuore caritatevole specie se Sacerdotale stare di tanto in tanto piu' dappresso all'Infinito Amore. Stare con Lui, per riempirsi della capacità di donarsi, come Lui si è donato. Anche a noi pecorelle viene sempre indicato, appena possibile, di stare con Lui, per rabboccare il cuore di nuovo vino. Grazie Don Elìa!
RispondiEliminaCarissimo Padre, e' ri-apparsa in internet questa bellissima "istruzione" e poiche' il suo blog e' molto frequentato, magari potrebbe invogliare qualche seminarista di passaggio o qualche Sacerdote dal giovane cuore ad imparare o re-imparare. Spero lo riterra' utile .
RispondiEliminaLa Santa Messa Tridentina passo passo
https://gloria.tv/post/p8cwyDDsYvnw3mxtyTFExG3r3
Grazie, l'istruzione è senz'altro utilissima. Sono sempre più numerosi i sacerdoti e i seminaristi che decidono di imparare; speriamo e preghiamo che continuino ad aumentare.
EliminaA causa del silenzio dei sacerdoti, i cattolici sono andati alle vaccinazioni come agnelli al macello. Ancora altro silenzio? Per quel che può valere la mia opinione, equivarrebbe a un ulteriore abbandono del Gregge, lasciato a se stesso. Ma è solo la mia opinione
RispondiEliminaDobbiamo pregare tanto perché il Signore li illumini prima che si ritrovino al Suo cospetto a render conto delle proprie azioni. Molti - occorre dirlo - sono rimasti accecati o hanno agito in buona fede.
EliminaVoglio testimoniare che mio suocero, colpito dopo la terza dose di siero da malattie inenarrabili, poco prima di perdere la lucidità e di morire, ha detto: "sia fatta la volontà di Dio". Così muore un cattolico, un devoto della Madonna e del Rosario. Chiedo a don Elia, se vorrà, una Messa di Suffragio. Il mio cuore è spezzato. Mio suocero (il suo nome è Marco), era una persona retta e caritatevole. Ho perso anche mio cugino in un incidente automobilistico inspiegato (sua moglie ha richiesto autopsia). Grazie
RispondiEliminaMi associo al tuo dolore, confidando al contempo nel fatto che il Signore conosceva la bontà di Marco. Pregherò e offrirò il Santo Sacrificio per lui.
EliminaVorrei aggiungere che i miei parenti va##inati almeno 2 volte hanno avuto un sacco di problemi di vario genere e stanno ancora male, fortunatamente nessun deceduto, ma ogni giorno in cronache locali si apprende di inspiegabili decessi avvenuti in ogni dove, per strada, in auto, sul divano, in palestra ecc. ma, perlomeno dalle mie parti vengono derubricati come morti dovute a cause naturali e non sono permesse le autopsie......per chi vuol capire. Grazie per i suoi interventi e preghi per noi .
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