I
grandi giudizi di Dio
Et nunc, Domine, magna iudicia tua, quia non egimus
secundum praecepta tua et non ambulavimus sincere coram te (Tb 3, 5).
Ancora
una volta abbiamo dovuto costatare l’intensità e la portata della passione
politica anche in coloro che si professano cattolici integrali. A scanso di
equivoci, ci pare opportuno precisare che le considerazioni qui espresse a
proposito delle ultime elezioni non si muovono sul piano dell’utilità pragmatica,
ma nascono da un approccio squisitamente morale e spirituale: senza nulla
togliere al ruolo della coscienza individuale come ultima istanza di giudizio,
esse pretendono di superare il piano del contingente per collocarsi nella
prospettiva dell’immutabile. Uno sguardo tendente all’eternità mal sopporta di
arrestarsi alla realtà puramente umana, così contraddittoria, mutevole e
caduca, qual è appunto, in modo eminente, il mondo della competizione partitica,
retto da princìpi e criteri di puro opportunismo che ben poco hanno a che
vedere con i valori perenni, gli unici per i quali valga la pena vivere e
morire. Ciò vale ancor più in un Paese in cui le formazioni politiche, al di là
dei programmi scritti, nelle azioni si assomigliano tutte e, per ottenere una
posizione di potere, sono pronte a
sancire qualunque alleanza, fosse pure la più spericolata.
Non
ci sfugge affatto, ovviamente, il diritto e il dovere di partecipare alla vita
pubblica; tuttavia è proprio per il desiderio di esercitarli in modo sensato
che ci ripugna la necessità di farlo in un sistema di governo intrinsecamente
cattivo, nel quale siamo costretti a scegliere tra due mali di gravità
diseguale, almeno in apparenza. Anche ammettendo che l’uno sia realmente minore
dell’altro, con lo sceglierlo si asseconda comunque, attivamente e
deliberatamente, il male; anziché domandarsi cosa voglia Dio in quella data
situazione, in tal modo si continua imperterriti a favorire l’iniquità per
paura di qualcosa di peggiore. Così, pure nella mente dei buoni cristiani (che a
ragione tengono a distinguersi da quelli comuni, manipolati dalla sinistra e
dal clero), il perseguimento del bene finisce fra i bei sogni dei momenti di
slancio sentimentale e di velleitario eroismo, mentre la legge divina e
l’ortodossia, difese a spade sguainate quando non c’è nulla da perdere, vengono
temporaneamente accantonate in attesa che passi la tornata elettorale.
I
sedicenti “cattolici”, in questi ultimi decenni, si sono caricati di
pesantissime responsabilità politiche, assecondando o non impedendo derive legislative
di inaudita gravità con il pretesto di impedire l’ascesa dei “comunisti”. Tale
antitesi costituisce però una dialettica illusoria, in virtù della quale in
questi ultimi decenni, per accontentarsi appunto del male minore, si
sono scesi tutti i gradini della dissoluzione morale, culturale e sociale,
lasciando libero corso al male maggiore e spalancando alla sinistra anche le
porte degli ambienti ecclesiali. Questo, del resto, è l’inevitabile sbocco del
liberalismo, che è per sua natura malvagio in quanto, sottomettendo le esigenze
della verità e della giustizia ad un consenso artificialmente creato con la
propaganda, distrugge ogni autorità, sia nello Stato che nella Chiesa, tanto
nel concetto quanto nell’esercizio. L’apparente competizione tra opposte forze
politiche è coordinata da un livello di potere superiore, quello dell’alta
finanza, che si serve di questo gioco delle parti per far progredire i suoi
disegni perversi. Non per nulla la democrazia funziona in modo analogo al
mercato: a un certo punto non è più la domanda a determinare l’offerta, ma
un’unica offerta a definire la domanda.
Il
partito che regolarmente vince tutte le elezioni è quello del relativismo, il
quale, infiltrandosi gramscianamente nella Chiesa, ha fatto deviare il Concilio
Vaticano II e guastato gran parte della gerarchia ecclesiastica. A quanto pare,
però, anche i cattolici apparentemente “buoni”, come scrive una lettrice, «mettono
al primo posto la politica e al secondo Gesù Cristo e il bene della Chiesa
militante. Finché si vive in tempi normali, pregano, fanno proclami, si battono
il petto; quando invece si avvicinano le elezioni, Cristo e la Sua Chiesa
passano in secondo piano. Inoltre credono alle rivelazioni del Cielo solo
quando li confermano in ciò che vogliono loro; qualora esse se ne discostino,
improvvisamente cominciano a ritenere che siano solo illusioni di qualche anima
pia». Si direbbe una militanza a corrente alternata (benché, dal punto di vista
del mantenimento del sistema, sia a corrente continua). Nelle ore di
esaltazione ci si sente Carlo Magno o si rivive la battaglia di Lepanto; nella
cabina ci si riduce a decisioni più prosaiche.
«E
ora, Signore, grandi sono i tuoi giudizi, poiché non abbiamo agito secondo i
tuoi precetti e non abbiamo camminato sinceramente al tuo cospetto» (Tb 3, 5).
Dobbiamo riconoscere il fatto che la situazione attuale è il risultato di
decenni di ambiguità e di cedimenti, nei quali in modo sistematico, non
accidentale, abbiamo mancato di sincerità nei confronti di Dio. Per evitare una
crisi di governo, i risultati dei referendum sul divorzio e sull’aborto furono
ratificati da cattolici; più tardi, sempre per scongiurare un presunto male
peggiore, riguardo alla fecondazione artificiale si è accettato il compromesso
di una legge che l’autorizza entro certi limiti, i quali poi, a colpi di
sentenze, son stati di fatto annullati. Ora si paventa la legalizzazione
dell’eutanasia, che in realtà è già comunemente praticata da decenni in
ospedali e cliniche private; si grida al pericolo del diritto di adozione per
le coppie sodomitiche, che già da tempo ricevono in affido i bambini sottratti
dai servizi sociali ai legittimi genitori: Bibbiano ve lo siete già dimenticato?
A
forza di tollerare il male minore, si è costruita un’autostrada alle
peggiori aberrazioni legislative ed esse – quel che è peggio – si sono
normalizzate a livello sociale e culturale diventando, senza limiti né riserve,
mentalità comune. Adesso provate a modificare una situazione del genere con gli
stessi mezzi che l’hanno creata… vi rideranno in faccia, dato che, con il
vostro voto, la legittimate da decenni. Già soltanto la veemenza con cui tutti
– compreso l’occupante del Soglio, senza che nessuno gridasse all’ingerenza –
hanno incitato al voto per chiunque, dovrebbe far capire che si trattava solo
dell’ennesima richiesta di autorizzazione a usarci a piacimento per il profitto
di pochi, come pure è accaduto con la firma del grottesco consenso informato
all’iniezione obbligatoria di prodotti altamente tossici dei cui effetti non si
sapeva nulla. Come ha osservato un altro lettore, il diavolo ha bisogno dell’adesione
umana, dato che non può agire direttamente sulla volontà, ma è in grado di
orientarla ingannando l’intelletto.
È
pur vero che si è raggiunta una percentuale di astenuti mai vista prima, ma
dubitiamo che ciò impressioni più di tanto i veri padroni del vapore, che non
son certo i pupazzi della politica. Chi comanda realmente sono i servizi
segreti americani, israeliani e britannici; anche lo Stato profondo francese ci
ricatta agevolmente con la fornitura di energia elettrica. Questi occulti
centri di potere sono a loro volta controllati dalle solite famiglie “ebraiche”
di banchieri e speculatori senza morale e senza scrupoli, quelli che riescono a
far sedere un Letta e una Meloni attorno allo stesso tavolo dell’Istituto Aspen.
Il teatrino delle marionette, del resto, va avanti da ancor prima del 1946,
come minimo dal momento della registrazione dell’Italia, quasi fosse un’azienda
privata, da parte della Securities and Exchange Commission, fondata nel 1934
come organo di vigilanza finanziaria, ma funzionante in realtà come agenzia di
manipolazione degli investimenti. Il pretesto di prevenire un’altra crisi
economica globale era palesemente falso, visto il carattere artificiale del
crollo del ’29 e la strana “incapacità” della Commissione di impedire ulteriori
speculazioni dannose.
Se
non si riconosce la sovranità di Gesù Cristo, in conclusione, si finisce
inevitabilmente sotto la tirannia del diavolo e di coloro che, per mezzo del
denaro, ne curano gli interessi sulla terra. Da tale destino, evidentemente,
non rimane esente neppure la gerarchia prona al mondo e ai suoi diktat.
La Chiesa “cattolica” tedesca, che grazie alla Kirchensteuer naviga
nell’oro, era tutta presa dalla sua via sinodale scismatica ed eretica…
e che succede? Gli americani fan saltare i due gasdotti che dalla Russia
avrebbero dovuto rifornire la Germania. Con l’arrivo dell’Inverno, visto anche
il crollo degli indici di borsa, i vescovi teutonici avranno ben altro di cui
preoccuparsi: oltre a trovare il modo di riscaldare i loro immensi palazzi,
dovranno far fronte al dilagare della miseria nella popolazione (che paga la
tassa ecclesiastica). Chissà che il gelo non li aiuti a rinsavire… Magari di
rimando – a causa delle conseguenze che, per l’effetto domino, pagheremo pure
noi – anche i nostri Pastori, insieme con i prelati vaticani, indosseranno il
cilicio e faranno mea culpa. La Provvidenza si serve di chiunque e di
qualunque mezzo per castigare gli empi e
ridurli all’obbedienza.
La
corte sedette e furono aperti i libri. Stavo osservando a motivo dei grandi
discorsi che proferiva quel corno e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo
distrutto e gettato ad ardere nel fuoco (Dn 7, 10-11).
(Si
ringraziano i lettori che, con i loro commenti, hanno fornito preziosi
suggerimenti.)
Buonasera don Elia, ma lei crede davvero che chi si è posto il semplice quesito di chi votare il 25 settembre (come tutte le altre volte) ha posto Gesù Cristo al secondo posto, dopo la politica?? Quindi ogni qual volta che, noi cattolici (integrali?? Ma quando mai! ), ci poniamo di fronte ad un problema terreno, postponiamo Gesù al mondo? Sinceramente quando parla di politica faccio fatica a seguire la sua personale idea...
RispondiEliminaPosponiamo il Signore al mondo nella misura in cui siamo consapevoli che tutto il sistema politico è marcio dalle fondamenta e, nonostante ciò, continuiamo a sostenerlo. Tale presa di coscienza, tuttavia, avviene gradualmente e non è identica per tutti; perciò l'affermazione generale si applica diversamente ai singoli individui.
EliminaAllora coerentemente dovremmo abbandonare il mondo del lavoro pubblico (la pubblica amministrazione e' a servizio di questo stato marcio), il mondo dell'istruzione pubblica e anche privata, dovremmo lasciare il lavoro dipendente privato (la maggior parte difende i disvalori occidentali) e parzialmente anche alcune realtà ecclesiali..in pratica dovremmo optare per una fuga dal mondo perché è quasi tutto marcio!
Elimina- Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: "Il servo non è più grande del suo padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato-
EliminaGiovanni 15, 18-21
La luce ed il sale del mondo che i cristiani dovrebbero essere esigono che essi siano altro dal potere che la sacra scrittura attesta esser gestito da Satana.
-Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano-
Luca 6, 27-28
Pietro e Paolo hanno obbligato alla sottomissione a qualsivoglia statuale il che non implica adesione e riconoscimento, ma semmai qualsivoglia sedizione e cospirazione.
L'Apocalisse attesta che a satana verrá dato il potere totale e definitivo per vincere i santi, e la vittoria contro i santi ossia i fedeli avverrá.
Non siamo qui per vincere un mondo che è giá stato sconfitto e giudicato ma per seguire DIO testimoniandolo ed annunciandolo.
È irrilevante che il mondo sia più o meno fedele a DIO sia sul piano spirituale o naturale, la nostra missione rimarrebbe esattamente la stessa sia se ciò fosse sia che non fosse.
Anzi, oggi nessuno ha più scuse innanzi al dilagare della malignitá e dell'inganno quindi sia lode al Signore tre volte santo per questo!
-Se da DIO accettiamo il bene perché non dovremmo accettare il male?-
Giobbe 2,10
L'istruzione e l'amministrazione pubbliche, pur essendo connesse alla politica, hanno margini di autonomia in cui è possibile operare secondo retta coscienza. E' ovvio che, nel momento in cui uno sia sollecitato a insegnare l'errore o a commettere illeciti, sia obbligatorio rifiutarsi, anche a costo della persecuzione.
EliminaUn discorso analogo vale per l'impiego privato, dove bisogna discernere se l'attività è strutturalmente e intrinsecamente malvagia oppure di per sé lecita, ma esposta a trasgressioni della legge morale che il singolo possa evitare applicando il giudizio della coscienza.
Forse qualche problema può costituirlo il giurare sulla Costituzione qualora si sia giá cristiani?
EliminaIn linea di principio, sì. Dato che molti, essendo occupati nel settore pubblico, sono obbligati a farlo d'ufficio, bisogna applicare una riserva mentale.
EliminaPersonalmente, per queste votazioni mi è venuto in mente il Catechismo, che dice che, per ottenere un fine buono, non si può fare il male.
RispondiEliminaE allora se il fine buono è proteggere la vita, non posso votare coloro che hanno agito contro la vita ad ogni livello, obbligando al siero milioni di italiani, lavoratori pensionati, donne incinte, bambini, giovani. Quindi di fatto erano e rimangono tutti invotabili.
Solo il Signore può toglierci dal pantano.
Condivido tutto pienamente !
RispondiEliminaGrazie di cuore, Reverendo, per il suo ottimo articolo!
RispondiEliminaPer capire chi sono i nostri politici, chi li manovra e come li considerano i loro padroni
RispondiEliminaPreghiamo il Signore che lo capiscano anche loro, per il loro e nostro bene.
https://www.settimanaleppio.it/dinamico.asp?idsez=18&id=2247
https://www.sabinopaciolla.com/sfere-e-corna-di-cristallo-a-draghi-capiamoci-bene-per-non-sfotterci-da-soli/
Reverendo don Elia, sinceramente preferisco il consiglio limpido e trasparente che monsignor Scheneider diede, partendo dagli impedimenti generati dal gp e non fossilizzandosi esclusivamente su di esso. Lanciò l'idea di costruire reti cattoliche parallele alle strutture statali, sapendo che sarebbe occorso tempo (e che allora si era già in ritardo). Se dovessi trovare reti di questo tipo, io aderirei molto serenamente, purché libere da derive spiritualiste..
RispondiEliminaNon escludo affatto l'idea di formare reti cattoliche di mutuo aiuto in vari ambiti (lavoro, sanità, istruzione), purché siano appunto esenti da orientamenti spiritualistici, apocalittici o scismatici.
EliminaDon Elia, potrebbe spiegarci qualcosa dei rischi connessi al qfs, com e ci aveva anticipato mesi addietro? Giacché sembra che quei "signori" vi stiano lavorando alacremente. Grazie
RispondiEliminaLo farò prossimamente.
EliminaÉ proprio perché ci siamo chiesti che cosa Dio ci chiedeva di fare il 25 settembre scorso e abbiamo pregato per questo che i cattolici sono andati a votare. La vita che Dio ci ha dato non prescinde dalla dimensione sociale e pratica. Dissento dalla sua prospettiva.
RispondiEliminaSu queste cose il dissenso è ammesso, dato che il dibattito è aperto.
EliminaNovena a S.Teresa d'Avila (per chi , come me, ama questa Santa)
RispondiEliminahttps://elefantsoftware.altervista.org/rosario/preghiere/novena_a_santa_teresa_d_avila.htm
Per la novena a Santa Teresa d'Avila, sono utilizzati alcuni passi contenuti nel testo delle "Relazioni".
Sono il referente del Popolo della Famiglia per Firenze. Noi la verità, sull'aborto e sui princìpi non negoziabili,, politicamente, siamo gli unici ad averla sempre detta, e la si attuava nel nostro programma elettorale:
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/popolodellafamigliafirenze/posts/pfbid02GPuaZ39EqpLvCY3TUw9YsYgAufcPPWE9LES55ugArxMCgNv1kXZFSN6eVs2stYGfl
ma il popolo, molti non sapevano, per via dell'ostracismo mediatico che ci ha colpiti, e molti di quelli che sapevano non hanno avuto interesse. Quindi abbiamo chiuso con lo 0,15%. Mt 11,16-19: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!” Vediamo cosa vorrà disporre la Provvidenza. Noi seguitiamo ad esserci.
Concordo...
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