Iam enim securis ad radicem arborum posita est.
(Mt 3, 10)

sabato 2 luglio 2022

 

Te Deum per la vita

 

 

Il pronunciamento con cui la Corte Suprema americana, lo scorso 24 Giugno, festa del Sacro Cuore, ha dichiarato incostituzionale la sentenza del 1973 (Roe contro Wade) che aveva legalizzato l’aborto negli Stati Uniti è un fatto di portata storica. Già diversi Stati della Confederazione l’hanno recepita nella propria legislazione proibendo quel crimine orrendo che, in modo del tutto irrazionale, è stato sdoganato come un insindacabile diritto delle donne. L’isteria degli strilloni del pensiero dominante accusa un serio problema di salute mentale perdurante da decenni, mentre il silenzio di chi dovrebbe approvare ne denuncia la palese complicità, ampiamente confermata, del resto, dall’ammissione alla comunione, durante la Messa papale, di una scomunicata poi cordialmente salutata dal Pontefice. Se i fatti smentiscono platealmente le parole, serve a poco condannare l’omicidio dei nascituri, specie se, al contempo, ci si fa testimonial di case farmaceutiche che ne traggono enormi profitti.

Ora, per chi abbia una fede viva, un evento così fausto è un’eloquente testimonianza che davvero è la Provvidenza a guidare la storia; quando meno ce lo si aspetta, Essa interviene per mutarne il corso. Uno degli autori della storica decisione della Corte Suprema, il giudice Clarence Thomas, fervente cattolico, ha ulteriormente affermato che è giunto il momento di riconsiderare altri presunti diritti privi di ogni fondamento, come quelli relativi alla sodomia e alla contraccezione. Si è ormai aperta una crepa nella soffocante cappa del pensiero unico, che ha mentalmente deformato la maggioranza dei giovani e sta attaccando finanche la semplicità dei bambini per mezzo di un ceto insegnante indottrinato nella quasi totalità con ideologie perverse. Dalla stessa fonte da cui sono erogate le trite menzogne, apparentemente inoppugnabili, della Giornata della memoria proviene la propaganda di genere, l’allarme per i cambiamenti climatici e la stanca retorica del Mai più la guerra! (che però non vale per la Serbia, l’Iraq, l’Afghanistan, la Siria, la Libia ecc. ecc.).

Nella generale esultanza dei veri credenti, non dobbiamo però perder di vista una sottile insidia che può inficiare ogni giusta battaglia per la verità e la giustizia. Uno dei motivi per cui la vita prenatale è intangibile è certamente la dignità della persona umana, che sussiste per ogni individuo a partire dall’istante del concepimento; una ragione più alta e determinante, tuttavia, è la legge di Dio, che proibisce severamente qualsiasi pratica abortiva. La dignità dell’uomo si radica d’altronde nel suo essere fatto a immagine di Dio, cioè sull’esser dotato di un’anima razionale. La concentrazione sui diritti della persona, senza questo fondamento ontologico e senza il riferimento all’immutabile legge morale, rischia facilmente di degenerare in promozione di diritti inventati che l’individuo pensa di detenere sulla base del suo sentire soggettivo. Essa apre perciò un varco all’ideologia del gender e a tutte le aberrazioni di una libertà concepita come mero arbitrio privo di ogni limite. Il discorso sulla persona va dunque fondato sul piano metafisico, non soltanto su quello morale; deve scaturire da uno sguardo rivolto alla trascendenza, non da una prospettiva immanentistica.

È doloroso doverlo ammettere, ma l’evolversi dei fatti mostra inequivocabilmente che il personalismo è tra le principali cause dell’attuale deriva. Uno dei suoi rappresentanti più illustri, già diversi decenni fa, asseriva candidamente, in un compendio di morale, che la persona si definisce a partire dalla sua capacità di autodeterminarsi. L’esercizio del libero arbitrio, in realtà, non è il principio dell’essere personale, bensì un’attività della creatura dotata di intelletto e volontà; l’essere precede l’agire e lo fonda, non il contrario. Se quell’asserto fosse vero, come si potrebbe tutelare la dignità di chi non è ancora nato, visto che non è in grado di decidere nulla? E i bambini che non hanno ancora raggiunto l’uso di ragione? È lecito assassinare anche quelli? Se poi, per autodeterminazione, si intende non la semplice possibilità di scegliere in modo autonomo, ma la facoltà di stabilire ciò che ognuno vuol essere, come ci si può ancora opporre all’ideologia dominante? Qualunque sforzo volto a confutare la molteplicità dei generi sarà inevitabilmente contestato come un riprovevole tentativo di coartare la libertà altrui in nome di una visione sorpassata, oppressiva e reazionaria.

L’attuale rivoluzione antropologica è poi strettamente legata a un altro errore clamoroso commesso dalla gerarchia postconciliare, cioè all’inversione antropocentrica della teologia e, a cascata, della pastorale e della vita cristiana. Uno dei principali responsabili – anche se non l’unico – è il gesuita Karl Rahner, le cui tesi eterodosse hanno profondamente impregnato gli studi di clero e religiosi, quindi la loro mentalità e predicazione. Sul piano pratico, tutto è ormai centrato sull’uomo, ovvero sul benessere e sulla riuscita dell’individuo, in funzione dei quali ogni cosa può esser riveduta e corretta, compresa la legge morale. Anche la liturgia e la preghiera devono servire a far sentire bene le persone, a prescindere dal reale stato delle loro anime; è per questo che la Messa tradizionale, essendo orientata al Signore (come dev’essere), trova tanta opposizione. Non è un problema rituale, ma un’impostazione di fondo capovolta: si è passati dal culto di Dio al culto dell’uomo.

Tutti i grandi maestri di spirito, però, insegnano esattamente l’opposto: la felicità dell’uomo non consiste nel cercare se stesso, strumentalizzando il resto in vista del proprio tornaconto, bensì nel donarsi a Dio in uno slancio di amore disinteressato. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori descrive in modo magistrale le caratteristiche di questo amore parlando, nel capitolo XVI della Pratica d’amar Gesù Cristo, della beatitudine celeste, che nasce dalla carità consumata: i beati sono felici non tanto per il fatto di godere il Sommo Bene, quanto per il godimento Suo nel riversare la Sua vita in loro. Chi ama, in altre parole, è felice della felicità dell’amato molto più che della propria; per essa è disposto a dimenticarsi di sé, fino a rinnegarsi e immolarsi unicamente per far piacere all’altro e accrescere la sua gioia. Con immensa tristezza siamo invece costretti a rilevare che gran parte delle proposte spirituali del nostro tempo vanno strutturalmente in senso contrario, privando le anime della possibilità tanto di crescere nella carità quanto di ottenere la pace interiore.

In un contesto del genere, le poche vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa appaiono spesso sospette: certi giovani sembrano ambire a una condizione che assicuri loro, senza che si debbano assumere grosse responsabilità, vitto, alloggio e uno spazio in cui esprimere l’estro creativo e i gusti personali, seppur contrabbandati sotto la roboante retorica della pastoralità. Dato però che l’uomo ha bisogno di un centro affettivo, non tarderanno a manifestarsi forti tentazioni compensatrici, specie in una società pervasa dal culto dell’illecito e della perversione, le cui sollecitazioni cattive ti raggiungono ovunque grazie a un mezzo di comunicazione tascabile da cui non sai più separarti. Se non si ama il Signore, nondimeno, è inevitabile che avvenga così; è peraltro difficile far credere di amarlo se non si prega mai, si studia il minimo indispensabile e a lezione, mentre il docente parla con fervore del Sacrificio redentore, si pensa a rimettere in borsa libri e quaderni per esser pronti a scattare al suono della campanella…

Anche qui, però, la Provvidenza può inopinatamente modificare il corso degli eventi. I giovani dalla fede sincera non sopportano né le finzioni ammiccanti dei progressisti né il formalismo ipocrita di un certo tradizionalismo. Non basteranno i documenti pontifici ad arrestare il montare silenzioso del lievito buono che, per opera dello Spirito Santo, sta rinnovando la Chiesa dall’interno; la generazione che ha preteso di rifarla da capo in base alle sue idee sta inevitabilmente tramontando: è la natura che segue il suo corso. Sine ut mortui sepeliant mortuos suos (Lc 9, 60): lascia che i morti nello spirito si seppelliscano tra loro; tu segui il Signore e non voltarti indietro, ma senza lasciarti adescare da proposte tendenti allo scisma.

Cantando il Te Deum per la vita, riconosci che Dio – se la tua vocazione è autentica – ha il potere di aprire una strada anche per te là dove, apparentemente, è chiuso il passaggio. Chi si affida a scelte illecite (oltre a caricarsi di un peccato mortale, mettendo così a repentaglio la salvezza dell’anima) non dà segno di aver riposto tutta la sua fiducia in Dio, dimostrandosi perciò inidoneo. La ribellione genera mostri che si autoalimentano e non si placano neppure una volta venute meno le circostanze che l’hanno provocata; se però è vero che la Provvidenza dirige ogni avvenimento a beneficio degli eletti, chi sa attendere con eroica pazienza sarà premiato in misura sovrabbondante.


14 commenti:

  1. "Pietro dunque era custodito nella prigione. Ma la Chiesa faceva continue orazioni a Dio per lui."
    Rev,Padre, da giorni questo tratto degli Atti degli Apostoli si insinua nella mia mente come un tarlo. Ed e' per questo, carissimo don Elìa, che sento la necessita' di chiederLe se non sia il caso di riunire virtualmente tutti i fedeli in un atto di carita' corale : pregare incessantemente , nel mese dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesu' , "per liberare Pietro" .
    Se cio' Le sembrera' una buona intuizione, per favore, voglia stabilire una tabella di marcia . Grazie di cuore . Ave Maria!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido pienamente l'intenzione di preghiera, ma il proporla pubblicamente scatenerebbe di nuovo la diatriba sull'identità del vero papa, che non spetta a noi dirimere. Raccomando comunque a tutti di invocare in questo mese il Preziosissimo Sangue per la liberazione (materiale o spirituale, a seconda del destinatario) di colui che è realmente papa davanti a Dio.

      Elimina
    2. Carissimo Padre, Lei ha interpretato perfettamente cio' che intendevo. Personalmente non desidero (ne' l'ho mai desiderato) sapere chi sia o non sia Pietro ; non credo che il Corpo Mistico, attuale popolo di Dio, si possa permettere di perder tempo in queste diatribe che non gli competono a scapito del tempo da dedicare alla santificazione. Dio conosce il Suo Vicario e tanto basta ! Con mitezza di cuore invochero' la discesa del Preziosissimo Sangue di Gesu' "per la liberazione dalle catene materiali o spirituali del Pietro scelto da Dio". Amen!
      Ave Maria!

      Elimina
  2. La libertà negata e la strada della disobbedienza civile
    https://www.aldomariavalli.it/2022/07/02/la-liberta-negata-e-la-strada-della-disobbedienza-civile/

    RispondiElimina
  3. CORONCINA AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU’
    Sui grani grossi della Corona del Rosario:
    Eterno Padre, io vi offro per il Cuore Immacolato di Maria il Sangue di Gesù Cristo,

    per la santificazione dei Sacerdoti e la conversione dei peccatori,
    per i moribondi e le anime del Purgatorio!

    Sui grani piccoli della Corona del Rosario:
    “Scenda, o Gesù, il tuo Sangue sopra di me per fortificarmi e sopra il demonio per abbatterlo”.

    Alla fine:

    Pater, Ave, Gloria, Eterno riposo.


    PREGHIERA DI S. MARIA MADDALENA DE PAZZI
    Venga quello che discendendo in Maria
    fece incarnare il Verbo,
    e faccia in noi per gratia
    quel che fece in lei per gratia e per natura!
    Deh, vieni tu, refrigerio, gioia e
    nutrimento dell’anime nostre!
    Deh, vieni, e togli tutto quello che è in me di mio,
    e infondi in me solo quello che è tuo.
    Non solo ti prego che venga in me,
    ma ancora in tutte quelle che hai scelto Tu.
    Deh vieni, Tu che sei nutrimento d’ogni casto pensiero,
    circolo d’ogni clementia e cumulo d’ogni purità!
    Deh vieni, e consuma in me tutto quello
    che è cagione che io non possa esser consumata da Te

    RispondiElimina
  4. "la generazione che ha preteso di rifarla da capo in base alle sue idee sta inevitabilmente tramontando".

    Ci pensavo proprio qualche giorno fa: anche a livello politico, questi che detengono il potere hanno tutti più o meno un piede nella fossa. Potranno avere ancora un po' di tempo a disposizione, ma non così tanto; anche contando che i burattini giovani che stanno usando per governare le nazioni sono giusto burattini, un cambiamento non è lontano. Dio ci aiuti ad arrivarci indenni.

    RispondiElimina
  5. Quante ore, minuti, secondi invece sprechiamo in pensieri, parole, discorsi inutili, in mormorazioni, giudizi, o semplicemente in attività che non portano a nulla di buono, ad esempio guardando continuamente il cellulare anche per cose che non ci servono, o andando spesso sui social, curiosando sulle bacheche Facebook, cose che di per sé non sono dannose (fino a certi limiti chiaramente), ma che ci fanno solo perdere tempo?
    Ci pensiamo mai invece che il tempo è il Sangue di Cristo e che dal nostro averlo bene impiegato su questa terra, dipenderà la nostra eternità ed anche quella di tante altre anime che a noi sono state affidate?
    Ognuno di noi può decidere di impiegare il tempo nella maniera che crede migliore. Nel tempo possiamo crescere soprannaturalmente oppure peccare. Possiamo salvare anime con la nostra preghiera e fedeltà ai doveri quotidiani, oppure dannarci. Spetta alla nostra volontà decidere come corrispondere alla grazia che riceviamo momento per momento. Spetta a noi decidere se dare al tempo il valore che ha il Sangue di Cristo, versato per la nostra Redenzione, e diventare così santi, oppure attardarci nel cammino che ci conduce al Cielo.
    https://lanuovabq.it/it/il-tempo-e-il-sangue-di-cristo-lo-dicono-i-santi

    RispondiElimina

  6. radicatinellafede rnf
    https://www.youtube.com/watch?v=3E5vGEsnRho&t=1s

    IV Domenica dopo Pentecoste in rito tradizionale a Vocogno in Val Vigezzo (VB).
    Omelia di don Alberto Secci. "Allontanati da me": il senso di Dio
    Domenica 3 Luglio 2022
    ****

    RispondiElimina
  7. «Quali che siano le difficoltà che la Chiesa sta attraversando di questi tempi, quali che siano gli orribili scandali di cui si sono resi colpevoli alcuni alti prelati, quale che sia la corruzione finanziaria di cui essa è accusata, cari sacerdoti e cari fedeli laici, non permettiamo che si insinui in noi l’idea fatale di spezzare il vincolo di pace attraverso una separazione sacrilega dalla nostra Santa Madre Chiesa. Non illudiamoci di poter restare ancora nella società di Cristo uscendo dalla Chiesa. Ripetiamolo ancora con sant’Agostino: «Abbiamo lo Spirito Santo se amiamo la Chiesa; e amiamo la Chiesa, se rimaniamo nella sua unità e nella sua carità». Certo, molte cose nel contesto umano della Chiesa possono deluderci. Può anche darsi che, senza che ne abbiamo colpa, veniamo profondamente fraintesi. È addirittura possibile che, nel suo stesso seno, ci troviamo a subire delle persecuzioni. Tuttavia, davanti al Padre che vede nel segreto, rallegriamoci di partecipare in questo modo alla veritatis unitas che il Venerdì Santo imploriamo per tutti. Rallegriamoci se avremo acquistato al prezzo del sangue dell’anima questa esperienza intima che renderà efficaci i nostri accenti quando dovremo sostenere qualche fratello vacillante e quando rivolgeremo a lui le parole di san Giovanni Crisostomo: «Non ti allontanare dalla Chiesa; niente vi è più forte della Chiesa. La Chiesa è la tua speranza, la Chiesa la tua salvezza, la Chiesa il tuo rifugio. È più in alto del cielo e più vasta della terra. Non invecchia mai, è sempre nel vigore delle proprie forze» […] È la via della santità che, in seno alla Chiesa, la rigenera profondamente, purificandola dai peccati dei suoi figli.»
    Cardinale Robert Sarah, prefetto emerito del Culto Divino

    Per l’eternità - Meditazioni sulla figura del sacerdote
    https://www.iltimone.org/news-timone/card-sarah-quali-che-siano-le-difficolta-non-separiamoci-dalla-chiesa/

    RispondiElimina
  8. Il vecchio "orco" sdentato teme che possa marcargli la tenera carne dei piccoli nascituri abortito. Il 4 luglio, George Soros, con un articolo su Project Syndicate, si oppone con tutto in suo potere economico finanziario, alla sentenza della Corte Suprema USA.
    Questo "essere" ha ancora un so ché di umano oppure è un vero "orco"? Le vicende storiche personali che lo hanno plasmato sembrano confermare ciò.

    RispondiElimina
  9. Nicola Gratteri: Questo Governo sta smontando un secolo e mezzo di Antimafia
    https://www.youtube.com/watch?v=3GJT9sd0dSU
    LA LEGGE 25 giu 2022
    Cruda realta' sull'abbassamento della morale e dell'etica.
    Dr.Gratteri tutto da ascoltare per molto capire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nicola Gratteri: Il Csm mi ha bocciato, l'FBI mi avverte che sono in pericolo di Vita
      https://www.youtube.com/watch?v=SHz-m91yAGM
      LA LEGGE 29 giu 2022
      Se interessa conoscere la storia per capire il presente.

      Elimina
    2. Nicola Gratteri: Oggi Comandano le Multinazionali e la 'Ndrangheta
      LA LEGGE 13 mag 2022
      https://www.youtube.com/watch?v=3CVauWRsbtQ
      Molto interessante specie quando la ndrangheta si unisce alla massoneria.

      Elimina
  10. NOVENA ALLA MADONNA DEL CARMELO inizia il 7 luglio
    https://www.youtube.com/watch?v=3qJMppZevvo
    P.Tiziano Repetto

    RispondiElimina