Con
fede viva verso un nuovo inizio
Iudaea tunc incredula, vesana torvo spiritu, madere musto
sobrios Christi fideles increpat. Sed editis miraculis occurrit, et docet
Petrus, falsum profari perfidos, Ioele teste comprobans (dall’Ufficio Divino).
«Allora la
Giudea incredula, furente per l’animo bieco, accusa i sobri
fedeli di Cristo di essere pieni di mosto; ma, compiuti i miracoli, Pietro
controbatte e spiega che i fedifraghi affermano il falso, comprovando ciò con
la testimonianza di Gioele».
L’inno del Mattutino della solennità di Pentecoste riprende in forma poetica il
racconto di san Luca (cf. At 2, 1-21): per effetto dell’effusione dello Spirito
Santo, gli Apostoli avevano cominciato a proclamare la verità di Cristo in
lingue diverse, facendosi così comprendere da tutti i pellegrini convenuti a
Gerusalemme per la festa da ogni parte dell’impero; nello stupore generale,
tuttavia, alcuni avevano cinicamente squalificato l’incredibile miracolo
degradandolo a una volgare ubriacatura. San Pietro ribatte allora dimostrando
che, in realtà, si è adempiuta un’antica profezia (cf. Gl 3, 1-5) e che la
calunnia nasce dal rinnegamento della fede. Chi respinge ostinatamente la
verità e la grazia finisce, pur di non ammettere il proprio errore, col dare
spiegazioni assurde a ciò che rifiuta di accettare nella sua incontrovertibile
evidenza. È proprio ciò che fanno tanti “teologi” ed “esegeti” aggiornati che,
anche oggi, negano la storicità della Bibbia e pretendono di interpretarla con
astruse acrobazie mentali.
Il deliberato abbandono della fede o la
sua sostituzione con un surrogato intellettuale conducono inevitabilmente alla
follia di negare l’evidenza dell’agire divino o pretendere di spiegarlo in
termini naturalistici. È una forma di demenza caratterizzata da un astio
violento contro la verità rivelata e la grazia sacramentale, che costituiscono
l’inoppugnabile baluardo della Chiesa contro gli assalti della menzogna e del
peccato. Gli iconoclasti della “riforma liturgica”, che a suo tempo si scatenarono
contro la Tradizione con roghi di libri, paramenti e immagini sacre, oggi sono
ascesi ai vertici della gerarchia e sono quindi liberi di abbandonarsi all’odio
contro tutto ciò che è cattolico, a cominciare dalla santissima Eucaristia.
Alla radice di questo insano furore c’è una colossale mistificazione, ossia
quel radicale pervertimento della funzione di insegnare che i nemici di Cristo,
prendendo il controllo dell’ultimo concilio, riuscirono a spacciare per aggiornamento. Dietro di loro operavano
però i soliti cabalisti che da duemila anni, dopo aver crocifisso il Figlio di
Dio, tentano invano di distruggerne l’opera; bisogna esser davvero pazzi per
non aver ancora capito che è tutto assolutamente inutile… Questo, appunto, è
l’inevitabile effetto della volontà ostinata di respingere la verità ormai
conosciuta e di rifiutare la grazia già concessa in pienezza.
Agli scadenti attori improvvisati della
Chiesa nuova versione, che vestano i panni dell’intrattenitore, del consulente,
del gestore o dell’assistente sociale, non è parso vero che un’ordinanza
governativa li esonerasse di colpo dall’adempimento dei doveri propriamente
sacerdotali, in cui non credono più, ma che portano avanti per obbligo,
stancamente e senza convinzione, come un fardello di cui non possono disfarsi.
Ora che degli uomini politici al soldo dei poteri occulti – bontà loro – han
concesso la ripresa del culto pubblico, si attengono scrupolosamente alle loro
prescrizioni irragionevoli, così che i fedeli siano il più possibile
scoraggiati dall’andare a Messa, divenuto un’umiliazione cocente e un martirio
del cuore. Il Santissimo Sacramento, che già trattavano come una cosa
qualsiasi, priva del benché minimo valore, ora è maneggiato come un oggetto
spregevole da prendere con i guanti e gettare nelle mani di comunicandi tenuti
a distanza quasi fossero pericolosi untori, quando invece si sa che il virus è ormai
clinicamente scomparso quasi ovunque e che non sussiste più alcun pericolo. L’ottemperanza di
regole demenziali da dittatura, paradossalmente, trova del tutto favorevoli e
ben disposti ministri sacri che hanno invece l’orticaria nei confronti dei
precetti divini e delle leggi ecclesiastiche…
Anche qui abbiamo un’ulteriore riprova
del capovolgimento della morale che osservavamo qualche settimana fa: si filtrano
i moscerini (per giunta immaginari) e si ingoiano i cammelli. Ai preti farisei
ciò fa molto comodo, visto che le circostanze forniscono loro nuovi pretesti
per regolare ogni cosa a proprio uso e consumo, tralasciando i faticosi impegni
direttamente legati alla salvezza delle anime ed esibendosi grottescamente con
guanti e bavaglio per apparire attenti al bene della gente… C’è da scommettere
che la prossima circolare della C.E.I., per dare al tutto un tocco di
creatività, prescriverà mascherine dei diversi colori liturgici, disegnate
ovviamente da uno stilista di tendenza.
Gli ambienti omofili, d’altronde, brillano proprio per l’esibizionismo
eccentrico, tipico di soggetti che si sono fissati in uno stadio precoce di
maturazione e hanno un bisogno spasmodico di attirare l’attenzione. Che da
decenni ne rigurgitino seminari e conventi non può essere un fatto casuale né
involontario: così hanno ottenuto un clero succube, senza nerbo, prono al
potere e manovrabile a piacere. Peraltro l’arroganza clericale (un verme che
non muore mai) adesso può appoggiarsi anche su incontestabili disposizioni
dell’autorità civile, cui si riconosce implicitamente un diritto assoluto anche
sui beni spirituali, lasciati alla mercé di governanti miscredenti.
A questi fedifraghi (perfidi, nel latino ecclesiastico) si
deve negare ogni appoggio, disertando le loro chiese e sospendendo ogni
contribuzione. Per i Sacramenti occorre andare in cerca di sacerdoti fedeli e
meritevoli, che non mancano di certo, ma sono spesso poco visibili e vanno
quindi scovati. Alcuni hanno bisogno di essere incoraggiati contro le
intimidazioni e spronati a reagire alla paura. Nelle persecuzioni non sempre si
è preparati; il più delle volte, anzi, si è colti di sorpresa. Con l’aiuto
dello Spirito Santo, tuttavia, ognuno può cambiare. La Pentecoste trasformò gli
Apostoli in annunciatori irresistibili di Gesù crocifisso e risorto; a partire
da quel giorno san Pietro proclamò ripetutamente la verità, senza sconti
diplomatici né infingimenti tattici (cf. At 2, 22ss; 3, 12ss; 4, 8ss; 5, 29ss;
10, 34ss). Coloro che, la sera del giorno di Pasqua, erano rinchiusi nel
Cenacolo per timore dei giudei (cf. Gv 20, 19) furono infiammati dalla venuta
del Paraclito in modo tale che nulla poté più fermarli. Per quaranta giorni
erano stati rinfrancati dal rivedere il Maestro redivivo e, in vista della
missione, ne avevano ascoltato gli insegnamenti definitivi.
Se meditiamo con costanza e applichiamo
nella vita la parola del Signore trasmessaci dalla Scrittura, il Fuoco celeste,
assiduamente invocato, potrà rinnovare in noi le Sue meraviglie di grazia. C’è
però una condizione essenziale che non possiamo assolutamente trascurare: la
comunità primitiva, in attesa del Dono celeste, era fusa in unanime e
perseverante preghiera, con al centro la Madre di Gesù (Hi
omnes erant perseverantes unanimiter in oratione cum mulieribus et Maria matre
Iesu et fratribus eius, At 1, 14). Se al momento della
Pentecoste erano tutti riuniti insieme nello stesso luogo (erant
omnes pariter in eodem loco, At 2, 1), in seguito ai tremila
battesimi avvenuti quel giorno ciò non fu più possibile, ma essi continuarono
comunque a formare un corpo solo (gr. epì
tò autó, At 2, 44.47). Neanche noi possiamo incontrarci tutti fisicamente,
se non in occasioni sporadiche; questo non ci impedirà tuttavia di sentirci
Chiesa viva, riunita in cenacoli locali collegati tra loro con i moderni mezzi
di comunicazione. Vi invito tutti, dunque, a intensificare le suppliche in
unione a Maria perché lo Spirito Santo, per Sua intercessione, illumini i
nostri cuori e ci mostri come organizzarci in piccoli gruppi di formazione,
fraternità e preghiera che ci aiutino ad attraversare la prova preparando la
rinascita dopo la tempesta.
https://lascuredielia.blogspot.com/2019/12/coraggiochiesa-poverella-i-prelati-del.html
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Grazie Don Elia, per questo ennesima preziosa analisi dell'attuale drammatica situazione.
RispondiEliminaL'unico punto su cui, parzialmente, dissenso é quello relativo alle responsabilità dei fedeli.
Per quello che mi consta molti seguono ben volentieri questo clero apostata. In realtà hanno i pastori che desiderano e che si meritano.
Quelli che soffrono per questa penosa situazione sono una, purtroppo, esigua minoranza.
P.S. Vorrei una sua opinione sulla teologia della "nuova Pentecoste".
Personalmente ritengo la Pentecoste un evento unico, anche se si perpetua nel tempo con rinnovata Grazia.
Antonio
Carissimo Antonio, quando parlo del disagio dei fedeli, mi riferisco implicitamente a quelli autentici, cioè a quelli che aderiscono alla dottrina cattolica.
EliminaL'ideologia della "nuova Pentecoste", a mio avviso, è proprio il fondamento della sostituzione della fede trasmessa con un surrogato artificiale; essa presuppone infatti che la prima Pentecoste, a causa della "teologia preconciliare", abbia esaurito la carica e che sia stato necessario un rinnovato impulso per riportare la Chiesa al dinamismo delle origini. Il fatto è che, per poco che si conosca la storia dell'antichità cristiana e la teologia dei Padri, ciò che si è fatto in seguito al Concilio Vaticano II non ha nulla a che fare con quell'epoca, ma puzza piuttosto di protestantesimo.
grazie don Elia,nel mio piccolissimo,divulgo i suoi editoriali e le esegesi del canale"chiesa poverella",nella certezza,oggi più di prima,che solo l'intervento di Dio e della Madre SS può salvare la Chiesa Cattolica dai lacci del demonio.E' vero,tantissimi fedeli seguono questo clero apostata,ma non tutti.Durante le messe clandestine,il flusso della Grazia non ha smesso di scorrere,si sente ,si vede ,si intravedono dei piccolissimi frutti che matureranno...per questo rendiamo Grazia al nostro Salvatore e alla Madre di Dio.
EliminaSì, rendiamo incessantemente grazie. Le opere di Dio nascono sempre nell'umiltà e nel nascondimento, a dispetto dell'apparente potenza umana. Grazie per la diffusione dei contenuti. La benedico con tutti i Suoi cari.
EliminaGrazie! Veramente!
RispondiEliminaDal profondo del cuore
Buongiorno do Elia e grazie per il coraggio che ci infonde. Ci è particolarmente necessario in un momento in cui il 95% del clero ha abdicato ai suoi compiti precipui di salvaguardare le nostre anime e si affanna invece a garantire (si fa per dire) la salute dei nostri corpi. Questa pandemia mi sembra abbia la stessa funzione divina della presenza di due papi: serve a dividere Le pecore dai capri, specialmente in campo ecclesiastico. Vaneggio? Un caro è riconoscente saluto da Luca
RispondiEliminaSì, carissimo Luca: anch'io penso che il Signore si stia servendo di questa situazione per passarci al vaglio.
EliminaDio solo sa quanto ho desiderato entrare in un Cenacolo Mariano per "stare" con la Madre di Dio , per approfondire ed imparare il Suo silenzio ! Ho saggiato le Parrocchie piu' vicine a me , ho telefonato a destra e a sinistra senza trovare quello che cercavo : La milizia dell'Immacolata . In compenso mi sono iscritta a tre corsi di Consacrazione all'Immacolata . Bellissimi ! Tre diversi approcci per avvicinarmi di piu' alla Vergine Madre , tre diversi intensissimi profumi , sulla traccia del Montfort e di San M.Kolbe. Sarebbe bello entrare a far parte di un Oratorio dedicato alla Vergine ! Abbiamo bisogno ( ho bisogno) di esperti che ci parlino di Dio , che ci conducano a Dio , che ci aiutino a coltivare la nostra vita spirituale .
RispondiEliminaMah, se Dio vorra'..
Ave Maria !
Omelia di Padre Giorgio Maria Faré su uno scritto del Ven. Padre Giovanni di Gesù Maria “A Maria clementissima Regina della Celeste Gerusalemme”.
Elimina20 giugno 2020, Santuario del Carmelo di Monza.
Sito web: http://www.veritatemincaritate.com
https://www.youtube.com/watch?v=mEhqBBFXB7I&feature=youtu.be
Il centro nazionale della Milizia dell'Immacolata si trova
Eliminapresso il Collegio San Bonaventura - Seraphicum
Via del Serafico, 1 - 00142 Roma
Tel. 06 51503273
centroitaliami@gmail.com
Mi piacerebbe condividere con voi questo vecchio filmato che ha accompagnato la mia riflessione Giovedì scorso durante l'ora dell' agonìa di Gesu'. Ave Maria !
RispondiEliminaAbbaye Sainte-Madeleine du Barroux
Veilleurs dans la nuit (sott_ITA)
https://www.youtube.com/watch?v=GmIkklI5V8w