Infiltrati
Guai a voi che chiamate male il bene e bene il male! (Is 5, 20).
Se qualcuno temeva di annoiarsi dopo la scomparsa di Bergoglio,
deve decisamente ricredersi: tutto va avanti tranquillamente come da copione. A
parte lo stile più dignitoso e i bei discorsi rassicuranti, gli atti del nuovo
Papa non mostrano alcuna sostanziale discontinuità con l’azione del
predecessore: le nomine episcopali, la Messa per il creato, l’illegale
inserimento di un’altra donna al vertice del dicastero per i religiosi, il
permesso accordato ai sodomiti di trasformare la basilica di San Pietro in
palcoscenico per la loro propaganda, il favore espresso a un raduno di
scismatici ed eretici che ha incluso psicopatiche mascherate da preti e
vescovi, così come tante altre scelte più o meno visibili non ci lasciano
alcuna illusione, da cui, peraltro, ci siamo ben guardati fin dal giorno
dell’elezione. Neanche le allocuzioni giubilari rivolte a varie categorie di
persone valgono a dissipare la fitta nebbia di quell’antropocentrismo che da
sessant’anni impregna la Chiesa.
Basta prenderci in giro
A voler essere onesti, non è un semplice problema di tendenze o accentuazioni
diverse che, in un artificioso gioco dialettico, oppongano conservatori e
progressisti, come se la vita della Chiesa fosse assimilabile al dibattito
politico: qui si tratta di un’altra religione che, in virtù di una pretesa nuova
Pentecoste, ha sostituito il Sacrificio redentore – e la conseguente
necessità di associarvisi con la conversione e la penitenza – con una confusa
ideologia umanitaria che, negando di fatto il dogma del peccato originale,
considera tutti gli uomini naturalmente buoni, ma bisognosi soltanto di essere
istruiti con buone idee di tipo socioculturale. La tensione (peraltro
apparente) è tra due visioni della stessa rivoluzione, la quale, facendo
dell’uomo Dio, fa del libero esame e della volontà propria, al posto
dell’obbedienza a Lui e a chi legittimamente Lo rappresenta, il criterio ultimo
e definitivo di discernimento e di azione.
Il movimento ecumenico, nato nel 1925 ad opera di un luterano e
prontamente condannato da Pio XI nell’enciclica Mortalium animos, partì proprio dall’idea che i cristiani dovessero metter da parte
le divergenze dottrinali e unirsi nell’impegno a favore dei poveri e della
pace. Tale idea, che rende superflua l’adesione alla verità rivelata e punta
unicamente sull’attività umana avulsa dalla grazia, ha poi trionfato in casa
cattolica dopo l’ultimo concilio e, nella lettera inviata da Prevost al
convegno commemorativo di Stoccolma, è consacrata a chiare lettere. Smettiamola
dunque, una buona volta, di prenderci in giro: i tradizionalisti entusiasti del
nuovo pontificato non sanno forse leggere? o cosa sperano di ottenere dal
presunto nuovo corso? una gabbietta un po’ più larga allo zoo? Chi ha
invitato il presidente della cei a presiedere i Vespri solenni del
pellegrinaggio di Ottobre non è al corrente del suo sfegatato appoggio allo
sdoganamento della sodomia e alla legalizzazione dell’omicidio?
Un sospetto sta diventando sempre più una certezza: tante realtà e
iniziative legate alla Tradizione sono strumenti di controllo e manipolazione
di quella frangia che nella Chiesa non si rassegna ad abbandonare la vera
religione per speciose ragioni di “unità” e “comunione”. Non è affatto una
questione di mera sensibilità: è l’irriducibile volontà di rimanere
cattolici a qualunque costo, per la salvezza propria e dell’umanità. Chi si
lascia catalogare come tradizionalista e rinchiudere in una casella
ideologica ha perso la battaglia in partenza; noi rivendichiamo invece il puro
e semplice diritto di essere cattolici come lo sono stati i nostri padri e i
Santi di ogni epoca. Lo sforzo di conciliare gli opposti è un tipico esercizio
della gnosi hegeliana, che ci è del tutto aliena e che respingiamo con tutte le
forze, quand’anche si presenti paludata di pizzi e avvolta da nubi di incenso;
perciò non cediamo di un passo, in cambio di qualche nocciolina, a chi promuove
l’indifferentismo e l’immoralità.
Esempi concreti
C’è chi, dopo aver inveito per anni contro Bergoglio, ci sta ora
consegnando al successore come pecore avviate al macello, ma felici e giulive
perché finalmente «la Chiesa sta ripartendo», così da farci ingoiare col
sorriso cose che, prima, mai avremmo accettato. C’è il monsignore pugliese che
da un decennio raduna preti per incantarli con vuote promesse d’azione,
soffocando così ogni iniziativa efficace. C’è il professore di storia che,
avventuratosi arditamente nel campo della teologia e della morale, influenza
chierici e fedeli spacciandosi per paladino della Tradizione cattolica ma
lavora per l’alta finanza aschenazista, come dimostra la vergognosa campagna
propagandistica a favore di quegli intrugli che stan facendo migliaia di
invalidi e di morti. C’è il sito dei fustigatori di costumi che non possono
tacere e, al contempo, portano avanti una scandalosa apologia della sodomia.
Si potrebbe continuare a lungo, ma non vogliamo fermarci ai singoli casi.
Un grande contenitore (da cui proviene il primo elemento
citato, così come molti sacerdoti di stampo conservatore o tradizionalista) è
il movimento dei liberati in comunione, che si è rivelato – e, nei
giorni scorsi, confermato – emanazione della mafia finanziaria. L’idea che si
sia pervertito per colpa di chi è succeduto al fondatore alla sua guida è
probabilmente una manovra mirante a scagionare il secondo, che diede alla sua
creatura un’impronta indelebile e il cui pensiero non è affatto cattolico, è
bensì un’ideologia esistenzialista che in seno alla Chiesa, certo, ha arginato
quella socialista, ma è solo – come già accennato – l’altra faccia della
medesima medaglia. Il movimento, ad ogni modo, sostiene sfacciatamente quel
criminale che, a colpi di decreto, ha rovinato la salute della popolazione
italiana: esso rischia così di incorrere a sua volta nella maledizione pubblicamente
scagliata contro di lui il 6 Gennaio 2022; i bene informati conoscono il suo
attuale stato di salute.
Reazione degna di cattolici
San Tommaso insegna che è lecito chiedere a Dio la rovina temporale
di qualcuno in vista di un bene (sub ratione boni; S.
Th., II-II, q. 76, art.1, resp.), come la sua conversione o la protezione di
altri; non pare però che, finora, il soggetto in questione abbia recepito la
lezione, visto che, pur essendosi ritirato da ogni carica pubblica, continua a
divulgare, almeno in quelle rare occasioni in cui ricompare come l’ombra di se
stesso, le indicazioni dei banchieri per cui ha lavorato. A sua discolpa
occorre osservare che non sono stati certo i gesuiti, dai quali ha studiato, a
insegnargli la sana dottrina cattolica, ma all’appressarsi della morte bisogna
pur decidersi a impararla, se si vuole evitare l’Inferno. Come ci ha spinto a
pregare per la salvezza dell’anima di Bergoglio, la carità ci spinge a pregare
anche per la salvezza della sua, dato che, per grazia di Dio, conosciamo il
rischio spaventoso cui si espone chi si è messo a servizio del nemico.
Con le medesime disposizioni raccomandiamo alla misericordia del
Signore tutti coloro che si sono incistati nell’ambiente della Tradizione per
inquinarlo, dividerlo e renderlo inoffensivo. Un’ulteriore convergenza consiste
nel loro assoluto silenzio circa il genocidio che è in corso a Gaza, silenzio
che corrisponde a quello, inspiegabile (ma fino a che punto?), del supremo
Pastore. Una vistosa eccezione è rappresentata dall’editore, già membro della
setta neocatecumenale, che un bel giorno si è “scoperto” tradizionalista, come
pure dalla dottoressa resasi famosa per l’opposizione ai “vaccini”: in questo
caso, però, si tratta di un incondizionato appoggio allo Stato terrorista che
occupa la Terra Santa, appoggio spinto fino a grottesche dichiarazioni miranti
a giustificare a tutti i costi le atrocità che commette. Anche questi criptosionisti infiltrati rischiano
di farsi maledire – per il loro bene eterno, ovviamente – a motivo della loro
doppiezza; per ora, tuttavia, ci limitiamo a boicottarli.
AGUZZA LA VISTA E L’INGEGNO:
trova gli errori di questo disegno e prova a darne una spiegazione.
Soluzione nel prossimo numero
"dall’idea che i cristiani dovessero".. e sì che a mettere in guardia c'era anche il semplice saggio proverbio : "Chi va con lo zoppo impara a zoppicare"
RispondiEliminaMa i proverbi sono per i semplici, non per i dòtti (che in quanto dòtti devono dottorare, elucubrare, arzigogolare)
EliminaNon si vede il tabernacolo, a meno che non sia completamente nascosto dal sacerdote; è improbabile che sia quella sovrastruttura al centro dell' altare dove peraltro manca il crocifisso.
RispondiEliminaIl messale è chiuso.
Mancano le carte gloria.
Non ci sono i reliquiari
Non si vedono ministranti
Buongiorno padre Elia,
RispondiEliminaIl movimento dei liberati nella comunione è modernista sin dalle origini. Poi riguardo al favore concesso agli scismatici,spero non si riferisca alla fraternità di San Pio X,visto che dopo il pellegrinaggio in Vaticano,i vertici di sono prodigati a togliere nel memoria del calendario la presenza della San Pio X. Poiché io ero a quel pellegrinaggio le posso testimoniare di aver percepito la freddezza e l'indifferenza di questa Chiesa alla Tradizione. Loro la Tradizione non la vogliono e lo gridavano anche i muri di via Conciliazione e persino i sanpietrini
Come potevo alludere alla Fraternità San Pio X evocando un "raduno di scismatici ed eretici che ha incluso psicopatiche mascherate da preti e vescovi"? Mi riferivo, evidentemente, all'evento cui accenno subito dopo: il convegno con cui a Stoccolma, dal 18 al 24 Agosto, è stato commemorato il centenario dell'inizio del "movimento ecumenico", di cui vediamo adesso i frutti squisiti...
EliminaÈ difficile indovinare per noi comuni mortali... Forse le braccia aperte del sacerdote (stile protestante) e il Vangelo sulla sinistra (che rimane da quella parte solo durante la lettura dello stesso). Conto anche 8 candele che non mi sembrano il numero corretto. Un mix con il N.O. per confondere le acque?
RispondiEliminaMolto peggio. Ne parlerò facendo la somma delle vostre osservazioni.
EliminaSecondo me, nella copertina del libro in oggetto, ci sono perlomeno due "cose strane" ... La prima é il tabernacolo che, in realtà, non lo é affatto! Anzi, sembra essere una sorta di "via di mezzo" tra la parte superiore del "Rockefeller Center" di New York, una delle "punte di diamante" del potere massonico ed economico/globalista del nuovo ordine delle cose e la cupola (non so se si può chiamare così) della sinagoga di Roma, che non capisco cosa abbia a che fare con un tabernacolo di una chiesa cattolica; ma viste le numerose intrusioni-forse non a caso ?- di simboli ebraici nelle liturgie cattoliche, questo non mi meraviglia!
RispondiEliminaInoltre c'è la posizione del leggio al centro dell'altare, con il messale chiuso - cosa che nella Messa non avviene, in quanto il leggio col messale chiuso, oltretutto girato dalla parte opposta, lo si trova alla fine della Messa, in cornu epistolae, dopo il postcommunio, se non sbaglio - cosa questa che, almeno in apparenza, sembra voler far risaltare una presunta azione di preghiera -adorazione -venerazione del sacerdote verso quella specie di totem che prende il posto del tabernacolo.
Due Giorni Vaticana sulla Fraternità Globale in Stile Eccebombo. Ma Perché? Benedetta De Vito.
RispondiEliminahttps://www.marcotosatti.com/2025/08/30/due-giorni-vaticana-sulla-fraternita-globale-in-stile-eccebombo-ma-perche-benedetta-de-vito/
Finira' che non sara' piu' Basilica di S.Pietro ma "Caffe' del “Cioèare” ?
Cosa più importante è capire la posizione di Mons Schneider è sospetto anche lui? Chiedo per non sbagliare visto che ho appena acquistato il suo libro Credo dell'"editore"...
RispondiEliminaNon sono in grado di farmi un'opinione a suo riguardo. Certo è che, quale autore, avrebbe potuto rifiutare quella copertina.
EliminaI candelieri sono nove. 😎
RispondiEliminaManca il crocifisso! 🧐 È sostituito da un cerchio; se non sbaglio, è il simbolo che i massoni usano per significare l'eternità... o forse è una bussola... una bussola quotidiana! 🤪
Il "tabernacolo" sembra una torre.
I nove candelabri potrebbero rimandare alla "Chanukkiyah", la Menorah utilizzata per la festa della "Chanukkah" o festa delle luci: è la festa della riconquista del Tempio e della riconsacrazione dell'altare.
È interessante che nel disegno otto candelabri siano accesi e di uno, quello tutto a sinistra, non si veda la fiamma. Così è la Menorah di quella festa: ha nove bracci ma ne vengono accesi otto.
È inoltre la stessa Menorah rappresentata sul sagrato di San Pietro per l'incoronazione di Leone XIV...
Il dettaglio del disegno più insolito e "ermetico" mi sembra essere il Tabernacolo. Tradizionalmente ha l'aspetto d'un piccolo edificio o "tempio". Qui sembra piuttosto una moderna palazzina con inserito un elemento circolare indecifrabile ma che fa pensare ad un orologio. Normalmente dovrebbe essere sormontato da un crocifisso mentre in questo caso il crocifisso è assente. Una crocetta sul breviario chiuso è comunque presente. Anche la facciata a tre bande è strana e, a meno che non rappresenti un tessuto o una tenda, lo sportello e la serratura mancano : Il Tabernacolo non ha porta? Anche la scelta del numero e della posizione dei candelabri mi pare un tantino fastidiosa.
RispondiEliminaVescovo italiano: Ogni omosessuale ha il diritto di ricevere l'Eucarestia
RispondiEliminaIl vescovo Francesco Savino di Cassano all'Jonio, vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, presiederà l'Eucaristia nella chiesa dei Gesuiti Il Gesù a Roma per il pellegrinaggio omosessuale alla basilica di San Pietro il 6 settembre.
In questa chiesa è sepolto Sant'Ignazio di Loyola. Interrogato su questo evento, Savino ha detto a Gionata.org il 15 agosto che nessuno è escluso dall'Eucaristia: "Il pane spezzato sull'altare non conosce barriere di nascita, lingua, condizione sociale o percorso di vita".
E: "L'Eucaristia è un grembo accogliente, non un recinto che respinge. È una casa con le porte sempre aperte, dove la pietra angolare è l'amore incondizionato".
Il Vescovo Savino ritiene che tale Eucaristia non sia "solo una celebrazione liturgica, ma un atto profetico; un segno che annuncia al mondo che nel Regno di Dio, tutti sono figli o figlie, riuniti alla stessa tavola".
L'Eucaristia "non è una questione di 'accogliere' qualcuno nella casa del Signore, ma di riconoscere che tutti sono già suoi abitanti a pieno titolo".
Monsignor Savino ha aggiunto che l'Eucaristia "non è un premio riservato a pochi, ma il pane della comunione che ristabilisce la famiglia umana dispersa".
https://gloria.tv/post/123cDub7jzXP1GwHRJnskG6kn
Direi che tutto e' pronto..per andare a tavola.
Parole vuote che dimostrano l'assenza della fede cattolica, sostituita da un'ideologia perversa, e la conseguente approvazione teorico-pratica dell'abominio. Chi giustifica i sodomiti, comunque, quasi sempre lo è; basta vedere la foto.
EliminaC’è un limite che non dovrebbe mai essere oltrepassato: quello tra il sacro e il profano. Eppure, nelle scorse ore, un video pubblicato su TikTok da don Roberto Fiscer, sacerdote dell’arcidiocesi di Genova, ha destato sconcerto. Il video riprende il presbitero con gli abiti liturgici che sta celebrando la Santa Messa. Al momento dell’Offertorio, invece di recitare le parole del Messale, il sacerdote ha scelto di sincronizzare i gesti liturgici con le strofe della canzone Rossetto e cioccolato di Ornella Vanoni. Non si tratta soltanto della base musicale: dal movimento delle labbra appare evidente che sta cantando il testo del brano.
RispondiEliminaIl risultato? Mentre il calice viene riempito di vino e l’ostia viene sollevata, in sottofondo si ode: «Si fa così, è tutto apparecchiato, per il cuore e per il palato…». [...]
[...] Che cosa significa “mixare” un brano del genere con l’atto più importate e cuore della liturgia? Presentare il pane e il vino sulle note di un testo a sfondo sessuale non è una trovata “simpatica” o “moderna”, come forse qualcuno vorrebbe difendere. È, al contrario, un atto che banalizza l’Eucaristia, riducendo il mistero della presenza reale di Cristo a scenetta da social network.
Non serve ricordare quanto si sia discusso, negli ultimi anni, sull’uso distorto della liturgia in chiave erotica e sessualenelle vicende che hanno visto coinvolto l’ex gesuita Marko Ivan Rupnik. È chiaro, dunque, che simili gesti non hanno nulla di “simpatico”: si configurano piuttosto come atti di blasfemia. Il fatto che un sacerdote non ne percepisca la gravità mette in luce, ancora una volta, le gravi lacune formative di certe comunità alle quali negli ultimi anni si è data anche la possibilità di incardinare ministri sacri.
Va sottolineato, infatti, che don Fiscer si è formato alla scuola della Comunità Nuovi Orizzonti, realtà rispetto alla quale diverse voci autorevoli hanno già evidenziato criticità serie proprio sul piano della comprensione del ministero sacro e della corretta concezione dell’Eucaristia. [...]
https://gloria.tv/post/XYTvvFzXRTtY1QadvFGKRtsyh
Per favore, una Santa Messa di riparazione e di conversione
per questo poveretto che sembra assai smarrito.
La sovraesposizione mediatica di questi sacerdoti, che pur partono con buone intenzioni, è veramente rischiosa per la loro anima.
EliminaL'avere seguito, il confidare nella propria persona e nelle proprie idee, può aprire un varco attraverso il quale passano disobbedienza, superbia e tutto il resto. E dall'ingresso di questi "ospiti" arrivano doppiezze di vita, crisi, "stonacamenti", ecc. Quanto più uno è esposto, tanto più è responsabile dell'esempio che dà. L'apostolato lodevole in ospedale non può essere scisso dal resto. Chi ispira il Bene, Chi protegge dal male? Le regole vengono date anche per proteggerci dalle trappole che ci prepariamo da soli.
Io penso sempre a mons. Milingo e a cosa lo ha portato quello spiraglio aperto. Come lui, con meno clamore, tanti altri sono scivolati sullo stesso errore di partenza. Dovremmo pregare e digiunare per loro.
Reverendo don Elia, non crede al fatto che Leone xiv possa essere la risposta di Dio alle tante preghiere che anche lei ha elevato al Cielo, prima del Conclave? E se fosse lui il Papa della visione di Fatima (visto che dopo quella visione nessun Papa è stato ancora ucciso)?
RispondiEliminaSì, abbiamo pregato tanto in vista del Conclave, ma gli atti di Prevost non lasciano adito a dubbi...
EliminaBuonasera padre Elia credevo che alludesse , riguardo il favore concesso agli scismatici,alla San Pio X perche' il pellegrinaggio è stato recente e poi mi ricordo la sua posizione a riguardo.
RispondiEliminaPer cui le chiedo scusa per aver pensato male. Se lo ritiene tolga pure il mio commento non ci rimango male.
Il prossimo sabato credo che in vaticano accadrà una cosa simile alla paciamama con la messa celebrata per il giubileo della tenda di Gionata. Per cui i castighi si ammucchiano su di noi.
Apprezzo i suoi scritti grazie
I candelabri: sono uno diverso dall'altro e per di più neri. Dovrebbero essere o dorati o argentati. Ne vedo solo 8 e, sulla sinistra, ne individuo un altro. Però dovrebbero essere 12.
RispondiEliminaOltre al crocefisso, manca il tabernacolo, che dovrebbe aprirsi quasi al piano dell'altare, coperto dal conopeo, che non c'è.
Se il messale è chiuso, la celebrazione dovrebbe essere finita, e non si comprende perché il celebrante abbia assunto quella posizione con le braccia. Non sono un esperto della messa tradizionale, per cui potrei sbagliarmi in qualcosa.
Trovo strana anche la pianeta indossata: quelle che conosco non sono chiuse sul collo e lasciano intravedere la stola sottostante, che qui non si vede.
Mi sembra strano anche il disegno della medesima: che senso ha quella figura geometrica sulle spalle e cosa significa?
Infine una nota sull'abito del sacerdote, che indossa una tunica bianca (?) così corta da lasciare vedere la talare nera.
Franco
Ma mons. Schneider non si sarà reso conto che la copertina del suo libro era stata infiltrata così pesantemente... ma Fede e Cultura doveva esserne a conoscenza. Dove hanno pescato questa immagine? Grave, molto grave.
RispondiEliminaA me la struttura verticale in figura, che sembra contenere un orologio, ha ricordato due architetture americane dovute ai Rockefeller, la Riverside Church a New York e la Cappella Rockefeller a Chicago, vedi voce Carillon in https://en.wikipedia.org/wiki/Rockefeller_Chapel
RispondiElimina\\\The chapel contains the Laura Spelman Rockefeller Memorial Carillon and tower, a separate gift from John D. Rockefeller Jr. in 1932 in honor of his mother. This 72-bell carillon is the second-largest carillon in the world by mass, after the carillon at Riverside Church on the Upper West Side of New York City, which Rockefeller Jr. also donated in honor of his mother.\\\
Dettaglio sulla torre https://www.rockefeller.uchicago.edu/the-spaces/carillon-tower/
Anche Riverside Church infatti ha una torre imponente e caratteristica alta 119 m, l’elemento dominante della costruzione, e ospita il carillon più pesante al mondo https://it.wikipedia.org/wiki/Riverside_Church maggiori dettagli in pagina Wiki inglese
Notare soprattutto: Riverside è una chiesa interconfessionale, cioè di un merging ecumenista quasi senza frontiere si direbbe, votata all’esaltazione dei diritti umani anche oltre la prassi attuale, vedere la voce patronato nel link, più lampante di così. Sarebbe interessante uno studio iconografico accurato e rivelatore essendo la Riverside Church monumentale e magniloquente, forse non è sfuggita all’occhio di Chiesa Viva.
Bisogna sgranare dei Rosari a colei che ha vinto tutte le eresie!!
RispondiElimina
RispondiEliminaGlorioso Patriarca S.Giuseppe, così come avete protetto la Vergine Maria e il Bambino Gesu' dalle grinfie di Erode allo stesso modo vi prego, proteggete i cristiani di Terra Santa. Amen. Ave Maria!
Riaffermato il divieto assoluto di aborto nella Repubblica Dominicana. Di Steven Mosher
RispondiEliminahttps://blog.messainlatino.it/2025/09/riaffermato-il-divieto-assoluto-di.html#more
Se si volesse, si potrebbe!
EliminaConcordo con la Signora Claudia. È probabile che si sia fidato totalmente dell'editore.
RispondiEliminaHo conosciuto personalmente Mons. Schneider tanti anni fa. Mi colpì l'amore del suo sguardo verso Gesù nell'Ostensorio durante la processione del Corpus Domini.
Più ancora ricevette la S. Comunione in ginocchio e in bocca dal sacerdote celebrante nel convento in cui era ospite.
Potrei dire che il titolo del libro ci "azzecca".
Giuseppe
RispondiElimina- La mano destra del presunto ministro non sembra umana, piuttosto pare siano degli artigli (per quanto il disegno sia stilizzato, poteva essere realizzato diversamente).
- Le dita della mano sinistra, unite a due a due, sono simbolo di qualche setta iniziatica?
- Le orecchie pure non mi sembrano propriamente umane (ripeto, potrebbe starci, trattandosi di uno schizzo).
- Tra quei ghirigori sulla pianeta potrebbero nascondesi delle lettere/parole ebraiche?
La ringrazio tanto dell'articolo, Padre. Uniti nella preghiera