L’Apocalisse dietro di noi / 2
È lampante che, con il pretesto del rinnovamento, si sia
inteso istituire una nuova religione che con quella cattolica conservasse soltanto
una somiglianza esterna, quale veicolo di un contenuto estraneo: un panteismo
immanentistico centrato sull’uomo, ma celante il culto proprio della
massoneria, ossia quello di Lucifero, il Dio dell’universo appositamente
infilato nel rito della Messa “riformata”. A tal fine si è presentato il verbo
conciliare come un’ulteriore rivelazione divina, frutto di una presunta nuova
Pentecoste, che dopo quasi due millenni avrebbe finalmente fornito alla
Chiesa la giusta chiave interpretativa della verità rivelata, fino allora,
evidentemente, rimasta velata a tanti Pontefici, Santi e Concili, se non da
essi decisamente fraintesa e distorta. Con sistematica e meticolosa diligenza
s’è provveduto a ripensare radicalmente il dogma e la morale, nonché a
ricostruire ex novo il culto, il diritto e le strutture di governo, ben
attenti a non lasciare immutato assolutamente nulla. Tutto nella Chiesa, pezzo
per pezzo, è stato sostituito da qualcos’altro in funzione di una diversa
comprensione della Chiesa stessa – cosa, peraltro, che non è affatto
consentita.
Nessuna ermeneutica potrà mai risanare l’avvenuta rottura con la
Tradizione: l’organismo artificiale che ne è nato è stato volutamente studiato
perché fosse un’altra cosa. Trovare una continuità con ciò che il cattolicesimo
era prima è solo un esercizio dialettico che ha momentaneamente rassicurato i
buoni, ma non tiene di fronte all’evidenza della realtà, specialmente se si
prende atto dei prevedibili sviluppi del processo avviato sessant’anni fa e
ora giunto a piena maturazione. Nell’insegnamento teologico, come nella
mentalità comune, il cristianesimo è ormai considerato un’opzione fra le tante
– e neppure la migliore, vista l’ossessiva insistenza sulle colpe attribuite ai
suoi adepti. Per continuare a professarlo legittimamente, oggi, bisognerebbe
rinunciare a ogni pretesa di verità e di esclusività a vantaggio di un vago
moralismo umanitarista, coincidente con il pensiero unico, che rende superflua
ogni fede e indifferente ogni appartenenza. In un contesto del genere viene
meno la ragion d’essere della Chiesa e, in generale, di qualunque istituzione
religiosa.
Uno degli indizi più evidenti di tale volontà sovvertitrice è il
modo in cui sono stati trattati i Padri della Chiesa nel nuovo breviario.
L’abbondanza e qualità dei testi patristici inseriti è di per sé una grande
risorsa per la formazione dottrinale e spirituale di clero e religiosi, oltre
che di molti laici che pregano con l’Ufficio Divino; è proprio grazie alla
meditazione su di essi che chi scrive ha cominciato a riappropriarsi della
verità cattolica deformata dagli studi, per approdare infine, dopo lunghi anni
di letture e riflessioni, alla riscoperta della Tradizione. Tuttavia – tralasciando
la scarsa attenzione ai temi morali nella scelta dei testi – il confronto con gli
originali porta alla luce un grave problema di fedeltà sia alla lettera che al
contenuto: grazie ad esso ci si accorge, infatti, non solo che le traduzioni sono
spesso inaffidabili, ma anche che i brani stessi sono stati selezionati e
purgati in modo da non confliggere con l’ideologia dei novatori. Analogo
discorso vale per il trattamento della Sacra Scrittura, soprattutto riguardo ai
passi scomodi del Nuovo Testamento.
Tale intento mistificatorio è particolarmente evidente nella
sistematica censura dei testi attinenti alla polemica antigiudaica, che il
breviario tradizionale riporta invece senza il minimo complesso. Sia in Oriente
che in Occidente, Padri e scrittori ecclesiastici di prima grandezza si
scagliano con veemenza non solo contro le pratiche di un culto ormai superato dopo
la morte redentrice del Cristo, ma anche contro la condotta degli aderenti ad
esso, perennemente sorpresi a tramare a danno dei cristiani, sia sul piano
politico che su quello economico. Le accorate denunce dei Padri e dei Concili
dimostrano la fondatezza delle teorie sulla cospirazione giudaica; il fatto che
un regime anticristiano (peraltro finanziato da banchieri ebrei) le abbia
sfruttate per giustificare uno sterminio non ne annulla la verità storica, né
stabilisce alcun nesso tra la dottrina cattolica tradizionale e le aberrazioni
di un’ideologia demoniaca partorita dalla mente malata di un satanista.
L’atteggiamento verso l’Israele storico non riveste certo un ruolo
periferico nel discorso che stiamo sviluppando: per neutralizzare la portata
universale della verità cattolica ed esautorare la Chiesa era necessario
ridurre il cristianesimo a una variante impazzita dell’ebraismo da ricondurre
nel suo alveo una volta per tutte. Ciò che i rabbini non possono proprio
sopportare è l’interpretazione patristica in senso cristologico di quei passi
dell’Antico Testamento che essi riferiscono invece alla loro etnia, considerata
termine ultimo ed esclusivo delle promesse divine. Se però crediamo sul serio
che il vero autore delle Scritture è lo Spirito Santo e che tutto, in esse,
tende al Cristo (cf. 2 Tm 3, 16; 2 Pt 1, 21; Rm 10, 4), non possiamo non
riconoscere la profonda continuità tra i due Testamenti nonché la piena
legittimità dell’ermeneutica praticata dai Padri, poi seguita dai teologi
provati. Questo punto è di capitale importanza per la nostra fede: su di esso
tutto sta o cade, come avevano ben compreso gli intellettuali ebrei che
influenzarono in modo decisivo la stesura di alcuni documenti secondari del Vaticano
II, successivamente considerati, benché a torto, fondamentali.
Particolarmente eloquente, a tal proposito, è l’interpretazione di
un episodio della storia di Giacobbe. La benedizione che il figlio minore,
istigato dalla madre Rebecca, estorce con l’inganno al padre Isacco, ormai
cieco, al posto del primogenito Esaù si attaglia unicamente a Gesù Cristo: «Ti
servano i popoli e ti adorino le tribù; sii il signore dei tuoi fratelli e si
prostrino davanti a te i figli di tua madre» (Gen 27, 29). Perché si utilizza il
plurale, visto che Giacobbe ha solo un gemello? I fratelli, evidentemente,
sono quelli di Gesù, che sono tali non sul piano naturale, ma su quello
soprannaturale: sono i membri di quella moltitudine che si è acquistata col
proprio sangue e di cui è il primogenito (cf. At 20, 28; Ap 5, 9; 7, 9;
Rm 8, 29); essi sono figli di sua madre, cioè di Colei che ha partorito
Lui fisicamente e, mediante la propria partecipazione alla Redenzione, tutti i
cristiani spiritualmente (cf. Gv 19, 25-27). Di quel testo, questo è l’unico
senso accettabile, che non può essere ignorato; chi pretendesse invece di
arrestarsi al senso letterale (eventualmente applicabile non certo a tutti i
popoli, ma alla sola posterità di Esaù, ossia agli edomiti) dovrebbe coerentemente
prostrarsi davanti ai discendenti di Giacobbe e adorarli… o forse già lo fa?
Qui la meditazione della divina Parola, nostro malgrado, ci
riconduce a una questione cruciale: la rivendicazione del dominio mondiale da
parte di coloro che, per non rinunciarvi, hanno rifiutato il Regno di Dio,
tentando altresì di impedirvi l’accesso agli altri. «Guai a voi, scribi e
farisei ipocriti, perché chiudete il Regno dei Cieli davanti agli uomini; voi,
infatti, non siete entrati e non lasciate entrare quanti vogliono entrare» (Mt
23, 13). Quel popolo superbo – osserva san Gregorio Magno – non
finalizzò l’insegnamento della Legge all’esercizio della carità, ma alla
propria esaltazione (cf. Homiliae in Evangelia, 40, 2: PL 76, 1302); il
dono ricevuto non fu per esso motivo di umile gratitudine e strumento di
correzione, ma pretesto di arrogante rifiuto della Redenzione: «Siamo
discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi dire:
“Diventerete liberi?”» (Gv 8, 33). Ecco la radice della tragedia del popolo
ebraico, angariato dalle sue stesse guide ed escluso dalla grazia per causa
loro, che grazie alla primavera conciliare hanno esteso la propria
nefasta influenza pure su noi cattolici togliendoci la chiave della
conoscenza (cf. Lc 11, 52), ossia il metodo giusto per comprendere la
verità rivelata.
Il panteismo immanentistico centrato sull’uomo che si è diffuso fra
i cattolici in seguito al Vaticano II è proprio quello della cabala ebraica,
che identifica l’universo con un presunto essere primordiale (l’Adam Kadmon)
dietro il quale si nasconde Lucifero. Il dominio del mondo ha preso la forma di
un impero del denaro capace di regolare, in maniera evidente od occulta, ogni
aspetto della vita di popoli e individui. Per venire alla cronaca, a titolo di
esempio, un ruolo centrale nell’instaurazione dell’attuale regime ucraino filoatlantico
e nella feroce repressione del Donbass separatista (cioè nelle cause dell’intervento
russo), spetta ad Igor Kolomoisky, magnate giudeo che, al contempo, controlla
l’apparato mediatico del suo Paese, strumento della campagna d’odio contro
Mosca, e finanzia le milizie neonaziste colpevoli delle atrocità di cui egli
stesso, seguito dalle prostitute dell’informazione occidentale, incolpa gli
invasori. Come vedete, la storia si ripete: in combutta con i correligionari
d’Oltreoceano, quei signori decidono le sorti dell’Europa. Quel che è nuovo è
che la Russia – così sembra – sta mandando in fumo i loro perversi progetti,
già causa della sua rovina. Che sia una nemesi storica, un secolo più tardi?
Don Elia vorrei dissipare un dubbio,spero con il suo aiuto!Lei parla di giudei ma sappiamo bene che essi si dividono tra semiti e askenaziti (finti giudei),orbene c’è una convergenza di intenti tra questi due gruppi,una divisione,un momentaneo connubio,una lotta intestina o cosa?Se vorrà rispondere le sarò grato,ugualmente Dio la benedica per il suo restare vero pastore....
RispondiEliminaUso il termine "giudei" per designare l'appartenenza religiosa (sincera o meno che sia) che accomuna gruppi etnicamente distinti. I sefarditi sono fondamentalmente di origine israelitica, mentre gli ashkenaziti si sono mescolati con i cazari, popolo di ceppo turco che nell'VIII secolo si convertì al giudaismo e costituì un impero estendentesi dal Mar Nero al Mar Caspio, poi travolto dall'invasione mongola.
EliminaAl di là dell'origine etnica, la divisione esistente nel giudaismo attuale si fonda su due tradizioni distinte e in parte contrapposte: quella talmudica e quella cassidica. A livello politico-economico, lo scontro è reale, ma è coordinato da un livello di potere più alto, quello dei cosiddetti "superiori incogniti", che sfruttano questa concorrenza per raggiungere i propri scopi.
O vigilantissimo Custode, famigliare intrinseco dell'Incarnato Figliuolo di Dio, Glorioso S. Giuseppe, quanto penaste in sostenere e servire il Figlio dell'Altissimo, particolarmente nella fuga che doveste fare in Egitto; ma quanto ancora molto gioiste avendo sempre con voi l'Istesso Dio, e vedendo cadere a terra gli idoli egiziani. Per questo Vostro dolore e per questa Vostra allegrezza, impetrateci, che tenendo da noi lontano il tiranno infernale, specialmente colla fuga delle occasioni pericolose, cada dal nostro cuore ogni idolo di affetto terreno; e tutti impiegati nella servitu' di Gesu' e di Maria, per Loro solamente da noi si viva, e felicemente si muoia. Pater, Ave e Gloria. (Preghiera di liberazione a S.Giuseppe di S.G.Bosco - da Vita di S. Giuseppe - ED. TIP. ORATORIO S.F. DI SALES - TORINO 1867)
RispondiEliminaPreghiera trovata in Rete.
grazie scure di elia per la tua chiarezza
RispondiEliminaRiflessione preziosa, profonda e coltissima, come sempre. Ma, don Elia, non si dimentichi di noi lavoratori sospesi! Il nuovo decreto, che libera parzialmente gli altri, ha gettato noi della sanità nella disperazione, sospesi fino al prossimo 31 dicembre. Doveva finire tutto, ma non per noi. Ormai anche le poche guide spirituali che ci incoraggiavano a resistere parlano d'altro. Siamo rimasti completamente soli, alla fame, senza speranza di poterne uscire. Io sono amministrativa, lavoravo al pc senza contatto con l'utenza, ma non ho più il diritto di farlo. Non si vede la fine, almeno non per noi.
RispondiEliminaDiversi Tribunali Amministrativi Regionali hanno riconosciuto l'illegittimità della sospensione e disposto la ripresa del servizio per sanitari sospesi. Bisogna insistere con i ricorsi legali, oltre a pregare che la Provvidenza ponga fine a questo regime dittatoriale. E' possibile che l'aumento della spesa militare, finalizzato all'illegale invio di armamenti in Ucraina, porti alla caduta del governo.
EliminaCara Elena, hai ragione don Elia ma nel frattempo chiedici aiuto nel bisogno. Altrimenti questa fratellanza in Cristo come si potrà mai manifestare? Tanti di noi frequentano il rito antico, non temere e vieni a chiedere.
EliminaConfermo il suggerimento di Diego. Chi ha bisogno di incontrare fratelli generosi scriva qui:
Eliminaparrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com
Splendido e coraggioso articolo. Grazie Padre per questi preziosi richiami alla retta dottrina e alla verità storica.
RispondiEliminaFederico
La persecuzione fortifica i forti
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=1DpWK8Bpv28
(30 apr 2020 sempre attuale)
Ciò che stiamo vivendo, questo orrore è l'errore propagato dal comunismo, ex, post, filo, e così via, da più di cento anni trascinano il mondo da una guerra a nefandezze, non schiodano. Si definiscono intellettuali di cultura superiore, qualsiasi ambito politico di potere e permeato da questa mentalità marxista, Ex comunista che ci trascinana a combattere altri ex comunisti. Non riescono a fare un'esame della loro mentalità, l'oppio che gl'ha fuso il cervello, non c'è rimedio, l'attualità, la lussuria, la non voglia di lavorare, plasma e tara le loro idee, senza più ragione. Il comunismo ed ex comunismo nonché tutti coloro che vi hanno aderito dovrebbero essere banditi da consorzio umano, prima che distruggano il mondo. Ex comunisti fatevi da parte siete la peste, non vogliamo essere trascinati nel vostro groviglio mortale. Siete solo burattini in mano alla massoneria.
RispondiEliminaCaro don Elia, mi dica come posso aiutare i sanitari che hanno bisogno. Vorrei inviare un'offerta per aiutare chi ha bisogno. Grazie
RispondiEliminaMi scriva qui:
Eliminaparrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com
Cosa cambia dal 1 Aprile
RispondiElimina(Piccolo aggiornamento)
https://t.me/s/difendersiora
Stupisci, anima mia!
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/
La lotteria pro-vaccinazione e i tre premi (uno per dose)
RispondiEliminahttps://lanuovabq.it/it/la-lotteria-pro-vaccinazione-e-i-tre-premi-uno-per-dose
Ne abbiamo viste molte ma evidentemente non c'e' fine alla creativita'.
Grazie Don Elia, I suoi interventi chiari e giustamente severi sono un grande aiuto in questi momenti così oscuri. Non manco mai di leggerla, e di farla conoscere ad altri amici.
RispondiEliminaGli ashkenaziti a chiunque abbia spulciato qualche studio genetico hanno ben poca relazione con il supposto stato kazaro i cui rimasugli, sempre se di conversione profonda si trattasse, vi hanno influito poco, senza certo negarlo, ma soprattutto semmai contribuirono alla fioritura dell'ebraismo ungherese successivamente alla fine del khanato stesso.
RispondiEliminaInoltre i kazari erano una federazione di tribù a guida turca ma con influenze sarmatico-iraniche.
Per quanto riguarda il panteismo immanentista, che sarebbe meglio rimnominare panenteismo impersonalista, esso non è parte del retaggio di nessun ebreo ortodosso, e si deve finalmente capire che ebreo è solo chi segue l'ebraismo realmente.Il fraintendimento totale della matrilinearietà che si spaccia sovente è l'emblema dell'inganno e dell'incomprensione.
Gli ebrei hanno di certo sempre odiato i cristiani in quanto minim ( e non affatto in quanto goym ) ed insultato nostro Signore Gesù, ma un retto e pio ebreo non ha pretese di dominio sul mondo né trama, cosa che d'altronde gli è vietata.
La deriva dell'ebraismo è nella distorsione cabalistica dovuta al sefer-Zohar ed il sefer-Hasidim che sono per l'appunto gnosticismi del tutto pagani.
E' bene riconoscere chi siano davvero gli ebrei ortodossi poiché pur nella loro deviazione saranno il segno escatologico di cui ci parlava Paolo.
In questo senso le comunità lituane fedeli al Gaon di Vilna e gli yemeniti contro-cabalistici sono i più affidabili.
Si capirà allora che il complotto giudaico non è tale seppur è in parte vero per quanto riguarda affinità ed eredità e d'altronde studiando l'esacerbazione sabbateista e frankista si comprenderà meglio la via di Edom e quindi chi siano davvero gli artefici dello stesso...
daouda