Restiamo umani
«La nuova Chiesa discrimina, divide, non accoglie, anzi
accusa, giudica, caccia via. È questo quel che insegnano oggi nei seminari? Il
mio pensiero vola ad un parroco sardo che, avendo io chiesto la Santa Particola
sulla lingua, mi girò le spalle – di fatto cacciandomi – borbottando: “La Sua è
un’altra Chiesa”». Così scrive una lettrice in un’icastica e folgorante
costatazione. Ciò che più disorienta è che i chierici moderni si riempiono la
bocca di ascolto, accoglienza, inclusione, misericordia… che però non esistono
per quanti non sono formattati come loro. I preti di questa generazione,
del resto, sono stati programmati – visto che si accenna ai seminari – non per
essere Pastori, bensì attivisti di partito incaricati di reclutare coloro che
corrispondono a un modello standardizzato o accettano di farsi plasmare
su di esso. A livello spirituale e operativo, c’è tutto un ventaglio di tipi in
cui si può scegliere quello più congeniale: da quelli giudaizzanti a quelli orientaleggianti,
da quelli intimistici a quelli socialistici, da quelli progressisti a quelli
conservatori… più le eventuali commistioni.
Il capo, in tale contesto, accoglie, ascolta, include e
compiace solo chi già rientra o si fa incastrare nel modello da lui
rappresentato, quello inculcatogli appunto in seminario (sempre che nell’arco
del periodo di formazione non sia cambiato il rettore e, di conseguenza, anche
il modello cui conformarsi, con evidenti complicazioni). Gli altri, nel
migliore dei casi, verranno tollerati come un’inutile zavorra, ma il più delle
volte saranno discriminati e ghettizzati. Dato che condannarli e cacciarli via non
è cosa favorevole all’immagine, fino a due anni fa lo si faceva in modo
subdolo e dissimulato, scoraggiando i fedeli finché non se ne andassero
spontaneamente; ora invece la pandemia ha fornito un magnifico pretesto
per allontanare d’imperio chiunque non si sottometta. Il cammino sinodale
appena iniziato promette sicuramente grandi progressi su questa linea con
ulteriori epurazioni di diocesi e parrocchie, dove squilibrati e pederasti
restano invece saldamente al loro posto.
Il parroco sardo aveva ragione: la nostra non è la sua
“chiesa”. Noi apparteniamo alla Chiesa di Gesù Cristo, una, santa, cattolica e
apostolica; lui, a qualcos’altro: a un farraginoso carrozzone zeppo di uffici,
consigli, commissioni, conferenze, comitati, dicasteri e assemblee di
condominio… un enorme apparato burocratico per amministrare chiese sempre più
vuote, seminari sempre più vuoti, conventi sempre più vuoti, teste sempre più
vuote. Tutto ciò rimane in piedi, tuttavia, perché ha pur la sua utilità come
macchina propagandistica a servizio del regime statale; l’importante è che continuino
ad arrivare i denari per mantenere cooperative per “immigrati” e compagnie di
magnaccioni. Sì, è davvero un’altra “chiesa” in cui si adora un nuovo vitello
d’oro, il “dio vaccino”, al quale vengono offerti sacrifici umani; tra poco
anche quelli di bambini, di cui è particolarmente ghiotto il loro “signore”,
abitatore degli abissi e sceneggiatore di tutta la commedia.
Per non contribuire al terrorismo psicologico in atto,
evitiamo di soffermarci sui vari “eccipienti” che diversi analisti hanno
scoperto; non possiamo però fare a meno di rilevare gli inquietanti effetti che
quei malefici intrugli possono avere sulla mente e sull’anima di chi se li fa
iniettare. Certe persone dan l’impressione di aver perso il lume della ragione;
messe alle strette sull’illogicità della loro scelta, danno in escandescenze
come indemoniati. Lo stesso capita, peraltro, a quei contestatori che vanno nelle
piazze a disturbare il Rosario intonando un mantra buddhista: se fai
loro garbatamente notare che le due pratiche non sono compatibili, da buoni
cultori dell’armonia universale scoppiano in urla scomposte perché hai distrutto
l’egregora (idea pertinente all’ambito della magia). Ti può persino capitare
di imbatterti, nella Rete, in qualcuno che, atteggiandosi a guru, ti
spiattella a suo dire tutto il piano di Davos, senza però mostrarti la fonte da
cui lo sta leggendo e inquadrando il suo discorso in gesti ipnotici; chiunque,
peraltro, è capace di descrivere alla perfezione ciò che è già accaduto e
inventarsi un seguito ancor più angosciante.
Il diavolo sta proprio dando fondo alle sue risorse per accalappiare
la gente in un modo o nell’altro, segno che i suoi piani stanno fallendo. La
Provvidenza gli ha finora permesso di agire così per farlo concorrere, suo malgrado,
ai piani divini. L’artificiale crisi pandemica ha costretto tutti, nemici e
falsi amici, a gettare la maschera, sia in campo progressista che in campo
conservatore; ipocriti e simulatori escono allo scoperto e mostrano il loro
vero volto. Questo è quindi un tempo di grazia, un momento in cui il Signore,
per risanare la Chiesa e la società, fa venir fuori tutto il marciume in esse
accumulatosi. Tra poco l’enorme vescica scoppierà e la putredine sarà espulsa
dal corpo, che potrà così iniziare un processo di guarigione, per quanto
faticoso e graduale; l’importante è trovarsi dalla parte giusta, onde non esser
trascinati via dal turbine del castigo. Se c’è da soffrire, per i giusti è un’occasione
di offerta propiziatrice di grazie e benefici incomparabili.
Nel generale sfacelo, nel rovinoso crollo di un mondo in
agonia, nell’inevitabile implosione di un sistema guasto fino alle radici, c’è
bisogno di chi guardi in alto e implori pietà riconoscendo con umiltà le colpe
collettive: Peccavimus cum patribus nostris; iniuste
egimus, iniquitatem fecimus (Abbiamo peccato come i nostri padri, abbiamo agito ingiustamente,
abbiamo commesso l’iniquità; Sal 105, 6). Sono decenni che si ammazzano i figli
nel grembo materno, si ammette il concubinaggio e l’adulterio permanente, si
promuove la sodomia e ogni genere di perversione, si corrompono i giovani e i
bambini con le oscenità della pornografia a portata di mano e le trivialità
della cosiddetta educazione sessuale… Non parliamo poi della corruzione
diventata prassi corrente, delle sistematiche frodi nella giusta mercede ai
lavoratori, delle sempre più schiaccianti violazioni dei diritti di chi è senza
difese… Sì, tutti i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio vengono
commessi in numero incalcolabile e in forme di gravità inaudita; deve pur
giungere il momento in cui il Signore ascolti tale grido e intervenga con
rigore.
Oltre a tutto questo, le istituzioni civili hanno deciso di
infierire sulla popolazione costringendola a farsi avvelenare, togliendo il
lavoro a quanti non accettano e reprimendo violentemente le legittime proteste.
Nel profluvio di notizie raccapriccianti, sei costretto a diventare
praticamente insensibile per evitare che ti si spacchi il cuore a sentire tutto
quel che ti raccontano da ogni parte d’Italia… ma questo è segno che sei ancora
umano e, a differenza del “clero giurato”, non ti sei indurito in una cinica
noncuranza. I membri di quest’ultimo agiscono come funzionari statali che
devono unicamente applicare norme assurde e inefficaci per il solo motivo che
sono regole, a prescindere da qualsiasi altra considerazione di ragione,
di diritto e di dottrina. Dilaniati tra la paura, il delirio e la paranoia, essi
hanno ormai perso e la testa e il cuore, smarrendo ciò che ne faceva degli
esseri umani.
Se tu invece, nonostante tutto ciò, provi una serenità
inspiegabile, vuol dire che il Cielo ti assiste; di conseguenza sei al sicuro,
qualunque cosa accada. Se piomba su di te la persecuzione, ripeti queste parole
dell’Ufficio Divino: Melius est mihi incidere in
manus hominum, quam derelinquere legem Dei mei (Per me è meglio cadere
nelle mani degli uomini che abbandonare la legge del mio Dio). Al momento
stabilito, il Signore stenderà la mano contro i tuoi avversari e ti renderà l’onore
calpestato. Gli attacchi del mondo non hanno altro peso che quello di foglie
secche spazzate via dal vento; essi anzi, fra gli altri effetti benefici,
rinsaldano l’unione dei giusti e ne spronano il coraggio. I servi del diavolo
non potranno mai gustare la dolcezza della comunione fraterna che la grazia fa
regnare tra noi, a meno che non si convertano in risposta alle nostre
preghiere.
Gesù Cristo, nostro Signore e Redentore, Ti
supplichiamo per il trionfo della Tua santa Causa contro i suoi nemici e falsi
amici. Tu voglia raggruppare i suoi fedeli, combattenti la buona lotta dispersi
per il mondo, affinché si conoscano e si accordino nell’animo e nell’opera.
Degnati di fornire loro i mezzi materiali e morali, necessari e opportuni a
tale scopo. Ti preghiamo altresì che, secondo la Tua divina promessa, Tu sia
sempre in mezzo a loro, benedicendoli e soccorrendoli in vita e in
morte. E così sia.
Amen!Amen!Amen!
RispondiEliminaAve Maria!
Grazie don Elia, una grande conferma nella Fede. Da divulgare, per ritrovare il coraggio della Fede.
RispondiEliminaA proposito delle pratiche orientali mischiate ai rosari, non stupisce affatto che i sinistrorsi delusi dal sistema, avendo rinnegato la vera fede, l'abbiano sostituita con una "religione" esoterica; l'uomo, per natura, ha bisogno di credere in qualcosa che lo superi. Addolora invece l'ignoranza, l'ottusità e la presunzione di tanti cattolici poco formati che a questo proposito non vogliono sentir ragioni. L'unica cosa da fare, a questo punto, è avvertire chi ancora conserva un po' di lucidità e prendere le distanze dagli altri.
RispondiEliminaIl paradosso per cui anche scienziati rigorosi, come la Bolgan, cadono nella trappola di quelle aberrazioni si spiega con il fatto che non collocano la scienza nel quadro della metafisica tomistica. Il panteismo immanentistico è penetrato nella mentalità comune, anche dei cattolici; di conseguenza non si sa più distinguere tra livello naturale e livello soprannaturale. Con la confusione che hanno in testa, pur rendendosi conto che non c'è nulla di scientifico, tanti si lasciano sedurre dal ciarpame "new age" e dalla sua falsa aura di sacralità.
Quella che chiamano "alchimia" è in realtà un'azione di natura spiritica, con cui stanno cercando di colonizzare il dissenso per renderlo inoffensivo; è l'estremo tentativo diabolico di fermarci. Perciò bisogna avvertire chi organizza i rosari di tenerli a distanza con acqua e sale esorcizzati, anche se dovessero poi dare in escandescenze, rivelando così la loro vera situazione.
Caro Don Elia, magari fossi in uno stato di inspiegabile serenità!
RispondiEliminaIn realtà vivo un costante senso di frustrazione e di irrefrenabile ribellione a tutte queste vessazioni che dobbiamo sopportare. L'istinto mi spingerebbe ad atteggiamenti di "legittima difesa"
La serenità è prerogativa dei santi ed io di sicuro non lo sono, ahimè!
La legittima difesa va senz'altro praticata in ogni forma lecita e possibile. Per vincere il senso di frustrazione e di ribellione, invece, dobbiamo abbandonarci nelle mani di Dio. Non siamo santi, ma la santità è raggiungibile da chiunque preghi con fede incrollabile e pratichi la carità senza riserve.
EliminaGrazie per questo post meraviglioso.
RispondiEliminaSe il sistema, per difendersi, ricorre a mezzucci volgari e sleali, significa che non ha niente di meglio da contrapporre alla verità e che teme chi la dice, anche se non conta nulla. Chi attacca gli altri in modo disonesto conferma indirettamente la bontà della loro posizione e contribuisce, suo malgrado, alla diffusione di dati oggettivi.
RispondiEliminaLa vittoria è di Dio e di chi Lo serve, mentre gli empi si svergognano da sé. Preghiamo per la loro conversione, perché non finiscano all'Inferno.
Reverendo don Elia, secondo lei ci sarà l'illuminazione delle coscienze prima del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, come alcuni cattolici sostengono anche nel mondo della tradizione? È attendibile questa attesa?
RispondiEliminaRitengo di no per due ordini di motivi. Uno è di metodo: l'incertezza delle fonti riguardo a tale presunta dottrina. L'altro è di contenuto: un'illuminazione interiore del genere è una grazia del tutto speciale; concessa a chi non è preparato, lo farebbe morire di spavento.
EliminaGrazie don Elia, anche mio marito ed io stiamo "resistendo" e con l'aiuto della Grazia combattiamo la "buona battaglia". Serenità e pace non ci abbandonano e per tale inestimabile dono ringraziamo quotidianamente il nostro RE che insieme a Sua MADRE ci sostengono. Dio La benedica sempre.
RispondiEliminaTiziano e Daniela.
Don Elia le chiedo se è stato scritto giusto: "Gesù Cristo, nostro Signore e Redentore, Ti supplichiamo per il trionfo della Tua santa Causa"
RispondiEliminao se si sarebbe dovuto scrivere: "Gesù Cristo, nostro Signore e Redentore, Ti supplichiamo per il trionfo della Tua santa Chiesa".
No, il testo originale usa il termine "causa"; è la preghiera del Sodalitium Pianum, composta da monsignor Umberto Benigni.
EliminaIl 15 ottobre, alla veneranda età di mezzo secolo, ho deciso di non seguire i ricatti satanici. Mi ritrovo senza lavoro e senza reddito. Sono sposato e senza figli. Discriminato nel percorso del diaconato permanente che ho dovuto sospendere. Ma sono sereno. Mai come ora mi sento in coscienza di essere stato un uomo.
RispondiEliminaMa in qualche modo, Don Elia, dovremmo trovare il modo di applicare il monito di San Bernardo (De laude novae militia) sotto una autorevole guida spirituale.
RispondiEliminaNon è facile nel mondo di oggi, ma dobbiamo pensarci su.
EliminaCaro Don Elia, ecco il novello S. Bernardo che ci chiama alla "Piccola Battaglia"! Come San Pio V, come Marco D'Aviano, ci indica la via della nuova Crociata contro il Male. Uniamoci e con guide spirituali, come anche Lei lo è, caro Don, porremo un argine a questo orrore!
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=4AcNDhWWmAg&t=30s
" Il vaccino fatto o sperimentato con cellule di bambini abortiti è un abominio, un peccato mortale (per me che ne sono consapevole) e non importa se i falsi pastori, grandi e grandissimi, dicono il contrario. Se un Sacerdote caro a Dio dichiara che non bisogna farlo, durante la sua omelia, non fa bene, fa benissimo! E il Signore lo ricompenserà. Infine vorrei dire a una biondina che aveva sul capo una cascata di edera tra i bei capelli biondi, che chiamava “fragili” le persone che vanno alla Santa messa, i credenti e i devoti come la sottoscritta, che si sbaglia di grosso. Che fragili, come uomini, lo siamo e anche umili. Ma siamo forti perché il Signore abita in noi. Con lui, non abbiamo paura di nulla. San Michele Arcangelo è il nostro Generale e la Vergine Santissima sempre schiaccerà la testa a tutti i serpenti. E che combatteremo contro l’abominio fino allo spargimento del sangue. Forse quella signora di cui ignoro tutto, anche il nome, non conosce la storia gloriosa dei martiri cattolici i quali sono, nella Chiesa che non si vede, la forza grande che manda avanti la Chiesa che si vede. Noi, forti della Grazia del Signore, non abbiamo paura di nulla, nemmeno di morire perché, morendo nella grazia del Signore, nell’umiltà e nel pentimento, vedremo, a Dio piacendo, la Sua gloria.
RispondiEliminaBenedetta De Vito
Vivat Jesus in cordibus nostris.
https://www.marcotosatti.com/2021/11/15/amal-la-disperazione-di-mangiafuoco-come-e-brutto-sto-burattinone/
PIccola frazione di un articolo .
"Vivat Christus in cordibus nostris"!
"Semper"
Ave Maria!
Grazie.
EliminaVI Domenica mobile dopo l'Epifania in rito tradizionale a Vocogno in Val Vigezzo (VB).
RispondiEliminaOmelia di don Alberto Secci: la distruzione provocata.
Domenica 14 Novembre 2021.
https://www.youtube.com/watch?v=H9rTR-W3Nso&t=1s
Amore per Cristo e la Sua Chiesa di identico tenore.
Ave Maria!
La Divina Bonta' non solo non rigetta le anime pentite,ma va sempre in cerca anche delle anime ostinate.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=YmGaUJZCHWM&t=86s
San Pio da Pietrelcina rarissimo video 1949
Il capoccione principale (per capoccione intendesi grande testa pensante, piena d'intelligenza, per principale equivale a principe cioè primo) ci dice di fidarci della s c i e n z a con puro atto di fede (da fiducia).
RispondiEliminaC'è una contraddizione di logica insormontabile in tutto ciò, come primo cittadino dovrebbe dare l'esempi, non tutelarsi, lui è la sua combriccola, con uno SCUDO PENALE, (la lealtà non si addice agli spergiuri?) la s c i e n z a Fa' miracoli sempre!
Come capoccione dovrebbe smettere d'eseguire ordini provenienti da altri (massoni).
"Perché mai io solo dovrei fare il tampone, come fossi l’unico soggetto pericoloso? Quando sarei stato piuttosto io il soggetto più a rischio, recandomi in una comunità estranea."
RispondiEliminadi dom Giulio Meiattini
https://www.sabinopaciolla.com/ero-senza-green-pass-e-non-mi-avete-accolto/
Questo si chiama APOSTASIA CHE DA ANNI STIAMO VIVENDO ,BERGOGLIO INVECE DI DARE LE SACRE UNZIONI ALLE PERSONE BISOGNOSE SI ALLEA CON IL POTERE ...
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