In evidenza

sabato 7 settembre 2019


Dio salvi l’Italia / 2




In manu Dei potestas terrae, et utilem rectorem suscitabit in tempus super illam (Sir 10, 4 Vulg.).

«Nella mano di Dio è il dominio della terra; a tempo opportuno susciterà su di essa un governante benefico». Il Signore non manca mai di soccorrerci con la Sua parola di verità. In ogni circostanza, anche nelle più buie, ci invia messaggi di incoraggiamento perché non soccombiamo alla sfiducia o all’avvilimento. Il compimento delle Sue promesse, tuttavia, richiede la nostra attiva collaborazione. Un popolo apostata – così come l’umanità che si ostina nel peccato – non merita un buon governo che operi per il suo bene effettivo, ma c’è sempre una minoranza nascosta che prega, patisce e offre a vantaggio di tutti gli altri, in vista della loro conversione. Non conosciamo certo il momento preciso in cui la Provvidenza preporrà al nostro Paese l’uomo adatto, ma dobbiamo fin d’ora implorare ardentemente questa grazia, se finora ci eravamo un po’ adagiati nell’illusione che lo avesse già fatto. Occorre sicuramente tenere in mano la corona, ma per usarla il più spesso possibile. Quanto all’affidamento al Cuore Immacolato di Maria, non rimaneva altra cosa da fare, vista la spaventosa minaccia che incombe su di noi.

La salvezza dell’Italia non si può scindere da quella di tutto il continente, ma non ci sarà concessa se non per mezzo di un uomo, il governante benefico suscitato da Dio. Costui non potrà essere uno che, ai comizi, brandisce il Rosario e, a chiusura del corso di formazione politica del partito, confida all’uditorio che subito dopo andrà a godersi Vasco… Da cattolici e da uomini sani non vediamo proprio come si possano conciliare, nella vita della stessa persona, la Madonna e un drogato incallito che ha già rovinato intere generazioni e continua a farlo impunemente. Non comprendiamo nemmeno come un devoto di Maria santissima possa affidare il programma economico del suo movimento politico nonché l’organizzazione del suddetto corso a un imbroglione già condannato per bancarotta fraudolenta, che si diletta di esoterismo e lo divulga in regolari seminari di studio. In generale, tutto l’entourage del carismatico, finanche a livello periferico, è composto di personaggi quantomeno inquietanti; nel Lazio ce ne sono pure di collusi con la mafia dei Rom… Per candidarsi a eletto del Cielo, occorre dunque decidere una volta per tutte da che parte stare e operare coerentemente le scelte conseguenti: non ultimo, mettere ordine nella propria vita sentimentale, onde evitare di moltiplicare gli adultèri e di lasciarsi sedurre dalla figlia di un corrotto che è pure massone. Ricordate Sansone e Dalila? Un uomo di Stato, peraltro, dovrebbe essere di buon esempio ai cittadini, non imitarli.

Mi sembra che dovremmo compiere uno sforzo per uscire da quel tipico provincialismo italico che rinchiude la visuale nelle beghe intestine e nella passione politica, vissuta con una devozione totalizzante, quasi religiosa. Non si tratta di essere pro o contro questo o quel personaggio, ma di inquadrare i fatti in un contesto più obiettivo. Su certi eventi si sorvola troppo facilmente, senza far caso a singolari coincidenze cronologiche. Il 10 dicembre 2018 i partecipanti alla Conferenza delle Nazioni Unite di Marrakech siglano il Global Compact, presentato come un patto mondiale che deve consentire una gestione «sicura, ordinata e regolare» dei flussi migratori. Fra i grandi assenti c’è l’Italia, il cui governo è giustamente contrario. Il giorno successivo, però, il Ministro degli Interni vola in Israele, dove rilascia dichiarazioni di stupefacente adesione alla propaganda sionista. Tre mesi prima, il 7 settembre, si era incontrato con lo statunitense Bannon e l’ebreo belga Modrikamen; quest’ultimo, subito dopo la riunione, aveva dichiarato trionfante: «È dei nostri!». Nell’era digitale, in cui si è costantemente connessi, una notizia scaccia l’altra con incredibile velocità; bisogna quindi allenarsi a tener desta la memoria e la riflessione personale.

Le successive prese di distanza servono a poco, una volta che si è caduti in certe reti; il viaggio in Israele lo dimostrerà chiaramente. Se sono le stesse entità a finanziare sia una parte che l’altra, il conflitto è solo apparente: è una dialettica meramente fittizia, utile ad alimentare l’illusione che i popoli possano effettivamente autodeterminarsi e atta quindi a mantenerli schiavi, pur convinti di essere liberi. Se tuttavia gli Italiani, in poco più di un anno, esprimono e raddoppiano un consenso che rischia di scompigliare i piani dell’oligarchia finanziaria globale, bisogna trovare un modo per far uscire di scena lo scomodo compare, il quale, probabilmente, o non è rimasto fedele ai patti o pensava di forzare la mano a chi l’aveva autorizzato solo per addomesticare l’ondata populistica e convogliarla in senso favorevole al sistema. Ai padroni il carisma può anche tornare utile, utilizzato nel modo giusto; ma, qualora i suoi effetti travolgano le previsioni, occorre soffocarlo con le buone o con le cattive: se gli allettamenti non bastano più, si passa alle minacce. I signori dell’alta finanza non scherzano.

Ovviamente i lettori mi rimprovereranno di non avere uno straccio di prova, ma due indizi possono già farne una, o perlomeno inducono facilmente a certe conclusioni, purché si ragioni con la testa piuttosto che con la pancia. Non nego che certe delusioni siano causa di profonda sofferenza, ma la mente deve rimanere lucida e, passata la prima, naturale reazione emotiva, riprendere il controllo. Le spiegazioni fornite a posteriori, oltretutto, non tengono affatto, ma sanno tanto di pezze cucite sullo strappo, che in tal modo si allarga: perché saltar giù dal treno in corsa proprio nel momento in cui la forza politica raggiunta consentiva di far pressioni sul macchinista, contenendo le sue tresche segrete con Bruxelles, Parigi e Berlino? Sarebbe toccato all’alleato, semmai, provocare la crisi, ma evidentemente non doveva apparirne responsabile, così da poter giustificare la vergognosa svolta: un sodalizio proprio con il partito, frantumato e putrescente, con cui aveva giurato che non sarebbe mai sceso a patti, un covo di pervertiti macchiati di gravissimi scandali come quelli bancari e quello di Bibbiano… ma un partito in cui gioca pur sempre un ruolo determinante il boy scout invitato alle riunioni del Gruppo Bilderberg. Non è che non si debba perdonare: è che non si può perdonare chi non si vuol pentire, ma al contrario, da settant’anni, con sfrontata arroganza copre crimini ripugnanti e in essi persevera giustificandoli – con tanto di benedizione, ora, anche della gerarchia “cattolica”, vaticana e locale.

* * * * *

Se vogliamo che il Signore susciti per il nostro Paese un governante benefico, dobbiamo rinunciare una volta per tutte all’inganno filosofico e giuridico che ci ha inevitabilmente portato al punto in cui siamo. La democrazia liberale è un sistema costitutivamente anticristico; non per nulla essa è stata inventata e imposta dalla massoneria con il preciso intento di distruggere l’ordine costituito. L’idea che il popolo sia sovrano è in realtà una menzogna con cui le nazioni sono state scientemente manipolate allo scopo di far apparire come espressione della volontà popolare quel che invece è stato deciso da un ristretto numero di individui, i controllori del cartello bancario transnazionale cui tutti i politici e gli uomini di governo devono obbedire, se tengono alla propria pelle. È una cosca mafiosa che determina le crisi (belliche, economiche e migratorie) come fattori di consolidamento del governo unico mondiale: dato che il livello politico è incapace di gestirle, le soluzioni vengono offerte dal livello tecnocratico, che stringe ogni volta di più il nodo scorsoio riducendo le sovranità nazionali, mentre dissolve progressivamente la libertà individuale con il miraggio dei diritti senza limiti, che altro non sono se non strumenti di induzione mentale e comportamentale.

Il potere non può appartenere al popolo, anzitutto perché è di Dio (cf. Sal 61, 13), unico fondamento legittimo di ogni potestà terrena, tanto nell’ambito spirituale che in quello temporale; storicamente, esso è stato conferito a Gesù Cristo, che lo detiene in cielo e in terra (cf. Mt 28, 18), ma lo esercita quaggiù tramite i suoi rappresentanti nelle due sfere: la gerarchia ecclesiastica e le istituzioni statali. Analogamente a quanto avviene nella Chiesa, anche nello Stato il potere deve competere a uno solo, eletto dall’alto mediante cooptazione in un collegio di maggiorenti che siano all’altezza del loro compito. Il sovrano così scelto non detiene un potere assoluto, ma è tenuto ad applicare la legge divina; garante supremo della sua autorità e, al tempo stesso, sorvegliante del suo operato è il Papa sul piano universale e il Vescovo su quello locale. Ciò non implica un’ingerenza diretta del potere spirituale in quello temporale, ma assicura la retta gestione del secondo; né lede i diritti di chi non è credente o segue altri culti, in quanto la legge naturale è inscritta nella coscienza di ogni uomo e il bene comune si fonda sulla sua osservanza. Fulgidi esempi, in campo cattolico, sono sant’Ambrogio e san Gregorio VII per l’ambito ecclesiale; per l’ambito civile, santo Stefano d’Ungheria, sant’Enrico II imperatore, san Luigi IX di Francia. Nella storia bizantina, invece, il Patriarcato di Costantinopoli fu quasi sempre ridotto a funzione dell’Impero e tristemente coinvolto, di conseguenza, nei continui intrighi e ribaltoni di palazzo.

Altra sana tutela atta ad evitare derive autoritarie è il fatto che il re o imperatore è tenuto a ricevere il consiglio e l’ausilio dell’intima cerchia formata dagli uomini migliori per meriti e prestazioni (aristocrazia). Il popolo può essere consultato, per mezzo del voto, circa decisioni circoscritte che lo riguardino direttamente, ma soltanto in questioni moralmente indifferenti, non certo su valori insindacabili, che lo Stato ha il dovere di far rispettare in modo incondizionato. In realtà, il popolo non è un soggetto unitario dotato di volontà propria; il concetto designa invece una moltitudine di fatto divisa e ondeggiante, che va saggiamente educata e unificata. Il ricorso alle urne permette al massimo di rilevare l’orientamento momentaneo della maggioranza dei votanti (la quale, in termini assoluti, può pure risultare una minoranza); essi poi, per mancanza di maturità o di cultura, non sono tutti dotati delle competenze necessarie per scegliere bene, ma sono in gran parte influenzabili. Il consenso viene pertanto determinato, nelle moderne “democrazie”, da chi controlla la formazione culturale i mezzi di comunicazione.

La partecipazione popolare alla gestione del potere si effettua in modo molto più efficace mediante le associazioni di cittadini, secondo il noto principio di sussidiarietà. Le opere della Chiesa Cattolica, in passato, hanno svolto un ruolo incommensurabile nel campo della sanità e in quello dell’istruzione, nonché in quello della ricerca scientifica e del progresso tecnologico. Senza i monasteri non sarebbe nata l’Europa moderna, che si è poi rivoltata contro le proprie radici prima con Lutero, poi con l’Illuminismo, infine con i regimi comunisti e i governi massonici. Oggi siamo giunti all’apice della ribellione, il cui strumento principale è l’Unione Europea; ma nani e ballerine che si agitano sul palcoscenico sono soltanto marionette manovrate dall’alta finanza: nomi come Goldman & Sachs, Rockefeller, Morgan, Warburg, Lazard, Schiff… tutti legati, in un modo o in un altro, alla riservata famiglia Rothschild, la quale, da due secoli e mezzo, specula dietro le quinte sulle guerre e sulle rivalità geopolitiche finanziando tutte le parti in lizza per assicurarsi proventi stratosferici in ogni evenienza, comunque vadano le cose.

Nell’attuale momento storico, ridurre la spiegazione dei fatti a uno scontro tra gli Stati Uniti di Trump e l’Europa di Macron e della Merkel è un banale depistaggio. Sull’unificazione del mondo esistono fondamentalmente due “scuole di pensiero”, l’una di tradizione francese (il martinismo), l’altra di tradizione anglosassone e mazziniana, con eventuali contaminazioni. I principii esoterici e i fini perseguiti sono analoghi, cambiano solo le modalità di realizzazione: progressiva infiltrazione per la prima, guerre e rivoluzioni per la seconda. L’Unione Europea, per quanto si presenti come terzo polo autonomo, è nata e cresciuta, con la scusa della guerra fredda, sotto lo stretto controllo di Washington, dove oggi si fronteggiano altresì, almeno in apparenza, il radicalismo del Deep State e una politica di reazione su spinta popolare.

In Oriente, il ruolo di antagonista giocato per settant’anni dall’Unione Sovietica è stato assunto dalla Repubblica Popolare Cinese, la quale, grazie ai vertiginosi progressi nella tecnologia digitale, è in piena espansione verso Occidente per la spartizione dell’Africa e del Mediterraneo in combutta con la Francia. La Gran Bretagna, dal canto suo, sta riemergendo come potenza planetaria, fine che esigeva l’uscita dall’Unione e suggeriva un riavvicinamento all’amministrazione trumpiana. In tale quadro conservano un peso non trascurabile i produttori di petrolio dell’OPEC, ai quali si oppone la vivace campagna per la trazione elettrica e le energie rinnovabili. Curioso che gli Emirati Arabi Uniti siano tra i pochi Stati non sorvegliati dalla CIA e che proprio nella loro capitale, Abu Dhabi, Bergoglio abbia firmato una dichiarazione sostanzialmente apostatica…

In questo scenario i Rothschild sono onnipresenti come invisibili burattinai. L’unica potenza che a quanto pare – salvo smentite – non rientra nel quadro e conserva un’autonomia è la Federazione Russa, che in Siria ha mandato in fumo i piani dell’establishment. Essa è guidata da un uomo che ha chiesto al papa scelto dal sistema, seppure invano, di effettuare la consacrazione che il suo Paese attende da appena un secolo. Egli sembra l’unico in grado di inceppare la macchina mondialista mirante al dominio di un’umanità da suddividere in blocchi federali rivali e bilanciati, ma tutti egualmente sottomessi ai banchieri; l’Unione Europea non è altro che uno di essi. Se dobbiamo invocare il Cuore Immacolato di Maria, è per chiedergli di servirsi di questa costruzione artificiale e senza volto per concentrare in un solo luogo il potere che sarà poi conferito al Suo eletto, il quale volgerà in bene i perversi disegni dei servitori di Lucifero e, quale novello Costantino, sbaraglierà i nemici con il soprannaturale appoggio del Cielo.

19 commenti:

  1. Il Catechismo della Chiesa Cattolica di s.Giovanni Paolo II (1992), che e' quello che conosco meglio, afferma che: (sintetizzo)
    675 Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il "Mistero di iniquità" sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla verità.
    676 Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può esser portata a compimento che al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico.
    677 La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest'ultima Pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e Risurrezione. Il Regno non si compirà dunque attraverso un trionfo storico della Chiesa secondo un progresso ascendente, ma attraverso una vittoria di Dio sullo scatenarsi ultimo del male che farà discendere dal cielo la sua Sposa. Il trionfo di Dio sulla rivolta del male prenderà la forma dell'ultimo Giudizio dopo l'ultimo sommovimento cosmico di questo mondo che passa.
    Dunque, caro padre Elia, quando Lei parla di un "novello Costantino" scuoto la testa perche' vedo che "l'impostura religiosa" si sta gia' manifestando pienamente grazie a questo pontificato, e cio' che abbiamo di fronte non potra' essere un "trionfo storico" che ripeta le glorie e i fasti dell'impero romano o del Sacro Romano Impero o dello Stato Pontificio, ma semmai dovremo essere in grado di accettare che "lo scatenarsi ultimo del male" sfoci direttamente nel Giudizio Universale. Infatti, e il Catechismo e' chiarissimo in proposito, Dio non vincera' il male sul piano storico, ma su quello metafisico, e la seconda venuta di Cristo non verra' a salvare i suoi eletti in questo mondo, ma accogliendoli nella Gerusalemme Celeste. "Seguire il Signore nella sua morte" questo solo ci attende e nessun intervento della Madonna potra' salvarci da questo.
    Ma tutto cio' e' forse sospetto di modernismo, essendo post-Conciliare? Scusi la lunghezza, ma Le saro' grata se vorra' chiarirmi l'argomento, che purtoppo non e' amato dagli uomini di Chiesa, infatti non ricordo di averne mai sentito parlare, al di la' di vaghi cenni. Per quanto riguarda Putin, sapra' di certo che vari siti internet affermano che sia di ascendenza ebraica e notano l'interesse per lui dei gruppi Lubavicher; io non credo che ci si possa fidare di qualcuno che abbia un potere cosi' grande, ma e' solo l'opinione di una che ormai non si fida piu' di nessuno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissima, l'idea che la vittoria di Dio non possa avvenire sul piano storico, bensì solo in una dimensione metastorica è tipica della teologia contemporanea, ma non trova riscontro né nella Scrittura né nella Tradizione. L'Apocalisse (ai capitoli 18-20) parla di una "caduta di Babilonia" in seguito al suo momentaneo trionfo; poi, dopo un regno dei giusti della durata di "mille anni", di una nuova crisi che darà luogo alla battaglia escatologica e al Giudizio finale. I Padri dell'epoca subapostolica, discepoli degli Apostoli, prendevano questa rivelazione molto sul serio; in seguito il Magistero si è mostrato più prudente per non incoraggiare i movimenti millenaristici, spesso animati da una forte carica rivoluzionaria di rigetto dell'ordine costituito in nome della nuova era che sarebbe dovuta iniziare. Non si vede però per qual motivo Dio non dovrebbe realizzare le Sue promesse anche sulla terra, anziché solo in cielo, quasi di ripiego.
      L'impostura religiosa è già pienamente in atto e la Chiesa sta già vivendo una terribile passione, con un capo visibile apostata e una gerarchia connivente o paurosa che perseguitano i veri cattolici. Il male sta già trionfando, in forme impensabili fino a pochi anni fa. Io non intendo certo canonizzare Putin, ma mi sembra l'unico personaggio politico indipendente; poi potrò pure sbagliarmi. Che i Lubavitcher si interessino di lui non è sorprendente, dato che cercano di tenere sotto controllo chiunque sia dotato di potere.

      Elimina
    2. Grazie per la chiara risposta Padre. Leggendo la frase di Apocalisse cap. 20,4 dove dice, parlando delle anime dei decapitati: "Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni", pensavo che i Martiri resuscitati non potessero che reggere il mondo dal cielo, come Chiesa Trionfante, non essendo la terra fisica il luogo loro adatto. Di conseguenza identificavo i "mille anni" con il periodo storico nel quale la Chiesa esiste e celebra l'Eucarestia, che segna il trionfo di Cristo su satana. Quando, alla fine dei "mille anni", l'Eucarestia verra' interrotta (modifiche alla consacrazione? ostia di yuca? altro?) satana, liberato dalle sue catene, tentera' l'assalto finale (Gog e Magog) provocando il ritorno di Cristo coincidente colla fine del mondo. Per questo mi pareva assai logico il Catechismo ai punti 675-6-7. D'altro canto ho sempre pensato che la frase di Gesu': "Il mio Regno non e' di questo mondo" (Gv.18,36), vada presa alla lettera, e sia valida per ogni tempo e luogo anche perche' segna la radicale differenza tra il messianismo cristiano e quello ebraico. Certo che la visione che Lei prospetta di un Regno di Gesu' sulla terra e' molto piu' allettante, ma nonostante si rifaccia alle piu' antiche tradizioni patristiche, su questo punto mi pare piu' convincente la teologia contemporanea espressa dal CCC. di s.Giovanni Paolo II. Ma quello che piu' conta in questo momento tenebroso, e che Lei giustamente continua a ripetere, e' la necessita' di intensificare la preghiera e le virtu' cristiane, per cui d'ora in avanti voglio seguire i Suoi consigli in proposito, piu' che pormi interrogativi su punti controversi del N.T.. Infatti "Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri" (Isaia 55,9)

      Elimina
    3. L'atteggiamento giusto è proprio quello da Lei suggerito con la citazione di Is 55, 9: non dobbiamo pretendere di capire fino in fondo i piani divini, che ci superano enormemente. Tuttavia è lecito indagare su questioni che il Magistero non ha ancora chiarito definitivamente, evitando sia l'estremo del letteralismo sia quello del relativismo. Non è detto che i martiri risuscitati (sempre che si debbano realmente ammettere due fasi nella risurrezione della carne) siano destinati a regnare sulla terra, dato che i corpi glorificati si troveranno in una condizione sostanzialmente superiore. L'identificazione dei "mille anni" con il tempo della Chiesa è un'interpretazione possibile, ma non è l'unica e non è nemmeno del tutto soddisfacente. La traduzione esatta delle parole di Gesù a Pilato è: "Il mio Regno non è da questo mondo", cioè non ha un origine umana; la frase non significa necessariamente che esso non debba compiersi quaggiù. Il messianismo ebraico si distingue da quello cristiano perché non attende il Regno di Dio, ma persegue il dominio universale di un'etnia (ammesso che di etnia si possa davvero parlare). Comunque sia, la cosa migliore è, giustamente, intensificare la vita di preghiera e di virtù perché il Signore ci aiuti a comprendere ciò che ci è effettivamente utile ai fini della lotta e della salvezza.

      Elimina
  2. Sono abbastanza perplesso da questa "sua riflessione",in modo particolare nella sua parte finale:il concentrare tutto il potere nelle mani di una persona il quale dovrebbe apparire come un uomo man
    dato da Dio che "come eletto"DOVREBBE VOLGERE" in bene i perversi disegni dei servitori di Lucifero e sbaragliare i nemici con il" soprannaturale" appoggio del Cielo....Prima di tutto chi potrebbe stabilire se tale "potere"fosse di origine soprannaturale e non magari preternaturale!!In un momento di totale assenza di Spirito Santo in coloro che dovrebbero pascere le pecorelle, CHI AVREBBE LA CERTEZZA della sua integrità?E dobbiamo forse ritenere che questo personaggio "mandato da Dio"di cui non vi è traccia ne nell'Apocalisse ne in tutte le rivelazioni pubbliche e private avute da santi e sante e mistici di tutte le epoche dovrebbe"superare"anche Nostro Signore Gesù Cristo nel realizzare il progetto di DIO?IL SALVATORE DEL MONDO,L'UNICO, E' GIA' VENUTO,CI HA INDICATO COME DOBBIAMO SEGUIRLO E COME SI FA A SALVARSI L'ANIMA.TUTTO IL RESTO VIENE DAL MALIGNO!!LA MADONNA A FATIMA HA INVITATO IL MONDO A CONSACRARSI AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA:I TEMPI DI DIO NON SONO I NOSTRI TEMPI E ANCHE SE E' VERO CHE IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA ALLA FINE TRIONFERA',NON E' AFFATTO SCONTATO CHE QUESTA GENERAZIONE VEDA TALE TRIONFO. INOLTRE IL CREDERE CHE UN UOMO POSSA RIBALTARE LA SITUAZIONE TRAGICA CHE SI VIVE OGGI,PREDISPONE L'ANIMO, ANCHE DI CHI VUOLE RESTARE FEDELE ALLA VERITA',ALLA ACCOGLIENZA SI' DI UN PERSONAGGIO CHE SBARAGLIERA'TUTTI I NEMICI CONCENTRANDO IN SE' TUTTI I POTERI E CHE SARA COSI' FULGIDO,PIO...TALE DA ESSERE CONSIDERATO LUI STESSO DIO!DI QUESTO ABBIAMO NOTIZIE CERTE NELL'APOCALISSE: SI CHIAMERA'ANTICRISTO E NON SARA' DI CERTO UNO STRUMENTO DI MARIA SANTISSIMA!!La invito con sincero affetto e amore cristiano a ritrovare la calma,la serenità e la lucidità che lei stesso invoca all'inizio della sua riflessione:personalmente ho pensato che Salvini, come uomo politico, poteva gettare le basi di un cambiamento per il nostro paese,ma non ho mai pensato che fosse il salvatore della patria; quindi le sue dimissioni non mi hanno sconvolto più di
    tanto:ben più devastanti sono state le dimissioni(volute o imposte) di colui che era stato chiamato veramente da Dio a pascere le sue pecorelle, i cui effetti ogni cristiano che vuole restare cattolico oggi ne sta "godendo"i "frutti".In una chiesa traditrice del mandato di Cristo,che ha mistificato il Vangelo,rinnegato il significato della Santa Messa come Sacrificio Reale di Cristo trasformandolo in una banale mensa e convivio,che raggiungerà tra pochi giorni l'apice dell'apostasia con l'infernale sinodo dell'amazzonia,chi può di noi affermare che lo Spirito Santo
    vi agisca ancora???Siamo ancora certi di NON ESSERE ENTRATI NEL PERIODO IN CUI "IL SACRIFICIO QUOTIDIANO VERRA'ABOLITO",MAGARI NON NELLA FORMA MA DI CERTO NELLA SOSTANZA DIVENTANDO ABOMINIO AGLI OCCHI DI DIO COME le OFFERTE CHE PRESENTAVA CAINO?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissimo, non parlavo certo del Messia o del Salvatore, ma di un Suo possibile strumento. L'Anticristo, in senso collettivo, è già all'opera mediante gli organismi sovranazionali di natura economica o politica; se si manifesterà come individuo, sarà presumibilmente uno della stessa risma. D'altro canto, se la Madonna ha chiesto di consacrare proprio la Russia al Suo Cuore Immacolato, una ragione dovrà pur esserci nei piani divini.
      Ciò che, almeno al presente, appare effettivamente difficile è il riconoscimento dell'eletto da parte della gerarchia ecclesiastica, dato che le dimissioni di Benedetto XVI han fatto saltare l'ultima diga e consegnato le chiavi al nemico (come quelle di Salvini, a un livello più basso). Per questo ho di recente invitato a pregare e far penitenza perché il Signore ci conceda di nuovo un vero papa.
      Il Santo Sacrificio, di per sé, non può essere abolito né diventare abominio agli occhi di Dio; al massimo Egli può permettere che in molti luoghi esso sia sostituito da un surrogato. Sarebbe comunque un'eventualità di gravità apocalittica, ma non dobbiamo dimenticare che l'opera di Cristo non può venire meno.

      Elimina
  3. Caro don Elia, poiche' lei e' venuto meno a una regola, che presumibilmente tacitamente s'era imposto, quella di non fare nomi, la invito una persona politica che sulla scena italiana, senza cercarne fuori dai confini, che possa essere meno criticabile in tutti gli ambiti che a noi interessano e cioe' quelli cristiani cattolici, di Matteo Salvini! Riconosco a Salvini un merito quello di far venir fuori il lato oscuro delle persone, specialmente di chiesa! E questa la dice lunga sulla serenita' di giudizio che s'e' venuto a perdere! Che anche lei trovi da ridire sul mostrare la corona del rosario...che le devo dire...bah! Essendo io un peccatore mi devo aspettare di essere tacciato di ipocrisia se entro nel confessionale e uscendo con gli occhi umidi sentirmi dire: esagerato! Con il campionario di uomini politici che abbiamo, dobbiamo forse cercarli all'estero come i figli che non facciamo piu? Mi creda, abbandoni la polica e torni a parlare dello stato della Chiesa, di questo ne abbiamo stretta necessita', con la dovuta lucidita' che la politica le fa perdere! Affettuosamente in Cristo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissimo Antonio, l'analisi politica è inseparabile dal discorso sulla religione, dato che tanto la Chiesa quanto lo Stato, in questo momento storico, si trovano sotto il controllo degli stessi poteri occulti che governano il mondo tramite l'alta finanza. Se guardo al di fuori del nostro Paese, è perché ritengo che la soluzione prevista dai piani divini vada al di là dei singoli Stati, ma posso anche sbagliarmi. Non ho nulla da ridire sul gesto in sé di mostrare la corona del Rosario, bensì sulla mancanza di quella coerenza di vita che ciò richiede. La necessità di aggrapparsi alle persone meno criticabili è l'argomento che da settant'anni permette alla massoneria internazionale di dominarci tramite uomini di sua scelta, che siamo costretti a eleggere in mancanza di meglio. Ma se invece lasciassero andare al potere quelli che realmente hanno meriti e competenze…?

      Elimina
    2. Concordo pienamente coin Lei, caro Antonio, e considero Salvini e la Meloni le migliori personalità politiche attualmente in grado di traghettare l'Italia fuori dalla manovra a tenaglia posta in atto dalle forze anticristiche impersonificate dai mondialisti massoni e sinistrorsi e dal Varicano anticristico. Prego quotidianamente il Santo Rosario per Salvini e la Meloni, supplicando la Madonna di conceder loro la vittoria e di far cadere l'impero della menzogna che attanaglia gran parte del pianeta, magari "senza rompere un vetro", come è stato per la caduta dell'impero sovietico.Dai modernisti e progressisti ci liberi il Signore !

      Elimina
  4. "Quanto all’affidamento al Cuore Immacolato di Maria, non rimaneva altra cosa da fare, vista la spaventosa minaccia che incombe su di noi".

    Questa era cosa buona e giusta. Tuttavia è apparso evidente che Salvini è rimasto vittima di suggerimenti errati sia sul piano pratico che su quello metafisico. In particolare ha colpito la concomitanza dell'affidamento a Maria , con la rivendicazione del 5 Agosto riferito alla falsa Natività propagandata dall'entourage di Medjugorje. Non ci si aspettava di vedere all'opera San Luigi , tuttavia a suo modo l'esecutivo giallo-verde aveva una funzione di katechòn e molti erano i tentativi interessati di farlo cadere. Può darsi che questo passaggio fosse necessario per aprire gli occhi su certe frequentazioni. Affidiamoci alla vera Maria del Vangelo e alla sua Natività per fermare le mire anticristiane del nascente esecutivo in salsa UE.

    RispondiElimina
  5. «Nella mano di Dio è il dominio della terra; a tempo opportuno susciterà su di essa un governante benefico».

    S. Giovanni Bosco, che già aveva descritto con precisione ciò che sarebbe occorso alla Casa reale di Savoia qualora non avesse ottemperato alle richieste fatte da Dio, nella drammatica profezia del 1870, circa gli avvenimenti futuri della Chiesa e del mondo, scrive: […] Ma ecco un gran guerriero dal Nord porta uno stendardo. Sulla destra che lo regge sta scritto: Irresistibile mano del Signore. In quell’istante il Venerando Vecchio del Lazio gli andò incontro sventolando una fiaccola ardentissima. Allora lo stendardo si dilatò e di nero che era divenne bianco come la neve. Nel mezzo dello stendardo in caratteri d’oro stava scritto il nome di Chi tutto può.
    Il guerriero con i suoi fece un profondo inchino al Vecchio e si strinsero la mano. […]
    ( https://medjugorje.altervista.org/doc/visioni/sangiovannibosco//33-parigi.php )

    Chi è questo guerriero/governante?
    Questa la profezia di S. Cesario di Arles (VI sec.): "Verrà in soccorso delle province un principe che è stato esiliato in gioventù e che riacquisterà la corona dei gigli. Questo principe estenderà il suo dominio sull’intero universo. Nello stesso periodo ci sarà un grande Papa che sarà eccelso in santità e perfetto in ogni qualità. Questo Papa avrà al suo fianco il Grande Monarca, un uomo di grandi virtù, che sarà un discendente della santa stirpe dei re francesi. Il Grande Monarca assisterà il Papa nella riforma di tutta la terra. Molti principi e nazioni che stanno vivendo nell’errore e nell’empietà si convertiranno e una mirabile pace regnerà fra gli uomini per molti anni, perché l’ira di Dio sarà stata placata con il loro pentimento, la penitenza e le buone opere. Ci sarà una legge comune, una sola fede, un battesimo, una religione. Tutte le nazioni riconosceranno la Santa Sede di Roma e tributeranno il giusto omaggio al Papa..."

    Santa Ildegarda di Bingen (XII sec.): "La pace ritornerà nel mondo quando il Fiore Bianco prenderà nuovamente possesso del trono di Francia..."

    San Francesco da Paola (XV sec.): "... [il Grande Monarca] durante la sua infanzia sarà come un santo; nella sua giovinezza un grande peccatore; quindi si convertirà completamente a Dio e farà grande penitenza; i suoi peccati saranno perdonati e lui diventerà un grande santo".
    "Sarà il fondatore di un nuovo ordine religioso diverso dagli altri. Lo dividerà in tre classi, ovvero cavalieri militari, sacerdoti solitari, e frati ospitalieri molto pii. Questo sarà l’ultimo ordine religioso nella Chiesa, e farà più bene per la nostra santa religione di tutte le altre istituzioni religiose".
    Beata Anna Maria Taigi (XIX sec.): "La Francia precipiterà in una spaventosa anarchia. I francesi avranno una disperata guerra civile nel corso della quale anche i vecchi prenderanno le armi. I partiti politici, avendo esaurito il loro sangue e la loro rabbia senza essere stati capaci di arrivare ad alcuna soluzione soddisfacente, si accorderanno, come ultima risorsa, per far ricorso alla Santa Sede. Allora il Papa invierà in Francia un legato speciale... A seguito delle informazioni ricevute, Sua Santità in persona nominerà un Re molto cristiano per il governo della Francia.
    ( tutte queste profezie sono tratte da: https://profezie3m.altervista.org/ptm_c2-3.htm ).

    Grazie a don Elia per le sue puntuali riflessioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie. Bisognerebbe comunque verificare le fonti.

      Elimina
  6. La profezia di Daniele non parla dell'abolizione del Santo Sacrificio e dell'abominio della desolazione la dove non conviene? Mi sembra di ricordare così...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bisogna distinguere la profezia di Daniele (9, 27), che si è storicamente adempiuta con la profanazione del Tempio di Gerusalemme ordinata da Antioco IV Epifane (167 a.C.), e quella del Signore (Mt 24, 15), la quale, riprendendo la precedente, preannuncia la caduta di Gerusalemme (70 d.C.). Se e in qual modo esse avranno un ulteriore compimento escatologico, non lo sappiamo con certezza. In ogni caso, una cosa è far cessare i sacrifici nel Tempio di Gerusalemme (che era l'unico luogo in cui potevano essere offerti), un'altra impedire la celebrazione della Messa, che si verifica in ogni parte della terra. Possono pure cambiare il Messale di Paolo VI, ma non potranno mai impedire del tutto che il Santo Sacrificio sia offerto nella forma tradizionale.

      Elimina
  7. Intende dire che si potrà sempre celebrare il Santo Sacrificio anche clandestinamente?
    Ufficialmente potrebbero ridurlo ad un rito senza valore sacrificale, se modificano indebitamente la consacrazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che si potrà sempre celebrare il Santo Sacrificio, anche clandestinamente, se necessario. Se modificano la consacrazione, basterà evitare le chiese in cui si applicherà il rito invalido.

      Elimina
  8. Insondabili i progetti Divini,sondarli vuol dire non fidarsi e non affidarsi a Lui. La malvagità del nostro tempo supera e supererà l’inimmaginabile contro la quale le nostre forze materiali sono ben poca cosa. La Passione della Sua chiesa è profetizzata:la putredine avanza,il marciume cola da tutte le parti, il cadavere entrerà nel sepolcro. Noi ,don Elia, saremo li a sperare oltre il credibile? il Signore ha detto “le forze del male non prevarranno” dobbiamo pensare che ha fatto una promessa fasulla? No. Solo L’Altissimo può ridare vita ad un cadavere .Per convertire anche i più ostinati, dopo che la Chiesa sarà entrata nel suo sepolcro, il Salvatore la risorgerà per la Gloria di Dio , la conversione e salvezza delle anime incredule e ostinate ,come da promessa. Le Grazie si ottengono con la sofferenza e la Fede totale in Dio. Cosi ha deciso il Padre Celeste .La Vergine SS continua a portare i messaggi della Volontà Divina:preghiera , penitenza ed eroismo per combattere il mondo che ci allontana da Dio. Dio concede a chi ama…tutti gli altri discorsi sono superbia,vanità,paglia che brucia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Chiesa è il Corpo Mistico di Cristo, non può ridursi a cadavere. Può essere colpita la sua struttura esterna, ma non la sua essenza soprannaturale.

      Elimina
    2. certo,tutti i riferimenti riguardano la struttura esterna della Chiesa,satana sa benissimo che niente può contro la sua "Essenza sopranaturale".

      Elimina