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sabato 1 ottobre 2022

 

I grandi giudizi di Dio

 

 

Et nunc, Domine, magna iudicia tua, quia non egimus secundum praecepta tua et non ambulavimus sincere coram te (Tb 3, 5).

Ancora una volta abbiamo dovuto costatare l’intensità e la portata della passione politica anche in coloro che si professano cattolici integrali. A scanso di equivoci, ci pare opportuno precisare che le considerazioni qui espresse a proposito delle ultime elezioni non si muovono sul piano dell’utilità pragmatica, ma nascono da un approccio squisitamente morale e spirituale: senza nulla togliere al ruolo della coscienza individuale come ultima istanza di giudizio, esse pretendono di superare il piano del contingente per collocarsi nella prospettiva dell’immutabile. Uno sguardo tendente all’eternità mal sopporta di arrestarsi alla realtà puramente umana, così contraddittoria, mutevole e caduca, qual è appunto, in modo eminente, il mondo della competizione partitica, retto da princìpi e criteri di puro opportunismo che ben poco hanno a che vedere con i valori perenni, gli unici per i quali valga la pena vivere e morire. Ciò vale ancor più in un Paese in cui le formazioni politiche, al di là dei programmi scritti, nelle azioni si assomigliano tutte e, per ottenere una posizione di potere, sono pronte a sancire qualunque alleanza, fosse pure la più spericolata.

Non ci sfugge affatto, ovviamente, il diritto e il dovere di partecipare alla vita pubblica; tuttavia è proprio per il desiderio di esercitarli in modo sensato che ci ripugna la necessità di farlo in un sistema di governo intrinsecamente cattivo, nel quale siamo costretti a scegliere tra due mali di gravità diseguale, almeno in apparenza. Anche ammettendo che l’uno sia realmente minore dell’altro, con lo sceglierlo si asseconda comunque, attivamente e deliberatamente, il male; anziché domandarsi cosa voglia Dio in quella data situazione, in tal modo si continua imperterriti a favorire l’iniquità per paura di qualcosa di peggiore. Così, pure nella mente dei buoni cristiani (che a ragione tengono a distinguersi da quelli comuni, manipolati dalla sinistra e dal clero), il perseguimento del bene finisce fra i bei sogni dei momenti di slancio sentimentale e di velleitario eroismo, mentre la legge divina e l’ortodossia, difese a spade sguainate quando non c’è nulla da perdere, vengono temporaneamente accantonate in attesa che passi la tornata elettorale.

I sedicenti “cattolici”, in questi ultimi decenni, si sono caricati di pesantissime responsabilità politiche, assecondando o non impedendo derive legislative di inaudita gravità con il pretesto di impedire l’ascesa dei “comunisti”. Tale antitesi costituisce però una dialettica illusoria, in virtù della quale in questi ultimi decenni, per accontentarsi appunto del male minore, si sono scesi tutti i gradini della dissoluzione morale, culturale e sociale, lasciando libero corso al male maggiore e spalancando alla sinistra anche le porte degli ambienti ecclesiali. Questo, del resto, è l’inevitabile sbocco del liberalismo, che è per sua natura malvagio in quanto, sottomettendo le esigenze della verità e della giustizia ad un consenso artificialmente creato con la propaganda, distrugge ogni autorità, sia nello Stato che nella Chiesa, tanto nel concetto quanto nell’esercizio. L’apparente competizione tra opposte forze politiche è coordinata da un livello di potere superiore, quello dell’alta finanza, che si serve di questo gioco delle parti per far progredire i suoi disegni perversi. Non per nulla la democrazia funziona in modo analogo al mercato: a un certo punto non è più la domanda a determinare l’offerta, ma un’unica offerta a definire la domanda.

Il partito che regolarmente vince tutte le elezioni è quello del relativismo, il quale, infiltrandosi gramscianamente nella Chiesa, ha fatto deviare il Concilio Vaticano II e guastato gran parte della gerarchia ecclesiastica. A quanto pare, però, anche i cattolici apparentemente “buoni”, come scrive una lettrice, «mettono al primo posto la politica e al secondo Gesù Cristo e il bene della Chiesa militante. Finché si vive in tempi normali, pregano, fanno proclami, si battono il petto; quando invece si avvicinano le elezioni, Cristo e la Sua Chiesa passano in secondo piano. Inoltre credono alle rivelazioni del Cielo solo quando li confermano in ciò che vogliono loro; qualora esse se ne discostino, improvvisamente cominciano a ritenere che siano solo illusioni di qualche anima pia». Si direbbe una militanza a corrente alternata (benché, dal punto di vista del mantenimento del sistema, sia a corrente continua). Nelle ore di esaltazione ci si sente Carlo Magno o si rivive la battaglia di Lepanto; nella cabina ci si riduce a decisioni più prosaiche.

«E ora, Signore, grandi sono i tuoi giudizi, poiché non abbiamo agito secondo i tuoi precetti e non abbiamo camminato sinceramente al tuo cospetto» (Tb 3, 5). Dobbiamo riconoscere il fatto che la situazione attuale è il risultato di decenni di ambiguità e di cedimenti, nei quali in modo sistematico, non accidentale, abbiamo mancato di sincerità nei confronti di Dio. Per evitare una crisi di governo, i risultati dei referendum sul divorzio e sull’aborto furono ratificati da cattolici; più tardi, sempre per scongiurare un presunto male peggiore, riguardo alla fecondazione artificiale si è accettato il compromesso di una legge che l’autorizza entro certi limiti, i quali poi, a colpi di sentenze, son stati di fatto annullati. Ora si paventa la legalizzazione dell’eutanasia, che in realtà è già comunemente praticata da decenni in ospedali e cliniche private; si grida al pericolo del diritto di adozione per le coppie sodomitiche, che già da tempo ricevono in affido i bambini sottratti dai servizi sociali ai legittimi genitori: Bibbiano ve lo siete già dimenticato?

A forza di tollerare il male minore, si è costruita un’autostrada alle peggiori aberrazioni legislative ed esse – quel che è peggio – si sono normalizzate a livello sociale e culturale diventando, senza limiti né riserve, mentalità comune. Adesso provate a modificare una situazione del genere con gli stessi mezzi che l’hanno creata… vi rideranno in faccia, dato che, con il vostro voto, la legittimate da decenni. Già soltanto la veemenza con cui tutti – compreso l’occupante del Soglio, senza che nessuno gridasse all’ingerenza – hanno incitato al voto per chiunque, dovrebbe far capire che si trattava solo dell’ennesima richiesta di autorizzazione a usarci a piacimento per il profitto di pochi, come pure è accaduto con la firma del grottesco consenso informato all’iniezione obbligatoria di prodotti altamente tossici dei cui effetti non si sapeva nulla. Come ha osservato un altro lettore, il diavolo ha bisogno dell’adesione umana, dato che non può agire direttamente sulla volontà, ma è in grado di orientarla ingannando l’intelletto.

È pur vero che si è raggiunta una percentuale di astenuti mai vista prima, ma dubitiamo che ciò impressioni più di tanto i veri padroni del vapore, che non son certo i pupazzi della politica. Chi comanda realmente sono i servizi segreti americani, israeliani e britannici; anche lo Stato profondo francese ci ricatta agevolmente con la fornitura di energia elettrica. Questi occulti centri di potere sono a loro volta controllati dalle solite famiglie “ebraiche” di banchieri e speculatori senza morale e senza scrupoli, quelli che riescono a far sedere un Letta e una Meloni attorno allo stesso tavolo dell’Istituto Aspen. Il teatrino delle marionette, del resto, va avanti da ancor prima del 1946, come minimo dal momento della registrazione dell’Italia, quasi fosse un’azienda privata, da parte della Securities and Exchange Commission, fondata nel 1934 come organo di vigilanza finanziaria, ma funzionante in realtà come agenzia di manipolazione degli investimenti. Il pretesto di prevenire un’altra crisi economica globale era palesemente falso, visto il carattere artificiale del crollo del ’29 e la strana “incapacità” della Commissione di impedire ulteriori speculazioni dannose.

Se non si riconosce la sovranità di Gesù Cristo, in conclusione, si finisce inevitabilmente sotto la tirannia del diavolo e di coloro che, per mezzo del denaro, ne curano gli interessi sulla terra. Da tale destino, evidentemente, non rimane esente neppure la gerarchia prona al mondo e ai suoi diktat. La Chiesa “cattolica” tedesca, che grazie alla Kirchensteuer naviga nell’oro, era tutta presa dalla sua via sinodale scismatica ed eretica… e che succede? Gli americani fan saltare i due gasdotti che dalla Russia avrebbero dovuto rifornire la Germania. Con l’arrivo dell’Inverno, visto anche il crollo degli indici di borsa, i vescovi teutonici avranno ben altro di cui preoccuparsi: oltre a trovare il modo di riscaldare i loro immensi palazzi, dovranno far fronte al dilagare della miseria nella popolazione (che paga la tassa ecclesiastica). Chissà che il gelo non li aiuti a rinsavire… Magari di rimando – a causa delle conseguenze che, per l’effetto domino, pagheremo pure noi – anche i nostri Pastori, insieme con i prelati vaticani, indosseranno il cilicio e faranno mea culpa. La Provvidenza si serve di chiunque e di qualunque  mezzo per castigare gli empi e ridurli all’obbedienza.

La corte sedette e furono aperti i libri. Stavo osservando a motivo dei grandi discorsi che proferiva quel corno e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato ad ardere nel fuoco (Dn 7, 10-11).

(Si ringraziano i lettori che, con i loro commenti, hanno fornito preziosi suggerimenti.)

 

20 commenti:

  1. Buonasera don Elia, ma lei crede davvero che chi si è posto il semplice quesito di chi votare il 25 settembre (come tutte le altre volte) ha posto Gesù Cristo al secondo posto, dopo la politica?? Quindi ogni qual volta che, noi cattolici (integrali?? Ma quando mai! ), ci poniamo di fronte ad un problema terreno, postponiamo Gesù al mondo? Sinceramente quando parla di politica faccio fatica a seguire la sua personale idea...

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    1. Posponiamo il Signore al mondo nella misura in cui siamo consapevoli che tutto il sistema politico è marcio dalle fondamenta e, nonostante ciò, continuiamo a sostenerlo. Tale presa di coscienza, tuttavia, avviene gradualmente e non è identica per tutti; perciò l'affermazione generale si applica diversamente ai singoli individui.

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    2. Allora coerentemente dovremmo abbandonare il mondo del lavoro pubblico (la pubblica amministrazione e' a servizio di questo stato marcio), il mondo dell'istruzione pubblica e anche privata, dovremmo lasciare il lavoro dipendente privato (la maggior parte difende i disvalori occidentali) e parzialmente anche alcune realtà ecclesiali..in pratica dovremmo optare per una fuga dal mondo perché è quasi tutto marcio!

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    3. - Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: "Il servo non è più grande del suo padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato-

      Giovanni 15, 18-21

      La luce ed il sale del mondo che i cristiani dovrebbero essere esigono che essi siano altro dal potere che la sacra scrittura attesta esser gestito da Satana.

      -Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano-

      Luca 6, 27-28

      Pietro e Paolo hanno obbligato alla sottomissione a qualsivoglia statuale il che non implica adesione e riconoscimento, ma semmai qualsivoglia sedizione e cospirazione.
      L'Apocalisse attesta che a satana verrá dato il potere totale e definitivo per vincere i santi, e la vittoria contro i santi ossia i fedeli avverrá.
      Non siamo qui per vincere un mondo che è giá stato sconfitto e giudicato ma per seguire DIO testimoniandolo ed annunciandolo.
      È irrilevante che il mondo sia più o meno fedele a DIO sia sul piano spirituale o naturale, la nostra missione rimarrebbe esattamente la stessa sia se ciò fosse sia che non fosse.
      Anzi, oggi nessuno ha più scuse innanzi al dilagare della malignitá e dell'inganno quindi sia lode al Signore tre volte santo per questo!

      -Se da DIO accettiamo il bene perché non dovremmo accettare il male?-

      Giobbe 2,10

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    4. L'istruzione e l'amministrazione pubbliche, pur essendo connesse alla politica, hanno margini di autonomia in cui è possibile operare secondo retta coscienza. E' ovvio che, nel momento in cui uno sia sollecitato a insegnare l'errore o a commettere illeciti, sia obbligatorio rifiutarsi, anche a costo della persecuzione.
      Un discorso analogo vale per l'impiego privato, dove bisogna discernere se l'attività è strutturalmente e intrinsecamente malvagia oppure di per sé lecita, ma esposta a trasgressioni della legge morale che il singolo possa evitare applicando il giudizio della coscienza.

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    5. Forse qualche problema può costituirlo il giurare sulla Costituzione qualora si sia giá cristiani?

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    6. In linea di principio, sì. Dato che molti, essendo occupati nel settore pubblico, sono obbligati a farlo d'ufficio, bisogna applicare una riserva mentale.

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  2. Personalmente, per queste votazioni mi è venuto in mente il Catechismo, che dice che, per ottenere un fine buono, non si può fare il male.
    E allora se il fine buono è proteggere la vita, non posso votare coloro che hanno agito contro la vita ad ogni livello, obbligando al siero milioni di italiani, lavoratori pensionati, donne incinte, bambini, giovani. Quindi di fatto erano e rimangono tutti invotabili.
    Solo il Signore può toglierci dal pantano.

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  3. Condivido tutto pienamente !

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  4. Grazie di cuore, Reverendo, per il suo ottimo articolo!

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  5. Per capire chi sono i nostri politici, chi li manovra e come li considerano i loro padroni
    Preghiamo il Signore che lo capiscano anche loro, per il loro e nostro bene.

    https://www.settimanaleppio.it/dinamico.asp?idsez=18&id=2247

    https://www.sabinopaciolla.com/sfere-e-corna-di-cristallo-a-draghi-capiamoci-bene-per-non-sfotterci-da-soli/

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  6. Reverendo don Elia, sinceramente preferisco il consiglio limpido e trasparente che monsignor Scheneider diede, partendo dagli impedimenti generati dal gp e non fossilizzandosi esclusivamente su di esso. Lanciò l'idea di costruire reti cattoliche parallele alle strutture statali, sapendo che sarebbe occorso tempo (e che allora si era già in ritardo). Se dovessi trovare reti di questo tipo, io aderirei molto serenamente, purché libere da derive spiritualiste..

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    1. Non escludo affatto l'idea di formare reti cattoliche di mutuo aiuto in vari ambiti (lavoro, sanità, istruzione), purché siano appunto esenti da orientamenti spiritualistici, apocalittici o scismatici.

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  7. Don Elia, potrebbe spiegarci qualcosa dei rischi connessi al qfs, com e ci aveva anticipato mesi addietro? Giacché sembra che quei "signori" vi stiano lavorando alacremente. Grazie

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  8. É proprio perché ci siamo chiesti che cosa Dio ci chiedeva di fare il 25 settembre scorso e abbiamo pregato per questo che i cattolici sono andati a votare. La vita che Dio ci ha dato non prescinde dalla dimensione sociale e pratica. Dissento dalla sua prospettiva.

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    1. Su queste cose il dissenso è ammesso, dato che il dibattito è aperto.

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  9. Novena a S.Teresa d'Avila (per chi , come me, ama questa Santa)
    https://elefantsoftware.altervista.org/rosario/preghiere/novena_a_santa_teresa_d_avila.htm
    Per la novena a Santa Teresa d'Avila, sono utilizzati alcuni passi contenuti nel testo delle "Relazioni".

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  10. Sono il referente del Popolo della Famiglia per Firenze. Noi la verità, sull'aborto e sui princìpi non negoziabili,, politicamente, siamo gli unici ad averla sempre detta, e la si attuava nel nostro programma elettorale:

    https://www.facebook.com/popolodellafamigliafirenze/posts/pfbid02GPuaZ39EqpLvCY3TUw9YsYgAufcPPWE9LES55ugArxMCgNv1kXZFSN6eVs2stYGfl

    ma il popolo, molti non sapevano, per via dell'ostracismo mediatico che ci ha colpiti, e molti di quelli che sapevano non hanno avuto interesse. Quindi abbiamo chiuso con lo 0,15%. Mt 11,16-19: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!” Vediamo cosa vorrà disporre la Provvidenza. Noi seguitiamo ad esserci.

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