tag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post2685290852818884525..comments2024-03-29T07:11:36.832+14:00Comments on La scure: Unknownnoreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-67791959462574778852018-12-11T06:10:57.685+14:002018-12-11T06:10:57.685+14:00Bisogna distinguere tra l'atto di tentare e il...Bisogna distinguere tra l'atto di tentare e il subire la tentazione: il secondo non è peccato (in quanto, perché ci sia peccato, ci vuole il consenso), mentre il primo è un atto intrinsecamente cattivo (in quanto istigazione a disobbedire a Dio). Dio non può volere direttamente un atto intrinsecamente cattivo (perché la Sua volontà è identica al Suo essere il sommo Bene), ma, avendo dato alle creature ragionevoli il libero arbitrio, permette ad esse di compiere anche atti cattivi, che però in nessun modo possono essere oggetto della Sua volontà.Eliahttps://www.blogger.com/profile/15064508847005732110noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-70232368206185157082018-12-09T12:10:02.110+14:002018-12-09T12:10:02.110+14:00Ma le tentazioni non sono un male(anche questo sec...Ma le tentazioni non sono un male(anche questo secondo la teologia cattolica):male è cedere/accondiscendere alle tentazioni!!QUINDI SONO VOLUTE DA DIO(O SE DA MENO FASTIDIO PERMESSE):non permise o volle che ADAMO ED EVA fossero tentati da Satana,quando ancora la loro anima non era macchiata dal peccato?ANCHE SATANA,ANCHE SE NON VUOLE,CONCORRE AL PROGETTO DI DIO,in un modo e in termini che noi non siamo in grado di comprendere;forse a questa generazione manca proprio quel senso di fiducia nella DIVINA PROVVIDENZA,credo per SUPERBIA di poter comprendere il PENSIERO DI DIO:basterebbe soffermarsi a riflettere che tra cento anni nessuno si ricorderà più di noi mentre si continuerà a parlare ed adorare NOSTRO SIGNORE GESU'CRISTO!innominatohttps://www.blogger.com/profile/06432470845352973027noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-44286650169617451622018-12-06T04:47:50.294+14:002018-12-06T04:47:50.294+14:00Aspettiamo che lo facciano, poi vedremo.Aspettiamo che lo facciano, poi vedremo.Eliahttps://www.blogger.com/profile/15064508847005732110noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-91265577791771127712018-12-05T23:42:26.089+14:002018-12-05T23:42:26.089+14:00Commissariata Familia Christi a Ferrara dall'u...Commissariata Familia Christi a Ferrara dall'ultra progressista Mons. perego.Don Elia lei dice che bisogna rimanere nella chiesa che fuori di essa il rischio di perdersi dietro i propri desideri e le proprie fantesie è enorme, ma quando cambieranno la S. Messa e aboliranno il Summorum Pontificum cosa potremo fare?<br /><br />https://opportuneimportune.blogspot.com/2018/12/note-margine-di-provocare-lo-scisma-il.htmlLuisa S.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-22673635461273614082018-12-05T11:38:53.523+14:002018-12-05T11:38:53.523+14:00A suo giudizio qual è la traduzione più corretta d...A suo giudizio qual è la traduzione più corretta del passo in questione?<br /><br />Mons. Bux – Diversi esperti sono intervenuti, basta andare sul web, per spiegare l’interpretazione corretta del «non ci indurre in tentazione», in base ai testi originali aramaico, greco e latino. La più convincente sembra proprio quella tradizionale, perché san Girolamo ha intenso tradurre col verbo latino inducere (che significa introdurre, sinteticamente indurre) la possibilità che il Signore ci sottoponga alla temptatio, al test per provare se siamo fedeli, alla prova. È noto che la Sacra Scrittura, innumerevoli volte, spiega che Dio introduce o sottopone alla prova quelli che ama; come nel caso di Giona. Gesù del resto ha parlato del «segno di Giona», ossia la prova attraverso cui sarebbe passato egli stesso e quanti altri avessero voluto seguirlo: la passione e la morte, «primo tempo» del mistero pasquale. E il «secondo tempo», la risurrezione, dipende dal primo. Nel Getsemani Gesù ha chiesto al Padre di allontanare «il calice»: la terribile prova della Croce. Dunque, per verificare che siamo fedeli alla sua Alleanza, non si può chiedere a Dio di «non abbandonarci alla tentazione», ma di non introdurci nella prova e di liberarci dal maligno. La nuova traduzione appare invece in contrasto col comportamento del Signore, come ci è stato rivelato nell’Antico e specialmente nel Nuovo Testamento.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-70490481289519750812018-12-05T08:36:47.160+14:002018-12-05T08:36:47.160+14:00PAROLE PROFETICHE? RIMANIAMO SALDI NELLA SPERANZA
...PAROLE PROFETICHE? RIMANIAMO SALDI NELLA SPERANZA<br /><br />"Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore” (Gc 5,7). Mi sembra quanto mai importante, ai nostri giorni, sottolineare il valore della costanza e della pazienza, virtù che appartenevano al bagaglio normale dei nostri padri, ma che oggi sono meno popolari, in un mondo che esalta, piuttosto, il cambiamento e la capacità di adattarsi a sempre nuove e diverse situazioni. Senza nulla togliere a questi aspetti, che pure sono qualità dell’essere umano, oggi siamo chiamati a potenziare quella tenacia interiore, quella resistenza dell’animo che ci permettono di non disperare nell’attesa di un bene che tarda a venire, ma di aspettarlo, anzi, di prepararne la venuta con fiducia operosa. “Guardate l’agricoltore – scrive san Giacomo –: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina” (Gc 5,7-8). Il paragone con il contadino è molto espressivo: chi ha seminato nel campo, ha davanti a sé alcuni mesi di paziente e costante attesa, ma sa che il seme nel frattempo compie il suo ciclo, grazie alle piogge di autunno e di primavera. L’agricoltore non è un fatalista, ma è modello di una mentalità che unisce in modo equilibrato la fede e la ragione, perché, da una parte, conosce le leggi della natura e compie bene il suo lavoro, e, dall’altra, confida nella Provvidenza, perché alcune cose fondamentali non sono nelle sue mani, ma nelle mani di Dio. La pazienza e la costanza sono proprio sintesi tra l’impegno umano e l’affidamento a Dio.<br /><br />Benedetto XVI, Angelus, Piazza San Pietro, 12 dicembre 2010<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-24889051293058961022018-12-03T06:39:56.279+14:002018-12-03T06:39:56.279+14:00Guardate come dall'altra parte del mondo ci in...Guardate come dall'altra parte del mondo ci insegnano come si deve accogliere la Santa Eucarestia nel NO . Notate come si comporta il sacerdote con chi si vuole fondere con Gesù prendendolo con le mani...<br />https://www.facebook.com/ENDTIMETRUTHNEWS/posts/1953331651414959<br /><br />Il Sacerdote insegna con autorita' !Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-54331204138085996532018-12-03T04:33:13.366+14:002018-12-03T04:33:13.366+14:00Ribadisco che, secondo la teologia cattolica, Dio ...Ribadisco che, secondo la teologia cattolica, Dio non può volere direttamente un male, dato che ciò è contrario alla Sua natura, ma solo permetterlo.Eliahttps://www.blogger.com/profile/15064508847005732110noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-35946011648820522732018-12-02T12:54:10.232+14:002018-12-02T12:54:10.232+14:00Vorrei qui ricordare che a differenza del Concilio...Vorrei qui ricordare che a differenza del Concilio di Trento,il Concilio Vaticano II non fu dogmatico ma pastorale:ergo anche la riforma liturgica voluta da Paolo VI(fu poi voluta veramente da lui o gli fu messa davanti come fatto compiuto chi lo sa?)non è dogmatica come non dogmatiche sono le varie modifiche che stanno attuando anche alle preghiere;è opportuno sempre ricordare in questa sede che tale modifica riguarda la traduzione del Padre Nostro solo in lingua italiana approvata dalla Conferenza Episcopale Italiana,che già, durante il pontificato dell'Ultimo Papa della Chiesa Cattolica(Benedetto XVI PER INTENDERCI),si era rifiutata di correggere il famoso" per tutti"e ritornare al testo giusto "per molti"come invece avevano fatto altre conferenze episcopali.Quindi personalmente non mi sentirò per niente disobbediente quando domani reciterò il GLORIA come mi è stato insegnato,e tanto meno il PADRE NOSTRO come GESU' HA DETTO DI PREGARE!!! Per quanto concerne il discorso pretenzioso su ciò che DIO può fare o non può fare,tornerebbe utile un' affermazione detta a sproposito dal cardinale Bergoglio cioè:chi sono io per giudicare...l'operato di DIO io aggiungo?Tutti i testi sacri del nuovo e vecchio testamento,tutte le vite dei santi furono strapiene di tentazioni,intese come prove,volute(vogliamo dire permesse per meno urtare le nostre "sensibili"orecchie)da DIO perché fossero forgiati nel fuoco:Nostro Signore Gesù Cristo, come uomo,si sottopose alle tentazioni prima di cominciare la Sua Predicazione;proprio per questo nel Padre Nostro usa la frase"non ci indurre in tentazione"che altro non è che un riconoscimento della nostra debolezza e della incapacità nostra di resistere al peccato senza la Sua Grazia Santificate.Ognuno di noi con tale preghiera riconosce se stesso come niente agli occhi di DIO,incapace di salvarsi senza il suo intervento provvidenziale...e per un peccatore come chi scrive, questo basta e avanza!GLORIA A DIO NELL'ALTO DEI CIELI, E PACE IN TERRA AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA',SANTO SANTO SANTO E' IL SIGNORE DIO DEGLI ESERCITI,NON CI INDURRE IN TENTAZIONE MA LIBERACI DAL MALIGNO,O SIGNORE NON SON DEGNO CHE TU VENGA SOTTO IL MIO TETTO,MA DI SOLTANTO UNA PAROLA ED IO SARO' SALVATO. DEO GRATIAS innominatohttps://www.blogger.com/profile/06432470845352973027noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-12450539334913713972018-12-02T07:46:45.419+14:002018-12-02T07:46:45.419+14:00Il termine TENTAZIONE ha due accezioni: quella più...Il termine TENTAZIONE ha due accezioni: quella più corrente in italiano, per così dire più moderna, e quella originaria in latino. La prima ci dà (giustamente) un senso di qualcosa di negativo e rimanda alla "tentazione" che viene da Satana a spingerci al peccato. La seconda è l'esatta traduzione dal latino ed è quella di PROVA. Quest'ultima accezione può essere positiva, negativa o neutra. Si dice infatti anche che uno studente universitario tenta un esame.<br />Ciò che non si vuole accettare (o meglio, che chi è ignorante in materia di Fede e chi ha una Fede tiepida non vuole accettare) è il fatto che DIO CI METTE ALLA PROVA.<br />Dio ci mette alla prova per tre ragioni:<br />1. Farci crescere spiritualmente<br />2. Fortificare la nostra Fede<br />3. Farci vincere le nostre debolezze e/o i nostri vizi<br />Quindi potremmo pregare così:<br />Padre nostro<br />che sei nei Cieli,<br />sia santificato il tuo Nome,<br />venga il tuo Regno,<br />sia fatta la tua Volontà, come in Cielo così in terra,<br />dacci oggi il nostro Pane quotidiano<br />e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori,<br />non metterci alla prova,<br />SOSTIENICI NELLE TENTAZIONI DI SANTANA e liberaci dal maligno.<br />Amen.<br /><br />La parte in maiuscolo potrebbe essere:<br />allontana da noi le tentazioni di Satana<br />oppure<br />tieni lontane da noi le tentazioni di Satana.<br />Ma questo sarebbe sbagliato! Perché le tentazioni di Satana vengono, lui fa il suo sporco lavoro, e Dio le permette (non sempre). Leggi, o rileggi, il libro di Giobbe, Vecchio Testamento. Dio permette il Male perché Lui è capace di trarre dal Male un Bene maggiore.<br />Dunque le tentazioni di Satana vengono, siamo noi che dobbiamo essere forti nel vincerle, con la preghiera e l'aiuto del Signore, ecco perché <br />sostienici nella tentazione.<br /><br />C'è però da dire che quest'ultima frase, richiesta, è una ripetizione con: liberaci dal maligno.<br />Dunque, il Padre Nostro è perfetto così come lo abbiamo sempre recitato, con l'accortezza di chiudere: ma liberaci dal Maligno, così come diceva anche la buonanima di Padre Gabriele Amorth.Nikolaushttps://www.blogger.com/profile/16732985183806219127noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9213265017965212653.post-83824655350097750882018-12-01T04:02:40.286+14:002018-12-01T04:02:40.286+14:00 Certo, non è Dio che ci tenta al male,questo le a... Certo, non è Dio che ci tenta al male,questo le anime semplici lo hanno capito,ma” loro” si nascondono dietro le” anime semplici che non capiscono” per picconare la Santa Dottrina e la Liturgia Cattolica .Con questa giustificazione eliminarono la Messa in latino,modificano un passo del Padre Nostro e del Gloria. In realtà come le anime semplici non chiesero la messa in italiano cosi hanno capito benissimo che non è Dio che ci tenta al male ma è il maligno che tenta e allora dobbiamo pregare il Padre perché sostenga la nostra debolezza per non cadere in tentazione. Dobbiamo ASSOLUTAMENTE rivolgerci a Dio , da soli non si può vincere satana. E’ necessario però avere la VOLONTA’ di non farsi travolgere dal demonio e avere Fede in Dio e nel Suo aiuto. Ma “loro”sono convinti di essere più bravi,più misericordiosi,più tutto del Nostro Signore Gesù!! Ha ragione,don Elia ,è una prova ,una terribile prova che ancora deve toccare il fondo,una lotta senza tregua tra il bene e il male per strappare anime a Dio. Ma noi siamo dotati di intelligenza e di ragione,ancor di più,abbiamo la Grazia che ci viene dal Battesimo e dagli altri Sacramenti che ,se lo vogliamo,ci danno forza e perseveranza nella Fede per COMBATTERE il maligno,ma tutto questo bisogna VOLERLO ,VERAMENTE VOLERLO,allora no..il Padre Celeste non ci abbandona, santa domenica.<br /><br />Giuliahttps://www.blogger.com/profile/13355007087564795186noreply@blogger.com